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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

TOMASO VIALARDI
DI SANDIGLIANO
I decenni tra il 1910 e la caduta del muro di Berlino segnano
un periodo capitale per l’Europa, perché disegnano il pas-
saggio tra l’implosione inaspettata dei grandi assolutismi
il mitteleuropei, imperi e dittature e la ritracciazione dei suoi
confini e delle sue democrazie. Storia conosciuta, ma i cui

r o degli Ospiti risvolti più compiegati sono ancora terra di discussione o

L b sepolti in quei cimiteri di comodo in cui la nostra società


i

1921-1991
sotterra con funerali di Stato verità imbarazzanti. Nell’am-
1921-1991 biente indiscreto, privato e intimo dei saloni di un castello
medioevale capace di resistere ai duchi di Savoia fino al
1426, le firme sul suo Libro degli Ospiti rappresentano una
traccia intermittente di quella storia più minuta sovente

Libro degli Ospiti


sottaciuta, un mondo complesso di simboli e di riti, un viag-
gio tra il 1921 e il 1991 graffiante e non usuale nella nostra
memoria. Tra le firme degli Ospiti, donne e uomini semplici
spettatori coinvolti dalla propria posizione nella società del
tempo o co-attori consapevoli della condizione storica,
Tomaso Vialardi di Sandigliano, nato a Milano, dopo gli
scorre un passato vicino dove si intrecciano episodi opachi
studi in Italia si trasferisce a New York e poi a Los Ange-
les dove entra nel gruppo responsabile del coordina-
mento del Hierarchiology Project diretto dal professor “ Un viaggio non convenzionale e irriverente
attraverso una memoria che abbiamo dimenticato
della nostra storia contemporanea, tra Tedeschi prima alle-
ati e poi nemici, Case Regnanti in fuga, Resistenza, Ordini
più o meno sacri e più o meno profani, Malta e Massoneria,


Laurence J. Peter (1965-1967).
Vaticano e Servizi Segreti. Uno spazio silenzioso che ha de-
Nell’ambito di Agenzie internazionali militari e civili ha
terminato cinquanta anni di assetti politici dell’Italia post-
ricoperto incarichi in Estremo Oriente, Est Europa e Sud
bellica, implicando scelte, fatti e interrelazioni non sempre
America (1968-2006). È Presidente della Federazione di
percepibili se slegati dal contesto del behind the scene inter-
Biella e Vercelli dell’Istituto del Nastro Azzurro tra De-
nazionale. Trame ancora avvolte in ambiguità volute e “di-
corati al Valor Militare e dell’Associazione Europea Ami-
stinguo” storico-etimologici, che hanno lasciato senza volto
ci degli Archivi Storici. Dal 2006 è Membro internaziona-
molte controparti di un passato appena passato, come
le della giuria del Rassemblement International des
l’omicidio di Mozart, il suicidio-delitto di Mayerling, l’atten-
Amazones (Carcassonne).
tato di Sarajevo e di un presente che era ieri, come la strana
Anglosassone di formazione, cultore di storia militare, è
sepoltura di Evita Perón, l’uccisione di Che Guevara, la dop-

il
autore di numerosi saggi su “Studi Piemontesi” con cui
pia vita di John F. Kennedy e la morte di Diana Spencer
collabora e di approfondimenti sulla storia medioevale
(Lady D). A partire da schegge sparse di ricordi che l’Autore
biellese pubblicati in vari volumi. Tra le altre opere si
ha raccolto negli archivi di famiglia, in quelli dell’intelligence
ricordano: Military Masonry (MBC 1997); Libro Eroico della
family internazionale e in fondi privati, il Libro degli Ospiti pro-
Provincia di Biella (Artistica Editrice 2004); Verrone, l’immagi-
Prefazione di pone approfondimenti che a volte discordano e a volte
ne ricostruita (Artistica Editrice 2005); Storia dello spionaggio
completano eventi cari alla nostra mitografia, senza presun-
(con Virgilio Ilari) (Artistica Editrice 2006) e Batterie a Ca- Aldo Alessandro Mola zione di revisione o giustificazione. Il castello è il testimo-
vallo (con il contributo di Tommaso Vitale) (Artistica Edi-
ne-cornice che lega i protagonisti del Libro degli Ospiti, tra le
trice 2007). Ha inoltre collaborato alla redazione e revi-
cui mura corre un viaggio irriverente che oscilla tra tragedia
sione del Dizionario biografico dell’Armata Sarda curato da
e parodia del gossip storico, un viaggio non convenzionale
Virgilio Ilari e Davide Shamà (Widerholdt Frères 2008).
e coinvolgente attraverso una memoria che ci è vicina ma

Widerholdt
che abbiamo dimenticato.

Frères
Widerholdt Frères

E 25,00
TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

IL
R O DEGLI OSPITI
L IB 1921-1991

Prefazione di
Aldo Alessandro Mola

WIDERHOLDT FRÈRES
Proprietà letteraria riservata

© 2009 by Tomaso Vialardi di Sandigliano


© 2009 Widerholdt Frères srl
Regione Monticelli 12
28045 Invorio (NO)

e-mail: info@widerholdt.it
http://www.widerholdt.it/

ISBN 978-88-902817-0-9

Prima edizione luglio 2009


A Nicoletta e a Vida perché ricordino che un folle
non può essere né persuaso né spezzato
Prefazione

Non è narrativa, né storia, né memorie nel significato usuale. Se poetare non


sta per fantasticare sibbene significa fare, queste pagine sono un poema epico in
prosa lirica. Monumentali, esse evocano, ammoniscono e incitano ad agire. Fondono
insieme le esperienze dell’Autore e i profili di personaggi maggiori e minori delle
età più disparate, evocati da Tomaso Vialardi di Sandigliano come fossero cono-
scenti antichi, ora amici, ora no. Molti gli furono affidati dai genitori, dagli zii, dal-
le memorie di una Casa documentata dai tempi di Uberto “Biancamano” conte en
Maurienne. Le reliquie, qui bene si coglie, è quanto del passato veneriamo ed è
presente e vivo. Vi poniamo la mano per l’ora dei voti. Non ispirano tristezza nep-
pure quando riconducono a momenti drammatici, come l’assalto sabaudo e la deva-
stazione del castello del Torrione. Acque tempestose, sulle quali specchiarsi per
ricomporre i frammenti del vissuto in una visione pacata del tempo.
Con penna lieve, padronanza linguistica e felicità narrativa l’Autore annoda gli
eventi con il filo segreto di invidiato cultore di storia dell’intelligence. In quest’Opera,
che è “d’arte”, nulla è casuale. Vi si intravedono diversi libri. Perciò la sua lettu-
ra può essere affrontata, per esempio, dall’indice dei nomi, che a suo modo è un
Ordine al pari dell’apparente vaghezza della sequenza di ospiti illustri del castel-
lo. Perciò quando ne scorse il novero il rimpianto Eddy Sogno, mai corrivo alla
melanconia, suggerì all’Autore di raccogliere non per sé solo queste singolari “memo-
rie”: di una terra, di una gente, di un mondo temprato dai secoli. Oppure si può
iniziare dalla tavola di equivalenza dei gradi militari germanici e italiani, come un
tempo si faceva all’arrivo degl’Imperatori (un Vialardi rappresentò Vercelli alla pace
di Costanza il remoto 26 maggio 1183: figura dai brividi carducciani) o, meglio
ancora, dal siglario introduttivo, a tutto anteposto quale giardino incantato di sim-
boli. Da quegli acrostici arcani si comprende di quanti attrezzi occorra dotarsi se
davvero si voglia comprendere il corso della storia (lo insegnava Leo Valiani a pro-
posito di quella di Fiume, qui ripetutamente accennata) e si miri a rimanere anco-
ra signori di sé sessant’anni dopo l’invenzione di Echelon. Il ginepraio di mosse e
contromosse odierno a ben vedere ricalca il celebre ritratto di Carlo Emanuele I,
quasi smarrito nel labirinto delle sue trame politico-militari.
La chiave di lettura più intrigante di quest’Opera è però l’alternanza di capitoli
e spezzoni della Piccola cronologia per servire il Libro degli ospiti. Mentre il testo è
sorridente, ironico, qui e là venato di autentica poesia, la cronologia – che interseca le

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vicende di Casa Vialardi con la storia italiana e generale – distilla massime e sen-
tenze talora lapidarie. Come tutte le cronologie anche questa è opinabile, ma pro-
prio lì sta la sua forza. Il 1909, per esempio, non viene ricordato dall’Autore per
il varo della legge di tutela dei monumenti e delle belle arti, ma perché «il fon-
datore della FIAT Giovanni Agnelli venne rinviato a giudizio per aggiotaggio e truf-
fa». Ognuno tragga libere riflessioni da “episodi” che tali non sono affatto, bensì
suggerimento di “lunga durata”, e sui quali perciò venne fatto scendere l’oblio, qui
rotto non per incantesimo ma per emozione razionale. Altrettanto vale per la figu-
ra di padre Alighiero Tondi. Perché mai ... lasciarlo riposare in pace? E perché
non indagare sul “deserto di specchi” del controspionaggio e sui prezzi che ne ven-
nero pagati?
Con gusto dell’aneddoto rivelatore l’Autore non risparmia staffilate, ma senza
perfidia, anzi guardando fisso negli occhi il personaggio sul quale assesta la ner-
bata. È il caso del maresciallo Pietro Badoglio, la cui “valigia” zeppa di valori,
ricorda Vialardi, venne casualmente dimenticata a Roma, come anche fece con il
memoriale del suo rivale di sempre, Ugo Cavallero, motivatamente fatto “suicida-
re alla nuca” da Kesselring in un tepido settembre della villa di Frascati sede del
suo Comando. Mentre tanto si indagò sulla valigia di Mussolini (e sui suoi diari, a
loro volta qui evocati), quella di Badoglio venne subito dimenticata.
Vi è molto Vecchio Piemonte in queste pagine, terra di genti dalla schiena drit-
ta, capaci di sacrifici sublimi ma con l’orgoglio, però, di chi decide da sé se e come
entrare nel grande gioco senza domandarsi quale ne sia il prezzo, perché è fissa-
to da sempre: onore e dovere. Perciò qui si affollano il Sovrano Militare Ordine di
Malta e gli Alti Gradi di massonerie dei due emisferi e di varie strette e amplissi-
me osservanze, Servizi Segreti di diversi Stati e venturieri che attraversarono le
vicende più bizzarre col sorriso di chi non ha bisogno di rileggere l’Ecclesiaste per
sapere che tutto è vanità, tranne la percezione della «semplicità terribile dei gran-
di avvenimenti» in cui ciascuno, come la leopardiana “povera foglia frale”, va dove
lo portano il vento, le proprie scelte e quella quieta follia che è la suprema padro-
nanza di sé.
Dalla lettura del volume si esce come da una Valle dei Tempi Perduti, con il
riscoperto piacere della solitudine che si prova andando per cimiteri di guerra e
abbazie precluse alle visite, senza orpelli né tintinnio di monete per “prodotti tipi-
ci” da grandi magazzini. Chiusa l’Opera, rimirata la bella copertina, il lettore avrà
certo un moto d’invidia: non perché è stata scritta ma per la vita ch’essa sottende.
L’Autore sa che su alcune persone e vicende qui narrate abbiamo valutazioni dif-
ferenti. Perciò considero un privilegio essere stato scelto per anteporre alle sue, così
ricche e dotte, una pagina mia per ripetere che anche in questo modo Tomaso Vialardi
di Sandigliano insegna il piacere della libertà. La sua è Vita anche per quella altrui.

ALDO A. MOLA

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Sommario

Prefazione di Aldo A. Mola . . . . . . . . . pag. 7


Siglario . . . . . . . . . . . » 11
Prima che tutto sia dimenticato
marzo 2009 . . . . . . . . . . . » 13
La casa
il castello del Torrione . . . . . . . . . » 15
Il padrone di casa
Carlo Vialardi di Sandigliano . . . . . . . . » 19
La padrona di casa
Fanny Vialardi di Sandigliano . . . . . . . » 23
Il Libro degli Ospiti
Natale 1921 . . . . . . . . . . . » 27
I lontani parenti
fine ottobre 1925 . . . . . . . . . . » 29
La duchessa e il corridore
2 settembre 1934 . . . . . . . . . . » 33
I cavalli di Gabriele D’Annunzio
5 agosto 1935 . . . . . . . . . . . » 37
La principessa e la dama di Ysangarda
8 agosto 1936 . . . . . . . . . . . » 43
Gli scheletri di Mayerling
30 gennaio 1938 . . . . . . . . . . » 47
Spies come and spies go
21 dicembre 1946 . . . . . . . . . . » 55
ll pastello di Degas
metà ottobre 1949 . . . . . . . . . . » 63

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L’Americano dell’Orient Express
26 febbraio 1950 . . . . . . . . . . pag. 67
L’uomo di nome William Field
14 gennaio 1952 . . . . . . . . . . » 71
Il conte e la milonga di Mar del Plata
26 luglio 1952 . . . . . . . . . . . » 75
Il matrimonio reale
30 dicembre 1953 . . . . . . . . . . » 81
L’occasione mancata
capodanno 1954 . . . . . . . . . . » 85
Il marito della signora Ambasciatore
agosto 1956 . . . . . . . . . . . » 89
Macao, Hong Kong, Saigon e ritorno
primi di maggio 1967 . . . . . . . . . » 95
Il fuoriuscito di Losanna
22 novembre 1967 . . . . . . . . . . » 99
Il documento del Feldmaresciallo
settembre 1973 . . . . . . . . . . . » 105
Il tango di Che Guevara
23 novembre 1977 . . . . . . . . . . » 111
Ortensia Inglese
inizio settembre 1981 . . . . . . . . . » 115
La storia di un vecchio nazista
11 luglio I982 . . . . . . . . . . . » 121
Il veggente tra i fantasmi
fine maggio 1983 . . . . . . . . . . » 127
Au revoir et merci
un castello e due fratelli . . . . . . . . . » 133
Piccola cronologia per servire il Libro degli Ospiti
996-1991 . . . . . . . . . . . » 139
APPENDICE
Equivalenza dei gradi tra esercito tedesco e italiano . . . » 159
Struttura del SIFAR al 30 marzo 1949 . . . . . . » 160
Quadro dei rami di Casa Savoia da Carlo Alberto . . . . » 161
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . » 163

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Siglario

AASR Ancient and Accepted Scottish Rite


AIL Armata Italiana della Libertà
ALAM Antichi Liberi e Accettati Massoni
BND Bundesnachrichtendienst
CAM Corpo d’Armata Motorizzato
CIA Central Intelligence Agency
CIC Counter Intelligence Corp - G 2
CLN Comitato Liberazione Nazionale
CMRP Comando militare regionale Piemonte
COI Office of Coordinator of Information
COMIT Banca Commerciale Italiana
CS Controspionaggio
D.C. District of Columbia
DC Democrazia Cristiana
DNA Desaxy-ribonucleic acid
EIAR Ente Italiano Audizioni Radiofoniche
ENDIROT Ente Nazionale Distribuzione Rottami
FBI Federal Bureau of Investigation
FIAT Fabbrica Italiana Automobili Torino
GAP Gruppi di Azione Patriottica
GCHQ Government Communications Head Quarters
GESTAPO Geheime Staats Polizei
GIL Gioventù Italiana Littorio
GOI Grande Oriente d’Italia
GULAG Glavnoye Upravlenie Lagerej
HVA Hauptverwaltung Aufklärung
IMT International Military Tribunal
IOR Istituto per le Opere di Religione
ISA Intelligence Support Activity
KGB Komitet Gosudarstvennoi Bezopastnosti
LSD Lysergic acid diethylamide
MI-6 Military Intelligence-6
NARA National Archives and Records Administration
NATO North Atlantic Treaty Organization
NCWC National Catholic Welfare Council

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NKVD Narodnij Kommissariat Vnutrennykh Del
NSA National Security Agency
NSC National Security Council
OPC Office of Policy Coordination
ORI Organizzazione per la Resistenza Italiana
OSCIR Organizzazione Servizio Controllo Intercettazioni Radio
OSS Office of Strategic Services
OVRA Opera Vigilanza Repressione Antifascista
PCI Partito Comunista Italiano
PNF Partito Nazionale Fascista
PS Pubblica Sicurezza
RSI Repubblica Sociale Italiana
SA Special Activities
SD Sicherheitsdienst
SDECE Service de Documentation Extérieur et de Contre-Espionnage
SID Servizio Informazioni Difesa
SIFAR Servizio Informazioni Forze Armate
SIM Servizio Informazioni Militari
SIP Società Idroelettrica Piemontese
SIS Secret Intelligence Service
SIS Marina Servizio Informazioni e Sicurezza Marina
SISDE Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica
SME Stato Maggiore Esercito
SMOM Sovrano Militare Ordine di Malta
SOE Special Operations Executive
SPE Servizio permanente effettivo
SRI Sacro Romano Impero
SS Schutzstaffel (Waffen-SS)
SSU Strategic Services Unit
STASI Ministerium für Staatssicherheit
URSS Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche
X-2 Counter Intelligence Division

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