Sie sind auf Seite 1von 19

Incontri sonori

tra culture differenti


La rassegna vuole rappresentare un variegato universo di culture musicali, le cui
identità stanno ormai sempre più spesso confrontandosi nel gioco degli spostamenti reali
(migrazioni economiche, popoli in fuga) e di quelli virtuali (l’in-formazione a trecentosessanta
gradi del web). Un confronto alla ricerca dei tratti comuni e delle peculiarità individuali per
la costruzione possibile di una musica nuova, che sappia raccontarsi e farsi capire dagli strati
apparentemente più lontani della popolazione mondiale, realizzando il sogno altrimenti
utopico della fratellanza universale.
gira la terra in lungo e in largo, ma parte da Modena, con le sue tradizioni vocali
e strumentali e i suoi gruppi consolidati, per dimostrare che c’è poi ben poca differenza tra
una gironda dell’Appennino emiliano e un bordone di Sitar indiano, tra l’inflessione vocale
di certi canti della tradizione corale locale e del repertorio danubiano-balcanico.
Ma il tratto più significativo che accomuna questa Rassegna, altrimenti eterogenea sia nei
contenuti, che nei tempi e nei luoghi, è la presenza di musicisti appartenenti ai popoli più
lontani, ma residenti in Italia, con storie nel nostro Paese che sommano i lustri. Strumentisti,
cantanti e danzatori di alto livello, che per vivere fanno i mestieri più disparati e testimoniano
una realtà fatta di collaborazioni artistiche con musicisti italiani, che è il modo più concreto
e convincente di attuare nei fatti la parola integrazione.
Trentasei concerti, performance, laboratori, conferenze, territorialmente distribuiti tra Modena e
Carpi e dislocati in luoghi strategici delle due città, che esplorano sia il mondo della musica
tradizionale folklorica, sia quello, più complesso e variegato, delle elaborazioni colte di
musiche popolari e degli influssi che, in modo più o meno avvertibile, sono presenti nella
musica europea dei secoli scorsi, fino alle “sperimentazioni col mondo” di molti compositori
contemporanei.
Sono fermamente convinto che si tratterà di un’esperienza musicale ed umana di grande
valore e coinvolgimento emotivo. Ed è soprattutto di questo che in questo scorcio di secolo
abbiamo tutti disperatamente bisogno, per poter vivere i valori del rispetto e della reciproca
collaborazione nell’esperienza dell’arte più astratta ed ambigua, ma proprio per questo
aperta come nessun’altra allo scambio, alla reciprocità e all’integrazione.
Grazie a tutti coloro che, all’interno e all’esterno del “Vecchi-Tonelli”, si sono prodigati con
professionalità ed entusiasmo perché potesse nascere.

M° Antonio Giacometti Dott.ssa Donatella Pieri


Direttore dell’ISSM Presidente dell’ISSM
“Vecchi-Tonelli” di Modena “Vecchi-Tonelli” di Modena
CARPI • AUDITORIUM “SAN ROCCO” • DOMENICA 5 MARZO ORE 17.30

I Mundaris
Coro delle mondine di Modena diretto da Maria Giulia Contri

Noi mondine, con il nostro canto e le nostre storie, lasciamo, di madre in


figlia, la nostra eredità di donne che hanno combattuto e pianto, faticato
e sofferto, riso e cantato, con la consapevolezza che, seppur così piccole,
così niente, anche noi siamo una radice della storia di chi verrà dopo di noi
e ci piace pensare che non siamo state inutili.
Il “Coro delle Mondine di Novi”, da qualcuno definito un Gruppo musicale
“unico al mondo”, è costituito da alcune “vere mondariso”, la cui età si
avvicina ai 90, e da figlie e nipoti di mondine o donne che amano le tradizioni
popolari e si impegnano affinché nulla di tutto questo vada perduto. Nato
nel 1971 ha avuto per circa trenta anni come direttore il Maestro Torino
Gilioli, sostituito alla sua scomparsa da Maria Giulia Contri, si può ben dire
che il coro, con le sue “canterine” che non conoscono la musica, di strada
ne ha fatta veramente tanta.. Con le loro voci “pulite e spiegate”, guidate
solo dall’orecchio, sanno ottenere una coralità che commuove e coinvolge.
Non si contano le numerose partecipazioni a Festival Internazionali in Italia
ed all’estero: in Francia, Cecoslovacchia, Ungheria, Crimea, Argentina,
Bulgaria e le collaborazioni alla realizzazione di “CD” o direttamente in
concerto, con gruppi di musica contemporanea come i Fiamma Fumana,
Gang, Modena City Ramblers,...con i quali, con coraggio, energia e tanta
voglia di confrontarsi in nuovi generi musicali, affrontano in una rivisitazione
rock le canzoni della tradizione popolare italiana.
MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 8 MARZO ORE 21 MODENA • MARTEDÌ 21 MARZO
CARPI • SALA DELLE VEDUTE PALAZZO DEI PIO • VENERDÌ 10 MARZO ORE 21

Canti d’amore, di passione e nostalgia le Chemin des Femmes


Elizabeth Hertzberg, soprano LABORATORIO Sala delle Conferenze Biblioteca Delfini ore 18
Paul Henry Angus, baritono CONCERTO Auditorium “Verti” ore 21
Marco Pedrazzi, pianoforte
Relatore Massimo Carpegna Le Chemin des femmes, coro di donne provenienti da varie parti del mondo,
nasce nel novembre 2008 in seguito ad un laboratorio di Canto Sensibile
Canti d’amore, di passione e nostalgia delle Isole Britanniche, è l’inizio di un all’interno del progetto “Semira Adamu” della Casa delle donne contro la
viaggio nel repertorio tradizionale musicale dell’Inghilterra, della Scozia e violenza di Modena e nel giro di poco tempo diventa un vero e proprio Coro.
dell’Irlanda. L’intenzione è quella di far conoscere alcuni aspetti dell’immensa Fondato e diretto da Meike Clarelli, ricercatrice vocale, cantante ed insegnante
produzione di ballate folcloristiche anglosassoni che, soprattutto nella linea di Canto Sensibile, il coro ha tra gli obiettivi quello di restituire, attraverso il
melodica, hanno sviluppato un’espressione autonoma e caratterizzante. lavoro sui canti e sulla ricerca vocale in coro, il valore delle donne.
Questo repertorio, spesso tramandato oralmente e poi trascritto in tempi
relativamente recenti, è sempre immerso nella ricca e travagliata storia del Le Chemin des Femmes canta e resiste per le donne, per gli uomini, per gli eterosessuali e
Regno Unito e presenta personaggi che, pur non essendo i protagonisti dei per gli omosessuali, per le trans, per le povere illuse come noi, per i migranti e per coloro che
grandi avvenimenti di quella terra, ne hanno fatto parte con le loro gesta e non migrano, per i romantici e per i cinici, per chi crede in un Dio e per chi non crede in un
Dio, per chi viene da altri paesi e per chi è di fianco a te e di fianco a noi… canta soprattutto
passioni di uomini. Questa selezione di alcuni brani nella trascrizione per per raccontare e ribadire che ciò che è particolare e diverso nella sua soggettiva unicità non
canto e pianoforte nasce dal desiderio di proporre il repertorio in oggetto al è costretto ad essere uguale a tutto il resto… ma al contrario ha il diritto di sentirsi libero di
più vasto pubblico, anche se queste musiche, che affondano le radici nella essere come desidera.
cultura musicale celtica, trovano la loro massima espressione nell’impiego “C’è qualcosa nella voce che resiste”
Gabriele Dalla Barba
degli strumenti etnici. www.lechemindesfemmes.org
CARPI • AUDITORIUM “RUSTICHELLI” • MERCOLEDÌ 22 MARZO MODENA • CENTRO ALBERIONE • GIOVEDÌ 30 MARZO ORE 18

Fanfara tzigana Armonia di corte estense


& Modena flute ensemble
Diego e Fabio Resta curano un workshop per strumenti a fiato cui seguirà Il colto e il popolare nella musica per fiati
un concerto finale con i 3 pezzi preparati durante il workshop e alcuni brani
tradizionali macedoni in duo Sara Brandi • Erica Campedelli • Francesco Checchini • Giulia Crosta • Marina
De Palma • Irene Introini • Alessandro Lo Giudice • Clarissa Montecchi • Cristina
Pati • Emmanuela Susca, flauti
WORKSHOP per ottoni ore 17 Ilaria Cagnoli • Fabrizio Carluccio • Simone Falla • Federico Scarso • Xuanti
CONCERTO ore 21 Qiu • Nicolò Unia • Ivan Villar Sanz, clarinetti
Giulia Baruffaldi, oboe
Il seminario è rivolto a strumentisti già attivi in banda o principianti, di tutte le Benedetto Dallaglio • Ludovico Maletti, corni
età, che desiderano approfondire i principali stili del repertorio balcanico, in Marta Cencini, pianoforte
particolare le forme musicali tradizionali, urbane e di appannaggio Rom della Concertatore Michele Marasco
Repubblica di Macedonia. L’incontro si propone l’obiettivo di valorizzare
l’interpretazione di tali repertori attraverso l’arrangiamento e l’approccio Musiche da Boemia, Italia, Inghilterra, Francia, America, Ungheria.
della “brass band”. Il seminario prevede l’analisi e l’interpretazione di brani Il MODENA FLUTE ENSEMBLE si costituisce nel 2008 nell’ambito dell’Istituto Musicale Vecchi
appartenenti a diversi livelli di fruizione culturale in Macedonia in modo da - Tonelli di Modena, considerato tra i migliori d’Italia per qualità dell’insegnamento, struttura
organizzativa e capacità di promozione degli allievi. Riunisce in una formazione agile e dinamica
apprezzare la varietà musicale presente nel territorio. Particolare enfasi sarà
studenti dei corsi di alta formazione e di quelli preaccademici e ordinari, nonchè i docenti stessi
data alle ritmiche dispari, la modalità e all’improvvisazione. Fabio e Diego ed ex-allievi dell’Istituto già avviati alla carriera concertistica e d’insegnamento. La finalità è quella
Resta si occupano di musica popolare (“narodni”) macedone utilizzando di promuovere l’ampio repertorio già esistente per orchestra di flauti e l’incentivazione di nuove
strumenti originali della Macedonia in entrambe le declinazioni stilistiche di composizioni per tale formazione.
questa tradizione: musica rurale con strumenti antichi (“izvorna muzika”) e ARMONIA DI CORTE ESTENSE riunisce in un ensemble di strumenti a fiato e contrabbasso musicisti
musica urbana con strumenti provenienti dalla Turchia (“chalgia muzika”). provenienti da diverse esperienze musicali d’alto livello, accomunati dal desiderio di promuovere
Hanno studiato con diversi maestri in Macedonia e curano attraverso un repertorio molto significativo della musica strumentale europea, che va dalle più conosciute
musiche di Mozart, Haydn e Beethoven alle trascrizioni ottocentesche di pagine operistiche di
l’ensemble Meraklija la diffusione e la ricerca sulla musica macedone. Mozart, Rossini e Verdi, fino al repertorio moderno e contemporaneo.
MODENA • CENTRO ALBERIONE • MARTEDÌ 4 APRILE ORE 21 MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 12 APRILE ORE 21
CARPI • SALA DELLE VEDUTE PALAZZO DEI PIO • SABATO 29 APRILE ORE 18,30

Canti popolari, di lavoro e di amore Concerto di musica Ucraina


Coro “al Tursèin” di Nonantola Canzoni dall’Ucraina

Nasce a Nonantola verso la fine del 1994 come Coro “Centro Anziani” Maryana Zin, soprano
diretto dal maestro Tiziano Vincenzi e debutta il 25 Febbraio 1995, in Alessandro Di Marco, pianoforte
occasione della presentazione del film-documentario “Del Panaro l’acqua
Musiche di Oles’ Chyshko • Mykola Lysenko • L. Kaufman • Grugoriy
fluente”. Dal marzo 2002 subentra nella direzione artistica il maestro
Alchevskyy • A. Kos-Anatol’s’kyy • M. Jerbin • M. Kolessa • M. Verykivskyy •
Giorgio Carletti, già direttore del coro “Amici del Bosco” di S. Agostino (Fe)
O. Bilash • Yakiv Stepovyy • B. Fil’ts • I. Shamo
e del coro “S. Rafèl” di Bologna.
Dal marzo 2006 il coro è diretto dal maestro Fabio Bonvicini.
Alcuni brani verranno introdotti da una breve spiegazione/traduzione del
Il repertorio è costituito da canti popolari, popolareschi, di lavoro e parodie,
testo e dell’importanza del poeta e/o compositore per il popolo ucraino. (Ad
nonché da canti di carattere religioso.
esempio, Taras Grygorovych Shevchenko 1814-1861 è il poeta ucraino più
Attualmente il gruppo, diventato nel corso del 2002 Coro “al Tursèin”, è
famoso e più importante, le cui poesie hanno trattato i temi che tuttora sono
composto da 27 persone.
attuali). Si prevede una mostra di alcuni costumi tradizionali per aiutare il
pubblico di capire al meglio la musica, le tradizioni ed il popolo.
MARYANA ZIN, nata il 18 marzo 1991 soprano lirico di origine ucraine. Nasce e cresce in una
famiglia di musicisti. Inizia gli studi con Zin Nadiya (madre, soprano lirico). Prosegue gli studi
presso la scuola musicale della sua città natale (Chervonohrad) con la maestra Vajnova Z. Si
trasferisce in Italia all’età di 15 anni. Dal 2008 frequenta l’Istituto Superiore di Studi Musicali
Vecchi-Tonelli di Modena nella classe di canto. Attualmente continua gli studi nella classe di
canto del maestro Bruno Praticò e svolge attività concertistiche non solo in Italia ma anche
all’estero.
ALESSANDRO DI MARCO, nato a Modena il 31 marzo 1993. Inizia lo studio del pianoforte
privatamente all’età di 6 anni per poi accedere al conservatorio Orazio Vecchi di Modena
all’età di 9. Dopo aver conseguito il diploma di Solfeggio, Armonia e Storia della musica,
si diploma all’età di 20 anni (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti e la lode sotto
la guida del Maestro Massimo Neri. Dopo il diploma si iscrive al biennio di alta formazione,
presso l’ISSM Vecchi-Tonelli di Modena. Nato come pianista solista, dal 2013 ha iniziato a
tenere numerosi concerti anche in qualità di pianista accompagnatore, esibendosi al fianco
di cantanti e strumentisti.
MODENA • PALAZZO DEI MUSEI • LAPIDARIO ROMANO DEI MUSEI CIVICI MODENA • CENTRO ALBERIONE • MERCOLEDÌ 26 APRILE ORE 21
MARTEDÌ 18 APRILE

L’Appennino vien danzando lezione concerto


Gruppo Suonabanda di Modena VANGHELIS MERKOURIS presenta MESOGAIA

Pierpaolo Bergamini, violino Vanghelis Merkouris, oud, bouzouki, saz, voce


Maurizio Berselli, organetti diatonici Luca Cacciatore, sax soprano
Maurizio Loschi, chitarra Marcello Pugliese, chitarra
Claudio Vezzali, violino e mandolino Andrea Burani, batteria

LABORATORIO ore 16,30 - 18


PERFORMANCE ore 19 Una formazione eclettica, nata dalla passione dei musicisti per la fusione
Buffet appennino ore 20 (a pagamento) alla Caffetteria di Palazzo dei Musei di diversi stili, in questo progetto unisce le melodie della tradizione greca
ad un linguaggio musicale contemporaneo, sfociando in nuove suggestioni
Prima dell’avvento del ballo liscio ( polka, mazurca e valzer) , fino ai primi e confronti improvvisativi. Il risultato artistico è arricchito dal percorso
anni del novecento, nelle campagne e montagne emiliane si eseguivano balli individuale dei componenti del gruppo provenienti da diversi generi
di gruppo, staccati, saltati. Di gruppo perché venivano eseguiti da diverse musicali. Il mix dei Mesogaia è coinvolgente e rivela percorsi originali e
coppie di ballerini che nell’insieme formano precise figurazioni coreutiche, di spessore.
staccati perché i ballerini si tengono per le braccia solo in alcune parti del
ballo, saltati perché sono caratterizzati da un passo saltellato. Ad ogni nome
corrispondeva un ballo diverso, formato dalla diversa combinazione dei passi
base (spasso, tonda, balletto, braccia, catena, tresca).

Suonabanda nasce a Modena nel 1983 da precedenti esperienze di ricerca sulla tradizione
orale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Obiettivo del gruppo è stimolare
l’interesse verso una cultura della festa vissuta come momento di socializzazione e di
espressione popolare in situazioni dove la danza sia protagonista. Il gruppo rivolge la propria
attenzione in modo particolare alle musiche di accompagnamento ai balli della tradizione
popolare emiliana, conosciuti come “staccati” in uso, prima del liscio, nelle occasioni di festa
e di ballo.
MODENA • PALAZZO DEI MUSEI • LAPIDARIO ROMANO DEI MUSEI CIVICI MODENA • CHIESA SAN CARLO • VENERDÌ 5 MAGGIO ORE 21
GIOVEDÌ 4 MAGGIO ORE 18,15

Asia meridionale AFGHANISTAN, PAKISTAN, RAJASTHAN Jungle jazz


MASALA - Concerto Laboratorio di danza Kalbeliya Karine Aguiar, voce
Ygor Saunier, batteria e percussioni amazzoniche
Anderson Farias, piano
Asha Sapera, danza e canto Hudson Alves, basso acustico
Nicolò Melocchi, bansuri, algoza, morchang, ney
Simone Mor, rubab afgano, dutar, chitarra Lo spettacolo dura approssimativamente 80 minuti, durante i quali saranno
Maurizio Murdocca, tabla eseguite le canzoni che fanno parte del nuovo CD “Organic” di Karine Aguiar,
conosciuta in Europa e negli Stati Uniti per il suo Jungle Jazz (combinazione
di Jazz con le melodie e i ritmi amazzonici. Durante lo show, oltre alle canzoni
L’Asia Meridionale ha sempre rappresentato un territorio di scambio commerciale del nuovo  CD, vengono anche presentate opere del canzoniere brasiliano e
ed incontro culturale per grandi imperi del passato. Afghanistan, Pakistan e del primo disco di Karine “Arraial do Mundo”, premiato in Francia nel 2014,
Rajasthan erano tappe obbligatorie di ogni mercante in rotta sulla via della così come classici del Jazz e della musica brasiliana arrangiati secondo i
seta, ed hanno accolto viaggiatori provenienti da paesi lontani assimilandone principi del  Jungle Jazz.
usi e culture. Il gruppo Masala propone un repertorio di musiche classiche e
Karine Aguiar è cantante, compositrice e ricercatrice amazzonica. Ha conseguito il Dottorato
tradizionali di quest’area, eseguite con strumenti originali ed accompagnate
di Ricerca in Cultura e sostenibilità presso la “Universidade Federal do Amazonas” con un
dalla danzatrice indiana gitana Asha Sapera. progetto di ricerca sulla musica ecologica del maestro amazzonico Adelson Santos; è anche
dottoranda in Etnomusicologia presso la Universidade Estadual de Campinas – UNICAMP,
dove sta sviluppando una ricerca sulla manifestazione musicale amazzonica “Tapirayauara”.
Ha iniziato gli studi in canto lirico a Manaus, con la maestra bielorussa Natália Sakouro,
che l’ha seguita per otto anni. È stata cantante solista in diverse orchestre e cori della città
di Manaus tra il 2008 e il 2014. Ha inciso due dischi “Arraial do Mundo” (2012), registrato
a New York come produzione del jazzista tedesco Vana Gierig; e “Organic” (2016), inciso
nei leggendari studios “Trama” di São Paulo e prodotto dal jazzista nordamericano Matthew
Parrish, con la partecipazione straordinaria del compositore brasiliano Guinga. Nel 2014,
il suo primo disco ha vinto il premio “Melhor CD de Música Popular Brasileira em Paris”,
assegnato dal “Portail du Brésil en France”, grazie al quale ha effettuato una tournée di cinque
mesi in Europa, durante i quali ha cantato in grandi palcoscenici, come quello dell’ UNESCO.
Ha anche ottenuto importanti riconoscimenti in Amazzonia, come la “Medalha da Ordem
do Mérito Legislativo da Assembleia Legislativa do Amazonas” nel 2011 per la categoria
“Grande Mérito”, essendo rilevante il contributo culturale prestato alla cultura amazzonica.
MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MARTEDÌ 9 MAGGIO ORE 21 CARPI • CARPI IN PIAZZA • VENERDÌ 19 MAGGIO
CARPI • AUDITORIUM “RUSTICHELLI” • MERCOLEDÌ 10 MAGGIO ORE 21

Intorno al mondo Musiche e dell’appennino INTERVENTI SU STRADA


Concerto di musiche folcloriche da Africa, Cuba, Francia, Giappone, Festeggiamenti del Santo Patrono
Israele, Italia, Porto Rico, Scozia, Stati Uniti, Ungheria
L’associazione DELLA FURLANA nasce nel 2005 dopo alcuni anni di
Concertato, cantato e diretto dagli allievi del corso di Direzione di coro esperienze estemporanee. Ci occupiamo prevalentemente di musica
della Prof.ssa Paola Salvezza antica da ballo, con contorno di canti e zirudelle, frutto della ricerca nata
Lucia Boldrini • Linda Fontana • Manuela Sacca • Sarah Scandurra • Carmen alla fine degli anni ‘70.
Truca, soprani. I balli a cui facciamo riferimento sono le Manfrine, Gighe, Contraddanze
Maria Rita Bertoncelli • Chiara Boldrini • Rebecca Innocenti • Marina Mancuso • delle nostre montagne bolognesi e di altre regioni dell’Italia settentrionale.
Cristina Pati • Eleonora Stefanini, contralti. Questi repertori erano diffusi in tutta Europa, pertanto eseguiamo anche
Alberto Cavina • Mirko Cerati • Samuele Mammano, tenori. brani inglesi, francesi ecc. Non presentiamo concerti d’ascolto ma situazioni
Nicolò Ballista • Filippo Cortellari • Matteo Giannelli • Nicola Manniello • Luigi dal sapore d’altri tempi, itineranti con coinvolgimento del pubblico in facili
Romano • Luca Tassi, bassi. balli popolari nei luoghi in cui siamo ospitati.

Se tutte le ragazze/Le ragazze del mondo/Si dessero la mano/Allora ci


sarebbe un girotondo/Intorno al mondo
E se tutti i ragazzi/I ragazzi del mondo/Volessero una volta/Diventare
marinai/Allora si farebbe un grande ponte/Con tante barche Intorno al mare

E se tutta la gente/Si desse una mano/Se il mondo finalmente/Si desse una


mano/Allora ci sarebbe un girotondo/Intorno al mondo
MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MARTEDÌ 23 MAGGIO ORE 21 MODENA • CENTRO ALBERIONE • MERCOLEDÌ 24 MAGGIO ORE 21
CARPI • AUDITORIUM LORIA BIBLIOTECA COMUNALE
MARTEDÌ 13 GIUGNO ORE 21 The skin

Villa-lobos: esecuzione integrale Samuel Umoette, voce recitante


Marco G. Visconti-Prasca, saxofoni
delle opere per chitarra sola Alex Nkuin, batteria/percussioni

A cura degli allievi delle classi di chitarra ‘....all depends on the skin we’re living in....’
dell’ISSM “Vecchi-Tonelli” di Modena-Carpi Così recita un verso del poeta Afro-Americano Sekou Sundiata (nato
Robert Franklin Feaster) nella sua poesia Blink Your Eyes. È la nostra pelle,
Francesco Bindo • Simone Borghesi • Paola Brani • Alice Davolio • Danilo il suo colore, il media principe delle relazioni sociali all’interno della cultura
Delli Carri • Luca Esposito • Teo Fornasier • Marco Giudice • Matteo Magnani del Nord-Ovest del mondo, così influenzata dalla pervasività di modelli
• Dario Malucelli • Dario Marsigliante • Ivana Nikolin • Luca Pedretti • Daniele visivi proposti incessantemente dai media che creano un universo visuale
Piroddi• Sarah Scandurra, chitarre dove, alla blackness, è consentito di costituirsi soltanto come aspetto
fisico. The Skin (la pelle) nasconde l’essenziale, il sostanziale, in qualche
Musiche di H. Villa-Lobos modo lo nasconde e lo protegge ma, al tempo stesso, ne previene una
comprensione immediata.
Figura dominante nel panorama della musica classica sudamericana del XX secolo, Heitor
Alex Nkuin – percussionista e batterista originario del Camerun, vive tra Parigi e l’Italia. Ha
Villa-Lobos (Rio de Janeiro, 1887-1959) compose oltre 2000 opere orchestrali, cameristiche
collaborato con Mory Kanté, Ray Lema e Marianna Ramos. Si esibisce anche come cantante
e strumentali, tra le quali un significativo numero di pezzi per chitarra, strumento che amava
e porta il contributo dell’Africa francofona a questo progetto. Dai suoi aspetti più melodici,
e suonava. La Suite Popolare Brasiliana, i Dodici Studi e i Cinque Preludi sono considerati tra
rurali, a quelli più urbani makossa, bikutsi e asiko.
le pagine chitarristiche più importanti del Novecento per qualità, originalità e innovazione del
vocabolario tecnico-espressivo dello strumento. In esse, il compositore coniuga un linguaggio Samuel Umoette – scrittore, narratore e attore è nato nel 1956 a Ikot Akpan Ishiet (Nigeria) e
avanzato straordinariamente idiomatico con l’utilizzo di melodie e ritmi tipici della musica vive a Modena. Dal 2011 collabora con Marco Visconti-Prasca (“Lasciate in pace il mio corpo”
brasiliana india e popolaresca. di Elena Bellei, regia di Stefano Vercelli). Insieme si sono esibiti anche all’interno di stagioni
concertistiche (“Atelier Musicale-Secondo Maggio” 2011/2012).
Marco Visconti-Prasca (Milano 1957), saxofonista e compositore, è un musicista Italiano che
si è dedicato sia alla musica contemporanea che al jazz. Ha altresì studiato la e suonato la
musica Africana con David Locke ed il suo ensemble di percussioni “Kiniwe” collaborando
per due anni con il maestro di talking drum Dolsi-naa Abubakari Lunna. Tra gli interpreti
dei suoi lavori compositivi: Rohan de Saram, Michael Finnissy, Anna Maria Morini, John
McDonald, Barry Webb, Damien Harron, Lee Konitz e David Liebman.
CARPI • SAN ROCCO • SABATO 27 MAGGIO ORE 18,30 MODENA • MERCOLEDÌ 31 MAGGIO ORE 21
CARPI • SABATO 21 OTTOBRE ORE 18

A rhythmic voyage Il mondo a quattro mani


Carpi Sax Orchestra Marco Sollini e Salvatore Barbatano, pianoforte a quattro mani

Lucio Caliendo e Lorenzo Amoroso, batteria, percussioni e mallets MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 31 MAGGIO ORE 21
Concertatore ed arrangiatore dell’Ensemble: Prof. Simone Valla Musiche di Rachmaninoff, Liszt
Paolo Rossi • Elisa Guaitoli, sax soprano;
CARPI • SALA DELLE VEDUTE, PALAZZO DEI PIO
Fabio Berni • Marco Remitti • Matteo Vullo • Matteo Michelini • Mario Venturi
SABATO 21 OTTOBRE ORE 18
• Eleonora Lamma • Laura Denti • Zoe Turci • Marco Galloni • Leo Bruneau,
Musiche di Giacometti, Rimsky-Korsakow
sax contralto;
Francesca Rossi • Enrico Lovascio • Matteo Rehheiser • Giovanni Varetto, Il duo propone questi concerti differenziati, in cui il pianoforte a quattro mani
Olha Boichuk, sax tenore; rivela principalmente l’aspetto ‘sinfonico’, attraverso musiche originali concepite
Salvatore Magrì • Alberto Campedelli • Marco Paladino, sax baritono. per il pianoforte a quattro mani da Rachmaninov e Giacometti e trascrizioni
di opere sinfoniche di Liszt (Poemi sinfonici) e Rimskij-Korsakov (Shéhérazade),
La “Carpi Sax Orchestra” è formata da sassofonisti provenienti da svariate realizzate dagli stessi autori. Un piccolo viaggio nel mondo pianistico a quattro
esperienze formative e Istituzioni, in particolare dal Corso Ordinario e mani per esprimere al meglio la ricchezza timbrica del pianoforte.
Preaccademico di Sassofono del “Vecchi-Tonelli” e dal Corso di Sassofono Il Duo Sollini-Barbatano vede la collaborazione artistica tra Marco Sollini, pianista dalla
dell’associazione Ass.Ist. ricca carriera internazionale e con numerose esperienze che vanno dall’attività solistica a
L’ensemble, nato nel 2015, ha all’attivo vari concerti, tra cui Fare Orchestra collaborazioni cameristiche con musicisti di chiara fama quali Bruno Canino, Antonio Ballista,
Alain Meunier, Elena Zaniboni, Quartetto della Scala, Quartetto di Cremona e molti altri, e
(2015), Onde di Suono (2016), Appennino in Canto (2016).
Salvatore Barbatano, giovane artista distintosi per brillanti prerogative e profonda sensibilità
Il repertorio di questa singolare orchestra, formata dall’intera famiglia musicale, seguite e sviluppate dallo stesso Sollini quale suo maestro degli ultimi anni.
del sax, percorre i più differenti stili, dalla classica al pop, passando dalla Il Duo Sollini-Barbatano affronta sia pagine del repertorio per pianoforte a 4 mani che
musica da film per approdare al jazz. significative opere per due pianoforti. Si è esibito in Italia ed all’estero per importanti
associazioni e festival, tra i quali lo Schouwburg Festival di Jakarta, l’International Music
Preziosa la collaborazione di alcuni solisti maestri diplomati, tra i quali
Festival of Santorini (Grecia), l’Ass. Amici della Filarmonica di Oslo, la Kursaal di Bad Wildbad
Paolo Rossi al sax soprano e Fabio Berni al sax contralto. (Germania), il Teatro Politeama per l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, la
Stagione Concerstica “Appassionata” del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Ha effettuato una
registrazione per Radio Vaticana con pagine di Cilea, Leoncavallo e Mascagni, del quale ha
eseguito la grande Sinfonia in fa maggiore, di cui Sollini ne ha curato la stessa pubblicazione
per la Boccaccini & Spada Editori, diffusa poi nel circuito internazionale di Euroradio.
MODENA • CENTRO ALBERIONE • MERCOLEDÌ 7 GIUGNO ORE 21 MODENA • GALLERIA CIVICA • PALAZZO SANTA MARGHERITA, SALA GRANDE
MERCOLEDÌ 14 GIUGNO ORE 21

Echi dalla macedonia LEZIONE-CONCERTO Omaggio a toru takemitsu (1930-1996)


MERAKLIJA All in Twilight – Quattro pezzi per chitarra (1987)
Fabio Resta, kaval-Gajda
Diego Resta, tambura Andrea Dieci, chitarra
Igor Niego, kaval
Debora Stenta, tapan Un viaggio nella musica affascinante del compositore prediletto di Akira
Kurosawa, in equilibrio fra la musica colta occidentale e gli echi della
I Balcani rappresentano un territorio che, per ragioni storiche e geografiche, tradizione giapponese.
ha conosciuto l’incontro tra culture lontane tra loro. L’eterogeneità dei
popoli all’interno di questa area dei Balcani, che si pone come vero e ANDREA DIECI ha studiato nella classe di Paolo Cherici al Conservatorio “G. Verdi” di Milano,
diplomandovisi nel 1989 con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ha inoltre
proprio crocevia culturale, suscita un forte interesse a livello musicale:
studiato con Oscar Ghiglia, dapprima ai Corsi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena,
slavi, turchi, albanesi, rom e greci hanno contribuito alla creazione di un successivamente alla Musikakademie di Basilea, dove nel 1992 gli è stato conferito il
repertorio ricchissimo, sintesi del linguaggio musicale balcanico nelle sue Diploma Superiore di Concertismo (Solistendiplom). Ha partecipato a masterclass tenute
diverse declinazioni. da Julian Bream. Ha vinto il 1° Premio ai Concorsi Internazionali di Gargnano, Lagonegro
(dedicato alla musica per chitarra del XX secolo) e “De Bonis” di Cosenza, nonché il
Premio Speciale della Giuria all’ARD-Musikwettbewerb 1989 di Monaco di Baviera. Ha
L’ensemble Meraklija si occupa della diffusione e della ricerca della musica popolare della
tenuto concerti in in Europa, negli Stati Uniti, in America Centrale e del Sud, Asia e Africa,
Macedonia e dei Balcani con gli strumenti musicali di quelle terre. La lezione concerto
figurando nell’ambito di manifestazioni di rilevanza mondiale quali il Festival dei Due Mondi
prevede un percorso basato sulle connessioni esistenti tra il sentire modale dei Balcani e
di Spoleto, il Festival Internazionale della Guitar Foundation of America (GFA) e il Festival
quello delle vicine culture della Grecia e della Turchia.
Internazionale di Singapore. È dedicatario e primo esecutore di numerosi lavori di compositori
contemporanei. Recentemente Radio Vaticana ha trasmesso un ciclo di trasmissioni a lui
dedicate. Ha inciso numerosi CD per le etichette discografiche MAP, Nuova Era, Bèrben,
DotGuitar e Brilliant Classics, tra cui figurano monografie su Manuel Maria Ponce, Nicola
Jappelli e Astor Piazzolla. È inoltre l’unico chitarrista a essersi cimentato nella registrazione
integrale delle opere per chitarra sola di Heitor Villa-Lobos, Toru Takemitsu (premio “Chitarra
d’Oro 2005” quale miglior CD chitarristico dell’anno al Convegno Internazionale di Chitarra di
Alessandria) e Hans Werner Henze. Apprezzato didatta, ha tenuto masterclass e seminari per
rinomate istituzioni musicali in vari paesi d’Europa, negli USA, in Messico, Brasile, Singapore
e Giappone. È docente all’Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi” di Modena e ai corsi
annuali di perfezionamento dell’Accademia “G. Regondi” di Milano. È docente presso l’ISSM
Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi.
CARPI • QUADRIPORTICO DI SAN ROCCO • VENERDÌ 23 GIUGNO ORE 18,30 MODENA • BIBLIOTECA DELFINI, SALA DELLE CONFERENZE
MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE ORE 18

Elle Pi percussion Un omaggio alla mia terra madre


Laboratorio Percussioni Musica, espressione, ritmo e canto creolo dalle Maurizius
Suonano: Jino Touche, canto e percussioni
Lorenzo Amoroso • Federico Baldi • Lorenzo Capasso • Federico Lolli • Roberto
Marra • Eugenio Primo Saragoni Questo progetto nasce dalla necessità di esprimere il mio punto di vista
sulle cose che mi stanno intorno oggi e contemporaneamente dal desiderio
Curano il laboratorio: di trovare un modo per sentirmi nuovamente vicino alle mie origini. Per
Gianpaolo Salbego • Giuseppe Pezzoli realizzare entrambi ho usato il mezzo che mi è più congeniale: la parola
musicale. Per dare vita al disegno che avevo in mente ho fatto leva sul
Musiche di Carlos Chavez, Lou Harrison, Jhon Cage, Neil Rosauro potente e duttile ritmo di “Segà”, cantando in Creolo, mia adorata e
dolcissima lingua madre. Ho deciso di usare la mia voce “semplice”, cosí
come i miei “calli” di musicista, per raccontare le mie storie, favole che
ELLE PI PERCUSSION è il gruppo di percussioni che si è formato all’interno descrivono le immagini della mia anima. Tutte emozioni che ho cercato di
del Conservatorio e come ogni gruppo legato ad un’attività formativa ha un tradurre attraverso il ritmo, la parola ed i timbri che mi sono cari. Spero di
organico mobile che è costituito dagli studenti che frequentano il corso in poter parlare al cuore di molti, anche solo con una nota.“Un omaggio alla
un dato periodo di studio. mia terra madre”.

Jino Touche all’età di tredici anni inizia lo studio del basso elettrico e della teoria musicale
nelle isole Mauritius; dopo alcune “performance” viene chiamato a partecipare al “Festival
Jazz Chateaux Morante presso l’isola di Reunion (Francia). Contemporaneamente agli studi
musicali si dedica all’attività concertistica presso l’isola, fino a quando decide di trasferirsi in
Italia intraprendendo gli studi del contrabbasso presso il conservatorio “G. Verdi” di Cuneo
nella classe del Maestro Elio Vegnale. Nel 1989 vince una borsa di studio ottenuta durante una
“Master class” nell’ambito del Festival Jazz di Perugia per un periodo di perfezionamento alla:
“Berkley College of Music” di Boston (USA). Nel frattempo arriva la proposta di partecipare
alla nuova tourneè europea di Paolo Conte, della cui orchestra è tuttora membro stabile della
sua orchestra. Nel 2002 fonda una propria formazione strumentale, affrontando una sapiente
fusione di musica mauriziana e occidentale attraverso un linguaggio personale e di originale
freschezza.
MODENA • PALAZZO DEI MUSEI, SALA EX-ORATORIO MODENA • GIOVEDÌ 5 OTTOBRE
MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE ORE 18

Il canto dei sutra Flamenco!


Discorsi sull’antica poesia buddhista e la sua recitazione BIBLIOTECA DELFINI, LABORATORIO PER CHITARRISTI ORE 17
L’incontro è rivolto ai chitarristi classici che desiderano conoscere o approfondire l’estetica
Conferenza di Davide Pancetti e le tecniche della chitarra flamenco con l’obiettivo di ampliarne le capacità interpretative
e tecniche e di destare interesse in questo genere musicale tanto famoso quanto poco co-
Una panoramica dei risultati dello studio etnomusicologico e filosofico della nosciuto. Verranno esposte e provate le principali tecniche usate nel flamenco (rasgueado,
uso del pollice, picado, alzapua, tremolo, golpe), il rapporto tra modalità e tonalità (attraverso
pratica della recitazione dei sutra presso il tempio buddhista singalese Maitri esempi musicali) ed una panoramica degli stili e dei maggiori chitarristi del novecento.
Vihara di Spilamberto. Alfabeto e suoni della lingua Pali, strutture metriche
e poetiche dell’antica india, cantillazione e estetica del canto religioso, per CONCERTO PER VOCE E CHITARRA
una profonda riflessione sul canto e sulle pratiche orali musicali, narrative AUDITORIUM “VERTI” DELL’ISTITUTO ORE 21
e poetiche. L’incontro offrirà la possibilità di conoscere un argomento Juan Murube, voce
inedito, inerente al contesto contemporaneo, testimone della volontà di Simone Mor, chitarra
un incontro con l’oriente sotto i molteplici aspetti della vita quotidiana, Il flamenco è una musica tanto famosa quanto sconosciuta, nata dall’incontro di numerose
spirituale ed artistica. culture tra cui quella gitana, andalusa,araba e caraibica, che l’hanno pian piano arricchita ren-
dendola complessa ma allo stesso tempo universale e comprensibile. Con questo concerto
Nato a Correggio nel 1993, si è laureato in Musicologia con una tesi sulla cantillazione dei proponiamo una panoramica generale dei canti e dei ritmi principali del flamenco tradizionale,
sutra nella tradizione theravada singalese nel Tempio Maitri Vihara di Spilamberto. Fa parte con la voce del cantante sivigliano Juan Murube e la musica del chitarrista di Simone Mor.
dell’orchestra di mandolini modenese Mutinae Plectri. JUAN MURUBE (VOCE) è nato nel quartiere sivigliano di Bellavista, ed ha iniziato la sua forma-
zione artistica come cantante partecipando a concorsi e accademie di ballo. Il colore versatile
della sua voce e la tecnica vocale, lo portano a creare un grande bagaglio artistico come il
Ballet Andaluz di Pepe Moreno, numerosi recital da solista e compagnie di ballo nazionale e
internazionale, dove gira per gran parte dell’Europa, Libano, Russia, Estonia, Canada, Algeria,
Kuwait e Giappone. Dal 2006 lavora in prestigiosi tablao di Siviglia e Madrid condividendo il
palco con le figure più importanti del momento.
SIMONE MOR è chitarrista e polistrumentista, diplomato in chitarra classica con una forma-
zione in jazz, musica etnica e composizione. Dopo il diploma ha iniziato a viaggiare, per cer-
care nelle musiche del mondo le risposte alle tante domande a cui la formazione accademica
non aveva risposto. Ha vissuto, viaggiato, suonato e studiato in Spagna, Bali, Kyrgyzstan,
Marocco, Arabia Saudita e Canada, sviluppando uno stile ed una tecnica personale. È attivo
come musicista e didatta. Suona chitarra flamenca, classica ed elettrica, chitarra battente,
rubab afgano, dutar e armonica.
MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • VENERDÌ 6 OTTOBRE ORE 9.30 MODENA • CENTRO LA FENICE • MERCOLEDÌ 18 OTTOBRE
via Canaletto sud, 17/17a - condominio r-nord

Laboratorio di percussioni
per le scuole primarie Djembe concert
Gianpaolo Salbego e Stefano Tommesani, percussioni Mahad Medi Sahal, Djembé

Incontro teorico/pratico sugli strumenti della tradizione musicale popolare e RITROVO E ACCOGLIENZA PARTECIPANTI presso il museolaboratorio
dell’intrattenimento, con particolare riferimento ad aree geografiche, etniche “Quale Percussione?” ORE 20,30
e all’Appennino emiliano (strumenti e danze, maggiolate ecc). La parte
pratica sarà sviluppata con interventi diretti e la partecipazione di gruppi di CONCERTO ORE 21
bambini, che potranno suonare gli strumenti musicali.
Mahad medi Sahal ed il VibraPercussion presentano un arrangiamento
GIANPAOLO SALBEGO, professore d’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, insegnante basato su due stili di percussione Djembe: lo stile del Burkina Faso che
di Conservatorio, svolge attività didattica dal 1974 rivolta all’educazione e formazione nei si unisce è quello della Costa D’Avorio creando colori è patos tipici di
vari ordini scolastici. Segue la metodologia Octandre che mira alla diffusione dell’uso delle
percussioni come strumentario didattico per la scuola di base, pubblicato da Agenda edizioni quei luoghi. Il Djembe, che di nascita era e resta uno strumento tipico del
e dalla Ricordi/BMG (Quale Percussione?). folclore dei villaggi dell’Africa dell’ovest, oggi diventa strumento vivace e
spettacolare, adattabile anche agli strumenti di origine occidentale.
STEFANO TOMMESANI è un ricercatore sul campo ed etnomusicologo. Autodidatta per
formazione, si dedica al recupero di strumenti e musiche legate alle tradizioni popolari Mahad Medi Sahal, percussionista specializzato nella percussione africana applicata sia in
dell’appennino emiliano in particolare. È ideatore e fondatore dell’Associazione della Furlana
ambito tradizionale ,jazz e contemporaneo. Ha studiato sia in Africa che in Europa e da vari
(riconosciuta come associazione di interesse comunale e nazionale dal Ministro per i Beni e
anni insegna tra Modena, Reggio Emilia e Parma.
le Attività culturali), con la quale svolge un’intensa attività divulgativa delle tradizioni popolari.
MODENA • AUDITORIUM “VERTI”• MARTEDÌ 31 OTTOBRE ORE 21 MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE ORE 21

Corde dal brasile Viaggio fra le composizioni violinistiche


DI SERGEJ PROKOFIEV 1891-1953
Lucia Gafà, violino Rebecca Innocenti • Stefano Pagliani • Patrizia Bettotti • Francesca Tamponi
Esdras Maddalon, chitarra • Lucrezia Tanaka • Violetta Longhitano • Leonardo Pellegrini, violini

Il duo Gafà-Maddalon, nasce dall’incontro di due musicisti di formazione Viaggio attraverso i colori della Musica di Sergej Prokofiev (1891-1953),
classica, che hanno deciso di includere nel proprio repertorio musiche compositore russo definito “al quadrato” per la versatilità delle sue
della tradizione popolare brasiliana. Il chitarrista Esdras Maddalon, nato composizioni, avendo abbracciato cinema, balletto, musica sinfonica e da
e cresciuto in Brasile, non ha mai dimenticato la musica del suo paese e camera. Vissuto in Russia ed in seguito a Londra Parigi e Cicago, tornò
nel corso degli anni ha continuato a proporla nei suoi concerti. La scelta poi in Unione Sovietica, dove morì nel 1953 lo stesso giorno di Stalin, il 5
dei brani spazia dalla Bossa-nova al Choro, Samba e Forrò, con autori marzo.
del calibro di Tom Jobim, Pixinguinha, Ernesto Nazareth, Baden Powell,
Zequiha Abreu, Sivuca, Luiz Gonzaga e Jorge Ben Jor.
MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE ORE 21 MODENA • AUDITORIUM “VERTI” • MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE ORE 21

CARPI • AUDITORIUM LORIA BIBLIOTECA COMUNALE


GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE ORE 21

IL SANTOUR IRANIANO Musik i mörker [MUSICA NEL BUIO]


Lezione-concerto di musiche tradizionali e contemporanee Flavio Carlotti, voce
a cura di Taghi Vahabi e Antonio Giacometti Nicola Ortodossi, percussioni
Simone Di Benedetto, contrabbasso
Musiche di Taghi Vahabi e della tradizione popolare iraniana

Il Santur è uno strumento a corde percosse come il cimbalom musicale Il progetto nasce dal desiderio di esplorare il panorama musicale del nord
iraniano, diffuso in tutto il medio oriente. Viene suonato mediante due Europa, muovendosi tra musica colta, jazz e musica popolare. Attraverso
bacchette, è esteticamente molto sobrio e con un suono brillante. Il santur l’utilizzo di strumenti preparati, oggetti ed elettronica, viene creato un
iraniano ha 72 corde e 18 ponti mobili montati su una tavola armonica paesaggio sonoro fluido, ricercando il labile confine tra composizione e
trapezoidale.(90x38x5) con angolo di 45°. La struttura della cassa improvvisazione.
armonica è in legno duro (noce, gelso), mentre la tavola armonica è lengo
più tenero.
ALTREVOCI ENSEMBLE nasce con l’intento di esplorare il repertorio del Novecento e
Taghi Vahabi era un maestro di Santur in Iran e un ingegnere, fino a quando ha dovuto fuggire contemporaneo. Il gruppo ha all’attivo concerti in diverse città italiane: Bologna, per la
dal regime degli Ayatollah perché soggetto “politicamente sgradito”. Si è portato in giro rassegna Bologna in Lettere; Spoleto, per Libri all’Orizzonte; Roma, per la rassegna Suoni
per l’europa tre figli piccoli, che ha cresciuto fino a farne tre stimati laureati in discipline di parole. Nel 2013 l’ensemble ha inaugurato la sua attività con MusicAmerica, un progetto
scientifiche, ora occupati in Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Per i suoi figli ha dovuto dedicato alla produzione del secondo Novecento americano, e nella stessa stagione,
dimenticare le sue vere professioni e adattarsi a fare ogni tipo di lavoro, ma sempre con la nell’ambito della collaborazione con la GMI di Modena, il gruppo ha realizzato la rassegna
stessa tenacia e passione che ora, coi figli grandi e indipendenti, sta mettendo nello studio SpazioQuindici, percorsi di ascolto con autori del Novecento storico e giovani emergenti.
della musica occidentale (è iscritto da cinque anni ai corsi preaccademici di Composizione) e Nel 2015, AltreVoci Ensemble ha presentato presso il Teatro Rosetum di Milano l’opera Der
nel recuperare la sua antica passione: il Santur. Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann e ha realizzato un doppio concerto per gli ottant’anni
di Arvo Pärt, con l’esecuzione della Passio Domini Nostri Jesu Christi secundum Joannem.
Nel 2016 l’ensemble si è impegnato come gruppo esterno in Masterclass di composizione
presso il Conservatorio Steffani di Castefranco Veneto ed è stato invitato a prendere parte
al Soundwaves Ethnofestival presso l’International Mugham Center di Baku, in Azerbaijan.
MODENA • MERCOLEDÌ 6 DICEMBRE

Raga hindustani MUSICHE DAL NORD DELL’INDIA

Paolo Avanzo, sitar


Maurizio Murdocca, tabla
GALLERIA CIVICA, PALAZZO SANTA MARGHERITA, SALA GRANDE ORE 17
Workshop sulla musica classica del nord dell’india e sui raga
Il workshop tratterà della Musica sacra, classica e semiclassica o folk indiana, affrontandone
origini, storia e significati, per entrare poi negli aspetti tecnici della la modalità Raga, delle
strutture ritmiche fondata sui cicli ritmici Tala e degli strumenti della tradizione, come Sitar,
Tabla, Tanpura ecc. Particolare attenzione sarà rivolta alla musica d’insieme (melodia, ritmo e
improvvisazione nelle esecuzioni), alla musica vocale e strumentale e alle loro interrelazioni
e alle similarità, differenze e correlazioni fra la musica indiana e la musica occidentale. Il
workshop è rivolto ad ogni tipo di interessati. Ci saranno momenti dedicati all’esecuzione di
esempi musicali dal vivo, anche coinvolgendo i partecipanti, che, se lo desiderano, potranno
portare gli strumenti ad essi abituali.

AUDITORIUM “VERTI”, ORE 21 Concerto in duo


Un’esplorazione guidata dell’Universo musicale Indiano, che mette in
evidenza gli aspetti della melodia (Raga) e del ritmo (Tala).
MAURIZIO MURDOCCA un percussionista esperto suonatore di Tabla Indiane. Suona i Tabla
dal 1998 con il famoso Maestro Shanka Chatterji di Calcutta seguendo i suoi Workshop in
Italia. Successivamente studia col maestro P.V. Nandasiri, la tradizione del Delhi Gharana,
uno stile classico del nord dell’India, diventandone uno dei principali rappresentanti in Italia.
PAOLO AVANZO Inizia a studiare musica classica indiana e Sitar con Sageer Khan (1979) e
poi con Pandit Ravi Shankar (1980), prosegue con Buddhaditya Mukerjee (1984/91) presso
lo IISMC a San Giorgio, Venezia, e dal 1995 è allievo di Pandit Shivnath Mishra. È diplomato
presso il Conservatorio di Vicenza nel corso triennale in “Culture musicali extraeuropee/
indirizzo indologico” e con il prof Vemu Mukunda nel corso triennale di “Nada Yoga e
Nadabrahma Music Therapy System”. Autore del libro “Biofonia, la via di guarigione del
suono” - Tiene concerti di musica classica indiana dal 1991.
Vecchi Tonelli

Das könnte Ihnen auch gefallen