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N. 00371/2009 REG.RIC.
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 371 del 2009, proposto da:
S. C., rappresentato e difeso dagli avv. F. M., E. G., con domicilio eletto presso
--------------------------;
contro
Regione Calabria, rappresentato e difeso dall'avv. M. C., con domicilio eletto presso
---------------------------; Provincia di Vibo Valentia, rappresentato e difeso dall'avv.
Giuseppe Policaro, con domicilio eletto presso ---------------------------------;
Ministero Pubblica Istruzione, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distr.le
Catanzaro, domiciliata per legge in Catanzaro, via ---------------------; Ufficio
Scolastico Regionale per la Calabria, Istituto Comprensivo di Vibo Marina, Scuola
Media Statale Murmura;
nei confronti di
A. R., rappresentato e difeso dagli avv. A. D. R., G. F., con domicilio eletto presso
-----------------------------;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- Deliberazione della Giunta Regionale della Regione Calabria n° 11 del 19.01.2009
avente ad oggetto “Deliberazione della Giunta Regionale n. 1098 del 31 dicembre
2008 “Organizzazione della rete scolastica. Approvazione del Piano Regionale di
Dimensionamento anno scolastico 2009/2010. Integrazione”; (v. doc. n. 1)
- Deliberazione della Giunta Provinciale della Provincia di Vibo Valentia n. 355 del
16.01.2009 con oggetto “Parziale modifica della delibera di Giunta n. 338 del
18.12.2008 avente ad oggetto Piano Provinciale di dimensionamento scolastico.
Anno scolastico 2009/2010”; (v. doc. n. 2)
- Decreto del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Provinciale prot. N. 903/P
del 21 gennaio 2009 con cui è stato decretato “La rete scolastica della Calabria, per
l’anno scolastico 2009/2010 è innovata con le variazioni riportate negli
ALLEGATI A, B, C, D, ed E della suddetta delibera le quali, ai sensi dell’art. 3 del
decreto legge 7 ottobre 2008 n. 154 convertito con legge 4 dicembre 2008 n. 189,
troveranno attuazione per l’anno scolastico 2009/2010”. (v. doc. n. 3)..
FATTO
1.― Con ricorso regolarmente notificato e depositato la dott.ssa S. C., in proprio e
in qualità di dirigente del II circolo didattico di Vibo Valentia, ha impugnato la
delibera della Giunta provinciale n. 355 del 16 gennaio 2009, adottata a parziale
modifica della delibera della Giunta n. 338 del 2008, avente ad oggetto il piano
provinciale di dimensionamento scolastico 2009/2010; la delibera di approvazione
n. 11 del 19 gennaio 2009 della Giunta regionale; il decreto di adozione n. 903 del
21 gennaio 2009 del dirigente dell’ufficio scolastico regionale.
1.1.― La ricorrente espone che la predetta istituzione scolastica ha avuto da oltre
vent’anni una media di 650 alunni iscritti per anno scolastico e che, per l’anno
2008/2009, il numero degli iscritti è stato di 657. Tale dato costituirebbe il c.d.
organico di diritto, che è stato comunicato al Ministero della pubblica istruzione
dal II Circolo e certificato dall’ufficio scolastico regionale e provinciale con il
decreto n. 3043 del 14 marzo 2008 per gli iscritti alla scuola primaria e con il
decreto n. 1845 del 4 aprile 2008 per gli iscritti alla scuola dell’infanzia.
Chiarito ciò, si deduce che nella «prima stesura» del piano provinciale di
dimensionamento è stato recepito tale dato numerico e, senza alcun interpello
dell’istituzione scolastica, si è proceduto alla sottrazione di due plessi (scuola per
l’infanzia e scuola primaria di Triparni) per complessivi 59 alunni, portando il
numero degli iscritti a 598 e trasferendo i plessi sottratti alla scuola media di Vibo
Marina.
A distanza di quindici giorni il sindaco di Vibo Valentia ha inoltrato al Presidente
della provincia e all’assessore provinciale alla pubblica istruzione una proposta di
modifica del piano di dimensionamento «non discussa e tanto meno approvata
dalla giunta comunale e/o dal consiglio comunale, né concordata con le stesse
istituzioni scolastiche», avente ad oggetto una rimodulazione dei suddetti plessi. In
particolare, la ricorrente deduce che, partendo dall’erronea indicazione di 683
alunni, quale organico di diritto, si sé proceduto alla sottrazione di ulteriori due
plessi (scuola per l’infanzia e scuola primaria di Vena Superiore) oltre a quelli già
sottratti precedentemente, per un totale di 164 alunni. Così operando gli alunni
rimasti nella scuola avrebbero dovuto essere 519 (683-164=519); ma muovendo
dall’effettivo organico di 657, gli alunni rimasti sarebbero 493 (657-164=493).
Secondo la ricorrente l’errore sarebbe stato “voluto”, al fine di avvantaggiare altre
istituzioni scolastiche sottodimensionate (scuola media statale Vibo Marina, 275
alunni; scuola media Garibaldi, 478 alunni).
Si assume che con tali determinazioni il II Circolo sarebbe stato posto sotto il
limite dei 500 alunni previsto dall’art. 3 del d.p.r. 18 giugno 1998, n. 233
(Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni
scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a
norma dell'articolo 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59), che deve essere rispettato
affinché l’istituzione scolastica possa mantenere la personalità giuridica.
1.2.― Esposto ciò, si assume che gli atti impugnati siano illegittimi per eccesso di
potere, difetto di motivazione e violazione del d.p.r. n. 233 del 1998 per i motivi di
seguito specificamente indicati.
A) In primo luogo, perché l’amministrazione avrebbe ritenuto erroneamente che la
dotazione organica di “partenza” fosse di 683 anziché 657 alunni.
B) In secondo luogo, per violazione dell’art. 4 del d.p.r. n. 233 del 1998, il quale,
nell’assegnare agli enti locali ogni competenza in materia di soppressione,
istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità delle istituzioni scolastiche
interessate, stabilisce che tale competenza deve essere esercita di “intesa” con le
istituzioni scolastiche interessate; tale intesa, nella specie, non sarebbe stata
raggiunta. Sarebbe, inoltre, violato l’art. 139, quarto comma, della legge regionale
n. 34 del 2002, che prevede anch’esso il coinvolgimento di tutti i soggetti scolastici
interessati.
C) In terzo luogo, perché lo spostamento degli plessi sarebbe avvenuto senza
alcuna motivazione.
D) In quarto luogo, per violazione dell’art. 3 del d.p.r. n. 233 del 1998, che prevede
che i piani siano definiti, nel rispetto di modalità puntualmente disciplinate, in
conferenze provinciali; nella specie tale conferenza non sarebbe mai stata
convocata.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 09/09/2010
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
IL SEGRETARIO