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PROFESSIONI SANITARIE
UN’INTRODUZIONE
COLLANA EBOOKECM
EBOOK PER L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA © 2018
INDICE
PREFAZIONE 6
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
LO STRESS 26
Inquadramento del fenomeno 26
CAPITOLO 4
IL BURNOUT 42
Inquadramento del fenomeno 42
CAPITOLO 5
IL WORKAHOLISM 52
Inquadramento del fenomeno 52
Il cortisolo e le catecolamine 62
CAPITOLO 7
I Metaprogrammi funzionali 88
BIBLIOGRAFIA 93
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PREFAZIONE
GIORGIO MARRACCINI*
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CAPITOLO 1
PERCHÉ È IMPORTANTE LAVORARE SULLA
PREVENZIONE DELLO STRESS?
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In Italia, da un punto di vista legislativo, con il D.Lgs. 81/08, in seguito all’accordo
Europeo del 2004.
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Caplan(1964) distingue la prevenzione in primaria, secondaria e terziaria, simile alla
classificazione di Regogliosi (1992), descritta nel capitolo.
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Le ricerche in merito evidenziano un decremento delle reazioni “acute” da stress
occupazionale, ed un aumento delle reazioni croniche e passive (Schreurs, Winnu-
bust, Cooper, 1996).
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nello svolgimento del lavoro stesso, fino alla perdita del suo con-
trollo. Lo stress lavorativo può insorgere dai conflitti relazionali
che possono nascere anche da un ruolo non abbastanza definito,
ambiguo e incerto o da una responsabilità divenuta troppo pe-
sante, ed ancora, dal non sentirsi partecipe e parte integrante del
gruppo lavoro. Quando i rapporti tra colleghi sono conflittuali,
viene a instaurarsi una negatività che si ripercuote sul senso di
comunità all’interno dell’organizzazione; questo conflitto croni-
co e irrisolto, crea un clima di frustrazione, ansia, ambiguità e
sospetto, lacerazioni nel tessuto delle relazioni informali, tali da
rendere improbabile il reciproco aiuto tra colleghi nei momenti
di criticità. Nelle interazioni interpersonali soprattutto in con-
testi eccezionalmente complessi, è fondamentale privilegiare un
tipo di comunicazione orientata al confronto aperto, accettando
il conflitto con l’obiettivo di risolvere le problematiche in manie-
ra collaborativa e costruttiva, negoziando una soluzione ottimale
per tutti, coerente con le aspettative del paziente e dell’azienda
stessa. Livelli molto alti di conflittualità possono creare disagi e
stress e influenzare il benessere del gruppo in maniera negativa,
poiché indicano la presenza di una comunicazione non circola-
re4. In questo caso il conflitto è distruttivo e non funzionale al
cambiamento.
Nelle svariate cause concatenanti responsabili dello stress,
rimane determinante la resistenza individuale e il suo grado di
tollerabilità prima che vengano manifestati i cambiamenti nega-
tivi ad esso connessi. Tra il mondo interno e il mondo esterno di
ogni individuo, le variabili che possono dare origine allo stress
possono essere tante. Tra i fattori determinanti nell’attuare stra-
tegie di risposta alle situazioni problematiche, si possono men-
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Leavitt e Bavelas (1948-1951) hanno individuato quattro tipi di reti differenti di
comunicazione che vanno da un minimo a un massimo di centralità da parte del
soggetto: a cerchio (tutti i membri sono allo stesso livello e nessuno è più centrale
di un altro), ad Y (si hanno quattro livelli), a catena (tre livelli), a stella (o ruota, si
hanno due livelli la cui differenza è molto alta). Più un membro è centrale più entra
in possesso di tutti i dati a disposizione del gruppo, più grande è il numero dei livelli
più è grande il suo vantaggio nei confronti degli altri membri.
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Il burnout si colloca in un continuum rispetto allo stress lavorativo, in particolare
è tipico delle professioni d’aiuto