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Brigida Silvestri
brigida.silvestri@unina.it
Facoltà di Ingegneria
Università di Napoli Federico II
BIOMATERIALI CERAMICI
Contenuti
Definizione e Struttura.
Modello di struttura di solidi ionici.
Solidi cristallini e amorfi.
Proprietà di isotropia e anisotropia.
Curve di raffreddamento di solidi cristallini e amorfi.
Processi di cristallizzazione: curve di nucleazione e crescita.
La devetrificazione e i vetroceramici.
Valutazione in-vitro della bioattività.
Meccanismo di formazione di idrossicarbonatoapatite.
Metodi di sintesi di biomateriali ceramici.
Cenni su proprietà e applicazioni dei seguenti materiali biomedici:
Allumina, Carbonio pirolitico, Idrossiapatite, Biovetri.
Alcune definizioni ed esempi
Definizioni:
Materiali che non sono né metallici né polimerici
Sostanze solide (inorganiche) costituite da elementi metallici e non metallici
Esempi
Allumina (Al2O3)
Silice (SiO2)
Nitruro di silicio (Si3N4),
Carburo di silicio (SiC)
Zirconia (ZrO2)
Silicati idrati di alluminio e magnesio, Materiali argillosi
Alluminosilicati di sodio, potassio, calcio e bario:
Alcuni atomi di silicio del reticolo sono sostituiti da atomi di alluminio, con un
opportuno bilancio delle cariche realizzato dagli ioni Na+, K+, Ca2+) Feldspati
Struttura
Struttura macro
Solidi monocristallini, policristallini o amorfi.
Struttura micro
La tipologia di sistema cristallino (cella elementare) nel quale
cristallizzano dipende dal rapporto tra i raggi ionici degli elementi
che li costituiscono
Gli elementi sono legati tra loro con legami chimici in parte
covalenti in parte ionici.
Struttura dei solidi ionici
Gli ioni sono assimilabili a sfere rigide
= 0.414
r-
+
- 2 - r−
r-
(2r− ) 2 = 2 ⋅ (r+ + r− ) 2
n.c.= 6
Struttura dei solidi ionici
r+/r- Numero di
Coordinazione
0 – 0.155 2
0.155-0.225 3
0.225 -0.414 4
0.414 – 0.732 6
0.732-1 8
Proprietà e classificazione dei solidi
Tipo A Tipo C
Isotropia Isotropia o anisotropia
La trasformazione di fase, Esiste la temperatura di
solido/liquido attraverso un fusione
rammollimento che avviene in
un certo intervallo di Le superfici di frattura
temperature (non esiste una mostrano facce piane ben
temperatura di fusione). definite, orientate secondo
angoli definiti.
Superfici di frattura
macroscopicamente irregolari,
con spigoli curvi e angoli
irregolari (frattura concoide)
Isotropia e Anisotropia
Livello Macro
Un sistema si definisce Isotropo se la risposta a una sollecitazione
esterna dipende unicamente dall’intensità della sollecitazione
Un sistema si definisce anisotropo se la risposta a una sollecitazione
esterna dipende anche dalla direzione di applicazione della sollecitazione
Esempi:
F
Cambia
+ - + - + F l’intorno degli
+ - + - +
ioni
- + - + - - + - + -
Forze repulsive
+ - + - + + - + - +
Frattura
F
F
+ - + - + - + - + Non cambia
l’intorno degli
- + - + - - + - + - ioni
+ - + - + + - + - +
Solo
+ deformazione
Isotropia: Modello microscopico
Proprietà macroscopiche
Anisotropia
Isotropia
Proprietà microscopiche
Strutture Ordinate (solidi di tipo C, solidi Cristallini)
Diamante
Allume
Pirite
Solidi Microcristallini
Caratteristica Proprietà
microscopica macroscopiche
Il reticolo cristallino si Isotropia
estende in piccoli volumi di
Facce ed angoli ben
solido quindi di dimensione
definiti, ma non
inferiore alla dimensione fisica
visibile ad occhio nudo
del campione di sostanza
Temperatura di
fusione ben definita
LiMoO2
Gibbsite
Solidi amorfi
Caratteristica Proprietà
microscopica macroscopiche
Non esiste alcun ordine a Isotropia
lungo raggio
Frattura concoide
Nessuna Temperatura di fusione
(Rammollimento)
Poiché le fasi cristalline si producono con la crescita dei cristalli da una fase
vetrosa omogenea è necessario individuare le condizioni utili ad ottenere un gran
numero di piccoli cristalli piuttosto che un piccolo numero di grossi cristalli
Il secondo trattamento termico avverrà ad una temperatura più alta ossia alla
temperatura alla quale è massima la velocità di crescita dei cristalli
Caratteristiche dei materiali ceramici
Resistenza meccanica
Elevata durezza
Vantaggi Bassa conducibilità termica ed elettrica
Inerzia chimica
Rapido scambio di ioni Na+ e/o Ca+2 (modificatori nel reticolo) con ioni H+ della
soluzione:
Gli ioni Ca2+ e PO43- presenti nel bulk possono migrare sulla superficie
silice formando nel gel di silice uno strato ricco di CaO-P2O5 che reagisce con i
gruppi silossanici formando un silicofosfato
[mM] millimolare
Materiali ceramici Bioattivi
Bioattività indotta
trattamenti di superficie (rivestimento con sostanza polimeriche o con
eparina*)
riempimento dei pori del materiale con sostanze farmacologicamente
attive.
(*Anticoagulante presente nel fegato e in altri tessuti, usato per contrastare il rischio di trombosi e
embolie, e in laboratorio per rendere non coagulabile il sangue da esaminare)
Bioreattività dei diversi materiali ceramici
t
Biomateriali ceramici: Metodi di preparazione
Sol-gel
Sintesi Idrotermale
Sintesi Sol-Gel
I reagenti
I prodotti
Reazione di idrolisi:
≡Si–OR + H2O ↔ ≡Si–OH + R-OH
Reazioni di condensazione:
≡Si–OR + HO-Si≡ ↔ ≡Si–O-Si≡ + R-OH
≡Si–OH + HO-Si≡ ↔ ≡Si–O-Si≡ + H2O
Versatilità della tecnica Sol-Gel
Risparmio
energetico
Blande condizioni di sintesi
(T, pH)
Introduzione nel sistema
di molecole di natura
organica come enzimi o
biomolecole
Allumina Al2O3
Biossido di titanio TiO2
Biossido di zirconio (zirconia) ZrO2
Porcellane dure
Carbonio pirolitico
BioCeramiche (Idrossiapatite)
BioVetri (Bioglass, Ceravital)
Vetroceramici
L’Allumina
L’Allumina pura (Ossido di Alluminio, Al2O3) è utilizzata sin dai primi anni ‘70
come materiale da innesto, specialmente per protesi artificiali e impianti
dentali grazie alla sua eccellente compatibilità con i tessuti ed alle sue
buone proprietà meccaniche.
Nel corso degli ultimi anni ha assunto un ruolo fondamentale anche nel campo
della chirurgia maxillofacciale. Possiede però una bassa resistenza a trazione
motivo per cui il suo uso è limitato alle condizioni di carico di sola
compressione.
I materiali tipicamente utilizzati per la fabbricazione degli impianti sono:
Struttura
Il carbonio pirolitico usato per le protesi
è un solido parzialmente cristallino, nel
quale le zone cristalline hanno una
struttura simile a quella della grafite ma
con numerose imperfezioni.
Il carbonio pirolitico
Nell'uso clinico mostra eccellenti proprietà di compatibilità in contatto con il
sangue.
Ha una elevatissima inerzia chimica e quindi sono inibite le reazioni che
possono indurre risposte biologiche indesiderate.
A contatto con il sangue sulla superficie del carbonio pirolitico si crea uno
strato di adsorbimento di proteine senza che avvenga la modificazione della
loro struttura molecolare che costituisce il primo stadio della cascata di
reazioni che conducono alla coagulazione del sangue.
Tale strato proteico costituisce una sottilissima pellicola superficiale
elettronegativa che inibisce la formazione di aggregati piastrinici.
Questi infatti, insieme alla lucidatura a specchio, rendono le superfici in
carbonio pirolitico le migliori oggi conosciute, fra quelle di origine artificiale,
per il contatto con il sangue.
7d SBF
14d SBF
Nanoparticelle di TiO2 (Sintesi idrotermale)
Metodo di Stöber
sospensioni monodisperse di
particelle di gel di silice aventi
forma sferica
1 3
TEOS NH3
2 4
APTS H2O
C2H5OH+
RODAMINA 2h
Sol SiO2
nanoparticelle
Nanoparticelle di silice SiO2 (Sol-Gel)
Nanoparticelle funzionalizzate di SiO2 (Sol-Gel)
Nanoparticelle funzionalizzate di SiO2 (Sol-Gel)
Internalizzazione cellulare di nanoparticelle di SiO2