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1 Informazioni generali
Per il dimensionamento della batteria di collettori e del boiler è necessario distinguere fra:
Le formule empiriche che seguono valgono in presenza di condizioni del tetto ideali.
La certezza assoluta dell'esatto dimensionamento di un impianto solare si ottiene con l'ausilio di un
programma di simulazione di impianto solare. Questo programma mira a ottenere, per la produzione di
acqua sanitaria mediante irraggiamento solare, una quota di copertura solare del 60% (± 5%) e, per il
riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici, del 25% (± 5%).
È importante aumentare la superficie dei collettori in presenza di condizioni non ideali, di zone
d'ombra e in caso di aumentato fabbisogno di acqua sanitaria.
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1.1 Riscaldamento dell'acqua sanitaria mediante irraggiamento
solare
Conoscere il fabbisogno giornaliero di acqua calda è importante per determinare le dimensioni del boiler
e, di conseguenza, dell'impianto solare.
Il volume del boiler dev'essere da 1,5 a 2 volte il consumo giornaliero di acqua calda.
Per ogni 100 litri di volume del boiler è necessaria una superficie di assorbimento (tubi sottovuoto) pari a
1 m2.
In questo programma occorre immettere i dati relativi all'inclinazione dei collettori, all'orientamento del
tetto e all'ubicazione (dati climatici).
Esempio:
4 persone consumano 160 litri (di acqua) al giorno
160 l x 1,8 300 l volume del boiler
3 x 1 m = 3 m superficie di assorbimento ( 30 tubi sottovuoto)
Ubicazione: Würzburg, inclinazione dei collettori: 45°, orientamento: sud
Il risultato che si ottiene è una quota di copertura annua pari al 65% (da maggio ad agosto, 100%
circa).
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1.2 Riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante
irraggiamento solare
Per il riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante irraggiamento solare è necessario
sostanzialmente effettuare uno dei programmi di simulazione di impianto solare, quale ad esempio il
programma T-Sol.
Ciò è necessario in quanto le condizioni determinate durante la fase di progettazione della costruzione
(isolamento dell'edificio, tipologia di circuito termico, produzione di energia solare passiva ecc.)
contribuiscono in diversa misura al dimensionamento dell'impianto solare.
Più semplicemente è possibile affermare che è possibile riscaldare una superficie massima di 180 m2
con un boiler combinato da 500 litri e 60 tubi sottovuoto. Per una superficie abitativa da riscaldare fino a
350 m2 è necessario installare un boiler combinato da 750 litri con 80 tubi sottovuoto.
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1.3 Riscaldamento delle piscine mediante irraggiamento solare
a) Piscina coperta:
Moltiplicando la superficie di una piscina per 0,35 (fino a 0,4) si ottiene la superficie di assorbimento del
collettore con tubi sottovuoto.
Esempio:
Piscina coperta di 32 m2 di superficie.
32 x 0,37 m 12 m di superficie di assorbimento ( 120 tubi sottovuoto)
b) Piscina scoperta:
Moltiplicando la superficie di una piscina per 0,45 (fino a 0,5) si ottiene la superficie di assorbimento del
collettore con tubi sottovuoto.
Esempio:
Piscina scoperta di 32 m2 di superficie.
32 x 0,47 m 15 m di superficie di assorbimento ( 150 tubi sottovuoto)
N.B.:
L'impianto di riscaldamento di una piscina scoperta non dev'essere mai installato esclusivamente per
questo tipo di struttura. Quando viene effettuato lo svuotamento della vasca della piscina scoperta nella
stagione invernale i tubi sottovuoto a resa elevata non assorbono calore. In questo caso è necessario
installare un secondo gruppo solare (ad esempio, un termoaccumulatore).
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1.4 Dimensionamento dell'impianto di riscaldamento dell'acqua
sanitaria
2 – 4 persone
30 tubi per boiler di acqua sanitaria da 300 litri
composta da:
1 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30
comprensivo di 30 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
5 – 6 persone
40 tubi per boiler di acqua sanitaria da 400 litri
composta da:
7 – 8 persone
50 tubi per boiler di acqua sanitaria da 500 litri
composta da:
Formule empiriche:
10 tubi = Volume del boiler 100 l
= circa 6 l miscela fluido termovettore
= 1,3 l flusso secondo il Taco-setter a 20°
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1.5 Dimensionamento dell'impianto d'integrazione del riscaldamento
Combinazione raccomandata in base al numero di persone e a una superficie abitabile standard di circa
50 m2 a persona:
Collettore a tubi sottovuoto, sistema heat pipe
2 – 4 persone
90 tubi per boiler igienico a stratificazione da 800 litri circa
composto da:
3 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30
comprensivo di 30 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
2 kit Installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento
5 – 6 persone
120 tubi per boiler igienico a stratificazione da 1100 litri circa
composto da:
7 – 8 persone
180 tubi per boiler igienico a stratificazione da 1600 litri circa
composto da:
Formule empiriche:
10 tubi = Volume del boiler 100 l
= circa 6 l miscela fluido termovettore
= 1,3 l flusso secondo il Taco-setter a 20°
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2 Collettori solari a tubi sottovuoto - Heat Pipe
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2.1 Tubi sottovuoto Sime SV 20-30
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2.1.1 Specifiche tecniche
Batteria di collettori a tubi sottovuoto, composta da 30 tubi in doppio vetro sottovuoto spinto di 1,5
mm di spessore. Il cilindro in vetro esterno e quello interno di ciascun tubo sono chiusi al fondo da
una base in vetro. Nella parte superiore, i due cilindri sono fusi insieme. Il sottovuoto spinto
dell'intercapedine viene costantemente assicurato da un getter a lunga durata.
Il cilindro interno è provvisto, sul lato del sottovuoto, di un rivestimento estremamente selettivo, in
grado di trasformare la luce in calore. La sua forma arrotondata consente la produzione ottimale
dell'energia solare da diversi angoli d'incidenza durante il ciclo diurno del sole. La parete interna
del tubo è collegata per termoconvezione a un tubo riscaldante (Heat Pipe), che assorbe il calore e
lo trasporta dallo spazio interno termoisolato al condensatore esterno, che concentra la densità del
flusso di calore. Esso è collegato per termoconvezione a un pozzetto a immersione (con innesto a
spina), che conduce diametralmente attraverso il tubo di distribuzione, il cui lato esterno viene
attraversato dal fluido termovettore del circuito del collettore, che assorbe il calore solare.
Perdite di carico
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Collettori a tubi sottovuoto Sime SV 20
Batteria di collettori a tubi sottovuoto, composta da 20 tubi in doppio vetro sottovuoto spinto di 1,55
mm di spessore. Il cilindro in vetro esterno e quello interno di ciascun tubo sono chiusi al fondo da
una base in vetro. Nella parte superiore, i due cilindri sono fusi insieme. Il sottovuoto spinto
dell'intercapedine viene costantemente assicurato da un getter a lunga durata.
Il cilindro interno è provvisto, sul lato del sottovuoto, di un rivestimento estremamente selettivo, in
grado di trasformare la luce in calore. La sua forma arrotondata consente la produzione ottimale
dell'energia solare da diversi angoli d'incidenza durante il ciclo diurno del sole. La parete interna
del tubo è collegata per termoconvezione a un tubo riscaldante (Heat Pipe), che assorbe il calore e
lo trasporta dallo spazio interno termoisolato al condensatore esterno, che concentra la densità del
flusso di calore. Esso è collegato per termoconvezione a un pozzetto a immersione (con innesto a
spina), che conduce diametralmente attraverso il tubo di distribuzione, il cui lato esterno viene
bagnato dal fluido termoconvettore del circuito del collettore, che assorbe il calore solare.
Perdite di carico
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Tipo collettore Sime SV 20 Sime SV 30
Dimensioni d’ingombro:
Sime SV 20 Sime SV 30
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Diagramma: Disposizione dei collettori Sime SV 30
80
10° / 80°
E
Consumo giornaliero per persona
30° / 45°
D C B
1
Esempio:
2
- Nucleo familiare di 4 persone
3
Numero di persone
7
Risultato:
8
Con 1 collettore a tubi Genersys HP3058/30
è è possibile
100 9
Con un collettore a tubi SIME SV
possibile ottenere, in base ai dati suesposti, 13
una quota di copertura pari al 60% circa.
70 60 50 40 30
2.1.2 Disegno tecnico
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2.1.3 Istruzioni d'installazione
Informazioni generali:
I seguenti impianti e allestimenti devono essere già presenti prima del montaggio e della messa in
esercizio del collettore a tubi sottovuoto:
Indicazioni di sicurezza:
I tubi sottovuoto esposti all'irraggiamento solare diretto o diffuso raggiungono nella parte
superiore, vale a dire a livello del condensatore, temperature superiori ai 200°C. Evitare
quindi di toccarli.
Coprire i tubi sottovuoto prima di montarli, per umettarli freddi con della pasta
termoconduttiva e infine collegarli al collettore. L'inserimento dei tubi sottovuoto è possibile
solo se questi sono freddi, poiché il condensatore si dilata per effetto del calore.
Proteggere i tubi sottovuoto dagli urti o da altri fattori esterni che potrebbero provocarne la
rottura.
Evitare di sottoporre il condensatore a sollecitazioni da piegamento non necessarie, in
quanto potrebbero danneggiarlo.
La pressione di esercizio ammissibile è di 6 bar.
Durante le operazioni di montaggio dei collettori a tubi sottovuoto attenersi alle prescrizioni
di sicurezza di cui alle normative DIN, VDE e DVGW, nonché alle prescrizioni
antinfortunistiche indicate dalle associazioni di categoria pertinenti.
Utilizzare un fluido termovettore speciale idoneo a evitare il congelamento dell'impianto e
resistente a temperature di almeno 200°C.
Il collettore a tubi sottovuoto dev'essere dotato di connessione di terra.
L'angolo d'inclinazione minimo è di 20°, quello massimo di 90°
La manutenzione dell’impianto solare e il riempimento di fluido solare deve essere eseguito
in assenza o con poco irraggiamento solare.
I passanti per tetto devono essere installati al disopra del collettore a tubi sottovuoto.
Possono essere installati fino a 90 tubi in una fila. Per impianti di maggiori dimensioni è
necessario eseguire un collegamento in parallelo.
In caso di collegamento in parallelo prestare attenzione a che le batterie di collettori
abbiano le stesse dimensioni. Inoltre, i tubi devono essere collegati secondo il principio di
Tichelmann. In alternativa, è possibile dotare l'impianto di valvole di regolazione, per
garantire un flusso omogeneo nelle batterie dei collettori.
Kit di fissaggio al tetto: è necessario un kit di fissaggio al tetto per ciascun collettore a tubi
sottovuoto.
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Applicazione delle viti ad anello di bloccaggio:
Passo 1:
Passo 2:
Lubrificare la filettatura e serrare il dado prima manualmente, poi con una chiave per dadi.
Importante:
Per evitare che il tubo in rame possa deformarsi, il dado non deve mai essere serrato
eccessivamente.
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Componenti e accessori:
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Istruzioni per il montaggio su tetti di tegole:
Il collettore deve sporgere su entrambi i lati di circa 30 cm rispetto ai ganci. Si consiglia pertanto di
misurare prima la distanza fra i travicelli e poi di orientare il collettore.
A tale scopo è necessario stabilire dapprima la superficie di montaggio tenendo conto dei valori
seguenti:
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Cominciare fissando i ganci superiori del lato sinistro. Spostare la tegola dal travicello e fissare il
gancio con l'ausilio di due viti per legno a testa esagonale M8 x 60.
Riposizionare la tegola. Per fare ciò è necessario prima segnare la posizione della tegola, quindi
praticare un incavo nella tegola utilizzando una mola per troncare.
Con lo stesso metodo, montare anche gli altri tre ganci. I ganci devono essere allineati
orizzontalmente e verticalmente.
In caso d'installazione di altri collettori, seguire le procedure sopra descritte per il fissaggio di altri
ganci.
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Passo 2: Fissaggio dei binari laterali
Prendere uno dei binari laterali (3) e fissarlo con l'ausilio di due viti a brugola M8 x 25 (6) e due
rondelle M8 (9), due dadi scorrevoli (5) e due rondelle M8 (9) in posizione verticale sul gancio.
Installare il binario quanto più possibile al centro. A tale scopo, si raccomanda di fissare il gancio
quanto più possibile al foro 7/8, misurato dall'estremità di ciascun lato del binario.
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Ripetere la stessa procedura con il binario laterale n. 2 (3).
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Passo 3: Fissaggio delle cassette collettrici e del binario di base
Fissare la staffa di bloccaggio nel 1° e nel 5° foro della parte superiore dei due binari. A tale scopo,
utilizzare una vite a brugola M8 x 25 (6), una rondella elastica M8 (7), una staffa di bloccaggio (8) e
un dado scorrevole (5). Avvitare la staffa di bloccaggio senza serrarla completamente.
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Posizionare le cassette collettrici (1) sui binari laterali (3) e orientarle verso il centro. Fissare
l'alloggiamento tra i fermi e serrare completamente le viti.
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Per il montaggio di ciascun binario di base è necessario avvitare, senza stringerle completamente,
una vite a brugola M8 x 25 (6), una rondella elastica M8 (7), una staffa di bloccaggio (8) e un dado
scorrevole (5) nel 1° e nel 3° foro della parte inferiore dei due binari laterali.
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Posizionare i binari di base (2) sui binari laterali (3) e orientarli verso il centro.
Serrare infine i binari di base tra le staffe di bloccaggio e fissare queste ultime avvitando
completamente le viti a brugola.
Nota: A causa della presenza di tipi diversi di sensori è possibile che un sistema funzioni senza
che il pozzetto a immersione sia avvitato. Attenersi alle specifiche tecniche del proprio sensore di
temperatura.
Collegare i tubi metallici flessibili agli attacchi a T o a croce. Installare la valvola di sfiato nel punto
più alto del collettore.
Inserire i tubi metallici all'interno dell'edificio mediante impiego di un passante per tetti. Per far
passare i tubi attraverso il tetto si raccomanda di ricorrere all'uso di speciali tegole di aerazione. Se
è necessario, lavorare leggermente le tegole, per creare spazio sufficiente per il passaggio dei
tubi.
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Montaggio del sensore di temperatura
Dopo aver applicato della pasta termoconduttiva sul sensore di temperatura, avvitarlo o spingerlo
nel pozzetto a immersione.
N.B.: Se il sensore in dotazione è previsto per un flusso diretto, la pasta termoconduttiva non
dev'essere applicata.
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Passo 4: Montaggio dei tubi sottovuoto
Umettare il condensatore dei tubi con la pasta termoconduttiva in dotazione (4) per garantire il
passaggio ottimale del calore. Inserire con cautela i tubi (10) nell' apposita apertura della cassetta
collettrice.
Il condensatore dev'essere inserito completamente nei supporti del tubo in rame. L'inserimento
sarà completo quando il labbro di tenuta della guarnizione in gomma eserciterà una leggera
pressione sull'involucro della cassetta collettrice.
Consiglio: L'inserimento del condensatore diventa più facile ruotando leggermente il tubo lungo
l'asse longitudinale.
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Spingere la vite dell'anello in alluminio posto all'estremità del tubo dall'alto nell'apposita apertura
del binario di base. Inserire il tubo e tirarlo verso il basso in modo da ancorarlo saldamente al
binario di base.
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Procedere allo stesso modo con tutti gli altri tubi. Durante l'installazione dei tubi, evitare di farli
inceppare e di esercitare su di essi forze non necessarie.
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Vista completa del collettore a tubi sottovuoto:
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Passo 5: Installazione di più collettori in un'unica fila
In primo luogo, fissare per ciascun collettore la struttura del tetto. Dopo aver fissato i binari laterali
e applicato le staffe di bloccaggio procedere al collegamento degli involucri.
Spingere la vite ad anello di bloccaggio sui supporti del tubo in rame sul lato della cassetta
collettrice. Serrare il dado.
Inserire i due dadi e l'anello di bloccaggio sui supporti del tubo in rame della cassetta collettrice da
montare. Unire infine i due involucri e allinearli. Assicurarsi che non vi sia gioco fra i due supporti
del tubo in rame.
Serrare i dati alla vite e le staffe di bloccaggio dei due involucri del collettore. Verificare che il
collegamento dei due collettori sia stabile.
I tubi sottovuoto possono ora essere installati e fissati.
* a partire da 4 collettori consigliamo il calcolo del dimensionamento dei tubi della rete di collegamento
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Passo 6: Messa in esercizio dell'impianto
Importante: Il riempimento del fluido solare deve essere eseguito in assenza o con poco
irraggiamento solare.
In ogni caso, attenersi sempre alle indicazioni sulla confezione del fluido fornito.
Nota: Dopo aver avviato il primo ciclo di riscaldamento, l'impianto dev'essere nuovamente
sfiatato, poiché la solubilità dell'ossigeno nell'acqua diminuisce con l'aumentare della temperatura
e, di conseguenza, vengono sprigionati nuovamente gas.
N.B.: In caso di utilizzo di uno sfiatatoio automatico, quest'ultimo dev'essere idoneo per i diversi
campi di temperatura e dotato di un dispositivo di blocco.
Caduta di pressione
La pressione di esercizio dell'impianto che scenda al disotto di 3 bar dopo un certo tempo potrebbe
indicare la presenza di una perdita. Verificare il sistema e rabboccare il fluido termovettore.
Alcune oscillazioni della pressione di esercizio al momento del passaggio in un altro campo di
temperatura sono normali.
Smontaggio dell'impianto
Eseguire le operazioni di smontaggio iniziando dai tubi e svitando infine le cassette collettrici e i
binari laterali. Separare i materiali dei singoli involucri (vetro, metallo, materiale isolante) e smaltirli
a regola d'arte.
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Carico del vento sulla falda del tetto
v = cp x q
Perdita di pressione
Sime SV 20
Sime SV 30
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I seguenti kit di montaggio per tetti
sono forniti a richiesta:
Kit per installazione su tetti a tegole – Dotazione base (codice art.: 5802900)
Kit per installazione su tetti a tegole – Kit di ampliamento (codice art.: 5802901)
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Kit per installazione su tetti a tegole piane – Dotazione base (codice art.: 5802910)
Kit per installazione su tetti a tegole piane – Kit di ampliamento (codice art.: 5802911)
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Kit per installazione su tetti spioventi – Dotazione base (codice art.: 5802920)
Kit per installazione su tetti spioventi – Kit di ampliamento (codice art.: 5802921)
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Kit per installazione su tetti in lamiera – Dotazione base (codice art.: 5802930)
Kit per installazione su tetti in lamiera – Kit di ampliamento (codice art.: 5802931)
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Kit per installazione su tetti in lamiera trapezoidale – Dotazione base (codice art.: 5802940)
Kit per installazione su tetti in lamiera trapezoidale – Kit di ampliamento (codice art.: 5802941)
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Kit per installazione su tetti in eternit – Dotazione base (codice art.: 5802950)
Variante 1 con viti prigioniere
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Kit per installazione su tetti in eternit – Kit di ampliamento (codice art.: 5802951)
Variante 1 con viti prigioniere
Kit per installazione su tetti in eternit – Dotazione base (codice art.: 5802960)
Variante 2 con fermi per tetti in eternit
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Kit per installazione su tetti in eternit – Kit di ampliamento (codice art.: 5802961)
Variante 2 con fermi per tetti in eternit
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Intelaiatura sopraelevata per tetti a tegole piane per montaggio collettori Heat Pipe, 40°
(codice art.: 8501400)
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3 Risoluzione dei problemi
Cause:
Se la temperatura del collettore indicata dal regolatore è inferiore a quella effettiva della
stazione solare si è verificata l'inversione fra mandata e ritorno (nello scambiatore di calore
e nelle tubazioni viene pompato fluido solare raffreddato al sensore). Di norma il fluido
solare viene pompato freddo nel ritorno del collettore. Avviando la pompa di sera con il
boiler caldo, il sistema di mandata deve riscaldarsi. Se il sistema di mandata si riscalda
(nello stesso punto in cui si trova il sensore), avviene l'inversione fra mandata e ritorno.
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Presenza di aria nel circuito solare:
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Qual è il metodo di riempimento corretto?
Ci sono tre diversi metodi di riempimento (schema dei collegamenti in base alle istruzioni di
montaggio). Essi sono, in ordine decrescente di efficacia:
Non è importante tanto il metodo utilizzato, quanto il fatto che, prima di riempire l'impianto, venga
controllata la pressione in entrata del vaso di espansione a membrana con l'ausilio di un
manometro. La pressione in entrata standard è di 1,5 bar.
Misurazione dell'antigelo:
La misurazione dell'antigelo può essere effettuata con l'ausilio di un'asta filettata. Ciò che viene
poco considerato è: la temperatura del fluido dev'essere di 20°C, il fluido dev'essere pulito e il
Glycomat dev'essere omologato per il Tyfocor o per il Tyfocor L. Un tecnico esperto dovrebbe
utilizzare sempre un rifrattometro con cui misurare l'indice di rifrazione del liquido. La differenza fra i
due metodi di misurazione può essere di 20°C (in pratica: la protezione antigelo viene registrata
fino a -25°C, in realtà è garantita solo fino a -5°).
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Perché è presente aria nel circuito solare?
Soprattutto con i primi 2 metodi, dopo il riempimento è presente ancora una quantità relativamente
elevata di aria nell'impianto. Premesso che le tubazioni devono essere installate sempre in
direzione ascendente, l'aria deve concentrarsi nel punto più alto (sfiati del collettore), dove può
essere evacuata gradatamente.
Anche il miglior metodo di riempimento non è in grado di evitare la presenza di una certa quantità
di aria nell'impianto. Questo a causa dell'ossigeno disciolto nell'acqua delle tubazioni, che si
sprigiona lentamente durante il funzionamento, concentrandosi nell'impianto (che è il punto più
alto). È dunque importante installare delle valvole di sfiato nei punti più alti.
L'utilizzo di un sistema di sfiato permanente (come ad esempio il sistema Airstopp) nella stazione
solare è una soluzione ragionevole se lo sfiato dell'impianto causa problemi o se nell'impianto si
formano costantemente bollicine d'aria.
Il sistema Airstop non è certo un'alternativa, tuttavia rappresenta una sicurezza in più.
Scambiatore di calore:
Nello scambiatore di calore del boiler l'aria può sostare per tempi decisamente lunghi. Se
non si dispone di una stazione di lavaggio, è possibile ricorrere a un piccolo TRUCCO: a
pompa disattivata, aprire per breve tempo la valvola anti-termosifone nella mandata solare.
Per farlo, il rubinetto a sfera dev'essere ruotato a 45°. In tal modo, l'aria può risalire dallo
scambiatore di calore verso gli sfiati del collettore, dove viene raffreddata.
Pompa solare:
La pompa è dotata al centro di una vite che può essere allentata (anche con l'aiuto di una
moneta). Così facendo, l'aria contenuta nella pompa può fuoriuscire. Insieme all'aria
fuoriuscirà tuttavia sempre anche una certa quantità di fluido solare.
Sfiatatoi:
Gli sfiatatoi devono naturalmente trovarsi sempre nei punti più alti e avere una determinata
capacità di raccolta. La nostra azienda utilizza di norma solo sfiatatoi manuali, che talvolta
possono risultare meno comodi, ma che sono certamente più sicuri. Gli sfiatatoi devono
essere azionati periodicamente, come avviene per i caloriferi. Inizialmente più spesso, poi
sempre meno frequentemente, fino a quando l'aria non viene espulsa dal sistema.
Un errore frequente consiste nell'utilizzare sfiatatoi automatici senza dispositivo di blocco
nell'area del collettore, con il rischio che, in caso di formazione di vapore nel collettore (ad
esempio d'estate, quando l'impianto è spento), il vapore fuoriesca attraverso le valvole di
sfiato. Per tale motivo, gli sfiatatoi automatici in funzione devono essere sempre bloccati in
presenza di raggi solari forti.
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Anomalie del flusso nel circuito solare:
L'aria è sicuramente la causa più frequente di anomalie del flusso nel circuito solare, ma non è
l'unica. Fondamentale perché l'impianto funzioni in maniera ottimale è lavarlo a fondo. Fra i
"materiali" responsabili delle ostruzioni del circuito solare:
Residui di saldatura
Scorie prodotte dall'assorbitore o dagli scambiatori di calore
Qualsiasi corpo estraneo proveniente dallo stoccaggio dei materiali che finisca nei tubi o
nelle componenti (sabbia, insetti, materiale da imballaggio ecc.)
Tutto il materiale che va a finire nel circuito solare si deposita di preferenza nei punti più stretti.
Vale a dire:
Soluzione:
Se non è possibile eliminare l'ostruzione con il lavaggio, l'unica soluzione è smontare e lavare
manualmente i componenti interessati. E poiché il più delle volte l'ostruzione non è visibile, questa
operazione è nella pratica molto dispendiosa.
Ma se è il flussometro a essere ostruito, esiste un valido ed efficace TRUCCO. Attraverso il
finestrino di controllo è possibile individuare l'ostruzione o quantomeno rendersi conto di dove si
trovi il corpo estraneo galleggiante. In questo caso, occorre chiudere la valvola a sfera azzurra
nella direzione di ritorno. Aprendo leggermente il rubinetto KFE immediatamente sopra il
flussometro è possibile risciacquare perfettamente il flussometro dal basso verso l'alto con la
pressione dell'impianto. I corpi estranei vengono così espulsi dall'impianto.
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Errori di installazione e messa in funzione più comuni:
Regolatore:
Stazione solare:
Il limitatore di flusso integrato nel flussometro (feritoia sul finestrino di controllo) viene
spostato, ostacolando il flusso.
Di norma, esso dev'essere sempre aperto (la feritoia è in posizione parallela rispetto
alla direzione del flusso). Il flusso corretto viene impostato regolando il numero di
giri del regolatore.
Se la feritoia si trova in posizione verticale rispetto alla direzione del flusso (in una
stazione installata in modo normale, anche in posizione orizzontale) il flusso viene
completamente bloccato.
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Solitamente un flusso troppo elevato non causa problemi, a causa della regolazione
del numero di giri e in estate potrebbe essere vantaggioso per eliminare il calore in
modo più rapido.
Rubinetti a sfera chiusi nella mandata e/o nel ritorno
Manopola in posizione verticale = aperto Manopola in posizione orizzontale = chiuso
Boiler:
Collettori:
49
Tubazioni:
50
Fonderie Sime S.p.A
Via Garbo, 27
37045 Legnago (Vr)
Tel. + 39 0442 631111
Fax + 39 0442 631292
www.sime.it