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Collettore sottovuoto

Sime SV 20 cod. 8500050


Sime SV 30 cod. 8500051
Indice

1 Informazioni generali Pagina 2


1.1 Riscaldamento dell'acqua sanitaria mediante
irraggiamento solare Pagina 3
1.2 Riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante
irraggiamento solare Pagina 4
1.3 Riscaldamento delle piscine mediante irraggiamento solare Pagina 5
1.4 Dimensionamento degli impianti di acqua sanitaria Pagina 6
1.5 Dimensionamento degli impianti d'integrazione al riscaldamento Pagina 7
2 Collettori solari a tubi sottovuoto Heat Pipe Pagine 8
2.1 Tubi sottovuoto Sime SV 20-30 Pagine 9
2.1.1 Specifiche tecniche Pagine 10 - 13
2.1.2 Disegno tecnico Pagina 14
2.1.3 Istruzioni d'installazione Pagine 15 - 42
3 Risoluzione dei problemi Pagine 43 - 50

1
1 Informazioni generali

Dimensionamento dell'impianto termico a tubi sottovuoto

Per il dimensionamento della batteria di collettori e del boiler è necessario distinguere fra:

- riscaldamento dell'acqua sanitaria con impianto solare


- riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante irraggiamento
solare
- riscaldamento delle piscine mediante irraggiamento solare

Le formule empiriche che seguono valgono in presenza di condizioni del tetto ideali.
La certezza assoluta dell'esatto dimensionamento di un impianto solare si ottiene con l'ausilio di un
programma di simulazione di impianto solare. Questo programma mira a ottenere, per la produzione di
acqua sanitaria mediante irraggiamento solare, una quota di copertura solare del 60% (± 5%) e, per il
riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici, del 25% (± 5%).

È importante aumentare la superficie dei collettori in presenza di condizioni non ideali, di zone
d'ombra e in caso di aumentato fabbisogno di acqua sanitaria.

2
1.1 Riscaldamento dell'acqua sanitaria mediante irraggiamento
solare

a) Rilevamento del fabbisogno giornaliero di acqua calda

Conoscere il fabbisogno giornaliero di acqua calda è importante per determinare le dimensioni del boiler
e, di conseguenza, dell'impianto solare.

Tipi di edifici Fabbisogno giornaliero di acqua calda/ 45° standard

semplice medio elevato


Case unifamiliari/appartamenti di proprietà per persona 30 l 40 l 50-60 l
Case plurifamiliari per persona 25 l 30 l 40-50 l
Fabbricati uso ufficio per persona 30 l 40 l 50 l
Scuole per alunno 5l 10 l 15 l
Impianti sportivi provvisti di docce per sportivo 50 l 60 l 70 l
Trattorie per coperto 10 l 20 l 30-40 l
Locande / Hotel per letto 30 l 70 l 90-100 l

b) Determinazione delle dimensioni del boiler

Il volume del boiler dev'essere da 1,5 a 2 volte il consumo giornaliero di acqua calda.

c) determinazione delle dimensioni della batteria di collettori

Per ogni 100 litri di volume del boiler è necessaria una superficie di assorbimento (tubi sottovuoto) pari a
1 m2.

d) Verifica dei dati attraverso un programma di simulazione

In questo programma occorre immettere i dati relativi all'inclinazione dei collettori, all'orientamento del
tetto e all'ubicazione (dati climatici).

Esempio:
4 persone consumano 160 litri (di acqua) al giorno
160 l x 1,8  300 l volume del boiler
3 x 1 m = 3 m superficie di assorbimento ( 30 tubi sottovuoto)
Ubicazione: Würzburg, inclinazione dei collettori: 45°, orientamento: sud

Il risultato che si ottiene è una quota di copertura annua pari al 65% (da maggio ad agosto, 100%
circa).

3
1.2 Riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante
irraggiamento solare

Per il riscaldamento dell'acqua sanitaria e dei circuiti termici mediante irraggiamento solare è necessario
sostanzialmente effettuare uno dei programmi di simulazione di impianto solare, quale ad esempio il
programma T-Sol.

Ciò è necessario in quanto le condizioni determinate durante la fase di progettazione della costruzione
(isolamento dell'edificio, tipologia di circuito termico, produzione di energia solare passiva ecc.)
contribuiscono in diversa misura al dimensionamento dell'impianto solare.
Più semplicemente è possibile affermare che è possibile riscaldare una superficie massima di 180 m2
con un boiler combinato da 500 litri e 60 tubi sottovuoto. Per una superficie abitativa da riscaldare fino a
350 m2 è necessario installare un boiler combinato da 750 litri con 80 tubi sottovuoto.

4
1.3 Riscaldamento delle piscine mediante irraggiamento solare

a) Piscina coperta:

Moltiplicando la superficie di una piscina per 0,35 (fino a 0,4) si ottiene la superficie di assorbimento del
collettore con tubi sottovuoto.

Esempio:
Piscina coperta di 32 m2 di superficie.
32 x 0,37 m  12 m di superficie di assorbimento ( 120 tubi sottovuoto)

b) Piscina scoperta:

Moltiplicando la superficie di una piscina per 0,45 (fino a 0,5) si ottiene la superficie di assorbimento del
collettore con tubi sottovuoto.

Esempio:
Piscina scoperta di 32 m2 di superficie.
32 x 0,47 m  15 m di superficie di assorbimento ( 150 tubi sottovuoto)

N.B.:
L'impianto di riscaldamento di una piscina scoperta non dev'essere mai installato esclusivamente per
questo tipo di struttura. Quando viene effettuato lo svuotamento della vasca della piscina scoperta nella
stagione invernale i tubi sottovuoto a resa elevata non assorbono calore. In questo caso è necessario
installare un secondo gruppo solare (ad esempio, un termoaccumulatore).

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1.4 Dimensionamento dell'impianto di riscaldamento dell'acqua
sanitaria

Combinazione raccomandata in base al numero di persone:


Collettore a tubi sottovuoto, sistema heat pipe

2 – 4 persone
30 tubi per boiler di acqua sanitaria da 300 litri
composta da:
1 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30
comprensivo di 30 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base

5 – 6 persone
40 tubi per boiler di acqua sanitaria da 400 litri
composta da:

2 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 20


comprensivo di 40 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento

7 – 8 persone
50 tubi per boiler di acqua sanitaria da 500 litri
composta da:

1 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30


comprensivo di 30 tubi sottovuoto
1 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 20
comprensivo di 20 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento

Formule empiriche:
10 tubi = Volume del boiler 100 l
= circa 6 l miscela fluido termovettore
= 1,3 l flusso secondo il Taco-setter a 20°

6
1.5 Dimensionamento dell'impianto d'integrazione del riscaldamento

Combinazione raccomandata in base al numero di persone e a una superficie abitabile standard di circa
50 m2 a persona:
Collettore a tubi sottovuoto, sistema heat pipe

2 – 4 persone
90 tubi per boiler igienico a stratificazione da 800 litri circa
composto da:
3 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30
comprensivo di 30 tubi sottovuoto
1 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
2 kit Installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento

5 – 6 persone
120 tubi per boiler igienico a stratificazione da 1100 litri circa
composto da:

4 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30


comprensivo di 30 tubi sottovuoto
2 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
2 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento

7 – 8 persone
180 tubi per boiler igienico a stratificazione da 1600 litri circa
composto da:

6 kit Modulo di collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30


comprensivo di 30 tubi sottovuoto
2 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit base
4 kit Kit per installazione su tetti a tegole – kit di ampliamento

Formule empiriche:
10 tubi = Volume del boiler 100 l
= circa 6 l miscela fluido termovettore
= 1,3 l flusso secondo il Taco-setter a 20°

7
2 Collettori solari a tubi sottovuoto - Heat Pipe

Funzionamento del collettore - Heat Pipe

La trasmissione del calore dall'assorbitore fino al


circuito termico avviene attraverso un Heat
Pipe termoconduttore installato sull'assorbitore.
L' Heat Pipe – del tipo messo a punto per il
controllo termico nei satelliti - conduce il calore fino alla
sua estremità superiore, senza incontrare
praticamente alcuna resistenza, e lo cede al circuito
termico attraverso un ponte termico metallico.
Il fluido termovettore contenuto nell' Heat Pipe è
l'acqua.
I collettori non vengono dunque attraversati
direttamente dal fluido termovettore. Ciò consente
un'installazione molto facile e garantisce un
funzionamento particolarmente immune da anomalie.
L'eventuale danneggiamento di uno dei tubi dei
collettori non interrompe il funzionamento dell'impianto.

Per evitare perdite di calore durante la conduzione


termica, l'assorbitore è alloggiato all'interno di un tubo in
vetro sottovuoto. Tale accorgimento consente di
ottenere, anche in presenza di temperature esterne
molto basse.

Il vuoto stabile di 10-5 mbar protegge inoltre l'assorbitore


da qualsiasi degradazione, garantendo così una lunga
durata della vita utile del collettore.

8
2.1 Tubi sottovuoto Sime SV 20-30

9
2.1.1 Specifiche tecniche

Collettori a tubi sottovuoto Sime SV 30

Batteria di collettori a tubi sottovuoto, composta da 30 tubi in doppio vetro sottovuoto spinto di 1,5
mm di spessore. Il cilindro in vetro esterno e quello interno di ciascun tubo sono chiusi al fondo da
una base in vetro. Nella parte superiore, i due cilindri sono fusi insieme. Il sottovuoto spinto
dell'intercapedine viene costantemente assicurato da un getter a lunga durata.

Il cilindro interno è provvisto, sul lato del sottovuoto, di un rivestimento estremamente selettivo, in
grado di trasformare la luce in calore. La sua forma arrotondata consente la produzione ottimale
dell'energia solare da diversi angoli d'incidenza durante il ciclo diurno del sole. La parete interna
del tubo è collegata per termoconvezione a un tubo riscaldante (Heat Pipe), che assorbe il calore e
lo trasporta dallo spazio interno termoisolato al condensatore esterno, che concentra la densità del
flusso di calore. Esso è collegato per termoconvezione a un pozzetto a immersione (con innesto a
spina), che conduce diametralmente attraverso il tubo di distribuzione, il cui lato esterno viene
attraversato dal fluido termovettore del circuito del collettore, che assorbe il calore solare.

Il modulo è composto da un tubo di raccolta, dotato di innesti a spina, per il collegamento di


ciascun tubo al sistema a secco (nessuna guarnizione fra il condensatore e il tubo di raccolta),
cassette collettrici in alluminio isolate con lana di vetro, un binario di base in alluminio e due binari
laterali. I tubi sottovuoto vengono forniti in confezioni separate da 10 tubi ciascuna. I singoli tubi
sono girevoli.

Numero di tubi 30 Rivestimento assorbitori ALLUMINIO


Superficie netta 2,48 m Diametro esterno dei tubi 58 mm
Superficie del collettore 4,32 m Peso dei tubi 2,5 kg circa
Lunghezza dei tubi 1.800 mm Materiale dei tubi Vetro borosilicato di alta qualità
Angolo d'inclinazione, min./ max. 20° - 90° Peso del modulo (a vuoto) 90 kg
Fluido contenuto nell'heatpipe Acqua Dimensioni (L X A X P) 2150 x 1980 x 167 mm
Perdita di pressione per ciascun Pressione di esercizio ammissibile 6 bar
modulo (120 l/h) 40 mbar

Perdite di carico

10
Collettori a tubi sottovuoto Sime SV 20

Batteria di collettori a tubi sottovuoto, composta da 20 tubi in doppio vetro sottovuoto spinto di 1,55
mm di spessore. Il cilindro in vetro esterno e quello interno di ciascun tubo sono chiusi al fondo da
una base in vetro. Nella parte superiore, i due cilindri sono fusi insieme. Il sottovuoto spinto
dell'intercapedine viene costantemente assicurato da un getter a lunga durata.

Il cilindro interno è provvisto, sul lato del sottovuoto, di un rivestimento estremamente selettivo, in
grado di trasformare la luce in calore. La sua forma arrotondata consente la produzione ottimale
dell'energia solare da diversi angoli d'incidenza durante il ciclo diurno del sole. La parete interna
del tubo è collegata per termoconvezione a un tubo riscaldante (Heat Pipe), che assorbe il calore e
lo trasporta dallo spazio interno termoisolato al condensatore esterno, che concentra la densità del
flusso di calore. Esso è collegato per termoconvezione a un pozzetto a immersione (con innesto a
spina), che conduce diametralmente attraverso il tubo di distribuzione, il cui lato esterno viene
bagnato dal fluido termoconvettore del circuito del collettore, che assorbe il calore solare.

Il modulo è composto da un tubo di raccolta, dotato di innesti a spina, per il collegamento di


ciascun tubo al sistema a secco (nessuna guarnizione fra il condensatore e il tubo di raccolta),
cassette collettrici in alluminio isolate con lana di vetro, un binario di base in alluminio e due binari
laterali. I tubi sottovuoto vengono forniti in confezioni separate da 10 tubi ciascuna. I singoli tubi
sono girevoli.

Numero di tubi 20 Rivestimento assorbitori ALLUMINIO


Superficie netta 1,65 m Diametro esterno dei tubi 58 mm
Superficie del collettore 2,91 m Peso dei tubi 2,5 kg circa
Lunghezza dei tubi 1.800 mm Materiale dei tubi Vetro borosilicato di alta qualità
Angolo d'inclinazione, min./ max. 20° - 90° Peso del modulo (a vuoto) 60 kg
Fluido contenuto nell'heatpipe Acqua Dimensioni (L X A X P) 1450 x 1980 x 167 mm
Perdita di pressione per ciascun Pressione di esercizio ammissibile 6 bar
modulo (120 l/h) 25 mbar

Perdite di carico

11
Tipo collettore Sime SV 20 Sime SV 30

Sistema Collettore sottovuoto Collettore sottovuoto


con heat pipe con heat pipe
Certificati, test di rendimento EN12975 EN12975
Numero di tubi 20 30
Superficie assorbente m 1,65 2,48
Superficie del collettore m 2,91 4,32
Lunghezza x Altezza x Profondità (mm) 1450 x 1980 x 167 2150 x 1980 x 167
Peso (a vuoto) kg 60 90
Perdita di pressione a 120 l/h mbar 25 40
Contenuto liquido l 0,96 1,32
Materiale del tubo Vetro borosilicato Vetro borosilicato
Diametro del tubo mm 58 58
Spessore del tubo mm 2 2
Vuoto mbar < 10-5 < 10-5
Materiale assorbitore Vetro Vetro
Rivestimento Alluminio Alluminio
Coefficiente di assorbimento 92 % 92 %
Coefficiente di emissione 8% 8%
Inclinazione 20° a 90° 20° a 90°
Pressione di controllo bar 10 10
Pressione max di esercizio bar 6 6
Max temperatura a riposo del modulo °C 200 200
Max temperatura a riposo del tubo °C 250 250
n0a secondo EN 12975 0,748 0,721
a1a secondo EN 12975 W/(m2K) 2,33 0,89
a2a secondo EN 12975 W/(m2K2) 0,0058 0,0199
Collegamento dei moduli Vite ad anello Vite ad anello
di bloccaggio di bloccaggio

L’azienda si riserva di apportare modifiche tecniche.

Dimensioni d’ingombro:

Sime SV 20 Sime SV 30

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Diagramma: Disposizione dei collettori Sime SV 30

Numero di moduli Sime SV 30


2,5 2 1,5 1 O/W SW/SO
75 60
Quota di copertura

80

Pendenza del tetto Orientamento del tetto


Zona climatica

10° / 80°
E
Consumo giornaliero per persona

30° / 45°
D C B
1
Esempio:
2
- Nucleo familiare di 4 persone
3
Numero di persone

- Consumo di 50 litri (di acqua)/ a persona e al giorno


- Aquisgrana (zona climatica C)
- Temperatura dell'acqua fredda 10°C
5 - Temperatura dell'acqua calda 45°C
- Pendenza del tetto 45°
6 - Orientamento del tetto: sud

7
Risultato:
8
Con 1 collettore a tubi Genersys HP3058/30
è è possibile
100 9
Con un collettore a tubi SIME SV
possibile ottenere, in base ai dati suesposti, 13
una quota di copertura pari al 60% circa.
70 60 50 40 30
2.1.2 Disegno tecnico

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2.1.3 Istruzioni d'installazione

Informazioni generali:

Interfacce a cura del cliente:

I seguenti impianti e allestimenti devono essere già presenti prima del montaggio e della messa in
esercizio del collettore a tubi sottovuoto:

 Boiler con scambiatore di calore interno o esterno


 Tubi del circuito termovettore (mandata/ritorno)
 Valvola di sfiato, da installare quanto più possibile in alto nella conduttura della mandata o
del ritorno (è preferibile installare la valvola di sfiato in una posizione facilmente
accessibile)
 Passante per tetto per cavo di collegamento del collettore
 Gruppo pompe (pompa di circolazione con valvola di sicurezza e regolatore)
 Vaso di espansione

Indicazioni di sicurezza:

 I tubi sottovuoto esposti all'irraggiamento solare diretto o diffuso raggiungono nella parte
superiore, vale a dire a livello del condensatore, temperature superiori ai 200°C. Evitare
quindi di toccarli.
 Coprire i tubi sottovuoto prima di montarli, per umettarli freddi con della pasta
termoconduttiva e infine collegarli al collettore. L'inserimento dei tubi sottovuoto è possibile
solo se questi sono freddi, poiché il condensatore si dilata per effetto del calore.
 Proteggere i tubi sottovuoto dagli urti o da altri fattori esterni che potrebbero provocarne la
rottura.
 Evitare di sottoporre il condensatore a sollecitazioni da piegamento non necessarie, in
quanto potrebbero danneggiarlo.
 La pressione di esercizio ammissibile è di 6 bar.
 Durante le operazioni di montaggio dei collettori a tubi sottovuoto attenersi alle prescrizioni
di sicurezza di cui alle normative DIN, VDE e DVGW, nonché alle prescrizioni
antinfortunistiche indicate dalle associazioni di categoria pertinenti.
 Utilizzare un fluido termovettore speciale idoneo a evitare il congelamento dell'impianto e
resistente a temperature di almeno 200°C.
 Il collettore a tubi sottovuoto dev'essere dotato di connessione di terra.
 L'angolo d'inclinazione minimo è di 20°, quello massimo di 90°
 La manutenzione dell’impianto solare e il riempimento di fluido solare deve essere eseguito
in assenza o con poco irraggiamento solare.

Indicazioni per il montaggio:

 I passanti per tetto devono essere installati al disopra del collettore a tubi sottovuoto.
 Possono essere installati fino a 90 tubi in una fila. Per impianti di maggiori dimensioni è
necessario eseguire un collegamento in parallelo.
 In caso di collegamento in parallelo prestare attenzione a che le batterie di collettori
abbiano le stesse dimensioni. Inoltre, i tubi devono essere collegati secondo il principio di
Tichelmann. In alternativa, è possibile dotare l'impianto di valvole di regolazione, per
garantire un flusso omogeneo nelle batterie dei collettori.
 Kit di fissaggio al tetto: è necessario un kit di fissaggio al tetto per ciascun collettore a tubi
sottovuoto.

15
Applicazione delle viti ad anello di bloccaggio:

Passo 1:

Spingere il dado e l'anello di bloccaggio sul tubo di distribuzione.


Importante: la vite ad anello di bloccaggio dev'essere spinta fino a farla arrestare contro il tubo in
rame del distributore, prima di serrare il dado.

Passo 2:

Lubrificare la filettatura e serrare il dado prima manualmente, poi con una chiave per dadi.

Raccomandazioni per il serraggio del dado:

Materiale del tubo di distribuzione: Rame


Diametro del tubo in rame: 18 mm 22 mm 28 mm 35 mm
Numero di rotazioni da dare con la chiave per dadi 1,25 1,00 0,75 0,75

Importante:
Per evitare che il tubo in rame possa deformarsi, il dado non deve mai essere serrato
eccessivamente.

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Componenti e accessori:

1 Cassette collettrici per tubi Sime SV comprensivi di tubo di


distribuzione e materiale isolante
2 Binari di base per tubi Sime SV comprensivi di fascette in acciaio inox
3 Binari laterali
4 Pasta termoconduttiva
5 Dado scorrevole
6 Vite a brugola M8 x 25
7 Rondella elastica M8
8 Staffa di bloccaggio
9 Rondella di spessore M8
10 Tubi sottovuoto Heat Pipe
11 Targhetta identificativa

17
Istruzioni per il montaggio su tetti di tegole:

Passo 1: Installazione dei ganci per tetti

Il collettore deve sporgere su entrambi i lati di circa 30 cm rispetto ai ganci. Si consiglia pertanto di
misurare prima la distanza fra i travicelli e poi di orientare il collettore.

A tale scopo è necessario stabilire dapprima la superficie di montaggio tenendo conto dei valori
seguenti:

collettore a tubi sottovuoto con 20 tubi sottovuoto Heat Pipe:

Distanza fra i travicelli: 600 – 800 mm


Distanza fra i ganci superiori/inferiori: 1200 – 1.600 mm

collettore a tubi sottovuoto con 30 tubi sottovuoto Heat Pipe:

Distanza fra i travicelli: 1200 – 1.680 mm


Distanza fra i ganci superiori/inferiori: 1200 – 1.600 mm

18
Cominciare fissando i ganci superiori del lato sinistro. Spostare la tegola dal travicello e fissare il
gancio con l'ausilio di due viti per legno a testa esagonale M8 x 60.
Riposizionare la tegola. Per fare ciò è necessario prima segnare la posizione della tegola, quindi
praticare un incavo nella tegola utilizzando una mola per troncare.

Con lo stesso metodo, montare anche gli altri tre ganci. I ganci devono essere allineati
orizzontalmente e verticalmente.

In caso d'installazione di altri collettori, seguire le procedure sopra descritte per il fissaggio di altri
ganci.

19
Passo 2: Fissaggio dei binari laterali

Prendere uno dei binari laterali (3) e fissarlo con l'ausilio di due viti a brugola M8 x 25 (6) e due
rondelle M8 (9), due dadi scorrevoli (5) e due rondelle M8 (9) in posizione verticale sul gancio.

Installare il binario quanto più possibile al centro. A tale scopo, si raccomanda di fissare il gancio
quanto più possibile al foro 7/8, misurato dall'estremità di ciascun lato del binario.

20
Ripetere la stessa procedura con il binario laterale n. 2 (3).

21
Passo 3: Fissaggio delle cassette collettrici e del binario di base

Fissare la staffa di bloccaggio nel 1° e nel 5° foro della parte superiore dei due binari. A tale scopo,
utilizzare una vite a brugola M8 x 25 (6), una rondella elastica M8 (7), una staffa di bloccaggio (8) e
un dado scorrevole (5). Avvitare la staffa di bloccaggio senza serrarla completamente.

22
Posizionare le cassette collettrici (1) sui binari laterali (3) e orientarle verso il centro. Fissare
l'alloggiamento tra i fermi e serrare completamente le viti.

23
Per il montaggio di ciascun binario di base è necessario avvitare, senza stringerle completamente,
una vite a brugola M8 x 25 (6), una rondella elastica M8 (7), una staffa di bloccaggio (8) e un dado
scorrevole (5) nel 1° e nel 3° foro della parte inferiore dei due binari laterali.

24
Posizionare i binari di base (2) sui binari laterali (3) e orientarli verso il centro.

Serrare infine i binari di base tra le staffe di bloccaggio e fissare queste ultime avvitando
completamente le viti a brugola.

Collegamento del collettore


Montare gli attacchi a T o a croce sulla mandata e sul ritorno delle cassette collettrici. Avvitare il
pozzetto a immersione per il sensore di temperatura sul lato di uscita, vale a dire sul lato caldo.

Nota: A causa della presenza di tipi diversi di sensori è possibile che un sistema funzioni senza
che il pozzetto a immersione sia avvitato. Attenersi alle specifiche tecniche del proprio sensore di
temperatura.

Collegare i tubi metallici flessibili agli attacchi a T o a croce. Installare la valvola di sfiato nel punto
più alto del collettore.

Inserire i tubi metallici all'interno dell'edificio mediante impiego di un passante per tetti. Per far
passare i tubi attraverso il tetto si raccomanda di ricorrere all'uso di speciali tegole di aerazione. Se
è necessario, lavorare leggermente le tegole, per creare spazio sufficiente per il passaggio dei
tubi.

25
Montaggio del sensore di temperatura
Dopo aver applicato della pasta termoconduttiva sul sensore di temperatura, avvitarlo o spingerlo
nel pozzetto a immersione.

N.B.: Se il sensore in dotazione è previsto per un flusso diretto, la pasta termoconduttiva non
dev'essere applicata.

Mettere a punto i collegamenti elettrici.

Prova a pressione dell'impianto


Grazie al collegamento a secco dei tubi sottovuoto è possibile rilevare la presenza di eventuali
perdite di tenuta dell'impianto solare prima d'installare i tubi. Riempire l'impianto con acqua e aprire
la valvola di sfiato. Chiuderla non appena l'acqua inizia a fuoriuscire e avviare quindi la pompa del
circuito.
Mettere l'impianto a una pressione di 3-6 bar e verificare l'eventuale presenza di perdite su tutti i
tubi e i raccordi.

26
Passo 4: Montaggio dei tubi sottovuoto

Umettare il condensatore dei tubi con la pasta termoconduttiva in dotazione (4) per garantire il
passaggio ottimale del calore. Inserire con cautela i tubi (10) nell' apposita apertura della cassetta
collettrice.

Il condensatore dev'essere inserito completamente nei supporti del tubo in rame. L'inserimento
sarà completo quando il labbro di tenuta della guarnizione in gomma eserciterà una leggera
pressione sull'involucro della cassetta collettrice.

Consiglio: L'inserimento del condensatore diventa più facile ruotando leggermente il tubo lungo
l'asse longitudinale.

27
Spingere la vite dell'anello in alluminio posto all'estremità del tubo dall'alto nell'apposita apertura
del binario di base. Inserire il tubo e tirarlo verso il basso in modo da ancorarlo saldamente al
binario di base.

Il tubo ora è installato e sufficientemente fissato.

28
Procedere allo stesso modo con tutti gli altri tubi. Durante l'installazione dei tubi, evitare di farli
inceppare e di esercitare su di essi forze non necessarie.

29
Vista completa del collettore a tubi sottovuoto:

30
Passo 5: Installazione di più collettori in un'unica fila

In primo luogo, fissare per ciascun collettore la struttura del tetto. Dopo aver fissato i binari laterali
e applicato le staffe di bloccaggio procedere al collegamento degli involucri.
Spingere la vite ad anello di bloccaggio sui supporti del tubo in rame sul lato della cassetta
collettrice. Serrare il dado.
Inserire i due dadi e l'anello di bloccaggio sui supporti del tubo in rame della cassetta collettrice da
montare. Unire infine i due involucri e allinearli. Assicurarsi che non vi sia gioco fra i due supporti
del tubo in rame.
Serrare i dati alla vite e le staffe di bloccaggio dei due involucri del collettore. Verificare che il
collegamento dei due collettori sia stabile.
I tubi sottovuoto possono ora essere installati e fissati.

Tabella dimensionamento tubi di collegamento dei collettori

Lunghezza Diametro tubi in rame Alternativa: Tubo di collegamento


totale a seconda del numero dei collettori flessibile a seconda del numero dei
mandata e collettori
ritorno
1-2 collettori 3-4 collettori 5-6 collettori 1-2 collettori 3-4 collettori 5-6 collettori
10 m 15 18 22 DN 16 DN 20 *
20 m 15 18 22 DN 16 DN 20 *
30 m 15 22 28 DN 16 DN 20 *
40 m 18 22 28 DN 16 DN 20 *
50 m 18 22 28 DN 16 DN 20 *

* a partire da 4 collettori consigliamo il calcolo del dimensionamento dei tubi della rete di collegamento

31
Passo 6: Messa in esercizio dell'impianto

Riempimento con il fluido termovettore


In primo luogo, verificare l'eventuale presenza di perdite durante il riempimento dell'impianto solare
con acqua. Se non sono presenti perdite, svuotare l'impianto e misurare il volume dell'acqua
scaricata.
Preparare una miscela di glicole e acqua nel caso in cui non si disponga di un fluido termovettore
già pronto. Si raccomanda un rapporto di miscela del 40% di glicole e del 60% di acqua, affinché
l'impianto solare sia in grado di resistere a temperature fino a -20°C.

Importante: Il riempimento del fluido solare deve essere eseguito in assenza o con poco
irraggiamento solare.
In ogni caso, attenersi sempre alle indicazioni sulla confezione del fluido fornito.

Prima di riempire l'impianto è necessario disinserire la pompa. Dopodiché è possibile introdurvi il


fluido. Infine, l'impianto solare dev'essere sfiatato accuratamente più volte.

Nota: Dopo aver avviato il primo ciclo di riscaldamento, l'impianto dev'essere nuovamente
sfiatato, poiché la solubilità dell'ossigeno nell'acqua diminuisce con l'aumentare della temperatura
e, di conseguenza, vengono sprigionati nuovamente gas.

N.B.: In caso di utilizzo di uno sfiatatoio automatico, quest'ultimo dev'essere idoneo per i diversi
campi di temperatura e dotato di un dispositivo di blocco.

Verifica e messa in esercizio


Attivare il sistema di regolazione e verificare il corretto funzionamento dell'impianto. In caso di
rumori all'interno della pompa o dei tubi che facciano sospettare la presenza di aria nel sistema è
necessario sfiatare nuovamente l'impianto.

Caduta di pressione
La pressione di esercizio dell'impianto che scenda al disotto di 3 bar dopo un certo tempo potrebbe
indicare la presenza di una perdita. Verificare il sistema e rabboccare il fluido termovettore.
Alcune oscillazioni della pressione di esercizio al momento del passaggio in un altro campo di
temperatura sono normali.

Messa in fuori servizio dell'impianto


Disattivare l'impianto di regolazione e interrompere l'alimentazione elettrica. Svuotare l'impianto e
smaltire a regola d'arte il fluido termovettore.

Smontaggio dell'impianto
Eseguire le operazioni di smontaggio iniziando dai tubi e svitando infine le cassette collettrici e i
binari laterali. Separare i materiali dei singoli involucri (vetro, metallo, materiale isolante) e smaltirli
a regola d'arte.

Determinazione dei carichi della neve e del vento

v = carico del vento


cp = coefficiente di pressione
q = pressione dinamica del vento per peso di riferimento kn
 = densità
V = velocità del vento
Vk= carico del vento sul collettore
V = forza ascensionale
1600 = coefficiente vdi

32
Carico del vento sulla falda del tetto
v = cp x q

per un'inclinazione di 30° a norma DIN 1055-4 valore del cp per


Lato sopravvento (pressione) cp = 0,7
Lato sottovento (spinta ascensionale) cp = - 0,6
q si ottiene da
q = 0,5 x  x v2 per un'altezza dell'edificio compresa fra 8 e 20 m
V2= 35.8*35.8=1281
v = 35,8 m/s
q = v2 / 1600
q = 0,8
Per i collettori per montaggio su tetto devono essere aggiunti i valori del lato sopravvento e quelli
del lato sottovento
v = (0,7 + 0,6) x 0,8 = 1,04 kN/ m2

La superficie del collettore Sime SV 20 è A=2,9 m2, peso 60 kg  0,6 kN

Vk = A x v = 2,9 m2 x 1,04 kN/m2


Vk = 3,016 kN
Ridotta del peso del collettore
V = Vk 3,016 – 0,6 kN = 2,416 kN
V = 2,416 kN

La superficie del collettore Sime SV 30 è A=4,3 m2, peso 90 kg  0,9 kN

Vk = A x v = 4,3 m2 x 1,04 kN/m2


Vk = 4,472 kN
Ridotta del peso del collettore
V = Vk 4.472 – 0,9 kN = 3,572 kN
V = 3,572 kN

I collettori sono certificati con 1000 Pa.


In zone con molta precipitazione nevosa, vuol dire con nevicate di oltre un metro, il telaio deve essere
rinforzato con dei profili supplementari per stabilizzare i collettori solari

Perdita di pressione

Sime SV 20

L/H 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450


Pa 0 459 1275 2448 3979 5866 8110 10712 13670 16986

Sime SV 30

L/H 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450


Pa 0 650 1892 3726 6152 9170 12781 16984 21779 27166

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I seguenti kit di montaggio per tetti
sono forniti a richiesta:

Kit per installazione su tetti a tegole – Dotazione base (codice art.: 5802900)

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Gancio per tetti
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

Kit per installazione su tetti a tegole – Kit di ampliamento (codice art.: 5802901)

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Gancio per tetti
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

34
Kit per installazione su tetti a tegole piane – Dotazione base (codice art.: 5802910)

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Gancio per tetti
4 pezzi Piastra forata
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

Kit per installazione su tetti a tegole piane – Kit di ampliamento (codice art.: 5802911)

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Gancio per tetti
4 pezzi Piastra forata
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

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Kit per installazione su tetti spioventi – Dotazione base (codice art.: 5802920)

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Gancio per tetti
4 pezzi Piastra forata
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

Kit per installazione su tetti spioventi – Kit di ampliamento (codice art.: 5802921)

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Gancio per tetti
4 pezzi Piastra forata
8 pezzi Vite per legno a testa esagonale M8 x 60
8 pezzi Vite a brugola M8 x 25
8 pezzi Dado esagonale M8
8 pezzi Rondella di spessore

36
Kit per installazione su tetti in lamiera – Dotazione base (codice art.: 5802930)

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Morsetto per tetto in lamiera aggraffata
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
4 pezzi Distanziatore
8 pezzi Rondella di spessore
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

Kit per installazione su tetti in lamiera – Kit di ampliamento (codice art.: 5802931)

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Morsetto per tetto in lamiera aggraffata
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
4 pezzi Distanziatore
8 pezzi Rondella di spessore
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

37
Kit per installazione su tetti in lamiera trapezoidale – Dotazione base (codice art.: 5802940)

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Supporto per lamiera trapezoidale
16 pezzi Vite autoperforante con guarnizione 4,8 x 32
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
4 pezzi Distanziatore
8 pezzi Rondella di spessore
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

Kit per installazione su tetti in lamiera trapezoidale – Kit di ampliamento (codice art.: 5802941)

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Supporto per lamiera trapezoidale
16 pezzi Vite autoperforante con guarnizione 4,8 x 32
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
4 pezzi Distanziatore
8 pezzi Rondella di spessore
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

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Kit per installazione su tetti in eternit – Dotazione base (codice art.: 5802950)
Variante 1 con viti prigioniere

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Vite prigioniera M10 x 200mm
4 pezzi Rondella di spessore M10
8 pezzi Dado M10
4 pezzi Gommino di tenuta
4 pezzi Distanziatore
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45 mm
8 pezzi Rondella di spessore M8
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

39
Kit per installazione su tetti in eternit – Kit di ampliamento (codice art.: 5802951)
Variante 1 con viti prigioniere

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Vite prigioniera M10 x 200 mm
4 pezzi Rondella di spessore M10
8 pezzi Dado M10
4 pezzi Gommino di tenuta
4 pezzi Distanziatore
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45 mm
8 pezzi Rondella di spessore M8
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Dado M8

Kit per installazione su tetti in eternit – Dotazione base (codice art.: 5802960)
Variante 2 con fermi per tetti in eternit

1 coppia Tubo flessibile in acciaio inox, con spina di sfiato da “ inclusa


1 coppia Raccordo per tubo flessibile
1 pezzo Pozzetto a immersione
4 pezzi Fermo per tetti in eternit
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
8 pezzi Rondella di spessore M8
4 pezzi Dado M8
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Distanziatore

40
Kit per installazione su tetti in eternit – Kit di ampliamento (codice art.: 5802961)
Variante 2 con fermi per tetti in eternit

1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 x 22 mm


4 pezzi Fermo per tetti in eternit
4 pezzi Vite a brugola M8 x 45
8 pezzi Rondella di spessore M8
4 pezzi Dado M8
4 pezzi Rondella elastica M8
4 pezzi Distanziatore

41
Intelaiatura sopraelevata per tetti a tegole piane per montaggio collettori Heat Pipe, 40°
(codice art.: 8501400)

2 pezzi Binario profilato in alluminio 50 x 50 x 4 mm di 2,20 m di lunghezza


2 pezzi Binario profilato in alluminio 40 x 40 x 4 mm di 1,98 m di lunghezza
2 pezzi Tubo quadro in alluminio 30 x 30 x 3 mm di 1,60 m di lunghezza
2 pezzi Tubo quadro in alluminio 30 x 30 x 3 mm di 0,95 m di lunghezza
3 pezzi Tubo quadro in alluminio 30 x 30 x 3 mm di 1,35 m di lunghezza
16 pezzi Vite a testa esagonale M8 x 70
16 pezzi Dado M8
16 pezzi Rondella elastica M8
2 pezzi Attacco a T 22 x 22 x “ IG
1 pezzo Pozzetto a immersione
1 pezzo Spina di sfiato
1 pezzo Vite ad anello di bloccaggio 22 mm

42
3 Risoluzione dei problemi

Cause:

Inversione fra mandata e ritorno solare:

 Fra collettore e stazione solare:


Ciò determina una discontinuità nel funzionamento dell'impianto, poiché il sensore del
collettore si trova nel punto in cui il fluido raffreddato ritorna al collettore. Di conseguenza, il
sensore si riscalda e si raffredda nuovamente.
Verifica della corretta posizione del sensore:
Il metodo più sicuro per verificare se l'allacciamento è stato correttamente eseguito
consiste nel toccare i raccordi del collettore in presenza dell'irraggiamento solare e mentre
la pompa è in funzione. Attenzione, pericolo di ustioni! Il raccordo che si trova sul sensore
del collettore dev'essere quello più caldo.

 Se la temperatura del collettore indicata dal regolatore è inferiore a quella effettiva della
stazione solare si è verificata l'inversione fra mandata e ritorno (nello scambiatore di calore
e nelle tubazioni viene pompato fluido solare raffreddato al sensore). Di norma il fluido
solare viene pompato freddo nel ritorno del collettore. Avviando la pompa di sera con il
boiler caldo, il sistema di mandata deve riscaldarsi. Se il sistema di mandata si riscalda
(nello stesso punto in cui si trova il sensore), avviene l'inversione fra mandata e ritorno.

 Attenzione quando si esegue il riempimento (attraverso il ritorno): se la temperatura del


collettore scende immediatamente – e non dopo alcuni minuti – il sensore si trova sul
ritorno (in presenza di luce solare).

 Fra stazione solare e boiler:


Lo scambiatore di calore viene attraversato dal basso verso l'alto dal fluido caldo. In tal
modo il rivestimento viene distrutto e il ritorno ai collettori raffreddato in modo insufficiente.

 I collettori vengono collegati nella parte inferiore alla stazione solare:


In tal modo la pompa finisce nella mandata solare e viene esposta a temperature elevate.
L'impianto funziona in maniera inversa e il calore viene estratto dal boiler.

43
Presenza di aria nel circuito solare:

La causa più frequente di malfunzionamento di un impianto solare. La maggior parte dell'aria


penetra nel circuito solare sicuramente a causa di lavaggi e riempimenti non correttamente
eseguiti. Queste operazioni vanno eseguite con la massima cura. Investendo subito un po' di
tempo in più si eviteranno molte noie in futuro.

Effetti della presenza di aria nell'impianto:

 Formazione di rumori e "gorgoglii"


 Grandi volumi di aria che si accumulano nell'impianto determinano il blocco totale del flusso
 La pompa solare si surriscalda e si guasta
 Lunghi tempi di fermo a temperature del collettore elevate determinano un consumo molto
rapido del fluido antigelo.
 Il rendimento solare diminuisce (drasticamente)
 Possono verificarsi colpi d'ariete dalla valvola di sicurezza
 L'aria si concentra:
– Nei punti alti, ad esempio sui collettori, nella parte alta dei tubi
– Nello scambiatore di calore solare
– Sulle valvole di ritegno
– Nella pompa solare

44
Qual è il metodo di riempimento corretto?

Ci sono tre diversi metodi di riempimento (schema dei collegamenti in base alle istruzioni di
montaggio). Essi sono, in ordine decrescente di efficacia:

1. Utilizzo di stazioni di lavaggio e riempimento


Questo metodo consente sia di lavare sia di riempire il circuito solare. I residui (scorie
prodotte dall'assorbitore, residui di saldatura, particelle prodotte dagli scambiatori di calore)
vengono filtrati dal filtro integrato. Il lavaggio dev'essere eseguito esclusivamente con
acqua, pena il rischio di congelamento. La miscela di acqua e soluzione antigelo può
essere preparata in anticipo, per garantire il riempimento uniforme del circuito solare. Il
circuito solare viene lavato per un tempo prolungato (da mezz'ora a un'ora) in entrambe le
direzioni alternativamente, con il risultato che l'aria si deposita nella stazione di lavaggio.
Tutti gli sfiatatoi sono chiusi.
Importante: Sotto il flussometro (finestrino di controllo) deve trovarsi un rubinetto di scarico
supplementare, altrimenti non è possibile il lavaggio di ritorno, in quanto il setter del
flussometro consente una sola direzione (perché funge anche da valvola anti-termosifone)

2. Con pompa manuale:


L'impianto viene lavato con acqua corrente, fino a quando dall'impianto non esce acqua
limpida. Il fluido viene miscelato in anticipo e introdotto nel recipiente della pompa manuale
(al momento della preparazione della miscela, tenere conto dell'acqua presente nei
collettori). Le valvole di sfiato manuali vengono aperte. Collegare la pompa con il rubinetto
di riempimento posto più in profondità e pompare lentamente, per consentire all'aria di
uscire attraverso le valvole di sfiato. Quando il fluido solare fuoriesce dalle valvole di sfiato,
chiudere le valvole. Continuare a pompare, fino a circa 0,5 bar al disopra della pressione di
esercizio, che negli impianti standard è compresa fra 1,8 e 2 bar.

3. Con collegamento idrico e pompa a iniezione:


L'impianto viene lavato con acqua corrente, fino a quando dall'impianto non esce acqua
limpida. Il rubinetto di svuotamento viene chiuso e l'afflusso di acqua arrestato. La quantità
di soluzione antigelo concentrata prevista viene spinta nell'impianto con la pompa a
iniezione. A questo punto sarà probabilmente necessario scaricare un altro po' d'acqua, per
evitare che la pressione dell'impianto aumenti eccessivamente. Produrre la pressione
dell'impianto (pressione di esercizio di + 0,5 bar) collegandolo alla rete dell'acqua potabile.

Non è importante tanto il metodo utilizzato, quanto il fatto che, prima di riempire l'impianto, venga
controllata la pressione in entrata del vaso di espansione a membrana con l'ausilio di un
manometro. La pressione in entrata standard è di 1,5 bar.

Misurazione dell'antigelo:

La misurazione dell'antigelo può essere effettuata con l'ausilio di un'asta filettata. Ciò che viene
poco considerato è: la temperatura del fluido dev'essere di 20°C, il fluido dev'essere pulito e il
Glycomat dev'essere omologato per il Tyfocor o per il Tyfocor L. Un tecnico esperto dovrebbe
utilizzare sempre un rifrattometro con cui misurare l'indice di rifrazione del liquido. La differenza fra i
due metodi di misurazione può essere di 20°C (in pratica: la protezione antigelo viene registrata
fino a -25°C, in realtà è garantita solo fino a -5°).

45
Perché è presente aria nel circuito solare?

Soprattutto con i primi 2 metodi, dopo il riempimento è presente ancora una quantità relativamente
elevata di aria nell'impianto. Premesso che le tubazioni devono essere installate sempre in
direzione ascendente, l'aria deve concentrarsi nel punto più alto (sfiati del collettore), dove può
essere evacuata gradatamente.
Anche il miglior metodo di riempimento non è in grado di evitare la presenza di una certa quantità
di aria nell'impianto. Questo a causa dell'ossigeno disciolto nell'acqua delle tubazioni, che si
sprigiona lentamente durante il funzionamento, concentrandosi nell'impianto (che è il punto più
alto). È dunque importante installare delle valvole di sfiato nei punti più alti.
L'utilizzo di un sistema di sfiato permanente (come ad esempio il sistema Airstopp) nella stazione
solare è una soluzione ragionevole se lo sfiato dell'impianto causa problemi o se nell'impianto si
formano costantemente bollicine d'aria.
Il sistema Airstop non è certo un'alternativa, tuttavia rappresenta una sicurezza in più.

 Scambiatore di calore:

Nello scambiatore di calore del boiler l'aria può sostare per tempi decisamente lunghi. Se
non si dispone di una stazione di lavaggio, è possibile ricorrere a un piccolo TRUCCO: a
pompa disattivata, aprire per breve tempo la valvola anti-termosifone nella mandata solare.
Per farlo, il rubinetto a sfera dev'essere ruotato a 45°. In tal modo, l'aria può risalire dallo
scambiatore di calore verso gli sfiati del collettore, dove viene raffreddata.

 Pompa solare:

La pompa è dotata al centro di una vite che può essere allentata (anche con l'aiuto di una
moneta). Così facendo, l'aria contenuta nella pompa può fuoriuscire. Insieme all'aria
fuoriuscirà tuttavia sempre anche una certa quantità di fluido solare.

 Sfiatatoi:

Gli sfiatatoi devono naturalmente trovarsi sempre nei punti più alti e avere una determinata
capacità di raccolta. La nostra azienda utilizza di norma solo sfiatatoi manuali, che talvolta
possono risultare meno comodi, ma che sono certamente più sicuri. Gli sfiatatoi devono
essere azionati periodicamente, come avviene per i caloriferi. Inizialmente più spesso, poi
sempre meno frequentemente, fino a quando l'aria non viene espulsa dal sistema.
Un errore frequente consiste nell'utilizzare sfiatatoi automatici senza dispositivo di blocco
nell'area del collettore, con il rischio che, in caso di formazione di vapore nel collettore (ad
esempio d'estate, quando l'impianto è spento), il vapore fuoriesca attraverso le valvole di
sfiato. Per tale motivo, gli sfiatatoi automatici in funzione devono essere sempre bloccati in
presenza di raggi solari forti.

46
Anomalie del flusso nel circuito solare:

L'aria è sicuramente la causa più frequente di anomalie del flusso nel circuito solare, ma non è
l'unica. Fondamentale perché l'impianto funzioni in maniera ottimale è lavarlo a fondo. Fra i
"materiali" responsabili delle ostruzioni del circuito solare:

 Residui di saldatura
 Scorie prodotte dall'assorbitore o dagli scambiatori di calore
 Qualsiasi corpo estraneo proveniente dallo stoccaggio dei materiali che finisca nei tubi o
nelle componenti (sabbia, insetti, materiale da imballaggio ecc.)

Tutto il materiale che va a finire nel circuito solare si deposita di preferenza nei punti più stretti.
Vale a dire:

 Nelle valvole anti-termosifone del rubinetto a sfera sulla mandata


N.B.: L'ostruzione della valvola anti-termosifone può causare una circolazione a
gravità nel circuito solare, scaricando il boiler.
 Nel flussometro
 Nella pompa
 Nel misuratore di portata eventualmente incorporato

Soluzione:

Se non è possibile eliminare l'ostruzione con il lavaggio, l'unica soluzione è smontare e lavare
manualmente i componenti interessati. E poiché il più delle volte l'ostruzione non è visibile, questa
operazione è nella pratica molto dispendiosa.
Ma se è il flussometro a essere ostruito, esiste un valido ed efficace TRUCCO. Attraverso il
finestrino di controllo è possibile individuare l'ostruzione o quantomeno rendersi conto di dove si
trovi il corpo estraneo galleggiante. In questo caso, occorre chiudere la valvola a sfera azzurra
nella direzione di ritorno. Aprendo leggermente il rubinetto KFE immediatamente sopra il
flussometro è possibile risciacquare perfettamente il flussometro dal basso verso l'alto con la
pressione dell'impianto. I corpi estranei vengono così espulsi dall'impianto.

47
Errori di installazione e messa in funzione più comuni:

Regolatore:

 I sensori vengono collegati ai dispositivi di bloccaggio sbagliati


 L'impianto emette un segnale di errore
 La pompa viene collegata ai dispositivi di bloccaggio sbagliati
 La pompa solare non funziona o funziona in modo apparentemente incontrollato.
 Il regolatore riceve spruzzi d'acqua (danni da umidità)
 Il display non si accende
 Anomalie di funzionamento
 Valori di regolazione errati
 Naturalmente, in questi casi è possibile eseguire tutte le regolazioni possibili,
attenendosi alle istruzioni di funzionamento.

Stazione solare:

 Vaso di espansione a membrana montato in modo non corretto


 Il vaso di espansione a membrana dev'essere montato in modo tale che l'attacco
per il tubo flessibile armato si trovi in alto rispetto alla stazione solare.
Perché? Se la membrana del vaso di espansione non è coperta da uno dei lati dal
fluido solare, ma è asciutto da entrambi i lati, s'infragilisce più in fretta , diventando
anermetica.
 Il tubo flessibile armato deve trovarsi sempre in direzione ascendente dal vaso di
espansione alla stazione, così da consentire l'evacuazione dell'aria.
Perché? Se così non fosse, il calore proveniente dal circuito solare salirebbe fino
alla membrana, causandole danni termici. La membrana è omologata per
temperature fino a 70°C, assolutamente sufficienti per un impianto standard.
 La valvola con tappo del vaso di espansione a membrana è chiusa
 Il vaso di espansione a membrana è separato dal circuito solare da questa valvola e
si verificano forti oscillazioni dei valori di pressione, fino a provocare lo scarico della
sovrapressione dalla valvola di sicurezza.
 Il tappo da " della stazione non è svitato, ma il tubo flessibile armato da " è
installato sulla stazione, producendo un effetto analogo a quello di una valvola con
tappo chiusa.

 Il limitatore di flusso integrato nel flussometro (feritoia sul finestrino di controllo) viene
spostato, ostacolando il flusso.
 Di norma, esso dev'essere sempre aperto (la feritoia è in posizione parallela rispetto
alla direzione del flusso). Il flusso corretto viene impostato regolando il numero di
giri del regolatore.
 Se la feritoia si trova in posizione verticale rispetto alla direzione del flusso (in una
stazione installata in modo normale, anche in posizione orizzontale) il flusso viene
completamente bloccato.

 Livello di potenza della pompa solare regolato in modo non corretto


 Il flusso (rilevabile dal flussometro) è troppo intenso o troppo scarso. Esso può
essere facilmente modificato attraverso il commutatore .presente sulla pompa.
(Conseguenze in caso di numero di giri troppo elevato: temperatura troppo bassa.
Conseguenze in caso di numero di giri troppo basso: il calore potrebbe non essere
eliminato durante l'estate).
 Il flusso dovrebbe (in base al modello) corrispondere almeno al valore specificato
nelle istruzioni di montaggio/regolazione.

48
Solitamente un flusso troppo elevato non causa problemi, a causa della regolazione
del numero di giri e in estate potrebbe essere vantaggioso per eliminare il calore in
modo più rapido.
 Rubinetti a sfera chiusi nella mandata e/o nel ritorno
 Manopola in posizione verticale = aperto Manopola in posizione orizzontale = chiuso

 Posizione della stazione non conforme alle istruzioni di montaggio


 La stazione dev'essere montata solo verticalmente e non dev'essere ruotata di 90° o
addirittura di 180°.

Boiler:

 Anodo sacrificale non collegato


 Errore fatale, naturalmente.
 Generalmente il circuito elettrico dev'essere chiuso. Ciò vale a dire che il cavo che
parte dall'anodo dev'essere collegato all'Anoden tester, e da quest'ultimo il secondo
cavo deve condurre all'occhiello posto sull'involucro del boiler.
 Una pressione sull'Anoden tester causa l'apertura. Il tester deve arrestarsi nella
zona verde.
 Il miscelatore di acqua sanitaria è collegato in modo non corretto o non è collegato
 È necessario fare attenzione soltanto ai simboli sul miscelatore di acqua sanitaria.
 Naturalmente è necessario anche impostare la temperatura dell'acqua calda
desiderata, altrimenti si corre il rischio di ritrovarsi con acqua troppo fredda
(evenienza più frequente) o troppo calda.
 Se la valvola di ritegno nel collegamento all'acqua fredda viene dimenticata può
verificarsi un ricircolo che raffredda il boiler, distruggendo il rivestimento o che
l'acqua calda esca dal tubo dell'acqua fredda (non necessaria nel caso del WC).
 Collegamento al sistema di ricircolo
 Se le tubazioni del sistema di ricircolo non sono collegate al flusso d'acqua fredda
del miscelatore di acqua sanitaria, a lungo andare la pompa di ricircolazione
potrebbe subire dei danni.
 Se è presente un ricircolo, la pompa dev'essere inserita almeno tramite un timer
solo per il periodo necessario. L'ideale è utilizzare un dispositivo di comando del
ricircolo, in modo da ridurre al minimo il consumo di energia.
 Tenuta di tutti i raccordi
 È necessario verificare soprattutto la tenuta dei tappi dei riscaldatori a immersione e
delle viti del coperchio della flangia in occasione dell'apertura per la revisione prima
della messa in esercizio. Sebbene preassemblate, le viti potrebbero allentarsi
durante il trasporto e la manipolazione.

Collettori:

 Posizionamento errato dei collettori


 Fare attenzione a che il sensore sia inserito all'interno dei cannelli nel sensore del
collettore e che non si trovi accanto, nella lana minerale.
 Il sensore dev'essere fissato in modo tale da non potersi sfilare e uscire dalla sua
sede.
 Naturalmente è importante anche che il sensore si trovi davvero nel collettore di
mandata. Cfr. "Inversione fra mandata e ritorno solare".
 L'isolatore passante in gomma in cui si trova il sensore deve trovarsi in posizione
corretta (Impermeabilità – condensa dopo la pioggia).

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Tubazioni:

 Materiale non idoneo


 Naturalmente, i tubi utilizzati devono essere resistenti alle variazioni delle
temperature e del glicole. Le elevate temperature sulla mandata vengono spesso
sottovalutate. Accade che, per inesperienza, vengano utilizzati tubi in plastica, che
durano non più di una mezza estate. L'impiego di sistemi di tubazioni pressfitting è
possibile, ma richiede l'utilizzo di guarnizioni resistenti alle variazioni di temperatura,
quali ad esempio le guarnizioni Viega FKM.
 Lo stesso vale per il sistema di coibentazione. Anche in questo caso non può essere
utilizzato un normale sistema d'isolamento termico. Utilizzare materiale isolante
resistente alle alte temperature (come ad esempio l'HT Armaflex) o lana minerale in
alluminio laminato.

 Installazione in presenza di punti elevati


 Le "gobbe" nei tubi devono essere evitate, poiché è in questi punti che l'aria può
concentrarsi e causare i ben noti problemi. Se non è possibile evitare un punto
elevato si raccomanda di montare uno sfiatatoio in questa sede.
 Soprattutto quando si utilizzano tubi flessibili, caratterizzati da una struttura
ondulata, l'aria può concentrarsi davvero per molto tempo. Prevedere in tal caso
una direzione ascendente costante per la posa dei tubi.

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