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Anno XL
21.03.2018
Numero
700
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
Il buon vecchio Forcellini s’era preoccupato soprattutto di un’esatta descrizione delle forme dei vocaboli, dei signi-
ficati e degli usi; di fornire uno strumento retorico nel solco degli artisti sommi delle età “aurea” e “argentea” della
latinità, le uniche che si sentisse davvero di raccomandare, e annotando cursoriamente, come coprendo una devia-
zione morale, le espressioni delle età “ferrea” e poi “lutea”, quella fangosa della latinità che perisce. Ora sulle sue
tracce rimescolate si delineava filologicamente e logicamente, a grappoli, la storia di ogni parola, e dall’insieme
delle parole la storia di una lingua.
Cosicché nel 1857 uscivano quasi contemporaneamente, a Padova ancora e a Prato, i primi fascicoli di due nuovi
Forcellini, suscitando con la loro coincidenza e concorrenza lo scandalo e lo sdegno di Niccolò Tommaseo, come
ennesima prova dell’inguaribile divisione e rivalità degli italiani. Il lessico primitivo passava da quattro a dieci tomi
nella nuova edizione De-Vit, la più mastodontica, e da 35 milioni di lettere a 87.
C’è, all’inizio della premessa di quest’ultimo lessico, che da sola occupa un volume di 260 pagine in folio su due co-
lonne, la citazione di un carme di Giuseppe Giusto Scaligero, altro intenditore di linguistica già in pieno Cinque-
cento. «Se - cantava lo Scaligero in una delle sue Sylvae - se c’è da condannare qualcuno alle galere, meglio le-
garlo alla compilazione di un lessico: quest’unica pena ha tutti i tormenti delle altre messi insieme». Ma addetto a
quella galera, Egidio Forcellini morì a ottant’anni, Ambrogio da Calepio a più di 70, Iacopo Facciolati a 87 e
Vincenzo De-Vit a 81, un mese dopo aver licenziato le bozze del quarto e ultimo volume a cui si arrestò la sua
opera.
Il ritratto di Egidio Forcellini, una cui stampa venne riprodotta sulla prima
edizione del Lexicon Totius Latinitatis, è ora conservato nel Seminario di
Padova (nella foto a destra). Così ne scriveva lo stesso Egidio nelle sue
lettere:
«Il mio ritratto…è fatto con diligenza, e ha costato a me quasi nove ore.
Egidio è sedente al suo tavolino calepinario, e colla sinistra accenna i suoi
scritti posti in scansia e contrassegnati coi loro titoli. Sopra di essi nella
cornice della scansia sta scritto: Expertus disces, quam gravis iste labor.
In fianco alla sedia l’arma di casa, poi MDCCLI, Aegidius Forcellini Sem.
Pat. alumn., λεξιхογράφος a.n. LXIII»
LETTERE AL TORNADO
Auguri dalla
Francia
Il Sindaco di Auzat,
gemellato con Quero Vas,
ha trasmesso gli auguri per
un positivo 2018,
rinnovando l’impegno ad
un nuovo incontro per
scambiare momenti di
fraternità. A Jean-Pierre
Ruffé ed a tutto il Consiglio
comunale d’oltralpe, lettori de “Il Tornado”, giungano gli auguri dei nostri amministratori e delle nostre comunità.
8 CRONACA
Lo Stato Sociale,
da Fener a Sanremo
di Silvio Forcellini
“Una vita in vacanza, una vecchia che balla, niente nuovo
che avanza, ma tutta la banda che suona e che canta per
un mondo diverso, libertà e tempo perso e nessuno che
rompe i coglioni, nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei
fuori, sei fuori…”. E’ il coinvolgente ritornello di “Una vita in
vacanza”, il brano de Lo Stato Sociale con il quale il
gruppo bolognese si è piazzato al secondo posto al recen-
te Festival di Sanremo e che lo ha fatto conoscere al gran-
de pubblico, grazie anche alla strepitosa performance della
ottantatreenne ballerina inglese Paddy Jones (“la vecchia
che balla”). Forse non tutti sanno, però, che Lo Stato Sociale, quattro anni fa, si era esibito al Parco del Piave di
Fener. Nella foto del Tornado, ecco il gruppo sul palco del “Reset Festival 2014” organizzato dall’associazione “Li-
bero Pensiero”.
9 CRONACA
I genitori della primaria si sono mobilitati contro il rischio di licenziamento delle insegnanti diplomate
Il sindaco Bogana: «Il cantiere sarà appaltato in primavera; opera pronta per l’anno 2019/2020».
L’operazione consentirà al Comune di razionalizzare le spese e gli spazi.
La scuola per l’infanzia sarà nuova, mentre l’altro sito verrà ristrutturato.
Nina e Pina
protagoniste a Susegana
(S.C.) SI è svolta a Susegana il 17/18 febbraio una prova di lavoro per cani
da seguito su lepre organizzata dall’associazione “Segugi e segugisti”. Bril-
lante la prestazione delle cagnette alanesi Nina e Pina, di 5 anni, che hanno
conseguito il primo posto di batteria meritandosi la qualificazione per le finali
stagionali. Eccole nella foto a fianco con i soddisfatti padroni Aldivo Licini e
Domenico Tessaro di Colmirano.
Nozze di diamante
in casa Carminati-Tessaro
(S.C.) Dopo la coppia Nani-Masocco, la chiesa parrocchiale di Campo ha ospitato un altro matrimonio storico. Lo
scorso 1° febbraio, infatti, Ginevra Tessaro e Pietro Carminati hanno festeggiato l’importante traguardo delle noz-
ze di diamante. La coppia ha vissuto a lungo in Svizzera per rientrare poi a Campo, paese originario di lei, dopo la
pensione. Gli amici e i vicini più cari rinnovano, attraverso il Tornado, gli auguri agli sposi dando loro appuntamento
fra cinque anni per le nozze di pietra e fare ancora una bella festa. Nelle foto, l’immagine recente dei due sposi e il
corteo nuziale a Campo del 1° febbraio 1958.
Buon compleanno
a Linda Scopel!
(S.C.) La signorina a fianco è Linda Scopel che, negli
scorsi giorni e più precisamente il 15 marzo, ha compiuto
il suo primo anno di vita per la gioia dei genitori Andrea
Scopel ed Elena De Faveri, dei nonni Luciana e Pietro di
Campo, Giannina e Caterino Oddone di Alano e delle bi-
snonne Assunta e Maria. Il buon compleanno a Linda, at-
traverso il Tornado, arriva dai suoi cuginetti che la cocco-
lano nell’altra foto: Mattia, Matilde e Diletta Scopel ed Et-
tore Zanolla.
SCOPA ALL’ASSO
Baccalà e
bolliti alla
“Chiocciola”
(S.C.) La “Locanda Chiocciola”
di Quero è stata protagonista nel
mese di febbraio di due impor-
tanti appuntamenti gastronomici.
Il primo ci viene segnalato dal nostro abbonato e poeta Pino Verri che ha
guidato una compagnia di Bigolino nella degustazione di una cena a base di
baccalà ottimamente preparato dallo chef Manuel e servito con maestria da
Antonella. Nel secondo, domenica 18 febbraio, una ventina di commensali
ha gustato un pranzo a base di bolliti (cotechino, gallina, testina, lingua ecc.
con salse di cren, senape e verde, purè di patate, verdure cotte, tortellini in
brodo, dolce, caffè e vini). La foto di proprietà di Paolo Feltrin ci mostra una
delle tue tavolate col veterano Duilio Specia, classe 1927, sempre presente
mentre non è stata immortalata l’altra nonostante la presenza di tre bellezze alanesi come Andrea, Graziella e Ve-
ronica ma sarà per un’altra volta. Il pranzo ha visto anche il debutto nel locale di Natascia appena arrivata
dall’Ucraina alla quale diamo il nostro benvenuto.
Le 86 primavere
di Maria Giacomin
(S.C.) Lo scorso 2 dicembre Maria Giacomin, vedova Berton, di Quero, ha festeg-
giato i suoi 86 anni, traguardo raggiunto in buona
salute e lucida di mente (nella foto a sinistra). La
ricorrenza è stata l’occasione per radunare la sua
numerosa famiglia in un agriturismo in Valle di
Lamen con, a contorno, una splendida giornata di
sole in un paesaggio innevato. A festeggiare Maria
erano presenti i figli Luciana con Pietro e Gianni
con Maria Pia, i tre nipoti con consorti, i cinque
pronipoti oltre alle nipoti giunte dalla sua amata
Quinto di Treviso. A Maria l’augurio dei parenti e
nostro di trascorrere ancora tante belle giornate di
gioia e serenità.
Auguri, nonna!
Il 23 agosto Maria Vincenza Mazzier, di Alano, ha festeggiato 80 anni. Tanti tanti
auguri dagli amici e dalla famiglia, in particolare dalla nipotina Alice (nella foto a
destra).
14 ATTUALITÀ
TOUR
SULLA COSTA
AMALFITANA
considerata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità
Dal 4 al 8 maggio 2018
1 giorno: Costiera Amalfitana
2 giorno: Sorrento e Capri
3 giorno: la Costiera Amalfitana via mare (imbarco a Salerno)
4 giorno: Napoli e Pompei
5 giorno: Visita alla Reggia di Caserta
Pranzo ad Ariccia (famosa per la sua porchetta IGP).
Nel primo pomeriggio partenza per il rientro previsto in tarda serata.
Quota di partecipazione euro 585,00 (per 35 partecipanti)
euro 635,00 (per 25 partecipanti)
La quota comprende: viaggi in pullman, ingresso musei e visite guidate, battello e navetta per Capri,
soggiorno con trattamento di pensione completa in hotel, assicurazione Rct/medico e bagaglio.
(acconto euro 200,00 da versare entro fine marzo.)
Informazioni e prenotazioni in sede AUSER di Quero Vas tel.0439 787861
Dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 17:00
15 AUSER
CRONACA
Alpini Vas in assemblea per rinnovo Consiglio
Romeo Mazzalovo ancora Presidente
Sabato 17 febbraio 2018 ci sono state le
votazioni presso la sede per il rinnovo del
consiglio del gruppo alpini Vas.
Si è riconfermato per il terzo mandato triennale il
capogruppo Romeo Mazzalovo, coaudiuvato dal
suo vice Francesco Zucchetto, consigliere e
tesoriere Silvano Mazzocco con i consiglieri
Davide Brandalise, Cristian Corrà, Sereno Deon,
Gianantonio Deon, Roberto Mazzalovo, Devid
Pierotto, Francesco Vanzin, Lorenzo
Zuccolotto,e Matteo Viale, consigliere e
responsabile squadra protezione civile Vas.
Grazie a tutti i collaboratori per il lavoro svolto in
questi tre anni e un buon lavoro per i prossimi
appuntamenti.
Il capogruppo Romeo Mazzalovo
ATTUALITÀ
Reddito di cittadinanza:
ecco quali sono requisiti e benefici della misura
che vuole introdurre il M.to 5 Stelle, uno dei vincitori alle ultime elezioni.
Ogni beneficiario dovrebbe iscriversi ai Centri per l’impiego e accettare una delle prime tre
proposte che gli verranno offerte. Il sussidio non arriverebbe subito ma, come chiarito da Di
Maio, “entro il primo anno di governo”. Ed è stato il reddito di cittadinanza tra i punti pro-
grammatici che maggiormente hanno trainato i consensi elettorali del Movimento 5 stelle,
soprattutto al Sud, dove l’esclusione sociale morde di più. Pasquale Tridico, professore
dell’Università Roma Tre indicato nei giorni scorsi da Di Maio come futuro ministro del Wel-
fare, ha indicato così i tre pilastri per un nuovo welfare:
• il reddito di cittadinanza, «importante alla luce della robotizzazione e della disoccupazione, potrebbe essere
usato come strumento per la formazione e come forma di investimento su se stessi»;
• il reddito minimo garantito condizionato alla povertà, «per coprire le fasce di persone in povertà non co-
perte dai contratti collettivi»;
• la riduzione dell’orario di lavoro, «imprescindibile in un Paese con un tasso di occupazione al 57%, come il
nostro».
La proposta del M5S coinvolgerebbe in Italia circa il 20% delle famiglie, un numero estremamente più elevato rispetto
sia al ReI esistente oggi sia al reddito di dignità ipotizzato dal centro destra. Secondo i calcoli di Eurostat, nel 2016 la
soglia di povertà per una persona sola è di 812 euro al mese, che sale a 1.706 euro al mese per una coppia con due
figli: sotto queste soglie nel 2016 stava il 20,6% dei residenti, circa 12,5 milioni di persone. Nel caso di un cittadino
single l’importo può arrivare fino a
780 euro. Nel caso di una coppia
con due figli ad esempio di età infe-
riore ai 14 anni il beneficio sale a
1638 euro, qualora il reddito fami-
liare sia pari a 0, cioè nessuno dei
due abbia un lavoro e guadagni un
solo euro. Il “reddito di cittadinanza”
proposto in Italia dal Movimento Cin-
que Stelle è in realtà un reddito mini-
mo garantito, in quanto non universale
(verrebbe versato solo a disoccupati,
inoccupati o lavoratori che percepi-
scono un reddito inferiore ad una certa
soglia), non incondizionato (ci sono
una serie di obblighi, quali iscriversi ad
un centro d’impiego e dare la disponi-
bilità a svolgere lavori di pubblica utili-
tà) e non di tipo individuale (subisce
variazioni in riferimento al proprio sta-
tus familiare).
Requisiti essenziali
Bisogna avere più di 18 anni, essere disoccupati o inattivi, percepire un reddito o una pensione sotto la soglia dei 780
euro. Occorre poi rendersi disponibili a lavorare e iscriversi ai Centri per l’Impiego pubblici (esonerati le madri o i
padri con figli minori di 3 anni, i disabili e i pensionati) e iniziare un percorso di ricerca attiva di un’occupazione, fre-
quentando corsi di formazione e facendo colloqui con gli operatori dei centri. Nel frattempo si dovrà contribuire a pro-
getti sociali del proprio Comune per 8 ore alla settimana.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
18 ATTUALITÀ
C A R T I E R A di V A S
3-10-17 APRILE + uscita e workshop
COME ERAVAMO
Contrasti ASTERISCO
Questi due bellissimi scatti, opera di due nostri giovani lettori alanesi appassionati di fotografia, ben descrivono i
contrasti in cui ci si può imbattere sulle nostre splendide montagne. La foto a sinistra, di Leonardo Rizzotto, è stata
scattata con il cellulare sul Monte Grappa il 3 gennaio 2018 subito dopo una tormenta di neve. La foto a destra, di
Roberto Collavo, è stata scattata da Alano il 23 dicembre 2017 e ritrae un tramonto mozzafiato sopra Malga Piz.
ALTRI DECESSI Oltre a quelli menzionati in questa pagina, molti altri i decessi che si sono
succeduti in zona in questo periodo, tutti dopo lunga malattia: ad Alano Antonia Secco ve-
dova Spada di anni 93 e Giuseppe Pisan di anni 88, a Fener Renata Franchino di anni 65, Mario Luigi Tessaro di
anni 87 (l’ultimo dei fratelli “Basìn”) e Luigi Schievenin di anni 76. A tutte le famiglie le condoglianze della Redazio-
ne.
LETTERE AL TORNADO
Citazione sui bollettini di Guerra del Comando Supremo: “Al termine del conflitto, il 5° e 6º Reggimento avevano
avuto 50 ufficiali e 1474 fanti caduti per la Patria. Oltre alle ricompense e decorazione delle medaglie meritarono anche
tre citazione sui bollettini di guerra del Comando Supremo. I loro uomini vennero decorati con 232 medaglie d'argento e
358 medaglie di bronzo al valor militare”.
Aiutante Janniello Pasquale, decorato M.O. al V.M. del 6° Reg.to, 24 .10.1918, Porte di
Salton: “Aiutante 6° Reggimento, “Aosta”, al riaccendersi della lotta fuggiva dal posto di
medicazione, eludendo la sorveglianza del sanitario che ne aveva disposto l’inoltro in un
ospedale da campo, ed accorreva alla battaglia, debole bensì per il molto sangue perduto, ma
animato dalla più ardente e più pura fede. Cadeva sulla soglia delle Porte di Salton, che la
incessante ed intensa mitraglia nemica interdiceva, e che egli per primo aveva voluto varcare,
consacrando con una gloriosa morte il suo fulgido valore. Porte di Salton (Spinoncia), 24
ottobre 1918”. A perenne Memoria - Onore e Gloria ai Fanti.
Sia un gesto di riconoscenza per la grandezza e l’eroismo per quei Fanti Caduti, e un
doveroso sentimento di pietà per gli Avversari, ponendoci con fede a non dimenticarli. ORA e
SEMPRE VIVA I FANTI.
22 LETTERE AL TORNADO
Segnaliamo l’iniziativa dei volontari del Primiero che stanno sostenendo la missione di padre Bruno
Dall’Acqua, proponendo un articolo tratto da: RSS LaVocedelNordEst.it. Aiutiamoli!
lavoro, collaborando con la Commissione della sanità della Diocesi, con medici e personale paramedico pensando a
una struttura ospedaliera completa.
Abbiamo iniziato con le generose donazioni di una famiglia di Treviso, il prezioso aiuto di tecnici e lavoratori volontari
(è arrivato un bravo ingegnere, muratori, piastrellisti, installatori, soprattutto elettricisti di cui c’è tanto bisogno) e un
gruppo medico già impegnato sul posto, un insieme di competenze che hanno permesso l’avvio del progetto. Abbiamo
fatto richiesta di aiuto alla CEI vaticana e dopo due anni abbiamo ricevuto consenso, fiducia e sostegno economico
che copre la metà dei costi previsti (Euro 1.500.000 in tre rate, provenienti dalla destinazione della donazione Otto per
Mille).
Con questo contributo abbiamo potuto vedere un futuro più chiaro davanti a noi e programmare con più sicurezza.
Quest’anno ci siamo occupati anche della costruzione dei nuovi locali della scuola che dovrebbe formare nuovo perso-
nale paramedico, infermieri e ostetriche. Ci chiedono anche di avviare in futuro l’Università ma per questo c’è tempo.
Intanto abbiamo attivato delle convenzioni con lo Stato per il funzionamento dell’ospedale; abbiamo mandato medici a
specializzarsi fuori per Pediatria, Ostetricia e Chirurgia, Laboratorio analisi e TAC. Stiamo mettendo assieme tutte le ri-
sorse possibili con lo scopo di dare un servizio per il bene della gente.
La sfida che ci attende nel futuro è anche quella di riuscire a coprire i costi di gestione dell’ospedale: moltissima gente
non può pagare e per affrontare un’operazione deve vendere una mucca o un pezzo di risaia, oppure si affida total-
mente allo stregone in mancanza di denaro.
Vedremo come gestire al meglio le situazioni, dando il via a piccoli progetti di sostegno e a una valutazione equilibrata
delle attività redditizie all’interno dell’ospedale (laboratori ecc.) in modo da coprire i costi per coloro che non hanno nul-
la con i proventi di chi può pagare i servizi. Arriveranno dei carichi di attrezzature smesse nei vari ospedali, rimesse a
nuovo e pronte per l’uso. Si vorrebbe offrire il più ampio spettro di spazi specialistici con visite bisettimanali, medici iti-
neranti e un gruppetto stabile.
Un ponte tra Primiero e Africa
Un apprezzabile contributo in termini di collaborazione al progetto lo sta dando anche l’Associazione Amici dell’Africa,
un’associazione primierotta di circa 60 volontari nata nel 2000, ci spiega Bruno Brunet, cresciuta negli ultimi anni e
operante con progetti esterni in appoggio a interventi ampi, come quello dell’ospedale di Mazanga (costruzione strada
di accesso, pozzo acqua potabile, allestimento aula informatica per la scuola del costo di circa 20.000 euro, sistema di
insegne), oppure progetti autonomi dell’Associazione proporzionati alle risorse e alle capacità del gruppo.
Le Valli di Primiero e Vanoi hanno da sempre una grande vocazione al volontariato di estrazione sia religiosa che laica;
gli Amici dell’Africa si spendono nel doppio lavoro di diffondere sensibilità sul territorio locale e prestare risorse e com-
petenze per la creazione di strutture piccole che servano per l’autosviluppo delle comunità dei Paesi più poveri (Tan-
zania, Costa d’Avorio, Bolivia, Guinea Bissau…).
In Tanzania le squadre di Amici dell’Africa sono state presenti nella costruzione di due ospedali, una scuola, una fale-
gnameria, attualmente gestiti dalla gente del posto. Per poter operare nelle varie zone, afferma Brunet, occorre poter
contare su referenti nel luogo, partner locali come comunità di suore e religiosi già presenti, per conoscere le aspettati-
ve della gente, per superare le grandi contraddizioni e far fronte ai radicati sistemi di corruzione dilaganti.
Vigilio Dalla Sega è invece uno dei quattordici volontari che si sono recati nell’ultimo anno ad Abidjan in Costa
d’Avorio, per avviare la costruzione di tre palazzine destinate alla scuola primaria. La periferia di una città molto pove-
ra, dove di giorno si lavorava con soddisfazione e la sera non era opportuno uscire di casa per assoluta mancanza di
sicurezza, racconta. Nel villaggio di Offa, un secondo gruppo era impegnato nell’ampliamento del dispensario e la
creazione, chiesta dalle donne locali, di uno spazio coperto per il mercato, centro vitale della loro economia.
“Ci è stata riservata una bella accoglienza con una festa di benvenuto: è stato bello vedere la loro gioia autentica e la
riconoscenza per la nostra presenza e i nostri interventi!” afferma Vigilio con quell’entusiasmo che lascia intravvedere
nuove partenze, nuovi viaggi e nuovi progetti nel futuro, che meritano sicuramente attenzione e sostegno.
Come aiutarci
Con una donazione potrai contribuire allo sviluppo dei nostri progetti tra i quali:
Aula informatica per scuola infermieri e ostetriche nel nuovo polo ospeda-
liero alla missione di padre Bruno a Mahajanga in Madagascar
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Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno - EU IBAN IT 53 V 08140 05614 000024057210
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mai a bussare alla vostra porta, pertanto se vi si dovesse presentare a casa qualcuno per nostro conto, stanno tentan-
do di truffarvi.
LETTERE AL TORNADO
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