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Premessa: è conoscenza nota che, in sede d'asta, inizialmente il prezzo dei giocatori, con ampia scelta a
disposizione, risulta anche leggermente inferiore rispetto ad un'ipotetica "reale quotazione" mentre via via
che le chiamate iniziano a susseguirsi ed i giocatori più interessanti ad esaurirsi, i prezzi salgono nella
frenetica ricerca di aggiungere il big mancante alla propria rosa. Da queste brevi considerazioni il detto
comune: "il primo big chiamato va a meno" considerazione esatta ma che merita un approfondimento
(ovviamente teorico/discorsivo). Da questi spunti nasce la "teoria dell'asta parabolica" (enunciata l'agosto
2010 ed oggi qui integralmente pubblicata in una versione rivista ed aggiornata) che vuole semplicemente
essere un richiamo ad un più attento approccio all'asta che ovviamente poi dipende anche e soprattutto da
altri fattori esterni legati alle peculiarità (quelle solo voi potete conoscerle) di ogni singola lega. La teoria
vuole essere uno schema semplificato di andamento di una lega tradizionale ad 8 e senza modificatori; in
casi differenti (leghe con molti partecipanti e regole particolari) si può ugualmente confermare pur
cambiando ovviamente le fasce dei giocatori (diverse in base al numero di partecipante ed i budget; per
esempio con i modificatori si spende più per la difesa)
L'asta (libera ed effettuata ruolo per ruolo) è caratterizzata da un macro-andamento simile ad una
parabola: è opportuno comprare prima che i prezzi si impennino e successivamente al momento in cui si
iniziano ad abbassare, ovvero verso i tre-quarti! Mai a metà asta durante il picco massimo!
Esempio di andamento parabolico come prima chiamata (valore zero su ascissa x) il valore del prezzo
(ordinata y) varia in base all'interesse che il giocatore chiamato ma suscita ma che, in assenza di particolare
appetibilità dello stesso, non oscilla oltre il valore iniziale. È dannoso però chiamare subito giocatori
fortemente voluti da qualche altro componente della lega! serve solo ad anticipare il picco della parabola!
Esempio di andamento parabolico con Vidal (esempio top centrocampo) o Higuain (esempio top attacco)
come prima chiamata (ascissa x) il valore prezzo di acquisto (ordinata y) assumerà il massimo valore
possibile comportando magari, in caso di chiamata di altri top, una discesa iniziale (mantenimento dei
prezzi di acquisto) più graduale rispetto al grafico tipo riportato come esempio.
L'andamento parabolico nel caso di chiamata di un Hernanes (esempio semi-top centrocampo) o
Destro(esempio semi-top attacco) come prima chiamata (ascissa x) sarà una via di mezzo tra i due grafici
esemplificativi. In questo caso la variazione di y (probabile valore più basso possibile per giocatori della
stessa fascia riscontrabile in sede d'asta) sarà in base all'interesse destato dal giocatore chiamato.
Pertanto, il problema di certe valutazioni esagerate che raggiungono alcuni giocatori dipende da due
fattori:
1) tifo/particolare predilezione
2) ordine di uscita.
Quando un giocatore è fortemente voluto da due colleghi il prezzo schizza al massimo anche in caso di
prima chiamata in assoluto! e questo poi produrrebbe anche un aumento complessivo dei costi dei
giocatori successivamente chiamati! è come se si iniziasse con una parabola che non parte da zero ma da
un valore costante (vedi terza figura) e nel caso di un top, dal valore massimo possibile (seconda figura).
Quindi, la prima chiamata deve essere un semi-big (potenziale big) se non una terza scelta (titolare da
schierare in casa per esempio) in modo da riuscire a prendere il giocatore ad un prezzo relativamente
basso, non ovviamente a base d’asta (parliamo sempre di giocatori appetibili) ma almeno un valore più
basso anche di un prezzo teorico. Alla seconda chiamata si può finalmente nominare il proprio Big
arrivando al massimo possibile. Presi il semibig (magari come terza chiamata, sperando di anticipare il
"picco" d'asta) ed il big, occorre effettuare delle chiamate a vuoto (giocatori importanti ma per i quali si
preferisce non pagare prezzi eccessivi) lasciando scatenare l'asta giunta oramai al picco superiore della
parabola e solo ad inizio della fase calante della parabola procedere per completare il reparto (ci possono
essere affari nella parte finale).
Tutto ciò in funzione anche di una "Composizione tipo di una rosa" e relativi budget, (riporto velocemente
un esempio di composizione tipo - argomento che necessita un evidente approfondimento in sede di topic)
3 portieri medio-alti (2 ben incrociati ed un portiere minore da schierare nei big match delle 2 principali
scelte se consentito dal regolamento) (budget 7%) (in questo senso, una volta scelto l'incrocio acquisendo
ad un prezzo ritenuto accettabile il primo portiere dell'incrocio, si può pagare anche qualcosa in più il
secondo portiere dell'incrocio anche a scapito del budget stabilito, da recuperare sulla spesa stabilita per la
difesa (lega senza modificatori))
1 difensore top da schierare sempre (5%) + 2 coppie di buoni difensori ben incrociati da ruotare (3%) + 3
difensori minori possibilmente titolari (1% ovvero ad 1)
2 centrocampisti top (26%) + 1 semitop (3%) + 1 coppia di buoni centrocampisti ben incrociati da ruotare
(2%) + 3 scommesse/titolari (1%)
1 attaccante top (30%) + 1 semitop (15%) + 1 coppia di buoni attaccanti ben incrociati da ruotare (6%) + 2
scommesse/titolari (1%)
(è anche vero che le percentuali dipendono dalle liste e dall’eventuale presenza a centrocampo di
attaccanti “mascherati”)
Conclusioni: Bisogna quindi stabilire solo pochi (un paio per ruolo) obiettivi "nominali" da perseguire "alla
morte" ma nei tempi corretti e poi acquisire i restanti giocatori in base alle opportunità di asta in funzione
della fascia/budget di appartenenza stabilita; nelle fasi terminali dell'asta solitamente restano molti
giocatori interessanti (per potenzialità o titolarità) acquisibili al prezzo più basso possibile (anche ad 1 se
previsto dalla Lega). Tutto ciò si innesta anche con l'eventuale strategia di gioco che deve tendere (a mio
avviso) verso una rosa non necessariamente composta di "tutti titolari fantacalcistici" (ovviamente
l'obiettivo è prendere sempre i giocatori migliori possibili) ma solo in un numero tale da avere solo poche
scelte da compiere (come nell'esempio composizione rosa) e quindi ridurre al minimo le possibilità di
errore nelle formazioni settimanali; i restanti componenti della rosa possono essere anche solo buoni
titolari da schierare in caso di emergenza (assenza dei propri big) da prendere ad 1 e facilmente sostituibili
al mercato successivo.