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Luigi Anolli, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Uni-
versità degli Studi di Milano-Bicocca, Italy; Ramòn Arce Fernàndez, Facultade de Psico-
loxìa, Universidad de Santiago de Compostela, Spain; Guglielmo Bellelli, Dipartimento di
Psicologia, Università degli Studi di Bari, Italy; Piero Augusto Bertacchini, Dipartimento
di Linguistica, Università della Calabria, Italy; Gian Vittorio Caprara, Dipartimento di Psi-
cologia della Personalità, “la Sapienza” Università degli Studi di Roma1, Italy; Maurizio Car-
daci, Dipartimento di Psicologia della Personalità, Università di Palermo, Italy; Duccio De-
metrio, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università
degli Studi di Milano-Bicocca, Italy; Santo Di Nuovo, Dipartimento di Scienze della For-
mazione, Università di Catania, Italy; Àngel Egido, IPSA, Université Catholique de l’Ouest,
Angers, France; Domenico Fazio, Dipartimento Umanistici,Università del Salento, Italy;
Giuseppe Galli, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Università di
Macerata, Italy; Antonio Godino, Dipartimento di Storia Società Studi sull’Uomo, Univer-
sità del Salento, Italy; Domingo Esteban Gòmez, Dep. Psicol. Clìnica, Universidade de San-
tiago de Compostela, Spain; Frédérique Lerbet-Sereni, Dep. Sc. de l’Education, Universi-
té de Pau et des Pays de l’Adour, France; Paolo Moderato, Dipart. di Psicologia della Co-
municazione I e II, Università IULM-Milano, Italy; Felice Perussia, Dipartimento di Psico-
tecnica e di Psicologia, Università degli Studi di Torino, Italy; Felipe Ruiz Alonso, Univer-
sidàd Pontificia de Salamanca, Campus de Madrid, Spain; Luigi Russo, Dipartimento di
Scienze Umanistiche, Università di Palermo, Italy; Gabriella Sava, Dipartimento Storia So-
cietà Studi sull’Uomo, Università del Salento, Italy; Maria Rita Serio, Dipartimento Storia
Società e Studi sull’Uomo, Università del Salento, Italy.
Comitato di redazione: Domenico Fazio, Antonio Godino, Gabriella Sava, Maria Rita
Serio, Donato Verardi.
La redazione della rubrica “Lapis. Note e testi” è a cura di. Donato Verardi.
EDITORIALE
I CONTRIBUTI
17 L’intelligenza emotiva al lavoro. Assessment e training per valu-
tare e potenziare lo stile di leadership e le abilità emotive dei
manager nelle professioni socio-sanitarie
Amelia Manuti, Maria Luisa Giancaspro, Tiziana Lanciano, Fabiana
Bruno
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133 Fantasmi in trincea Spiritismo, irrazionale e guerra tecnologica
Luca G. Manenti
Testi
149 ALBERTO NUTRICATI, L’enigma delle fiabe. Oltre i simboli e le pa-
role. Dalla Grecia alla Grecìa
Recensione di Donato Verardi
153 DAVIDE SUSANETTI, La via degli dei. Sapienza greca, misteri antichi
e percorsi di iniziazione
Recensione di Lucia Carluccio
LE TESI
155 Lo psicodramma come strumento osservativo e psicopedagogico
Maria Angela Montinari
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I CONTRIBUTI
precedente de una Sociología Clínica
Fernando de Yzaguirre
Universidad del Atlàntico, Barranquilla (Colombia),
fernandodeyzaguirre@mail.uniatlantico.edu.co
Matilde Fernàndez-Cid
Universidad Complutense de Madrid (España), choska@ccee.ucm.es
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“¡Ay del juez que no encause, prenda y encarcele con ley ó contra ley
al que designe el cacique! ¡Ay del gobernador que no se preste á cual-
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Algunas diferencias:
– Wirth afirma que ‘clinical sociology’ no es necesariamente ‘social
pathology’, término sin embargo privilegiado en Rubio y Galí. No
hay en Wirth una deriva -o un a priori- de patologización de la so-
ciedad -etiquetas de enfermedad social que condicionan el diagnó-
stico-, lo que orienta un trabajo más atento al hilo que hilvana el te-
jido social, por lo que resulta más “sociológico” en sus contenidos
y propuestas. Aunque ambos ponderan la importancia de factores
como la posición social del sujeto y las situaciones de dominación-
subordinación, Wirth se detiene en el papel que juega en la confor-
mación de la personalidad el status social; toma de R. Park y E. Bur-
gess, autores también pertenecientes a la Escuela de Chicago de la
época, la aportación: la “persona” se conforma de ’individuo’ más el
‘status’ que ocupa y la dinámica del juego de roles en los grupos. Pon-
dera asimismo Wirth en su artículo la necesidad del trabajo inter-
disciplinar: considerar la mirada plural de los distintos ‘especialistas’
(hacia el sujeto y su/s mundo/s) para orientar la correcta interven-
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La mirada “clínica”.
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Conclusión
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del término “clínico”, que liga las propuestas al ámbito médico, sea pa-
ra proponer una “medicina de lo social”, en el caso de Rubio y Galí,
o para sostener la importancia de que los hospitales cuenten con un
sociólogo “clínico” que complemente el diagnóstico y el seguimiento
de los pacientes desde una visión sociológica.
Cabría señalar que el mayor mérito de Rubio y Galí fue la fecha
tan temprana en la que concibió la importancia de una clínica social,
en la que debían jugar un papel primordial los sociólogos clínicos, puesto
que la consolidación de la sociología como ciencia se estaba produ-
ciendo de manera coetánea a su escrito. De hecho, “El suicidio” de E.
Durkheim, obra con la cual trató de mostrar de forma empírica las
aportaciones fundamentales de la nueva ciencia, apareció en 1897, ape-
nas dos años antes del artículo “Clínica social”.
La concepción que tenían L. Wirth y F. Rubio y Galí de la socio-
logía clínica ha sido ampliamente superada, si bien los dos, de una u
otra manera, como ya hemos visto, se refirieron a dos dimensiones que
son hoy fundamentales para la sociología clínica: la importancia de
aproximarse al sujeto y la dimensión interventiva, aunque ambas en un
estadio muy temprano a los desarrollos posteriores. En cualquier caso,
los dos autores aluden a una “mirada clínica” en ciencias sociales y abo-
gan por una sociología micro, aplicada y comprometida con la produc-
ción de cambios en problemas que afectan a individuos concretos, que
en esencia son las bases de la sociología clínica actual.
Bibliografía
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FERNANDO DE YZAGUIRRE, MATILDE FERNÀNDEZ-CID
Orozco Acuaviva, A.(1978): “Prólogo”. En: Laín Entralgo, P.: “Federico Ru-
bio y la patología social”. Jano, n. 322, pp. 12 y ss.
Orozco Acuaviva, A. (1978): Médicos escritores gaditanos. Excmo. Colegio Ofi-
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Rubio y Galì, F. (1890): Discursos leídos en la solemne sesión inaugural del año de
1890 de la Real Academia de Medicina. Establecimiento Tipográfico E. Teo-
doro. Madrid.
Rubio y Galí, F. (1899). “Clínica social”, en Revista Ibero-americana de Ciencias
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Rubio y Galí, F. (1912): Mis maestros y mi educación. Memorias de niñez y juven-
tud. Obra póstuma e inédita. Prólogo por el Dr. Luis Marco. Imprenta y
encuadernación de V. Tordesillas. Madrid.
Ruiz Lara, A. (1934): “D. Federico Rubio y Gali (Breve reseña biográfica)”.
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Wirth, L. (1931). “Clinical sociology”. En The American Journal of Sociology,Vol.
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Yzaguirre, F. y Castillo Mendoza, C.A. (2013). “La perspectiva de la sociolo-
gía clínica: una sociología de proximidad orientada al sujeto”. En Actas del
XI Congreso Español de Sociología: Crisis y cambio, propuestas desde la so-
ciología, volumen Adenda, pp. 832-840.
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