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TRUFFA DELL’ETICHETTE:
→ al fi là delle definizioni formali → la fase delle indagini preliminari ha finito per rivelarsi una fase SOSTANZIALMENTE
GIURISDIZIONALE → infatti:
1. gli atti di indagine preliminare seguono le regole delle prove → si indaga su un’imputazione, infatti per le misure cautelari servono
gravi indizi di colpevolezza
2. la verbalizzazione viene fatto come quella delle prove
3. i contenuti delle investigazioni che dovevano essere “incompleti” → sono completi → giudizio abbreviato
4. al provvedimento conclusivo → provvedimento di archiviazione → è stata attribuita efficacia preclusiva, come ad una sentenza.
Riforma del ’97 → ripristinò sostanzialmente l’Art. 513 c.p.p. → ma la corte Cost. → sentenza 361/1998 colpì di nuovo questa riforma
→ ergo si giunse alla RIFORMA COSTITUZIONALE 1999 che costituzionalizzò i principi del processo accusatorio → legge
163/2001 di attuazione dell’Art. 111 Cost. → tutta la disciplina sulle dichiarazioni dei pentiti e sulla possibilità di lettura delle
dichiarazioni dei pentiti fu modificata → ripristinato il divieto di dare lettura delle dichiarazioni degli imputati di reato connesso
o collegato che a dibattimento si fossero avvalsi della facoltà di non rispondere (quindi il vecchio Art. 513) + reintrodotta la
regola d’oro sulla contestazione delle dichiarazioni difformi (Art. 500 c. 2).
In verità non è cambiato nulla → continua ad esserci un numero considerevole di atti delle indagini preliminari che premono alle porte
del dibattimento → infatti si aggiungono anche le INDAGINI DIFENSIVE dopo una riforma del 2000 → quindi continua ad aumentare
il numero di atti formatisi unilateralmente
Art. 111 Cost.
- Consenso dell’imputato e provata condotta illecita → c’è un elemento che si aggiunge all’atto di indagine accreditandolo
→ ne aumenta l’attendibilità
- Invece → nell’ impossibilità di natura oggettiva → non vi è un aumento dell’attendibilità → infatti la Corte di cassazione ha
sottolineato che in sede valutativa il giudice deve tenere conto del fatto che sia una prova formatasi fuori dal contradditorio
(che funge da garanzia oggettiva di veridicità).
CODICE DI PROCEDURA PENALE:
- 11 libri
- Parte statica → prime 3 libri → ≠ → parte dinamica
- Libro PRIMO – Soggetti → 7 titoli:
▪ Giudice
▪ PM
▪ PG
▪ Imputato
▪ parte civile, responsabile civile e civilmente obbligato per la pena pecuniaria
▪ persona offesa del reato
▪ difensore
- Libro SECONDO – Atti → disposizioni generali; atti e provvedimenti del giudice…
- Libro TERZO – Prove → disposizioni generali; mezzi di prova; mezzi di ricerca della prova
- Libro QUARTO – Misure Cautelari
- Libro QUINTO – Indagini Preliminari e Udienza Preliminare
- Libro SESTO – Procedimenti speciali:
▪ Giudizio abbreviato
▪ Applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento)
▪ Giudizio direttissimo
▪ Giudizio immediato
▪ Procedimento per decreto
▪ Sospensione del procedimento con messa alla prova
- Libro SETTIMO – Giudizio
- Primi 49 articoli → definiscono limiti e condizioni per il legittimo esercizio delle funzioni giurisdizionali da parte dei singoli
giudici: DIFETTO DI INVESTITUTRA → 7 Forme Diverse:
▪ Difetto di GIURISDIZIONE
▪ Difetto di COMPETENZA
▪ Difetto di ATTRIBUZIONE
▪ Difetto di COMPOSIZIONE NUMERICA
▪ Difetto di CAPACITÀ
▪ INCOMPATIBILITÀ del giudice
▪ Sussistenza di cause di ASTENZIONE o RICUSAZIONE del giudice
DIFETTO DI GIURISDIZIONE:
- Difetto di giurisdizione IN SENSO LATO → giudice penale che esercita funzioni di giurisdizione che esorbitano da ogni
funzione di un giudice penale (es. dichiara incostituzionale una legge penale)
- Difetto di giurisdizione IN SENSO STRETTO:
▪ Distinzione giudici ordinari e giudici ordinali specializzati + giudici penali speciali (tribunale militare e corte
costituzionale)
▪ Il difetto di giurisdizione ricorre quando la cognizione sul procedimento spetta ad un giudice appartenente ad un
diverso ordinamento giudiziario.
- Art. 20 c.p.p. → il difetto di giurisdizione è rilevato, anche d’ufficio, in ogni stato e grado del procedimento
DIFETTO DI COMPETENZA:
- Regole sulla competenza → distribuzione degli affari penali tra i diversi giudici penali
- Competenza → è la misura della giurisdizione attribuita a ciascun giudice penale
- La giurisdizione penale viene ripartita tra i diversi organi titolari di questo potere sulla base dei ≠ criteri di competenza:
▪ Competenza funzionale → ripartizione fra i vari organi con riferimento ai ≠ stati e gradi del procedimento
▪ Competenza per materia → quella della Corte d’assise ex Art. 5 c.p.p. + competenza giudice di pace ex Art. 4
dlgs 274/2000 → quelli di competenza del tribunale sono individuati in via residuale
▪ Competenza per territorio
▪ Competenza per connessione – Art. 12 c.p.p.
- Art. 25 c.1. Cost. → parametro di riferimento ∀ distribuzione della competenza tra i giudici:
▪ Principio di pre-costituzione → + Art. 102 Cost., divieto di istituire giudici speciali o straordinari
▪ Principio della naturalità
- La successione delle leggi processuali nel tempo:
▪ Mentre in ambito sostanziale penale → vige il principio della irretroattività della legge penale sfavorevole al reo
▪ In ambito processuale penale → principio dell’immediata applicabilità della nuova legge processuale penale
→ tempus regit actum → valido anche per le regole processuali penali sfavorevoli all’imputato
a) ECCEZIONE → tempus regit actum non vale nel caso di norme proc. sulla COMPETENZA →
salvaguardare il principio della pre-costituzione del giudice.
▪ Competenza funzionale → ripartizione fra i vari organi con riferimento ai ≠ stati e gradi dello stesso procedimento:
a) Non è regolata dal codice → si deduce da ≠ norme del codice
b) Es. ripartizione: GIP → GUP → tribunale collegiale → Corte d’appello
▪ Competenza per materia
▪ Criterio di distribuzione verticale → distribuzione tra:
• Giudice di Pace
• Tribunale
• Corte d’assise
▪ Articoli di riferimento:
• Art. 5 c.p.p. – corte d’assise (reati più gravi)
o Ergastolo o reclusione non inferiore nel massimo a 24 anni
▪ Esclusi: tentato omicidio, rapina, estorsione, associazione di tipo mafioso
ance straniere e traffico di stupefacenti. (NON di comp. Corte d’assise)
o Delitti consumati → omicidio del consenziente, omicidio preterintenzionale e
istigazione a aiuto al suicidio.
o Ogni delitto doloso se dal fatto è derivata la morte di una o più persone
▪ Esclusi: morte conseguente rissa, morte conseguente omissione di
soccorso e omissione in conseguenza di altro delitto
o Reati elettorali per i quali è prevista una pena non inferiore nel massimo a 10 anni.
o Per i delitti consumati o tentati: Art. 416 c. 6 cp (associazione per delinquere con
finalità Art. 600, 601 etc.) reati a sfondo sessuale + terrorismo → per i quali è
prevista una pena non inferiore nel massimo a 10 anni.
• Art. 4 dlgs 274/2000 – Giudice di Pace
• Art. 6 c.p.p. → competenza del tribunale in via residuale
▪ Competenza per territorio → Art. 8 c.p.p. - è competente il giudice del luogo in cui:
a) Regola generale → luogo in cui il reato è stato consumato1
b) Se è derivata la morte di 1 o più persone → luogo in cui è avvenuta l’azione o omissione (rileva la
condotta del reo) → deroga alla regola generale per evitare un’attribuzione irragionevole
c) Reato permanente → luogo in cui ha avuto inizio la consumazione, anche se è derivata la morte.
d) Delitto tentato → luogo in cui è stato compiuto l’ultimo atto diretto a commettere il delitto.
▪ Collegamento della competenza la locus commissi delicti integra il requisito della naturalità del giudice ex
Art. 25 cos
▪ Non sempre le regole ex Art. 8 c.p.p. sono attuabili → magari non si conosce il luogo della consumazione etc.
→ ergo Art. 9 c.p.p. - regole suppletive: se la competenza non è determinabile ex Art. 8, è competente il
giudice dell’ultimo luogo in cui:
o È avvenuta una parte dell’azione o omissione
o Se non è noto → giudice della residenza, dimora o domicilio dell’imputato
o Se anche così non è determinabile → giudice del luogo in cui ha sede l’ufficio del PM che ha iscirtto
la notizia di reato per primo.
1 Secondo la dottrina prevalente il reato si intende consumato quando si sono realizzati tutti gli elementi propri della fattispecie di
reato (condotta, evento, nesso di causa; elemento oggettivo e soggettivo). Secondo parte della dottrina invece, è necessario
distinguere tra perfezionamento del reato e consumazione dello stesso: il reato si intende perfetto quando si sono realizzati tutti gli
elementi necessari per la sua sussistenza; è invece consumato quando, il reato già perfetto, consegue la massima gravità. Tale
distinzione è necessaria in talune categorie di reati come per esempio in quella dei reati permanenti ove la consumazione del reato
può verificarsi solo in un momento successivo al suo perfezionamento (ad es. nel sequestro di persona il reato si perfeziona al
momento del sequestro della vittima, ma si consuma solo con la liberazione di quest'ultima)
- Più procedimenti di competenza di giudici ≠ per materia o per territorio vengono attratti nella comeptenza di un unico giudice
in virtù di un particolare legame che unisce questi procedimenti
▪ Competenza per materia derivante da connessione – Art. 15 c.p.p.
▪ Connessione per territorio derivante da connessione – Art. 16 c.p.p.
- Opera sul piano della distribuzione delle competenze alterando il regime ordinario di distribuzione.
▪ Casi di connessione: Art. 12 c.p.p. si ha connessione di procedimenti:
a) Se il reato è stato commesso da più persone in concorso o cooperazione fra loro [concorso di persone
nel reato]2, o se più persone con condotte indipendenti hanno determinato l’evento [cooperazione nel
delitto colposo] → + PERSONE / 1 REATO
b) Una persona è imputata di più reati commessi con una sola azione o omissione [Concorso formale], o
con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno criminoso [Reato continuato] →
1 PERSONA/ + REATI con 1 azione/omissione oppure 1 PERSONA/+ REATI + azioni, ma medesimo
disegno criminoso 3 → connessione soggetiva/cumulo oggettivo
c) Se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri →
connessione finalistica → + PERONE/ + REATI finalisticamente collegati.
▪ Competenza per materia derivante da connessione – Art. 15 c.p.p.
a) Casistica → se concorrono: Giudice di Pace/ tribunale → competenza del tribunale || se concorrono
tribunale /corte d’assise → competenza della corte d”assise etc.
▪ Competenza per territorio → Art. 16 c.p.p.
a) Diventa competente il giudice del reato più grave → criterio per stabilire qual è quello più grave → ex
Art. 16 c. 3 c.p.p.: in ordine crescente:
• Contravvenzioni
• Delitti
• Reati (per i quali si considera la pena più elevata nel massimo, e nel caso di parità di pena nel
massimo si considerata quale sia la più elevata nel minimo)
b) Si considera la pena edittale ex Art. 4 c.p.p. → N.B. non si tiene conto delle aggravanti per le quali la
legge prevede una pena di specie diversa da quella ordinaria
c) Se sono di pari gravità → diventa competente il giudice del luogo in cui è stato commesso il primo reato
d) Nei casi ex Art. 12 lett. a) (concorso formale di reato e cooperazione nel delitto colposo) → se le
azioni/omissioni sono state commesse in luoghi diversi e se ne è derivata la morte di una persona → è
competente il giudice del luogo in cui si è verificato l’evento.
La rimessione è compatibili con il principio di pre-costituzione del giudice ex Art. 25 Cost. → solo se il legislatore rispetta 3 condizioni:
1. Indicazione tassativa dei presupposti della rimessione
2. Obbligatorietà della rimessione laddove sussistano i suoi presupposti
3. È la legge a determinare preventivamente il giudice che diventa competente per rimessione
La legge Cirami (2002) amplia nuovamente i presupposti della rimessione → reintrodotti i “motivi di legittimo sospetto” → causa
ambigua → quindi torna una potenziale incompatibilità con l’Art.25 Cost. → altra violazione → la rimessione divenne applicabile
anche per i processi in corso → doppia violazione del principio di precostituzione → però il tutto fu mitigato dalla corte di cassazione
che in verità applicò mai molto questo istituto.
RICORDA:
➢ Giudice di Pace
➢ Tribunale MONCRATICO + proc. con CITAZIONE DIRETTA → reati puniti fino a 4 anni → [pena ﹤ 4]
➢ Tribunale MONOCRATICO + proc. con udienza preliminare → reati puniti da 4 a 10 anni → [4﹤pena ﹤10]
➢ Tribunale COLLEGIALE + udienza preliminare → pena oltre i 10 anni → [pena > 10]
2 casi particolari:
- Obbligo di astensione → ma non può essere ricusato → gravi ragioni di convenienza
- Il giudice può essere ricusato, ma non è anche causa di astensione → quando il giudice abbia espresso indebitamente
nell’esercizio delle sue funzioni il proprio convincimento.
RICORDA:
➢ DIFETTO DI GIURISDIZIONE → rilevabile in ogni stato e grado del proced.
➢ Difetto di competenza:
o Per materia per difetto → rilevabile in ogni stato e grado rilevate o eccepite prima della
formulazione delle conclusioni
o Per materia per eccesso dell’udienza preliminare → se non c’è
o per territorio l’udienza preliminare → subito dopo
l’accertamento delle parti in udienza
o per connessione
dibattimentale