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• Nel secondo caso, il valore si riferisce ai
benefici che possono essere goduti
indirettamente (ad es. funzioni ecologiche
come la qualità del suolo).
• Il valore d’opzione può essere riferito a un uso
diretto o indiretto futuro.
• Ci potrebbe essere DAP per poter usufruire
della risorsa nel futuro; ad esempio, la
conservazione di un’area a parco.
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• Nel valore non d’uso sono compresi:
• il valore di esistenza
• il valore di lascito o eredità.
• Il primo misura la DAP per un bene ambientale
per motivazioni non dipendenti dall’uso che se
ne può o potrebbe fare.
• In particolare, possono esserci motivi etici,
morali o ideologici che riguardano la
conservazione di ecosistemi di cui un soggetto
non godrebbe mai direttamente.
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• Il valore di lascito è legato alla consapevolezza
che individui di altre generazioni potranno
utilizzare un bene in futuro.
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• Il valore economico totale è la somma delle
singole componenti.
• Il contributo delle stesse dipende:
• dalla natura del bene o servizio reso dalla risorsa
(riproducibile o irriproducibile e, in questo caso,
surrogabile o non surrogabile);
• dalla sua disponibilità, domanda, livello di
protezione, opportunità di fruizione attuali;
• dalle attese future riguardanti questi aspetti;
• dalle caratteristiche degli individui che formano la
collettività (reddito, livello di informazione ecc.)
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Componenti del valore economico totale
Tipo di bene Uso Opzione Esistenza Lascito
Riproducibile sì no * no
Irriproducibile
surrogabile sì ** */** **
non surrogabile sì sì sì sì
* dipende da questioni di tipo etico, morale ecc.
** dipende dal livello di surrogabilità
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• Osservazioni:
• il valore economico non è una misura della qualità
intrinseca della risorsa ambientale, ma dipende
dalle preferenze della collettività;
• se i prodotti o servizi resi dalla risorsa hanno un
mercato, per il valore si adotta il prezzo di mercato;
• se non c’è un mercato, si adottano procedimenti di
valutazione in assenza di mercato di riferimento.
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• Per le valutazioni dei beni ambientali in
assenza di mercato si possono utilizzare:
• metodi diretti
• metodi indiretti.
• I metodi diretti stimano il valore di un bene simulando
un mercato ipotetico del bene dove il consumatore
dichiara la propria DAP a fronte della variazione nello
stato del bene ambientale durante un’intervista.
• Un metodo diretto ampiamente usato è la
valutazione contingente.
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• I metodi indiretti sono basati sulle preferenze
rivelate tramite i comportamenti manifesti delle
persone nel caso di mercati esistenti.
• Il mercato osservato è collegato al
bene/servizio oggetto di valutazione.
• I metodi indiretti più diffusi sono:
• le spese difensive o evitate
• i prezzi edonici
• il costo di viaggio.
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Impatto Esempi Metodo
Prodotto di mercato produzione di alimenti, Prezzi di mercato
materiali ecc. Comportamento difensivo
Impatto su beni non di qualità dell’aria o rumore Prezzi edonici
mercato, ma il cui valore riflessi nei prezzi degli
è riflesso in altri beni immobili
Servizi ambientali che attività ricreative, Prezzi edonici
possono essere valutati servizi dei parchi Costi di viaggio
in termini economici Valutazione contingente
Comportamento difensivo
Impatti meno tangibili impatto estetico degli Costi di protezione
sul benessere inquinanti, degrado Valutazione contingente
paesaggistico, impatto
sulla biodiversità
Valore di non uso o di valore di opzione, Valutazione contingente
opzione valore di esistenza
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Metodi diretti: valutazione contingente
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• La qualità dei risultati dipende da come sono
sviluppati i seguenti passi del metodo:
• identificazione e descrizione del bene da valutare;
• definizione del mercato ipotetico e degli strumenti di
pagamento;
• modalità impiegate per indurre l’intervistato a
esprimere la propria DAP o DAC;
• questionario per l’intervista;
• piano di campionamento e qualità del campione da
intervistare.
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• Tipi di intervista:
• personale (on site, off site)
• telefonica
• postale
• via internet
• Taratura del questionario:
• focus group
• pre-test
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• Il campione deve essere rappresentativo della
popolazione di riferimento al fine di
minimizzare gli errori di misurazione.
• Possibili distorsioni nel campionamento
• imprecisa conoscenza della popolazione
• mancata risposta
• selezione temporale
• autoselezione (ad es., coloro che rispediscono il
questionario sono i più sensibili ad una tematica).
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• Parte introduttiva: definizione chiara degli
obiettivi del questionario e stima delle
tempistiche per l’intervista o l’autocompilazione
• Domande mirate a definire l’attitudine del
rispondente, ad esempio:
• «esprima il suo grado di accordo o disaccordo con le
seguenti affermazioni riguardanti le politiche pubbliche
di conservazione delle aree verdi»
• Eventuali domande tese a stabilire se l’intervistato è un
utilizzatore attuale della risorsa.
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• Strutturalmente il questionario dovrà contenere
le seguenti sezioni:
• la descrizione del bene
• la definizione dei cambiamenti prospettati
• la definizione del mercato ipotetico
• l’elicitazione della DAP/DAC
• le informazioni socio-economiche.
• La descrizione del bene comprende:
• ubicazione
• quantità
• qualità
• tempo
• benefici indiretti
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• Definizione dei cambiamenti prospettati
• variazioni nella quantità
• variazioni nella qualità
• effetti diretti e indiretti dei cambiamenti.
• Il mercato ipotetico è delineato attraverso:
• la definizione dei diritti (ad es. di accesso al bene)
• le condizioni di fruizione
• il mezzo di pagamento.
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• Il mezzo di pagamento esprime come il
rispondente pagherebbe per beneficiare del
bene:
• costo diretto (biglietto semplice o periodico)
• costo indiretto (tassa annua o una-tantum)
• aumento di prezzo
• contributo volontario.
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• L’elicitazione della DAP può avvenire in diversi
modi:
• risposta aperta (open-ended)
• risposta iterativa (bidding game)
• cartelle di pagamento (payment card)
• risposta chiusa (single/double bounded
dichotomous choice).
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• Nel metodo con risposta aperta, si pone al
rispondente una domanda diretta in cui si
chiede di esplicitare un valore monetario.
• Ad esempio:
• «Quanto sarebbe disposto a pagare, attraverso un
incremento dell’imposta locale, per contribuire alla
realizzazione del progetto X di miglioramento
ambientale?»
• «Quale risarcimento, percepito come una riduzione
della imposta locale, riterrebbe equo per i danni,
precedentemente descritti, del progetto Y?»
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• Nel metodo iterativo, si simula con l’intervistato
un’asta al rialzo o al ribasso fino ad individuare
la DAP o la minima DAC.
• Ad esempio:
• primo step: «sarebbe disposto a pagare V€ per
contribuire alla realizzazione del progetto X di
miglioramento ambientale?»
• se SI: «sarebbe disposto a pagare (V+z)€ per
contribuire alla realizzazione del progetto X di
miglioramento ambientale?»
• se NO: «sarebbe disposto a pagare (V-z)€ per
contribuire alla realizzazione del progetto X di
miglioramento ambientale?»
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• Nel metodo con cartelle di pagamento, si pone
al rispondente una domanda diretta in cui si
chiede di esplicitare un valore monetario.
• Ad esempio, si fornisce una lista di valori e si pone una
domanda che porti a una selezione:
• «Considerata la lista di valori in Euro qui riportata,
quale tra tali valori rappresenta meglio la sua massima
DAP, attraverso un incremento dell’imposta locale, per
il progetto X?»
In alternativa: «Selezioni i valori che certamente
sarebbe disponibile a pagare (...) per il progetto X e
cancelli quelli che non sarebbe certamente disposto a
pagare; non selezioni i valori su cui ha dei dubbi.»
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• Nel metodo a risposte chiuse, si chiede al
rispondente di esprimere una scelta su un
esplicito valore monetario proposto.
• Il valore V proposto al rispondente è estratto in
modo casuale entro un set.
• Ad esempio:
• (single bounded) «Pagherebbe V€ (...) per
realizzare il progetto X (...)?» (SI/NO)
• (double bounded) «Pagherebbe V€ (...) per
realizzare il progetto X (...)?
Se SI, e pagherebbe (V+z)€?
Se NO, e pagherebbe (V-z)€?
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• Si presentano infine delle domande di controllo
(follow-up) tese a identificare possibili
motivazioni degli intervistati.
• Inoltre, il questionario è completato con
domande di classificazione socio-economica:
• Eta’
• Titolo di studio
• Professione
• Reddito
• Preferenze
• Grado di comprensione della valutazione
• Grado di collaborazione della valutazione
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• Le risposte sono elaborate con tecniche
econometriche o statistiche per riportare il
campione intervistato all’universo.
• Ad esempio:
• numerosità campione (Nc)
• numero utenti interessati (Np)
• valore mediano nel campione Vmed (€)
• valore totale progetto = Np x Vmed
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• Sono possibili diverse fonti di errore:
• Risposte strategiche: ad es. free riding.
• Risposte di accondiscendenza: yes-saying
• Errore di informazione: intenzione di
comportamento comportamento effettivo
• Errori dovuti a inefficace spiegazione della struttura
o del funzionamento mercato ipotetico.
• Errori dovuti al metodo: i diversi metodi tendono a
dare risultati diversi.
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• Pregi della valutazione contingente:
• è basata sulla teoria dell’utilità del consumatore
• è il solo metodo per stimare valori di non-uso
• è largamente impiegato
• può essere raffinato nel tempo per eliminare
distorsioni e rendere il metodo più realistico.
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• Difetti della valutazione contingente:
• le stime di valori di non-uso sono difficili da validare
• alcuni risultati possono essere in contrasto con la
teoria delle scelte razionali
• la DAP è correlata con il livello di conoscenza del
bene (scarsa conoscenza su funzionamento
ecosistemi)
• i rispondenti possono non prendere sul serio la
simulazione
• i rispondenti possono attuare un comportamento
strategico.
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Metodi indiretti: spese difensive e costi
risparmiati
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• Osservazioni sul metodo:
• a fronte di un cambiamento ambientale sono
possibili diverse spese difensive;
• le spese affrontate possono essere finalizzate a
cogliere diversi vantaggi, non tutti ambientali;
• spesso le spese sono difficilmente reversibili (ad es.
isolamento a cappotto) e quindi future variazioni
dell’ambiente sono di difficile valutazione.
• Il metodo può sovrastimare o sottostimare i
benefici associati ai cambiamenti ambientali.
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Metodi indiretti: metodo edonimetrico
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• Ad esempio, nella stima del valore economico
dell’inquinamento acustico, il prezzo delle unità
abitative (p) è influenzato dal livello di
rumorosità ambientale.
• Nel confronto tra prezzo di appartamenti simili
in aree con e senza inquinamento acustico:
Valore inq. = psenza – pcon
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• Tuttavia, non vi è perfetta omogeneità dei beni:
il valore di un bene dipende da altre caratteristiche
oltre a quella considerata (ad es. l’accessibilità ai
servizi di trasporto pubblico) e che variano da bene a
bene.
in cui:
• V valore immobiliare
• Ci caratteristiche intrinseche
• Ce caratteristiche estrinseche
• Qa qualità dell’ambiente
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• Si utilizzano metodi statistici multi-variati per
identificare le variabili di interesse.
• Ad esempio
dove:
• i valori * sono le variabili di interesse per tipo
• a0, a1, a2, a3 ed e sono parametri da stimare con
tecniche statistiche inferenziali (ad es. regressione
lineare multipla)
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• Osservazioni:
• l’effetto dell’ambiente è espresso dal parametro a3,
isolando gli effetti delle altre caratteristiche;
• sono però possibili effetti di interazione e ciò
richiede l’uso di forme funzionali più complesse;
• necessità di molti dati per un elevato numero di
unità d’analisi (unità abitative).
• La stima della funzione di valore comporta:
• la scelta della funzione di valore di sintesi;
• una funzione spesso non-lineare in Qa;
• che il tasso di sostituzione fra le caratteristiche sia
indipendente dal prezzo degli altri beni.
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V
pc
ps
qs qc Qa
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• La derivata del valore del bene rispetto alla variabile
ambientale di cui si vuole determinare il valore
ambientale rappresenta il prezzo edonico (r):
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r
valore della variazione di
rs bene ambientale
rc
qs qc Qa
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• Pregi del metodo edonimetrico:
• ancorato su fatti di mercato reali
• procedimento rigoroso sul piano teorico
• i risultati sono di facile interpretazione e
divulgazione.
• Difetti del metodo edonimetrico:
• multicollinearità
• variabili omesse
• assunzioni restrittive
• valutazione parziale
• necessita di elevata disponibilità di dati
• metodo complesso sul piano statistico
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Metodi indiretti: metodo del costo di
viaggio
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• Sono possibili due approcci principali:
• zonale
• individuale.
• Il primo si fonda su rilevazioni effettuate su
zone con costo d’accesso differenziato,
valutando parametri medi per zona.
• Il secondo considera, sempre per zone
diverse, il comportamento e i costi di singoli
soggetti.
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• L’approccio zonale prevede:
• individuazione di fasce a diversa distanza dal sito
da valutare
• stima del numero di visitatori provenienti da
ciascuna fascia, durata del viaggio e della visita
• rilevazione delle spese di viaggio per ciascuna
fascia, indic. su valore del tempo di viaggio
• rilevazione della popolazione di ciascuna fascia,
delle caratteristiche socioeconomiche, ecc.
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Distanza Costo per visita Popolazione Visite "senza" Tasso di frequenza
(CPV, €) (TAS)
10 5,240 10.000 1.254 0,125
20 5,412 30.000 2.361 0,079
30 8,119 100.000 5.224 0,052
40 10,825 1.500.000 47.649 0,032
50 13,531 50.000 905 0,018
60 16,237 2.500.000 47.712 0,019
70 18,944 400.000 4.069 0,010
80 21,650 30.000 414 0,014
90 24,356 3.000.000 13.003 0,004
100 27,062 60.000 553 0,009
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TAS=0,188 ‐ 0,059 ln CPV
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• L’adattamento delle visite al costo aggiuntivo
(Zona entro 10 Km, Costo aggiuntivo 5 Euro)
0,0903
0,0508
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• Si ottiene in questo modo il quadro della numerosità
delle visite a fronte di diversi costi aggiuntivi.
Costo aggiuntivo (Euro)
Zona 0 1 5 10 13 18 19
10 903 800 508 273 167 25 0
20 2651 2351 1494 800 485 61 0
30 6446 5761 3617 1713 810 0 0
40 71243 63430 37664 13384 1483 0 0
50 1717 1507 790 86 0 0 0
60 58981 50173 19417 0 0 0 0
70 5802 4589 278 0 0 0 0
80 159 119 0 0 0 0 0
90 40 0 0 0 0 0 0
100 10 0 0 0 0 0 0
Totale 147951 128729 63767 16257 2946 85 0
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• Pregi del metodo del costo di viaggio:
• il metodo è largamente accettato perché basato su
tecniche economiche standard per misurare il
valore sulla base del prezzo
• si basa su comportamenti effettivi e non ipotetici
• di facile applicazione e di costo contenuto
• i risultati sono di facile interpretazione e
divulgazione.
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• Difetti del metodo del costo di viaggio:
• misura solo valori d’uso degli attuali fruitori
• c’è difficoltà di disaggregazione del costo in viaggi a
finalità multiple
• la definizione del costo opportunità del tempo è
controversa
• non è applicabile quando la fruizione non richiede
spostamenti.
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