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diario do brasil
campo agosto 2010
intro 3
29.07.10 – Ipirà
Agora é tempo de ser igreja,
caminhar juntos, participar.
Siamo in camera, al CTL (centro di
formazione per i leader di comunità)
di Ipirà. Giorno di viaggio, in
poltrona su onibus, super comodo.
Alla mattina aggressione in spiaggia
a Salvador. La colazione col cous
cous di miglio, papaya e banana… è
già indimenticabile. Abbiamo visto le
multinazionali a Feira de Santana,
due megastabilimenti Nestlé. La
Chiesa di Ipirà ha i neon blu, come
in Calabria.
C’è molta più terra che da noi, ma la
gente lotta per la proprietà della
terra. Contraddizioni. Il salario
minimo è aumentato… ma chi lo
riceve?
Molti leader di comunità sono
donne… forse bisognerebbe
considerare una riflessione seria sul
sacerdozio femminile. Le comunità
si fondano sulla parola di Dio e sulla
comunità, non sul prete. E se si
desse la possibilità di celebrare
l’eucarestia alla comunità? Teologia
della liberazione. Boa noite.
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Bene. Sono nella mia stanza, dove abiterò per i prossimi giorni. Abito
con Sara e Giulia, Feno era stato qui 5 anni, con don Luigi. A messa
siamo accolti dalla musica pop brasileira (diffusa dai megafoni che
stanno sul campanile al posto delle campane). Il Vangelo si conclude
con un applauso.
A cena siamo da una signora che fa da parroco, è lei che ci ha
accolto dopo il lungo viaggio, km e km di niente, con qualche
paesino qua e là tra la terra rossa. I libretti in chiesa hanno come
sottotitolo “A comunidade ora, canta, luta e dança” (La comunità
prega, canta, lotta e danza). Mariaclara è la bimba che ci ha coinvolto
subito, giocando e scherzando con noi.
Le case sono di mille colori, c’è il fiume, e la scritta hollywoodiana
ANDARAI tra i monti. Bezinha porta un pappagallo verde dal becco
giallo sulla spalla, e lui parla.
domingo - 08.08.10
Marimbus + Igatu
Domenica, è arrivato Feno. Stiamo caricando la cisterna.
Siamo andati a Marimbus, che tradotto significa che il ritrovo è alle
9.00, ma in realtà la gente comincia ad arrivare alle 9.00… alle 10.30
ci siamo tutti e partiamo. 2 in moto e 10 nel cassone di un fiorino
che non si apriva più, quindi siamo passati su un pick-up. Siamo
passati attraverso i campi (un parte = km di strada nella foresta) del
fazendeiro per arrivare al fiume, lì prendiamo le barche e
cominciamo a remare tra le ninfee.
A Igatu una parte è stata recuperata per un timido tentativo
turistico, per arrivare ci sono 40 min di strada di pietra. Poi messa e
processione (davanti a TUTTE le case del paese e con immancabili
fuochi artificiali). Un bimbo mi chiede dove abito, gli rispondo “in
Italia”… allora lui comincia a chiamare tutti i suoi amici per
mostrargli il marziano-italico in questione.
La liturgia stasera l’ha coordinata Dariana, che ci ha anche invitato a
cena domani. Martedì arrivano gli altri. Si percepisce il contrasto tra
la dimensione di campo (con gli altri italiani) e il senso domestico
(con gli altri qui ad Andaraì).
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segunda - 09.08.10 - Andaraì
La domenica di pieno ritmo si fa sentire,
torniamo un po’ prima dal progetto… un
po’ di descanço. Anche riposarsi… ne
val la pena, siamo impregnati di un
efficientismo che a volta si fa sterile.
Per i prossimi giorni hanno comprato
una montagna di succulenta frutta.
Stamattina in classe, i bimbi ci hanno
messo un’ora e mezza per scrivere
marca/prezzo/prodotto di
un pacchetto di pasta… una
qualche scuriata ci vorrebbe
forse. La vita di casa
continua ad essere palestra
di relazioni.
A cena eravamo ospiti
dell’allegra famigliola di
Dariana, sono 11 figli, casa
abbastanza grande, persone
accoglienti. Ci raccontano dei
tempi in cui i missionari
reggiani erano qui, del gruppo giovani
che c’era, del fermento, della casa di
carità, dell’esperienza vocazionale per i
giovani… di com’era bello. Andati via
loro (l’ultimo don Luigi nel 2005), in
poco tempo è caduto tutto. Forse anche
nel nostro stile missionario allora c’è
qualcosa da rivedere…
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sàbado - 14.08.10
Andaraì
Siamo sui gradini davanti a
casa ad aspettare il mini-
onibus che ci porterà in
giro. Da privilegiati, dato
che avremo quello della
prefettura… cosa che
normalmente ai giovani di
qui non accade. Con noi
portiamo anche alcuni
nostri amici brasiliani.
Meta è il canyon del Pai
Inácio e il Poço do diabo.
Qui la natura si fa
spettacolo, scenari
inaspettati. Se la bellezza
salverà il mondo, la Bahia
ha dei buoni presupposti. E
stasera noi di Andaraì
siamo ospiti di Edivaldo
per cena.
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domingo - 15.08.10
Andaraì
A Sesso c’è la sagra,
l’Assunta. Ad Andaraì c’è
la sagra, Nossa Senhora
da Gloria. Giò è ancora in
ospedale, per fortuna è
qui e non a Itaberaba.
L’ospedale è un po’
sgarruppato… ma c’è.
Stamattina alle 6.00 è passata la fanfara coi
tamburi… a svegliarci per l’alvorada (la processione
del mattino, che finisce in piazza dove tutti
portano qualcosa e si fa una
megacolazione). Oggi è giorno di
festa.
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segunda - 23.08.10
Ruy Barbosa - Salvador
Siamo arrivati da dove siamo
partiti, Casa Betania, Salvador.
Stamattina ad Andaraì abbiamo
salutato tutti, piangevano.
Siamo passati dalla casa di
carità a Ruy Barbosa e lì ci
siamo ritrovati con tutti gli
altri, bello… ma fa già Italia, si
parla in italiano adesso. Luigi
ha detto che ci aspetta qui.
Feno racconta, di viaggi, di
misericordia, del ricominciare.
Grazie.
34 attraversando il crogiolo di
questa immensa, sguasta e
affascinante capitale. Di gente ce
n’è per tutti i gusti, e c’è la casa
di Jorge Amado: è azzurra. Poi c’è
la chiesa dei nobili tutta ricoperta
d’oro… ma noi andiamo alla
messa degli schiavi:
partecipatissima e vivissima
celebrazione.
Il problema non è che noi
abbiamo canti più spenti, è che
qui la gente partecipa di più alla
liturgia. La vita della comunità
non è la vita del prete. E’ la vita
della comunità.
terça - 24.08.10 - Salvador
Prendo in mano la caneta, al buio,
e tento di scrivere con la luce del
cellulare. Albert dorme già da un
po’ e Ste si è sparato un po’ di
spray per il mal di gola.
Stamattina siamo andati in
spiaggia, oceano. Spiaggia
lunghissima, non si arriva
praticamente mai dove non si
tocca. Alle 15.00 ci passano a
prendere per andare in centro…
pardon orario bahiano, alle 16.30.
Un’oretta per arrivare in centro
quarta - 25.08.10 privilegiati. 35