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[Collezione da Tiffany è il
primo blog, in Italia, ad
occuparsi di Collezionismo
d’Arte Contemporanea. Ogni
martedì e giovedì Collezione
da Tiffany offre ai suoi lettori
una tappa in questo strano
mondo parlandone da vari punti
di vista: storico, psicologico,
tecnico-pratico, finanziario e
legale. Ma anche
raccontandone le storie e le
esperienze più interessanti;
presentando i luoghi e i nomi
della scena artistica
contemporanea del nostro
Paese. Insomma, un blog
pensato per chi ama l’arte,
vorrebbe collezionarla ma non
sa da dove cominciare e,
soprattutto, dove e come
cercare.]
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COLLEZIONARE FOTOGRAFIA
© Collezione da TIffany
Date a parte, si può dire che il collezionismo di
INTRODUZIONE
fotografia sia ormai una realtà consolidata già
all’inizio del XX secolo anche se si dovranno
attendere gli anni Settanta per veder nascere il
mercato della fotografia come lo conosciamo
Il 2013 si è aperto in modo brillante per il oggi. In un solo decennio i prezzi delle fotografie
mercato della fotografia moderna e
quadruplicano e si moltiplicano le mostre
contemporanea che nella prima settimana di
dedicate dai musei a questa “giovane” arte,
aprile ha visto, a New York, battere all’asta 583 appuntamenti che approfondiscono la
opere per un valore complessivo di 30.7 milioni di
conoscenza di questo medium da parte del
dollari e un tasso di vendita dell’81%, più alto del
pubblico la cui attenzione per la fotografia cresce
10% rispetto allo stesso periodo del 2012.
a dismisura.
L’ottima partenza del mercato, ovviamente, non
poteva che riflettersi sulla fiducia di operatori e Negli ultimi decenni, infatti, oltre alle varie
collezionisti che cresce del 1.3% in sei mesi sezioni di fotografia aperte presso alcune grandi
arrivando a 70 punti in una scala dove il 50 è già istituzioni museali, come la galleria Joyce and
indice di una grande fiducia. E anche guardando Robert Menschel, dedicata alla fotografia
al futuro il barometro del mercato sembra moderna e contemporanea e inaugurata nel 2007
segnare “sereno” e il 2013 della fotografia presso il Metropolitan museum of art (MET) di
moderna e contemporanea dovrebbe essere un New York; sono stati creati In Europa diversi
anno estremamente positivo, anche se gli musei specifici. Alcuni di questi sono attivi da
operatori intravedono un margine di rischio molti anni: il Centre national de la photographie e
lievemente maggiore rispetto allo scorso anno. il Patrimoine photographique, confluiti nel 2004
nella Galerie nationale du Jeu de Paume, a Parigi,
Quelli appena citati sono solo alcuni degli
o il Musée de l’Elysée di Losanna, che esiste dal
indicatori che mettono in evidenza l’ormai
1985, e, sempre in Svizzera, il Fotomuseum di
conclamato successo della fotografia tra amatori Winterthur, creato nel 1994. In Italia, abbiamo il
d’arte e collezionisti. Un successo che parte da
Museo nazionale Alinari della fotografia (MNAF),
lontano, se si pensa che il collezionismo di
il Fotomuseo Giuseppe Panini a Modena e, dal
fotografia inizia, praticamente, con la nascita di
2004, esiste anche il Museo di fotografia
questo mezzo anche se ancora non si può parlare
contemporanea (MFC) a Cinisello Balsamo, che
di un collezionismo rivolto alla fotografia come
conserva importanti collezioni di autori italiani e
arte: si raccolgono carte-de-visites, immagini di
stranieri.
celebrità e foto di viaggio. Patria di questo proto-
collezionismo: l’Inghilterra, dove, già dalla metà Questa attenzione per la fotografia da parte del
dell’Ottocento, la galleria londinese P & D sistema dell’arte ha un immediato riflesso sul
Colnaghi rappresenta il lavoro di fotografi come valore di mercato di questo medium: alla metà
Roger Fenton e Julia Margaret Cameron. Sempre degli anni Novanta da Sotheby’s l’asta dedicata a
a Londra, peraltro, si tiene nel 1854 la prima asta Man Ray raggiunge il record del 99% di venduto,
di fotografie. Date, queste, che consegnano contribuendo alla stabilità del mercato; e,
all’Inghilterra un vero e proprio primato se si arrivando a tempi più recenti, nell’ultimo anno e
considera che dovrà passare almeno un secolo mezzo sono stati decine i nuovi record d’asta
prima che negli Stati Uniti avvenga qualcosa di stabiliti a New York e a Londra, tanto che alcuni
simile: la Marshal Sale, prima asta fotografica tra i fotografi più importanti figurano ai primi
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organizzata dalla Swan Gallery risale, infatti, al posti anche delle classifiche degli artisti più
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Firenze, 05/06/2013
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BREVE STORIA DELLA socio, e vero “scienziato”, Joseph Nicéphore
Niepce (1765-1833), che già negli anni venti
FOTOGRAFIA aveva prodotto diverse eliografie, muore
prima di vedere questo riconoscimento. Nasce
così il Dagherrotipo (1839-1860 ca.): una
lastra ricoperta d’argento che, esposta ai
Definizione
Volendone dare una definizione, si può dire
che la fotografia è qualsiasi sistema che
permetta di convertire, in modo più o meno
permanente e visibile, immagini prodotte su
supporto con l’azione di radiazioni
ultraviolette e infrarosse. La sostanza chimica Figura 1 - Louis-Jacques-Mandé Daguerre, Natura morta,
che, per le sue doti di fotosensibilità, è stata 1837, Dagherrotipo
più usata è l’argento in alcuni suoi composti
come il nitrato d’argento e lo Ioduro Più o meno negli stessi anni, in Inghilterra,
d’argento. William Henry Fox Talbot (1801-1877) fa
esperimenti trattando fogli di carta con nitrato
d’argento e poi applicandoci sopra degli
oggetti (foglie, pizzi, etc.) ed esponendoli
alla luce; ne derivano immagini negative
La nascita della fotografia definite “disegni fotogenici” che vengono
lavati in un bagno di fissaggio con sale da
La fotografia ha una data di nascita cucina. Questi sono poi usati come negativi,
“ufficiale”: 9 luglio 1839 quando al posti a contatto con altri fogli sensibilizzati ed
procedimento fotografico di Louis Jacque esposti alla luce anche per un paio d’ore.
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Mandè Daguerre (1787- 1851), scenografo e L’uso protratto, però, li rende illeggibili in
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creatore di diorami, viene concesso il brevetto breve tempo; si deve allo scienziato Sir John
dall’Accademia delle Scienze di Parigi. Il suo F.W. Herschel (1738-1822) l’invenzione del
bagno di fissaggio definitivo: l’iposolfito di così, tutte le altre tecniche fino agli anni
sodio, usato ancora oggi. Nel 1841 Talbot Ottanta dell’Ottocento.
perfeziona la sua tecnica lasciando esposti alla
luce i fogli per poco tempo e “sviluppando”
poi, con bagni chimici, l’immagine latente
creando i primi negativi su carta: i calotipi ,
che vengono usati per creare positivi per
contatto. Tutta la stampa del periodo avviene
per contatto e non per proiezione così il
positivo ha sempre le stesse dimensioni del
negativo.
delicatezza del dagherrotipo sia la brunosità costruzione di parte della Union Pacific
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Figura 3 - Alexander Gardner, Leavenworth, Il Ponte Lawrence & Galveston R. R. sul fiume Kansas, 1867. Immagine stereoscopica
realizzata per la campagna “Across the Continent on the Union Pacific Railway, Eastern Division”
la celluloide come supporto per i negativi e la diversi sullo stesso positivo, di lavorare la
gelatina sensibilizzata viene applicata sulle superficie col pennello e di usare carte
carta da sviluppo. colorate o di consistenze ruvide, tanto da
poter assimilare alcune stampe ad acquerelli. I
fotografi pittorialisti hanno così il mezzo
Le prime associazioni ideale per esprimere la loro artisticità
fotografiche attraverso lo strumento fotografico.
Ovunque, in Europa e in America, nascono Per capire questo fenomeno basta sfogliare
associazioni fotografiche che indicono alcune riproduzioni pubblicate nella rivista
concorsi, allestiscono mostre e premi, sempre “Camera Work” fondata da Alfred Stieglitz
però con una sorta di vassallaggio verso le (1864-1946) a New York. Anzi, forse, per
indicazioni delle accademie pittoriche e dei raccontare quanto succede in Europa e in
vari Salon internazionali. Al Camera Club di America a cavallo dei due secoli bisogna
Londra, Peter Henry Emerson (1856- 1936) proprio partire dall’esperienza professionale
tiene la conferenza “La Fotografia, arte di Stieglitz, il fotografo che più di tutti ha
pittorica” (1886) in cui, pur dichiarando la condizionato il modo di fare fotografia sui
fotografia superiore al disegno e all’incisione due lati dell’Oceano.
per aderenza alla natura, la sottomette alle
regole estetiche della pittura che, per lui,
D
agli anni Venti del Novecento le
avanguardie artistiche, in primis il
Dadaismo, iniziano a interessarsi alla
fotografia facendo un uso del mezzo fotografico
per lo più evocativo, per cui spesso l’oggetto
ripreso è trasfigurato, assemblato, rivoluzionato,
portato a significare altro.
1981).
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trionfalistica, “da cartolina”, ma come paradigma africani ed orientali) portando alla pubblicazione e
della precarietà di ciò che siamo; un paesaggio
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fotografia con immagini che permettessero di qualcosa che sai essere importante. Quindi, il
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avere una visione coerente e logica di come si primo approccio deve essere questo. E deve
inseriva questo grande viaggio nel mondo essere fatto con consapevolezza: riguardo sia
alla galleria che all’autore, il quale deve fondamentali per dare un costrutto al mercato
garantirti una continuità della sua presenza sul della fotografia. Tutte queste piccole cose
mercato e quindi la possibilità di poterlo sono fondamentali».
seguire, presupponendo anche un
miglioramento delle sue quotazioni e un N.M. Quello delle tirature è un tema
interesse del pubblico». delicato nella fotografia che vede prendere
dai vari attori posizioni diverse, in
N.M. Nella sua lunga carriera di particolare se messo in rapporto con le
collezionista qual è stata un’esperienza che dimensioni della fotografia...
l’ha segnata particolarmente nel suo modo
di muoversi sul mercato? F.C.: «Io affermo che sia truffa fare delle
edizioni diverse a seconda delle dimensioni.
F.B. «Ero a Paris Photo, compro un’opera di Se della stessa immagine stampi 3 esemplari
un artista internazionale da una grande di una dimensione e 10 di un’altra, secondo
galleria, tiratura 3 esemplari, e pago l’anticipo me devi dire che fai una tiratura di 13
per tenerla ferma. Mentre giro per la fiera mi esemplari suddivisi in dimensioni diverse. E’
viene in mente la possibilità che ce ne siano vero che la dimensione fa parte del linguaggio
altre copie. Visto che so che c’è questa artistico però non è talmente importante da
consuetudine, chiamo per chiedere di farla diversa: è la stessa immagine più grande
controllare. Sul momento mi rassicurano per o più piccola. Quindi di quell’immagine tu ha
poi, però, richiamarmi e dirmi: ho chiamato fatto 13 copie. Poi, quando farai
l’artista ce ne è un’altra tiratura di 5. A successivamente un catalogo ragionato, dirai
questo punto sono tornato allo stand della che di quell’immagine ne hai fatte 6 di un tipo
galleria e chiedendo di rilasciarmi un e 7 dell’altro. In sostanza l’importante è il
certificato in cui la mia opera risultasse la numero 13 più, eventualmente, 1 o 2 prove
numero 2 di una tiratura di 8, al che mi d’artista. Questa è la tiratura».
rispondono che questo non è possibile perché
ne è già stata venduta una anche dell’altra N.M. : le prove d’artista … altro tasto
serie. A quel punto ho richiesto indietro i delicato…
soldi. E questo è un aneddoto per dire che
questo mal costume è diffuso. Tutti i galleristi F.C.: «Quello delle prove d’artista è un altro
e gli artisti tentano di fare i furbi con il tema con cui gli autori, diciamo, bypassano
risultato di far scappare il collezionista che l’obbligo di dichiarazione di tiratura: la prova
rimane fregato. Queste regole del gioco sono d’artista va dichiarata esattamente come la
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Figura 15 - Olivo Barbieri, Monteggiano, 1986, stampa cromogenica, cm 22x45,5. Courtesy: Fabio Castelli
tiratura. Nella tiratura ci sono 5 copie più due
prove d’artista e devono essere dichiarate
altrimenti uno fa 20 prove d’artista e utilizza N.M.: Dal punto di vista del valore
questo escamotage per fare le tirature che economico vi è qualche differenza tra le
vuole; oppure per fare la bella figura e dare varie copie?
all’asta charity un’opera di cui esiste una
tiratura ma di cui do una prova d’artista. E F.C.: «Non cambia assolutamente nulla. Fare
questo tradisce coloro a cui sono state differenze tra una fotografia 1/5 rispetto a una
regolarmente vendute perché si aumenta il 5/5 è assolutamente feticismo puro perché
numero di copie sul mercato. La dichiarazione non c’è nessun degrado. Diciamo che nella
di tiratura deve essere espressa dicendo, ad grafica si giustifica maggiormente, in
esempio: 5 copie + 2 prove d’artista. Se particolare nella punta secca dove quando si
vogliamo essere ancora più precisi e toccare arriva verso la 15 o la 20 si schiacciano le
una questione di riconoscimento, i numeri barbe per cui cambia il segno, o
delle copie della tiratura sono in numeri arabi nell’acquaforte quando, diciamo, il rame
e quelli delle prove d’artista in numeri comincia a consumarsi e serve un’acciaiatura
romani. Si mutua, praticamente, l’esperienza che lo rende più rigido e meno fresco. Ma già
della grafica che usa questo stesso sistema di nella litografia tutto ciò è meno visibile.
numerazione». Tornando alla fotografia, ci possono essere,
invece, prezzi che aumentano perché siamo
vicini all’ultima copia disponibile e quindi
cala l’offerta rispetto alla domanda. E’ questo
è lecito ma è un atteggiamento che non amo:
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Figura 16 - Claus Goedike, VII 34, 1999, stampa cromogenica montata su legno e plexiglas, cm 56x70. Edizione 2/5+1 p.a.
Courtesy: Fabio Castelli
un po’ troppo orientato al business». N.M.: A proposito di prezzi, se si vuole fare
un acquisto oculato è necessario sapere
N.M.: La prova d’artista, invece, che qual è il valore economico di un artista,
valore ha rispetto ad una copia della avere dei punti di riferimento ma questo
tiratura? non è sempre facile in particolare se si
tratta di artisti non ancora arrivati al
F.C.: «Uguale. E’ un modo per differenziare. mercato secondario (quello delle aste per
Diciamo che la prova d’artista è quella che il capirsi, ndr)…
fotografo si tiene per sé e alla fine te la vende
quando non ci sono più copie disponibili. F.C.: «Certo, quando parliamo di nomi che
Oppure gli serve per remunerare chi fa parte iniziano ed essere presenti nelle aste, sono
del progetto: a te stampatore, invece di darti sicuramente più controllabili ma si ha sempre
dei soldi, di do un’opera, una prova d’artista. la possibilità di verificare. Se il tuo
Diventa moneta per coloro che sono coinvolti interlocutore è una galleria seria mi fiderei Se,
nella produzione dell’opera. Può capitare, invece, uno si fida del proprio gusto e compra
però, che costino meno perché sono opere cose il cui riferimento non è oggettivabile
meno direttamente coinvolte nel circuito, per attraverso prezzi d’asta deve sapere che può
cui magari uno vuole monetizzare un ricavo a partire da meno di 1000 euro e arrivare fino ai
fronte di un costo sostenuto per produrre le 2500-3000 euro. Quando i prezzi cominciano
opere ed è quindi disposto a fare uno sconto ad andare sopra i 5000 euro, invece, lì i
sul prezzo, sul valore rispetto a quello del riferimenti li può avere guardando gallerie
mercato perché per lui è un ricavo della sua diverse. E’ molto difficile che uno abbia
attività produttiva». difficoltà. Diciamo che l’approccio giusto è
quello di iniziare con opere che hanno prezzi
relativamente bassi in modo tale da capire
cosa gli piace e poi girare».
Figura 20 - Oliver Boberg, Neubau, 2001, C-Print, 17/20. In questo caso la numerazione è apposta sul retro della foto
invece, la numerazione sarà del tipo #10: Franco Fontana che, negli anni Settanta,
indicando in questo modo l'esemplare n.10 di sperimentando il mezzo fotografico, ha
un totale indeterminato. dichiarato edizioni di 100 pezzi per poi
stamparne solo alcune copie ma numerate
A tal proposito è da sottolineare come comunque X/100.
l'eventuale aumento di copie di un'edizione
non fa perdere valore di mercato all'opera se a Le Prove d'Artista
farlo è l'autore stesso. Non è un caso, infatti,
se alcuni artisti non hanno voluto che, dopo la
Comunque la si pensi, in un mercato della
loro morte, si realizzassero altre stampe da
fotografia d'arte in continua evoluzione con
negativo: la scelta del tempo di esposizione
valori in costante crescita, l'edizione limitata è
della carta e il bilanciamento dei toni, infatti,
diventato quasi un obbligo per il fotografo
avrebbe bisogno sempre della supervisione
interessato a lavorare in questo mondo sempre
del fotografo. Per questo il numero degli
alla ricerca del pezzo unico e della rarità. La
esemplari di un'edizione può non
stessa logica che sta alla base della scelta
corrispondere al numero dichiarato. E' il caso,
dell'edizione limitata, ossia quella del numero
ad esempio, di Richard Avedon, i cui lavori
chiuso, ha fatto sì, peraltro, che sul mercato
non sono stati più stampati dopo la sua
stiano apparendo, sempre più spesso, le
scomparsa – per sua stessa richiesta –
cosiddette prove d'artista, originariamente,
lasciando presumibilmente “incomplete”
come visto anche per la grafica, non destinate
edizioni che, in origine, prevedevano anche
al mercato ma riservate all'artista o utilizzate
100 esemplari. Ma questa situazione la
da questo come ricompensa per un
ritroviamo anche nel lavoro di artisti come
collaboratore molto stretto o un critico.
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Figura 21 - Sara Rossi Amalia, dalla seria Casa Reale, 2004, II/II p.d.a. Grazie alla dicitura apposta dall'artista sul retro
dell'immagine, sappiamo che si tratta della seconda prova d'artista di due realizzate per quest'opera.
Normalmente le prove d'artista sono un alle immagini. E' il caso, ad esempio, dei
massimo di tre e vengono numerate, a lavori realizzati dagli esponenti della Scuola
differenza dell'edizione, con numeri romani. di Düsseldorf - Thomas Ruff e Andreas
Al di là di questa differenza, dal punto di vista Gursky in testa - che, pur portando avanti
del mercato devono essere considerate alla percorsi artistici personali, hanno in comune
stregua delle altre stampe. la posizione “oggettiva” nei confronti del
soggetto fotografato, la “disumanizzazione”
delle immagini, la sperimentazione su grandi
Le dimensioni formati. Oppure, tanto per rimanere in Italia,
alle fotografie metropolitane di Olivo
«Quando si compra una fotografia è cruciale
Barbieri, con le quali l'artista modenese
capire le dimensioni dell'edizione del lavoro
indaga nelle memorie dei luoghi che si
in questione. Si dovrebbe conoscere, inoltre, il
modificano, che cambiano forma e rapporti
numero delle prove d'artista realizzate della
dimensionali.
stessa immagine. Come pure se gli artisti
hanno utilizzato lo stesso negativo per
Da quanto detto emerge in modo chiaro come
stampare una versione più grande o più
i fattori che determinano la scelta di un
piccola di uno stesso lavoro, ciascuna delle
formato possano essere molteplici. Si va da
quali corrisponde ad una edizione. Tutto ciò è
motivi prettamente artistici ad altri puramente
fondamentale per comprendere l'universo di
economici. Questa varietà di motivazioni, ci
copie disponibili di una stessa immagine, allo
ricorda come una fotografia non debba essere
scopo di capire e assegnare il giusto valore
valutata a partire dalla sua fisicità. Nel
alla foto in questione». L'autore di questa
valutare l'opera fotografica, l'elemento
dichiarazione è nientemeno che Nick
dimensionale deve essere maneggiato con
Simunovic, direttore della Gagosian Gallery
cura e, in primo luogo, deve essere letto nel
di Hong Kong che rappresenta artisti come
più ampio contesto dell'opera complessiva di
Andreas Gursky che detiene, con Rhein II
un fotografo: è fondamentale capire se la
(1999), il più alto record d'asta per una
scelta di una dimensione sia una scelta
fotografia: 4.3 milioni di dollari. Ma cosa
artistica o se, invece, non sia un escamotage
determina la scelta di un formato piuttosto che
per eludere i limiti imposti dalla pratica
di un altro nella stampa di una fotografia?
dell'edizione limitata.
Fino alla metà degli anni Novanta, gli artisti
sceglievano i grandi formati per potenziare
l'effetto empatico dell'immagine, per un
maggior coinvolgimento dello spettatore
davanti alla fotografia appesa al muro in
occasione di una mostra. Un tentativo,
dunque, di avvicinare l'immagine fotografica
a quella pittorica sotto il profilo dell'impatto.
Il grande formato in questo caso costituiva,
peraltro, un elemento di rarità che influiva in
modo positivo sul prezzo: pochi esemplari di
grandi dimensioni ad un prezzo più elevato
contro un numero molto più vasto di stampe L'opera di Thomas Ruff Substrat 26 III, del 2005
in formato più piccolo e dal costo più (280 x 188 cm), installata in una sala di Palazzo
contenuto. Banci Buonamici a Prato, in occasione della
mostra organizzata nel 2010 da Dryphoto Arte
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N
ei primi anni Ottanta, il mercato
delle fotografie di Ansel Adams fa Alle origini del termine
registrare un crollo vertiginoso.
Vintage
Immagini che pochissimi anni prima si
vendevano tra i 4000 e i 16000 dollari vedono
il loro valore quasi dimezzarsi: sono gli effetti
della recessione, l'offerta supera la domanda Con molta probabilità, durante la vostra vita,
e il mercato si ferma. Oggi le opere del la parola vintage vi sarà apparsa davanti agli
fotografo americano, come abbiamo visto occhi nelle più svariate occasioni. Dal mondo
parlando di Tiratura&Dimensioni, sono della moda a quello della musica, infatti,
arrivate a valere attorno ai 100mila dollari nel questo termine è tra i più utilizzati (e abusati)
caso di particolari stampe Vintage della degli ultimi decenni. Nato dal latino
famosa Moonrise, Hernandez, New Mexico, vindēmia, filtrato attraverso il francese antico
scattata da Adams nel 1941 e stampata nel dove diventa vendenge, l’aggettivo Vintage è
1942. E' l'effetto di un cambiamento nel stato coniato, in primo luogo, per indicare vini
mercato avvenuto negli anni Novanta e che ha di particolare pregio diventando sinonimo
visto un incremento di interesse, appunto, per dell’espressione d’annata. Dal mondo
le cosiddette stampe vintage che argina la dell’enologia questo termine si è poi diffuso
stampa “senza regole” di nuovi esemplari dei in tutti i campi possibili assumendo, di volta
lavori di artisti come Adams ma anche Andre in volta, connotazioni specifiche. Nella moda,
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Figura 22 - Il termine vintage dal vino si è diffuso a vari settori. In primo luogo alla moda dove esistono addirittura
guide per vestire, truccarsi e pettinarsi vintage.
tanto per fare un esempio, con vintage si affatto foto d'epoca nell'accezione più comune
connota un capo di abbigliamento non di questa espressione...
classificabile come semplicemente “usato” ma
d’epoca, di lusso o firmato (pensate agli Le Stampe Vintage
occhiali anni Settanta tornati di moda
ultimamente). Ma, a seconda delle mode e del
settore, Vintage diventano determinati oggetti
che assurgono quasi a ruolo di icone e così lo In un mercato dell'arte sempre affamato di
potrebbe essere una Fender Stratocaster degli pezzi unici e rarità, l'avvento di un medium
anni Sessanta o un pianoforte Rhodes come la fotografia che, idealmente, permette
autentico, così come un orologio Casio o un la creazione di opere riproducibili all'infinito,
Commodore 64 degli anni Ottanta. Dai pone una sfida senza eguali. Una sfida che gli
negozi di usato à la page a eBay, vintage – operatori del settore hanno affrontato, negli
come recita anche la anni, introducendo
definizione reperibile limitazioni in grado di
su Wikipedia, «è un arginare rischi come,
attributo che definisce ad esempio, la
le qualità ed il valore svalutazione di una
di un oggetto prodotto determinata opera
almeno vent'anni dovuta ad un eccesso
prima del momento di offerta. Per dirla
attuale e che può con Walter Benjamin
altresì essere riferito a il mercato dell'arte
secoli passati senza cerca di “salvare”
necessariamente l'aura dell'opera d'arte
essere circoscritto al e con essa,
Ventesimo secolo. Gli ovviamente, il suo
oggetti definiti valore economico. In
Vintage sono una visione non
considerati oggetti di dissimile da quella
culto per differenti esposta dal critico
ragioni tra le quali le tedesco, infatti, il
qualità superiori con mercato vede nella
Figura 23 - Egon Egone, Tuscan Cypresses, 1926, vintage,
cui sono stati prodotti, se stampa ai sali d'argento,cm 34x25. Courtesy: Fabio Castelli riproducibilità dell'opera
confrontati ad altre d'arte la messa in crisi
produzioni precedenti o successive dello della stesso concetto di autenticità, legato
stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi all'unicità e all'irripetibilità dell'opera. Per
di cultura o costume». questo, dopo la numerazione delle stampe e
l'introduzione dell'edizione limitata, fa la sua
E la fotografia? Come spesso accade nel comparsa il termine vintage che sta ad
mercato dell'arte, molte delle certezze che indicare, secondo la definizione più
pensiamo di avere vivendo nel mondo comunemente utilizzata, una «stampa eseguita
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Figura 24 - Joost Schmidt, Rilievo di un uomo in corsa, 1932, vintage, stampa ai sali d’argento, cm 5,8x7. Courtesy:
Pagina
Fabio Castelli
le prime stampe, come detto, siano le l'associazione internazionale dei mercanti di
migliori; dall'altro, sembra implicare il fatto fotografia d'arte, nata con l'intento di
che niente se non una stampa vintage sia mantenere standard elevati in questo
meritevole dell'attenzione dei collezionisti. particolare mercato – ha recentemente
Questo approccio, afferma il critico del NYT, suggerito ai suoi membri di sostituire la
non tiene conto di una parte essenziale di parola vintage con la semplice indicazione
questo particolare medium e, allo stesso delle due date relative allo scatto e alla
tempo, ignora il metodo di lavoro adottato da stampa. Un suggerimento che, però, presenta
tantissimi fotografi, tra i quali anche alcuni numerose vulnerabilità: in primo luogo legate
dei più grandi come Bill Brandt o il più volte all'accuratezza delle datazioni.
citato Ansel Adams: conservare per anni i
negativi per svilupparli molto dopo il loro Vintage sì, Vintage no
utilizzo o tornare su un particolare negativo in
tempi successivi per reinterpretarlo. Non è
raro, d'altronde, che le
stampe più tarde Un volta di più la
realizzata da un parola d'ordine del
fotografo o da un collezionista deve
laboratorio sotto la sua essere: cautela.
supervisione, siano in Sostenere in modo
realtà migliori delle assoluto il primato del
prime. «Il punto vintage sulle altre
essenziale – scrive a stampe, è un
tal proposito A. D. approccio da non
Colemann sul sito web ritenersi
dell'Archivio di Bill completamente
Brandt - è che un corretto. Come visto,
fotografo può avere un il primato cronologico,
rapporto continuo con infatti, non è detto che
i suo negativi, talvolta coincida con quello
lungo quanto la sua qualitativo. Oltre a
Figura 25 - Hans Bellmer, La Poupée, 1937- 1939, vintage,
vita. Questo è un stampa ai Sali d’argento colorata a mano, cm 14,8x14,2. ciò, a seconda delle
elemento legato alla Courtesy: Fabio Castelli epoche, può essere
natura stessa del molto difficile
medium. Comprendere questo fatto è cruciale stabilire con certezza cosa sia realmente
per un collezionista che intenda sviluppare un Vintage o no. Come racconta il collezionista
approccio coerente alla fotografia». Egli Alex Novak, membro fondatore, tra le altre
giunge così a chiedere che venga formulata cose, del Getty Museum Photographyc
una nuova definizione di vintage in quanto Council, «specialmente quando la data di
quella attuale, secondo lui, inquadra solo un stampa valica il 1953 diventa difficile dire
aspetto del problema. quando una stampa è realmente Vintage senza
32
Figura 26 - Minor White, Window Easter Sunday, Rochester NY, 1963. Stampa ai sali d'argento. 28x35.5 cm. Courtesy:
Fabio Castelli
ferrico, quest’ultimo, modificandosi in ferroso stampa al carbone. Un procedimento si basa
per esposizione alla luce, fa si che i sali di sulla proprietà della gomma arabica, in
platino si trasformino in platino, metallo ben presenza di bicromato di potassio, di
più stabile dell’argento. E’ una carta a un diventare insolubile se esposta per qualche
unico strato e si stampa per annerimento tempo alla luce. Un pigmento viene mescolato
diretto. Fu messa sul mercato dalla con la gomma bicromatata e applicato sulla
Platinotype Company di Londra, essendo però superficie di un foglio di carta da disegno.
molto costosa decadde durante la Prima Carta a due strati e ad annerimento diretto.
Guerra Mondiale venendo sostituita dalla più Molto usata dai pittorialisti perché si può
economica Carta al Palladio, che sfrutta intervenire con altri strati di gomma e
esattamente lo stesso procedimento ma con i pigmento per rafforzare le zone deboli e
sali di palladio. inoltre si possono fare modifiche con
pennello.
Cianotipia (1880- 1910) – Anche detta Blue-
print perché l’immagine finale è di colore
blu. Metodo veloce
SECONDA PARTE
basato su sali di ferro,
carta a un unico strato e
ad annerimento diretto.
Nelle due sezioni
Oggi è usato per
seguenti ci sono forse
planimetrie.
indicazioni un po’astruse
e di difficile
Procedimento al
comprensione, il motivo
carbone (1860/) – Si
per cui sono state
stende sulla carta una
compilate è perché uno
miscela di particelle di
possa avere un minimo di
carbone, gelatina e
guida tecnica a quello che
bicromato di potassio.
acquista soprattutto nella
Carta a due strati e ad
fotografia contemporanea
annerimento diretto.
poiché con il prevalere
Dopo l’esposizione le
dell’aspetto industriale
parti non impressionate
spesso su molti supporti
venivano lavate,
moderni è praticamente
ottenendo cosi
impossibile qualsiasi tipo
un’immagine con
di restauro in quanto le
chiaroscuri proporzionali
composizioni dei medium
alla densità e alla Figura 27 - Wilhelm Von Gloeden, Seated youth and
sono troppo complesse e
trasparenza del negativo. child holding vases of roses, 1914. Stampa salata
misteriose.
virata seppia. 39.5x29 cm. Courtesy: Fabio Castelli.
Per migliorarne i mezzi
toni si creò un procedimento di trasporto
Serve anche a sfatare un’errata idea di una
(transfert) su carta al carbone acquistabile in
maggior qualità in senso di durata delle
commercio in tre differenti colori: nera,
stampe moderne..anzi, quasi più della stampa
seppia e bruno-rossastra. In pratica
antica la stampa moderna ha bisogno di essere
l’emulsione esposta, indurita, veniva staccata
maneggiata con cura, poco esposta, non
dal foglio originale e riposizionata su un
piegata e la sua durata è comunque inferiore.
nuovo foglio. Poiché l’immagine così era
rovesciata, solitamente si eseguiva un
Deve essere il gallerista o chi per esso ad
secondo transfert.
37
Figura 28 - Luigi Ghirri, Senza Titolo, della serie: Paesaggi di Cartone, 1971. Stampa cromogenica su carta al polietilene.
18.5x23 cm. Courtesy: Fabio Castelli
La sovrapposizione delle tre immagini
avviene per trasferimento (dye transfer). Si
Procedimento a colori per distruzione di prepara una matrice di gelatina che assorbe la
coloranti (Detto anche Dye destruction) materia colorante in misura proporzionale alle
luci e alle ombre e che, messa a contatto con
Cibachrome 1963 – Ilfochrome 1991. la carta, dà luogo all’immagine colorata.
S’impone a partire dal 1980. Si basa sulla
dustruzione selettiva dei coloranti JMC Le tecniche a carbone, alla gomma
distrubuiti in tre strati in cui sono presenti bicromatata e dye transfer richiedono tre
anche sali d’argento. Supporto di poliestere e negativi distinti. Se il soggetto è immobile, è
polietilene. L’immagine finale è di coloranti facile fare esposizioni in tempi successivi, ma
azoici, prodotti sintetici, che sono stabili; il se si devono riprendere soggetti in movimento
problema è la stabilità meccanica del medium bisogna fare esposizioni simultanee. Le tre
che si divide in bande. matrici di gelatina sensibilizzata
corrispondente alla selezione tricromia blu,
verde e rossa, vengono inchiostrate in giallo,
magenta e ciano, e stampate su uno stesso
Stampe a sviluppo supporto di carta alla gelatina dando una
stampa a colori.
istantaneo
Questo procedimento ha un’ottima stabilità
all’oscurità mentre alla luce reagisce molto
meglio delle stampe cromogeniche.
Polaroid – Si divide in due tecniche: quella in
cui il negativo e il positivo sono separabili
(1947 Polaroid b/n – 1963 Polacolor – 1984
Fuji instant film FP 100) e quella in cui c’è un Stampe digitali
blocco unico con uscita automatica
dall’apparecchio, detto sistema integrale
(1972 SX 70). Soprattutto il sistema integrale
ha i coloranti molto instabili alla luce (infatti i Stampe a getto d’inchiostro – Sono le più
grandi formati professionali sono sempre in comuni, mercato molto diffuso, anche
positivo/ negativo separabili), all’umidità e al “casalingo”. Difficile darne una descrizione
calore. E’ il procedimento più instabile di precisa perché le caratteristiche di una stampa
tutti. dipendono dal tipo di stampante, dal tipo di
inchiostro e dal tipo di carta. Dopo un periodo
Procedimento a colori per trasferimento di di “stampa selvaggia” si è sentita la necessità
coloranti (Detto anche Dye transfer) di regolamentare questo tipo di stampa per
poter dare parametri di qualità e durevolezza.
In commercio con diversi nomi, come
Pinatype (1880), Eastman Wash-off relief Stampa a getto d’inchiostro “fine art” IRIS
(1936). Tra il 1945-1994 prodotto da Kodak e – Nel 1987 nasce la prima stampante IRIS
poi dal 1995 Dye Tranfer Corporation per il (nome commerciale) e negli anni Novanta le
mercato americano. IRIS-print o Giclée hanno avuto la loro età
dell’oro. Usata soprattutto da artisti o per
E’ usato principalmente da artisti e mondo riproduzioni. Si può usare con qualsiasi tipo
professionale.,è il procedimento più caro ma di carta, sia semplice o con strato di gelatina.
anche più stabile. Sulla carta c’è una strato Si basa sulla quadricromia (JMCK). Sono
39
baritato e uno di gelatina brillante più tre stampe molto fragili perché i colori non sono
Pagina
strati (matrici) in gelatina caricati ciascuno dentro la carta, ma sopra, quindi sono soggetti
con JMC. a colature in presenza di umidità o acqua e a
forti sbiadimenti in presenza di luce. Per comparire negli anni Novanta ed è diventata
ovviare a questo a volte le stampe venivano in fretta il procedimento più usato sul mercato
verniciate, ma dopo un po’ la stessa vernice si della stampa fotografica. Le carte sono
deteriora e a volte assume un colore giallastro. vendute dall’industria delle stampanti. Copre
sia il mercato amatoriale che quello
Stampa a getto d’inchiostro pigmentato di professionale-artistico per i prezzi molto più
tipo “fine art” – Iniziano ad essere usate bassi delle stampe “fine art”. Le carte essendo
negli anni Novanta, soprattutto per le industriale hanno una struttura molto
produzioni di artisti che spesso si rivolgono complessa e nei loro strati sono inseriti anche
ad atelier specializzati in questo tipo di agenti protettivi anti-UV, anti-ossidanti e filtri
stampa. In genere si usa una carta stile ottici, possono essere usate con coloranti o
“acquerello” (Sommerset, Hahnemuhle, pigmenti e possono essere di due tipi:
Lyson, Velin d’Arches) perché gli inchiostri
pigmentati sono più adatti alle carte opache, è Carte microporose: strato ricevente
possibile usarli però anche su carte brillanti. minerale che rende la carta poco
E’ poco raccomandabile verniciate gli flessibile e quindi non va arrotolata. Se
inchiostri pigmentati su carta opaca nella viene stampata a coloranti è molto
speranza di dare lucentezza. Grazie sensibile all’acqua e alla luce, se invece
all’inchiostro pigmentato (che non è a base viene stampata a pigmenti è davvero
d’acqua) le stampe risultano più stabili, ma i molto sensibile all’abrasione.
colori sono comunque sensibili alla luce e alle Carta con strato ricevitore a polimero
abrasioni. assorbente: meno sensibile
all’inquinamento, all’acqua e
Stampa a getto d’inchiostro su carta all’abrasione.
commerciale multistrato – Inizia a
Rispetto ad altre stampe il problema di queste
40
Pagina
Figura 29 - Jiang Zhi, Rainbow n. 1-6, 2006. Digital color print. 80x120 cm. Edizione 6/12. Courtesy: Fabio Castelli
con carta commerciale è che spesso il
deterioramento non è ne progressivo né
lineare.
N
el 1827, Joseph Nicéphore Niépce si
reca alla Royal Society di Londra per ma anche per la stessa storia della fotografia.
presentare la sua scoperta che lui
chiama ancora Eliografia ma che, di fatto, è
passata alla storia come la prima fotografia:
un’immagine di fabbricati e di tetti adiacenti
la sua abitazione, Le Gras, a Saint Loup
deVarennes, vicino a Chalon sur Saône,
ripresa dopo un’esposizione di circa otto ore
effettuata con una camera oscura posizionata
davanti a una finestra.
successo dell’esperimento del Signor Niépce invece, la presenza o meno della firma incide
Pagina
di fissare in modo permanente un’immagine decisamente meno sul loro valore. Le stampe
dalla natura». Autore di questa iscrizione è tarde non firmate, realizzate dopo la morte di
un artista, inoltre, possono esporre il recto di un’immagine, voglio ricordare che la
collezionista ad un alto rischio di frode o di loro presenza è bene che sia documentata
speculazione, perché non ci sono garanzie sul fotograficamente ai fini assicurativi e per il
numero degli esemplari presenti sul mercato ritrovamento delle opere in caso di furto o
e, molto spesso, sono solo delle cattive smarrimento, secondo quanto stabilito dallo
imitazioni degli originali. Non dobbiamo standard internazionale per la descrizione dei
dimenticare, infatti, che nella maggior parte beni culturali Object ID, elaborato nel 1993
dei casi, la miglior garanzia che un’opera dal J. Paul Getty Trust, lanciato nel 1997 e
fotografica mantenga il suo valore è che sia oggi adottato dalle principali forze
una stampa vintage, firmata e rara. Ancora dell’ordine, tra le quali FBI, Scotland Yard e
una volta, dunque, è difficile dare una ricetta Interpol.
precisa ma è necessario valutare caso per caso
e questo mette ancor più in evidenza la Per questo, quando si osserva un’opera
necessità, da parte del collezionista, di avere fotografica in una galleria e si sta decidendo
un buona preparazione. se acquistarla o meno, conviene sempre
vedere anche il retro della foto, a costo di
Detto questo, prima di analizzare i vari farla smontare: non accontentatevi di quello
“segni” che si possono trovare sul verso o sul
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Pagina
Figura 32 - Edward Weston, New Mexico, 1941. In basso a destra è stata evidenziata la sigla con le iniziali del suo nome e
la data.
che vi viene detto, verificate sempre tutto! un’etichetta in cui vengono riportati anche i
dati della galleria. E’ un’abitudine recente ma
Le firme che sta prendendo sempre più piede tra gli
artisti.
sempre nel dubbio) meglio, davvero, non fare sgualcite, negativi rigati, ecc.
nulla e rivolgersi a un restauratore
Questo è quello che si dovrebbe fare: test rigoroso valuta gli effetti dei materiali di
conservazione sui materiali fotografici.
trasportare i documenti su un vassoio Attualmente molti produttori e fornitori di
imparare a tenere la fotografia con due materiale di conservazione eseguono questo
mani o supportarla con un cartoncino più test sui loro prodotti. Se possibile, quindi,
rigido; acquistate prodotti che hanno superato il PAT
indossare guanti di cotone puliti quando o richiedete che tutto il materiale di
si consultano i materiali fotografici e non conservazione acquistato debba averlo
toccare mai il lato dell’emulsione superato.
dell’immagine fotografica (esempio:
stampe, negativi, diapositive, lucidi, ecc.); La carta e il cartone dovrebbero essere
limitare i tempi di manipolazione, poiché conformi ai seguenti criteri:
calore e umidità prodotte dalle mani
possono comunque deformare le
immagini;
preparare una superficie di lavoro e di alta percentuale di cellulosa (oltre 87%);
studio pulita; pH neutro (attorno al 6.5-7.5);
non utilizzare nastri adesivi, graffette, bassissimo contenuto di zolfo;
cavalieri, puntine o elastici sul materiale legante neutro, libera da lignina, da
fotografico; non utilizzare mai carpette o particelle metalliche, acide, perossidi,
buste in PVC. formaldeide e da agenti nocivi derivanti
dall’incollaggio.
Tutti i materiali di conservazione dovrebbero
superare il Photographic Activity Test
(PAT), come indicato negli standard in base
alla norma ISO 145523-1999 PAT. Questo
48
Pagina
Figura 35 - I materiali fotografici dovrebbero essere manipolati indossando sempre guanti di cotone puliti.
L’ambiente intermittenti.
Figura 36 - Va evitata la luce naturale e le fonti di illuminazione devono essere messe lontane dalle opere, per evitare il
surriscaldamento delle stesse.
50 lux per stampe a colori e per le copie i materiali a colori dovrebbero essere
del diciannovesimo secolo. conservati in ambienti a bassa
temperatura (sotto i 2° C e 30-40% di UR)
E’ , infine, limitare i tempi di esposizione e per assicurare la durata.
per questo sono consigliate luci intermittenti. per le collezioni fotografiche composte
da differenti procedimenti è
L’umidità relativa raccomandato il tasso di umidità relativa
del 35-40%.
Se è troppo bassa aumenta gli effetti
dell’elettricità statica e provoca screpolature L’inquinamento
sull’emulsione. Se troppo alta si genera
un’idrolisi dei coloranti e della gelatina che L’inquinamento atmosferico ha innumerevoli
favorisce la formazione e in seguito la effetti dannosi sui supporti fotografici. Alcuni
proliferazione di determinate spore e di alcuni gas, quali l’anidride solforosa, l’ossido
funghi all’interno dell’emulsione. d’azoto, i cloruri e i solventi, attaccano
l’argento metallico ossidandolo.
La temperatura
Stesso discorso per le particelle solide
dell’aria (minerali e organiche) che
Questo fattore si combina strettamente con danneggiano
l’umidità relativa. Una
l’emulsione e
temperatura troppo
provocano delle
elevata attacca la
rigature indelebili. Tra
gelatina e provoca dei
gli inquinanti che
distacchi
possono danneggiare
dell’emulsione. Al
le pellicole si
contrario, una
comprendono i
temperatura bassa
perossidi (derivanti
associata ad
dalla carta e dal
un’umidità relativa
legno), composti di
adeguata favorisce un
cloro, ossidi di azoto,
notevole allungamento
diossidi di zolfo,
della vita dei supporti Figura 37 - L’inquinamento atmosferico ha innumerevoli acido solfidrico (di
fotografici. Va da sé che effetti dannosi sui supporti fotografici
solito gli elastici
fluttuazioni di
possono contenere
temperatura e umidità dovrebbero essere
zolfo), impurità nelle colle, gas emanati dalle
evitate.
vernici, ozono prodotto da fotocopiatori e da
certe lampade e apparecchiature elettriche,
Fluttuazioni di temperatura e umidità ammoniaca, fumo, insetticidi, polvere,
dovrebbero essere evitate particelle abrasive e funghi. Sono consigliati
filtri d’aria a carbone attivo e moquette a
Generalmente la temperatura dovrebbe essere bouclé, piuttosto che rasata, perché pezzetti di
mantenuta più bassa possibile e costantemente fibra abrasivi possono essere rilasciati dal
monitorata; di seguito alcuni dati generali, pelo rasato per un tempo molto lungo.
fermo restando che le scelte vanno fatte dopo
aver consultato uno specialista, soprattutto per
i materiali a colori: Gli agenti biologici
50
Figura 38 - La soluzione migliore per le fotografie di piccolo formato è conservarle in una busta di carta idonea
(opaca o mylar)
manipolare la foto senza toccarla. come l’incurvatura.
Per i grandi formati, invece, la messa in E’ ottimale avere due livelli di contenitori:
cornice può essere un mezzo di busta e scatola, ma va comunque evitato
conservazione, in genere con polipropilene l’affollamento di pezzi in scatole o cartelle.
per la protezione contro l’acqua. Ci vuole Tutto il materiale, inoltre, deve avere inerzia
l’introduzione di uno spessore , o chimica comprovata. Il condizionamento
distanziatore, nell’interfaccia immagine-vetro, corretto è molto utile in quanto crea un effetto
per evitare problemi d’aderenza tampone da T e HR, protegge dalla luce e da
difficilmente reversibili e risolvibili. danni meccanici.
Figura 39 - Per i grandi formati la messa in cornice può essere un buon mezzo di conservazione
e composizioni complesse, spesso composizione chimica dei supporti, che
coperte da brevetti o segreti può essere una fonte di alterazione, ma
industriali, per cui è difficilissimo anche perché, a volte, il montaggio può
poter intervenire in maniera certa su creare tensioni nell’originale causando
alcuni problemi. Di fatto, le alterazioni deformazione o incrinature
chimiche e biologiche sono dell’immagine).
irreversibili e i danni sono evidenti
anche nell’alterazione dei colori e Gli interventi curativi
bisognerebbe eliminarne le fonti
come: colle, adesivi, spore, supporti Di fronte a una necessità oggettiva
inadatti, sempre con l’attenzione a non d’intervento, per cercare di ripristinare lo
modificare l’opera. stato ottimale dell’opera bisogna prima di
tutto ricordarsi che, spesso, meno si fa e
Soprattutto per l’opera d’arte contemporanea meglio è, e poi si può procedere ai seguenti
sono indispensabili informazioni tecniche e passaggi:
storiche sull’opera e si dovrebbe avere sempre
presenti le scelte dell’artista concernenti riposizionamento in piano dell’opera;
l’esposizione. Sarebbe importante conoscere consolidamento degli strappi e delle parti
anche il nome del montatore. Per opere di mancanti;
grande formato che invece non hanno reintegrazioni.
montaggio è importante ricordare di non
arrotolarle perché ci sono rischi di rotture e di E’ da notare che se per le foto contemporanee
deformazioni irreversibili. si tende a chiedere molto spesso un restauro
estetico, molto legato al valore di mercato, per
Gli interventi preventivi quella storica si pensa più a un restauro
archeologico.
Una volta in possesso di una fotografia
sarebbe opportuno far verificare da uno Prevenire è meglio che
specialista se ha bisogno dei seguenti
interventi: curare
pulizia; Nell’acquisto di un’opera fotografica bisogna
rimozione adesivi; richiedere informazioni precise
smontaggio (non solo per la sull’assemblaggio, il condizionamento, le
53
Pagina
Figura 40 - Ogni fotografia dovrebbe avere un suo imballaggio dedicato realizzato con materiali certificati
condizioni di archiviazione e quelle Montaggi
d’esposizione; spesso il come è vissuta
un’opera è evidente già da come il gallerista
Ci sono norme internazionali che
ce la propone. L’oggetto dovrebbe avere un
regolamentano i parametri espositivi e i
suo imballaggio dedicato, realizzato con
materiali da usare (uno su tutti lo AFNOR Z
materiali certificati, e facciamo attenzione
010 – jun 2005 e segg.) e indicano, per
anche a come il personale la manipola: a volte
esempio, quali tipi di trattamento del legno
il segno di impronte digitali sull’immagine
sono idonei per le teche espositive o quali
appare dopo molto tempo che l’opera è stata
vernici speciali possono essere usate, fermo
toccata nella maniera scorretta; ricordiamo
restando che vadano applicate almeno tre
inoltre che non esistono procedimenti di
settimane prima dell’utilizzo, in modo che
restauro che possano ripristinare l’opera, a
tutti i solventi o altri prodotti chimici siano
volte si tenta di coprire il danno con ritocco
evaporati.
pittorico, ma su superfici lisce e brillanti
spesso è impossibile.
Riguardo ai metalli vanno prediletti alcuni
tipi di acciaio galvanizzato o inossidabile,
Per il restauro delle foto a colori va tenuto
oppure alluminio o alluminio Dibond
presente che nessun restauro è possibile nel
(alluminio speciale, marchio registrato).
caso di un alterazione chimica dei coloranti,
che è di fatto la principale forma di degrado;
Per i materiali plastici sono raccomandati
l’instabilità dei coloranti può portare a viraggi
polietilene, polipropilene, gli acrilici, i
di colore dovuti al degrado di collanti residui
policarbonati e il plexiglass, mentre gomme e
sulla carta o al degrado dei coloranti stessi.
siliconi possono rilasciare nel tempo elementi
di deterioramento molto pericolosi. Da evitare
Con la fotografia a colori ci troviamo ad
il poliestere, poichè sulla superfici brillanti
affrontare problematiche conservative assai
crea un effetto di ferrotypage e a causa
complesse, in quanto, da un lato, c’è una
dell’elettrostatica può creare delle bande sulla
grande sensibilità dei coloranti ai solventi e
superficie dell’immagine.
agli inquinanti, dall’altro, c’è una cattiva
conoscenza dei materiali fotografici dovuta,
Per l’esposizione è sempre consigliabile che
come detto, a questioni di mercato industriale.
l’opera sia chiusa correttamente in una
L’unico modo per preservarsi da spiacevoli
cornice, per le stampe digitali su superfici
scoperte è attuare da subito interventi
porose o le Iris questo aiuta a prevenire il
preventivi che controllino luce, temperatura,
contatto con l’ozono, gas tra i più dannosi per
umidità relativa e contaminanti.
loro ed elemento molto presente nelle città a
causa dell’inquinamento.
Esposizione delle opere –
In linea generale è auspicabile che solo
materiali a norma, tra adesivi, colle e carta,
54
Pagina
Figura 41 - Questo disegno mostra, in sezione, un montaggio archivistico per fotografie d’arte
debbano essere messi a contatto con l’opera. e l’immagine diventa in pratica un oggetto in
Sul mercato c’è una predominanza di supporti plastica.
plastificati e per questi non si è ancora trovata
nessuna soluzione soddisfacente in caso di Le alternative meno invasive sono:
deformazioni fisiche .
Assemblaggio tramite adesivo a doppia
I montaggi contemporanei hanno il difetto di faccia amovibile dal pannello di supporto.
essere in gran parte irreversibili, mentre Assemblaggio pieno tramite strati
sarebbe consigliabile, per le stampe digitali sacrificabili per lo smontaggio.
fine art su carta, interporre uno strato di carta Assemblaggio con cerniere.
tra l’opera e l’assemblaggio fatto su Dibond o
su alluminio o su pvc. O creare un montaggio
su cerniera, simile a quello delle litografie.
Non avere un vetro davanti all’immagine
porta a danni meccanici e da inquinanti.
C
a muoversi in questo mondo nonché fornire
un riassunto dei temi più importanti affrontati
nei vari fascicoli di questa guida.
CALOTIPO
CARTA BARITATA
BARITE Rivestita generalmente di gelatina - solfato di
Solfato di bario. Polvere bianchissima stesa bario. Inventata nel 1881.
nelle carte fotografiche dette appunto baritate,
tra l'emulsione e il supporto in carta. CARTA AL CARBONE
Carta fotografica ai sali di cromo usata in
56
E
Dopo l'annerimento diretto veniva virata e
fissata.
C-PRINT
Sono le fotografie a colori che tutti hanno a
casa. La composizione è complessa, fino agli EDIZIONE
anni ’70 il supporto era cartaceo o in acetato Con il termine edizione si indica l’insieme di
pigmentato (Kodak dal 1940). Sul supporto un numero prestabilito di esemplari il cui
primario vengono stesi diversi strati numero è detto tiratura. Non c’è bisogno che
contenenti coloranti JMC (Giallo-Magenta- tutti gli esemplari siano stati stampati nello
Ciano). L’immagine è molto instabile a causa stesso momento ma, se previsto dall’autore,
della fragilità chimica dei coloranti. Dal 1970 possono esserlo in momenti successivi e in
con in supporti in RC Paper si ottiene miglior dimensioni diverse, a seconda della domanda
stabilità. I procedimenti più stabili oggi sul del mercato. Un’edizione, inoltre, può essere
mercato sono: Fujicolor Crystal Archive limitata o illimitata; numerata o non numerata
(1997) notato sul verso della stampa; Kodak a discrezione dell’artista. Anche se spesso si
Endura (2002) notato sul verso della stampa. ritiene che un’edizione limitata valga di più
Una volta che i colori hanno virato è rispetto ad una non limitata questo non è
impossibile ripristinarli. necessariamente vero. Se si tratta di una
edizione limitata la numerazione sarà a due
cifre separate da un trattino diagonale in cui il
numero a destra indica il totale degli
H
rame sensibilizzata, un'incisione a rilievo,
dalla quale si possa ottenere, con la stampa
fotografica, la riproduzione dell'originale. Si
basa sull'invenzione di Fox Talbot che nel
1852 brevettò un metodo per incidere lastre di
zinco o rame appositamente sensibilizzate, HYBRID DIGITAL PRINT
dalle quali trarre stampe. Nel 1858 ne Stampa fotografica da file fotografico digitale
migliorò il procedimento ricoprendo il ottenuta con l’impiego dell’attrezzatura film
rivestimento di gelatina e bicromato di printer, ossia macchinari che impressionano la
potassio con polvere di resina. In generale pellicola con una luce laser.
tutti i procedimenti di fotoincisione si basano
sulle proprietà della gelatina bicromatata o del
bitume di diventare insolubili dopo
l'esposizione alla luce.
I
G IMMAGINE LATENTE
Immagine invisibile a occhio nudo che si
forma nell'emulsione fotografica colpita dalla
luce. Diventa visibile (viene rivelata)
GOMMA BICROMATA (PROCEDIMENTO mediante l'azione chimica del bagno di
ALLA) sviluppo.
Semplificazione delle tecniche di stampa al
carbone. il procedimento si basa sulla
proprietà della gomma arabica, in presenza di
bicromato di potassio, di modificare la propria
idrosolubilità se esposta per qualche tempo
alla luce. Quanto più forte è l'azione della luce
sulla gomma bicromatata tanto meno
facilmente questa si scioglie. Un pigmento
L
viene mescolato con la gomma bicromatata e
applicato sulla superficie di un foglio di carta LAMBDA
58
da disegno, che viene quindi lavato. Una volta Tipo di stampa digitale da file su carta
fotografica che viene impressionata mediante
Pagina
N
stampa al pigmento.
P
NEGATIVO
Immagine ottenuta esponendo alla luce una
pellicola o una lastra trattata con materiale
fotosensibile i cui valori tonali sono invertiti
rispetto a quelli del soggetto fotografato.
PORTFOLIO
NUMERI F Cartella in cui sono raccolte fotografie scelte
Serie di numeri che indicano le aperture con e organizzate generalmente dallo stesso
cui si è impostata una lente. Più alto è il autore. Oppure edizione limitata di un gruppo
numero, più stretta è l’apertura: f/16, ad di immagini selezionate da un gallerista o da
esempio, è più stretto che f/11. un editore d'arte conservate un una cartella, o
contenitore.
STAMPA AL CARBONE
Questo procedimento di stampa consisteva
marrone intenso, fissata in iposolfito di sodio, dal tipo di inchiostro e dal tipo di carta. Dopo
un periodo di “stampa selvaggia” si è sentita
Pagina
STAMPA AL PLATINO
Processo di stampa utilizzato per il bianco e
V
nero che impiega una carta sensibilizzata con
sali di platino e ossalato ferrico. Quest’ultimo, VINTAGE
modificandosi in ferroso per esposizione alla Stampa eseguita dall’autore (o da un
luce, fa sì che i sali di platino si trasformino in laboratorio sotto il controllo dell’autore) in un
platino, metallo ben più stabile dell'argento. periodo non superiore ai due o tre anni dopo
E’ una carta a un unico strato e si stampa per la data dello scatto dell’immagine stessa.
annerimento diretto. Fu messa sul mercato
dalla Platinotype Company di Londra, VIRAGGIO
essendo però molto costosa decadde durante Trattamento chimico che serve a migliorare la
la Prima Guerra Mondiale venendo sostituita stabilità di una fotografia e trasformare il
dalla più economica Carta al Palladio, che colore di un'immagine argentica. L'argento si
sfrutta esattamente lo stesso procedimento ma unisce ad un altro composto quale oro,
con i sali di palladio. platino, selenio e zolfo.
www.collezionedatiffany.com
Fondatore: Nicola Maggi