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di Franco Fortini
Sommario
L’animale 1
«Qualcuno è fermo» 2
«Le piccole piante» 3
«Dimmi, tu conoscevi 4
«Sono nella stanza» 5
«E cosí una mattina» 6
«Disoccupato» 7
«Stanotte» 8
Elegie brevi 9
Saba 10
In memoria di E. V. 11
Per J.-Ch. V., dopo una lite 12
Lavori in corso 13
«Dove ora siete» 14
«Quella che» 15
Da una canzone dei primi del secolo 16
«Una semplice nebbia» 17
«Nel cortile» 18
Compiendo settantacinque anni 19
Su di un calendario svizzero 20
«Come presto» 26
«Aprile torna» 27
«Se mai laida» 28
La salita 29
L’inverno 30
Italia 1977-1993 32
Questo verso 33
Il custode 34
La salita 37
Composita solvantur 40
«Transi hospes» 41
«Sopra questa pietra» 42
«Cosí non fu» 43
«Guardo di notte» 44
«È il temporale» 45
«Ruotare su se stessi» 46
«La notte oppresse» 47
«Se volessi un’altra volta» 49
«E questo è il sonno...» 50
QUALCUNO È FERMO...
LE PICCOLE PIANTE...
DIMMI, TU CONOSCEVI...
immobili indifesi
ragni esili pendete.
DISOCCUPATO...
STANOTTE...
ELEGIE BREVI
SABA
La mattina di luglio
e a volo l’acqua della manichetta
va su gradini e foglie
e là di certo contenta mia moglie
allegra agita lo scintillío... 5
IN MEMORIA DI E. V.
1991.
LAVORI IN CORSO
QUELLA CHE...
Quella che.
È ritornata questa notte in sogno.
Ritornerai com’eri».
NEL CORTILE...
SU DI UN CALENDARIO SVIZZERO
AH LETIZIA...
Lontanissime sirene
d’autostrada, il sole viene!
Che domenica, che pace!
È la pace del vecchietto,
l’ora linda che gli piace. 10
LONTANO LONTANO...
SE LA TAZZA...
Se la tazza mi darai
che mi piace, la mia tazza
con il manico marrone,
gentilissima ragazza,
tu felice mi farai. 5
GLI IMPERATORI...
COME PRESTO...
APRILE TORNA...
SE MAI LAIDA...
LA SALITA
L’INVERNO
da Agrippa d’Aubigné
ITALIA 1977-1993
Compagni.
Non ti ricordi?»
Si, mi ricordo.
QUESTO VERSO
– Tu conmigo, rapaz? – Contigo, viejo.
IL CUSTODE
di risvegliarmi
LA SALITA
a Remo Bodei
COMPOSITA SOLVANTUR
TRANSI HOSPES...
Che era?
La volta del cielo
piano si contrae, piano. La fiamma soave
illumina a lungo la sera,
le classi inesorabili dei pini, 5
le fila liquide che marzo
giú tra i sassi divide.
E le erbe bambine, i rospetti perplessi,
Le nuvole eccelse rapprese, il mirabile inganno
che sosteniamo tuttavia. 10
GUARDO DI NOTTE...
È IL TEMPORALE...
RUOTARE SU SE STESSI...
Ruotare su se stessi
fino a perdere
i sentimenti e cadere.
Poi aprire gli occhi.
Quello che vedi è la gioia 5
la credevi persa
sciocco che eri.
Mi capisci, vecchio rozzo?
Sei tra erbe soleggiate e pietre.
Dal folto un cinghiale ti guarda 10
con i suoi occhi rossi tra le setole.
Un’ape ti considera attentamente.
È il vero per pochi attimi.
Alzati e cammina
davanti a te, 15
anche se ti hanno strappato lo sterno
anche se la pupilla
è cibo di formiche.
Tutto è ormai per te.
LA NOTTE OPPRESSE...
APPENDICE
DI LIGHT VERSES E IMITAZIONI
L’INCONTRO
AUSGRENZUNG
LIMES
da Horia Goga
LA SPEDIZIONE DI LA CONDAMINE
La spedizione di La Condamine
lasciò Parigi nel 1735 verso il Sud America
per determinare la lunghezza di un grado di longitudine
nelle vicinanze dell’equatore. Qual era la forma
vera della terra? Tre anni piú tardi 5
de Maupertuis, che era stato nell’Artide,
provò che la terra era uno sferoide
chiacciato ai poli.
La giubba, i sestanti,
i diari di bordo, i canocchiali
stanno nelle vetrine dei musei. Noi conosciamo 10
o crediamo conoscere
quale è il rapporto fra parole e immagini,
fra dolore e coraggio,
fra giovinezza e tedio
anche perché fu misurata allora 15
la lunghezza di un grado di longitudine.
A UN CRITICO
CONSIDERO ERRORE...
DURABLE 5168
Tu, neh, chi è serio uscire lo fai. Che mucchi, che tibie
fini, di dèe, a un drink, Leucònoe, che al Babylone
tendevi i numeri! Meglio qui checche arrapàte
(sia plurinsieme sia in tribú: hippies tre?); l’ultima
che in coppia di seta debilita, pomícia, da fare 5
un treno... Lo sai? Vini e liquori e il pazzo in breve
spelonca rese il cesso. Tum, occhio, tum! Fugge livida
l’E.T.A. Corpodío, a che omínidi credi? È là il poster.
DA HEGEL
DA BAUDELAIRE
1.
2.
DA BRECHT
DA HEANEY
per Paul Lawtton