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Nuova Umanità
XXXV (2013/3) 207, pp. 349-362
VERDI.
IL TEATRO DEL DOLORE
Introduzione
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Cf. P. Gossett - W. Ashbrook - J.Budden - F. Lippmann, Rossini Donizetti
Bellini, Ricordi, Milano 1995.
2
Cf. M. Mila, L’arte di Verdi, Einaudi, Torino 1980. Per una biografia diversa
su Verdi, cf. oltre al volume del Walker (F. Walker, L’Uomo Verdi, Mursia, Milano
1978), G. Servadio, Traviata, Rizzoli, Milano 1994.
350 Mario Dal Bello
3
Cf. Ibid.
4
Cf. C. Casini, Verdi, Rusconi, Milano 1982, pp. 45ss; per una analisi
dettagliata dell’opera in cui si evidenziano alcuni prodromi di sviluppo futuro
nelle figure di Abigaille –la gelosa – e nella scena della pazzia di Nabucco che poi
verrà sviluppata in Macbeth.
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Cf. ibid. Casini descrive molto bene sia I Lombardi come l’inserimento del
provinciale Verdi nei buoni salotti milanesi alla moda.
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Il caso di Macbeth
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Per i momenti giovanili di Verdi cf. M. Rinaldi, Gli anni di galera di
Giuseppe Verdi, Volpe, Roma 1969; C. Osborne, Tutte le opere di Verdi, Mursia,
Milano 1969.
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Il finale è diverso nelle doppia versione 1847 e 1865: nella prima, Macbeth
muore pentito per la sua ambizione, nella seconda invece c’è la battaglia finale
vittoriosa e Macbeth è ricordato come già ucciso.
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La drammaturgia verdiana i n queste opere è sottolineata da tutti gli esegeti,
cf. in particolare i lavori di Mila, Casini, Osborne, Budden. Per il Rigoletto, cf. M.
Conati, Rigoletto, una analisi musicale, Marsilio, Venezia, 1992.
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Per il Simon Boccanegra, cf. M. Bortolotto, Le magie vocali del Boccanegra,
Programama di sala dell’Opera di Roma, Roma 2012, pp. 93-97; per La forza del
destino, cf. E. Rescigno, La forza del destino, guida all’ascolto, Emme edizioni,
Milano 1981; per Don Carlo, cf. P. Mioli, Don Carlos, Mursia, Milano 1990.
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Il caso Aida
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La lettura del libretto rende ragione del dissidio interiore dello stesso
Verdi. Cf. P. Mioli, Tutti i libretti di Verdi, Newton & Compton, Roma 2001.
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La Messa da Requiem
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Sul Requiem i pareri sono disparati, sospesi tra negazione e avvicinamento
alla fede. Bastino a confronto due opinioni di grandi direttori verdiani: per Clau-
dio Abbado Verdi rimane sgomento di fronte al nulla, Riccardo Muti trova invece
un’affermazione del trascendente. Cf. M. Dal Bello, Il sacro in Verdi, in «Nuova
Umanità», XXVI (2004/5) 155, pp. 695-707, con relativa bibliografia. L’Episto-
lario verdiano presenta numerose tracce sul terrore della morte e pessimistiche
affermazioni sulla vita.
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I Pezzi sacri
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Per un’analsi completa di tutta l’opera verdiana cf. J. Budden, Le opere di
Verdi, EDT/Musica, Torino 1988, 3 voll.; G. De Van, Verdi, Un teatro in musica,
La Nuova Italia, Bologna 1994.
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Summary
One hundred and fifty years after his birth, Verdi remains almost
a mythical personality in the history of Italian unity, as the person
who gave a voice to the Resurgence. Above all he remains as one
of the greatest writers of musical theatre. The subject of suffering
is present in all his works, some of which (Rigoletto, La Traviata
and Aida) are still popular today. Who was Verdi? Looking beyond
the “hagiography”, a human and artistic analysis reveals a strong
and delicate person, who was able to give a voice to individuals and
society with a passionate love for people and their lives. He had a
deep understanding of every aspect of humanity, in suffering, love
and hope. Verdi’s “commedia”, produced during the whole period
between 1839 and 1893, touched his whole life, in suffering and in
hope, in a constant journey towards the light.