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ho incontrato
il mio angelo
E ti svelo
come puoi farlo anche tu
I Edizione 2010
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1. la partenza 17
Lunedì mattina
Rientro in ufficio e trovo un’incredibile sorpresa. Le
cassette inviate da Fabrizio mi attendono sul tavolo. Le
visiono sconvolta: sono tutti filmati americani di pro-
grammi tv... sugli angeli! In particolare sono tutte storie
americane di persone che dichiarano di aver incontrato
gli angeli. Sono davvero tante le coincidenze, troppe! Ma
che significano? C’è un mistero difficile da decifrare e mi
inquieta cercarne il significato. È come se avvertissi l’ar-
rivo di una tempesta imminente da cui voglio scappare.
Decido, quindi, di allontanarmi dal mistero che, imper-
territo, continua a interpellarmi. Cerco di convincermi
che sto solo creando un programma televisivo, che il mio
è un interesse puramente professionale. Ma è ormai trop-
po tardi: il mistero continua a parlare in attesa di una mia
mossa.
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COME FARE...
...per incontrare un angelo? È molto importante chiamarlo,
invitarlo a diventare nostro amico. È necessario chiedere per
ottenere il suo aiuto. E dare un nome al proprio angelo aiuta
a creare una relazione d’amicizia, intima e affettuosa. Come
fare? Cercate di ritirarvi in un momento di silenzio e con una
Lunedì mattina
Inizia una nuova settimana. Si registra la puntata pilo-
ta di Angeli. Io, però, non sarò presente. Mio figlio ha la
febbre, la babysitter ha la madre in ospedale e mio mari-
to sta lavorando all’estero. Mi sento sempre più sola ad
affrontare l’impegno quotidiano di crescere un bambino
piccolo, ma soprattutto avverto la mancanza di un so-
stegno affettivo. Ho trascorso un anno in Germania per
seguire mio marito e stare insieme con il bambino ap-
pena nato. In realtà, non siamo quasi mai stati insieme
e mi sono molto affaticata nel seguire la casa, la crescita
di Alberto e la carriera di mio marito. Sono rientrata in
Italia con mio figlio per cercare di recuperare me stessa.
Ma chi sono io? Dove sono finita? Mi cerco con tristez-
za negli impegni, nei doveri della mia giornata e non mi
riconosco. Non soffro la solitudine fisica, ma il dolore di
non essere ascoltata, la mancanza di attenzioni vere e la
sensazione di essere trascurata, data per scontata nella
mia capacità di essere presente e generosa. Mi sono persa
dietro i bisogni altrui: e ora, chi pensa a me? Anche il
lavoro non mi soddisfa più: sento il bisogno di crescere,
di maturare e dare sfogo alla mia creatività. Fare l’assi-
stente implica, ancora una volta, dedicarsi a una persona:
io vorrei incominciare a pensare a me stessa. Ma dove
iniziare? Non so come svoltare via, né se ho l’energia
per una rivoluzione. Ora devo occuparmi di mio figlio.
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Lunedì mattina
Dopo una lunga notte insonne ho preso la mia decisio-
ne. Durante la notte ho cercato disperatamente di com-
prendere come è bene che io agisca. Ho chiesto al mio
angelo custode di ispirarmi la scelta e di darmi la forza
di ascoltare la risposta del mio cuore. Non dormo per la
paura di sbagliare, per il senso di dovere nei confronti
della mia famiglia che schiaccia i miei sogni. Mi sento
egoista a cercare la mia realizzazione. Forse è meglio che
rinunci o rimandi a tempi migliori.
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Torno a casa
Comunico a mio marito la mia ultima decisione. Ov-
viamente non è felice, ma prova ad accettarla. È offeso
perché ho deciso diversamente da come avevamo concor-
dato e soprattutto perché in contrasto con i suoi proget-
ti. Non può però impormi una scelta diversa e, così, pro-
viamo a impostare una vita coniugale dove trovino spazio
anche i miei nuovi bisogni. Lo rassicuro che non farò mai
mancare nulla a lui e a mio figlio; ma è sufficiente?
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COME FARE...
...a sentire la presenza del nostro Amico Celeste, a sviluppa-
re il dialogo con la dimensione angelica? Scrivendo al nostro
angelo. Come? Prendiamo un quaderno, una penna (meglio
se colorata: il colore, infatti, ha una vibrazione che favorisce
il contatto con l’energia angelica) e una candela. Il quaderno
diventerà il nostro diario dove aprirci al dialogo con il nostro
angelo. Accendiamo la candela e raccogliamoci in silenzio per
aiutare l’incontro e l’ascolto. È indispensabile, quindi, elimi-
nare ogni elemento estraneo che turbi la tranquillità interiore:
vanno spazzati via tutti i pensieri negativi come la paura, la
rabbia, la gelosia, l’invidia. Se non riusciamo a liberarcene,
chiediamo agli angeli di eliminare ogni elemento che ostacola
l’incontro e l’ascolto della loro voce. Di spazzare via, dunque,
dalla mente ogni pensiero negativo che impedirebbe la pace
mentale. Gli angeli puliranno immediatamente ogni tossina.
Nel silenzio della nostra solitudine prestiamo attenzione al
nostro respiro: espiriamo lentamente buttando fuori tutta la
negatività che visualizziamo come un fumo nero che esce
dalla bocca. E inspiriamo, dunque, energia di luce pura, che
visualizziamo mentre entra dal naso e scorre in tutto il nostro
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COME FARE...
...a riconoscere i messaggi angelici? Le coincidenze sono uno
dei modi in cui si esprimono gli angeli. Quando ci accorgiamo di
alcune coincidenze, fermiamoci e osserviamole attentamente.
Chiediamoci, quindi, perché si sono manifestate. Qual è il loro
significato e, dunque, il messaggio da cogliere? Ogni coinciden-
za, infatti, non è frutto di un caso, ma di una sincronicità che è
espressione di una “regia” celestiale.
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Ore 4.30
Prendo carta e penna. Rimango nel letto e incomincio
a scrivere. Ho fatto un patto con gli angeli: io scrivo il
lancio, ma non il commento. «Lo scriverà qualcun altro!»
affermo decisa. Incomincio a scrivere il testo del lancio.
Non mi sento molto bene e non scrivo con facilità. “Pa-
zienza” penso. “Non posso essere perfetta... questo sarà
il testo più brutto della serie, ma non posso fare di più...”
Una calma improvvisa blocca i miei pensieri e il mio do-
lore. La mano sfugge al mio controllo, afferra la penna
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È passato un mese
Ho chiesto la separazione a mio marito. Riesco a sop-
portare il suo dolore, la sua rabbia e lo sconvolgimento
della mia vita familiare grazie all’appoggio dell’Angelo
che mi infonde calma, forza e serenità. Continuo a scrive-
re con sempre maggiore sicurezza. Il commento al filma-
to dei fidanzati è piaciuto tantissimo, ma ne sono certa:
non è solo merito mio...