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Già 1000 anni prima dell’Era Volgare, durante il regno ebraico di Salomone, i contatti tra il mondo "Una delle domande tradizionali che lo spirito
mediterraneo e il sub-continente indiano erano relativamente frequenti e costanti. classico si pone è: quale pezzo della motocicletta,
Successivamente, dal VI secolo a.C. al V sec. d.C. è documentata la presenza in India di Greci: esploratori, quale granello di sabbia di quale mucchio è il
soldati, mercanti, filosofi, ambasciatori… E questo sia nelle valli gangetiche dell’India del Nord sia nelle Buddha? Questa domanda va nella direzione
regioni meridionali dell’odierno Tamil Nadu. sbagliata, perchè il Buddha è dappertutto. Ma va
Le fonti sanscrite attestano infatti che nel V sec. a.C. esistevano in India importanti colonie greche. Nei anche nella direzione giusta, perchè il Buddha è
Vishnu Purana (1) è detto che “a est di Bharata [l’India] vivono i Kirata e a ovest gli Yavana”. La letteratura dappertutto"
buddhista li chiama “Yona”. Nel Sutra di Assalayana, il Buddha stesso, nel discorso che tiene al giovane
brahmana (2) Assalayana in merito alla suddivisione in caste, cita i Greci, dicendo: “Tu che pensi,
Assalayano: hai sentito che tra gli Ioni ed i Kabuli ed in altri paesi stranieri vi sono due sole caste, signori e
servi; e che il signore può divenire servo, ed il servo signore?”. Questo non significa che il Buddha “storico” (da: Lo Zen e l'arte della manutenzione della
sia entrato in contatto con i Greci, ma dimostra comunque che essi erano ben conosciuti nell’India del V - motocicletta)
VI sec. a.C.
I termini che designano i Greci dell’India, Yona e Yavana, derivano direttamente dal nome “Ioni”, con cui
venivano chiamati i Greci che abitavano le coste e le isole dell’Asia Minore (l’attuale sponda egea della EVENTI
Turchia).
Seminario di pittura sumi-e a Varazze_aprile 2014
Pitagora Zazen a Genova_novembre 2013
E’ interessante osservare che era ionico, essendo nato a Samo, il filosofo Festival dell'Unisabazia_giugno 2013
Pitagora, contemporaneo del Buddha Shakyamuni, il quale poneva a fondamento
Conferenza sullo zen a Genova_giugno 2013
della propria scuola (che era insieme filosofica, religiosa e politica) una visione
del mondo molto simile a quella di diverse tradizioni indiane. Secondo Pitagora, il Introduzione allo Zen Soto a Genova_novembre
quale molto probabilmente, come il Buddha, come Socrate, come Cristo, non
2013
scrisse mai nulla, l’anima sopravvive dopo la morte del corpo, e trasmigra in altri
corpi (metempsicosi). La catena delle trasmigrazioni cessa solo dopo la UNISABAZIA
purificazione dell’anima stessa. La sua filosofia era quindi non solo una diversa
visione dell’uomo e del mondo, ma piuttosto una vera e propria disciplina Su alcune fonti della vita del Buddha - 3 - Le
spirituale, basata sulla non-violenza, sulla rinuncia, su una alimentazione opere di Asvaghosa e la letteratura kavya e
mahakavya
vegetariana, e sostenuta altresì da una comunità di persone motivate dalle
stesse finalità. I suoi discepoli erano divisi, come in molte comunità spirituali Su alcune fonti della vita del Buddha - 2 - Dalla
Pitagora letteratura dei Jataka al Jatakamala di Arya Sura
indiane, tra gli “acusmatici”, cioè gli ascoltatori, e i “matematici”, coloro che
erano ammessi agli insegnamenti più profondi. Pitagora era quindi molto simile ad un guru, i maestri spirituali Su alcune fonti della vita del Buddha - 1 - Le fonti
delle tradizioni indiane. Così come gli insegnamenti erano (e sono tuttora, in certi ambiti) di ordine nel Canone Pali
“essoterico”, ovvero rivolti a tutti, o “esoterico”, destinati ad una cerchia di iniziati. La parabola come genere letterario: il Sutra del
Loto
Alessandro/Sikandar Corpo e mente, qui ed ora
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IL BUDDHA DELLE CIMINIERE: UNISABAZIA 2010/11 - I Greci in India 21/11/2014
Menandro/Milinda LIBRI
Il più famoso dei re indo-greci fu senza dubbio Menandro I, il quale regnò su un vasto territorio dell’attuale Le gesta del Buddha
Punjab verso la metà del II sec. a.C. La conquista di Lhasa
Oltre che dagli storici greci, è ricordato anche nella letteratura buddhista con il nome di Milinda, che ricorre Il Grande Gioco
già nel titolo di un fondamentale testo del buddhismo più antico, redatto forse in sanscrito e poi in pali, il Gandhi - Il risveglio degli umiliati
Milindapaňha, ovvero Le domande di Milinda. Si tratta di una serie di dialoghi, divisi in 7 libri, paragonabili ai
dialoghi socratici/platonici, tra il re Menandro/Milinda e il monaco buddhista Nagasena. Nell’opera vengono Apologia del Buddhismo
toccati un po’ tutti gli argomenti degli insegnamenti del Buddha, con il probabile scopo di creare un testo Dare il cuore a ciò che conta
utile alla diffusione del buddhismo, fors’anche nella stessa Grecia. Alla fine del VII libro dell’opera si legge Guida zen per non cercare la felicità
che Milinda, dopo i lunghi colloqui con Nagasena, “cessò dall’aver dubbio alcuno nelle Tre Gemme”(6), I vagabondi del Dharma
“divenne pieno di fiducia e libero di brame e tutto il suo orgoglio e presunzione lasciarono il suo cuore” e si
dedicò ad una sincera pratica del Dharma del Buddha. Lasciò il regno al figlio e “abbandonando la vita sotto Il Sutra del Diamante
un tetto per una condizione senza tetto, divenne grande in introspezione e raggiunse lo stato di arhat”(7). Il Sutra della Piattaforma
Non è possibile stabilire se la conversione di Menandro sia un fatto storico, ma è certo che il testo dimostra Il libro del desiderio - Libro della misericordia
il profondo interesse del re greco, forse anche dettato da un calcolo politico, per le tradizioni religiose dei Il mandala di Sherlock Holmes
suoi sudditi indiani. Il pensiero del Buddha
Le influenze reciprocamente esercitate dalle culture greca e indiana nei sei secoli prima dell’Era Volgare sono
documentate in vari campi. Si sono visti esempi negli ambiti filosofici e spirituali. In campo artistico, è Lo Zen alla guerra
probabile che l’influsso ellenistico abbia contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell’arte buddhista Operazione Shadow Circus
(per quanto questa definizione possa valere). Alle origini, il Buddha non venne mai raffigurato: sarebbe stato Paura
un condizionamento, una riduzione dell’essenza del suo insegnamento, la vacuità, e quindi il non-dicibile, a Satori
ciò che è visibile, ad un mero concetto, ad una nozione rappresentabile. La presenza del Buddha nelle opere
d’arte era solo suggerita da simboli: un seggio vuoto, un ombrello regale, un reliquiario… Sotto l’influenza dei
Tornare a casa - Un commento Zen all'Odissea
canoni dell’estetica greca, vennero invece create le prime raffigurazioni antropomorfiche del Buddha, Una volta ero un soldato
soprattutto nella postura in piedi. Osservandole ancora oggi, non è possibile non andare col pensiero alle
immagini classiche delle divinità greche, soprattutto alle figure apollinee con i fini drappeggi dei manti. CINEMA
Eracle/Vajrapani L'arpa birmana
Un interessante caso di fusione tra elementi delle due culture è quello, Piccolo Buddha
attestato anche in un famoso bassorilievo, tra la figura del semidio greco Passaggio in India
(e poi romano) Eracle e il bodhisattva Vajrapani, “colui che tiene il vajra”
(8), uno dei protettori del Buddha, di cui rappresenta la potenza. Nel Orizzonte perduto
bassorilievo, Vajrapani è raffigurato nudo, muscoloso, con le tipiche
fattezze di Eracle. Ed il vajra nelle sue mani diviene un tozzo bastone, che MUSICA
rinvia alla famosa clava del semidio greco.
Secondo certe tradizioni, infatti, Eracle si era recato in India, dove aveva I maestri di Leonard Cohen
avuto molti figli maschi ed una figlia, Pandea. Ne parla lo scrittore Lucio Franco Battiato: tra echi di danze sufi ed oceani
Flavio Arriano (nato nel 95 d.C.) nella sua opera India (Indiké), dove dice di silenzio
che la popolazione indiana dei Sibi sosteneva di discendere dai soldati Santi del giorno: John, Paul, George, Richard
superstiti della spedizione di Eracle, ed infatti la loro tipica arma era la
Eracle/Vajrapani protegge il Buddha clava. In India Eracle scoprì anche un nuovo ornamento, la margherita
marina, ovvero l’ostrica perlifera, la cui pesca è ancora oggi fiorente lungo
le coste indiane.
Dioniso/Śiva
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IL BUDDHA DELLE CIMINIERE: UNISABAZIA 2010/11 - I Greci in India 21/11/2014
Come Eracle, anche il dio Dioniso si dice abbia compiuto, prima di Alessandro, una spedizione in India, della
quale parla Arriano. Ivi egli fondò città e diede loro delle leggi; fece dono agli Indiani del vino, come aveva
fatto con i Greci; insegnò a seminare e ad arare la terra con i buoi. Lo zazen al Festival dell'Oriente di Carrara 2012
“Insegnò loro a venerare diversi dèi e in particolare lui stesso suonando
cembali e timpani; fece loro imparare la danza dei Satiri”, il kordax (9);
mostrò come farsi crescere i capelli in onore della divinità… ARCHIVIO BLOG
Dioniso (Bacco per i Romani, ma anche Liber Pater) era il dio al centro del ► 2014 (19)
culto chiamato Orfismo (da Orfeo, sacerdote del culto stesso). Non era
una divinità originaria della Grecia, bensì della Tracia (tra le attuali Grecia, ► 2013 (50)
Bulgaria e Turchia Europea). Era quindi estraneo al pantheon ▼ 2012 (43)
dell’aristocrazia greca, ma molto più vicino alle classi popolari, e alla loro
spinta democratica e libertaria. ► dicembre (2)
Caratteristica centrale dell’Orfismo è la concezione della necessità per ► novembre (10)
l’uomo di trasmigrare da un corpo ad un altro (non necessariamente
▼ ottobre (27)
umano), fino a raggiungere la perfezione spirituale. Il corpo è una sorta di Dioniso
prigione in cui l’anima è racchiusa a causa delle sue colpe, ma è anche ciò Perchè Bodhidharma è partito per Hollywood?
che le permette di evolversi. La via della salvezza non consiste in una astratta contemplazione del divino, - 3 - ...
ma negli slanci frenetici, fisici e spirituali, che preparano l’unione effettiva col dio. L’Orfismo ha addolcito gli UNISABAZIA 2010/11 - La CIA in Tibet
aspetti più estremi di altre forme del culto dionisiaco, ha sostituito le danze orgiastiche (il kordax), l’uso
De Bello
rituale del vino e della carne, con offerte vegetali e di incenso, e con danze e canti liturgici.
Ma tutti questi aspetti, più o meno estremi, del culto dionisiaco (che sono anche alla base delle concezioni UNISABAZIA 2010/11 - Monaci e/o samurai?
pitagoriche), hanno permesso ad alcuni studiosi di collegare la figura di Dioniso a quella del dio indiano Śiva UNISABAZIA 2010/11 - L'Imperatore Ashoka
e al culto śivaita, fino a far parlare di Dioniso come di uno Śiva occidentale.
Sono déi accomunati da infiniti elementi: le sembianze fisiche, i capelli UNISABAZIA 2010/11 - I Greci in India
lunghi, l’abbigliamento “selvaggio” o la stessa nudità, l’uso rituale di Perchè Bodhidharma è partito per Hollywood?
sostanze inebrianti, il vino o il soma (10), e di carni; l’utilizzo di strumenti - 2 - ...
musicali, soprattutto a percussione, per raggiungere stati di trance Correva l'anno 1966...
mistica; e, non ultima, una sessualità vissuta con finalità di ordine
spirituale, argomento che necessiterebbe di una trattazione a se stante. UNISABAZIA 2009/10 - Le parabole del Buddha
Dioniso e Śiva rappresentano le energie naturali, sono déi della natura: UNISABAZIA 2009/10 - Il Buddha prima del
mostrano all’uomo i metodi per conoscere se stesso (Śiva è il Signore dello Buddha
Yoga) e per comunicare con tutti gli esseri viventi: gli animali, anche i più Franco Battiato: tra echi di danze sufi ed
feroci, ascoltavano rapiti e pacificati la musica del sacerdote dionisiaco oceani ...
Orfeo, e Śiva è anche Paśupati, Signore degli animali.
Dioniso, si è detto, ha insegnato agli Indiani la danza sacra dei Satiri che Come il monaco Senkei
Shiva/Pashupati
porta all’unione col dio. E Śiva è anche Nataraja, il Signore della danza, Perchè Bodhidharma è partito per Hollywood?
manifestazione dell’energia ritmica primordiale da cui Tutto ha origine. - 1 - ...
UNISABAZIA 2007/08 - Il Grande Silenzio
Molti secoli dopo, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900) scriverà: “Potrei credere solo a un dio
che sapesse danzare”. UNISABAZIA 2007/08 - Il Silenzioso degli
Shakya
Testi e siti Internet citati e /o consultati UNISABAZIA 2006/07 - Thich Nhat Hahn
UNISABAZIA 2006/07 - Il XIV Dalai Lama
Danielou, Storia dell’India, Ed. Ubaldini
Danielou, Śiva e Dioniso, Ed. Ubaldini UNISABAZIA 2006/07 - Kodo Sawaki
Stutley, Dizionario dell’Induismo, Ed. Ubaldini UNISABAZIA 2006/07 - Lama Yesce e Lama
Batchelor, Il risveglio dell’Occidente, Ed. Ubaldini Tenzin Osel...
Abbagnano, Storia della filosofia, Ed. UTET
UNISABAZIA 2006/07 - Tiziano Terzani
Severino (a cura di), Filosofia, Ed. Curcio
Kipling, L’uomo che volle essere re, Ed. Sellerio UNISABAZIA 2006/07 - Studiare la Via del
Cornu, Dizionario del Buddhismo, Ed. Bruno Mondadori Buddha
Cagnola (a cura di), Dialoghi del Re Milinda, Ed. Phoenix (3 voll.) 5 OTTOBRE - Santi del giorno: John, Paul,
Arriano, L’India, Ed. BUR George, ...
O m odeo Salè, Breve storia dell’arte indiana, Ed. Martello
UNISABAZIA 2005/06 - 8 - Zen
Grant – Hazel, Dizionario della mitologia classica, Ed.SugarCo
UNISABAZIA 2005/06 - 7 - La guerra
http://www.canonepali.net/m n/m n_93.htm (voce: Assalayana Sutta) UNISABAZIA 2005/06 - 6 - Il karma
http://it.wik ipedia.org (voci: Vajrapani, O rfism o, Dioniso, Regno indo-greco, Alessandro)
UNISABAZIA 2005/06 - 5 - Corpo e mente, qui
ed ora...
Note
1) I Purana sono antichissim e raccolte di testi della letteratura indiana successiva ai Veda. In essi sono trattati argom enti quali UNISABAZIA 2005/06 - 4 - La comunità dei
la creazione e la distruzione degli universi, le genealogie divine, le storie delle dinastie regali, le arti m ilitari, la m edicina, la
praticant...
geografia.. I Purana sono divisi in varie categorie: Brahm a P., Visnu P., Garuda P., Shiva P. ecc. – Ebbero la funzione di far
► settembre (4)
pervenire gli insegnam enti anche alle categorie sociali “inferiori” e alle donne.
2) Appartenente alla prim a delle quattro caste tradizionali, quella sacerdotale (della quale possono far parte anche laici che
svolgono attività non sacerdotali).
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3) Dal greco sk epsis, che significa critica, investigazione, ed anche dubbio, però in senso positivo, il dubbio che non blocca, m a
spinge alla ricerca. 12 anelli
4) Il bodhisattva (= “essere dell’Illum inazione”) è colui che rinuncia per la sua grande com passione ad entrare nel nirvana, al arte
fine di aiutare tutti gli esseri a raggiungere con lui il Risveglio.
5) A queste tradizioni, che si è visto essere solo in parte leggendarie, si ispirò Rudyard Kipling per il suo rom anzo breve “L’uomo bodhisattva
che volle essere re” del 1888, da cui John Huston trasse il film “L’uomo che volle farsi re” (1975) con Sean Connery e Michael Buddha
Caine. Cina cinema compassione
6) Il Buddha, il Dharm a (gli insegnam enti), il Sangha (la com unità dei praticanti).
7) Colui che, em ancipato da tutte le contam inazioni delle passioni, alla m orte entra nel nirvana, liberato dall’esistenza ciclica, il corpo Dalai Lama
sam sara. La via dell’arhat si distingue da quella del bodhisattva per la com passione di quest’ultim o, che dedica agli altri esseri Deshimaru Dharma Dogen
la propria pratica. duhkha
8) Il vajra (= “fulm ine”, o “diam ante”) rappresenta i m ezzi abili, ed è accom pagnato dalla cam pana, sim bolo della vacuità. Il ego
buddhism o tantrico è detto anche Vajrayana, la Via del vajra.
9) I Satiri erano geni dei m onti e dei boschi, che accom pagnavano le Ménadi, le seguaci di Dioniso, nelle feste.
Rappresentavano gli aspetti più licenziosi del com portam ento um ano, e vennero raffigurati anche con zam pe di cavallo, code e Giappone guerra
piccole corna sulla fronte. ignoranza impermanenza
10) Som a è il nom e di una pianta (non m eglio identificata) e del suo succo, utilizzato ritualm ente com e inebriante o forse com e
India induismo interdipendenza
vero e proprio allucinogeno durante alcuni tipi di cerim onie.
karma
m. mauro ton ko, ottobre 2010
letteratura
Pubblicato da Ton Ko a 10:55 Consiglialo su Google meditazione
Etichette: Alessandro, arte, bodhisattva, cinema, Dioniso, Eracle, Grecia, India, Kipling, letteratura, Milinda, musica, mente mito
morte
Occidente, Pitagora, reincarnazione, rinascita, Shiva
Nobili Verità
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