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1 Il titolo completo è Allgemeine Theorie der Schönen Künste in einzeln, nach alphabetischer
Ordnung der Kunstwörter auf einander folgenden, Artikeln abgehandelt. Ad esso ci riferiremo
con l’abbreviazione Lexikon. Mi permetto di rinviare inoltre a J.G. Sulzer, Teoria generale delle
belle arti, a cura di A. Nannini, con una presentazione di F. Bollino, Bologna, Clueb, 2011.
2 Sulzer a Bodmer, 10 dicembre 1771, in Briefe der Schweizer Bodmer, Sulzer, Geßner.
Aus Gleims literarischem Nachlasse, a cura di W. Körte, Zürich, Heinrich Geßner, 1804, p.
400. Si veda anche la lettera del 7 dicembre 1771, in cui Sulzer sostiene che «l’accoglienza
riservata a quest’opera da parte di quei lettori che non si credono essi stessi critici e giudici
in materia d’arte è del tutto incoraggiante.» Cfr. Johann Georg Zimmermann: Sein Leben und
bisher ungedruckte Briefe an denselben […], a cura di E. Bodemann, Hannover, Hahn’sche
Buchhandlung, 1878, p. 207.
Tonelli nel 1967-1970, che comprenderà anche l’indice dell’opera, edito per la prima volta
nel 1799. I Litterarishe Zusätze di Blanckenburg verranno pubblicati, in forma accresciuta e
autonoma, nei tre volumi editi tra il 1796 e il 1798.
4 Cfr. C. Zelle, Ästhetischer Enzyklopädismus – Johann Georg Sulzers europäische Dimension,
http://homepage.ruhr-uni-bochum.de/carsten.zelle/dateien/Sulzer.pdf, p. 30.
5 In generale, cfr. J. Dobai, Die bildenden Künste in Johann Georg Sulzers Ästhetik. Seine
«Allgemeine Theorie der schönen Künste», Winterthur, Konkordia, 1978, pp. 221 ss.; C. Zelle,
Ästhetischer Enzyklopädismus – Johann Georg Sulzers europäische Dimension, cit., pp. 19-25.
6 [J.H. Merck], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste […], in «Frankfurter Ge-
lehrte Anzeigen», 11 Feb. 1772, pp. 89-94, ora ad es. in Goethe’s sämmtliche Werke, 30 voll.,
Stuttgart und Tübingen, J.G. Cotta’scher Verlag, 1851, vol. XXVI, pp. 3-7, da cui citeremo.
7 J.W. Goethe, [Rec.] Die schönen Künste in ihrem Ursprung […], in «Frankfurter Gelehrte
Anzeigen», 18 Dez. 1772, pp. 801-7, trad. it. in J.W. Goethe, Scritti sull’arte e sulla letteratura,
a cura di S. Zecchi, Torino, Bollati Boringhieri, 1992, pp. 39-43. Per un commento sulla reazio-
ne di Goethe al Lexikon di Sulzer, cfr. tra gli altri A. Tumarkin, Der Ästhetiker Johann Georg
Sulzer, Frauenfeld-Leipzig, Huber & Co., 1933, pp. 19 ss.; J. Dobai, Die bildenden Künste in
Johann Georg Sulzers Ästhetik, cit., pp. 223-8; A. Lamblin, Sulzer, genèse et réception de sa
«Théorie générale des Beaux-Arts», in «Le texte et l’idée», 18, 2003, pp. 39-72, qui pp. 59 ss.;
E. Décultot, L’esthétique de Sulzer entre l’Allemagne et la France au XVIIIe siècle, in L’esthétique
de Johann Georg Sulzer (1720-1779). Actes du colloque international du 21. novembre 2003, a
cura di B. Deloche, Lyon, Université Jean Moulin-Lyon 3, 2005, pp. 11-37, qui pp. 12-3 e 29-
31; W. Robson-Scott, The younger Goethe and the visual arts, Cambridge, Cambridge University
Press, 1981, pp. 49-51.
8 Cfr. [J.J. Engel], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste […], in «Neue Bibliothek
der schönen Wissenschaften», 15, 1773, 1. Stück, pp. 32-85, qui p. 35.
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9 Cfr. [J.H. Merck], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste, cit., p. 3.
10 J.W. Goethe, Scritti sull’arte e sulla letteratura, cit., p. 40.
11 Cfr. [C.M. Wieland], [Rec.] Die schönen Künste in ihrem Ursprung […] betrachtet von
J.G. Sulzer, in «Erfurtische gelehrte Zeitung», 47. Stück, 1772, pp. 393 s., qui p. 393.
12 Cfr. G.S. Steinbart, Grundbegriffe zur Philosophie über den Geschmack. Erstes Heft,
an Christian Felix Weiße und einige andere Freunde, 2 voll., Breslau, Wilhelm Gottlieb Korn,
1803, vol. I, pp. 98-101 e pp. 110 s., qui p. 99.
14 Cfr. [J.G. Herder], [Rec.] J.G. Sulzer, Allgemeine Theorie der schönen Künsten, in «����
All-
gemeine deutsche Bibliothek», 22, 1774, pp. 5-35, qui pp. 8 s.
15 [J.H. Merck], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste, cit., p. 3.
16 J.W. Goethe, Scritti sull’arte e sulla letteratura, cit., p. 39.
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17 «Alcune cose sono ripetute troppo spesso; altre sono trattate troppo in generale.» Briefe
ticolo Regeln; Kunstregeln, apparso nel secondo volume del Lexikon (1774).
20 Cfr. J.W. Goethe, Aus meinem Leben. Dichtung und Wahrheit, 1831, trad. it. Dalla mia
vita. Poesia e verità, 2 voll., Torino, Utet, 1966, vol. I, p. 719: «Poiché in questa distrazione
non riuscivo a creare in senso artistico, mi perdevo sempre daccapo in speculazioni estetiche:
ed infatti ogni teorizzare indica mancanza od arresto di forza produttiva. […] Era stata annun-
ziata la teoria di Sulzer, più adatta per il dilettante che non per l’artista. Nell’ambito di queste
concezioni si esigono soprattutto effetti morali, cosicché ne sorge subito un dissidio tra la classe
creatrice e quella usufruente: perché una buona opera d’arte può avere ed avrà senz’altro con-
seguenze morali, ma esigere scopi morali dall’artista significa rovinargli il mestiere».
21 Cfr. Briefe von Christian Garve, cit., pp. 98-101 e pp. 110 s. Garve, tuttavia, dirà anche
sostanzialmente non estetico, in quanto sovraccarico di riflessioni morali. Cfr. J.A. Eberhard,
Handbuch der Ästhetik für gebildete Leser aus allen Ständen, 4 voll., 1803-1805, vol. I, 1803,
pp. 272 s.
23 Cfr. la lettera a Christian Gottlob Heyne, aprile 1772, cfr. J.G. Herder, Briefe. Gesam-
tausgabe 1763-1803, 10 voll., Weimar, Böhlaus Nachfolger, 1977-1996, vol. II, Mai 1771-April
1773, 1977, p. 158. Cfr. anche la lettera di Herder a Merck del 16 novembre 1771, in cui si
annuncia che il Lexikon sarebbe ben al di sotto delle sue aspettative, ibidem, p. 106.
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28 [J.G. Herder], [Rec.] J.G. Sulzer, Allgemeine Theorie der schönen Künsten, cit., p. 10.
29 Cfr. [C.M. Wieland], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste […], in «Der
Teutsche Merkur», 1775, 1. Viertelj., pp. 277 s.
30 Cfr. [C.M. Wieland], [Rec.] Die schönen Künste in ihrem Ursprung […] betrachtet von
J.G. Sulzer, in «Erfurtische gelehrte Zeitung», 47. Stück, 1772, pp. 393 s., qui 393.
31 Cfr. [C.M. Wieland], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste […]. Erster Theil, in
Herzensergießungen di Wackenroder, cfr. W.H. Wackenroder, Sämtliche Werke und Briefe, ed.
critica a cura di S. Vietta e R. Littlejohns, 2 voll., Heidelberg, Winter Universitätsverlag, 1991,
vol. I, p. 57; vol. II, p. 306; p. 317; pp. 438 ss.; pp. 457 ss.
34 Cfr. E. Décultot, Eléments d’une histoire interculturelle de l’esthétique. L’exemple de la
«Théorie générale des beaux-arts» de Johann Georg Sulzer, in «Revue germanique internationale»,
10, 1998, pp. 141-60, qui p. 159.
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35 Per qualche indicazione sugli influssi diretti del Lexikon – che qui non posso trattare –
mia – faceva sfoggio delle sue conoscenze: «Ha, tutto sommato, una bella cultura. […] Mi ha
sciorinato molte nozioni, da Batteux e Wood, da de Piles a Winckelmann, e mi ha dichiarato
di aver letto da cima a fondo la teoria di Sulzer, parte prima». J.W. Goethe, Die Leiden des
jungen Werther, 1774, trad. it. I dolori del giovane Werther, Milano, Mursia, 1972, p. 28.
38 Cfr. la biografia di Philipp Hackert scritta da Goethe, nella quale si afferma che «[al
signor Sulzer] Hackert deve gran parte della sua prima formazione; per di più, ha sempre
parlato di lui con un’assoluta venerazione, e il suo dizionario rimase canonico per l’artista
[Hackert] fino alla sua fine». J.W. Goethe, Philipp Hackert Biographische Skizze nach dessen
eignen Aufsätzen entworfen, Tübingen, J.G. Cottaischen Buchhandlung, 1811, p. 9.
39 Frascati, 15 novembre 1786. Cfr. J.W. Goethe, Italienische Reise, 1816-1817, trad. it. Viaggio
in Italia, Milano, Rizzoli, 2006, pp. 127 s. Il giudizio su Sulzer viene specificato meglio nelle pagi-
ne scritte a Caserta il 15 marzo dell’anno successivo: «Quale differenza c’è fra un uomo che vuol
coltivarsi partendo dall’intimo dello spirito, e un altro, che vuole influire sugli altri, e dar loro
un’istruzione pratica? La teoria di Sulzer mi è sempre stata odiosa per la falsità del suo principio;
ebbene, ora ho constatato che quest’opera contiene ancor ben più che la gente non abbia bisogno
di sapere. Le molte cognizioni che essa offre, il modo di pensare cui si è limitato un uomo di
valore come il Sulzer, non sono sufficienti per personaggi del gran mondo?», ibidem, pp. 196 s.
40 Cfr. rispettivamente Kant’s Gesammelte Schriften, 23 voll., Berlin, Königlich-Preussische
Akademie der Wissenschaften zu Berlin, 1900-1955, vol. IV, 1903, p. 411 in nota; vol. VII,
1907, p. 332 in nota.
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41 Cfr. O. Schlapp, Kants Lehre vom Genie und die Entstehung der Kritik der Urteilskraft,
Gelehrten Anzeigen», 36. Stück, 23 marzo 1772, pp. 298-301. Si veda anche la recensione
all’articolo Belle Arti, apparsa sempre nel 1772 sulla medesima rivista, cfr. 93. Stück, 3 agosto
1772, pp. 798 s. Per un parallelo tra le concezioni di Sulzer e di Haller, cfr. A. Tumarkin,
Wesen und Werden der Schweizerischen Philosophie, Frauenfeld, Huber, 1948, pp. 82-5; D. Gay,
Johann Georg Sulzer et Albrecht von Haller, notes sur la valeur et la fonction de la poésie, in
L’esthétique de Johann Georg Sulzer (1720-1779), cit., pp. 139-46.
44 Cfr. [Rec. anon.], Einige Anmerkungen über die musikalischen Artikeln in Sulzers allgemei-
ner Theorie der schönen Künste. Erster Theil, in «Neue Bibliothek der schönen Wissenschaften
und der freyen Künste», 15, 1773, pp. 220-48. Decisivi furono gli influssi del Lexikon sulle
successive teorie musicali, come quelle di Heinrich Christoph Koch o Johann Nikolaus Forkel.
Cfr. rispettivamente Aesthetics and the Art of Musical Composition in the German Enlighten-
ment, a cura di N.K. Baker e T. Christensen, Cambridge, Cambridge University Press, 1995,
pp. 111-35; M. Riley, Musical Listening in the German Enlightenment, Aldershot, Ashgate, 2004,
pp. 90 ss. Per le voci letterarie, cfr. la già citata recensione di Engel.
45 Cfr. [F.A. Krubsacius], [Rec.] Allgemeine Theorie der schönen Künste […], in «Allgemeine
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Alla chiesa di San Pietro a Roma hanno lavorato in molti, perché l’opera si è
prolungata al di là della vita di un uomo: persino il piano stesso è stato qualche vol-
ta cambiato; eppure l’edificio è giunto al termine, e anche a coloro che non hanno
visto la conclusione resta la sua gloria. […] Sulzer ha iniziato: ora si prosegua nella
costruzione48.
48 J.G. Herder, J.G. Sulzer. Gebohren 1719, gestorben 1779, in «Der Teutsche Merkur»,
chen, 1786.
50
Cfr. J.G. Sulzers Theorie der Dichtkunst, zum Gebrauch der Studirenden, a cura di A.
Kirchmayer, München, Joseph Lentner, 1789.
51 J.G. Sulzers Theorie und Praktik der Beredsamkeit, cit., Vorbericht, s. p.
52 La difesa del formato è sempre nel Vorbericht.
53 Nachträge zu Sulzers allgemeiner Theorie der schönen Künste, 8 voll., Leipzig, Diktische
Buchhandlung, 1792-1808.
54 Cfr. ibidem, vol. I, 1792, p. VII.
55 Cfr. J.A. Eberhard, Versuch eines Plans zu einer praktischen Aesthetik, in «Philosophisches
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56 Cfr. J. Koller, Entwurf zur Geschichte und Literatur der Aesthetik, von Baumgarten bis auf
die neueste Zeit, Regensburg, Montag und Weißische Buchhandlung, 1799, pp. 34 s.
57 Cfr. F. Schiller, Sämtliche Werke, 5 voll., Münich, Deutscher Taschenbuch Verlag, 2004,
sur les Arts et les Sciences avec la différence qui se trouvera entre son ouvrage et le manuel-
lexique sur les arts et les sciences de M. le professeur Gottsched, in «Journal étranger», giugno
1761, pp. 37-54.
59 «Variétés littéraires», 3, 1768, pp. 362-79.
60 Cfr. [G.A. Junker], Essai sur la poésie allemande, in «Journal étranger», settembre 1761,
dell’Encyclopédie del 1777, cfr. G. Boas, The Arts in the Encyclopédie, in «Journal of Aesthetics
and Art Criticism», 23, 1964, n. 1, pp. 97-107, qui pp. 100 s.
62 Supplément à l’Encyclopédie, 5 voll., a cura di C.J. Panckoucke e J.-B.-R. Robinet, Am-
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63 Cfr. D. Thiébault, Mes souvenirs de vingt ans de séjour à Berlin; ou Frédéric le Grand
in «Studies on Voltaire and the Eighteenth Century», 148, 1976, pp. 225-47, qui p. 233. Cfr.
anche A. Montandon, J.G. Sulzer dans l’Encyclopédie, in L’encyclopédie et Diderot, a cura di E.
Mass e P.-E. Knabe, Köln, Dme, 1985, pp. 181-202; L’estetica dell’Encyclopédie, a cura di M.
Modica, Roma, Editori Riuniti, 1988.
65 È un fatto, tuttavia, che il desiderio di Sulzer di vedere rimaneggiati i propri articoli per
il pubblico francese venne del tutto disatteso dalla traduzione alquanto fedele delle diverse voci.
Questo potrebbe far pensare che il motivo che imponeva agli editori del Supplément di non no-
minare Thiébault non fosse tanto il rispetto della sua modestia quanto piuttosto la copertura di
un’appropriazione indebita delle voci pubblicate perpetrata ai danni di Sulzer, il quale – come
sostiene Castillon al termine della voce Récitatif – avrebbe consegnato a quest’ultimo solo tre
articoli (Récitatif, Mesure e Rhytme). Poco dopo, in effetti, Thiébault adduce come ragione per
il fallimento del progetto di traduzione – oltre alla mancanza di fondi dell’editore – anche un
litigio non meglio precisato con Sulzer, probabilmente innescato dalla scoperta del furto. Cfr.
A. Montandon, J.G. Sulzer dans l’Encyclopédie, cit., p. 185; L. Kerslake, Johann Georg Sulzer
and the supplement to the Encyclopédie, cit., pp. 226 s.
66 «Journal littéraire», 1772, n. 1, pp. 88-125; 1772, n. 2, pp. 136-81.
67 «Mercure de France», febbraio 1776, pp. 96-110. L’articolo era già apparso nel «Journal
Plomteux, 1782-1786.
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quelques-unes de ses procédures, in «Das achtzehnte Jahrhundert», 22, 1998, pp. 102-13, qui
p. 104.
72 Cfr. L. Burnard e A. Cernuschi, Circulation de matériaux entre l’Encyclopédie d’Yverdon
dans les beaux-arts, Paris, Treuttel et Würtz, 1823, p. VI, il quale rimprovererà a Sülzer [sic]
di aver voluto privilegiare l’universalità del lavoro ai danni della sua unità.
76 Occorrerà da ultimo menzionare la fortuna di cui ha goduto la voce Allegoria in ambito
rivoluzionario, grazie alla traduzione di Heinrick J. Jansen e il suo inserimento in una cresto-
mazia sull’argomento, cfr. De l’allégorie ou traités sur cette matière par Winckelmann, Addison,
Sulzer, etc., 2 voll., Paris, Jansen, an VII [1799], vol. II, pp. 213-73.
77 A.-L. Millin, Dictionnaire des beaux-arts, 3 voll., Paris, Crapelet, 1806, vol. I, p. V.
78 Cfr. J. Leo, Johann Georg Sulzer und die Entstehung seiner Allgemeinen Theorie der
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79 Per questa annotazione e, più in generale, per il rapporto Sulzer-Millin, cfr. C. Hurley,
stata mediata – così come è accaduto in Francia secondo Alain Cernuschi – dalla diffusione
dell’Encyclopédie d’Yverdon di De Felice, la quale – in effetti – viene presentata nelle prime
pagine del numero citato della «Gazzetta letteraria» di Milano. Cfr. G. Cantarutti, Lumina
Berolinensia. Ihre Ausstrahlung in Italien, in Berliner Aufklärung. Kulturwissenschaftliche Studien
II, a cura di U. Goldenbaum e A. Košenina, Hannover, Wehrhahn, 2003, pp. 65-98, qui pp.
67 s.
84 Per uno studio sul ruolo che Sulzer ha svolto nella riflessione sugli affetti di Bertola, cfr.
S. Contarini, La «gradatio» patetica: Bertola e Sulzer, in Un europeo del Settecento: Aurelio de’
Giorgi Bertola riminese, a cura di A. Battistini, Ravenna, Longo, 2000, pp. 217-36.
85 Cfr. A. de’ Giorgi Bertola, Idea della poesia alemanna, Napoli, Fratelli Raimondi, 1779,
pp. 110 s.: «Quando il sistema politico si assocj alle arti (a); quando il governo si faccia dar
mano da esse, allora è veramente che le impressioni del bello e del grande venuteci per mez-
zo de’ pittori, scultori, poeti, etc: sono tutte basi, per dir così, della pubblica felicità e della
privata. I poeti Alemanni sono stati i più diligenti fra i moderni a profittare di questa verità.»
Il riferimento (a) rinvia al Lexikon di Sulzer, in particolare all’articolo Belle Arti.
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essere stato il primo a farla conoscere all’Italia, con alcuni squarci che anni addietro
ne diedi tradotti86.
zer, in A. de’ Giorgi Bertola, Idea della bella letteratura alemanna, 2 voll., Lucca, Francesco
Bonsignori, 1784, vol. II, pp. 243-63, in particolare: Squarcio Dell’Articolo sulle Belle-Arti, pp.
245-53; Squarcio Dell’articolo sull’Opera in Musica, pp. 254-7; Sulla Grazia, pp. 257-63. [La
distinzione tra tondo e corsivo e tra maiuscole e minuscole nei titoletti è di Bertola.]
89 Cfr. G. Cantarutti, L’«antologia romana» e la cultura tedesca in Italia, in G. Cantarutti,
S. Ferrari e P.M. Filippi, Il Settecento tedesco in Italia, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 257 ss.,
qui p. 267. Cfr. anche G. Cantarutti, Per una rilettura di Aurelio de’ Giorgi Bertola e Francesco
Soave traduttori del «Teocrito d’Elvezia», in Traduzioni e Traduttori del Neoclassicismo, a cura di
G. Cantarutti, S. Ferrari e P.M. Filippi, Milano, Franco Angeli, 2010, pp. 139 e s.
90 A. de’ Giorgi Bertola, Idea della bella letteratura alemanna, cit., vol. II, p. 220.
91 Cfr. Osservazioni intorno all’Influenza reciproca della Ragione sul Linguaggio e del Lin-
guaggio sulla Ragione, in «Scelta di opuscoli interessanti tradotti da varie lingue» [d’ora in
poi «O. I.»], a cura di C. Amoretti e F. Soave, 4, 1775, pp. 42-102; Dell’opera. Articolo tratto
dalla Teoria universale delle Belle-Arti del Sig. Sulzer [art. Oper; Opera] in «O. I.», 25, 1777,
pp. 44-75; Del Ridicolo. Articolo tratto dalla Teoria generale delle Belle-Arti, del Sig. Sulzer
dell’Accademia di Berlino [art. Lächerlich], in «O. I.», 32, 1777, pp. 45-66; Delle qualità che
richieggonsi in un perfetto artista. Articolo tratto dalla Teoria generale delle Belle-Arti; del signor
Sulzer dell’Accademia di Berlino [art. Künstler], in «O. I.», 34, 1777, pp. 56-64; Differenze fra
Profess., Amat., Conoscitore e Giudice nelle Bell’Arti. Tratte dalla Teoria generale delle Bell’Arti
del Signor Sulzer [art. Kenner e Kunstrichter], in «O. I.», 36, 1777, pp. 3-29; Armonia imitativa.
Articolo tratto dalla Teoria Universale delle Belle Arti del Sig. Sulzer [art. Lebendinger (sic!)
Ausdruk], in «Opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti» [il titolo della raccolta muta nel 1778],
a cura di C. Amoretti e F. Soave, 1, 1778, pp. 140-4.
92 Cantarutti segnala l’importanza dello status di Sulzer quale professore di matematica
agli occhi di Soave, autore di alcuni manuali di matematica ad uso scolastico. Cfr. G. Canta-
rutti, Die vergessene Bibliothek eines «Letterato buon cittadino» und die Anfänge der Gessner-
Verehrung in Italien, in Geselligkeit und Bibliothek: Lesekultur im 18. Jahrhundert, a cura di
W. Adam e M. Fauser, Göttingen, Wallstein, 2005, pp. 217-51, qui p. 244.
93 Cfr. G. Cantarutti, Lumina berolinensia, cit., pp. 75 ss.
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94 Cfr. J.G. Sulzer, Tagebuch einer von Berlin nach den mittäglichen Ländern von Europa in
den Jahren 1775 und 1776 gethanen Reise und Rückreise, Leipzig, Weidmann, 1780, p. 343.
Soave viene descritto come un profondo filosofo, mentre Amoretti come un brillante e giovane
erudito. L’elogio verrà peraltro esteso anche ai loro meritori opuscoli.
95 Cfr. Viaggio da Milano a Nizza di Carlo Amoretti ed altro da Berlino a Nizza e ritorno
da Nizza a Berlino di Giangiorgio Sulzer, Milano, Giovanni Silvestri, 1819. Il testo di Sulzer fu
tradotto dallo stesso Amoretti.
96 Sulla filosofia del linguaggio di Sulzer, cfr. in particolare D. Gay, Johann Georg Sulzer e
l’influenza reciproca della ragione sul linguaggio, in «Intersezioni», 26, 2006, pp. 211-32.
97 Sui rapporti tra Leopardi e Sulzer – in riferimento in particolare alle Osservazioni intorno
all’Influenza reciproca della Ragione sul Linguaggio e del Linguaggio sulla Ragione nella tradu-
zione succitata – cfr. G. Leopardi, Zibaldone, 1817-1832 (pubbl. 1898), a cura di F. Flora, 2
voll., Milano, Mondadori, 19677, vol. I, pp. 708-9; pp. 730 s.; p. 741; p. 760; p. 812; p. 908;
p. 984. Per il possibile rapporto con gli stralci del Lexikon apparsi nella raccolta di Soave e
Amoretti, cfr. R. Gaetano, Giacomo Leopardi e il sublime: archeologia e percorsi di una idea
estetica, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002, p. 389.
98 Cfr. E. Tortarolo, La ragione interpretata. La mediazione culturale tra Italia e Germania
a cura di Domenico Zini, che dedicherà la traduzione allo stesso barone di Bassus. Il saggio
tradotto è il Versuch von der Auferziehung und Unterweisung der Kinder (17451; 17482).
100 Cfr. G. Cantarutti, Lumina berolinensia, cit., p. 87.
101 Cfr. E. Tortarolo, La ragione interpretata, cit., pp. 118-20.
102 Cfr. A. De’ Giorgi Bertola, Idea della bella letteratura alemanna, cit., vol. II, p. 235. Cfr.
G. Cantarutti, Die vergessene Bibliothek eines «Letterato buon cittadino», cit., p. 235.
103 Si veda a titolo di esempio: «Memorie per le belle arti», gennaio 1785, pp. VI ss., in
cui si tratta della parte musicale del Lexikon, promettendo ulteriori approfondimenti sulle
altre belle arti; il resoconto fornito da A. Comolli, Bibliografia storico-critica dell’architettura
civile ed arti subalterne, 4 voll., Roma, Stamperia Vaticana, 1788-1792, vol. I, 1788, pp. 63-5,
in cui – oltre a lamentare le poche traduzioni – si rimarca ancora una volta quanto il ruolo
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centrale giocato in Italia da Sulzer sia in buona parte riconducibile alla funzione sociale delle
arti: «Fra le altre lodevoli riflessioni, che egli fa, e induce a fare opportunamente è rimarca-
bile a nostro proposito quella, dove dice, che lo scopo delle belle arti non debb’essere il solo
piacere di chi vi attende, e le professa, ma il ben pubblico principalmente.» [Punteggiatura di
A. C.]; Lettera del Sig. Gessner al P. Bertòla in data di Zurigo 9. ottobre 1779, in «Antologia
romana», 5, 1779, n. 6, pp. 188-90, dove il merito della prosperità delle arti in Germania è
attribuito a Winckelmann e a Sulzer; G. Ferri, Lo spettatore italiano, 4 voll., Milano, Società
tipografica de’ classici italiani, 1822, vol. I, pp. 463 s.: «Ragion vuole che tra gli scrittori i
quali hanno arricchito l’alemanna letteratura, ed illustrato la Svizzera lor patria, si ricordi con
onore Giovanni Sulzer.»
104 F. Milizia, Dell’arte di vedere nelle belle arti del disegno, Venezia, Pasquali, 1781.
105 La frase è riportata nell’edizione del 1789 del testo di Milizia, p. 6.
106 A. Ridolfi, Prospetto generale della letteratura tedesca, Padova, Valentino Crescini, 1818,
p. 260.
107 Ibidem, pp. 262-71.
108 Ibidem, pp. 272 s.
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109 Sulzer compare già nella citata storia dell’estetica di J. Koller; per la ricezione sette-
centesca, cfr. anche Lexikon deutscher Dichter und Prosaisten, 6 voll., Leipzig, Weidmannische
Buchhandlung, 1806-1811, vol. IV, pp. 754-80. A partire dall’Ottocento, Sulzer sarà presente in
tutte le più importanti storie dell’estetica e della poetica, cfr. R. Zimmermann, Geschichte der
Aesthetik als philosophischer Wissenschaft, 1858, Hildesheim-New York, Olms, 1972, pp. 174-80;
K.H. von Stein, Die Entstehung der neueren Ästhetik, 1886, Hildesheim-New York, Olms, 1964,
pp. 300-8; F. Braitmaier, Geschichte der poetischen Theorie und Kritik: von den Diskursen der
Maler bis auf Lessing, 1888-1889, 2 voll. in un unico tomo, Hildesheim-New York, Olms, 1972,
vol. II, pp. 55-71; A. Baeumler, Das Irrationaliätsproblem in der Ästhetik und Logik des 18.
Jahrhunderts bis zur Kritik der Urteilskraft, 1923, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft,
1967, pp. 129-35; B. Markwardt, Geschichte der deutschen Poetik, 5 voll., Berlin, Walter de
Gruyter, 1937-1967, vol. II, 1956, Aufklärung, Rokoko, Sturm und Drang, pp. 149-52; l’Autore
troverà altresì spazio nelle storie della psicologia settecentesca, cfr. R. Sommer, Grundzüge einer
Geschichte der deutschen Psychologie und Aesthetik von Wolff-Baumgarten bis Kant-Schiller,
1890, Hildesheim-New York, Olms, 1975, pp. 195-230; M. Dessoir, Geschichte der neueren
deutschen Psychologie, 1902, Amsterdam, E.J. Bonset, 1964, pp. 196-200. Da ultimo, vogliamo
citare la significativa presenza in almeno due importanti storie della letteratura elvetica del
Settecento: J.C. Mörikofer, Die schweizerische Literatur des achtzehntehn Jahrhunderts, Leipzig,
S. Hirzel, 1861, pp. 248-66; G. de Reynold, Histoire littéraire de la Suisse au XVIIIe siècle,
2 voll., Paris-Lausanne, 1909-1912, vol. II, Lausanne, Le Doyen Bridel, 1912, pp. 194-219.
Monografie sull’opera estetica di Sulzer – per lo più sotto forma di tesi – verranno intraprese
dalla fine dell’Ottocento: cfr. ad esempio L.M. Heym, Darstellung und Kritik der aesthetischen
Ansichten Johann Georg Sulzers, Leipzig, Schmidt, 1894; K.J. Gross, Sulzers Allgemeine Theorie
der Schönen Künste, Berlin, Ebering, 1905; ma soprattutto l’ancora utile opera di Johannes
Leo sopra menzionata (cfr. nota 78). Al testo classico di Anna Tumarkin del 1933 (cfr. nota
7) fa seguito un periodo di relativo oblio, interrotto solo negli ultimi decenni con la ristampa
anastatica del Lexikon a cura di Giorgio Tonelli (cfr. nota 3), che ha avviato un periodo di
rinnovato interesse per il filosofo svizzero.
110 Cfr. F.T. Vischer, Altes und Neues, 3 voll., Stuttgart, A. Bonz, 1881-1882, vol. III, 1882,
p. 293.
111 Cfr. G. Keller, Der grüne Heinrich, 1854-18551, 1879-18802, trad. it. della II ed., Enrico
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Alessandro Nannini
This paper, divided into three parts, wants to highlight the strong influence
exerted by Sulzer’s Allgemeine Theorie der Schönen Künste on the European philo-
sophical and literary context of the late eighteenth century. In the first section, the
aim is that of verifying the recurrent criticisms levelled against Sulzer’s encyclopedia,
but also the reasons of its most determined supporters in the German-speaking mi-
lieu; in the second part, I focus on its reception in France, where the Lexikon was
widely read and used as a source for other dictionaries; finally, I outline the great
success Sulzer enjoyed among Italian scholars, who considered him one of the most
important philosophers of his age.
Keywords: Sulzer, fine arts, 18th century aesthetics, Encyclopédie; Sturm und
Drang.
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