Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
La cinetica di un impianto
per cementazione a bassa
pressione dimostra come
questo tipo di processo
sia più vantaggioso ri-
spetto a quello tradizio-
nale sia dal punto di vista
impiantistico sia da quel-
lo del risultante metallur-
gico
L
nasce come sviluppo della cementa-
zione tradizionale. A partire dalla sua
durante lo spegnimento a gas regolan-
do la velocità delle turbine che può es-
Bosch (Italia/Germania/ Brasile), Fiat
GM Powertrain (Austria), Getrag (Ita-
posizione iniziale, che risale a circa 20 sere variata da 100 a 3.600 rotazioni/ lia), Daimler Chrysler (USA), Toyota
anni fa, il processo ha subìto enormi min; presenza di una cella di tempra in (Giappone, SHU (Germania), LuK
sviluppi e ora ha raggiunto la piena ma- olio che consente di coprire una gam- (Germania).
turità industriale. I principali vantaggi ma più ampia possibile di particolari e L’impianto è formato da tre celle di ce-
della cementazione a bassa pressione materiali, ad esempio pezzi di dimen- mentazione, una cella a camera fredda
sono: forte riduzione delle deformazio- sioni importanti per i quali si è così in di tempra in gas ad alta pressione (fino
ni da tempra rispetto al processo tradi- grado di conservare i vantaggi della a 20 bar) e una di tempra in olio. Il tra-
zionale, totale assenza di ossidazioni cementazione in bassa pressione co- sferimento delle cariche dalle cellule di
intergranulari, miglior omogeneità nella niugandoli al contempo a una durezza trattamento termico a quelle di tempra
chimica di reazione e nella cinetica di e caratteristiche meccaniche idonee avviene all’interno del tunnel a mezzo
reazione, maggiore uniformità di spes- alla radice del dente e a cuore del ma- di una caricatrice schermata. Ciò al fine
sore di tutti i manufatti cementati in cia- nufatto. di ridurre al minimo le perdite di calore
scuna carica, completa ripetibilità dei per irraggiamento in vuoto. Le cariche
risultati. IMPIANTO E CINEMATICA di peso fino a 750 kg vengono poi sigil-
Presso lo stabilimento T.T.N. di Nervia- DI PROCESSO late all’interno delle cellule di tempra a
no (Milano) è presente un impianto di T.T.N. ha scelto di dotarsi di una linea di tenuta stagna dove poi avviene in una
cementazione a bassa pressione, le cementazione a bassa pressione in l’immersione in olio nell’altra l’insufflag-
cui caratteristiche sono: impianto unico grado di gestire compiutamente il cal- gio di gas sino a 20 bar di sovra pres-
(le celle di cementazione e di tempra colo delle profondità in funzione ai tem- sione. Ciascuna cella è separata dal re-
sono collegate da un tunnel dove vi è pi e al volume di iniezione dei gas ce- sto dell’impianto da appositi sportelli la
sempre una pressione parziale dell’or- mentanti. La stessa tipologia impianti- cui apertura è gestita in modo automa-
dine del millibar. In questo modo tutte le stica a diversi livelli di aggiornamento è tico e consente alle tre celle di cemen-
fasi avvengono in assoluta assenza operativa dal 1992 in più di 100 stabili- tazione di lavorare in modo perfetta-
d’ossigeno); il sistema di movimenta- menti delle maggiori Case automobili- mente autonomo evitando così mutui
zione delle cariche è completamente stiche mondiali dove si producono in- disturbi alle atmosfere specifiche. Il
automatizzato; la tempra a gas ad alta granaggi e componenti di sistemi die- PLC di supervisione garantisce il per-
pressione viene eseguita in una came- sel common rail. Tra queste le principa- fetto sincronismo tra tutte le fasi sia di
ra fredda; possibilità di controllare la ci- li sono: TBI (Francia), Peugeot (Fran- ciclo che di processo di tutte le celle.
Lo spegnimento in gas a elevata pres- sparmio per riduzione o annullamento ovvero il fondo. È anche identifico lo
sione, unito al raffreddamento in came- dei tempi di rettifica. spigolo del case depth.
ra fredda, assicura non solo una miglio- Come mostra il profilo di durezza (figu-
re qualità della superficie, anche e so- I RISULTATI DEL PROCESSO ra 3), si può osservare l’uniformità della
prattutto un controllo e una riduzione La figura 1 mostra una sezione di una cementazione sul fianco e sul fondo del
delle distorsioni. Ciò comporta un ri- corona conica in acciaio 16 MnCr5 sot- dente e la profondità di cementazione a
550 HV rispettivamente per il fianco del
Parametri Valori dente di 0,85 mm e per il fondo del den-
te di 0,77 mm. Il processo di cementa-
Descrizione pezzo Corone lavorate da anello forgiato e ricotto zione a bassa pressione, con l’utilizzo
Materiale 20 Ni Cr 12
dell’acetilene come gas di reazione, of-
Temperatura di cementazione 960ºC
Tempo totale 240 min fre anche la possibilità di cementare in
Tempra usata Gas azoto a 18 bar - 3.600 giri/min velocità turbine modo uniforme fori passanti stretti e
Temperature rinvenimento 175ºC lunghi e, in egual misura, fori ciechi, co-
Tempo di rinvenimento 120 min
Tempra usata Gas azoto a 18 azoto
me è visibile dalla figura 4. L’acciaio è il
Temperature rinvenimento 175ºC 18CrNiMo7-6, con profondità di induri-
Tempo di rinvenimento 120 min
Risultati
Corona A
Prima del trattamento termico
Posizione 1 2 3
misura sfere Ø 6 140,17 140,17 140,16
Dopo trattamento termico
sopra 139,77 139,79 139,69
sotto 139,86 139,84 139,83
Ovalizzazione 0,1
Conicità 0,14
Minorazione 0,47
Corona B
Prima del trattamento termico
Posizione 1 2 3
misura sfere Ø 6 140,04 140,00 140,06
Dopo trattamento termico
sopra 139,86 139,84 139,96
sotto 140,07 140,07 140,10
Ovalizzazione 0,1
Conicità 0,23
Minorazione 0,18
Figura 6. I due punti notati in blu sono le due zone testate lungo il dente e in-
Tabella 2. Corone a denti dritti sottoposte a cementazione prima e dopo il dicate come ‘sopra’, in prossimità della variazione di sezione, e ‘sotto’, in
trattamento. prossimità del piano parallelo che funge da base.
Figura 7. Martensite e isole di durezze e strutture su campioni prele- Figura 8. Martensite com-
bainite sparse. vati a centro carica. Le figura 7 e figura pleta.
8 documentano l’esame dopo tempra e
mettono alla luce i vantaggi impiantisti- sulta, in conclusione, un estremo van-
ACCIAI A BASSA ci. Il confronto, oltre a mettere in evi- taggio per tutte quelle applicazioni do-
TEMPERABILITÀ denza la criticità nell’eseguire una tem- ve i capitolati indicano una trattamento
Un aspetto importante di quanto si può pra in gas su questo acciaio già quan- sottovuoto su tutti i materiali di bassa
ottenere con questo tipo di impianto lo do le dimensioni superano i 15 mm, temprabilità, non solo il 100Cr6, e che
si vede mettendo a confronto due casi chiarisce la risoluzione delle problema- esigono complete caratteristiche strut-
con massa di carica identica: compo- tiche sfruttando le potenzialità dello turali e variazioni dimensionali conte-
nente automotive progettato in 100Cr6 scambio termico immediato nella ca- nute.
e trattato in forno sottovuoto con spe- mera fredda. Infatti, nonostante le pic-
gnimento a 20 bar in elio, insufflaggio cole dimensioni del manufatto, le con-
del gas in camera ancora in temperatu- siderevoli maggiori proprietà dell’elio Daniele Canziani svolge la propria attività pres-
ra di austenitizzazione; medesimo nell’asportare calore e l’elevata pres- so il Politecnico di Milano, Luigi Cislaghi è Ana-
componente automotive in 100Cr6 trat- sione scelta, la trasformazione struttu- lyst manager di T.T.N. e Marco Pirovano è Chief
tato nell’impianto con spegnimento in rale non è perfettamente completa; al executive officer di T.T.N.
camera fredda con azoto a 15 bar. Lo contrario una pressione regolarizzata
spessore medio massimo del partico- camera fredda con azoto produce una
lare è di 16 mm. Sono state confrontate morfologia martensitica totale. Ne ri- readerservice.it n.18