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Reti di Calcolatori, A.A. 2005/06 M. Cesati / E.

Betti

Reti di calcolatori

Lezione 11
Lez. 11 — 1 M. Cesati / E. Betti

Il modello di riferimento

5 Application
4 Transport
3 Network
2 Data Link
(Medium Access Control)
1 Fisico
Lez. 11 — 2 M. Cesati / E. Betti

Gli standard IEEE 802


• Descrivono diversi tipi di reti locali (LAN), wireless e metropolitane (MAN)
• Adottati anche da ANSI, NIST, ISO
• I più importanti:
– IEEE 802.1: introduzione, primitive delle interfaccie
– IEEE 802.2: livello Data Link superiore (protocollo LLC)
– IEEE 802.3: livello Fisico e sotto-livello MAC per CSMA/CD (Ethernet)
– IEEE 802.4: livello Fisico e sotto-livello MAC per Token Bus
– IEEE 802.5: livello Fisico e sotto-livello MAC per Token Ring
– IEEE 802.6: livello Fisico e sotto-livello MAC per DQDB (MAN)
– IEEE 802.11: livello Fisico e sotto-livello MAC per wireless LAN
– IEEE 802.15: livello Fisico e sotto-livello MAC per wireless PAN (Bluetooth)
– IEEE 802.16: livello Fisico e sotto-livello MAC per wireless MAN
Lez. 11 — 3 M. Cesati / E. Betti

Gli standard IEEE 802


Lez. 11 — 4 M. Cesati / E. Betti

Il protocollo LLC

Tutti gli standard IEEE 802 condividono lo stesso livello Data Link superiore

Ciò è possibile grazie al protocollo LLC (Logical Link Control)

• definisce il formato della PDU generica del livello Data Link

• definisce le primitive dei servizi offerti dal livello Data Link ai livelli superiori

• nasconde al livello superiore i dettagli del sotto-livello MAC


Lez. 11 — 5 M. Cesati / E. Betti

Lo standard IEEE 802.3

Descrive reti locali (LAN) di tipo broadcast con protocollo di arbitraggio di tipo
1-persistent CSMA/CD (con tempo quantizzato nella fase di contesa)

Progenitori:

• Rete ALOHA

• Rete Ethernet costruita da Xerox PARC (2.94 Mbps)

• Standard Ethernet (o anche standard DIX, da DEC, Xerox, Intel) (10 Mbps)

Lo standard IEEE 802.3 è largamente compatibile con lo standard Ethernet


Lez. 11 — 6 M. Cesati / E. Betti

Livello Fisico – Cablaggio

Sono definiti diversi tipi di cablaggi:

• Thick Ethernet

• Thin Ethernet

• Doppino telefonico

• Fibra ottica
Lez. 11 — 7 M. Cesati / E. Betti

Thick Ethernet (1)

È un cavo coassiale di notevole spessore (1 cm) e di colore giallo

Ufficialmente si chiama 10BASE5, che significa:

• velocità di trasmissione: 10 Mbps


• tipo di trasmissione: baseband (non multiplexing)
• lunghezza massima di ciascun segmento: 500 metri

Su ciascun segmento si possono installare al massimo 100 stazioni

Il cavo originale, usato per lo più per backbone (dorsali), ora obsoleto
Lez. 11 — 8 M. Cesati / E. Betti

Thick Ethernet (2)

Ogni stazione è collegata al cavo coassiale da

• una scheda di rete (Ethernet card, o genericamente NIC—Network Interface


Card) installata nella stazione, che trasmette e riceve frame, calcola il checksum,
...
• un transceiver drop cable, lungo fino a 50 m, composto da 5 doppini intrecciati
schermati tra loro
• un transceiver, collegato alla scheda di rete dal transceiver drop cable, conte-
nente la circuiteria per monitorare il canale (carrier sense) e rilevare le collisioni
(collision detection)
• un vampiro, un particolare spinotto che collega il transceiver al cavo coassiale
senza interromperlo
Lez. 11 — 9 M. Cesati / E. Betti

Thick Ethernet (3)


Lez. 11 — 10 M. Cesati / E. Betti

Thin Ethernet (1)

È un cavo coassiale di minore spessore (5 mm), di colore nero

Ufficialmente si chiama 10BASE2, che significa:

• velocità di trasmissione: 10 Mbps


• tipo di trasmissione: baseband (non multiplexing)
• lunghezza massima di ciascun segmento: 185 (~200) metri

Su ciascun segmento si possono installare al massimo 30 stazioni

È il più economico di tutti, ma è anche poco pratico ed in via di sparizione


Lez. 11 — 11 M. Cesati / E. Betti

Thin Ethernet (2)

Ogni stazione è collegata al cavo coassiale da

• una scheda di rete (Ethernet card, o genericamente NIC—Network Interface


Card) installata nella stazione, che trasmette e riceve frame, calcola il check-
sum, . . .
Include anche il transceiver che monitorizza il canale e rileva le collisioni

• una giunzione a T costituita da connettori BNC


Lez. 11 — 12 M. Cesati / E. Betti

Thin Ethernet (3)


Lez. 11 — 13 M. Cesati / E. Betti

Doppino intrecciato (1)


Un hub è connesso a ciascuna stazione da un doppino intrecciato
Ufficialmente si chiama 10BASE-T, che significa:

• velocità di trasmissione: 10 Mbps

• tipo di trasmissione: baseband (non multiplexing)

• basato su Twisted pair (doppino intrecciato)

La lunghezza massima di ciascun segmento (stazione–hub) va da 100 m a 200 m, a


seconda del tipo di cavo

È il più facile da installare e mantenere

Si possono raggiungere 100 Mbps od anche 1000 Mbps utilizzando doppini di qualità
superiore (categoria 5) e/o aumentando il numero di doppini (100BASE-TX, 100BASE-
T4, 1000BASE-T)
Lez. 11 — 14 M. Cesati / E. Betti

Doppino intrecciato (2)


Lez. 11 — 15 M. Cesati / E. Betti

Fibra ottica
È costituito da segmenti di fibre ottiche connessi tra loro tramite stelle passive o
ripetitori

Ufficialmente si chiama 10BASE-F (o 10BASE-FP), che significa:

• velocità di trasmissione: 10 Mbps (la limitazione è dovuta all’interfaccia di rete


tra la stazione ed il cavo a fibre ottiche)
• tipo di trasmissione: baseband (non multiplexing)
• basato su Fibra ottica

La lunghezza massima di ciascun segmento è di 2 km

Ha la più alta immunità da disturbi ed interferenze elettromagnetiche

Esistono anche le versioni 100BASE-FX, 1000BASE-SX e 1000BASE-LX in cui le


interfaccie raggiungono i 100 Mbps o 1000 Mbps
Lez. 11 — 16 M. Cesati / E. Betti

Ripetitori

Ogni segmento dello standard IEEE 802.3 ha una lunghezza massima (che dipende
dal tipo di cavo)

Su ciascun segmento si possono installare un numero limitato di stazioni

Per costruire reti più grandi si fa uso di ripetitori, che ricevono, amplificano e ritra-
smettono i segnali su ciascun segmento

Dal punto di vista software, due segmenti connessi da due ripetitori sono identici ad
un unico segmento

In altri termini, la presenza dei ripetitori non è visibile al livello Data Link
Lez. 11 — 17 M. Cesati / E. Betti

Limiti imposti dallo standard IEEE 802.3

Per ciascuna rete locale IEEE 802.3:

• la distanza tra ogni coppia di stazioni deve essere minore di 2500 m

• tra due stazioni ci possono essere al più 4 ripetitori

Queste limitazioni hanno lo scopo di limitare il ritardo di trasmissione massimo, ossia


il tempo occorrente per trasmettere un bit tra le stazioni più lontane nella LAN
Lez. 11 — 18 M. Cesati / E. Betti

Codifica di Manchester (1)


Nello standard IEEE 802.3 si utilizza la codifica di Manchester

Ciascun bit di dati è codificato da una transizione tra due valori di tensione:

• HIGH = +0.85 Volts (approssimativamente)


• LOW = −0.85 Volts (approssimativamente)

Il bit di dati 0 è codificato da una transizione dal valore HIGH al valore LOW

Il bit di dati 1 è codificato da una transizione dal valore LOW al valore HIGH

Attenzione! Nei libri di testo si possono trovare descrizioni diverse della codifica. Qui
si fa riferimento allo standard IEEE ufficiale (IEEE 802.3, 2002 Edition, CSMA/CD,
page 265)
Lez. 11 — 19 M. Cesati / E. Betti

Codifica di Manchester (2)


• facilita la sincronizzazione temporale tra le stazioni
• il codice è bilanciato (uguale energia per 0 e 1)
• facilita la rivelazione delle collisioni
Lez. 11 — 20 M. Cesati / E. Betti

Codifica 4B/5B

• Le reti ad alta velocità (100 Mbps o 1000 Mbps) utilizzano codifiche dei dati logici
più efficienti della codifica di Manchester. Un tipico esempio è la codifica 4B/5B

• Un gruppo di cinque bit fisici codifica quattro bit logici (11110 codifica 0000,
01001 codifica 0001, . . . 11101 codifica 1111)

• La ridondanza è utilizzata per evitare lunghe sequenze di bit fisici identici, per
sincronizzare gli orologi delle schede, per il framing, per codificare informazioni
di controllo, eccetera

• È più efficiente della codifica di Manchester

• Prima della trasmissione i bit fisici possono essere ulteriormente codificati, ma


non esiste uno standard unico

• Una variante (codifica 8B/10B) è utilizzata per Gigabit Ethernet


Lez. 11 — 21 M. Cesati / E. Betti

Struttura del frame IEEE 802.3 (1)

7 1 6 6 2 0–1500 0–46 4
Start Indirizzo Indirizzo Lungh.
Preamble Dati Pad Checksum
of frame destinaz. sorgente o Tipo
Lez. 11 — 22 M. Cesati / E. Betti

Struttura del frame IEEE 802.3 (2)


• Preamble: 7 byte uguali a 10101010 (producono a 10 Mbps un’onda quadra per
5.6 µsec)
• Start of frame: 1 byte delimitatore uguale a 10101011 (in Ethernet è un byte
uguale a 10101010)
• Indirizzo destinazione: indirizzo della stazione a cui è destinato il frame
• Indirizzo sorgente: indirizzo della stazione che ha trasmesso il frame
• Lunghezza: numero di byte nel campo Dati (al massimo 1500 byte), oppure un
campo Tipo che codifica il tipo di pacchetto che è trasportato nel frame (numero
maggiore di 1500, in origine solo nello standard Ethernet)
• Dati: contiene il pacchetto di livello Network
• Pad: utilizzato per garantire che il frame sia lungo almeno 64 byte (esclusi
Preamble e Start of frame)
• Checksum: bit di controllo calcolati tramite CRC (polinomio generatore CRC-32)
Lez. 11 — 23 M. Cesati / E. Betti

Indirizzi delle schede di rete


Per poter riconoscere ciascuna stazione, ad ogni scheda di rete è assegnato un unico
identificatore a 6 byte (= 48 bit)

Ad esempio: 00:50:DA:61:A7:83

Se il bit più significativo di un indirizzo è posto a 1, l’indirizzo è di tipo multicast:


specifica un gruppo di stazioni

Se tutti i bit di un indirizzo sono posti a 1, l’indirizzo è di tipo broadcast: specifica


tutte le stazioni della rete locale

Se il bit 46 (adiacente al bit più significativo) è posto a 1, l’indirizzo della scheda


di rete è locale ed assegnato dall’amministratore di rete; in caso contrario, esso è
globale ed assegnato da IEEE
Lez. 11 — 24 M. Cesati / E. Betti

Lunghezza minima del frame (1)


I frame hanno una lunghezza minima:

• Se una stazione trasmette un frame senza rilevare collisioni, assume che il frame
sia stato trasmesso con successo
• La velocità di propagazione del segnale è finita (10 Mbps)
• Supponiamo che una stazione inizi a trasmettere un frame troppo “corto”:
– Poco prima che il frame raggiunga la stazione più lontana, questa inizia a
trasmettere

– La stazione più lontana rileva la collisione, e produce 32 bit di rumore (jam)


per avvertire le altre stazioni

– La stazione trasmittente finisce di trasmettere il frame prima che il rumore


della collisione la raggiunga
Lez. 11 — 25 M. Cesati / E. Betti

Lunghezza minima del frame (2)


Dato che gli elettroni in un cavo in rame hanno una velocità di 200 000 km/sec, e che
la distanza massima tra due stazioni è di 2500 m, il tempo massimo di attraversa-
mento della rete è pari a 12.5 µsec, perciò il round trip time (andata e ritorno) è pari
a circa 25 µsec

In realtà i componenti elettronici come i ripetitori introducono ulteriori ritardi; sapen-


do che se ne possono avere al massimo quattro tra ciascuna coppia di stazioni,
possiamo assumere un round trip time massimo pari a 50 µsec

Poiché la velocità di trasmissione è pari a 10 Mbps, la lunghezza minima del frame


deve essere pari a

50 µsec × 10 bit/µsec = 500 bit ≈ 64 byte

(escludendo gli 8 byte iniziali Preamble e Start of frame)


Lez. 11 — 26 M. Cesati / E. Betti

Protocollo MAC dell’IEEE 802.3

È sostanzialmente il protocollo 1-persistent CSMA/CD:

• Prima di trasmettere si aspetta che il canale sia libero

• Appena si libera, si inizia a trasmettere

• Chiunque rileva una collisione genera un burst di rumore (jam) lungo 32 bit

• In caso di collisione, ciascun trasmittente aspetta un ritardo casuale e poi


ricomincia da capo
Lez. 11 — 27 M. Cesati / E. Betti

Binary Exponential Backoff Algorithm (1)

L’intervallo di tempo casuale in caso di collisione è regolato da un algoritmo detto


Binary Exponential Backoff

• dopo una collisione il tempo è discretizzato in slot lunghi 51.2 µsec (sufficienti
per trasmettere 64 byte)
• il tempo di attesa è sempre un multiplo di uno slot
• il tempo di attesa è scelto a caso in un intervallo il cui estremo superiore dipende
dal numero n di collisioni consecutive che si sono verificate:

0 ≤ tempo attesa ≤ min(2n − 1, 1023) slot

• dopo 16 collisioni consecutive viene segnalato un errore al livello superiore


Lez. 11 — 28 M. Cesati / E. Betti

Binary Exponential Backoff Algorithm (2)


L’algoritmo consente di mantenere a livelli accettabili sia il numero di collisioni che il
ritardo medio per la trasmissione di un frame

Supponendo che due stazioni vogliano trasmettere contemporaneamente:

• dopo la prima collisione, vi è una probabilità del 50% che si verifichi una seconda
collisione
• dopo la seconda collisione, vi è una probabilità del 25% che si verifichi una terza
collisione
• dopo la terza collisione, vi è una probabilità del 12.5% che si verifichi una quarta
collisione
• dopo la n-esima collisione (n ≥ 10), vi è una probabilità inferiore allo 0.1% che
si verifichi un’altra collisione
Lez. 11 — 29 M. Cesati / E. Betti

Prestazioni di IEEE 802.3


L’analisi teorica delle prestazioni di IEEE 802.3 è molto complessa, e dipende dal
modello di traffico adottato (generalmente Poissoniano, in realtà è auto-similare)

Efficienza (frazione di tempo senza collisioni) ≈ 1/(1 + 2e tprop /ttras)

tprop = tempo di propagazione del canale ttras = tempo di trasmissione del frame

Le prestazioni reali dello standard IEEE 802.3 sono migliori di quelle teoriche:

• tollera un carico medio del 30% (3 Mbps) con picchi del 60% (6 Mbps)
• con un carico del 30%, solo il 2–3% dei frame ha una collisione
• con un carico del 30%, solo pochi frame su 10 000 hanno due o più collisioni

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