on la Legge t4ltl2ot1 (in vigore dalt6lzlzor3) vengono indicate le disposizioni
in materia della Giornntanazionale degli alberi, nasce con l'obiettivo di sensi- bilizzarc l'opinione pubblica sull'importanza del patrimonio arboreo e boschivo mondiale ed italiano, al fine di tutelare la biodiversità, contrastare i cambiamenti climatici e prevenire il dissesto idrogeologico. Attraverso lavalorizzazione dell'ambiente, del patrimonio arboreo e boschivo delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani vengono di fatto perseguiti gli obietti del protocollo di Kyoto. Il tutto utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, sen- za nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il giorno zt novembre di ogni anno viene intitolato ad un tema di elevato valore etico, culturale e sociale. Durante questa Giornata gli studenti delle scuole, in collaborazione con i Comuni, le Regioni e il Corpo Forestale dello Stato, piantano in aree pubbliche piantine di specie autoctone, a volte mes- se a disposizione dai vivai forestali regionali. I1 rinverdimento delle aree pubbliche è una pratica "sponsorizzata" già nella Legge zgltltggz n. Lt3, che prevede l'obbligo diporue a dimoraun albero per ognineonato, a seguito dellaregistrazione anagrafica. Per monitorare l'effettivo incremento del verde pubblico è stato istituito un Comitato ad hoc, avente i seguenti compiti: . monitorare l'attuazione della Legge zg ltl tggz n. 113 e di tutte le normative che promuo- vono Io sviluppo del verde pubblico e privato; . individuare i percorsi progettuali e le opere necessarie che le PP.AA. devono intrapren- dere per garantire l'attuazione della Legge z9lrlr99zn. 113; . proporre un piano nazionale, contenente criteri e linee guida, per la realizzazione di aree verdi permanenti intorno alle maggiori conurbazioni e di filari alberati lungo le strade, e che preveda anche il rinverdimento delle pareti e dei lastrici solari, la crea- zione di giardini e orti; . verificare che gli enti locali garantiscano la sicurezza delle alberature stradali e dei singoli alberi; . predisporre entro il 3o maggio di ogni anno una relazione circa i risultati ottenuti dal monitoraggio; . monitorare le iniziative della Gionotanazionale degli alberi; . promuovere gli interventi atti a proteggere e migliorare i giardini storici. Le Regioni,le Province e i Comuni, ciascuno secondo le proprie competenze e le proprie disponibilità, partecipano a rendere le nuove edificazioni e quelle esistenti pii green (coperture a verde, strutture dell'involucro edilizio conformi a garantire il risparmio energetico, trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili, rinverdimento delle pa- reti degli edifici, rcalizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell'ambito della piani- ficazione urbanistica, infràstrutture di servizio di irrigazione e drenaggio e specifiche schede tecniche sulle essenze vegetali, percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde, etc.). I Comuni in particolare possono veriflcare: . il riuso e la riorganizzazione degli insediamenti residenziali e produttivi esistenti, piutto- sto che trasformare aree non urbanizzate; . gli strumenti e gli interventi per la conservazione e il ripristino del paesaggio rurale o forestale non urbanizzato. AMBIENTE Per la conservazione e ìa futela del patrimonio arboreo esistente, "nuovi" alberi verranno inseriti nell'elenco di quelli monumentali. Nel recente panorama legislativo, a fronte del proliferare di normative adhocsul versante della legislazione, dotate di cospicui caratteri di analogia neile finalità, nella struttura e nel contenuto, mirate ad apprestare tutela e adeguata valofizzazioneper la conservazione e Ia tutela del patrimonio arboreo esistente, "nuovi" alberi verranno inseriti nell'elenco di quelli monumentali, per i quali si dowà Sanzioni da 5.ooo porre particolare attenzione, in quanto danneggiare o abbattere un albero monumen- a 100,000 eur0 tale rivestono notevoli pregi naturalistici, come rari esempi di maestosità o longevità, o valenza culturale perché legati ad episodi della storia, o a particolari tradizioni locali, comporterà una sanzione amministrativa variabile da 5.ooo a loo.ooo euro. La dupli- ce valenza degli alberi monumentali, naturalistica, dunque ambientale, e paesaggistica, nella moderna accezione lato sensu culturale del termine, giustifica la diversa colloca- zione degli interventi del legislatore nazionale in materia. A sua volta, la recente legge 14 gennaio 2013, n. 10, che reca il titolo "Norm e per lo suiluppo degli spazi uerdi urbani", dotata nel suo complesso di un imprinfing naturalistico-ambientale, all'art. 7 contempla disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle albe- rate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale. In questa direzione alf interno del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nella rivisita- zione del zoo8 che ha modificato il testo dell'art. 136, gli alberi monumentali sono stati inseriti tra gli immobili che possono formare oggetto di vincolo paesaggistico apposto da prowedimento amministrativo, in quanto dotati di cospicui caratteri dibellezza naturale, di singolarità geologica o memoria storica. La disposizione affida ai comuni il compito di realizzare un censimento degli alberi monumentali presenti nel rispettivo territorio e, sulla base di questo, un elenco dei medesimi; impone alle regioni l'obbligo di redigere, sulla base degli elenchi comunali, I'elenco regionale di detti alberi, da trasmettere al Cor- po forestale dello Stato, il quale è chiamato a gestire l'Elenco degli alberi monumentali d'Italia, da istituire, entro sei mesi dalla entrata in vigore della legge, con decreto del Mi- Elenco nistro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro per i Beni degli alberi e le attività culiurali, sentita la Conferenza unificata Stato-Regioni. monumentali A tutela degli alberi monumentali,l'arl.7 prevede l'irrogazionè di una sanzione ammini- d'Italia strativa di carattere pecuniario a fronte del loro abbattimento o danneggiamento. La leg- ge di tutela di alberi "cosiddetti" monumentali, come scrive il Giuseppe Fontanazza, risulta di particolare importanza date le implicazioni storico-naturalistiche con ricaduta sul paesaggio. Tra le specie di interesse mediterraneo vi è sicuramente I'olivo di cui in Italia e particolarmente nel sud esistono straordinari esemplari ultracentenari ma anche millenari che testimoniano la presenza della specie in senso storico; tuttavia, nelle diverse aree olivicole italiane oltre a singole piante da salvaguardare per la loro "monumentalità" esistono ampi paesaggi strettamente olivicoli o agrari in cui la specie diventa caratteriz- zante che meritano di essere protetti per la loro bellezza e peculiarità paesaggistica. A mo' di esempio si possono citare i cosiddetti olivi saraceni che caratteizzano il paesag- gio costiero e subcostiero della costa tirrenica siciliana da Termini Imerese a Cefalù con Ia loro mole imponente e maestosa su tronco monumentale spesso contorto e chioma ampia ad ombrello. Altro caso tipico è dato dal paesaggio specificatamente olivicolo che come un immenso tappeto verde glauco copre la fascia appenninica che in Umbria si estende da Assisi a Spoleto. Pochissimi comunque rispetto ad altri casi che si potreb- bero citare quale ad esempio l'oliveto "restaurato" a Sirmione nella villa storica di Catullo assolutamente carutteizzante l'ampio paesaggio integrato con i resti archeologici del sito. C'è da augurarsi che la legge in itinere ne tenga conto dovuto. I