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ORAZIO FERGNANI

VIA DI BACCANELLO, 16 00060 FORMELLO – ROMA


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E-MAIL : oraziofergnani@tiscalinet.it

ROMA, 30/11/2015

Al Comando stazione dei Carabinieri

Alla Procura Della Repubblica Competente

Alla Alta Corte Penale Internazionale de l’Aia

E, p.c. Ad Altri

QUERELA CONTRO PER INCOSTITUZIONALE, ILLEGALE ED ILLECITA SOTTRAZIONE DEL


DIRITTO BANCARIO, FINANZIARIO, MONETARIO AVVENUTA CON LA PROMULGAZIONE
DEL DPR 350 DEL 27 GIUGNO 1985 (in ratifica della direttiva dellla Commissione €uropea n°
77/780) IN ARBITRARIA ED USURPATIVA SOSTITUZIONE ALLA LEGGE 7 MARZO 1938 N
141.

Conversione in legge, con modificazioni, del R. decreto-legge 12 marzo 1936-XIV, n. 375,


contenente disposizioni per la difesa del risparmio e per la disciplina della funzione creditizia.
(038U0141) (GU n.61 del 15-3-1938 - Suppl. Ordinario n. 61 )
note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/03/1938

CONTRO :

1) Il Presidente della Repubblica Sandro PERTINI (deceduto),


2) Il Presidente del Consiglio dei Ministri Bettino CRAXI (deceduto);
3) Il Ministro del tesoro Giovanni GORIA (deceduto);
4) Il Guardasigilli: Mino MARTINAZZOLI (deceduto);
5) Il Vicepresidente Consiglio dei Ministri Arnaldo Forlani;
6) Il segretario del Consiglio dei ministri Giuliano Amato;
7) Il segretario Pasquale Lamorte;
8) Il segretario Nicola Trotta (deceduto);
9) Il Ministro Carlo Vizzini;
10) Il Ministro Luigi Granelli (deceduto);
11) Il Ministro Loris Fortuna(deceduto) ;
12) Il Ministro Giuseppe Zamberletti;
13) Il Ministro Alfredo Biondi;
14) Il Ministro Remo Gaspari (deceduto);
15) Il Ministro Salverino De Vito (deceduto) ;
16) Il Ministro Oscar Mammì;
17) Il Ministro Giulio Andreotti(deceduto);
18) Il Ministro Oscar Luigi Scalfaro (deceduto);
19) Il Ministro Pier Luigi Romita (deceduto);
20) Il Ministro Bruno Visentini (deceduto);
21) Il Ministro Giovanni Spadolini (deceduto) ;
22) Il Ministro Franca Falcucci (deceduta);
23) Il Ministro Franco Nicolazzi (deceduto) ;
24) Il Ministro Filippo Maria Pandolfi ;
25) Il Ministro Claudio Signorile;
26) Il Ministro Antonio Gava (deceduto);
27) Il Ministro Renato Altissimo (deceduto);

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28) Il Ministro Costante Degan (deceduto);


29) Il Ministro Nicola Capria (deceduto);
30) Il Ministro Gianuario Carta ;
31) Il Ministro Clelio Darida;
32) Il Ministro Gianni de Michelis ;
33) Il Ministro Antonio Gullotti (deceduto);
34) Il Ministro Lelio Lagorio;
35) Il Sottosegretario Susanna Agnelli(deceduta) ;
36) Il Sottosegretario Bruno Corti(deceduto) ;
37) Il Sottosegretario Mario Fioret ;
38) Il sottosegretario Mario Raffaelli ;
39) Il sottosegretario Francesco Forte ;
40) Il Sottosegretario Paolo Barsacchi (deceduto);
41) Il Sottosegretario Adriano Ciaffi ;
42) Il Sottosegretario Marino Corder (deceduto);
43) Il Sottosegretario Raffaele Costa;
44) Il Sottosegretario Luciano Bausi (deceduto);
45) Il Sottosegretario Antonio Carpino(deceduto) ;
46) Il Sottosegretario Dante Croce(deceduto) ;
47) Il Sottosegretario Alberto Aiardi (deceduto) ;
48) Il Sottosegretario Alberto Ciampaglia (deceduto);
49) Il Sottosegretario Franco Bortolani (deceduto) ;
50) Il Sottosegretario Giuseppe Caroli ;
51) Il Sottosegretario Domenico Raffaello Lombardi (deceduto);
52) Il Sottosegretario Domenico Susi (deceduto) ;
53) Il Sottosegretario Carlo Fracanzani;
54) Il Il sottosegretario Eugenio Tarabini;
55) IL sottosegretario Giovanni Nonne ;
56) Il Sottosegretario Gianni Ravaglia;
57) Il Sottosegretario Tommaso Bisagno (deceduto) ;
58) Il Sottosegretario Bartolomeo Ciccardini (deceduto);
59) Il Sottosegretario Vittorio Olcese (deceduto) ;
60) Il Sottosegretario Silvano Signori (deceduto) ;
61) Il Sottosegretario Domenico Amalfitano;
62) Il Sottosegretario Mario del Castello;
63) Il Sottosegretario Giuseppe Fassino (deceduto) ;
64) Il Sottosegretario Fabio Maravalle (deceduto) ;
65) Il Sottosegretario Gaetano Gorgoni;
66) Il Sottosegretario Mario Tassone;
67) Il Sottosegretario Giulio Santarelli;
68) Il Sottosegretario Giuseppe Zurlo;
69) Il Sottosegretario Niccolò Grassi Bertazzi;
70) Il Sottosegretario Savino Melillo;
71) Il Sottosegretario Giuseppe Santonastaso (deceduto) ;
72) Il Sottosegretario Giuseppe Avellone (deceduto) ;
73) Il Sottosegretario Giorgio Bogi;
74) Il Sottosegretario Giuseppe Reina (deceduto) ;
75) Il Sottosegretario Bruno Orsini;
76) Il Sottosegretario Nicola Sanese;
77) Il Sottosegretario Sisinio Zito;
78) Il Sottosegretario Paola Cavagliasso;
79) Il Sottosegretario Francesco De Lorenzo;
80) Il Sottosegretario Carlo Romei (deceduto) ;
81) Il Sottosegretario Giuseppe Cerami (deceduto) ;
82) Il Sottosegretario Francesco Vittorio Mazzola (deceduto) ;

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83) Il Sottosegretario Giovanni Prandini;


84) Il Sottosegretario Silvano Costi (deceduto);
85) Il Sottosegretario Delio Giacometti (deceduto);
86) Il Sottosegretario Delio Meoli (deceduto) ;
87) Il Sottosegretario Andrea Borruso;
88) Il Sottosegretario Gianfranco Conti Persini (deceduto);
89) Il Sottosegretario Pino Leccisi (deceduto) ;
90) Il Sottosegretario Giuseppe Galasso;
91) Il Sottosegretario Luciano Faraguti;
92) E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.

Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:


1) Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);
2) Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);
3) Attentato contro la Costituzione dello Stato (art.283 c.p.);
4) Usurpazione di Potere Politico (art.287 c.p.);
5) Attentato contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.);
6) Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
7) Omissione d’atti d’ufficio (art.328 c.p.):
8) Associazione a delinquere (art.416 bis);
9) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.); ovvero
10) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.477 c.p.); ovvero
11) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.); ovvero
12) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.480 c.p.); ovvero
13) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.); ovvero
14) Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.);
15) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.
16) Riduzione in schiavitù (art.600 c.p.);
17) Furto (art.624 c.p.);
18) Truffa (art.640 c.p.);
19) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
20) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-

LUOGO DI COMMISSIONE : Territorio Nazionale.


TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione.
Persone offese: Tutti i Cittadini italiani.

CARDINI E FONDAMENTA DI RIFERIMENTO :

Costituzione : Artt. 1; 11; 47; 54.-

Il testo della Costituzione all’articolo 1 comma 2 dice : < ….La Sovranità appartiene al popolo, che
la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.>;
Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari .. omissis…
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli ..omissis …, che, … omissis … ,
impediscono … omissis … l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, etc., etc...

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Art. 11.L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con
gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento …….
Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e
controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta
coltivatrice e aldiretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la
Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di
adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

IL FATTO
Nel 1985 s’è consumato ai danni del Popolo italiano un vero e proprio Golpe Istituzionale che
nessuno tra i pretesi guardiani della democrazia si è mai sognato di denunciare e neppure
sovvertire per ripristinare le libertà democratiche così infamente lese…(uno dei tanti colpi di Stato
perpetrati in questi ultimi decenni – che noi abbiamo sempre regolarmente denunciato – e di cui la
Magistratura dovrà rendercene atto quando andremo al potere).

Il 12 Dicembre 1977 nelle sorde, grigie e sordide stanze dei Kommissari della Comunità €uropea
veniva emanata una direttiva (la n°77/780) che al fine di favorire condizioni di concorrenza degli
istituti di credito del territorio comunitario, stabiliva la “liberalizzazione” dell’attività bancaria. In Italia
si diede attuazione alla direttiva attraverso successivi provvedimenti legislativi, l’ultimo dei quali il
D.P.R. 350 DEL 1985 (firmato da Pertini …. Con il placet dei sopracitati) … che così stabiliva :

Art. 1.
1. L'attività di raccolta del risparmio fra il pubblico sotto ogni forma e di esercizio del credito
ha carattere d'impresa, indipendentemente dalla natura pubblica o privata degli enti che la
esercitano.
2. L'autorizzazione all'esercizio di tale attività e' rilasciata dalla Banca d'Italia alle condizioni che
seguono, ferme le altre di applicazione generale … OMISSIS ….

Poche parole ma sufficienti a creare i presupposti d’una vera e propria sovversione istituzionale.
Infatti la natura dell’attività bancaria era stata fino a quel momento regolamentata dalle riforme del
1936 e dalla legge 141 del 1938 che così stabiliva :
Art. 1.
La raccolta del risparmio fra il pubblico sotto ogni forma e l'esercizio del credito sono funzioni
di interesse pubblico regolate dalle norme della presente legge.
Tali funzioni sono esercitate da Istituti di credito di diritto pubblico, da Banche di interesse
nazionale, da Casse di risparmio e da Istituti, Banche, Enti ed Imprese private a tale fine
autorizzati.
Art. 2.
Tutte le aziende che raccolgono il risparmio tra il pubblico ed esercitano il credito, siano di
diritto pubblico che di diritto privato, sono sottoposte al controllo di un organo dello Stato, che
viene a tal fine costituito e che è denominato «Ispettorato per la difesa del risparmio e per
l'esercizio del credito».

La legge del 1985, COME SI NOTA CHIARAMENTE, non qualificava più come attività di
“INTERESSE PUBBLICO” la raccolta del risparmio e l’erogazione del credito, che così
assumevano semplicemente “CARATTERE D’IMPRESA”, inoltre, dal controllo dal controllo dello
Stato si passava al controllo della Banca d’Italia , le cui quote, come pochi sanno, sono detenute
dalle stesse banche private le cui quote azionarie sono a loro volta possedute da SPA MOLTO
SPESSO (QUASI SEMPRE) DI NAZIONALITÀ STRANIERA.

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Tutto ció in palese violazione dell'articolo 47 della carta costituzionale


che impone il controllo dello Stato sul credito e sul risparmio e non di
un privato imprenditore in formula di società per azioni.
Negli anni immediatamente successivi è scattata la competizione a comprare tutto quanto di
pubblico era presente in Italia. Banche, assicurazioni, ENEL, ENI, Beni del Demanio dello Stato,
Litorali, Castelli…con il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Pertini sapeva ciò che faceva quando firmava quel decreto?

Da allora la giurisprudenza dei tribunali penali iniziò a statuire che il precedente quadro normativo
che stabiliva la natura pubblica dell’attività bancaria e, conseguentemente, qualificava come
incaricato di pubblico servizio il banchiere (anche di banca privata) quando operava come
collettore di risparmio e come erogatore del credito e, dunque, puniva come malversazione o
corruzione, o concussione, od abuso d’ufficio i comportamenti illegali che venivano tenuti
nell’ambito, NON POTEVA PiÙ AVERE VIGORE.

Insomma, se chi erogava credito o raccoglieva risparmio fuori dalle condizioni previste dalla legge,
o dai regolamenti interni, o commetteva abusi nella gestione del risparmio, fino all’approvazione
del D.P.R. 350/1985 era passibile di pesanti sanzioni penali…

Dalla promulgazione del D.P.R. 350/1985 in poi costui … banchiere o altro affine … ricade nella
disciplina dei reati comuni, e assai difficilmente comportamenti abusivi dei costoro – tranne casi
limite di volgari sottrazioni di denaro – hanno potuto essere penalmente puniti…

Pensiamo al caso Parmalat e ai fidi stratosferici concessi all’azienda, già ampiamente decotta, di
Tanzi e ai tanti crediti allegri concessi dai banchieri agli amici. Pensiamo alla gestione dei risparmi
di tanti Italiani, andati in fumo per la criminale propensione delle banche a contrabbandare come
rendite sicure titoli ad alto rischio e destinati al macero virtuale e reale… Pensiamo ad esempio
alle vicende Fiorani, ma soprattutto pensiamo alle migliaia di miliardi di euro dissolti nel nulla nella
lotta all’ultimo sangue delle banche “italiane” ed europee per fondersi, comprarsi, “scalarsi”…

Da una situazione di tutela prioritaria ed indefettibile dell’aspetto sociale del credito e del risparmio
si è passati così ad una situazione di totale deregolamentazione ed infame opportunistico
brigantesco de regolazione, permissivismo, mafioso lassismo, di totale ed infame travisazione del
rapporto di distribuzione della ricchezza nazionale attraverso l’attività bancaria realizzata in un
ottica sociale che è il fine unico ed ultimo dell’emissione monetaria.

Questo stravolgimento logico/morale/solidale non solo dal punto di vista del controllo penale sulle
condotte ma, soprattutto, dal punto di vista sociale ed economico dell’attività bancaria, svaluta,
deprime e svilisce questa onorevole attività prevista dai legislatori del 1936/1938 come MEZZO
per l’ordinata corretta, equanime e solidale della crescita economica e….

AL CONTRARIO DI QUANTO ORIGINARIAMENTE PREVISTO dai legislatori… diventa SCOPO


per torme di ladri, truffatori, criminali “tout court” per l’arricchimento “privato” in danno, iperbolico
strumento di distruzione dell’apparato produttivo della Nazione, fatale nocumento per la
Repubblica, Stato, Cittadini e contemporaneo smodato, insensato, illecito ed illegale arricchimento
di ciurme di corsari di speculatori, tagliaborse, di ogni risma … ovviamente costituiti in caste
intoccabili e al di fuori di ogni controllo dello Stato (e cittadini)…. Che per di più nel corso degli anni
questi “Nobiluomini” hanno provveduto a svuotare di ogni competenza, potere, sovranità…

Per quanto fin qui sommariamente esposto (MA CHE VA AD ACCUMULARSI ALLE CENTINAIA
DI FATTI COSTANTEMENTE DA NOI DENUNCIATI) … e con il supporto di una pur modesta
cultura ed intelligenza … è facile, e alla portata di chiunque voglia… capire come sia un’emerita

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fandonia ed una perfetta presa in giro affermare (come ultimamente avviene da più parti – tipo la
corrente economista caldeggiata da vari “economisti” che supportano le teorie di tale Warren
Mosler (sedicente economista – ma in realtà banchiere/ finanziere..) e appoggiata talvolta da
personaggi vicini al Movimento 5 Stelle di Grillo… Nonché da altre fazioni politiche… Che per
risolvere i problemi del Paese occorre la ripubblicizzazione delle merci e dei servizi – un tempo
pubblici (prima della razzia iniziata da tal Romano Prodi – ci vergogniamo a dargli un qualunque
titolo) .. la qual cosa questi “ECONOMISTI” si dimenticano di evidenziare … e che sta però a valle
di un sistema bancario/monetario PRIVATO che questi vorrebbero immutato… Con tutti i risvolti e
le disarmonie, ingerenze, sopraffazioni, negligenze, distorsioni che questo sistema ha ampiamente
dimostrato di coinvolgere e trascinarsi a rimorchio…

O lo Stato si riprende le funzioni monopolistiche di Banca d’Italia (o di come la si vorrà chiamare)


oppure i problemi attuali si incancreniranno ancora di più fino alla totale dissoluzione dello Stato e
tutte i Diritti e le <Libertà da questo garantiti e tutelati.

Questo è il vero problema di fondo su cui nel 1985 visto che si andava
sottraendo allo Stato e ai cittadini la “sovranità monetaria” occorreva
ineludibilmente porre la richiesta di delega della sovranità bancaria e
monetaria … prima come consultazione preliminare alla discussione
della legge 350/85 e dopo la promulgazione come conferma o modifica
attraverso un referendum abrogativo/confermativo

Per fare questo passaggio di “Sovranità monetaria” occorreva una


esplicita forma di delega da parte dei cittadini…
AZIONE CHE PERÒ NON È MAI STATA FATTA ed i reati connessi a questa serie di
criminali azioni sono tuttora in corso e svolgono compiutamente la loro azione
distruttrice…..

È stato Pertini a sottrarre il controllo delle Banche allo Stato ha voluto aggiungere pure questa
perla alle sue inettitudini… Un infame che per la pubblica opinione passa per sant’uomo…

Pertini… oltre che delinquente nell’animo .. era anche esteriormente perfetto nel suo “aplomb”
quasi britannico (solo di facciata) in relatà nel suo più profondo essere un perfetto ed “UTILE
IDIOTA” dei Banksters della Commissione €uropea … e siccome dopo di ciò non serviva più… fu
invitato a dimettersi anzitempo….TRE GIORNI DOPO LA FIRMA …. e rilevato nella carica da un
altro infame del suo stesso calibro un tal Francesco Cossiga da Sassari che in veste di “esperto”
nel ‘64/65 si era impegnato nella “riorganizzazione” dei servizi segreti … e facente parte anche lui
a pieno titolo del gruppo dei Sardi (Berlinguer; Manconi; Segni; Silienti, Pisanu, Cossiga appunto, e
tantissimi altri) tutti dell’ordine britannico.

L’Infame Sandro Pertini (che l’inferno lo bruci in eterno) aveva combinato un’altra
delle sue epocali porcate…. Un decreto del presidente della repubblica che sottrae
il controllo delle banche italiane allo Stato ! E stravolge il senso dell’articolo 47 della
Costituzione. Per di più violando pure anche l’articolo 54 della Costituzione….

Azioni che poi moltissimi altri altrettanto infami hanno fino ad oggi ampiamente
condiviso, continuato, ampliato.

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TUTTO CIÒ PREMESSO CHIEDIAMO :


a) di voler procedere con gli atti di competenza in ordine alla configurazione della
fattispecie di attentato contro la Costituzione dello Stato, rimettendosi alle valutazioni delle
autorità competenti anche in ordine al gravissimo, reale pericolo di un reato quale l’attentato alla
Costituzione.

b) di procedere per la penale punizione dei colpevoli, ai fini di impedire la continuazione


dei reati ravvisati in calce;

c) provvedere affinchè sia ripristinato senza alcun indugio lo “statu quo ante”.

Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi mi legge rammentando l’ obbligatorietà


dell’azione penale (art.112 Costituzione) in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto
obbligatorio arresto in caso di flagranza di reato, ricordo altresì il giuramento prestato nei
confronti della Legge, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani
tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a
nostra volta saremo severi giudici.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;


e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.

Chiediamo inoltre di essere avvisati in caso di proroga del termine delle indagini preliminari, ex art.
405 c.p.p., e di essere sentiti personalmente

IN FEDE.

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