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L’attività d’impresa è un’attività economica che viene ad

essere esercitata professionalmente dall’imprenditore. Tale attività

può essere svolta in forma associata mediante l’adozione di un

modello societario. Si parla in questo caso di impresa societaria che si

può riprendere nell’ambito dell’impresa collettiva nella quale

rientrano anche le associazioni, le fondazioni, i consorzi, con l’attività

esterna che svolgono attività produttiva. Possiamo considerare le

società come organizzazioni di persone e di mezzi create proprio per

l’esercizio in comune di un’attività economica . Il codice civile

prevede quindi dei tipi di società: le società di persone nelle quali

troviamo le società semplici, società in nome collettivo, società in

accomandita semplice e le società di capitali che invece comprendono

società per azioni, società in accomandita per azioni, società a

responsabilità limitata, società cooperative e le mutue assicuratrici, ciò

che va evidenziato e che le parti possono optare per uno solo di questi

tipi di società, perché la materia e dominata dal principio di tipicità. Il

principio di tipicità è sorto per dare un’adeguata tutela ai terzi infatti

tutti questi tipi di società menzionati si rifanno ad una nozione unitaria

di contratto di società caratterizzata dall’articolo 2247 del codice

civile. Precisamente con il contratto di società due o più persone

conferiscono beni e servizi per l’esercizio in comune di un’ attività

economica allo scopo di dividerne gli utili. Il nostro legislatore con

due decreti legislativi precisamente il numero 88 del 1993 e il numero

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6 del 2003 , rispettivamente per le società a responsabilità limitata e

per le società per azioni ha previsto la possibilità di costituire questi

due tipi di società non solo con contratto ma anche con atto

unilaterale. Infatti in questo caso si parla di società uni personale. Da

un punto di vista strutturale il contratto di società si caratterizza per la

presenza di tre requisiti fondamentali: conferimento dei soci,

l’esercizio in comune di attività economica, lo scopo di divisione degli

utili. Per conferimento dei soci intendiamo l’atto traslativo a titolo

oneroso fatto in sede di costituzione della società. Il tipo di

conferimento può essere:

- Conferimento di beni di proprietà

- Conferimento di beni di godimento

- Conferimento di eredità, polizze assicurative, fideiussioni bancarie

- Conferimento della propria opera, tranne per alcuni tipi di società

per esempio la società per azioni dove non è possibile conferire

tutto ciò che non sia suscettibile di valutazione economica dal

momento che l’articolo 2342 del codice civile stabilisce che non

possono fare oggetto di conferimento le prestazioni d’opera o di

servizio.

Altro requisito è l’esercizio in comune di un’ attività economica

mediante le quali le parti cercano di raggiungere lo scopo sociale, che

rappresenta quindi l’attività economica che i soci si propongono di

svolgere. Deve trattarsi quindi di un’attività produttiva condotta con

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metodo economico finalizzata alla produzione e allo scambio di beni e

servizi. Infine dall’articolo 2247 del codice civile emerge l’ultimo

requisito, lo scopo di divisione degli utili; cioè lo scopo dell’attività

sociale è quello di procurare ai soci un vantaggio patrimoniale. Come

abbiamo visto precedentemente quindi le società possono essere

distinte in società di persone e società di capitali. E’ importante questa

distinzione perché vi sono degli effetti sul regime di responsabilità

della società e dei soci per le obbligazioni contratte. Precisamente in

questo caso parliamo dell’autonomia patrimoniale. Il concetto di

autonomia patrimoniale è importantissimo proprio per capire il regime

della responsabilità della società e dei soci per le obbligazioni assunte

dalla società stessa durante l’attività sociale. Secondo il tipo di società

la dottrina tradizionale distingue tra autonomia patrimoniale perfetta e

autonomia patrimoniale imperfetta. Si ha autonomia patrimoniale

perfetta nelle società di capitali perché il patrimonio della società e il

patrimonio dei singoli soci sono nettamente separati. Delle

obbligazioni sociali e quindi delle obbligazioni che vengono ad essere

contratte durante la vita della società risponde solo la società con il

suo patrimonio. Quindi i creditori sociali non possono soddisfarsi sul

patrimonio personale dei soci ma possono solo aggredire il patrimonio

della società. I singoli soci rispondono delle obbligazioni

limitatamente alla quota conferita. I creditori particolari non possono

soddisfarsi sul patrimonio sociale poiché si tratta di un patrimonio

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appartenente giuridicamente ad un altro soggetto che è appunto la

societa. Questo regime discende dal riconoscimento da parte del

legislatore della personalità giuridica. L’articolo 2331 comma primo

del codice civile, per quanto riguarda la società per azioni stabilisce

che con l’iscrizione del regime delle imprese la società acquista

personalità giuridica. In quanto persone giuridiche queste società sono

trattate dall’ordinamento giuridico come soggetti di diritto

formalmente distinti dalle persone dei soci. Le società di persone

quindi la società semplice, la società in nome collettivo, società in

accomandita per azioni sono dotate invece di un’autonomia

patrimoniale imperfetta. E’ imperfetta perché i singoli soci rispondono

personalmente delle obbligazioni sociali della società di cui fanno

parte. I creditori della società non possono aggredire direttamente il

patrimonio personale dei singoli soci illimitatamente responsabili; essi

infatti devono innanzitutto escudere il patrimonio della società e dopo

aver infruttuosamente escurso il patrimonio sociale possono anche

aggredire il patrimonio personale dei singoli soci. I creditori personali

dei soci non possono aggredire il patrimonio della società per

soddisfarsi. Le società di persone quindi non godono, per precisa

scelta del legislatore, della personalità giuridica. Secondo una parte

della dottrina, invece, vi sono dei precisi indici normativi dei quali si

potrebbe desumere che anche le società di persone sono soggetti di

diritto, distinti dalle persone dei soci. Infatti l’articolo 2266 del codice

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civile stabilisce che la società acquista i diritti ed assume obbligazioni

per mezzo dei soci che ne hanno la rappresentanza e sta in giudizio

nella persona dei medesimi; ovvero il fatto di riconoscere alle persone

giuridiche la qualifica di soggetti di diritto distinti dalle persone dei

soci emergerebbe anche in tema di trascrizione degli acquisti

immobiliari che prevede che la trascrizione sia effettuata anche per le

società di persone in nome collettivo. Quindi sono tutti degli indici

che secondo la dottrina vengono a riconoscere le società di persone

nonostante non abbiano la personalità giuridica come soggetti di

diritto distinti dalle persone dei soci. Su questo punto è intervenuta

anche la giurisprudenza; precisamente le sezioni unite della corte di

cassazione, stabilisce che le società di persone possono essere e

possono costituire una autonomo centro di imputazione. Infatti in una

recente sentenza queste ultime hanno ritenuto che la società di persone

sono un autonomo soggetto dell’ordinamento in quanto sono titolari

dei beni sociali ed hanno capacità sostanziale e processuale nei

rapporti esterni che coinvolgono i beni stessi. Anche nel caso delle

società cooperative e delle mutue assicuratrici si parla di autonomia

patrimoniale perfetta. Quindi anche in questo caso delle obbligazioni

sociali i soci rispondono limitatamente alla quota conferita e i creditori

sociali non possono soddisfarsi sul patrimonio personale dei soci, ma

possono aggredire soltanto il patrimonio della società.

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