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Escatologia

Escatologia, termine (dal greco Éschatos, ultimo) con cui si


indica la dottrina sulle «cose ultime», vale a dire l'insieme
delle rappresentazioni che il mito, le religioni o altre forme
di pensiero hanno elaborato come interpretazione del destino
ultimo dell'uomo e del mondo. Nell'Antico Testamento le
attese escatologiche, contenute in particolare nei libri profetici
di Daniele, Isaia, Ezechiele, Zaccaria, sono strettamente
collegate a quelle di un tempo messianico di ricchezza e di
pace per il popolo di Israele (salmo 73). Il cristianesimo ha
reinterpretato i tratti essenziali dell'escatologia
veterotestamentaria: la resurrezione di Cristo diviene l'evento
escatologico per eccellenza, in quanto segna la prima vittoria
sul peccato e sulla morte. La piena instaurazione del Regno
di Dio avverrà a momento della seconda e definitiva venuta di
Cristo. Fondandosi sulla predicazione di Cristo e sulle
Scritture, i primi cristiani ritennero di trovarsi nel breve tempo
intermedio che doveva precedere l'imminente parusia.
L'attuazione da parte di Costantino del progetto di un impero
cristiano fornì infine una risposta a tali attese collettive,
dando luogo a un processo di radicale riduzione delle attese
escatologiche. Da questo periodo le allusioni scritturistiche
all'imminente fine dei tempi sono prevalentemente rilette in
chiave allegorica e individuale. L'escatologia diviene una parte
della teologia, che ha per oggetto le questioni del destino
ultraterreno dell'anima, del giudizio particolare cui essa verrà
sottoposta da Dio dopo la morte, dell'inferno e del paradiso (i
cosiddetti «novissirni»); i tempi escatologici vengono fatti
coincidere con l'atteso ritorno finale di Cristo giudice, che
chiuderà la storia terrena. Le aspettative di una mutazione
radicale e definitiva del cosmo sopravvivono in alcuni filoni
escatologici e millenaristici: Gioacchino da Fiore (sec. XII) e le
correnti che a lui si ispirano, fra cui gli spirituali francescani,
ritengono imminente la venuta di una terza età del mondo,
l'epoca dello Spirito Santo, successiva a quelle del Padre e del
Figlio; in essa la chiesa sarà totalmente dedita alla
contemplazione e, godendo di una nuova dispensazione dello
Spirito, potrà entrare direttamente in contatto con Dio senza
dover ricorrere più alle Scritture e ai sacramenti.
Dall'inizio del sec. xx si registra in ambito teologico una
ripresa d'interesse per l'escatologia.
R. Bultmann ritiene che le affermazioni escatologiche
contenute nella Bibbia debbano essere interpretate come un
richiamo all'urgenza della decisione: l'escatologia non
riguarda una specifica rivelazione sul futuro, ma indica la
necessità per ciascuno della scelta immediata di conversione.
Reinterpretando in una prospettiva cristiana la concezione
che E. Bloch ha dell'utopia, J. Moltmann ritiene che nella
speranza escatologica si trovi una dimensione essenziale della
fede cristiana.
https://www.riflessioni.it/enciclopedia/escatologia.htm

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