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100%

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75 NIKON importante mostra fotografica!

MAGAZINE
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GIUGNO

FRANCO CAPPELLARI: TUTTI I SEGRETI PER RACCONTARE


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NIKON PHOTOGRAPHY N. 75 - MENSILE - 4,90€

P.I. 15-05-18

TEST: MACRO UN’OTTICA PER TUTTO FARE VIDEO


I migliori modelli Il grande Michael Freeman ci suggerisce I consigli per diventare
per fotografare da come trovare nuovi percorsi creativi perfetti videomaker
molto, molto vicino! usando un solo obiettivo con le reflex Nikon
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Con me, è facile realizzare immagini di alta qualità che non lasciano mai
indifferenti, anche in condizioni di scarsa illuminazione, o riprendere filmati
emozionanti, sfruttando pienamente il mio potente sensore da 24,2 Megapixel,
il processore di elaborazione delle immagini EXPEED 4 e l’ampio intervallo
di sensibilità ISO estendibile da 100 a 25.600. Inoltre, grazie alla tecnologia
Snapbridge offro connettività costante con il tuo smartphone: insomma, sono
pronta a scattare immagini straordinarie da condividere all’istante.
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EDITORIALE

Sony Photography Award


e World Press Photo 2018
Sono numeri da capogiro quelli dei Gava che si è posizionato al primo
fotografi che ogni anno inviano i loro posto nella sezione Architettura grazie
progetti per partecipare ai concorsi al progetto Buildings, nel quale il foto-
fotografici più importanti al mondo, il grafo è riuscito, con notevole capacità,
Sony Photography Award (SWPA) e il ad astrarre in solide figure geometriche
World Press Photo. Più di trecentomila comuni strutture architettoniche. Sono
candidature sono passate al vaglio della tanti gli italiani premiati in questa edi-
giuria internazionale del SWPA e oltre zione, a tutti loro faccio i miei più sen-
settantamila gli scatti inviati ai profes- titi complimenti.
sionisti ed esperti del settore, che hanno
decretato invece l’immagine vincitrice Il 12 aprile, invece, ad Amsterdam si
del prestigioso World Press Photo 2018. è svolta la cerimonia di premiazione per
quello che ormai da decenni si è con-
Lo scorso 19 aprile, a Londra, sono solidato come il premio più prestigio-
stati annunciati i finalisti e vincito- so per il fotogiornalismo internaziona-
ri del SWPA, cerimonia cui ho avuto il le, il World Press Photo. Lo scatto vin-
grande piacere di partecipare. Il pre- citore, che ha già fatto il giro del mon-
mio più ambito, il Photographer of do, è quello del fotografo venezuelano
the Year, è stato assegnato alla foto- Ronaldo Schemitdt. Un’immagine di
grafa britannica Alys Tomlinson che forte impatto e teatrale drammaticità
si è aggiudicata il riconoscimento con che ci racconta con violenza degli scon-
il lavoro Ex-Voto, scattato nei luoghi tri tra polizia e dissidenti contro il pre-
di pellegrinaggio religioso tra Lourdes sidente del Venezuela Nicolas Maduro.
(Francia), Ballyvourney (Irlanda) e Nonostante la conquista del podio sia
Grabarka (Polonia). Il progetto mi ha andata a due fotografi stranieri, queste
particolarmente colpito per la sensi- edizioni si sono contraddistinte per il
bilità e il profondo senso estetico con numero di italiani giunti fino alle sele-
cui la fotografa è riuscita a combinare zioni finali, auspicio che fa ben spera-
i grandi temi dell’ambiente, della fede re per il futuro della fotografia italiana.
e dell’identità. Il mio apprezzamento in
particolare va all’italiano Gianmaria Denis Curti
Gianmaria Gava WORLD PRESSPHOTO 2018

Alys Tomlinson WORLD PRESSPHOTO 2018


N PHOTOGRAPHY
100% NIKON Sommario
CULTURA
Appuntamenti, mostre, incontri & c. pag. 6

foto storica
Alfred Eisenstaedt
V-J Day a Times Square pag. 9

legale
Pubblicazione d’immagini
dei figli minori sui social: limiti e diritti pag. 14

46 16
GUARDARE
profilo d’autore Grandangoli a focale fissa
Franco Cappellari La dilatazione dello spazio pag. 46
La fotografia in viaggio pag. 16
Tecnica scatti perfetti
come fotografare Il ritratto ambientato
Il Lookbook I soggetti nel loro ambito naturale pag. 48
la moda in studio pag. 26
Fotografare il cibo Tecnica fotografia di architettura
Buona cucina e creativà dietro l’obiettivo pag. 32 La prospettiva ideale
L’obiettivo Tilt&Shift e il cavalletto pag. 54
fare video
Filmare con la macchina fotografica Post-produzione
I vantaggi della reflex sulla videocamera pag. 38 Un’esposizione perfetta
Strumenti di Lightroom CC pag. 56
Miglioriamo colori e contrasti
IMPARARE Nikon Capture NX-8 pag. 58

Michael Freeman insegna Microstock l’invio dei file


Più creativi con una sola ottica Ecco come presentare le foto
Suggerimenti e consigli pag. 42 Scelta delle categorie e gestione dei contenuti pag. 60

La specialità del giorno La posta dei lettori


Still life ambientati pag. 44 Dubbi, quesiti e risposte pag. 64

4
Giugno 2018
il Nostro Staff

Editore Incaricato
Denis Curti

Art Director
Silvia Taietti

Responsabile redazione
Riccardo Zago

Supervisore Editoriale
Andrea Rota Rodari

Resp. Post-Produzione
Andrea Carpani

Impaginazione
Paola Pogliani

38

Redazione
32 Elisabetta Agrati
MOSTRARE

Consulente
Photo challenge
Le foto dei lettori
Le scelte fra le vostre foto del mese di giugno pag. 69 Roberto Tronconi
Comitato Tecnico
Press&Public Relations
Manager Nital

54 48 MONDON IKON
Test attrezzatura
Tutto nei dettagli Marco Rovere

84 8 obiettivi macro a confronto pag. 84


Digital Marketing
Manager Nital

I prodotti Nital
ABBONATI ALLA I più interessanti distribuiti
VERSIONE DIGITALE dall’azienda che importa Nikon pag. 92 Michele Difrancesco
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Nikon Professional
Service Italy Manager

DURATA ABBONAMENTO 1 ANNO


Il Nikonista
www.sprea.it/digital
Cultura, curiosità e gossip dal mondo Nikon pag. 94
SOLO PER
PC E MAC
Gilles de paoli

5
Cultura

appuntamenti, incontri, mostre & c.


Ogni mese vi portiamo alla scoperta degli eventi più importanti dedicati al mondo della fotografia,
in Italia e all’estero, dai festival alle personali, dalle mostre collettive alle retrospettive.
In più curiosità, libri, personaggi da ricordare, foto che hanno cambiato un’epoca e avvenimenti
che hanno segnato la storia dell’ottava arte

MostreItalia MILANO BOOK SHOP


N Palazzo della Triennale Annie Leibovitz
Viale Alemagna 6
E le icone del suo tempo
Luigi Ghirri
Per oltre mezzo seco- • Titolo: Annie Leibovitz.
The early years 1970-1983
lo, Annie Leibovitz è sta- • Autore: L. Sante, J. S.
ta testimone del suo tem- Wenner
po: con uno stile inimitabi- • Uscita: 2018
le, il suo obiettivo ha cat- • Prezzo: 40,00 €
turato i fatti più importanti • Editore: Taschen
• Pagine: 200
del Novecento, dalle prote-
ste contro la guerra in Vietnam al lancio dell’Apollo 17,
dalle dimissioni di Richard Nixon del 1974 al tour dei
Rolling Stones del 1975. Pubblicato in collaborazione
con la LUMA Foundation di Arles, Annie Leibovitz. The Early
Years 1970-1983 raccoglie negativi e istantanee che docu- MUSEI ITALIA AREZZO
mentano i primi anni di carriera, quando la Leibovitz scoprì N Via delle Monache 2
Bibbiena (AR)
la fotografia, e l’affermazione successiva.

PERSONAGGI DA RICORDARE
Il paesaggio
dell’architettura
Gabriele Basilico
Dal 25 maggio al 26 agosto, la Raccontare
Triennale ospita la mostra Luigi il paesaggio urbano
Ghirri. Il paesaggio dell’architettu-
ra, a cura di Michele Nastasi, che Centro Italiano della
propone un punto di vista inedi- Considerato il fotografo di paesag- Fotografia d’Autore
to sul celebre fotografo emiliano, gi urbani più famoso al mondo, non-
sottolineando l’importanza del- Nato nel 2005 per volontà del-
ché tra i primi esponenti del genere,
la sua opera nell’ambito dell’ar- la FIAF (Federazione Italiana
Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944 laureandosi nel Associazioni Fotografiche), la più
chitettura e della comprensione
del paesaggio contemporaneo. 1973 in architettura. Ben presto, però, abbandonando que- importante associazione fotografica
L’esposizione, a cura del Museo sta strada, Basilico si appassiona alla fotografia, dedicandosi nazionale non professionale, il Centro
di Fotografia Contemporanea di al reportage umanistico e all’indagine sociale. Non tarda poi Italiano della Fotografia d’Autore vuo-
Cinisello Balsamo, si inserisce le essere un osservatorio privilegiato
a coniugare questa nuova passione con i suoi studi in archi-
nel programma della Milano Arch sulla fotografia. L’attività del Centro
tettura, divenendo un testimone attento delle trasformazioni si concentra sullo studio e sulla valo-
Week, in scena dal 23 al 27 mag-
gio. L’allestimento raccoglie oltre dello spazio urbano. Nel 1982 pubblica il libro Milano. Ritratti rizzazione della fotografia italiana del
trecento fotografie tra stampe ori- di fabbriche, che lo farà conoscere a livello internazionale. periodo storico che parte dall’ultimo
ginali e immagini proiettate, mol- Nel 1984 è l’unico italiano tra i fotografi ingaggiati dal gover- Dopoguerra. Di fondamentale impor-
te delle quali inedite, appartenen- tanza è l’impegno nel campo della con-
no francese per un progetto di documentazione paesaggisti-
ti all’archivio di Lotus, rivista con servazione, inventariazione, cataloga-
ca intitolato Mission photographique de la DATAR. Da quel zione e riproposizione al grande pub-
cui Ghirri collaborò dal 1983, e
alla Triennale di Milano. Agli scat- momento Basilico viaggia in tutto il mondo, catturando con blico del proprio patrimonio fotogra-
ti si affiancano pubblicazioni e altri il suo obiettivo numerose città e i loro spazi architettonici: fico attraverso mostre, pubblicazioni
materiali che mettono in luce la da Beirut, sconvolta dalla guerra, a Berlino, da Rio de Janeiro e l’organizzazione di attività didatti-
capacità del fotografo di guardare che. Tra i progetti futuri vi è la catalo-
a Mosca, da Shanghai a Istanbul, pubblicando numerosi libri
all’architettura con sguardo nuovo gazione dei fondi già acquisiti, da rea-
ed esponendo le sue fotografia in moltissime mostre. La sua lizzarsi con programmi che permet-
e di comprenderne gli aspetti più
contraddittori che la contempora- carriera si interrompe alla morte, nel 2013, ma i suoi scatti tono di interfacciare i dati con quelli
neità aveva portato con sé. rimangono sempre attuali, un punto di riferimento imprescin- delle altre istituzioni culturali italiane.
❖ www.triennale.org dibile per chiunque si occupi di fotografia e di architettura. ❖ www.centrofotografia.org

6
Cultura

MOSTREITALIA LA SPEZIA
N Fondazione Carispezia - Via D. Chiodo 36

Astrid Kirchherr with the Beatles


Alla scoperta degli “Hamburg Days”
ACCADDE A GIUGNO

Fotografia
e letteratura
negli anni Trenta

25 GIUGNO 1976. Alla National


Portrait Gallery di Londra inau-
gura la mostra Young Writers
of the Thirties, dedicata all’in-
The Beatles, Hugo Haase, 1960

fluenza che i giovani scrittori


britannici e irlandesi degli anni
Trenta ebbero sulla vita politica e culturale del loro tempo. Mai come in
quel periodo, infatti, il mondo della letteratura era stato legato all’attuali-
tà e alle istanze socio-culturali del tempo. L’esposizione si concentrava su
cinque autori, W. H. Auden, Cecil Day Lewis, Christopher Isherwood, Louis
MacNeice e Stephen Spender, raccogliendo oltre trecento oggetti tra lettere
private, manoscritti inediti e numerose fotografie. Gli scatti, molti dei qua-
Fino al 17 giugno, Fondazione Carispezia ospita la mostra li realizzati dal fotografo Humphrey Spender, fratello di Stephen, fornivano
Astrid Kirchherr with the Beatles, una retrospettiva che riper- una testimonianza importante dei temi affrontati dai giovani scrittori e del
corre gli anni formativi della band di Liverpool, quando l’impre- loro impegno, che sconfinò oltre la letteratura.
sario tedesco Bruno Koschmider scritturò cinque musicisti allo-
ra sconosciuti, John Lennon, George Harrison, Paul McCartney,
Pete Best e Stuart Sutcliffe, perché suonassero nei suoi club sulla
Reeperbahn ad Amburgo. A immortalare i cosiddetti “Hamburg
Days” in quei lontani anni Sessanta fu la giovane fotografa Astrid Il giorno più lungo di Robert Capa
Kirchherr, a quel tempo assistente del celebre fotografo Reinhart
6 GIUGNO 1944. Tra le migliaia di uomini che mise-
Wolf. Affascinata dal carisma di Stuart Sutcliffe, Astrid Kirchherr ro piede sulle spiagge della Normandia, all’alba di quel-
cominciò a frequentare il gruppo, non solo scattando fotografie lo che sarebbe diventato “il
ma anche contribuendo a costruire quell’immagine dei Fab Four giorno più lungo” della storia
che si è imposta rapidamente in tutto il mondo. Fu proprio la del Novecento, c’era anche il
fotografo Robert Capa (nel-
fotografa, infatti, a rivoluzionare il look dei Beatles e a consiglia-
la foto). Era iniziata l’opera-
re quel taglio di capelli a caschetto che sarebbe diventato uno dei zione Overlord, che avreb-
simboli della band. La mostra di La Spezia, a cura di ONO be portato alla fine della
arte contemporanea in collaborazione con Ginzburg Fine Seconda guerra mondiale
Arts, raccoglie una ricca serie di scatti, la maggior parte dei qua- e alla liberazione dell’Euro-
pa dalla morsa nazifascista.
li in bianco e nero, dal primo vero servizio fotografico a immagini
Sotto il fuoco delle mitra-
di momenti privati. Fotografie preziose che testimoniano il lega- gliatrici e dei fucili, mentre
me profondo che unì Astrid Kirchherr e i Beatles e che ci fanno attorno a lui i soldati Alleati
scoprire una tappa decisiva, quella amburghese, che cambiò per morivano a decine, Capa riu-
sempre la storia dei quattro ragazzi di Liverpool. scì a scattare quattro rulli-
ni: solo undici fotografie, le
Magnificent Eleven, si sal-
varono in fase di sviluppo,
Tenerife Paul+George+Ringo at the pool 1963

entrando nel novero del-


le fotografie più importan-
ti del Ventesimo secolo. Gli
Astrid Kirchherr self-portrait,1960

scatti furono pubblicati il 19


giugno sulla rivista Life in
un reportage di sette pagine
intitolato “La fatidica batta-
glia per l’Europa è comincia-
ta via mare e aria”.

«Se le tue fotografie non sono abbastanza belle,


❖ www.fondazionecarispezia.it non sei abbastanza vicino» Robert Capa

7
Cultura

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Agenzia accreditata dalla Regione Toscana
Cultura
Diamo forma alle tue capacità

FOTOSTORICA
New York, 15 agosto 1945

V-J Day a Times Square SCUOLA INTE RNAZIONALE


DI FOTOGRAFIA
Alfred Eisenstaedt / GettyImages

Improvvisamente un bacio tra la folla che festeggia la fine


della Seconda guerra mondiale, a poche ore dall’annuncio
del presidente Truman della firma della resa del Giappone.
È il giorno della Vittoria.
Chi sono i due protagonisti di questo bacio?
Non è questo che conta e Alfred Eisenstaedt non ha avuto
tempo per chiederglielo. L’energia che sprigiona la coppia
effimera, incurante di chi guarda sorridendo, è la forza della
vita dopo anni di guerra e morte.
È la gioia del ritorno a casa per sempre, ed è questo che
cattura Eisenstaedt con la sua abilità di grande fotografo. CORSO PROFESSIONALE
Un’immagine che diventa simbolo di pace proprio grazie ai DIPLOMA PUBBLICO DI
FOTOG R AF I A
due protagonisti, un marinaio e un’infermiera, in cui tutti gli
Stati Uniti si riconoscono.
La fotografia diventerà tra le più celebri di ogni tempo, dive-
nendo spunto per una altrettanto famosa statua e per nume-
rosissime pubblicità e citazioni cinematografiche. “C’erano
E NARRAZIONE VISIVA
migliaia di persone che vagavano in giro, nelle strade secon- FOTOGRAFIA, VIDEO, GRAFICA E COMUNICAZIONE
darie e in ogni angolo”, ricordò in seguito Eisenstaedt.
“Tutti si baciavano... E c’era un marinaio che correva, abbrac-
Direttore Artistico Dott. Marco Triarico
ciando e baciando tutti, io lo precedevo di corsa, perché appe-
se al collo avevo tre Leica regolate da 3 metri a infinito.
Non dovevo fare altro che scattare... non capivo neanche cosa
stesse succedendo. Poi il marinaio afferrò qualcosa di bianco.
NUOVA APERTURA ISCRIZIONI
Allora mi fermai e loro si baciarono. E io scattai cinque foto”. ANNO 2018-2019

Alfred Eisenstaedt (1898-1995) è stato tra i mag-


giori e più longevi fotografi del Ventesimo seco-
lo. Tedesco ebreo, spinto alla fuga dalla Germania
nazista nel 1935, naturalizzato statunitense, è par-
te di quel nutrito e importante gruppo
di fotoreporter tedeschi e spesso ebrei
che, dovendo abbandonare la patria,
scelsero di emigrare negli Stati Uniti.
È grazie a loro che il reportage negli
USA ebbe un fortissimo slancio fino a CORSI ANCHE DURANTE IL WEEK END
diventare il fotogiornalismo per eccel-
lenza. A New York, Eisenstaedt è subito
scelto da Henry Luce come caporedatto- CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
re fotografo della nascente rivista Life.
Vi lavorerà ininterrottamente fino al 1972, realiz-
zando più di 2.500 servizi e 90 copertine. Insieme APAB Palazzo Antinori
Borgo Santa Croce, 6
allo staff di fotografi che faranno parte della reda-
zione, Eisenstaedt contribuirà a creare l’inconfon-
dibile stile Life, dove la fotografia diventa raccon-
to e il fotoreporter autore.
FIRENZE
Tel. 055 3987098 Tel./Fax 055 488017
www.scuoladifotografia.org 9
Cultura

MostreItalia PARMA MOSTREITALIA TORINO


NPalazzo del Governatore
N Paola Meliga Art Gallery - Via Maria Vittoria 46/D
Piazza Garibaldi 19
FESTIVAL
Il Terzo Giorno Ugo Lucio Borga. South Sudan:
E APPUNTAMENTI
Dalla Creazione Walk or die. The forgotten genocide
alla Distruzione BIBBIENA (AR)
fino al 3 giugno
VIAGGIO
NELLA FOTOGRAFIA
ITALIANA
Centro Italiano
della Fotografia d’Autore
Via delle Monache 2
www.centrofotografia.org

• REGGIO EMILIA
fino al 17 giugno
FOTOGRAFIA EUROPEA 2018
RIVOLUZIONI. Ribellioni,
Dal 3 maggio al 15 giugno la Paola Meliga Art Gallery
cambiamenti, utopie di Torino ospita il fotoreporter valdostano Ugo Lucio Borga
Migrant Mother, 1936 - © Dorothea Lange/ luoghi vari con South Sudan: Walk or die. The forgotten genocide, lavo-
Library of Congress Prints - Photographs www.fotografiaeuropea.it ro documentaristico realizzato in Sud Sudan. Dopo la mostra
Division Washington
dedicata all’Ucraina, il fotografo torna a raccontare le atroci-
• TORINO tà della guerra per riportare l’attenzione su quello che è con-
Mostra curata da Didi Bozzini
dal 3 maggio al 29 luglio
e promossa dal Comune di
FO.TO - FOTOGRAFI A
siderato uno dei più sanguinosi conflitti della storia africana.
Parma, Il Terzo Giorno, dall’in- Un “genocidio dimenticato” quello del Sud Sudan, che spesso
TORINO
cipit del versetto della Genesi
segnato dall’apparizione della
luoghi vari fatica a trovare spazio sui media internazionali: molti giornali-
www.fotografi-a-torino.it sti sud sudanesi sono stati rapiti, torturati, bruciati, e il lavoro
vita, è un racconto per imma-
gini del mondo che conduce lo dei giornalisti stranieri non è facile. Anche per questo, Borga ha
spettatore dalla Creazione alla • BOLOGNA voluto puntare l’obiettivo della sua macchina fotografica su quel
Distruzione, un rischio cui l’uo- dal 17 maggio al 29 luglio
GLAD TO BE GLAM:
Paese e sulla popolazione che lo abita e che cerca, nonostan-
mo sta condannando il nostro
Pianeta. Quaranta gli artisti in FOTOGRAFIE DI MICHAEL te tutto, di andare avanti. Fino a oggi, la guerra civile ha pro-
mostra con 115 opere, tra imma- PUTLAND vocato la più grave crisi umanitaria del mondo: secondo l’Uni-
gini fotografiche, installazioni e ONO arte contemporanea cef, sono oltre 19mila i bambini reclutati nel conflitto e 250mila
dipinti, che vogliono riportare Via Santa Margherita 10 sono a rischio di morte imminente per fame. Più di due milioni
l’attenzione sulla bellezza del- www.fotografi-a-torino.it
gli sfollati, mentre continuano i combattimenti e il Paese è mes-
la Natura, sul rapporto che ci
lega e sui temi della salvaguar- • MILANO
so in ginocchio dalla carestia. Inoltre, il South Sudan Medical
dia dell’ambiente. Non a caso, dal 5 aprile al 20 agosto Journal riporta che depressione, disturbo da stress post-trau-
il 50 per cento degli incassi del- TORBJØRN RØDLAND: THE matico (PTSD), ansia e abuso di sostanze sono problemi mol-
la biglietteria sarà restituito al TOUCH THAT MADE YOU to diffusi. La mostra è anche l’occasione per scoprire l’ultimo
Comune di Parma che finanzierà Osservatorio Fondazione libro di Borga, La luna si nasconde – Diari dall’Africa in guer-
il “Km Verde”, progetto di soste- Prada
nibilità ambientale. Galleria Vittorio Emanuele II
ra, taccuini di viaggio nei luoghi della Terra segnati dai conflitti,
Tra le fotografie spiccano quelle fondazioneprada.org dall’Africa al Medio Oriente, dal Sud America all’Asia.
di Mario Giacomelli della serie ❖ paolameliga@libero.it
“Il motivo suggerito dal taglio • TORINO
dell’albero” e quelle di Dorothea dal 23 maggio al 26 agosto
Lange scattate nel 1931 ai lavo- PRIX PICTET MostreItalia TORINO
ratori messicani che lasciano gli Premio internazionale NFondazione Bottari Lattes
Stati Uniti perché non hanno di fotografia dedicato Via della Rocca 37b
più lavoro. al tema della sostenibilità
Camera - Centro Italiano Art Kane. Visionary
per la Fotografia Musica, moda
Via delle Rosine 18 e impegno civile
www.camera.to
La Fondazione Bottari Lattes presenta per la prima volta a Torino le imma-
• LUCCA gini più note di Art Kane (New York, 1925-1995), maestro della fotografia del
dal 16 giugno all’11 novembre Novecento, i cui interessi spaziarono dalla musica alla moda, dalla pubblicità
HENRI CARTIER-BRESSON all’impegno civile. La mostra, intitolata Art Kane. Visionary, è curata da Guido
IN AMERICA Harari e si potrà visitare fino al 14 luglio nell’ambito della programmazione
Lu.C.C.A. - Lucca Center of di Fo.To - Fotografi a Torino. Dagli anni Cinquanta agli Ottanta, Art Kane ha
© Francesco Jodice , Capri, the Diefenbach Contemporary Art abbracciato ogni genere di fotografia, i reportage di viaggio, il nudo, il ritratto
Chronicles, #003, 2013_A3 Via della Fratta 36 delle celebrità dell’epoca, portando in ogni settore le sue innovazioni tecniche.
www.luccamuseum.com
❖ www.ilterzogiorno.it ❖ www.fondazionebottarilattes.it

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Cultura

MOSTREITALIA ROMA FESTIVAL FESTIVAL REGGIO EMILIA


N Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale 194 E APPUNTAMENTI N luoghi vari

World Press Photo • AMSTERDAM


La mostra al Palazzo delle Esposizioni fino al 20 giugno
SEYDOU KEÏTA
BAMAKO PORTRAITS
Foam Fotografiemuseum
Amsterdam
Fotografia Europea 2018
Venezuela Crisis © Ronaldo Schemidt, Agence France-Presse

Keizersgracht 609
www.foam.org Rivoluzioni.
• BERLINO
Ribellioni, utopie,
fino all’1 luglio cambiamenti
IRVING PENN Fino al 17 giugno vari luoghi di
CENTENNIAL Reggio Emilia, pubblici e priva-
C/O Berlin Foundation ti, ospitano la tredicesima edizio-
Hardenbergstraße 22-24 ne di Fotografia Europea, festival
www.co-berlin.org internazionale dedicato alla foto-
grafia contemporanea. Curata
• MÜNCHENSTEIN dal Comitato Scientifico del-
(SVIZZERA) la Fondazione Palazzo Magnani –
fino al 26 agosto composto da Marzia Faietti, Marco
BRUCE NAUMAN Belpoliti, Vanni Codeluppi, Walter
Dal 27 aprile al 27 maggio, la mostra del World Press Photo DISAPPEARING ACTS Guadagnini, Gerhard Wolf – sot-
Schaulager Foundation to la Direzione Artistica di Walter
2018, uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del www.schaulager.org Guadagnini, l’edizione di quest’an-
fotogiornalismo, fa tappa a Roma. Per l’edizione 2018 la giu- no è dedicata al tema delle rivolu-
ria, che ha suddiviso i lavori in otto categorie, tra cui la nuo- zioni, intese come momenti e prati-
va categoria sull’ambiente, ha nominato quarantadue foto- che della ribellione, del cambiamen-
grafi, tra le migliaia di domande di partecipazione inviate alla MostreEstero VIENNA to, del rinnovamento, che possono
N Bank Austria Kunstforum Wien portare a conseguenze dirette, ma
Fondazione World Press Photo di Amsterdam. Tra i finalisti, che possono anche mantenere quel
Freyung 8, 1010 Vienna
provenienti da oltre venti Paesi, ci sono anche cinque italia- carattere utopico che ne caratteriz-
ni: Alessio Mamo, 2° nella categoria People - singole; Luca Man Ray za spesso l’origine ideale. Che cosa
Locatelli, 2° nella categoria Environment - storie; Fausto Un artista poliederico significa oggi rivoluzione? Come si
Podavini, 2° nella categoria Long-Term Projects; Giulio di può rappresentare la rivoluzione
attraverso la fotografia?
Sturco, 2° nella categoria Contemporary Issues - singole e A queste domande il festival cerca
Francesco Pistilli, 3° nella categoria General News - storie. di dare risposta attraverso un arti-
La foto dell’anno, scelta nella categoria Spot News, è sta- colato programma di mostre, wor-
ta realizzata dal venezuelano Ronaldo Schemidt (Caracas, kshop, eventi, incontri e visite gui-
1971), fotografo dell’Agence France Presse, durante una date, accomunati da una “rivolu-
zione dello sguardo e della visio-
manifestazione svoltasi a Caracas nel maggio del 2017 con- ne”. Tra le mostre segnaliamo Sex
Noire et Blanche, 1926 – © Man Ray Trust /
tro il presidente Nicolás Maduro. Lo scatto, di intensa dram- Bildrecht, Wien, 2017/18 & Revolution! Immaginario, utopia,
maticità, ritrae un ragazzo in fuga, avvolto dalle fiamme. liberazione (1960-1977), a Palazzo
Magdalena Herrera, presidente della giuria, ha così commen- Fino al 24 giugno. Noto soprat- Magnani, e Transitions (1962-
tutto per i suoi ritratti fotogra- 1981), dedicata al periodo iniziale
tato la fotografia vincitrice: fici, Man Ray (1890-1976) è in della carriera di Joel Meyerowitz, a
«È una foto classica, ma che possiede un’energia fortemente realtà un artista poliedrico capa- Palazzo da Mosto.
dinamica. I colori, il movimento e la forza della composizio- ce di riunire le diverse tenden-
❖ www.fotografiaeuropea.it
ne trasmettono un’emozione istantanea». ze dell’arte del Ventesimo seco-
lo. “Fotografo ciò che non voglio
❖ www.palazzoesposizioni.it
dipingere e dipingo ciò che foto-
grafare non posso”, disse una vol-
ta per sottolineare la sua versa-
BOOK SHOP
tilità. La mostra ospitata al Bank
Scatto dopo scatto, i fotografi di National Austria Kunstforum di Vienna
Geographic ci accompagnano in un viaggio tra i vuole raccontare proprio questo
luoghi più suggestivi del pianeta. Divise per sta- aspetto dell’artista, raccogliendo
gioni, le immagini mostrano come uno stesso oltre centocinquanta opere pro-
paesaggio possa cambiare nell’arco di un anno, venienti da ogni parte del mondo,
regalando diverse emozioni. fra cui dipinti, fotografie, oggetti,
• Titolo: Lo spettacolo della Terra lavori su carta, collage e film spe-
• Autore: Susan Tyler Hitchcock rimentali. La mostra è un’occasio-
• Uscita: 2018 ne preziosa per scoprire l’abilità di
• Prezzo: 16,90 € Man Ray di esprimersi con qualun-
Dairy Land, Provincetown, Massachusetts, 1976
• Editore: White Star que media allora conosciuto. © Joel Meyerowitz courtesy Polka Galerie
• Pagine: 400 ❖ www.kunstforumwien.at

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CULTURA

Questo articolo è per scopi informativi e non costituisce un parere legale

Legale aveva commentato sui media Secondo la corte il suo com-


le vicende familiari, i dettagli portamento può essere dan-

Immagini dei figli delle controversie giudiziarie


familiari, inserendo numero-
noso per il minore perché le
immagini sono diffuse tra un

minori sui social: se immagini, molte delle qua-


li relative alla vita del figlio. Il
figlio lamentava che tutti i suoi
numero indeterminato di per-
sone, conosciute o sconosciute
al minore. Gli utenti potrebbe-
limiti e diritti compagni erano a conoscenza
delle sue vicende personali,
ro “taggarle” e usarle per sco-
pi che esulano dal controllo
rese note dalla madre con uso del bambino o del tutore, con
Avv. Cristina Manasse sistematico dei social network, il rischio che siano usate per
e di non poter avere una vita scopi diversi dalla “semplice
normale, reclamando il diritto condivisione”, per esempio per
Cosa hanno in comune di potersi trasferire per sot- materiale pedopornografico.
la fotografia del bambino trarsi a tale contesto. Il giudi- È una nuova svolta su un vec-
con la mazza da baseball ce, viste le schermate di pagi- chio problema: le immagini
e questa nuova rubrica sul ne social piene di immagini, ha dei bambini. Una volta cari-
diritto e sulle immagini? dichiarato che il turbamento cate possono essere viste da
Diciamo che il bambino del minore è giustificato dalla miliardi di utenti. I fotografi
© Marcella Marone Pittaluga - “Determinazione”, 2014.

sta difendendo i propri massiccia presenza mediati- professionisti sono più sicuri
diritti online, un argomento ca nella sua vicenda, deciden- a fronte di autorizzazioni cor-
scottante per questa do in suo favore e disponendo rettamente firmate dai genito-
nuova sezione. l’immediata cessazione della ri o dai tutori. Ma se voi foste
diffusione e la rimozione dai genitori, vi preoccupereste
social, da parte della madre, di verificare la normativa pri-
di immagini, informazioni, dati ma di pubblicare le immagini?
personali relativi al figlio e alla Forse la risposta è nel senso di
vicenda processuale, inseriti essere moderati; nei casi com-
Iniziamo questa rubri- line della vita dei figli. Potrebbe dalla stessa sui media. Il giu- mentati i genitori hanno esa-
ca con la tutela dei dirit- sorprendervi che alcuni tribu- dice ha altresì disposto che gerato, arrivando al cosiddet-
ti dei minori in occasione nali stiano cercando di con- la madre è sanzionabile con to “sharenting”.
della pubblicazione on line trollare questo flusso. In due una multa (euro 10.000) qua- Per finire, pensiamo che ciò
di loro immagini, un tema recenti casi italiani, per esem- lora pubblichi nuove immagi- che un genitore considera
attuale anche in vista dei nuovi pio, i giudici hanno riscontrato ni on line o non rimuova quel- “adorabile”, la condivisione
cambiamenti nella normativa che la pubblicazione e diffusio- le presenti. Per sottrarsi a tali di immagini, molti anni dopo
europea sulla privacy, con l’av- ne on line di un gran numero interferenze “social” da parte potrebbe essere considera-
vento del nuovo regolamento, di immagini violavano non solo dei genitori, il ragazzo si è tra- ta mortificante dal soggetto
il cosiddetto “GDPR” (General il diritto alla privacy ma anche sferito all’estero. ritratto, fuori da ogni control-
Data Protection Regulation, quello alla riservatezza dei dati In un altro caso, una madre lo. Con l’imminente entrata in
ovvero Regolamento Generale sensibili e quello all’immagine. è stata condannata per aver vigore del GDPR, possiamo
sulla Protezione dei Dati). Per esempio, un giudice disatteso un accordo di custo- aspettarci più casi di questo
Potrebbe non sorprender- romano non ha apprezzato dia dei figli minori, che le impo- genere e a favore dei mino-
vi che secondo un sondaggio il costante caricamento on neva di interrompere la pubbli- ri. Con o senza una mazza da
inglese i genitori pubblicano in line di post fatto dalla madre cazione di immagini e di rimuo- baseball.
media più di 1.000 immagini on di un sedicenne. La signora vere quelle già diffuse on line. Cristina Manasse © 2018

Cristina Manasse, dell’Associazione Mondiale di Avvocati Consulente legale di artisti, gallerie,


avvocato, esperta in diritto (IBA). Autrice di articoli e pubblicazioni,  fotografi, istituzioni museali, associazioni
dell’arte e beni culturali, relatrice a numerosi convegni e master culturali, collezionisti, start up digitali,
diritto della fotografia e universitari, nazionali e internazionali, in piattaforme per vendita e distribuzione,
diritto d’autore, anche materia di diritto dell’arte, della fotografia case d’asta, fiere d’arte, e per gli
nel settore digitale. Già e della proprietà intellettuale. Membro operatori del settore coinvolti nella
Presidente del Comitato del Centro Ask (Bocconi) quale esperta creazione, distribuzione, valorizzazione
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Profilo d’Autore

GUARDARE
Profilo d’Autore

Franco Cappellari

LA FOTOGRAFIA
in viaggio
Curiosità e tecnica si mescolano alla ricerca, all’intuizione e alla creatività.
Nei suoi scatti non può prescindere dal rapporto umano, dall’incontro con mondi diversi
e distanti, con chi abita i territori più selvaggi e le aree urbane delle metropoli.
a cura di Giovanni Pelloso

16
17
Profilo d’Autore

Franco Cappellari è convinto che il viag-


gio fotografico sia un arricchimento cultura-
le legato non solo alla storia, alla geografia e
alla situazione politica dei luoghi visitati, ma
a qualcosa di più personale: all’esperienza che
diviene conoscenza, al desiderio di incontra-
re persone con abitudini e sentimenti diversi
che, con la fotografia, si possono raccontare.
Siamo curiosi di comprendere quando ini-
zia, per lui, il viaggio. Il tempo di premere il
tasto “REC” ed è subito un debordare di pen-
sieri: «Il viaggio inizia nel momento stesso in
cui scelgo la destinazione. Ne segue un accu-
rato studio e un’attenta e meticolosa costru-
zione delle tappe e dell’organizzazione logi-
stica. Questa fase è indispensabile per ripor-
tare a casa scatti che sappiano restituire bel-
lezze, emozioni, condizioni di vita e, magari,
qualcosa di mai visto prima».
Non sempre, però, un’attenta programma-
zione mette al riparo dagli imprevisti. A volte,
le sorprese possono rivelarsi magnifiche: «La
più bella», racconta, «mi è capitata quando
sono stato in Kenya per un servizio fotografico
sul Lago Bogoria, un luogo caratteristico per i
suoi meravigliosi fenicotteri rosa. Solitamente
è facile trovarli, ma una volta giunto non mi
sarei mai aspettato di vederli tutti sistema-
ti a mo’ di corona lungo la foce del fiume che
va nel lago, come potete vedere (alle pagine
20-22, ndr). È stato qualcosa di unico che poi
non ho più rivisto. Mi sono sentito super for-
tunato e soprattutto molto felice».

Emozioni dall’alto. Da sempre gli aerei


rappresentano, oltre a un’opportunità
lavorativa, una grande passione di Franco
Cappellari: «Sin da piccolo ero innamora-
to dell’idea del volo, anche perché è sempre
stata sinonimo di avventura e di scoperta. Mi
ricordo che il primo viaggio in aereo l’ho fat-
to a quindici anni, destinazione Londra. Ero
con un amico e dopo un mese siamo tornati
a casa senza un soldo. Da lì in poi, ho sem- Kenya, Lake Victoria.
pre continuato a viaggiare e a fotografare». Il Lago Vittoria in una foto
Effettuati i primi voli, dunque, Franco capi- realizzata da un elicottero del avevo una certa conoscenza della fotogra-
sce che gli piace e questo gli dà ulteriore sti- Kenya Wildlife Service per una fia aerea, mi è stato chiesto di realizzare le
molo per continuare e affinare la sua incli- campagna pubblicitaria europea immagini dall’alto. Ho avuto la possibilità di
nazione. L’occasione arriva nel 2010 quan- del Kenya Tourism Board: «Il volare per quattro ore su un elicottero sopra
do viene chiamato in Kenya a produrre una lago sta agonizzando, devastato i parchi del Kenya». Questo è stato il suo pri-
campagna pubblicitaria europea per l’ente dall’inquinamento prodotto mo importante lavoro, da allora non ha mai
nazionale del turismo. Ripensando a quei dalle attività umane e dal smesso di sporgersi sul vuoto e di guardare
momenti, racconta: «Avendo saputo che disboscamento delle sue rive». dall’alto il mondo.

18
Biografia
FRANCO CAPPELLARI Molise, Azienda Promozione Turistica e collettive alle quali ha partecipato
svolge l’attività di fotografo-pubblici- della Toscana. Numerosi gli enti del in questi anni. Alcune opere sono sta-
sta freelance e collabora, fra gli altri, turismo nel mondo che hanno chiesto te esposte all’Expo di Shanghai nel
con Touring, National Geographic, la sua collaborazione per promuove- 2010 e nei Padiglioni della Cina e del
Bell’Italia, Panorama Travel, In Viaggio, re il territorio, dall’Argentina alla Cina, Kenya all’Expo di Milano 2015. È Master
Vanity Fair, NPhotography, Il Fotografo, dal Kenya al Sudafrica e al Venezuela. Photographer per i workshop di Nikon
L’Espresso, Regione Puglia, Regione Ricco è l’elenco delle mostre personali School e Nikon School Travel.

19
«Nelle mie fotografie curare la composizione e il colore è quasi un’ossessione»
20
Profilo d’Autore

Kenya, Lake Bogoria.


«Avevo ricevuto una
commissione di lavoro dal
Kenya Tourism Board»,
racconta Cappellari, «con
l’incarico, tra l’altro, di
fotografare i fenicotteri che
dimoravano in prossimità
dei laghi di Nakuru e Bogoria,
attirati dall’alga Spirulina
platensis che ne popola i
fondali. Dopo una mattinata
trascorsa a Nakuru, mi resi
conto che riprendendo
dalle sponde del lago non
sarei riuscito a riprodurre
la maestosità dei luoghi e la
quantità di fenicotteri presenti.
Chiesi quindi a Muriuki Murithi,
il responsabile dell’ente, la
possibilità di effettuare delle
foto aeree da un elicottero.
Mezz’ora dopo atterrò a Nakuru
il comandante Kinyanjui, quasi
un eroe nazionale: dopo la
caduta del suo aereo riuscì
a sopravvivere per sei giorni
nella savana sfuggendo agli
animali selvatici. Decollammo
e lo scenario che mi si presentò
era a dir poco emozionante:
un milione di fenicotteri erano
raggruppati sulle rive del lago:
uno spettacolo unico!».

21
USA, New York,
lo skyline di Manhattan.
«Personalmente preferisco
riprendere le città quando
la notte è al suo inizio,
durante l’ora blu*,
che si mostra in tutto
il suo splendore appena
dopo il tramonto».

L’ora blu*. In fotografia si


tratta di quel momento in cui
la luce crepuscolare crea una
particolare tridimensionalità
sui soggetti e la luminosità
diffusa dà una migliore
leggibilità all’immagine
nel suo complesso.
La fotografia notturna ha
sempre un grande fascino, per
ottenere risultati soddisfacenti
è necessario avere una buona
tecnica di base e conoscere
a menadito la propria
macchina fotografica.

22
Profilo d’Autore

23
Profilo d’Autore

Venafro, cimitero di guerra


francese. Costruito alla fine
Il tempo della gavetta. Come per tutti, la degli anni Quaranta, ospita le Attrezzatura e opportunità. Dopo esser-
gavetta rappresenta un periodo della vita ric- tombe di circa 6mila soldati si occupato per un breve periodo di sport,
co di incontri e di occasioni, di sfide e di oppor- dell’esercito francese, di cui ora l’attività di Franco è incentrata sui viag-
tunità: «Ne ho fatta molta», confida, «collabo- i due terzi sono di origini gi e sul paesaggio naturalistico e aereo. Gli
rando con alcuni giornali locali e poi, agli ini- algerine, marocchine e tunisine, chiediamo quale sia la sua dotazione per
zi degli anni Ottanta, presentando i primi por- caduti nella battaglia di Cassino condurre, rispetto alle sue esigenze, il lavo-
tfoli e avviando una serie di collaborazioni con (novembre 1943 – maggio 1944). ro in piena sicurezza. Risponde: «Ho sem-
varie testate giornalistiche. Nel 1999 iniziai il «Ho realizzato questa foto a pre con me una D850 e una D500 oltre a
mio rapporto con Nital». La nostra domanda, bordo di un elicottero della una serie di obiettivi. Sono dell’idea che
a questo punto, si concentra sulle soddisfa- Protezione Civile della Regione un fotografo debba essere capace di rela-
zioni lavorative iniziali: «La prima gioia», ram- Molise», racconta Cappellari. zionarsi con tutto quello che può incon-
menta Cappellari, «è stata un libro dedicato al E aggiunge: «Con un po’ di trare, che si tratti di architettura, persone,
mio paese, Venafro, in provincia di Isernia, che fantasia, la texture del Sacrario animali o paesaggi. Nel viaggio può capita-
mi ha dato grandi soddisfazioni e mi ha fatto ricorda vagamente una serie re di tutto e dobbiamo saperlo cogliere al
conoscere all’interno della regione. Si tratta di di microchip». meglio. Può essere che un fotografo si sen-
un lavoro di circa trent’anni fa eseguito in ana- ta più portato verso un genere particola-
logico». Fedele nikonista, il protagonista della re, ma deve avere comunque la capacità di
nostra intervista si considera un pioniere del interpretare quello che gli si propone davan-
digitale: «La mia prima fotocamera è stata la D1 ti agli occhi. Nei miei lavori si trovano sem-
uscita nel 1999. All’epoca aveva 2,79 milioni pre immagini diverse. Si possono scoprire
di pixel. Da allora, ho acquistato tutte le pro- anche degli scorci di città, di cityscape e di
fessionali Nikon uscite successivamente». architettura».

«Partito da un piccolo paese del Molise, ho iniziato a fotografare per passione.


In breve è diventata la mia professione»
24
Profilo d’Autore

Una informazioneininpiù
Un’informazione più
FOTO AEREA: IO LA FACCIO COSÌ. è necessario tenere la macchina foto- per le foto aeree è, in linea di massima,
«È importante documentarsi ed esse- grafica ben salda in mano. La cosa più come prima scelta la D850 e l’obiettivo
re preparati rispetto alla situazione che importante, comunque, è stare attenti 24-120mm f/4 perché è molto duttile,
si incontrerà di lì a poco. Poi, dipende a quello che si fotografa. Quando si è ha dei range focali molto ampi e ti dà
dal mezzo su cui si vola. Nel caso di una in aria, tutto ciò che appare al di sotto la possibilità di agire in diverse situa-
mongolfiera si hanno poche vibrazio- sembra meraviglioso e si rischia di tor- zioni, mentre per i soggetti particola-
ni e quindi, lavorando con tempi “nor- nare a casa con una serie di scatti che ri da documentare più da vicino porto
mali”, si riescono a scattare foto non hanno poco senso, non riuscendo a un’altra macchina come la D500 con il
mosse. A bordo di un elicottero, inve- raggiungere l’obiettivo espressivo desi- 70-200mm».
ce, le vibrazioni sono maggiori e quindi derato. È necessario ragionare come se
si devono utilizzare tempi molto bre- si fosse a terra: stare attenti alla com-
vi. Se possibile, e se l’obiettivo lo pre- posizione, alla regola dei terzi, ai pat-
vede, è meglio assicurarsi degli scat- tern, alle texture che dall’alto si vedo-
ti con il VR e, se non c’è il portellone, no molto. La mia accoppiata vincente

Io e la cura dei
«Fotografare
dettagli. «Per me,
un branco
in quanto fotografo,
di elefanti
è fondamentale
che
pascolavano l’analisi del fattore
nelle luce. Ogni tappa è
immense scelta giorno per
praterie giorno in base alla
del Masai luce e alla posizione
Mara sotto del sole nell’arco
un cielo a della giornata».
dir poco Ciò significa avere
stupefacente delle possibilità in
è stata per più per cogliere gli
me una delle obiettivi prefissati,
più grandi per non lasciarsi
emozioni». sopraffare dalle
circostanze, per non
perdere la minima
opportunità.
FOTOGRAFIA ESTREMA. «La Salinas Grandes, Quando si muove,
nel Nord dell’Argentina, è un immenso lago
Cappellari ha
salato. Raggiungerlo non è stato facile perché
a queste altitudini (3.500 m) la testa diventa un suo modus
pesante e il fiato corto, ma avevo alle spalle un operandi collaudato
acclimatamento durato una settimana. La reflex che gli permette di
era tropicalizzata, ma a causa delle improvvi-
“fare la differenza”:
se raffiche, temevo comunque l’infiltrazione di
sale. Così ho preferito attendere il calare del dedicare gran
vento e del sole, tenendo la macchina protetta parte dell’attività
in una busta di plastica. Finalmente intorno alle fotografica alle
19 si sono materializzate le condizioni perfette
ore del mattino
per lo scatto che avevo immaginato: colori mai
visti prima e ombre radenti che davano rilievo e del tramonto,
alla distesa di sale». utilizzare più angoli
di ripresa e ottiche
VIDEO, PERCHÉ NO? MA NON AMO I DRONI. USA, New York. Lo skyline di Manhattan di lunghezza focale
«Confesso che produrre filmati mi sta attraendo e cre- all’ora blu. diversa per lo
do che riuscirò in un prossimo futuro ad ampliare la La foto stesso soggetto,
mia proposta con qualche intervento video. Non amo
particolarmente i droni per le riprese e le foto. Lo sen- è stata avere grande
to meno mio, preferisco l’elicottero. Voglio poter tra- realizzata attenzione per
smettere quello che provo a quasi 5mila metri sopra dal Top i dettagli. Sono
il Monte Bianco con le gambe di fuori e un freddo of the Rock, questi, secondo
micidiale. Oggi sicuramente questa tecnologia aiuta il belvedere
e può essere adatta in varie occasioni, ma non trovo lui, gli elementi
sia la stessa cosa avere la macchina in mano ed esse- del Rockfeller che definiscono un
re completamente padrone della situazione». Center. professionista.

25
Come fotografare Food

Nell’era del commercio


online, poter contare
su un catalogo creativo
e possibilmente “virale”
è fondamentale per
uno stilista o una
casa di moda

26
Come fotografare Il lookbook
La moda in studio

il LOOK book
a cura della redazione
foto di Maki Macchiavello
27
Come fotografare Il lookbook

Un lookbook di moda è una raccolta di foto-


grafie realizzate per promuovere una colle-
zione di abiti o di accessori. Strumento mol-
to importante per la promozione dei prodot-
ti, solitamente con cadenza stagionale, mai
come in questi ultimi anni è stato così fon-
damentale. Con la diffusione del commercio
elettronico, questo tipo di produzione foto-
grafica non può più limitarsi a una sempli-
ce descrizione dell’articolo da vendere onli-
ne, ma è necessario dargli quell’appeal visivo
che coinvolga l’osservatore, in modo da sti-
molare quest’ultimo a condividere le imma-
gini sui propri social network e rendere i
contenuti il più possibile “virali”.

Creatività e leggibilità. Un lookbook deve


saper miscelare in maniera equilibrata crea-
tività e “leggibilità” del prodotto. Per questo
motivo, il lavoro parte ben prima dello scat-
to, cioè nel momento in cui lo stilista spiega
al fotografo la propria collezione, i materia-
li usati, l’idea che ne sta alla base e le carat-
teristiche che devono risaltare.
Fatto ciò, si passa a concepire il set, in stu-
dio o in location: si pensa allo sfondo, alle
luci, all’ambientazione, ai colori, alla model-
la, agli eventuali oggetti di scena (in ger-
go props) e così via. In pratica, si tratta di
decidere a tavolino il tipo di immagini che
dovranno essere realizzate.

Il giusto gruppo di lavoro. Il passo succes-


sivo, di fondamentale importanza, è quello
di costruire il gruppo di lavoro giusto: make
up artist, hair stylist e, soprattutto, la model-
la devono essere scelti con grande cura e
attenzione, poiché basta un solo elemen-
to “fuori posto” per compromettere tutto
il lavoro. Per la selezione dei professionisti
del trucco e parrucco, solitamente il fotogra-
fo propone una serie di persone con le quali
ha già lavorato e che ritiene avere la “mano
giusta” per il tipo di risultato che si vuole
ottenere. Può bastare mostrare allo stilista
un portfolio dei loro lavori, mentre per la
modella è necessario effettuare un casting
dal vivo, durante il quale farle provare alcu-
ni abiti che andranno fotografati, in modo da
essere sicuri che la ragazza scelta li sappia
indossare bene.
Composta la squadra e fissato il giorno
degli scatti, il fotografo passa a organizzare

28
L’intesa tra fotografo e modella è fondamentale per la riuscita di questo tipo di immagini
nelle quali una frazione di secondo fa la differenza tra giusto e sbagliato
29
Come fotografare Il lookbook

in polistirolo per illuminare lo sfondo (essen-


do un fondale in legno dipinto, una luce diret-
ta lo avrebbe reso troppo poco uniforme);
due con bank e doppio diffusore bianco, di
dimensione sufficiente a coprire l’intera per-
sona e a illuminare anche cappotti o pantalo-
ni; infine, un bank di grandi dimensioni usato
in orizzontale e con griglia a nido d’ape per
dare tridimensionalità alla scena. Le potenze
dei flash sono state regolate affinché il bank
orizzontale fosse 2/3 di stop più forte di tutti
gli altri, così da produrre una leggera ombra
in grado di evidenziare i vari piani.
L’idea del lookbook era di avere la modella
immortalata durante un salto piccolo e mol-
to composto (tale che il soggetto si staccasse
da terra solo di pochi centimetri).

Compostezza ed eleganza. Gli abiti sareb-


bero dovuti apparire in foto appena mossi,
per evidenziare una delle loro caratteristiche
principali: la compostezza e l’eleganza delle
forme in qualunque situazione, e non sola-
mente quando esposti sul manichino.
Per catturare il salto della modella, Maki
Make up artist, hair stylist e, ha preferito rinunciare alle possibilità offerte
soprattutto, la modella devono e ad allestire il set in modo che tutto sia pron- dalle moderne tecnologie (alcune torce sono
essere scelti con grande cura to e collaudato per lo shooting, una giornata capaci di raffiche da oltre 10 lampi al secon-
e attenzione, poiché basta un durante la quale tutto dovrà procedere sen- do). Ogni salto, infatti, è stato catturato con un
solo elemento “fuori posto” per za incertezze perché il tempo a disposizione singolo scatto, sostituendo quello che la tec-
compromettere tutto il lavoro. non sarà molto e i capi da fotografare saranno nologia avrebbe potuto dare con un bel lavo-
tanti. Gli intoppi non sono permessi! ro di sincronia e sinergia fotografo-modella. In
Per capire meglio come un professionista questo modo, Macchiavello ha voluto ottenere
affronta la produzione di un lookbook siamo foto dal sapore più reale e spontaneo.
stati sul set che il fotografo Maki Macchiavello Molto importante, in un lavoro di questo
ha organizzato per lo stilista Sina Noori. tipo, è la scelta della macchina fotografica:
Maki ha usato la nuova Nikon D850 che, oltre
L’illuminazione corretta. Lo schema luci all’altissima risoluzione (46 MP), vanta un
Ringraziamo lo stilista Sina Noori scelto da Maki era composto da ben cinque autofocus preciso e veloce che gli ha regalato
che ci ha concesso l’uso delle foto. monotorce: due di rimbalzo su pannelli a libro la certezza del fuoco perfetto a ogni salto. n

L’allestimento delle luci La reflex usata


A Pannelli in polistirolo 1 x 3 m a 90°
(a libro) con monotorcia da 600 W/s

B Quinta in legno 2,5 x 3,5 m, dipinta


di grigio freddo (pittura opaca)

C Sabbia

D Modella

E Bank 1 x 2 m con doppio diffusore


bianco e monotorcia da 500 W/s
La Nikon D850 è davvero un ottimo stru-
F Bank 1 x 2 m con diffusore in plexiglass mento di lavoro. Robusta e affidabile, è
e griglia; generatore flash da 2.000 W/s una “tuttofare” pronta a qualsiasi compito.
Sotto il profilo della qualità d’immagine, ha
G Reflex Nikon D850 una marcia in più rispetto alle dirette rivali.

30
Come fotografare Food

Un mix di buona cucina e creatività dietro l’obiettivo

Fotografare
il cibo
Il genere “food” non è mai stato tanto di moda tra i fotografi quanto oggi.
Ecco i consigli per realizzare in casa immagini... gustosissime!
a cura di Elisabetta Agrati

Donna Crous

I risultati migliori si
ottengono con le ottiche
La fotografia gastronomica comincia mol- fisse “luminose”. Evitiamo Studiamo forme e caratteristiche di
to prima del momento in cui tiriamo fuori la però di usarle alla ogni pietanza e pianifichiamo in antici-
macchina fotografica dalla borsa: nel nostro massima apertura (f/2.8 po punti di ripresa, allestimenti e accessori
caso, pane fresco, biscotti e altre dolcez- o più ampia) per non far che possano contribuire a rendere le imma-
ze sono stati infornati già all’alba, preparati cadere tutta la scena in gini deliziose: nel genere “food”, ogni scat-
espressamente per la sessione. un confuso sfocato to deve saper valorizzare al massimo il cibo!

32
Come fare un Portfolio

Donna Crous

33
Come fotografare Food

Alla fine di ogni sessione,


prima di preparare
Ricordiamoci sempre di pensare a chi guar- lo scatto successivo, Per realizzare l’immagine qui sopra, abbiamo
derà le nostre foto. Teniamo presenti gli scat- prendiamo l’abitudine di versato la glassa subito prima di scattare
ti che vediamo su blog e riviste specializza- estrarre la memory card e appoggiato la tazza immediatamente
te: il trend oggi punta a mostrare piatti dalla macchina fotografica davanti alla torta. Se il nostro primo istinto
“approcciabili”, quantomeno a creare l’il- e di visualizzare le foto è quello di ripulire la tazza, ripensiamoci: la
lusione che siano riproducibili senza troppi sul monitor del computer goccia di glassa che inizia a colare morbida
sforzi. Valutiamo la qualità della luce naturale per controllare che tutto è un bel tocco goloso. Inoltre, crea una
e allestiamo il set in modo da illuminare il sog- sia andato per il verso facile immedesimazione nell’osservatore:
getto di lato. La luce laterale, infatti, eviden- giusto magari non saprà fare la torta, ma si potrà
zia forme e texture in modo impareggiabile. riconoscere nel disordine!

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Come fotografare Food

A scuola di food
PRIMA DI COMINCIARE con petali di fiori o accessori, come
ISO alti. Capita di scegliere una gior- una teiera, e aggiungere fascino alla
nata di brutto tempo per una sessione scena senza distogliere l’attenzione
di scatti “casalinghi”: se lavoriamo con dal soggetto.
sola luce naturale, però, i livelli ridotti di
luminosità possono essere un proble- Formato RAW. La possibilità di
ma. Allungare l’esposizione e scattare a modificare il risultato in post-produzione
mano libera diventa difficile: concedia- è una parte importante di questo
moci piuttosto di alzare il livello ISO, per genere di fotografia. Il JPEG sacrifica
non rinunciare a tempi veloci. parte dei dati catturati allo scatto: è
Diaframma. Esponiamo in modalità un’immagine già elaborata e pone dei
manuale, per agire indipendentemen- limiti alla modifica di impostazioni come
te su diaframma e tempo di scatto. bilanciamento del bianco o riduzione
L’impostazione del diaframma dipen- del rumore. È preferibile scattare in
de dall’obiettivo in uso. Con un 50 mm RAW per poter intervenire su questi
su f/5.6, otteniamo una profondità di parametri in un secondo tempo con
campo perfetta per sfocare primo maggior precisione.
piano e sfondo senza renderli del tut-
to irriconoscibili. In questo modo, pos-
siamo arricchire le aree di contorno SCATTO REMOTO
Durante la nostra sessione il cielo si è ulterior-
mente incupito e i livelli di luce sono calati
troppo. Il livello ISO era già alto, così abbiamo
Catturiamo la colata fatto ricorso a un treppiede
Per avere quante più immagini pos- L’IMPORTANZA DEI DETTAGLI. e a un comando di scatto
sibile della discesa della glassa lun- Usiamo elementi semplici per comple- remoto. Quest’ultimo è molto
go i fianchi della torta, impostiamo la tare la composizione. Per esempio, con utile per usare tempi lunghi
senza il rischio di introdurre
modalità di scatto continuo più rapida il marrone di questo ciambellone stan- vibrazioni con la pressione del
che abbiamo. Finché non rilasciamo no molto bene colori neutri e terrosi. dito sul pulsante di scatto.
il pulsante di scatto, esporremo una Abbiamo provato un piatto di legno,
sequenza di inquadrature realizzate a poi sostituito da un’alzatina compo-
raffica. Ricordiamo però di realizzare sta da un piatto grigio poggiato su una In alcuni
raffiche brevi, per evitare di riempire tazza azzurro-blu, avvolta da un tessu- casi scattare
il buffer e superare il limite di velocità to in tinta naturale. A complemento,
di scrittura e trasferimento della sche- per contenere la glassa abbiamo pre- dall’alto
da di memoria. ferito una bella tazza sui toni del bei- impone di
ge, anziché un alzare la
normale dosa- reflex così in alto da non
tore da cucina. riuscire a guardare nel mirino.
Sono le situazioni in cui il Live
View mostra la sua praticità e
uno schermo inclinabile come
quello della D5300 rende la
vita molto più semplice!
ESPOSIZIONE
1/25 di sec, LA POSA DELLA
f/5.6, ISO 1.000 “GIRAFFA”.
OTTICA In piedi, poggiamo
105 mm f/2.8 il soggetto per ter-
ra, tra le nostre gam-
Attenzione alla composizione be. Impugniamo la
macchina fotogra-
Qui abbiamo tagliato una pri-
fica a buona distan-
ma fetta di pane e l’abbiamo
za dall’allestimento,
usata come un oggetto
per includerlo tut-
di scena, poggiata accanto
to nell’inquadratura.
al coltello.
Quando scattiamo in
questo modo, sulla verticale del sogget-
Un’ottica 18-55 mm su 30
to, è importante che il sensore rimanga
mm ha permesso di includere
parallelo con la superficie inquadrata, in
l’intera cassetta e di mostra-
modo che la profondità di campo sia otti-
re anche un rametto di ede-
male in ogni punto dell’allestimento. Se
ra nell’angolo in alto a destra,
incliniamo la fotocamera rispetto al pia-
perfetto per bilanciare lo
no del soggetto, inoltre, una parte ver-
strofinaccio sulla sinistra.
rà a trovarsi più vicina al sensore rispet-
to all’altra e quindi apparirà più grande
ESPOSIZIONE 1/125 di sec, f/4.5, ISO 1.000 – OTTICA 18-55 mm f/3.5-5.6 nell’immagine finale.

35
Come fotografare Food

Un’informazione in più L’uso del riflettore


Quando usiamo la luce di una finestra, riportare luce sulle zone non illumi- effetto hanno i diversi colori dei pan-
possiamo sfruttare un riflettore per nate e alleggerire le ombre. Ma quale nelli riflettenti?

Lo schermo bian- L’argento dà Il rivestimento Il nero, infine,


co crea una luce un riempimento color oro si usa più serve ad assorbire
di riempimento assolutamente più intenso e funziona meglio raramente in fotografia gastro- la luce e ridurre i riflessi
naturale, perché non aggiunge quando siamo in presenza di nomica ma è perfetto per scal- sulle superfici riflettenti, come
alcuna tinta. luce solare intensa e diretta. dare le ombre. il vetro di questi vasetti.

IN UNO SCATTO, TUTTO CIÒ CHE SERVE PER LA RICETTA Qualora i livelli di luce calassero
L’inquadratura troppo, se vogliamo ridurre il livello
mostra qui ele- ISO per limitare il rumore, ricorriamo al
m e n t i d i i n te - treppiede. Non solo permette di tenere
resse lungo tut- stabile la macchina fotografica, ma è
te le diagonali e
include anche le utile anche per affinare la composizione
mani, con un’at- e ci permette di spostare gli elementi
mosfera casalin- dell’allestimento senza cambiare
ga e approcciabi- posizione di scatto, per vedere cosa
le. Sulla tavola ci funzioni meglio.
sono solo ingre-
dienti che servo-
no davvero per
DIFFONDIAMO LA LUCE
i bretzel. Prima
DIRETTA DEL SOLE
della lievitazione,
i rotoli di pasta
cruda devono
e s s e re p a s s a t i
nella farina, che,
infatti, copre il
tavolo con una
spolverata bian-
ca. La luce appa-
re emozionante
perché riesce a
catturare alla per-
fezione il contra-
sto tra le ombre
e la macchia del-
la farina sul tavo-
lo. La composi-
zione è poi chiusa
A seconda dell’orario in cui lavoriamo e
e ingentilita dal-
della direzione in cui è rivolta la finestra,
la singola decora-
possiamo ritrovarci luce solare diretta
zione di un picco-
sul set, con l’effetto di luci troppo alte e
lo mazzo di fiorel-
ombre troppo scure. Un semplice diffu-
lini, ammorbidito
sore può rendere la luce più morbida e
dalla sfocatura,
incantevole, esattamente come fanno le
ottenuta impo-
nuvole in una giornata coperta. In gene-
stando il diafram-
ESPOSIZIONE 1/500 di sec, f/5.6, ISO 1.600 re i pannelli riflettenti pieghevoli 5-in-1
ma su f/5.6.
OTTICA 18-55 mm f/3.5-5.6 sono dotati anche di diffusore.

36
Come fotografare Food

ESPOSIZIONE
1/500 di sec, f/3, ISO 1.000
OTTICA 105 mm f/2.8
Non dimentichiamo che la fotografia culi- due o quattro. In questo caso abbiamo usato
naria va oltre i semplici aspetti tecnici. Per tre dessert in vasetto, disposti in formazione
esempio, non trascuriamo la composizio- Nel food, uno strofinaccio, triangolare. Abbiamo messo a fuoco sul più
ne: cerchiamo di introdurre linee dia- di cotone o microfibra, vicino, lasciando che gli altri due scivolasse-
gonali che possano guidare lo sguar- è semplicemente ro verso una cremosa sfocatura. Per invita-
do all’interno della scena e, se possibi- imprescindibile re nell’immagine abbiamo sbriciolato petali
le, basiamo gli allestimenti su disegni trian- per tenere sempre cristallizzati in primo piano. La decorazione
golari. I gruppi di tre elementi risultano più pulito il “set” di mirtilli e lamponi, infine, accenta l’imma-
piacevoli a livello visuale rispetto a gruppi di gine con un colore vibrante.

37
Fare Video

Filmare con la macchina fotografica


Inizia con questo numero
una serie di appuntamenti
mensili dedicati a chi non
Oggi come oggi, quasi ogni dispositivo in si accontenta di scattare abituati a vedere che le cose si muovono e,
grado di scattare fotografie può anche cat- soltanto ma desidera per vedere meglio, siamo anche soliti gira-
turare video, dal più semplice degli smar- sfruttare le possibilità della re la testa e spostare il corpo. Ne discende
tphone alla Nikon D5, e le aziende giusta- propria reflex Nikon anche la prima, importante differenza: nelle ripre-
mente magnificano le virtù e i risultati dei nel campo del videomaking se video la macchina si muove e muovere
loro prodotti nell’ambito dell’immagine in la macchina non è uno scherzo e vedremo
movimento, sottolineando l’estrema facili- perché. Naturalmente, muovere la macchi-
tà con la quale questi risultati sono ottenuti. na non è obbligatorio, tanto che esiste uno
Quello che state leggendo è il primo di stile di ripresa chiamato “macchina fissa” del
una serie di articoli dedicati a questo modo di Roberto Tronconi quale ci occuperemo in futuro.
di utilizzare la macchina fotografica, nei
quali cercherò D i f fer en z e
di spiegare cosa fondamentali.
significhi realiz- Chiunque pos-
zare un video. segga una DSLR
Per farlo, con- dovrebbe sape-
taminerò il mio re come regger-
linguaggio con la per scattare
il lessico del una fotogra-
cinema poiché, fia. In queste
anche ai livel- pagine ci stia-
li professio- mo occupan-
nali più eleva- do di girare un
ti, non c’è più video con una
alcuna differen- reflex digita-
za nell’impiego le. Come noto,
delle macchine reflex significa
da presa a pel- che, tra l’obiet-
licola rispetto tivo e il sensore
a quello delle d’immagine, c’è
videocamere. uno specchio
inclinato di 45°
Seguire il soggetto. “Filmare con la mac- 1 | Per girare i nostri primi che riflette la luce sullo schermo smerigliato
china fotografica”: nel titolo è già contenuta video ci bastano la Nikon e posto sopra di esso e, attraverso questo, al
la prima difficoltà, perché la macchina foto- un computer con un semplice pentaprisma che la rende visibile nel mirino
grafica è un oggetto concepito per “scatta- programma di montaggio. davanti al nostro occhio. Quando premiamo
re” fotografie e il verbo suggerisce un’azio- il pulsante, lo specchio si ribalta istantanea-
ne fulminea, esattamente l’opposto di quan- mente in alto contro lo schermo smerigliato
to avviene nel video che è caratterizzato da (nel mirino non si vede più niente), la tendi-
fluidità e divenire, in pratica dallo svilup- na si apre scoprendo il sensore per il tempo
po dell’azione nel tempo, anche solo di una di posa stabilito, e in quell’intervallo la luce
manciata di secondi. La fotocamera isola un dall’obiettivo può raggiungere il sensore. Poi
istante e, congelando ogni forma di movi- la tendina si chiude, lo specchio si riabbas-
mento, adotta un metodo di osservazione sa e tutto torna alla normalità, compreso il
piuttosto innaturale: noi esseri umani siamo fatto che nel mirino è ritornata la visione.

«Il cinema, come la fotografia, è finto ma non deve essere falso» Roberto Tronconi
38
Come fare Video

Le panoramiche Piccolo glossario

Le panoramiche a destra è naturale, mentre il movimen- - DSLR: è l’acronimo di Digital Single


possono esse- to da destra a sinistra trasmette inquie- Lens Reflex, cioè reflex mono obiettivo
re eseguite con la tudine e va scelto se vogliamo comuni- digitale.
macchina sul trep- care questa sensazione.
piede o a spalla, in
- Consumer e prosumer: termini cui
modo che l’asse di Panoramica verticale. In inglese Tilt,
rotazione coinci- è la rotazione che la macchina com- corrispondono due fasce di prodotti;
da con l’asse del- pie intorno al suo asse orizzontale. nell’ambito delle fotocamere e delle
la macchina; tran- Equivale al nostro alzare o abbassare videocamere, la prima comprende
ne quella a schiaf- la testa. L’inglese tilt up o tilt down ha i prodotti destinati al mercato dei
fo, sono movimen- generato il discutibile neologismo “til-
dilettanti mentre la seconda si riferisce
ti piuttosto bana- tare”, il cui uso ha dilagato trasversal-
li che “invecchia- mente in tutte le troupe. ad apparecchi di qualità abbastanza
no” la ripresa. I elevata ma che non arrivano a possedere
tentativi di ese- Panoramica a schiaffo. È una pano- i requisiti per essere classificati
guire simultanea- ramica orizzontale eseguita brusca- “Broadcast” o “SMPTE”, e non sono
mente una panoramica verticale e una mente e molto velocemente. La dif-
quindi completamente compatibili con le
orizzontale sfociano quasi sempre in ficoltà sta nel fermare il movimento
un penoso movimento che segue un esattamente nel punto stabilito, sen- attrezzature professionali.
andamento sinusoidale, anche quando za incertezze. Se, per esempio, stiamo
sono opera di professionisti. inquadrando il soggetto A “appog- - Broadcast: è l’insieme di standard
giato” al bordo sinistro dell’inquadra- cui devono rispondere gli apparecchi
Panoramica orizzontale. In inglese Pan, tura e vogliamo arrivare a inquadra-
destinati alle trasmissioni televisive.
è la rotazione che la macchina compie re il soggetto B con una panorami-
intorno al suo asse verticale. Equivale ca a schiaffo, è tassativo che, quan- Questi standard sono sia teorici (fedeltà
al nostro girare la testa da sinistra a do il movimento termina, il soggetto nella riproduzione dei colori o livelli di
destra o viceversa. Così come leggiamo B sia inquadrato esattamente come luminosità del segnale, per citarne due
un testo da sinistra a destra, leggiamo previsto dallo storyboard o dal regi- tra centinaia, a titolo di esempio), sia
anche un’immagine nello stesso senso; sta. Qualunque sbavatura rovinerebbe
“meccanici” (tipo e dimensioni degli
per questo, una panoramica da sinistra la ripresa e costringerebbe a ripeterla.
spinotti e delle prese, per esempio)
e rendono possibile il collegamento
LE FIGURE DEL CINEMA tra loro degli apparecchi prodotti da
diversi fabbricanti in diversi Paesi.
Il regista. Il termine inglese è molto più Il termine Broadcast è spesso usato
chiaro, director, ovvero colui che diri- impropriamente per indicare l’alta qualità
ge, e questo dovrebbe fare il regista: di qualsiasi prodotto destinato al video,
dirigere gli altri. Il cinema è organizza-
to militarmente con gerarchie preci- mentre sarebbe più corretto limitarne
se, il potere del regista non è tuttavia l’uso a quelli destinati alla televisione:
illimitato: sopra di lui c’è il produttore, lo standard equivalente, se non più
che ha trovato – o prodotto a volte di severo, che si estende anche alle riprese
tasca propria – i soldi per fare il film, e cinematografiche è l’SMPTE (Society of
anche, spesso, il produttore esecutivo,
che ha il potere di stringere o allenta- Motion Picture & Television Engeneers);
re i cordoni della borsa. Al regista rite- catering. Sul set, quando finalmente contrariamente a tutte le DSLR, i software
nuto idoneo dal produttore viene pro- iniziano le riprese, tutta questa gente di editing video come Adobe Premiere
posto un soggetto e inizia così il brac- va diretta e coordinata secondo i pia- Pro o Apple Final Cut rispondono ai
cio di ferro tra quest’ultimo, che vor- ni stabiliti durante la fase preparato- requisiti SMPTE.
rebbe guadagnare denaro, e il regista ria e in fedele ossequio allo storybo-
che vorrebbe fare il film con il suo sti- ard (una serie di disegni che illustrano
le. Da notare che questo vale per una dettagliatamente tutte le inquadratu- - ENG: è l’acronimo di Electronic News
pellicola hollywoodiana quanto per re); non c’è più spazio per l’improvvi- Gathering, cioè “raccolta elettronica di
uno spot pubblicitario di 30 secon- sazione e il regista si concentra soprat- notizie”; sono i servizi di cronaca destinati
di girato a Milano. Avuto l’incarico e tutto sul rapporto con gli attori e sulla al telegiornale, dove non c’è cura per
decisa l’interpretazione del sogget- loro recitazione; molti registi decido-
to, il regista deve scegliersi gli attori e la fotografia perché le inquadrature
no anche le inquadrature e i movimen-
le altre figure chiave come il diretto- ti di macchina. Il regista non ha, però, devono semplicemente descrivere il
re della fotografia, l’aiuto regia, lo sce- competenze tecniche e normalmente luogo, l’accaduto e il soggetto, e sono un
neggiatore, il montatore, lo scenogra- spiega al direttore della fotografia cosa supporto alle parole del giornalista.
fo, il compositore della colonna musi- vuole in modo che quest’ultimo glielo
cale, per citarne solo alcuni, che pos- realizzi; la foto di un regista che guarda
sano essere in sintonia con la sua visio- nell’oculare della macchina da presa è
ne del film senza risultare invisi al pro- folklore a beneficio dell’ufficio stampa:
duttore. Stanley Kubrick, produttore un regista non sa nemmeno accende-
dei suoi film, voleva sapere esattamen- re la macchina da presa e nella realtà
te anche chi si sarebbe occupato del sta seduto davanti al monitor.

39
Come fare Video

Ebbene, nella modalità video le cose van- l’autofocus funziona correttamente e ha


no diversamente. Le reflex digitali registra- un’autonomia molto superiore. Perché non
no un video in modo “progressivo”: signifi- sceglierla per i nostri video? La risposta è
ca che scattano “progressivamente” 25 o 50 semplice: perché l’immagine che produce è
fotogrammi in un secondo (in Europa); in molto più brutta.
riproduzione, quei fotogrammi appaiono su Il nocciolo sta nelle dimensioni del senso-
uno schermo per la stessa durata e frequen- re: una DSLR full-frame ha un sensore che
za, il nostro cervello li collega tra loro e noi misura 36 x 24 mm, mentre qualunque vide-
abbiamo l’illusione di un movimento fluido. ocamera consumer o prosumer (cioè di qua- 1
Il problema è che lo specchio non può salta- lità semi-professionale) ha un sensore da
re su e giù per 25 o 50 volte al secondo, per- 1/3 di pollice. Dall’assunto che la lunghezza
ciò in modalità video dobbiamo necessaria- focale dell’obiettivo è proporzionale alla dia-
mente usare Live View, che blocca lo spec- gonale del formato, discende che, minore è
chio in alto e ci permette di vedere solo l’e- il formato, minore sarà anche la lunghezza
laborazione elettronica di quello che stiamo focale adatta a quel formato e, considerato
riprendendo nel piccolo schermo posterio- che la profondità di campo è inversamen-
re collegato al sensore. te proporzionale alla lunghezza focale, una
videocamera non può che produrre imma-
Problemi di ergonomia. Fin qui tutto gini piatte, nelle quali è tutto a fuoco e che
bene, senonché la sofisticata ergonomia si caratterizzano per la totale mancanza di
della fotocamera è perfettamente funziona- separazione dei piani. 2
le allo scatto, ma diventa problematica quan- È la cosiddetta “immagine televisiva”,
do dobbiamo sorreggere la macchina con le tale perché le videocamere broadcast (cioè
braccia più o meno tese davanti a noi, nel di livello professionale riconosciuto secon-
tentativo di vedere il display. Aggiungo che, do standard internazionali) utilizzate dal-
quando decidiamo di usare una DSLR per il le emittenti hanno un sensore da 2/3 di pol-
video, dobbiamo dimenticare qualunque for- lice (6,17 x 4,55 mm), dimensioni ridico-
ma di automatismo, a partire dall’autofocus. le anche a confronto con quelle del sensore
Per avere ragione di quelle che sembrano di una reflex in formato APS-C (dalla Nikon
insormontabili difficoltà, è sorto un fioren- D500 in giù), che nel suo piccolo misura 23,5
te mercato di accessori che facilitano gran- x 15,7 mm. D’altro canto, se anche spot e
demente la vita del videomaker: c’è un pro- qualche lungometraggio sono girati con le
dotto per ogni problema e ci sono fasce di DSLR, ci deve essere una buona ragione. 3
prezzo per ogni prodotto; accanto ad articoli Esistono videocamere di livello professiona-
destinati all’uso professionale, se ne possono le, il cui sensore ha le stesse dimensioni di
trovare altri di qualità inferiore ma pur sem- quello delle macchine da presa con la pelli- 1 | L’ergonomia di una DSLR in
pre accettabile, fino a quelli che sono poco cola (22 x 16 mm) e che dispongono di una modalità video non è il massimo
più che giocattoli. Ma, per fare i primi espe- tecnologia che permette loro di registrare in della vita.
rimenti, vanno benissimo. formato RAW 4K.
Il costo del noleggio giornaliero è molto 2 | Per muovere la macchina in
Perché vince sulla videocamera. Fin qui, elevato ma, soprattutto, hanno bisogno di modo decente, mettendo anche
non ho parlato di videocamere, che sembre- almeno quattro persone per poter essere a fuoco, sono indispensabili
rebbero eccellenti antagoniste delle reflex impiegate. In termini di immagine finale, il numerosi accessori.
digitali. Una videocamera è stata progettata risultato di una reflex si avvicina abbastanza
per registrare i video e per questo, nell’uso a quello che si può ottenere con queste mac- 3 | La chiusura di una palpebra
normale, è molto più comoda di una reflex: chine, a costi immensamente più bassi, seb- innesca una reazione a catena
è più piccola, più leggera, più bilanciata, bene con molti disagi e limiti in più. negli altri muscoli facciali.

Biografia
ROBERTO TRONCONI richiamo della “fotografia in movimen- riconoscimenti culminati nel 2006 con
Dopo aver studiato lingue straniere e to”, il cinema, era però diventato irresi- il David di Donatello al cortometraggio
lettere moderne a Milano, ha fotografa- stibile e così è iniziata la sua seconda Un inguaribile amore. Fiero sostenito-
to per oltre vent’anni per le campagne stagione professionale come direttore re della tecnologia digitale, ha lavorato
nazionali e internazionali di numerose della fotografia, spesso per la pubbli- con gran parte delle videocamere pro-
agenzie di pubblicità; nell’ultimo perio- cità, mentre i film brevi che realizzava fessionali e delle DSLR senza nascon-
do ha lavorato anche per la moda. Il per passione hanno ricevuto svariati dere la sua preferenza per Arri e Nikon.

40
IMPARARE

www.spreafotografia.it

60
MICROSTOCK
Come inviare il mate-
riale a chi approverà
il nostro lavoro.

MENO È PIÙ
Michael Freeman

48
ci invita a uscire di
casa portando con
noi una sola ottica, IL RITRATTO AMBIENTATO
per sperimentare Fotografiamo le persone nei luoghi
nuovi modi di in cui vivono o lavorano sfruttando
approcciare la luce naturale e flash.
fotografia.

42

64
LA POSTA DEI LETTORI
La redazione di NPhotography
risponde alle vostre domande.

54
FOTO DI ARCHITETTURA IMPECCABILI
Gli obiettivi Tilt&Shift ci permetto-
no di correggere le distorsioni pro-
56
CORREGGIAMO UNA FOTO SOTTOESPOSTA
Impariamo a usare i cursori del
nuovo pannello Luce di Lightroom
58
ESALTIAMO COLORI E CONTRASTO
Usiamo la funzione Picture Control
di Nikon NX-D per ottenere formi-
spettiche già allo scatto. CC per regolare l’esposizione. dabili risultati con un solo clic.

41
Imparare MICHAEL FREEMAN

I passi
Percorsi
creativi 1
obiettivo
vincenti
XXXXX

PIÙ CREATIVI CON UNA SOLA OTTICA


Lasciamo la borsa
Qualche numero fa, quando ho suggerito che fotografica a casa e resto, Rembrandt non parlava in continuazio-
modificare l’aspetto di un’immagine in fase di proviamo a uscire portando ne dei suoi pennelli! La fotografia non fa ecce-
post-produzione può essere un’espressione di con noi soltanto la reflex zione: i grandi fotografi tendono a essere un
creatività, in realtà avevo i miei dubbi. Oggi e un unico obiettivo per po’ reticenti sull’equipaggiamento, quando
sono altrettanto cauto nel proporre di spingere non direttamente seccati da eventuali doman-
esplorare nuove strade
al limite i pregi delle diverse ottiche. Nel mon- de sull’attrezzatura. Gira da sempre una sto-
do della creatività (dall’arte al cinema e riella apocrifa sull’incontro tra Irving Penn ed
così via), lasciarsi ispirare dagli strumen- Ernest Hemingway: si racconta che lo scritto-
ti del mestiere non è molto ben visto. Del re abbia lodato il fotografo e chiesto che mac-
china fotografica adoperasse, e che Penn abbia
risposto: «I suoi romanzi sono splendidi. Che
macchina per scrivere usa?».
Biografia Eppure, eppure... gli obiettivi possono fare
un’enorme differenza nel carattere e nello
MICHAEL FREEMAN NPhotography, collabora con
Fotografo britannico di viag- la rivista dello Smithsonian stile di un’immagine. Non tutto può ridursi
gi, architettura e arte orienta- Institute e con molti editori ad angolo di campo e nitidezza e aberrazioni
le, è autore di manuali di gran- internazionali. Info su www. cromatiche. Se siete aperti alla loro suggestio-
de successo. Oltre che con michaelfreemanphoto.com ne, possono aiutarvi a trasmettere emozioni

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viscerali, e di tanto in tanto ammissioni in più corto e compatto. È stato brevemente di 1 | La possibilità di catturare
questo senso scappano anche ai fotografi più moda negli anni ’70 e Art Kane, all’epoca uno dettagli distanti con una
riservati (a quelli di vecchia generazione, oggi dei fotografi più ricercati di New York, ne par- lunga focale in un corpo
tutti parlano anche troppo!). È famosa la dedi- lava così: «Quell’obiettivo mi ha influenzato e ultra maneggevole è uno dei
zione di Cartier-Bresson al 50 mm, di cui dice- ha cambiato la mia visione». Era otticamen- principali pregi delle ottiche
va che “corrisponde a una certa visione”, men- te inferiore ai mostruosi super-tele come il catadiottriche.
tre il 35 mm era “un bell’obiettivo, quando Nikkor 600 mm f/4 che ho poi acquistato per
necessario”, ma dalla composizione difficile, coprire le nozze reali? Sì, ma non così tanto
con “troppi elementi, e qualcosa sempre nel e, soprattutto, vignettatura, ridotto con-
posto sbagliato”. Secondo Mary Ellen Mark, trasto e riflessi speculari “a ciambella”
«la scelta dell’obiettivo è questione di visione (creati dallo specchio frontale piazzato
personale e comodità». proprio al centro della lente) erano par-
Il rischio, anche troppo manifesto alle ticolarissimi. Se la priorità non era contare i
convention del settore, è finire per ama- peli del naso di un criceto a 50 metri di distan-
re l’equipaggiamento più della fotogra- za, si trattava indubbiamente di un obietti-
fia. Se però riuscite a tenere a bada la sindro- vo molto interessante. E Nikon ne produce-
me dell’acquisto compulsivo, le diverse carat- va addirittura due! Uno da 500 mm e uno da
teristiche delle ottiche possono diventare un 1.000 mm. Aveva problemi? Sì, diversi. Il dia-
incoraggiamento a sperimentare. E, dopo tut- framma fisso f/8 rendeva difficile la messa a
to, parliamo di un passo creativo, non di un fuoco e imponeva molta luce quando si scat-
salto nel vuoto. tava con le pellicole Kodachrome 64, come
facevamo tutti. Ed era così piccolo e leggero
N BENTORNATO “CATA”! che tenerlo fermo richiedeva la compostez-
Quando ho iniziato a fare ricerche per il za di un arciere zen! 2 | Il 500 mm catadiottrico
primo articolo scritto per NPhotography, nel Comunque... torniamo a oggi. Ne ho acqui- è più corto e leggero degli
2014, mi sono imbattuto in una delle ottiche stato uno su eBay, economico, quasi per nul- obiettivi contemporanei di pari
più strane della mia giovinezza: l’obiettivo la usato, e non ha smesso di divertirmi. Non focale ma dal design ottico
a specchi, o catadiottrico, per gli amici è qui mia intenzione promuovere il “cata”, tradizionale.
“cata”. Come il telescopio Cassengrain cui si desidero solo comunicare il mio entusiasmo:
è ispirato, oltre alle lenti includeva due spec- per seguire questo particolare percorso cre-
chi per accorciare un percorso ottico lungo, ativo, dovete provare qualche tipo di emo-
di solito quello di un 500 mm tradizionale, zione e avere una certa passione per le otti-
ottenendo la stessa focale in un barilotto ben che, come me. n

3 | La posizione dello specchio


frontale dà alle luci alte fuori
fuoco una tipica forma a
ciambella. L’effetto può piacere
o non piacere, ma di sicuro il
risultato è originalissimo.

3
43
Imparare MICHAEL FREEMAN

La specialità del giorno


Approfittiamo delle
Ho cominciato a interessarmi alle otti- peculiarità dell’obiettivo venduto il mio anni fa! Eppure, proprio la
che luminose quando ho letto dello sfruttandole al massimo luminosità è la scusa che mi sono dato per
Zeiss 50 mm f/0.7 realizzato per la NASA per realizzare foto davvero acquistare uno Zeiss 85 mm f/1.4: immagina-
e utilizzato da Stanley Kubrick per la famo- originali vo mi servisse in previsione di una sessione
sa scena a lume di candela di Barry Lyndon, sulla pesca notturna nel Golfo di Thailandia
uno dei miei film preferiti. Se all’epoca un per il libro Thailand: 9 Days in the Kingdom.
obiettivo del genere era l’unico modo reali-
stico di filmare con la sola luce delle cande- N DIAFRAMMI AMPI PER
le (e ribadisco filmare), oggi con i moder- STILL LIFE AMBIENTATI
ni sensori digitali non è più così impor- 1 | Tè in uno still life In realtà, alla fine ho usato quell’obietti-
tante poter contare su una così ampia ambientato. Il diaframma vo soprattutto per la tipica sfumatura breve
apertura massima. Si potrebbe quasi con- aperto al massimo produce una tra il punto di fuoco e le aree fuori fuoco. Ho
siderarla superflua. Senza contare che gli transizione da nitido a sfocato scelto la versione Zeiss di questa ottica classi-
obiettivi luminosi sono costosi: basta guar- molto veloce e definita, che qui ca, anziché il modello di Nikon, per via dell’e-
dare su eBay i prezzi per un 50 mm f/1.2 accentua la palette cromatica sperienza e della reputazione di Zeiss, oltre
Noct-Nikkor. Mi sono molto pentito di aver da giallo a marrone/rossiccio. che della qualità costruttiva. La sfocatura

44
1
2 | Lo Zeiss 85 mm f/1.4 per
Nikon pronto per una sessione
è molto in voga in fotografia e i produttori di scatto, con tubo di prolunga e di nove lamelle del diaframma arrotondate.
sono stati costretti a concentrarsi sul serio per le inquadrature ravvicinate. L’apertura del diaframma risulta più circola-
sulla sua resa, senza ovviamente trascurare re rispetto a quella di ottiche con lamelle più
la prestazione e la nitidezza sulle aree a fuo- squadrate: è evidente soprattutto nella resa
co. Un obiettivo come questo mostra delle luci alte fuori fuoco, ma aiuta anche
al massimo la sua personalità in un’immagine come questa. Anzi, proprio
quando viene usato a dia- still life di questo genere sono alla fine i sog-
framma completamen- getti con cui più spesso finisco per utiliz-
te, o quasi completa- zare lo Zeiss, al punto che anche per i
mente, aperto. È un tagli più ravvicinati preferisco montare
po’ la morale di quanto sto dicendo: c’è mol- un tubo di prolunga piuttosto che pas-
to più da scoprire se lasciamo che l’o- sare al più ovvio Micro-Nikkor 105 mm.
biettivo faccia quello che sa fare meglio, La possibilità di aprire il diafram-
cioè quello che lo rende diverso da tutti gli ma fino a f/1.4 è preziosa soprattut-
altri. Nel caso del mio Zeiss, la particolarità è to negli still life ambientati (molto
la messa a fuoco estremamente selettiva, che meno in studio) perché se scatto fron-
contrappone nitidezza a sfocatura morbida talmente al soggetto mi permette di
e fluida, con un effetto pubblicizzato come 2 rendere il contesto morbido ma anco-
“particolarmente armonioso”. Tutto dipende ra riconoscibile e di ottenere maggio-
dalla combinazione di lente frontale asferica re tridimensionalità. n

45
Imparare MICHAEL FREEMAN

1 | L’estensione e la distorsione verso


l’esterno, più accentuate agli angoli, sono
parte del fascino del grandangolo, ma devono
essere gestite con attenzione quando investono
oggetti dalle forme familiari. Se avessi scattato
un istante prima, quando la figura era più
vicina all’angolo in basso a destra, avrei
deformato, allungandoli, la gamba e il piede.

Il fascino del grandangolo


Le focali corte riescono
Ho parlato del mio recente impulso nostal- a imprimere il proprio scene normalissime in vedute più sensa-
gico che mi ha portato all’acquisto del marchio sull’inquadratura, zionali, con diagonali potenti e forte senso
“cata” 500 mm, ma il primo obiettivo, per facendoci finire dritto nel di profondità. I grandangoli erano un vero
la prima Nikon che abbia mai avuto, in real- mezzo della scena fenomeno negli anni ’60 e ’70: avevano atti-
tà è stato un 20 mm f/3.5. Rispondeva al rato l’attenzione di tutti nel campo dell’im-
mio bisogno di realizzare immagini “gra- magine, dai fotografi come David Bailey,
ficamente” importanti, o almeno così cre- Art Kane e Guy Bourdin fino agli art-direc-
devo all’epoca. Passai a Nikon praticamen- tor e ai grafici.
te su indicazione diretta di Time-Life, i cui Dopo un’iniziale sperimentazione con
redattori consideravano limitante la mia uno scomodo 21 mm f/4, riadattato dalla
Hasselblad: effettivamente non si riesce a Nikon SP a telemetro, che poteva essere
fare reportage con una medio formato, usato solo con lo specchio bloccato in alto,
anche se per un paio di anni ci ho provato 2 | Un monaco birmano nel 1967 Nikon presentò il 20 mm f/3.5, un
con una Hasselblad 38 mm Super-Wide. È cammina su una passerella che successo sensazionale. Oggi è facile sentirsi
stato l’incredibile obiettivo di quest’ultima a porta al monastero sull’acqua di annoiati rispetto alla scelta della lunghezza
convincermi della possibilità di trasformare Ywama, lago Inle, stato Shan. focale, ma quando i grandangoli apparvero

46
2
I grandangoli
sulla scena, più o meno di colpo, furono una eccitanti senza sconfinare nell’incredibile. piacciono per quello
vera boccata d’aria fresca, una promessa di Insomma, per amare un grandangolo (e il che fanno, a livello
nuove possibilità. mio 20 mm è stato per decenni l’espressio-
ne più estrema del grandangolo, in assenza
grafico, all’immagine
N LA DILATAZIONE DELLO SPAZIO del più strano e ingestibile 15 mm e dell’as- e nel modo
Poter semplicemente includere una por- surdo 13 mm) dovete lavorare sugli ango- in cui immergono
zione più ampia della scena è, ed è sem- li, ma lavorare davvero. Significa che dove- l’osservatore diritto
pre stato, sostanzialmente noioso. Il vero te muovervi molto.
fascino dei grandangoli è in quello che Personalmente, a me piace tirare la vedu-
nel mezzo della scena
fanno a livello “grafico” all’immagine ta fino a un’incollatura dall’irragionevo-
e nel modo in cui immergono l’osserva- le, come in questo scatto del lago birmano
tore diritto nel mezzo della scena stes- Inle non ancora toccato dal turismo di mas-
sa. Quest’ultima viene come estesa, tirata sa. Nell’immagine potete notare due detta-
a partire dal centro, una caratteristica che gli cruciali: la parete del monastero, sulla
è sempre stata detestata dai tradizionali- destra, è piena (è stata una scelta delibe-
sti: il punto di vista più conservatore con- rata, per ridurre il senso di distorsione che
sidera l’effetto infantile e grezzo. Io penso avrebbe introdotto per esempio una fine-
invece che, se riuscite a superare l’evidente stra) e il monaco è già abbastanza adden-
distorsione, che tocca il massimo agli angoli tro all’inquadratura per evitare di deformar-
dell’inquadratura, i risultati possono essere ne il piede destro. n

47
Rendiamo più interessanti
i nostri ritratti fotografando
i soggetti nei luoghi in cui
vivono o lavorano

LA MISSION
• Allestire e realizzare un ritratto ambientato utilizzando i flash Speedlight per illuminare il soggetto.

• Il TEMPO necessario: 2 ore • Il livello di DIFFICOLTÀ Facile Medio Difficile

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Tecnica
Scatti perfetti

Il ritratto
ambientato

• COSA SERVE: treppiede, 2x flash portatili,

controllo remoto wireless, stativi per le luci e ombrelli (facoltativi)

49
Imparare

Quando ragioniamo in termini fotografici, CONSIGLIO AL VOLO loro professione, alla loro cultura o alla loro
percepiamo lo sfondo semplicemente come Quando usiamo i lampeggiatori storia. Questo non significa, tuttavia, che un
ciò che sta dietro al soggetto. Se però chie- per illuminare la scena, ritratto ambientato debba essere totalmen-
diamo a una persona qualsiasi quale sia il suo ricordiamoci di spegnere te “naturale”: questo genere di fotogra-
background, questi farà riferimento alle sue tutte le luci fluorescenti fia presuppone una parte di ricostru-
origini e alla sua occupazione. In un ritratto (come i neon), perché la loro zione per quel che riguarda messa in posa
ambientato possiamo combinare questi due temperatura del soggetto, illuminazione e composizione,
significati e usare lo sfondo per raccontare di colore è che lo distingue dalle istantanee e dalle foto
la storia di una persona. diversissima da “spontanee”. Naturalmente, sotto il profilo
Detto più semplicemente, un ritratto quella dei flash. fotografico, un ambiente visivamente inte-
ambientato è uno scatto contestualiz- ressante è di notevole aiuto ed è per questo
zato e corrisponde all’opposto delle foto motivo che per il nostro shooting abbiamo
in studio, che sono caratterizzate da un set scelto una coltelleria artigianale che produ-
completamente inventato. L’idea di base ce su misura coltelli di altissima qualità per
è quella di fotografare le persone nel loro artisti culinari e chef famosi. In questo con-
ambiente, in luoghi che siano collegati alla testo abbiamo allestito la nostra illuminazio-
Come ne ed eseguito gli scatti.
contestualizzare
lo scatto

1
4

L’OTTICA GIUSTA

1 3
La messa in posa Un obiettivo luminoso è L’illuminazione
Anche se desideriamo ottenere un “look” molto utile in un ritratto È possibile che la luce ambiente natura-
naturale, possiamo comunque mettere in ambientato. Non solo una le vada benissimo per la foto, ma in questo
posa il soggetto in modo che si adatti alla grande apertura ci consen- caso era un po’ piatta; perciò abbiamo mes-
nostra foto. In questo caso, situarlo al centro tirà di scattare con poca so in evidenza il soggetto utilizzando un paio
del locale ci ha permesso di inquadrarlo tra i di Speedlight, uno dei quali accompagnato
suoi macchinari e i banchi da lavoro. luce, ma ci darà la possibili- da un ombrello con rivestimento riflettente.
tà di sfocare sia lo sfondo sia

2 La composizione
Un treppiede non è essenziale, ma è uti-
le per perfezionare la composizione perché
il primissimo piano. Questo
aiuta a semplificare l’inqua- 4 Gli oggetti di scena
Soprattutto l’ambiente e l’allestimento
scenografico raccontano la storia, ma anche
dratura e a guidare l’atten-
utilizzando questo accessorio possiamo gli oggetti di scena giusti aiutano! Qui si fan-
fare un passo indietro, studiare l’inquadra- zione verso il soggetto se no coltelli e questo giustifica il fatto che il
tura e spostare gli oggetti in campo o fuori, l’ambiente è disordinato. nostro soggetto ne abbia in mano uno. Anzi,
a seconda delle necessità. guai se non l’avesse!

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Imparare

1 2 3

4 5 6

Passo a passo L’ALLESTIMENTO DEI FLASH


1 Controllare la luce già disponibile
Siamo partiti dalla luce ambiente nel
laboratorio, senza i flash: un misto di
3 Preparare il flash principale
Abbiamo illuminato il soggetto con
una luce principale, o “key light”, piaz-
5 Aggiungere un controluce
Abbiamo preparato un secondo lam-
peggiatore Speedlight, allo scopo di
luce dalla finestra e lampade al tung- zandola fuori campo a sinistra della illuminare i contorni del soggetto in
steno, che dava una luminosità piatta macchina fotografica, grosso modo modo che quest’ultimo si “staccasse”
e grigia. Per dare più risalto al nostro dove sono le finestre, così che la luce meglio dallo sfondo, e piazzato il flash
soggetto e rendere meglio l’atmosfe- principale imitasse la luce naturale. Per proprio davanti alla finestra: era visibile
ra, abbiamo integrato due flash Nikon attivare il flash a distanza, siamo ricorsi in foto, ma eliminarlo con Photoshop è
nel contesto della luce naturale già a un “trigger” wireless alla reflex e a un stato facilissimo.
presente. ricevitore allo Speedlight.

2 Trovare un’esposizione di base


Prima di accendere i nostri due fla- 4 Illuminare il volto
Questo era l’effetto dell’illuminatore
6 Scattare la foto
Utilizzando entrambi i flash, abbia-
mo ottenuto un drammatico effetto di
sh, abbiamo trovato l’esposizione principale. L’ombrello ha aiutato a dif- luci incrociate. Entrambi gli Speedlight
“corretta” per la luce ambiente usando fondere la luce e ad ammorbidirla. erano in modalità manuale: la key light
la Modalità Manuale: qui avevamo Quella che colpiva il lato sinistro del vol- a 1/8 della potenza massima, il controlu-
1/200 di sec, f/4, 3.200 ISO. Poi abbia- to ha contribuito a creare il senso della ce a 1/16. L’impostazione delle potenze
mo sottoesposto abbassando gli ISO profondità. Siamo stati attenti a impe- si raggiunge per approssimazioni suc-
a 400 (tre stop in meno), per dare dire che la luce “parassita” raggiungesse cessive, perciò è necessario fare alcune
meno peso alla luce ambiente. la parete posteriore. foto di prova prima di quella definitiva.

Consigli top Studiamo il “set” prima di cominciare


1 METTI GIÙ renderci conto dello spazio, lasciando- 2 NON ESAGERIAMO CON I DETTAGLI
QUELLA REFLEX! ci intravedere le potenziali composizio- Il contesto intorno al soggetto è utile al
La tentazione di ni per il successivo shooting. risultato finale, ma non sovraccarichia-
cominciare subito molo con troppi elementi che potreb-
a scattare c’è sem- bero distrarre chi osserverà poi la foto.
pre, ma dovremmo Usiamo l’illuminazione o la profondità
piuttosto passare un di campo per mascherare il disordine,
po’ di tempo a osservare e scurendo lo sfondo o sfocandolo gra-
chiacchierare. Cerchiamo di conoscere zie a un diaframma aperto. In questo
il soggetto e seguiamo i suoi movimen- modo, focalizzeremo l’attenzione sul
ti: questo ci servirà non solo a costruire soggetto e mostreremo comunque
un rapporto con la persona ma anche a l’ambiente in cui quest’ultimo si muove.

51
Imparare

1 2 3

4 5 6

Consigli per il ritratto IL SOGGETTO NEL SUO CONTESTO


1 Controluce sul soggetto
Il controluce crea atmosfera e sugge-
stione, poiché illumina solo i contorni
3 Inquadrare due persone
Perché non fotografare più persone?
Qui abbiamo usato lo stesso schema
5 Scurire lo sfondo
Contestualizzare va bene, ma non
sovraccarichiamo l’inquadratura con
del soggetto mantenendo il resto in d’illuminazione incrociata del nostro troppi particolari. Con un solo fla-
penombra. Funziona benissimo nelle ritratto principale, scambiando però sh regolato molto più forte della luce
inquadrature laterali. Per crearlo, collo- le posizioni delle luci, che ora sono a ambiente, possiamo minimizzare il
chiamo la sorgente di luce (naturale o destra e a sinistra nella parte posteriore disordine cambiando i rapporti d’illu-
quella del flash) dietro e di lato rispet- della scena. Il risultato è una suggestiva minazione, in modo che lo sfondo sia
to al soggetto stesso. illuminazione dei profili. più scuro e il soggetto risalti.

2 Mostrare i dettagli
A volte, le mani da sole possono
raccontare la storia meglio del ritratto,
4 L’alternativa al flash
Se non vogliamo usare il flash, tro-
viamo una buona luce naturale: disporre
6 Meno è più
I fotografi sentono spesso il biso-
gno di arrivare subito alla composizione
specialmente in ambienti nei quali han- il soggetto vicino alle finestre o alle por- perfetta, ma nella maggior parte dei
no un ruolo di rilievo. Cerchiamo perciò te aperte è un buon inizio. Facciamo in casi si procede per tentativi. A volte, è
i particolari che aiutano a raccontarla. modo che la luce della finestra colpisca utile investire del tempo e immortalare
Le foto di questo tipo funzionano mol- il soggetto in modo direzionale, perché la scena vuota per capire dove stareb-
to bene se sono inserite in un “collage” il risultato è più interessante rispetto a be bene il soggetto. Nel dubbio, meglio
intorno al ritratto principale. un’illuminazione frontale. la semplicità!

Impostazioni del flash


Attivare un flash separato dalla reflex sulla macchina e uno da attaccare allo lampeggiatore (a condizione che esista
è molto semplice, anche quando non Speedlight, in modo che quest’ultimo tra loro una buona linea visiva), si attive-
si dispone di un modello con funziona- spari il lampo quando premiamo il pul- ranno immediatamente. Il modo miglio-
lità wireless. In questo caso, infatti, pos- sante di scatto. Possiamo innescare re per regolare i flash è quello di regolar-
siamo procurarci un controllo remoto a altri flash supplementari impostando- li in modalità Manuale ed eseguire alcuni
radiofrequenza (in gergo, trigger) costi- li in modalità “slave” ottico (S1): quan- scatti di prova variando le potenze fino a
tuito da due moduli: uno da montare do questi rileveranno il lampo del primo quando l’effetto sarà quello desiderato.

52
Raddrizziamo le linee convergenti con
un obiettivo Tilt&Shift e un treppiede

Tecnica
Fotografia di architettura

Correggiamo le distorsioni già allo scatto


Quando fotografiamo un edificio, per esem- di campo e la possibilità di correggere la
pio una cattedrale, inquadrandolo da un La splendida immagine che prospettiva. In particolare, i movimenti di
punto di ripresa ravvicinato con un obietti- vediamo qui sopra ritrae decentramento possono essere utiliz-
vo quale un comune grandangolo, le linee la cattedrale di Wells, zati per inquadrare dall’alto o dal bas-
della costruzione sembrano convergere famosa per le sue enormi so senza inclinare la macchina fotogra-
verso l’alto. Per “raddrizzarle” già allo scat- fica, eliminando così proprio l’effetto delle
colonne di pietra lavorata
to, senza bisogno di successivi interventi in verticali convergenti.
post-produzione con Photoshop, la soluzio-
e decorata. Avendo a Per ottenere un risultato apprezzabile in
ne migliore è montare un’ottica Tilt&Shift. che fare con una grande interni, dove la luce è troppo scarsa per scat-
È detta “decentrabile” perché grazie ai movi- quantità di linee verticali, tare a mano libera, è obbligatorio servirsi di
menti delle sue lenti (tilt = basculamen- le peculiarità dell’ottica un treppiede, a meno che si sacrifichi un po’
to, inclinazione; shift = decentramento) ci Tilt&Shift si rivelano la qualità d’immagine scegliendo di alzare la
regala il massimo controllo sulla profondità davvero preziose sensibilità ISO per avere tempi di posa veloci.

LA MISSION
• Usare un Tilt&Shift per scattare foto prospetticamente impeccabili di una cattedrale • Il TEMPO necessario: 60 minuti

• Il livello di DIFFICOLTÀ Facile Medio Difficile • COSA SERVE: ottica Tilt&Shift, treppiede

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Imparare

1 2 3

4 5 6

Passo a passo DECENTRARE E BASCULARE (SE SERVE)


1 Rispettare le regole
Le chiese, essendo luoghi di cul-
to, hanno spesso norme ben definite
un’ottica Tilt&Shift, per aumentare la
profondità di campo non avremo biso-
gno di aperture del diaframma troppo
lasciato il basculamento in posizio-
ne “di riposo”, ma sentiamoci liberi di
sperimentare!
per l’uso delle macchine fotografiche. strette. Nel nostro caso abbiamo scelto
Consultiamo il personale preposto alle
informazioni e chiediamo il permesso
di scattare. Se è possibile usarlo, mon-
un valore di f/11, con un tempo di posa di
2,5 secondi e una sensibilità di ISO 100. 5 Alterare la prospettiva
L’effetto “keystone” si presenta là
dove le linee verticali presenti nell’in-
tiamo il treppiede, facendo attenzione
alle persone che ci circondano. 3 La messa a fuoco
Essendo privi di automatismi, gli
obiettivi Tilt&Shift richiedono la messa
quadratura (muri, colonne e così via)
convergono verso la parte alta della
composizione. Per contrastare que-

2 Modalità manuale
Impostiamo la reflex sulla modalità
Manuale per avere il massimo controllo
a fuoco manuale. Per la massima preci-
sione, approfittiamo della stabilità della
macchina sul treppiede per sfruttare al
sto difetto, qui abbiamo regolato a -1 il
decentramento dell’obiettivo.

su apertura, velocità e ISO. Utilizzando meglio il Live View in modalità zoom.


6 Attenzione a non esagerare
Uno dei problemi che spesso si veri-

4 Massima nitidezza
La possibilità di inclinare l’obietti-
vo rispetto al piano focale (il sensore)
ficano nell’uso di un’ottica Tilt&Shift
consiste nello spingersi troppo in là con
il decentramento. Se si esagera, infat-
permette di controllare quale parte ti, il risultato mostrerà un’innaturale
dell’immagine rimane a fuoco e qua- convergenza delle linee verticali verso
le, invece, perde nitidezza. Per questo il basso, davvero fastidiosa alla vista.
scatto abbiamo voluto che tutto fosse Procediamo, quindi, per piccoli incre-
perfettamente a fuoco, quindi abbiamo menti, senza mai avere fretta.

Ricomporre l’immagine
Dopo aver modificato le impostazio- ricomporre leggermente l’immagine.
ni per ottenere una buona correzione Verifichiamo l’inquadratura e apportia-
prospettica, è possibile che si debba mo le modifiche del caso.

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SCARICA LE RISORSE DA

Riportiamo parametri come luminosità,


www.sprea.it/NP75 contrasto, luci e ombre su valori che
definiscano un risultato più corretto
rispetto allo scatto originale

Post-produzione
Lightroom CC

Un’esposizione perfetta

IL TRUCCO VELOCE
Dopo aver importato le foto in Lightroom corretti. Ciò non toglie che ogni curso-
CC (parliamo della versione “Cloud”, non Per riportare i valori a 0, è re debba essere gestito con attenzio-
della “Classic”), possiamo subito dedicar- sufficiente un doppio clic ne e senza mai calcare troppo la mano,
ci all’elaborazione delle immagini. I control- sul relativo cursore. soprattutto quando ci apprestiamo a
li per il fotoritocco dei file si trovano sulla intervenire sui file JPEG piuttosto che
destra dello schermo, suddivisi per tipolo- sui RAW: in questo caso, infatti, spostando i
gia di intervento. controlli oltre una certa soglia, andremo ine-
In particolare, all’interno del nuovo vitabilmente incontro a una perdita di qua-
pannello Luce troviamo tutti i curso- lità più o meno consistente (con i RAW, lo
ri che ci servono per regolare esposi- spazio di manovra è più ampio).
zione, contrasto, luci, ombre, bianchi e In generale, vale la regola che è sempre
neri. Se per esempio abbiamo scattato una meglio fotografare nel modo più corretto
foto sottoesposta (come quella che possia- possibile già “sul campo”, pur consapevoli
mo scaricare da www.sprea.it/NP75), con che di solito agli errori, a eccezione dei
Lightroom CC possiamo riportare tutti i valo- più macroscopici, si può rimediare con
ri che definiscono l’esposizione su livelli più efficacia in fase di post-produzione.

LA MISSION
• Esploriamo il nuovo pannello Luce di Lightroom CC • Il TEMPO necessario: 30 minuti

• Il livello di DIFFICOLTÀ Facile Medio Difficile • COSA SERVE: Lightroom CC nella versione “Cloud”

56
Imparare

Il pannello Luce

POCHI CLIC PER


OTTIMIZZARE
LUCI E OMBRE
1 Esposizione
Questa funzione regola la luminosità
complessiva dell’immagine. Nella nostra
foto, per esempio, il paesaggio è molto
scuro, quindi dobbiamo aumentare l’espo-
sizione a +0,24. Tale fattore può essere
incrementato o ridotto fino a un massimo
di 5 stop. Tuttavia, se l’immagine originale
è già sottoesposta di oltre 1 stop, perdere-
mo un po’ di qualità.

2 Contrasto
Aumentare il contrasto aiuta a esaltare
i dettagli della scena. Qui abbiamo incre-
mentato il valore a +36, in modo da definire
meglio la differenza tra luce e ombra. Usare
un valore negativo avrebbe contribuito inve-
ce a rendere l’immagine più grigia e piatta.

1 2 3
3 Luci
Le zone più illuminate vengono rilevate
e gestiste da questa voce. Aumentandone
il valore, aggiungiamo più dettagli alle aree
più chiare. Nel nostro caso, abbiamo por-
tato il cursore a +45, così da far risaltare
l’erba in lontananza.

4 Ombre
Questo cursore è l’esatto opposto di
Luci, ma anziché intervenire sulle aree più
luminose, agisce su quelle più scure che,
in questa foto, troviamo soprattutto nella
metà inferiore della composizione, là dove
c’è meno nebbia. Abbiamo incrementato il
valore a +64, così da evidenziare i dettagli.

5 Bianchi
La funzione Bianchi controlla le parti più
vivide dell’immagine. Nella nostra imma-
gine, per esempio, variare questa voce
significa agire sulla zona superiore della
composizione, là dove la nebbia sfiora le
cime delle montagne. Portando il curso-
re a +20, rendiamo quest’ultima più vivida.

6 Neri
Il cursore Neri agisce in modo simi-
le a Bianchi ma, come per Luci e Ombre,
corrisponde all’esatto opposto della sua
controparte. Dopo aver aumentato Ombre
per recuperare i dettagli, le zone più scure
dell’immagine risultano troppo luminose.
Possiamo quindi risolvere portando il valo-
re di Neri a -10.
4 5 6

Di regola, è meglio fotografare fin da subito con le impostazioni più corrette


e usare Lightroom solo per rimediare a eventuali errori in fase di scatto
57
Post-produzione Con i Preset del menu Picture Control
Nikon Capture NX-D basta un clic per cambiare la resa di un’immagine

Miglioriamo DOPO

colore e
contrasto
PRIMA

Capture NX-D dispone di alcune utili fun-


zioni che consentono di personalizza-
re rapidamente la resa delle immagini.
I Predefiniti presenti nel menu Picture Control
permettono di ottenere risultati davvero inte-
ressanti con un solo clic, facendoci risparmia-
re tempo prezioso nella post-produzione del-
le immagini con il software di Nikon.
Per esempio, l’opzione Saturo (come è faci-
le intuire) agisce aumentando la saturazio-
ne dei colori per restituire immagini di mag- Se possibile, scattiamo sempre in RAW: questo formato garantisce
giore impatto. Paesaggio, invece, migliora la maggiore spazio di intervento in post-produzione
resa di blu e verdi per dare risalto a cieli e
vegetazione.
Teniamo presente che gli interventi in
NX-D su colori, toni e nitidezza dei file Personalizziamo gli effetti
JPEG saranno meno efficaci rispetto I Preset Neutro e Standard restituiscono colori e
a quelli sui RAW, formato che contiene contrasti abbastanza “piatti”. Tuttavia può essere
molte più informazioni relative all’immagi- un vantaggio, perché rappresentano un buon punto di
ne. Inoltre, importando i RAW nel program- partenza per una successiva personalizzazione: provia-
ma, scopriremo quale Picture Control è stato mo, per esempio, a modificare Saturazione e Contrasto spostando i relativi
applicato “in-camera” al momento dello scat- cursori per vedere l’effetto che fanno sulla foto. Sperimentiamo senza paura.
to, con la possibilità di mantenerne i valori o Qualora dovessimo sbagliare, possiamo sempre tornare sui nostri passi sce-
di sperimentare al computer altre combina- gliendo la voce Impostazioni allo scatto.
zioni grazie ai tanti Preset di Capture.

58
Imparare

1 2

3 4

Passo a passo SCEGLIAMO UN PRESET E PERSONALIZZIAMOLO


1 Impostazioni naturali
Apriamo l’immagine Picture_Control.
NEF. Nella colonna di sinistra, nella sezio-
della scena aumenti, enfatizzando i colo-
ri verde e blu. Noteremo anche che i
cursori sottostanti cambiano posizione
Contrasto e Saturazione aumentano
rispettivamente a 5.00, 0.50 e 1.00.

ne Modifica, facciamo clic sull’icona


Picture Control (nel cerchio giallo), quin-
di selezioniamo la voce Ultimo sistema
a seconda della scelta del preset.
Teniamo presente che l’opzione qui uti-
lizzata aumenta la nitidezza.
4 Ritocco preciso
Dopo aver utilizzato i Predefiniti di
Picture Control per creare un’immagi-
Picture Control. Dal selettore sottostante, ne nitida e con un contrasto più elevato,
impostiamo Uniforme per vedere la foto
senza alcuna alterazione tonale. 3 Regolazioni veloci
Il cursore Regolazione rapida (lo tro-
viamo subito sotto i Predefiniti) aiuta a
possiamo regolare i cursori manual-
mente, così da ottenere un risultato
ancora più personale. Qui, per esem-

2 Aumentiamo il contrasto
Selezioniamo ora il predefinito
Paesaggio. Vedremo come il contrasto
modificare in modo semplice e veloce
l’impatto delle regolazioni. Passando da
0 a 1, per esempio, i valori di Nitidezza,
pio, abbiamo impostato Chiarezza a
2.50 così da evidenziare i dettagli più
delicati.

Vecchio e nuovo COME PROCURARSI CAPTURE NX-D


Nel primo passaggio abbiamo impo- di sperimentare i Predefiniti più recen- Il software di Nikon è gratuito
stato la voce Ultimo sistema Picture ti, soprattutto per la presenza dell’utile e supporta tutte le più recenti
Control che permette di applicare alle cursore Chiarezza. macchine fotografiche del marchio
foto i Predefiniti di Nikon più recen- giapponese. Un ulteriore vantaggio è la
ti anche se non sono supportati dalla sua capacità di replicare le impostazio-
nostra reflex. In alternativa, se voglia- ni dei Picture Control “in-camera”, cosa
mo usare solo i Preset presenti sul- che Photoshop non fa, per esempio.
la nostra vecchia macchina, selezio-
niamo la funzione Compatibile con la Scarichiamo Capture NX-D da
fotocamera. Consigliamo in ogni caso http://nikonimglib.com/ncnxd

59
Imparare

Microstock - Invio dei file

L’invio dei file alla selezione dei revisori


Eccoci giunti alla
scelta delle categorie,
al caricamento delle
liberatorie e alla gestione
dei contenuti editoriali
di Antonio Gravante

Nella puntata di questo mese parliamo lettura corretta dei metadati su tutte le
della “submission”, ovvero la procedura per agenzie non esiste. In ogni caso se avete
l’invio dei lavori ai revisori che a loro volta seguito le indicazioni nelle uscite pre-
decideranno se approvarli, quindi renderli cedenti non avrete problemi con le più
disponibili alla vendita, oppure bocciarli note agenzie di microstock.
specificando le motivazioni.

In realtà ogni agenzia ha procedure


diverse per la submission e anche se
nei numeri precedenti ho spiegato come
inserire titolo, descrizione e keywords
per ottenere la massima compatibilità
con tutti i requisiti delle agenzie, una
vera e propria standardizzazione per la

Biografia
ANTONIO GRAVANTE 35mila licenze Royalty Free vendute,
Un portfolio di oltre in questa rubrica il professionista del
10mila immagini, quin- microstock ci guida nel mondo della
dici agenzie stock, oltre vendita online di fotografie.

60
Imparare

3 4

Passo a passo ECCO COME PRESENTARE LE FOTO


1 Dopo aver caricato con FTP
3
i file nella cartella personale del server
ritroveremo i nostri lavori nel pannello
Ricontrollare sempre la
correttezza dei metadati
così da poter apportare delle modi-
individuati termini errati oppure non
presenti nel vocabolario, dando così la
possibilità al contributor di confermare
di controllo dell’area personale del con- fiche in caso di errore, cosa che non manualmente termini segnalati errone-
tributor, mentre in alcuni casi, come per sarà più possibile fare in alcune agen- amente come inesistenti (per esempio,
l’agenzia 123rf, sarà necessario importa- zie dopo aver completato la procedura nomi di luoghi o termini in lingua loca-
re i contenuti dal server. di “submission”. le). In altre agenzie, invece, la scelta
delle categorie non è prevista oppure

2 Prima di sottoporre i lavori


al giudizio
dei selezionatori per alcune agenzie
4 Negli ultimi anni, soprattutto
Adobestock e Shutterstock
hanno introdotto un sistema auto-
vengono assegnate automaticamente
in base alla quantità e qualità dei lavo-
ri presentati.
sarà necessario scegliere una o due matico di controllo delle keywords
categorie e allegare le liberatorie se che avvisa l’autore, prima di inviare
richieste. in selezione, nel caso in cui vengano

96
Imparare

5 Spesso può capitare


di caricare una serie di lavori che
hanno in comune la stessa categoria
possibile inviare i file alla selezione per
trasformare lo stato dei contenuti in
pending , ossia uno stato in cui non
selezione. Inoltre, per i contenuti che
ritraggono soggetti, Istock richiede
che la liberatoria riporti la data dello
oppure che richiedono la stessa libe- sarà più possibile modificare i meta- shooting uguale alla data di scatto del-
ratoria ed è per questo che in nostro dati ormai in attesa del giudizio degli la fotografia o del video.
aiuto accorre un’utile funzione, quella esaminatori che, dopo qualche tempo, Per l’assegnazione delle liberatorie, di
del batch, che ci consente di assegna- comunicheranno l’esito della valuta- solito, è necessario caricare preceden-
re valori comuni a diversi file con lo zione via email. I tempi d’attesa per la temente queste ultime (in .pdf o .jpg)
strumento di selezione. Purtroppo esi- selezione dei file possono variare da nella sezione dedicata alla gestione
stono ancora siti web che non offrono agenzia ad agenzia e a volte può dipen- delle “model and property release”
questa funzione e che, quindi, portano dere anche dai periodi per via della per poi ritrovarle nell’elenco delle libe-
via tanto tempo dovendo selezionare quantità di contenuti globali inviati, ratorie già caricate nella sezione della
categorie e liberatorie manualmente, in linea generale la media è di tre o submission e, infine, allegarle ai file.
contenuto per contenuto, come nel quattro giorni. Fanno eccezione alcu- Alcune agenzie come Shutterstock,
caso di Dreamstime. Altre ancora, pur ne agenzie che selezionano in poche Depositphotos e altre consentono di
avendo la funzione batch, rendono dif- ore così come altre possono impiegar- caricare direttamente nuove “relea-
ficoltoso il lavoro, come Pond5 dove i ci più di una settimana. ses” nella pagina dedicata all’invio dei
contenuti, dopo l’assegnazione delle Ultimamente sembra che qualche lavori alla selezione.
liberatorie, perdono la spunta di sele- agenzia, non riuscendo più a gestire Una volta approvati i file, questi ulti-
zione che bisognerà obbligatoriamente l’enorme quantità di lavoro, abbia deci- mi lasceranno lo stato di pending e
riapplicare per poter assegnare altri so di affidarsi a un sistema automatico saranno finalmente inseriti nel data-
valori come il prezzo di vendita o per di selezione basato su particolari algo- base dell’agenzia e quindi disponibili
poter inviare in selezione (problema ritmi capaci di rilevare la nitidezza e la alla vendita oppure verranno rifiutati,
non da poco se si considera la selezio- pulizia dell’immagine, riducendo così a volte con motivazioni risolvibili (per
ne di centinaia di contenuti tra migliaia drasticamente i tempi di attesa per la esempio, mancanza di liberatoria o
di file caricati). Bisogna inoltre ricorda- selezione dei contenuti. problemi di composizione), altre inve-
re che, oltre alla scelta delle categorie, ce irrisolvibili (per esempio, problemi
su molti pannelli di gestione è neces-
sario assegnare la tipologia “editoriale”
quando il contenuto non può esse-
6 Discorso completamente a parte
per Istock by GettyImages
che è l’unica agenzia microstock ad
di fuoco o di mosso). Questo, però,
non vuol dire rinunciare a proporre i
contenuti rifiutati su un’altra un’agen-
re venduto con licenza commerciale, avere un software gestionale per i zia che potrebbe avere un metro di
per esempio in Bigstock, Shutterstock, contributor. Si ricorda che tutte le valutazione differente.
Depositphotos e altre... agenzie danno la possibilità di cari- A questo punto non ci sarà altro da
Una volta fatto questo lavoro sarà care e gestire i file via Web ma che è fare che continuare a creare e caricare
solito sfruttare l’FTP o, come nel caso nuovi lavori per ingrandire il portfolio
di Istock, il software Deepmeta dispo- e iniziare a registrare le prime vendite,
nibile sul sito dell’agenzia. Questo che, nel tempo e in modo proporzio-
programma serve a preparare i file nale, aumenteranno progressivamente
prima del caricamento, che equiva- in base alla quantità e qualità dei lavo-
le contestualmente anche all’invio alla ri presentati.

5
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alle 18,00. Il costo massimo della telefonata da linea fissa Con bonifico IBAN IT40H0760101600000091540716 - intestato a Sprea S.p.A.
è pari a una normale chiamata su rete nazionale in Italia. Con il bollettino intestato a Sprea S.p.A. Via Torino 51, 20063 Cernusco S/Naviglio (MI)
conto postale N° 000091540716
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•FAX invia il coupon al N. 02 56561221 Numero


Codice di tre cifre che appare
•POSTA Ritaglia o fotocopia il coupon seguendo Scad. (mm/aa) sul retro della carta di credito
le istruzioni a lato e inviacelo insieme alla copia
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della ricevuta di pagamento via fax o
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Titolari per le seguenti finalità: 1) Finalità di indagini di mercato e analisi di tipo statistico anche al fine di migliorare la qualità Compila, ritaglia e invia questo coupon in busta chiusa a:
dei servizi erogati, marketing, attività promozionali, offerte commerciali anche nell’interesse di terzi. 2) Finalità connesse alla
comunicazione dei suoi dati personali a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, Sprea S.p.A. - Servizio abbonamenti - Via Torino ,  Cernusco Sul Naviglio (MI)
arredamento, telecomunicazioni, farmaceutico, finanziario, assicurativo, automobilistico e ad enti pubblici ed Onlus, per propri
utilizzi aventi le medesime finalità di cui al suddetto punto 1) e 2). Per tutte le finalità menzionate è necessario il suo esplicito
consenso. Responsabile del trattamento è Sprea SpA via Torino 51 20063 Cernusco SN (MI). I suoi dati saranno resi disponibili alle
oppure invialo via mail
seguenti categorie di incaricati che li tratteranno per i suddetti fini: addetti al customer service, addetti alle attività di marketing,
addetti al confezionamento. L’elenco aggiornato delle società del gruppo Sprea SpA, delle altre aziende a cui saranno comunicati i
suoi dati e dei responsabili potrà in qualsiasi momento essere richiesto al numero +39 0287168197 “Customer Service”. Lei può Accetto di ricevere offerte promozionali e di contribuire Accetto che i miei dati vengano comunicati
in ogni momento e gratuitamente esercitare i diritti previsti dall’articolo 7 del D.Lgs.196/03 – e cioè conoscere quali dei suoi dati
vengono trattati, farli integrare, modificare o cancellare per violazione di legge, o opporsi al loro trattamento – scrivendo a Sprea con i miei dati a migliorare i servizi offerti (come specificato a soggetti terzi (come indicato al punto 2
SpA via Torino 51 20063 Cernusco SN (MI). al punto 1 dell’informativa privacy): ❏ SI ❏ NO dell’informativa privacy): ❏ SI ❏ NO

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POSTA dei Lettori

I vostri dubbi e quesiti Funzioni personalizzate


Perché la D850 non ha le funzio-
Risponde la redazione ni U1 e U2 presenti invece sulla
D750? Su modelli simili, i concor-
renti hanno anche tre modalità
Se hai curiosità e domande sul mondo Nikon, manda un’email a:
nikopedia@nphotography.it Potremmo avere la necessità di modificare personalizzabili! EZIO
le tue domande per esigenze di spazio o chiarezza. Puoi anche scriverci a:
NPhotography – Sprea S.p.A. Via Torino 51 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
La D750 è una reflex per “appas-
sionati evoluti” e come tale ha una
ghiera per le modalità di scatto che
Tamron 16-300mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD Macro permette di accedere rapidamente
alle modalità Scena, Auto, PASM e
UN PERFETTO COMPAGNO DI VIAGGIO agli effetti, oltre a due impostazio-
ni di scatto definite dall’utente. La
Ho bisogno di un super-zoom per la mia D5500, da portare in viaggio lasciando D850 adotta una disposizione più
a casa il resto dell’attrezzatura. Quale modello mi conviene cercare sul mercato professionale, con un pulsante del-
dell’usato? MARCO le modalità che permette di scor-
rere tra le modalità PASM usando
la ghiera principale, mentre tiene
fuori dai giochi le modalità Scena
Il Tamron 16-300 mm Autofocus PZD. ed effetti.
è un modello davvero Insolitamente per un siste- A prima vista, è facile pensare
unico tra i super-zoom ma AF ultrasonico a moto- che le “modalità definite dall’uten-
per le reflex di Nikon. re piezoelettrico (anziché te” siano state eliminate. In effet-
Non solo offre un’enor- ad anello), la ghiera del- ti, è vero il contrario, perché tutti i
me escursione focale, la messa a fuoco non ruo- menu delle Impostazioni Principali
ma il grandangolo è più ta durante le operazioni e quelle Personali hanno opzioni
“largo” di quello di tutti i di autofocus e permet- per creare fino a quattro serie di
suoi concorrenti: è l’ide- te la correzione manuale impostazioni definite dall’utente.
ale per abbracciare vasti full-time. Questo consente di avere a dispo-
paesaggi, è favoloso se sizione un’enorme gamma di para-
vogliamo usarlo all’in- Ingrandimento macro. metri di scatto configurati in modi
terno di un edificio, e va Con un ingrandimento differenti, le cui diverse combina-
benissimo per fotogra- massimo di 0,34x, il zioni possono essere richiamate
fare ampi scenari urba- Tamron è classifica- quasi istantaneamente!
ni, anche perché offre la to dal marchio giappo-
possibilità di “esagerare” la prospettiva. nese come “macro”, anche se la regola
Fisicamente, il Tamron è più stretto e vuole che siano tali solo le ottiche capaci
più leggero dei due super-zoom 18-300 di un rapporto 1:1. La scala delle distan-
di Nikon, nonostante il suo maggior ango- ze protetta da una finestrella è una rari-
lo di campo: dunque, è perfetto se abbia- tà nei super-zoom recenti.
mo bisogno di un’ottica “tuttofare” per
viaggiare leggeri lasciando a casa il resto
dell’attrezzatura.
Elementi/Gruppi: 16/12
Tamron ha recentemente presentato
SPECIFICHE

Distanza minima di messa a fuoco:


anche un super-zoom 18-400 mm di ine- 39 cm
dita portata, ma sta a noi stabilire se Stabilizzazione ottica: sì
il potenziale super-grandangolare del Guarnizioni contro polvere e umidità:
16-300 possa essere più interessante. sull’attacco
Diametro filtri: 67 mm
Accessori in dotazione: paraluce
I PUNTI CHIAVE Dimensioni: 75 x 100 mm
Vibration Compensation. Il sistema Peso: 540 g
di stabilizzazione ottica VC di Tamron
è molto efficace nel controbilanciare le Come in gran parte delle Nikon
Presentato: nel 2014 di livello professionale, la ghiera
vibrazioni della macchina fotografica e
Prezzo dell’usato oggi: delle modalità di scatto è sosti-
riduce le occasioni nelle quali un treppie- “Come nuovo” 450 € tuita da pulsanti, ma possiamo
de diventa indispensabile. “In buono stato” 400 € memorizzare molteplici serie di
impostazioni di scatto personali.

64
POSTA dei Lettori

Aggiornare L’alternativa all’Esposizione Posticipata


il convertitore Raw
In uno dei numeri scorsi di NPhotography avete suggerito di ricor-
Mi sono procu rato rere alla modalità Esposizione Posticipata per eliminare le vibrazio-
Photoshop Elements 15 ni dovute al “rimbalzo” dello specchio al momento dello scatto. La
per usarlo con la mia modalità Live View può essere una alternativa praticabile? ROSSELLA
D7500, ma non capisco
come aggiornare il converti- Il Piano Attivando la funzione Esposizione Posticipata, lo scatto dell’otturatore
tore RAW. C’è modo di aggi- Fotografia di può essere ritardato di qualche attimo, per un tempo sufficiente a smorza-
rare l’ostacolo? GIOVANNI Adobe compren- re completamente le vibrazioni prodotte dal ribaltamento dello specchio.
de la versione di
Se la reflex è sul treppiede, le foto saranno più nitide, soprattutto quelle
Lightroom “classi-
Come molti altri program- ca” e quella basa- realizzate con un’ottica macro da distanza ravvicinata, oppure con un lun-
mi per l’editing delle foto- ta sul cloud, oltre go teleobiettivo. Il Live View, pur consumando più batteria, è una buona
grafie, Photoshop Elements a Photoshop alternativa nelle entry-level, come la D3400, che non hanno l’Esposizione
presenta una versione completo. Posticipata. In questa modalità, infatti, lo specchio è bloccato in alto per
aggiornata ogni anno, men- permettere la composizione, la misurazione della luce e la messa a fuo-
tre gli upgrade per la versio- co, ma lo scher-
ne precedente scompaiono rapidamente. mo sul retro
Per la compatibilità con i tuoi file RAW, quindi, resterà acce-
devi aggiornare il software di Adobe alla versione so per un tem-
2018, al prezzo di circa 101 €. In alternativa, puoi po maggiore a
scaricare gratuitamente DNG Converter (disponi- discapito dell’au-
bile per Windows e MacOS) dal sito di Adobe, che ti tonomia. Se la
permette di convertire i file RAW in formato “Digital nostra reflex non
Negative”, il quale può essere aperto in versioni pre- ha né Live View,
cedenti di Elements. Vale tuttavia la pena di prende- né l’Esposizione
re in considerazione l’abbonamento annuale al Piano Posticipata e non
Fotografia della Creative Cloud di Adobe, che per abbiamo un tele-
12 € al mese ti offre le versioni complete di Lightroom comando, usia-
Nelle riprese macro, il Live View ha l’ulteriore
e Photoshop: avresti a disposizione un software mol- mo l’autoscatto vantaggio di offrire la visione della scena
to più potente rispetto a Photoshop Elements, e regolato su alme- ingrandita, che permette la massima accuratezza
costantemente aggiornato senza ulteriori esborsi. no due secondi. nella messa a fuoco manuale.

AF-P e disattivazione della messa a fuoco manuale Informazioni utili


È davvero così importante spe-
Se la macchina è su un treppiede, il VR
può funzionare bene persino con tempi cificare i dati di scatto quando
di posa molto lunghi. carico una foto sul portale
www.spreafotografia.it? SAM

ci sono tasti AF/M o VR On/Off, perciò, Siamo d’accordo con te che


usandolo con la D7200 devi necessaria- una bella foto è tale a prescin-
mente intervenire sullo switch AF/M sul dere dallo strumento utilizza-
corpo della macchina, impostandolo sul- to per scattarla, fosse anche il
la posizione Manuale. Con la tua reflex più semplice degli smartpho-
Dopo averne aggiornato il firmware, non c’è modo di disattivare il VR, cosa che ne. Tuttavia, ai lettori potrebbe
sto avendo ottimi risultati con un AF-P però non dovrebbe essere un problema: in interessare conoscere con qua-
18-55 mm e la mia D7200. Quando però generale, Nikon consiglia di lasciare inse- le reflex, con quale obiettivo e
monto la reflex sul treppiede, come fac- rito il VR anche usando un treppiede, poi- con che impostazioni hai realiz-
cio a disattivare autofocus e VR? TOMMY ché il sistema di stabilizzazione prevede il zato le immagini. Dai dati EXIF
riconoscimento automatico del panning. si può infatti imparare molto,
Avendo un motore AF passo-passo, il Nella maggior parte delle macchine DX ed essendo questi di solito già
tuo obiettivo ha bisogno di essere alimen- più recenti, comprese le D3300, D3400, incorporati nei file al momento
tato per cambiare la messa a fuoco, anche D5300, D5500, D5600, D7500 e D500, dello scatto, il sistema del por-
in modalità manuale. La macchina foto- c’è invece un’impostazione “VR ottico” tale di NPhotography dovrebbe
grafica, quindi, deve essere accesa e non nel menù, con la possibilità di attivarlo o estrapolarli automaticamente,
in modalità stand-by. Sull’obiettivo non disattivarlo. senza ulteriore sforzo da parte
dell’utente.

65
Imparare - Scuole Raffles

RAFFLES MILANO Sono aperte le iscrizioni


al nuovo Master
Dal 2017, a Milano, c’è una scuola con uno in Fotografia della scuola collaborazione con dieci realtà internazio-
spirito didattico e un metodo del tutto inno- internazionale nali (agenzie, studi di progettazione, desi-
vativo, pensata per chi vuole guardare il gner e fotografi) al fine di offrire agli stu-
futuro dritto negli occhi. Raffles Milano, denti un’occasione di confronto con casi
nel suo primo anno di attività, ha rac- reali e con esperti professionisti. All’attività
colto intorno a sé una formidabile progettuale è affiancata un’approfondita
squadra di docenti, tra cui personaggi di formazione dedicata alle competenze teori-
spicco della scena internazionale della foto- che e trasversali a cura di un team di docen-
grafia, della moda e del design. ti di metodo. La selezione per l’ammissione
tiene conto di tutti gli aspetti che determi-
I corsi. L’offerta formativa si declina in nano il profilo individuale: portfolio, studi
tre corsi triennali (Fashion design, Product precedenti, esperienze lavorative, attività
design e Visual design) e sette Master extra-curricolari e lettere di presentazione.
(Advertising, Architettura, Fotografia,
Fashion menswear, Fashion womenswe-
ar, Product design, Visual design) che par-
tiranno tra novembre 2018 e febbraio 2019 Il Master in fotografia, della durata di dieci mesi, vede in Denis Curti la figu-
e potranno accogliere fino a 20 studenti. ra del course leader.
Si tratta di un’offerta formativa dinami- Pensato per gli studenti che desiderano approfondire il linguaggio fotogra-
ca e innovativa che vede coinvolti nomi fico contemporaneo, il suo obiettivo è fornire a tutti i partecipanti gli stru-
come Gianpietro Vigorelli, Marc Sadler, menti critici, le competenze e le abilità fondamentali per la formazione di
Massimiliano Giornetti e Denis Curti. Negli professionisti capaci di dare vita a una propria attività di successo e di acqui-
anni, il Gruppo Raffles ha lavorato con mar- sire un’adeguata conoscenza per promuovere progetti di brand identity, di
chi del calibro di Adidas, Chanel, Giorgio reportage, di advertising e di comunicazione corporate.
Armani, Ikea, Ralph Lauren, Tiffany e mol- Il programma offerto, inoltre, prevede l’approfondimento delle conoscen-
ti altri. ze in materia di mercato collezionistico, di publishing e di fine art attraverso
I corsi durano tre anni, sono in lingua ita- la progettazione di un portfolio personale, di un valido strumento per svilup-
liana e inglese, e prevedono una selezione pare rapporti professionali con gallerie internazionali e curatori.
che avviene attraverso un colloquio indi- Il corso vede la partecipazione di docenti di progetto e di metodo, e l’al-
viduale con il course leader di riferimen- ternarsi di numerosi professionisti di fama internazionale: quest’anno acca-
to. Al termine del terzo anno, per gli allie- demico ha ospitato, tra gli altri, Ferdinando Scianna, Matthias Harder, Erik
vi è previsto uno stage in realtà professio- Kessels e Aida Muluneh.
nali selezionate. Gli studenti hanno avuto la possibilità di partecipare a importanti progetti
I Master, della durata di dieci mesi e esterni in collaborazione con la scuola e i docenti, e di lavorare attivamen-
anch’essi tenuti in italiano e inglese, sono te all’interno dello studio di alcuni maestri della fotografia come, per esem-
strutturati in dieci moduli mensili svolti in pio, quello di Giovanni Gastel.

La scuola garantisce ambiente internazionale, numero chiuso, sana competizione,


cultura aperta e, non da ultimo, l’apertura 7 giorni su 7 dalle 7 alle 24

Informazioni
Raffles mentali, le abilità di comunicazione e Raffles
Education Corporation è stata fonda- l’acquisizione di metodi di lavoro fon- Via Felice Casati 16
ta più di 27 anni fa a Singapore e oggi damentali in ambito professionale e 20124 - Milano
conta ben 26 college in 14 Paesi. Fin non solo.
dalla sua fondazione, ha puntato su La scuola ha aperto la sua sede mila- Web: raffles-milano.it
un modello educativo interdisciplinare nese nel 2017, sotto la guida del college E-mail: info@raffles-milano.it
con l’obiettivo di sviluppare i processi director Pasquale Volpe. Tel: 02.22.17.50.50

66
Istituto Moda e Design

Gli argomenti del master

• Contesto della fotografia italiana e internazionale.


• Mercato del collezionismo e fine art.
• Creatività e progettualità in fotografia.
• Advertising e corporate.
• Beauty e ritratto.
• Importanza dello story-telling.
• Organizzazione e curatela di mostre ed eventi.
• Costruzione del portfolio.
• Tecnologia digitale al servizio della creatività.

67
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69
Le foto dei Lettori

70
LA
F
OT Lettori
Le foto dei O DE
LM
ES
E

Marc Márquez
di Daniele Grazi
Pur essendo comprensi-
bile che questa fotogra-
fia abbia una “marcia in
più”, merita che vengano apprezzati nel-
Fotocamera Nikon D5 la giusta misura l’equilibrio e le mas-
Obiettivo 400 mm f/2.8 se dei colori, nonché il particolarissimo
Lunghezza focale 400 mm tipo di “mosso” che appare sull’intera
Esposizione 1/50 di sec a f/22 immagine, eccezion fatta per la motoci-
ISO 160
cletta. Da questo “mosso” deriva il dina-
mismo dell’immagine, mentre le trac-
tecnica ••••• ce rosse che segnano i limiti della pista
composizione ••••• sembrano lampi stilizzati che rafforza-
colpo d’occhio •••••
creatività ••••• no il concetto della velocità. La scel-
forza del soggetto ••••• ta dell’accoppiamento fra tempo e dia-
forza dell’autore ••••• framma è virtuosa.

71
Eva ritratto
ombre
di Francesco Dell’Eva
In questo ritratto all’a-
perto l’autore ha sapu-
to cogliere l’intensità dell’espressione
della modella, felicemente illuminata
dalla luce che filtra attraverso le foglie
degli alberi. La postura della ragaz-
za è molto ben intonata all’espressione
del viso, leggermente rivolto da un lato
ma con lo sguardo fieramente diret-
to in macchina. Sebbene la composizio-
ne sia bilanciata (grazie anche all’anda-
mento verso destra della sottile sciar-
pa intorno al collo) l’aspetto generale
della fotografia potrebbe ulteriormente
migliorare tagliando parte dello sfondo
sulla sinistra e in alto.

Fotocamera Nikon D810


Obiettivo 35 mm f/1.4
Lunghezza focale 35 mm
Esposizione 1/1.000 di sec a f/2.8
Natura ISO 160
di Simone Lugarini
tecnica •••••
Simone è ricorso alla silhouette (e alla riduzione della gam- Fotocamera Nikon D810 composizione •••••
ma tonale a valori praticamente inesistenti) per rappresenta- Obiettivo 200-500 mm f/5.6 colpo d’occhio •••••
re la “fusione” dell’animale con il suo habitat naturale. La sti- Lunghezza focale 500 mm creatività •••••
lizzazione in puri segni grafici degli ele- Esposizione 1/160 di sec a f/5.6 forza del soggetto •••••
ISO 125 forza dell’autore •••••
menti dell’immagine ha contribuito a
raggiungere l’obiettivo, sebbene il per-
fetto bilanciamento degli elementi del- tecnica •••••
la foto, a nostro parere, si sarebbe rag- composizione •••••
giunto semplicemente applicando un po’
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
di crop sul lato destro e in basso, come si forza del soggetto •••••
può osservare qui a destra. forza dell’autore •••••

Sguardo
all’infinito
di Barbara Bastoni
Di un ricco bottino di
immagini realizzate duran-
te un safari fotografico in Uganda, l’autri-
ce ci invia questo singolo scatto, una tene-
ra rappresentazione (quasi “disneyana”)
di una leonessa dall’espressione sognan-
te. Senza poter giudicare il reportage nel
suo complesso ma un singolo scatto, l’a-
nimale, del cui corpo è visibile solo una
minima parte, a nostro parere avrebbe
meritato una maggiore contestualizzazio-
ne. Passando da un ritratto ravvicinato a
uno ambientato, Barbara avrebbe mostra-
to come la sessione fotografica si sia svol-
ta nell’habitat naturale del felino, e non
in qualche riserva nostrana. Un piccolo
appunto sulla composizione, un po’ troppo
sbilanciata verso destra.

Fotocamera Nikon D810


Obiettivo 150-600 mm f/5-6.3
Lunghezza focale 600 mm
Esposizione 1/640 di sec a f/7.1
ISO 1.100 tecnica ••••• colpo d’occhio ••••• forza del soggetto •••••
composizione ••••• creatività ••••• forza dell’autore •••••

72
Le foto dei Lettori

73
Linee Fotocamera Nikon D7200
Obiettivo 70-200 mm f/4
di Carlo Bortolazzo Lunghezza focale 86 mm
Esposizione 1/250 di sec a f/8
Sarebbe facile definire “minimalista” que- per costruire un’immagine che concilia suggestione ISO 100
sta fotografia ma, sebbene questa defi- ed equilibrio formale. Un contributo non indifferen-
nizione sarebbe giustificata dall’esiguità te alla composizione viene dal taglio, che ha lasciato tecnica •••••
degli elementi grafici, la densità della sua struttura for- uno spazio minimo ma determinante tra la linea dell’o- composizione •••••
male la colloca su un piano molto più elevato. Il pun- rizzonte e il bordo superiore, mentre la conversione in
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
to di vista accuratamente scelto dall’autore gli ha con- bianco e nero con relativa esasperazione del contrasto forza del soggetto •••••
sentito di sfruttare una lunga teoria di paletti di legno ha contribuito alla smaterializzazione del paesaggio. forza dell’autore •••••

Il Ponte
del Diavolo
di Carlo Grifone

Era probabilmente inten-


zione di Carlo trasfigurare l’aspetto del
fiume Serchio mentre scorre sotto il
Ponte della Maddalena (detto anche del
Diavolo). L’operazione è stata coronata
sì da successo, tuttavia il corso d’acqua
si è quasi “solidificato”, assumendo l’a-
spetto di una glassa e perdendo perciò il
suo dinamismo. La lunga esposizione è
stata calcolata a esclusivo beneficio del-
la superficie dell’acqua, ma ha comple-
tamente trascurato le luci dell’illumina-
zione del vicino Borgo a Mozzano, con il
risultato che il file appare “bruciato” nel-
le aree molto luminose. Invitiamo Carlo
a riprovare con tempi più brevi o ten-
tando una doppia esposizione, una per il
fiume e una per il paesaggio circostan-
te, con successiva “fusione” dei due file
in Photoshop.

Fotocamera Nikon D600 tecnica •••••


Obiettivo 24-120 mm f/4 composizione •••••
Lunghezza focale 16 mm colpo d’occhio •••••
Esposizione 107 sec a f/10 creatività •••••
ISO 100 forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••

74
Le foto dei Lettori

Snow Rails
di Carmine Nicky Federica
Annunziata di Peppe De Lorenzo
A prima vista, la foto-
grafia di Carmine sem- In questa fotografia è inne-
bra un omaggio al sistema zonale di gabile il valore aggiun-
Ansel Adams e, in effetti, è frutto di una to dato dallo sguardo della modella, che
post-produzione a dir poco impegnativa: ha completato l’opera di Peppe con una
per la sua realizzazione sono stati neces- postura solo apparentemente scomposta
sari quattro scatti, ma nemmeno un esa- ma, in realtà, in grado di sostenere bril-
me attento riesce a individuare i punti di lantemente l’impalcatura dell’immagi-
congiunzione. Dunque, davvero un otti- ne. Tutto questo non deve, però, indur-
mo lavoro nella “camera chiara”, dove ha re a trascurare le buone decisioni prese
anche avuto luogo la buona conversio- dal fotografo per quanto riguarda lo sfon-
ne in bianco e nero. Ci piacerebbe poter do e, soprattutto, l’illuminazione: un bank
vedere eventuali altri scatti riguardanti alto e centrale che, anche se non brilla per
lo stesso soggetto, realizzati però da un originalità, garantisce un risultato più che
punto di ripresa differente rispetto alla soddisfacente.
più “facile” prospettiva centrale.

Fotocamera Nikon D750


Obiettivo 85 mm f/1.8
Lunghezza focale 85 mm
Fotocamera Nikon D7000 Esposizione 1/200 di sec a f/5.6,
Obiettivo 10-20 mm f/4-5.6 ISO 2.000
Lunghezza focale 10 mm
Esposizione 1/80 di sec a f/11
ISO 100 tecnica •••••
tecnica ••••• composizione •••••
composizione ••••• colpo d’occhio •••••
colpo d’occhio ••••• creatività •••••
creatività ••••• forza del soggetto •••••
forza del soggetto ••••• forza dell’autore •••••
forza dell’autore •••••

75
Empusa pennata
di Marco Gasparrini

Dal titolo veniamo a cono- nemmeno a capire dove sia la testa; l’au- Fotocamera Nikon D4s tecnica •••••
scenza del fatto che la tore, tuttavia, ha sfruttato la forma stiliz- Obiettivo 200 mm f/4 composizione •••••
Lunghezza focale 200 mm colpo d’occhio •••••
foto di Marco raffigu- zata dell’insetto per comporre un’immagi-
Esposizione 1/40 di sec a f/11 creatività •••••
ra una Empusa pennata, ne dalla grafica raffinata, che accosta ele- forza del soggetto •••••
ISO 1.800
una mantide della famiglia Empusidae. gantemente le varianti tonali del giallo: forza dell’autore •••••
Non essendo entomologi, non riusciamo una composizione sobria e piacevole.

76
Le foto dei Lettori

Fotocamera Nikon D750


La Desolata Obiettivo 70-200 mm f/2.8
di Francesco Schiraldi Lunghezza focale 200 mm
Esposizione 1/1.600 di sec a f/2.8
La Processione della Desolata è uno alla (casuale ma fortunatissima) distribuzione delle ISO 100
dei riti religiosi più importanti del- mani sui vestiti uniformemente neri; la pavimentazio-
ne, che si intravede a tratti tra le fedeli, è l’elemento di tecnica •••••
la Settimana Santa a Canosa di Puglia
realtà che aumenta il valore dell’immagine, valore che
composizione •••••
(BT). La conversione in bianco e nero è l’unica tra- colpo d’occhio •••••
sformazione subita da questo file e ciò nondimeno sta tutto nel modo personalissimo con cui l’autore ha creatività •••••
l’immagine si colloca a pieno titolo nell’ambito dell’a- guardato e fotografato qualcosa di esistente e visibile forza del soggetto •••••
strazione grafica, che diventa quasi un pattern grazie da chiunque avesse occhi per vedere. forza dell’autore •••••

tecnica
Backlight •••••
di Giorgia Plinio composizione
•••••
Forti contrasti in que- colpo d’occhio
sta conversione in •••••
bianco e nero dall’at- creatività
mosfera indecifrabile: se la seve- •••••
ra libreria, il serramento, la postu- forza del soggetto
ra del soggetto e l’abito nuziale sug- •••••
geriscono un clima “mitteleuropeo”, forza dell’autore
la gonna sollevata e il tacco a spil- •••••
lo ci spingono in un’altra direzione.
Sotto il profilo formale, non ci con-
vince la decisione di lasciare il pavi-
mento e il suolo all’esterno perfetta-
mente bianchi: soprattutto perché Fotocamera Nikon D300
contrapposti ai toni bassi della metà Obiettivo 300 mm f/2.8
sinistra dell’immagine, questi valori
Lunghezza focale 300 mm
Esposizione 1/640 di sec
tonali compromettono un po’ l’equili- a f/2.8
brio della composizione. ISO 1.600

77
Le foto dei Lettori

Sport e fango
di Daniele Mantovani

È impossibile rimanere
insensibili davanti alla for-
za espressiva e alla cari-
ca comunicativa di questa immagine, nel-
la quale l’attento trattamento del colore ha
puntualmente aggiunto l’atmosfera british
tipica del rugby. L’espressione amareggia-
ta del giocatore in primo piano, che proba-
bilmente appartiene alla squadra sconfitta,
è rafforzata dal gesto del secondo gioca-
tore alle sue spalle, che ne consola un ter-
zo. La composizione, però, non è del tut-
to all’altezza del contenuto. La foto, infatti,
appare un po’ disordinata e sbilanciata. In
particolare, è la testa di un quarto giocato-
re, che appare parzialmente nell’angolo in
basso a destra, a rappresentare una forte
distrazione: invitiamo Daniele, se non ha
obiettivi di reportage “puro”, a tentare di
cancellarla in post-produzione.
Fotocamera Nikon D500
Obiettivo 70-200 mm f/2.8
Lunghezza focale 175 mm
Esposizione 1/1.000 di sec a f/2.8 tecnica••••• colpo d’occhio ••••• forza del soggetto •••••
ISO 800 composizione ••••• creatività ••••• forza dell’autore •••••

78
Le foto dei Lettori

Movimenti RGB
di Luca Tambella Her soul
dei liquidi, e centrando anche l’at- di Sara Motta
Ci dice Luca che questo è
un esperimento di speed timo con chirurgica precisione. Questa interessante fotografa milane-
photography, uno scat- Immaginiamo siano serviti molti se gode della straordinaria disponibilità
to unico eseguito al buio. L’immagine è tentativi, ma in ogni caso... i nostri di uno dei suoi soggetti preferiti: se stes-
stata “congelata” dal lampo di due fla- complimenti! sa. Questo è solo uno dei suoi numerosi autoritratti, tut-
sh sparati verso lo sfondo e comanda- ti accomunati da una notevole creatività e da un uso spre-
ti manualmente. Aggiungiamo noi: foto- tecnica ••••• giudicato, ma sempre tecnicamente corretto, della luce
grafare bene i vetri e i liquidi non è faci- composizione ••••• ambiente. Un altro suo tratto distintivo sembra essere
le, perciò, anche solo per questo moti- colpo d’occhio ••••• l’impiego del 50 mm su un corpo APS-C, una saggia deci-
vo, questa foto merita un encomio. In creatività ••••• sione che le semplifica la vita e le permette di concentrar-
questo caso, a complicare le cose, ci si forza del soggetto ••••• si sul significato delle sue fotografie che, come in questo
sono messi il riflesso sul piano di appog- forza dell’autore ••••• caso, beneficiano dello stesso rigore formale privo di stuc-
gio lucido, e il movimento del liquido chevoli orpelli decorativi. Meno convincente è la decisio-
bloccato dal lampeggiatore ad alta velo- Fotocamera Nikon D800,
Obiettivo 24-70 mm f/2.8 ne di collocare il volto al centro dell’inquadratura.
cità; stiamo tuttavia parlando di qualco-
Lunghezza focale 56 mm Fotocamera D5100
sa che può essere affrontato abbastan- Esposizione esposizione 8 sec a f/7.1
za serenamente da chi sia in possesso di Obiettivo 50 mm f/1.8
ISO 800 Lunghezza focale 50 mm
una buona tecnica di ripresa come Luca.
Esposizione 1/200 di sec a f/7.1
Quel che non ci racconta l’autore è come ISO 200
abbia fatto a muovere simultaneamente
i tre bicchieri provocando la fuoriuscita tecnica•••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••

79
Gocce e riflessi
di Mario jr. Nicorelli
Da tempo Mario si sta dedicando a una nonostante il punto di ripresa così ravvicinato. A par-
sua personale ricerca sulle gocce d’ac- te la consueta regolazione dei livelli di luminosità, toni
tecnica•••••
composizione •••••
qua e i loro riflessi. Ci racconta l’au- e contrasto, non ci sono “effetti speciali” applicati in colpo d’occhio •••••
tore che l’immagine in esame è com- post-produzione alla foto. Non sarebbero comunque creatività •••••
posta da una serie di scatti in focus stacking, una tec- serviti: il risultato è un’immagine elegante e di gran forza del soggetto •••••
nica che consente di avere il soggetto “tutto a fuoco” garbo già così com’è. forza dell’autore •••••

Fencing
di Vanni Stroppiana
Di Vanni abbiamo più vol-
te avuto modo di apprezza-
re e commentare favorevol-
mente i tagli arditi e lo sguardo persona-
le; e anche in questo caso l’autore ci rega-
la uno scatto dall’ineccepibile rigore for-
male e dalla sofisticata scansione dei volu-
mi. In termini semantici, tuttavia, potrem-
mo affermare che in questa foto è evidente
il “significante” ma non il “significato”, per-
ché, anche se è chiaro che la mezza figu-
ra sulla destra appartiene a un atleta (che
sappiamo essere uno schermidore), dalle
ombre possiamo però solo intuire cosa stia
davvero succedendo sulla pedana.

tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto ••••• Fotocamera Nikon D300 Lunghezza focale 300 mm ISO 1.600
forza dell’autore ••••• Obiettivo 300 mm f/2.8 Esposizione 1/640 di sec a f/2.8

80
Le foto dei Lettori

Immersi nel blu


di Stefano Basso
Anche se bisogna riconosce- contrapposizione tra la forma elegante e leg- Fotocamera Nikon D5500
re alla... dea bendata il meri- gera degli animali e la pesante, sorda, statici- Obiettivo 1/2.500 di sec a f/4
to di aver disposto i delfini in tà nella figura umana, tracotantemente pianta- Lunghezza focale 19 mm
questa maniera, non si può negare a Stefano il ta davanti al vetro dell’acquario. Di buon livel- Esposizione 1/200 di sec a f/7.1
merito di aver composto la fotografia in modo lo anche la gestione delle cromie, con il blu ISO 800
impeccabile e, soprattutto, di avere avuto il (naturalmente) a farla da padrone.
tempismo di scattarla. Ci sono almeno tre pia-
tecnica •••••
ni di lettura in questo scatto: c’è quello più composizione •••••
evidente, formale, della composizione grafi- colpo d’occhio •••••
ca di un’immagine ben bilanciata; poi c’è quel- creatività •••••
lo del rapporto padre-figlio che si intuisce dal- forza del soggetto •••••
la silhouette delle due figure; infine, c’è la forza dell’autore •••••

81
Le foto dei Lettori

Luce divina
di Nazario di Mauro
Titolo quanto
mai appropria-
to per un cie-
lo che nemme-
no Rembrandt
avrebbe sapu-
to immaginare tale. Un caso
in cui la realtà supera la fanta-
sia. Detto questo, la foto rive-
la un utilizzo della lunga espo-
sizione (scelta con rara peri-
zia) che ha trasformato il
bagnasciuga nell’asse portan-
te che equilibra e dà un sen-
so alla composizione. I colo-
ri dell’architettura camoglina
hanno completato l’opera, ma
la post-produzione ha valoriz-
zato come meglio non avreb-
be potuto i colori del paesag-
gio marino.

tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••

Fotocamera Nikon D4
Obiettivo 24-70 mm f/2.8
Lunghezza focale 24 mm
Esposizione 2,5 sec a f/14
ISO 100

82
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intendersi quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’Informativa completa ex art. 13 d.lgs. 196/03, nonché consenso espresso al trattamento ex art. 23 d.lgs. 196/03 in favore dell’Azienda.
MONDON IKON
Test Attrezzatura
Obiettivi Macro

Ottiche
macro
A confronto, 8 obiettivi per fotografare
da molto, molto vicino!
Il bello delle macchine foto- otterremo incredibili livelli di
grafiche a ottica intercam- dettaglio, di solito invisibili a
biabile è che possiamo pas- occhio nudo.
sare da un genere fotogra- Alcuni obiettivi macro, tra
fico all’altro semplicemen- cui i Nikon 40 e 85 mm, e il
te cambiando obiettivo. Gli Tamron 60 mm, sono proget-
ultragrandangolari, per esem- tati esclusivamente per reflex
pio, sono perfetti per la pae- con sensori in formato APS-C
saggistica perché ci permetto- (DX nel gergo del marchio).
no di includere grandi vedute Proprio come i corrispettivi
in una sola inquadratura; i tele, modelli per full-frame (o FX)
invece, non hanno rivali quan- danno un rapporto di riprodu-
do si tratta di sport e natura. zione massimo di 1:1, tuttavia,
Esistono poi obiettivi “specia- una volta montati sulle reflex
listici” come i macro che, a dif- DX, l’effetto di ingrandimen-
ferenza di tutti gli altri, con- to risulterà di fatto aumenta-
sentono di esplorare anche... to dal fattore di moltiplicazio-
il micromondo! Tipicamente, ne (o di crop) 1,5x. Sarà quin-
i macro lo fanno assicurandoci di più facile ingrandire un sog-
un rapporto di riproduzio- getto su una Nikon DX rispet-
ne di 1:1. Ciò significa che to a una FX. In definitiva, fac-
il soggetto viene “proietta- ciamo attenzione a non con-
to” sul sensore dall’obiet- fondere rapporto di riprodu-
tivo a grandezza naturale. zione e ingrandimento, sono
In pratica, un oggetto grande due cose differenti.
più o meno come un franco- Usare un obiettivo macro
bollo può riempire l’inquadra- FX su un corpo macchina
tura e, quando visualizzeremo DX presenta alcuni van-
la foto a schermo o in stampa, taggi. In primis, la lunghezza

84
85
N Test Attrezzatura Obiettivi macro

focale tipicamente più lun- I modelli in prova Qualsiasi minimo movimento


ga corrisponde a una distan- o vibrazione durante l’esposi-
za minima di fuoco più lunga. NIKON AF-S DX 40 mm f/2.8G Micro 300 € zione può “ammorbidire” l’im-
Poiché il massimo ingrandi- TAMRON SP AF 60 mm f/2 Di II LD (IF) Macro 450 € magine compromettendo il
mento si ottiene proprio alla SIGMA Macro 105 mm f/2.8 EX DG OS HSM 500 € livello di dettaglio. Le vibrazio-
minima distanza di messa a NIKON AF-S DX 85 mm f/3.5G VR Micro 550 € ni dovute al movimento dello
fuoco, l’aumento del suo valo- NIKON AF-S 60 mm f/2.8G Micro 630 € specchio allo scatto possono
re ci permette di avere più TAMRON SP 90 mm f/2.8 Di VC USD Macro 650 € essere un problema, persino
spazio per muoverci ed evi- NIKON AF-S 105 mm f/2.8G IF ED VR Micro 970 € con il più solido dei treppiedi.
ta che l’elemento fronta- SIGMA APO Macro 150 mm f/2.8 EX DG OS HSM 950 € Quasi tutte le reflex Nikon, tut-
le dell’obiettivo debba tro- tavia, propongono una modali-
varsi troppo vicino al sog- profondità di campo in gioco. a fuoco in manuale sull’e- tà di “ritardo” dell’esposizione,
getto. Diventa più facile foto- Alla distanza minima di satta porzione di sogget- che introduce una pausa tra il
grafare insetti e altri minusco- fuoco, la fascia nitida può to che vogliamo più a fuo- movimento dello specchio e l’a-
li esseri viventi senza metter- ridursi a un paio di milli- co. L’ingrandimento dell’ante- pertura dell’otturatore. Con le
li in fuga e si riduce il rischio metri! Diventa quindi fonda- prima in Live View disponibi- reflex entry-level, che invece
di proiettare ombre nell’inqua- mentale valutare le performan- le sulle Nikon recenti è molto non hanno questa modalità di
dratura quando lavoriamo in ce degli obiettivi a diaframmi utile e garantisce maggior pre- scatto, possiamo usare il Live
luce naturale. chiusi, come f/16 o f/22. Anche cisione rispetto al mirino. View in abbinamento con un
Una delle difficoltà del- la precisione dell’autofocus è La stabilità è un altro comando remoto oppure l’au-
la fotografia macro è rap- importante, anche se, in prati- aspetto molto importan- toscatto impostato su un ritar-
presentata dalla ridottissima ca, è sempre meglio mettere te della fotografia macro. do di 2 secondi.

Qualsiasi minimo movimento o vibrazione durante l’esposizione può “ammorbidire” l’immagine

LE CARATTERISTICHE DA STUDIARE
Alcuni DETTAGLI di cui tenere conto quando scegliamo il nostro OBIETTIVO MACRO IDEALE

IL LESSICO
MESSA A FUOCO INTERNA
MOVIMENTO DELLO SPECCHIO
Per mantenere una distanza di lavoro
ottimale è bene che l’elemento Si riferisce alle vibrazioni
frontale dell’ottica non si estenda che possono essere introdotte
alle distanze di fuoco più ravvicinate. dallo spostamento fisico
Quasi tutti i moderni obiettivi macro dello specchio all’avvio
mettono a fuoco internamente. dell’esposizione.

DISTANZA DI LAVORO
La distanza di fuoco si misura
LUNGHEZZA FOCALE dal sensore al soggetto,
mentre la distanza di lavoro
Gli obiettivi con focale va dall’elemento frontale
più estesa hanno una distanza dell’ottica al soggetto.
di fuoco minima più lunga
e lasciano quindi più spazio
tra noi e il soggetto.
DX O FX?
Gli obiettivi in formato FX
funzionano anche sui corpi
AUTOFOCUS DX e, in molti casi, sono
In fotografia macro può capitare di preferibili per la fotografia
usare l’autofocus e avere fortuna, ma macro per le loro maggiori
in genere, per via del livello estremo lunghezze focali.
di precisione necessaria, è meglio
mettere a fuoco in manuale.

VERSATILITÀ
Con massima apertura di STABILIZZAZIONE OTTICA
diaframma in genere intorno a f/2.8, La stabilizzazione è utile
gli obiettivi macro possono servire se prevediamo di destinare
anche per i ritratti o per tutte le l’obiettivo anche alla fotografia
situazioni in cui è utile un generica, mentre di solito serve
medio-tele luminoso. a poco in close-up e quasi a
niente a ingrandimenti 1x.

86
Nikon AF-S DX 40 mm Tamron SP AF 60 mm
f/2.8G Micro 300 € f/2 Di II LD (IF) Macro 450 €
Piccolo, ma scomodo per le macro Punta tutto sulla luminosità
Questo macro è il più “picco- NITIDEZZA Rispetto alla maggior par- NITIDEZZA
lo” del gruppo. Lunghezza foca- te dei macro sul mercato,
le e lunghezza fisica dell’otti- questo Tamron per reflex DX è
ca sono entrambe molto cor- più luminoso di un intero stop,
te, rispettivamente 40 mm e 69 caratteristica che, però, non ser-
mm: l’obiettivo è compatto ed ve a molto nella fotografia ravvi-
è un vero peso piuma (solo 235 cinata. Ha però una lunghezza
g), comodissimo da trasporta- focale ideale per i ritratti e l’am-
re. Purtroppo anche la distan- pia apertura massima è perfet-
za minima di messa a fuoco, 16 I livelli di definizione si mantengono ta per sfocare lo sfondo. Inoltre, La definizione è molto buona ai valori medi
cm, è da record in questo test: notevoli in tutta la gamma dei diaframmi è comoda per accedere a tem- di diaframma, ma cala alle impostazioni più
tenendo conto che il barilot- e in tutta l’inquadratura. pi di scatto più veloci in condi- aperte e chiuse.
to si allunga quando si tratta di zioni di luce ridotta. La distanza
raggiungere il massimo ingran- ABERRAZIONI CROMATICHE minima di messa a fuoco di 23 ABERRAZIONI CROMATICHE
dimento macro, la distanza di cm, più lunga rispetto al Nikon
lavoro si limita a soli 3,5 cm! DX 40 mm, si traduce in mag-
Oltre a spaventare le creatu- gior respiro tra soggetto ed ele-
re più timide, operando così da mento frontale dell’ottica: 10,5
Sono praticamente assenti, soprattutto Le sfrangiature appaiono leggermente più
vicino rischiamo di bloccare la alle impostazioni di diaframma da medie cm anziché 3,5 cm. L’autofocus evidenti della media, ma i test di laboratorio
luce ambientale impedendole di a chiuse. monta un convenzionale moto- danno comunque risultati rispettabili.
raggiungere il soggetto. In com- rino elettrico anziché un siste-
penso, il 40 mm di Nikon è un DISTORSIONI ma ultrasonico ad anello: è un DISTORSIONI
ottimo obiettivo “da tutti i gior- po’ più rumoroso degli obiettivi
ni”, con autofocus ultrasonico concorrenti, ma consente di pas-
ad anello, attacco impermeabi- sare automaticamente da AF a
lizzato e una pratica lunghezza MF senza agire su alcun switch.
Problema inesistente: il piccolo Nikon è Mostra una leggera distorsione a barilotto,
focale effettiva di 60 mm sulle insensibile alle distorsioni, più di qualsiasi dello stesso livello del Nikon DX 85 mm,
reflex DX per cui è progettato. altro obiettivo del test. PRESTAZIONI ma è comunque davvero minima.
La qualità d’immagine è
PRESTAZIONI VERDETTO buona ma non eccezionale VERDETTO
La qualità di immagine è Funzioni e, come sul Nikon 40 mm, l’anel- Funzioni
soddisfacente, ma l’auto- Struttura lo di messa a fuoco manca di flu- Struttura
focus delude per la lentez- Prestazioni idità. In generale, è un obiettivo Prestazioni
za, mentre la messa a fuoco Qualità/prezzo discreto per la fotografia macro Qualità/prezzo
manuale appare rigida e goffa. Voto complessivo in formato DX, mentre è decisa- Voto complessivo
Nello specifico, la focale corta mente migliore per la ritrattisti- Per la fotografia macro è più pratico del
L’ottica garantisce un’ottima qualità d’im-
complica la fotografia macro magine, ma scattare alla minima distanza ca e quando serve avere un bel- Nikon 40 mm, ma la distanza di lavoro
più di quanto sia accettabile. di fuoco è davvero poco pratico. lo sfondo sfocato. non è comunque quella ideale.

87
N Test Attrezzatura Obiettivi macro

N
PHOTOGRAPHY
MIGLIOR
QUALITÀ
PREZZO
Sigma Macro 105 mm Nikon AF-S DX 85mm
f/2.8 EX DG OS HSM 500 € f/3.5G ED VR Micro 550 €
Grandi prestazioni, piccolo prezzo Il Nikkor “Micro” migliore per le reflex DX
Questo Sigma in forma- NITIDEZZA Progettato per il formato NITIDEZZA
to FX compete con l’eccel- DX, è del 50% più lungo rispet-
lente Nikon 105 mm per fun- to al Nikon 40 mm. Ha però una
zioni e specifiche, ma costa lunghezza focale più che dop-
molto meno. Tra le attratti- pia e la distanza minima di fuo-
ve, offre autofocus ultrasoni- co è di 29 cm, più vicina a quel-
co ad anello, stabilizzazione la dei macro FX da 90/105 mm.
ottica con modalità statica o Inoltre, ha un sistema di messa
panning, scala delle distanze a fuoco completamente inter-
di messa a fuoco e limitato- Su corpo macchina FX, la definizione cala no, quindi l’elemento frontale I livelli di definizione sono molto buoni
re autofocus a tre posizioni. È leggermente agli angoli dell’immagine, non si estende. Il tutto fa sì che ai diaframmi tra f/8 e f/16, ma calano
commercializzato con paralu- ma non in modo così sostanziale. la distanza di lavoro a 1:1 diven- sensibilmente a f/3.5.
ce (con convertitore aggiun- ti di 14,5 cm: un bel passo avan-
tivo, per una migliore effica- ABERRAZIONI CROMATICHE ti rispetto ai 3,5 cm del 40 mm! ABERRAZIONI CROMATICHE
cia sulle reflex formato DX) Le buone notizie non fini-
e con una custodia imbottita. scono qui: l’85 mm include lo
Caratterizzato da una qualità stabilizzatore ottico e una len-
di costruzione e una maneg- te ED (Extra-low Dispersion),
Il Sigma surclassa il Nikon 105 mm nella Si notano a stento a diaframmi aperti e
gevolezza eccellenti, presenta gestione delle sfrangiature di colore, tutti elementi mancanti nel 40 rimangono comunque trascurabili alle
un design ottico comprenden- a malapena percepibili. mm. La massima apertura di impostazioni da medie a chiuse.
te due lenti SLD (Special Low diaframma a f/3.5, due terzi di
Dispersion) e il rivestimento DISTORSIONI stop più buia della maggior par- DISTORSIONI
Sigma Multi-Layer. te dei rivali, potrebbe essere un
difetto, ma in realtà non è un
PRESTAZIONI vero problema quando si pen-
Il Sigma compete ad armi sa a close-up estremi.
Come le aberrazioni cromatiche, anche Presenta minima distorsione a barilotto,
pari con il Nikon 105 mm per la distorsione a barilotto è inferiore ai paragonabile a quella di Nikon 60 mm e
quanto riguarda la nitidezza concorrenti Nikon. PRESTAZIONI Tamron 60 mm.
al centro dell’inquadratura, La nitidezza è modesta a
ma su reflex FX si perde un VERDETTO f/3.5, ma migliora a diaframmi VERDETTO
po’ verso gli angoli. Per via del Funzioni più chiusi. In generale, le pre- Funzioni
cerchio di immagine più pic- Struttura stazioni sono buone e la messa Struttura
colo, con le DX la definizione Prestazioni a fuoco manuale è più fluida e Prestazioni
agli angoli è invece pressoché Qualità/prezzo precisa che sul Nikon 40 mm. Qualità/prezzo
identica al rivale. L’autofocus Voto complessivo Detto questo, gli preferiamo i Voto complessivo
è reattivo e accurato e la mes- È un vero gioiellino, soprattutto su reflex modelli FX di Sigma e Tamron, Migliore del Nikon 40 mm in formato DX.
sa a fuoco manuale è fluida e DX, e ha un rapporto qualità/prezzo anche per l’uso su corpi mac- La stabilizzazione ottica è un bonus per gli
precisa. davvero imbattibile. china DX. scatti di tutti i giorni.

88
N
PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY
IL MIGLIORE
DEL TEST

Nikon AF-S 60 mm Tamron SP 90 mm


f/2.8G Micro 630 € f/2.8 Di VC USD Macro 650 €
Nitido, ma scomodo per la macrofotografia Ottimo sia come macro sia come medio tele
Per chi desidera un’ottica NITIDEZZA B e n c h é n o n u f f i c i a l - NITIDEZZA
macro che funzioni anche da mente classificato “G2”
luminoso obiettivo “standard” (Generation 2), questo Tamron
a focale fissa, questo 60 mm è è comunque un’edizione tut-
l’equivalente FX del 40 mm DX. ta nuova del 90 mm VC USD.
È un po’ più grosso ma ha una Come tutti i G2 e altri recen-
distanza minima di fuoco un ti obiettivi fissi del marchio, ha
po’ più lunga (19 cm rispetto ai una fascia argentata sul retro,
16 cm del modello più corto). anziché dorata al centro, ed è
Purtroppo, però, nonostante il Eccellente lungo tutta la gamma dei quindi facile da distinguere dai I punteggi di laboratorio non rendono
sistema di messa a fuoco inter- diaframmi, mantiene una buona resa anche modelli più vecchi. Unico tra giustizia alla nitidezza quando si scatta da
no, la distanza di lavoro migliora a f/2.8 e f/22. gli obiettivo macro per Nikon, vicino: davvero favolosa!
marginalmente: per il comple- monta uno stabilizzatore “ibri-
to ingrandimento 1x, l’elemen- ABERRAZIONI CROMATICHE do” che compensa gli effetti dei ABERRAZIONI CROMATICHE
to frontale dell’obiettivo arriva movimenti X-Y oltre alle soli-
a 5 cm dal soggetto. È sempre te vibrazioni angolari. È effica-
un po’ troppo poco per esse- ce in close-up, ma non elimi-
re pratico nella macrofotogra- na la necessità del treppiede
Il fenomeno è limitato, al punto che è Sono inferiori a quelle prodotte dal Nikon
fia. Questo modello vanta spe- quasi impossibile notare le sfrangiature per le macro. Tra le migliorie 105 mm e praticamente invisibili nelle
cifiche di fascia alta, come ele- se non a un più attento sguardo. spiccano due lenti XLD (eXtra fotografie.
menti ottici Super ED e asferici, Low Dispersion) e una LD,
autofocus ultrasonico ad anello DISTORSIONI più rivestimenti convenziona- DISTORSIONI
e attacco impermeabilizzato in li e nano-strutturati e un rive-
metallo. È presente anche un stimento al fluoro sulla lente
rivestimento Nano-crystal per frontale, per prevenire sporco
ridurre riverbero e ghosting, e condensa.
Mentre è più comune mostrare distorsioni La distorsione a cuscinetto è così irrilevante
a sostenere l’utilità di questo a barilotto, questo 60 mm soffre di quella da risultare impossibile da rilevare a occhio
obiettivo per gli scatti generici, a cuscinetto, ma in misura trascurabile. PRESTAZIONI nudo negli scatti.
ma manca il VR. I risultati dei test sono
VERDETTO impressionanti. Sul campo, in VERDETTO
PRESTAZIONI Funzioni condizioni reali e a corte Funzioni
La qualità di immagine è Struttura distanze di fuoco, questo Struttura
molto buona e la definizio- Prestazioni Tamron ha battuto tutti i rivali Prestazioni
ne cala visibilmente solo al dia- Qualità/prezzo per la resa del dettaglio. Le Qualità/prezzo
framma più chiuso, f/32. Nel Voto complessivo aberrazioni sono solo margi- Voto complessivo
complesso, è una scelta più indi- nalmente peggiori della media
È un obiettivo a focale fissa super-nitido, Un ottimo obiettivo medio tele fisso,
cata per la fotografia generale, ma per la fotografia macro è scomodo a a diaframmi molto chiusi, ma capace di prestazioni formidabili anche
con uso macro occasionale. causa della limitata distanza di lavoro. rimangono a stento visibili. nella fotografia macro.

89
N Test Attrezzatura Obiettivi macro

Nikon AF-S 105 mm Sigma APO Macro 150 mm


f/2.8G IF ED VR Micro 970 € f/2.8 EX DG OS HSM 950 €
Il top di gamma della serie Micro Un grande obiettivo con portata extra
È la versione FX del Nikon NITIDEZZA Grosso e pesante, questo NITIDEZZA
DX 85 mm Micro di pagina Sigma 150 mm pesa ben 1.150
88. Le somiglianze spaziano grammi, circa 400 più dei 105
dall’AF ultrasonico ad anello mm Nikon e Sigma. Qualità
alla messa a fuoco completa- costruttiva e maneggevolez-
mente interna, dalla stabiliz- za, invece, sono praticamen-
zazione fino a 3 stop al rivesti- te identiche a quelle del Sigma
mento Nano-crystal. Entrambi 105 mm. In comune hanno
gli obiettivi sono poi composti autofocus ultrasonico ad anel-
da 14 elementi ottici, di cui uno La definizione dei dettagli è particolarmen- lo, stabilizzazione a due moda- Il “bestione” di Sigma mantiene una defi-
ED. Trattandosi di un obietti- te buona anche nelle regioni periferiche lità per soggetti statici e scat- nizione eccellente dal centro dell’inquadra-
vo FX, il 105 mm ha un diame- dell’inquadratura. ti in panning e limitatore di tura fino agli angoli.
tro più ampio perché deve pro- distanza autofocus a tre posi-
iettare un circolo di immagine ABERRAZIONI CROMATICHE zioni. Anche questo modello è ABERRAZIONI CROMATICHE
più grande per coprire l’intero distribuito con paraluce (più
sensore full-frame: misura 62 convertitore APS-C) e custo-
mm anziché 52 mm e pesa più dia morbida imbottita, prezio-
del doppio del fratellino DX. La sa per portarsi in giro questo
È l’ottica che mostra maggiori sfrangiature È virtualmente inesistente in tutta
distanza di lavoro da lente fron- rispetto a tutti gli altri modelli in prova, bestione! In più ha anche il col- l’inquadratura a qualsiasi impostazione
tale a soggetto è molto simile: a qualsiasi diaframma. lare per un corretto bilancia- di diaframma.
15 cm per il modello FX e 14,5 mento sul treppiede. Il nume-
cm per il DX. DISTORSIONI ro di elementi ottici SLD pas- DISTORSIONI
sa da due a tre e le lenti gua-
PRESTAZIONI dagnano anche il titolo di APO
Il sistema di stabilizzazio- (apocromatiche).
ne è efficace per gli scatti
Quasi irrilevanti: mostra una minima quan- Vicini allo zero, i punteggi sono simili
generici, un po’ come quello tità di distorsione a barilotto che in genere PRESTAZIONI a quelli del Nikon 40 mm e del Tamron
degli obiettivi Sigma, ma in clo- non si nota neppure. La qualità d’immagine è 90 mm.
se-up non riesce a compete- notevole sotto ogni aspetto.
re con i risultati dello stabi- VERDETTO Autofocus agile e stabilizza- VERDETTO
lizzatore ibrido di Tamron. La Funzioni tore efficace rendono questo Funzioni
qualità d’immagine è soddisfa- Struttura obiettivo ideale per gli scat- Struttura
cente e la definizione notevole Prestazioni ti tele tanto quanto per la Prestazioni
in tutta l’inquadratura, come Qualità/prezzo fotografia macro. Al massimo Qualità/prezzo
ci si aspetta visto il prezzo. Voto complessivo ingrandimento, la distanza di Voto complessivo
Purtroppo il controllo sull’aber- È un obiettivo certamente valido, ma si fati- lavoro è appena inferiore ai Se vogliamo una distanza di lavoro davvero
razione è un po’ deludente ver- ca a giustificare il costo più elevato rispetto 20 cm, la più lunga di questa comoda, l’ottica di Sigma vale il peso e il
so gli angoli dell’inquadratura. ai diretti rivali. comparativa. costo extra.

90
N N
PHOTOGRAPHY PHOTOGRAPHY
MIGLIOR IL MIGLIORE
QUALITÀ
PREZZO DEL TEST

Tabella
comparativa
GLI SFIDANTI NIKON AF-S DX 40mm TAMRON SP AF 60mm SIGMA Macro 105mm NIKON AF-S DX 85mm NIKON AF-S 60mm TAMRON SP 90mm NIKON AF-S 105mm SIGMA APO Macro
A CONFRONTO f/2.8G Micro f/2 Di II LD (IF) Macro f/2.8 EX DG OS HSM f/3.5G VR Micro f/2.8G Micro f/2.8 Di VC USD Macro f/2.8 G IF ED VR Micro 150mm f/2.8 EX DG OS HSM

www.nital.it www.polyphoto.eu www.m-trading.it www.nital.it www.polyphoto.eu www.nital.it www.m-trading.it

Prezzo medio online 300 € 450 € 500 € 550 € 630 € 650 € 970 € 950 €
FX/DX DX DX FX DX FX FX FX FX
Focale effettiva (DX) 60 mm 90 mm 157,5 mm 127,5 mm 90 mm 135 mm 157,5 mm 225 mm
Elementi/gruppi 9/7 14/10 15/11 14/10 12/9 14/11 14/12 19/13

Lamelle del diaframma 7 7 9 9 9 9 9 9


Apertura minima f/22 f/22 f/22 f/22 f/32 f/32 f/32 f/22
Stabilizzazione ottica No No Sì Sì No Sì Sì Sì
Autofocus Ultrasonico (ad anello) Motorino elettrico Ultrasonico (ad anello) Ultrasonico (ad anello) Ultrasonico (ad anello) Ultrasonico (ad anello) Ultrasonico (ad anello) Ultrasonico (ad anello)
Correz. manuale autofocus Full-time Full-time Full-time Full-time Full-time Full-time Full-time Full-time
Messa a fuoco interna No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì

Angolo di campo 38,5° (DX) 26° (DX) 23,3° 18,5° (DX) 39,4° 27° 23,2° 16,4°
Distanza minima di fuoco 16 cm 23 cm 31 cm 29 cm 19 cm 3 cm 31 cm 38 cm
Dist. min. dalla lente frontale 3,5 cm 10 cm 14 cm 14,5 cm 5 cm 14 cm 15 cm 19,5 cm
Diametro filtri 52 mm 55 mm 62 mm 52 mm 62 mm 62 mm 62 mm 72 mm
Paraluce, adattatore Paraluce, custodia, adatt.
Accessori inclusi Paraluce, custodia Paraluce Paraluce, custodia Paraluce, custodia Custodia Paraluce, custodia
paraluce DX, custodia paraluce DX collare
Dim. (diametro x lunghezza) 69 x 65 mm 73 x 80 mm 78 x 126 mm 73 x 99 mm 73 x 89 mm 79 x 117 mm 83 x 116 mm 80 x 150 mm
Peso 235 g 350 g 725 g 355 g 425 g 610 g 750 g 1.150 g
FUNZIONI
STRUTTURA
PRESTAZIONI
QUALITÀ/PREZZO
VOTO COMPLESSIVO

IL VINCITORE I FINALISTI
Tamron SP 90 mm Sigma Macro 105 mm
f/2.8 EX DG OS HSM
f/2.8 Di VC USD Macro I PREGI Ottime prestazioni
I PREGI Stabilizzatore ibrido, notevole qualità costruttiva, N e qualità d’immagine.
prestazioni eccellenti a tutto tondo. PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY I DIFETTI Manca dello stabiliz-
I DIFETTI Più costoso rispetto al Sigma 105 mm. IL MIGLIORE zatore ibrido di Tamron.
IL VERDETTO È il nostro macro preferito per scattare DEL TEST IL VERDETTO Un’ottica eccel-
su fotocamere sia DX sia FX. lente con un rapporto qualità/
prezzo sorprendente.
È facile essere ammaliati dagli obiettivi in meno ed è più costoso. La nostra seconda
“Super Performance” a focale fissa e dagli scelta è il Sigma 105 mm OS. Manca di stabi- Sigma APO Macro 150 mm
zoom di seconda generazione di Tamron, azien- lizzatore ibrido e ha una qualità di immagine f/2.8 EX DG OS HSM
da che sembra ormai proiettata verso la produ- inferiore a quella del Tamron, ma è un obietti- I PREGI Qualità d’immagine
zione di ottiche dalla qualità di immagine e di vo delizioso a un prezzo assolutamente accatti- valida e distanza di lavoro estesa.
costruzione molto alta con prezzi ragionevol- vante. Il Sigma 150 mm OS è invece interessan-
I DIFETTI Relativamente
mente contenuti. L’ultima edizione del 90 mm te se vogliamo una maggiore distanza di lavo- voluminoso e pesante rispetto
VC USD Macro assicura prestazioni eccellen- ro in close-up estremo. Dato che le distanze di agli altri modelli in prova.
ti e incorpora uno stabilizzatore ibrido unico lavoro tendono a essere molto contratte con le IL VERDETTO Ottimo rapporto
nella gamma di ottiche per Nikon. A titolo di focali corte in formato DX, conviene usare otti- qualità/prezzo, più o meno come
paragone, il 105 mm VR di Nikon dà qualcosa che FX anche sui corpi macchina DX. il Nikon 105 mm VR.

91
N vetrina prodotti

Diamo un’occhiata
ai prodotti più interessanti
tra quelli distribuiti Nikon Monarch 3000
dall’azienda torinese Stabilized

Un telemetro
NIKON AF Fisheye NIKKOR
10.5mm f/2.8G ED DX
super preciso
Nital distribuisce un nuovo tele-
metro laser targato Nikon. Si trat-
ta di un dispositivo costituito da un
Ampi monooculare di puntamento, da
un emettitore laser e da un rileva-

orizzonti
tore che ci permettono di misurare
la distanza da noi a qualsiasi ogget-
to. Calcolando il tempo impiegato
dal raggio laser in uscita per “rim-
balzare” sull’oggetto stesso e torna-
L’ottica “a occhio di pesce” di Nikon Il Nikkor 10.5mm f/2.8 G ED (in vendita a re verso il rilevatore, Monarch 3000
presenta caratteristiche che lo rendono un prezzo di listino di 860 €) non ha la filet- Stabilized è capace di rilevamenti a
un acquisto obbligato per chi cerca pro- tatura per i filtri ma offre la possibilità di lunga distanza, fino a un massimo
prio nelle deformazioni geometriche che un inserire versioni in questi ultimi in gelatina di 2.740 metri, con grande precisio-
fisheye produce la propria forma di espres- nella parte posteriore dell’ottica (i porta- ne. È dotato della funzione di ridu-
sione estetica. filtro è incluso nella confezione). Dispone zione delle vibrazioni, molto utile su
inoltre di un paraluce dedicato a “tulipano” un apparecchio così compatto per
È l’unico fisheye per reflex DX che risolve i problemi legati ai riflessi. La stabilizzare al massimo la “mira”.
a garantire un angolo di campo messa a fuoco automatica avviene attraver- È possibile effettuare misurazio-
so il motore della reflex, quindi l’autofocus ni singole o continue (stabilizzate),
di 180° lungo la diagonale non funziona con i modelli entry-level che in quest’ultimo caso per un massi-
ne sono privi come la D3400 o la D5600. mo di 8 secondi. Il display OLED
Le immagini generate da questo diver- interno offre una funzione di rego-
tente obiettivo per reflex in formato DX lazione automatica della luminosi-
(cioè con il sensore APS-C e non full-fra- SCHEDA TECNICA tà in base al livello di luce dell’am-
me) hanno colori vivaci e saturi, con aber- Lunghezza focale 10,5 mm (16 mm in formato 35 mm) biente circostante, per garantire la
razione cromatica ridotta al minimo. L’ottica Compatibile full-frame No massima leggibilità. La misurazione
non presenta particolari effetti di caduta di Apertura massima f/2.8 è rapidissima (solo 0,3 secondi) e
luce ai bordi così come quasi assenti sono Apertura minima f/22 stabile, a prescindere dalla distan-
le riflessioni interne e la comparsa di imma- Schema ottico 10 elementi in 7 gruppi (1 elemento in vetro ED)
za dal “bersaglio”. Il leggero corpo,
gini “fantasma”. solo 96 x 74 x 42 mm per 180 gram-
Angolo di campo 180°
La distanza minima di messa a fuo- mi, è impermeabile fino a un metro
Distanza minima di messa a fuoco 14 cm
co, ridotta a soli 14 centimetri dal pia- (attenzione, però, non è progettato
Numero di lamelle del diaframma 7
no focale, aumenta le opportunità di scat- per un uso subacqueo) e resisten-
tare foto ravvicinate fuori dal comune, a Dimensioni 63 x 62,5 mm te agli urti. Il monoculare 6x ha un
tutto vantaggio della creatività. Il campo Peso 305 g ampio diametro (per garantire sem-
visivo coperto sulla diagonale è di 180°, Accessori in dotazione Tappo obiettivo (scorrevole), paraluce montato su pre la migliore visione), la funzione
pari a quello della focale 16 mm in ambi- obiettivo, CL-0715 di regolazione diottrica e un tratta-
to full-frame. www.nital.it mento antiappannamento.
www.nital.it

92
Nikon SB-300
Compatibile con le reflex e le Nikon COOLPIX
dotate di slitta accessori, l’SB-300 è un lampeg-
giatore versatile e facile da usare. Progettato per
i fotografi meno esperti, offre una parabola dire-
zionabile verso l’alto e verso il basso (120° in
tutto) che consente di dosare la quantità di luce
necessaria alla realizzazione di buone immagini
al crepuscolo o in controluce. Permette inoltre
di diffondere o ammorbidire la luce grazie alla
possibilità di far “rimbalzare” il lampo sul sof-
fitto. Compatibile con la tecnologia i-TTL ha un
Piccolo e potente numero guida pari a 18 (a 100 ISO). È in vendi-
ta al prezzo di 151 €. www.nital.it

INSTA360 nano S HINNOVATION


MACRO LENS
Il mondo a 360° Tra i marchi rappresentati in
Italia da Nital c’è Hinnovation
Per catturare immagini fis- ciò che ci circonda. Il dispo- che ha in catalogo interessan-
se e in movimento a 360°, pro- sitivo è in grado di interagire ti prodotti per la “smartpho-
tography”, dedicati in parti-
curiamoci questa minuscola con il sistema di giroscopi del- colare a chi usa l’iPhone. Tra
cam (110 x 33 x 21 mm, 60 lo smartphone di Apple per questi troviamo una serie di
grammi di peso). Si può mon- garantire immagini sempre ottiche aggiuntive che per-
mettono di rendere molto più
tare sull’iPho- stabili, basan- versatile la fotocamera dello
ne nelle edizio- Trasformiamo il dosi inoltre smartphone della mela mor-
ni X, 8/8 plus, nostro iPhone in su modernis- sicata. Se amiamo fotografare
o riprendere fiori, insetti e pic-
7/7 plus, 6s/6s una cam per riprese simi algorit- coli oggetti da vicino apprez-
plus, 6/6 plus, mi di stabiliz- zeremo la Lente Fotografica
ma è possibile
“a tutto tondo” zazione inter- Macro 3-in-1 di Olloclip (codi-
ce INM030), costituita da un
utilizzarla anche in modalità ni. Disponibile a 279 € nel- set di tre lenti macro di vetro
stand-alone. Dotata di lumi- le versioni argento o nero, ottico (con ingrandimenti
nosa ottica f/2.2, Insta360 oltre alle possibilità offerte di 7x, 14x e 21x) rapidamen-
te intercambiabili e di quali-
Nano S permette di riprende- dalla diretta multiutente e tà superiore, progettate per
re video nel formato 4K (3840 dalle condivisioni sui princi- garantire la realizzazione di
x 1920 a 30fps) e foto da 20 pali social network, Insta360 close-up in maniera più effi-
cace rispetto a quanto è pos-
MP. È anche possibile effet- Nano offre il live-streaming sibile fare affidandosi esclusi-
tuare videochat che mostrano su YouTube, Facebook e vamente all’obiettivo del tele-
a chi sta chiacchierando, indi- Twitter (via Periscope) per fonino. Le lenti Olloclip sono
in grado di “concentrare” la
pendentemente dal fatto che la condivisione in tempo rea- luce ambientale a disposizio-
disponga anch’egli della stes- le delle immagini. ne raccogliendola e diffon-
sa tecnologia, di vedere tutto www.nital.it/insta360 dendola sul soggetto attra-
verso il paraluce Insta.

Ritorno al passato NIKON VINCE ANCORA... Riprese


Se siamo stanchi dei rit- Anche nel 2018 il marchio giapponese conquista il “Red audio
mi frenetici della vita Dot Awards: Product Design”, uno dei più prestigiosi pre- perfette
digitale prendiamoci mi del design mondiale sponsorizzato dal Design Zentrum
una pausa e tornia- Nordrhein Westfalen tedesco, una delle istituzioni più auto- I l R Ø D E i -XY
mo a scattare in ana- revoli e conosciute in merito. La giuria ha scelto la Nikon è un microfo-
logico! Per cominciare, D850 e la D7500. no per iPhone
procuriamoci una mac- “Red Dot Award: Product Design” e iPad con pos-
china semplice da usare è un premio di altissimo livello sibilità di regi-
ma dalle mille possibilità crea- nato nel 1955. Viene assegnato strazione fino a
tive come la I-1 Camera di Impossible, ai prodotti presentati negli ultimi 24-bit/96k e conversione A/D ad
www.nital.it/impossible. È disponibi- due anni che sono valutati supe- alta fedeltà incorporata. Cuore dell’i-
le al prezzo di 279 € e funziona con riori per aspetti come innova- XY è una coppia selezionata di due
le pellicole a sviluppo istantaneo del- zione, funzionalità e robustezza. capsule a condensatore cardioidi da
la serie 600. https://red-dot.de/cd/en 1/2”. www.rode.com

93
N

IL FATTO del mese

Nikon è il brand
preferito dai
Il mensile dedicato alla cultura, alle curiosità e ai tech-gossip dell’affascinante mondo Nikon
vincitori del World
Press Photo 2018
a cura di Mauro Fabbri
Pochi giorni dopo l’annuncio dei
LE INTERVISTE vincitori del World Press Photo
2018, www.worldpressphoto.org,
Viaggi vicini e lontani: un’indagine condotta dal sito spa-
gnolo Photolari.com ha svelato
il Maghreb di Valentino Carnovale che la maggior parte dei fotogra-
fi premiati in occasione dell’ul-
Il reportage di viaggio è uno straordinario puzzle di frammenti tima edizione del prestigiosissi-
di esotica vita quotidiana, vissuti con l’occhio di un fotografo mo concorso di fotogiornalismo
è nikonista!
Delle 129 immagini vincenti, infat-
ti, 97 includono le informazioni
riguardanti l’attrezzatura impie-
gata e, grazie ai dati EXIF, è sta-
to possibile evincere che Nikon è
il brand più ama-
to dai professio-
nisti “in gara”: di
queste 97 foto,
ben 50 sono
state scattate
con una reflex
Nikon, in particolare con la
D5 e la D810, le due ammiraglie
della casa giapponese prima del
© Valentino Carnovale

lancio della D850, avvenuto nell’a-


gosto dell’anno scorso.
Anche la già celebre immagine
vincitrice del World Press Photo
Marocco: un ragazzo al ritorno da un bagno nel fiume Ziz nell’oasi Aoufous. of the Year (quella che ritrae il gio-
vane Víctor Salazar Balza avvolto
Valentino Carnovale, torinese, tecni- indietro nel tempo: il vociare dei suk, inten- dalle fiamme durante i violenti
co informatico per lavoro e fotogra- si odori, luci e colori di un Paese tutto da scontri seguiti alle manifestazio-
fo per emozione. «Ho sempre bisogno scoprire. Avventurarsi all’interno delle tor- ni contro il presidente Maduro),
di trovare qualcosa che mi regali espe- tuose e strette strade della medina di Fes ti è stata realizzata dal venezuela-
rienze intense e forti», spiega Valentino. proietta nell’antichità. Dimenticate la sem- no Ronaldo Schemidt proprio con
«Nasce così l’amore per un oggetto, la plicità di qualsiasi città europea. In questa una reflex Nikon, la D4s.
macchina fotografica, in grado di cattura- striscia d’Africa anche la varietà dei pae-
re momenti, raccontare storie. Sono passa- saggi è unica: si passa da Marrakech il
to dai workshop ai reportage, dietro i vol- “palcoscenico” del Marocco, alla tranquil-
ti della gente e di fronte alla bellezza del- la città di mare di Essaouira, allo sconfina-
la natura, cercando di raccontare la vita in to deserto del Sahara, per finire sulle cime
un fotogramma. Bastano poche ore di volo innevate di Jbel Toubkal. Quello che unisce
per raggiungere la “Terra di Dio”, il nome questi luoghi sono le persone, i loro volti,
che ha dato origine alla città di Marrakech, sguardi e pensieri. Frammenti di vita quo-
nel Medioevo conosciuta come Città del tidiana, vissuti con l’occhio di un fotogra-
Marocco. Appena arrivati, spostandosi di fo». Possiamo ammirare altre immagi-
qualche chilometro, sembra di tornare ni di Valentino su www.nikonschool.it
© Ronaldo Schemidt

94
N

NOVITÀ prodotti e servizi

La coloratissima compatta
a prova di vacanze
La Nikon Coolpix W100 da 13,2 megapixel è una
semplice ma ultra-resistente compatta subacquea
(fino a 10 metri di profondità). È anti povere, soppor-
ta cadute da un’altezza massima di 1,8 metri e rima-
ne operativa fino a temperature di -10°C. Ideale per Workshop
le vacanze di tutta la famiglia, permette di sceglie- Nikon For Parks
re tra un menu funzioni adulti e uno bambini. Viene & Pixcube
proposta per l’estate in kit con lo zainetto dedicato. 23-24 giugno 2018
Wo r k s h o p F o t o g r a f i c o
nel Parco Nazionale dello
Stelvio. I partecipanti saranno
CORSI & SCUOLE affiancati da professionisti che

Corso completo alterneranno esercizi pratici di


ripresa a sedute di commento
e condivisione delle scelte con

di Adobe Lightroom suggerimenti per migliorarsi.


L’esperienza si snoda attraverso
percorsi di norma difficilmente
accessibili e orari scelti per mas-
23-24 giugno – Roma simizzare il risultato fotografico,
Nikon School propone un corso completo e aggior- Il workshop è aperto a chiunque
nato di Adobe Lightroom CC “Classic”, adatto a desideri apprendere sul campo le
tecniche di ripresa naturalistica. Il
tutti i fotografi che desiderano migliorare il flusso costo è di 190 €.
di lavoro e la qualità delle proprie fotografie di viag-
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nio. Il corso può essere seguito con qualunque ver-
sione di Lightroom (anche quella gratuita in prova
30 giorni), ma se si possiede una vecchia licenza di
Lightroom è consigliabile aggiornarla all’ultima ver-
sione. Ci sono molti vantaggi, nuove funzionalità e
inoltre si avrà a disposizione un sistema funzionan-
te e aggiornato già durante il corso. Il corso è tenu-
to da Gabriele Lorenzini, Adobe Certified Expert in
Lightroom, autore del sito lightroomcafe.it, fotogra-
fo professionista e Master Photographer per Nikon
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per i fotografi NPS, NPA e NPU è di 149 €). È pre-
notabile su www.nikonschool.it
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Tre Cime di Lavaredo. Questo
di illuminazione nei ritratti e approfondimenti sull’utilizzo dei workshop, invece, offre la possi-
bilità di fotografare una serie di
flash. Il corso tenuto da Antonio Lori si concentra su attrez-
paesaggi montani unici al mon-
zatura da utilizzare, pose della modella e schemi lumino-
do. Immortalare il paesaggio del
si. Tutti gli aspetti tecnici sono analizzati in modo concreto
parco, significa scoprirlo e inna-
con esperienze pratiche. Verranno utilizzati lampeggiatori
morarsene. Ogni partecipante
professionali da studio per ricreare le difficoltà e le oppor-
potrà cogliere gli aspetti più uni-
tunità creative del
ci della biodiversità di questo
set. I metodi impa-
territorio. La comprensione si
rati potranno esse-
traduce quasi sempre in un ele-
re applicati anche
mento decisivo per colui che
Workshop ai normali flash a
slitta. Il costo del
osserva. Un’esperienza fotogra-
fica “educativa”, dedicata agli
corso è di 187 € (il
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appassionati che desiderano
ampliare le proprie conoscenze
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NPU è di 147 €). Il sto caso, è di 190 €.
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vanta un sensore dalla risoluzione elevata (20,8 MP), una Processore EXPEED 5A
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buona gamma di sensibilità, la possibilità di scattare fino Mirino N/D


a 20 foto al secondo con AF continuo e un ottimo rapporto Sensibilità ISO 200-12.800
prezzo/prestazioni. Nella ripresa dei filmati in formato 4K Autofocus 171 a rilev. di contrasto (105 a rilev. di fase)
è molto utile il meccanismo basculante del touchscreen. LCD Touchscreen basculante, da 3” e 1.037k punti.
Scatto continuo 20 fps (60 fps con autofocus bloccato)
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ma nonostante ciò è capace di performance elevate e in Mirino Pentaspecchio; ingrand. 0,85x, copertura 95%
grado di fornire immagini di buona qualità anche in Sensibilità ISO 100-25.600
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condizioni di illuminazione precarie, grazie alla gamma di Autofocus 11 punti (uno a croce)
sensibilità nativa che arriva a ben 25.600 ISO. Ottima LCD Fisso, da 3” e 921k punti
l’autonomia (standard CIPA): ben 1.200 scatti con una carica. Scatto continuo 5 fps (buffer: 10 RAW/100 JPEG)
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Sensore 24,2 MP, DX, 6.000 x 4000 px
DEL TUTTO SIMILE ALLA PRECEDENTE D5500, dispone Processore EXPEED 4
però della tecnologia SnapBridge per la sincronizzazione Mirino Pentaspecchio; ingrand. 0,82x, copertura 95%
immediata con smartphone o tablet. Lo standard Bluetooth Sensibilità ISO 100-25.600
4 Low Energy consente di mantenere un collegamento Autofocus 39 punti (9 a croce)
“always on” a basso consumo energetico e di condividere in LCD Touchscreen snodato, da 3,2” e 1.037k punti
ogni momento gli scatti sui propri social di riferimento. Scatto continuo 5 fps (buffer: 13 RAW/100 JPEG)
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più efficace quando la luce è poca, un buffer di memoria Sensibilità ISO 100-25.600 (fino a 102.400 in modalità espansa)
più grande, un processore aggiornato e la connettività Autofocus 51 punti (15 a croce)
Wi-Fi e NFC di serie, oltre a funzioni speciali per la cattura LCD Fisso, da 3,2” e 1.228k punti
delle scie stellari e di fluide riprese in time-lapse. Scatto continuo 6/7 fps (fino a 35 RAW/100 JPEG)
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sensore dell’ammiraglia D500 in un corpo più compatto e Mirino Pentaprisma; ingrand. 0,94x, copertura 100%
leggero. Grazie al potente processore EXPEED 5, la reflex DX Sensibilità ISO 100-51.200 (fino a 1.640.000 in modalità espansa)
di Nikon è in grado di catturare fino a 8 foto al secondo e di Autofocus 51 punti (15 a croce)
riprendere video in formato 4K/UHD 30p. Il mirino a LCD Touchscreen inclinabile, da 3,2” e 922k punti
pentaprisma è ampio e luminoso. Scatto continuo 8 fps (fino a 50 RAW/100+ JPEG)
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giapponese. La D610 è basata su un sensore da 24,3 Sensibilità ISO 100-6.400(50-25.600 in modalità espansa)
megapixel e sul processore EXPEED 3: non si tratta di Autofocus 39 punti (9 a croce)
elementi aggiornatissimi (la macchina risale al 2013), tuttavia LCD Fisso, da 3,2” e 921k punti
l’accoppiata fa ancora bene il suo dovere! Scatto continuo 6 fps (fino a 26 RAW/51 JPEG)
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dell’otturatore in Kevlar/fibra di carbonio è garantito per Autofocus 51 punti (15 a croce)
circa 150.000 scatti. Dispone di un sistema AF a 51 punti e di LCD Basculante, da 3,2” e 1.228k punti
un schermo ad alta definizione da 8 cm di diagonale. Scatto continuo 6,5 fps (fino a 33 RAW/87 JPEG)
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del bianco di prim’ordine, nonché un telaio robustissimo e Autofocus 153 punti (99 a croce)
un display ad altissima leggibilità: visto il rapporto qualità/ LCD Basculante, da 3,2” e 2.359k punti
prezzo è forse la migliore Nikon di sempre! Scatto continuo 10 fps (fino a 200 RAW/200 JPEG)
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rétro di Nikon è sorprendentemente compatto per essere Mirino Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100%
una reflex full-frame. C’è ampio spazio, tuttavia, per le Sensibilità ISO 100-12.800 (50-204.800 in modalità espansa)
numerose ghiere che consentono l’accesso diretto ai

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parametri di scatto. Peccato non si possano riprendere video LCD Fisso, da 3,2” e 921k punti
e che i contenuti tecnologici comincino a essere un po’ datati. Scatto continuo 5,5 fps (fino a 47 RAW/100 JPEG)
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passa-basso, è in grado di riprendere video in 4K e può Sensibilità ISO 64-25.600 (32-102.400 in modalità espansa)
scattare fino a 9 fps (con grip MB-D18). L’autofocus è quello Autofocus 153 punti (99 a croce)
della top di gamma D5, quindi rapidissimo e affidabile LCD Inclinabile, da 3,2” e 2.359k punti
anche in condizioni di luce precarie. Scatto continuo 7 fps (fino a 51 RAW 14 bit / 170 RAW 12 bit)
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