Una delle difficoltà di Esperienza e giudizio è senza dubbio costituita
dalla libertà, di cui Husserl si avvale, nella produzione e nella definizione di
termini cui spetta un significato tecnico che non è sempre facilmente com prensibile. Abbiamo per questo ritenuto opportuno proporre una nota ter- minologica che cercasse di tradurre e qualche volta di chiarire i più impor tanti di questi termini. Anche in questo caso, i rimandi interni al nostro lavoro sono indicati ponendo tra parentesi il numero della pagina cui ci si riferisce, senza offrire ulteriori specificazioni *.
abheben (sich) . . . emergere. Ogni emergenza percetti-
v a (Abgebobenheit] ci riconduce ad un fenomeno di contrasto, grazie al quale qualcosa prende rilievo sullo sfondo (cfr. pp. 31-2). Adjektivitàt . . . . aggettività, da cui adjektwiscb che abbiamo tradotto con aggettivale. Aehnlichkeit . . . . somiglianzà. Afektion . . . . . affezione; affizieren può essere reso invece con «colpire» (cfr. p. 32). Allzeitlichkeit . . . omni-temporalità.
1 II nostro lavoro è stato condotto sulla seconda edizione di Erfabrung una
Urteil, pubblicata nel 1954. Di quest'opera esiste una traduzione italiana (Espe rienza e giudizio, a cura di F. Costa, Milano, Silva, 1960) che è però difficilmente utilizzabile sia per la discutibilità di certe scelte terminologiche, sia per i frequenti errori di traduzione che rendono il testo — in più di un punto — incomprensibile. Di Erfahrung una Urteil esiste una buona traduzione francese (Expérience et Jugement, a cura di D. Souche, Paris, PUF, 1970) ed una traduzione inglese (Expérience and Judgmenf, a cura di J. S. Churchill e K. Ameriks, Evanston, Northwestern University Press, 1973). 164 NOTA TERMINOLOGICA
Anmutung . . . . . propensione. Una traduzione più precisa di
questo termine - in cui è implicito il rimando al l'impressione che l'oggetto esercita sull' io - è as sai difficile. Scegliamo « propensione » perché que sta parola suggerisce l'immagine di una soggettività attratta dalle cose, che si pongono quasi come suoi centri di gravita. Nella possibilità problematica l'io è incline a credere ad una delle tesi come alla più probabile, l'oggetto lo piega in questa dirczio ne: il soggetto ha, dunque, propensioni. Il verbo anmuten, che Husserl usa (cfr. EU, p. 103) per sot tolineare che le modalità recettive sono imposte dal l'oggetto, può essere tradotto con «far pro pender e ». Apperzeption . . . . appercezione. Con questo termine Husserl indica la proprietà degli atti oggettivanti di andar oltre ciò che è propriamente percepito (cfr. pp. 39-40). Auffassung . . . . . apprensione. Un oggetto è appreso se è af ferrato come una cosa nota. Bestimmung . . . . determinazione. betrachten . . . . . osservare. L'osservazione (Betrachtung) è una percezione animata da un interesse conoscitivo per ciò che viene esperito. Beziehung . . . . . relazione. Husserl usa prevalentemente que sto termine per le relazioni antepredicative, mentre si avvale della parola Relation per quelle logiche. Deckung . . . . . . coincidenza. Eigenschaft . . . . proprietà (cfr. p. 64). erfassen . . . . . . afferrare. Esprime il momento propriamente oggettivante degli atti dossici, il rivolgersi attivo dell'io verso l'oggetto per coglierlo nella sua pie nezza. Erfassung . . . . . afferramento. Non necessariamente l'appren sione dell'oggetto si accompagna al suo afferramen to: noi possiamo infatti cogliere attivamente l'og getto anche se non lo riconosciamo come una cosa nota. Non è precisa, in questo, la tra duzione francese che rende con « saisie » entrambi i termini (cfr. op. cit., p. 483). Explikation . . . . esplicitazione. explizieren . . . . . esplicitare. porfn forma. Anche in questo caso, alla parola di ori gine latina si affida il compito di esprimere un si gnificato logico (la Form è innanzitutto la detenni- NOTA TERMINOLOGICA 165
nazione sintattico-categoriale che un nome assume
nel giudizio), mentre il termine Gestalt è utilizzato per indicare la forma come predicato reale di un determinato oggetto, Formung messa in forma. Ganze intero. Alla distinzione tra parti (Teil) indi pendenti e non indipendenti Husserl fa corrispon dere la distinzione terminologica tra frazione (Stùck) e momento (Moment). Gleichheit eguaglianza. Due oggetti sono eguali se met tono capo ad una coincidenza totale che escluda ogni tendenza alla diversificazione (cfr. EU, p. 225). Per questo non mi sembra corretta la traduzione francese che rende « gleich » con « semblable ». Hintergrund . . sfondo. Dallo sfondo si distaccano le cose che sono in primo piano (Vordergrund); perché un oggetto sia in primo piano è necessario poi che qualcosa si ponga già come un'emergenza percettiva che prende rilievo sul ' continuum ' sensibile. « Hin tergrund » e « Vordergrund » sono dunque nozioni correlative, e ciò significa che, in senso pro prio, vi è uno sfondo solo se l'io è già diretto tematicamente verso l'oggetto, im Grif behalten tenere sotto presa, Inbegrif . . . aggregato. Kern ..... nucleo, da cui Kernform (forma nuclea re ), Kerngebilde (formazione nucleare) e Kernstoff (materia nucleare). Menge insieme . Merkmal nota caratteristica, Rezeptivitàt recettività. Al termine « recettività » Hus serl contrappone il termine «spontaneità» (Spontaneitat), secondo una chiara derivazione kan tiana. Sachlage situazione di cose. La Sachlage è innan zitutto la base su cui si erige ogni stato di cose, sia esso il frutto di un giudizio predicativo o rela zionale (cfr. p. 124). Occorre però aggiungere che la situazione di cose può porsi anche come un oggetto categoriale di tipo nuovo: in questo caso ci si rivela come quell'identico che si adombra negli stati di cose che hanno la stessa base (cfr. EU, p. 288). Ed è solo su questo piano che le Sachlagen diventano oggetti in senso pro prio. La traduzione « situazione di cose » è sen- 166 NOTA TERMINOLOGICA
z'altro pesante: essa però permette di cogliere già
da subito la relazione con la nozione di stato di cose, una relazione che è essenziale per la com prensione del senso di queste affermazioni husser- liane. Sacbverhalt stato di cose, Satz . . proposizione . selbstàndig indipendente. Ai contenuti indipendenti Husserl contrappone quelli non indipen denti (unselbstàndig). La proposta di Costa di tradurre questi due termini con la coppia so- tanziale-insostanziale deve essere rifiu tata. Substantivierung nominalizzazione (cfr. p. 118). Substrat . . . sostrato. Possiamo chiamare poi s o s t r a - tizzazione (Verselbstàndigung] l'operazione che trasforma le determinazioni di un oggetto in sostrati di nuovi processi di esplicitazione. Substantivitàt sostantività, da cui substantivisch che ab biamo tradotto con sostantivale o con no minale. Typus .... tipicità. Vberschiebung sovra-scivolamento. Una ÌJberschiebung ha luogo quando, tra due contenuti simili, avviene un processo di sovrapposizione (Oberein- anderlagerung) che fa si che l'oggetto cui è rivolto il nostro interesse sia colto attraverso il nuo vo momento che gli si sovrappone. Attraverso le determinazioni cogliamo, in trasparenza, il sostra to, attraverso le singole varianti prende forma il concetto: per questo Husserl si avvale della no zione di « sovra-scivolamento » tanto per discutere la tematica delle sintesi esplicitative, quanto per descrivere il processo stesso della variazione eide tica. Verbindung . . collegamento, Vergleicbung . . comparazione. Zusammennebmen riunire. Il soggetto riunisce in una collezione gli oggetti quando il suo sguardo si rivolge ora all'uno, ora all'altro, senza prestare però atten zione alle eventuali relazioni che tra quelli sussi stono (cfr. EU, pp. 174-7). La traduzione di Co sta (comprendere) può condurre a frain tendimenti.