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itinerari
culturali ed
enogastronomici
in Liguria
Terra di Liguria:
l’arcobaleno delle emozioni
C’è un’altra Liguria, alle spalle del mare.
Veirana
15 itinerari culturali
ed enogastronomici
Rossiglione
7
Campo L.
Tiglieto
Sassello Masone
Millesimo 6 Arenzano
Altare Stella
Varazze
Albisola Superiore
Osiglia Savona
Calizzano 5
Castelvecchio
di Rocca Barbena Finalborgo
4 Toirano
Borghetto
Nava d’Arroscia Zuccarello
Pornassio 3
Albenga
Triora Pieve di Teco
Molini di Triora
Pigna Badalucco
Apricale 2
Isolabona
Taggia
Dolceacqua
Perinaldo Imperia
1 Bordighera
Ventimiglia
I Borghi PAESE
più belli d’Italia BANDIERA ARANCIONE
www.borghitalia.it www.touringclub.it/bandiere_arancioni
Molini
di Triora
Argentina
Il percorso
Partenza Pigna N
Arrivo Partenza:
Ventimiglia.
S DolceacquaBadalucco
9 km,
Rocchetta Rocchetta Nervina
Nervina 15 km, 548
Apricale Isolabona 23 km,
Isolabona Pigna 29 km,
Perinaldo
Apricale 39 km,
Taggia
Perinaldo 45 km,
Dolceacqua Arrivo: A10
Bordighera 74 km.
20 Nervia Bussana
Vecchia
Caratteristiche:
Seborga Arma
ambientale, di Taggia
storico,
enogastronomico.
A10
Ventimiglia
Valli: Nervia.
Bordighera
Piantagioni di ulivi, vigneti, antichissimi borghi abbarbicati lassù, dove la mano dell’uo-
mo ha saputo stringere saggi compromessi con la natura. E poi ancora sorprendenti opere
d’arte, e gustosi quanto originali piatti tipici. La valle del Nervia e l’entroterra di Bordighera
meritano un soggiorno che può estendersi a intera vacanza.
Fra Bordighera e Ventimiglia si prenda, al- Doria. Merita una visita la quattrocentesca
l’altezza del ponte sull’omonimo torrente, la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate.
strada della val Nervia. Oltre Camporosso si Sull’altro lato del torrente è il rione fuori
raggiunge Dolceacqua, fra i più interessanti mura conosciuto come “Borgo”. Dolceacqua,
borghi di Liguria, tanto da guadagnarsi la oltre che per il vino Rossese, è rinomata per
Bandiera Arancione, marchio di qualità turi- le “michette”: piccole doppie brioches cospar-
stico ambientale per l’entroterra. se di zucchero cui è dedicata la Festa del 16
Colpisce immediatamente la suggestiva sceno- agosto. Proseguendo verso nord, si prenda
grafia costituita dal ponte medievale - un’uni- dopo breve tratto il bivio, sulla sinistra, per
ca arcata di ben trentatrè metri di luce ancora Rocchetta Nervina, tranquillo e affascinante
intatta a scavalcare il rio - e dal castello dei borgo. Meritano di essere visitati i ponti me-
Doria, fiero esempio di architettura militare. dievali a schiena d’asino e il centro storico,
Il castello domina le antiche case di quella dalla curiosa pianta a “Y”.
che viene chiamata, dal dialetto, “a Téra”: un Si scende ancora a fondovalle per risalire la val
dedalo di tortuose stradine, passaggi a volte, Nervia e si giunge a Isolabona, borgo dal carat-
arcate solenni, semplici abitazioni in pietra teristico castello a pianta quadrata, all’interno
viva alternate ad architetture nobili, come il del quale in estate si svolgono le più importan-
palazzo, meglio conosciuto come “Caminata”, ti manifestazioni d’arte e di cultura. Ma ciò che
con i suo portali decorati con lo stemma dei sorprende di più a Isolabona è il disegno otta-
Basili
Apricale
gonale della fontana sita nel centro storico. te da numerosi murales e pavimentazione in
Proseguendo a salire per la valle incontria- lastroni di arenaria. Numerosissimi i luoghi
mo Pigna, il cui nome indica la disposizione che meritano di essere visitati: uno su tutti,
a “grappolo” delle case lungo la collina. Di sulla piazza principale, l’oratorio barocco di
grande interesse è l’impostazione urbanistica San Bartolomeo, sorretto da arcate all’inter-
che vede le strade principali disporsi a cerchi no delle quali si cela un antico abbeveratoio,
concentrici collegati fra loro da angusti vicoli oggi impiegato come fontana. Dall’altro lato
chiamati “chibi”. Numerosissimi gli esempi di è la parrocchiale, ricostruita dopo il terremoto
architettura religiosa: la chiesa di San Michele del 1887, con un campanile ricavato da una
Arcangelo colpisce in particolare per la mae- torre del distrutto castello.
stosa facciata in pietra locale dal caratteristico Proseguendo da Apricale, si giunge a Perinaldo
colore nero su cui spicca uno stupendo rosone attraversando un territorio ricoperto per gran
in marmo bianco di Giovanni Gaggini. All’in- parte da uliveti. Il borgo si distende lungo la
terno, un polittico - capolavoro del Canavesio. collina. Spicca da lontano il bianco campanile
A Pigna si trovano anche le celebri Terme. Si della parrocchiale barocca di San Nicola, che
scende ancora a Isolabona e seguendo una al suo interno conserva la “tela delle anime”,
deviazione si sale nuovamente allo stupore attribuita alla scuola del Guercino.
intatto di Apricale, primo in Liguria ad entra- Ma Perinaldo è soprattutto il paese che diede
re ufficialmente nell’associazione “I Borghi più i natali all’illustre astronomo Gian Domenico
belli d’Italia” ed anch’essa Bandiera Arancione. Cassini. Testimone di questa presenza è l’Os-
Nato intorno all’anno 1000, il paese presenta servatorio Astronomico, ospitato nell’ex con-
una struttura complessa, con stradine allieta- vento francescano di San Sebastiano.
2 Badalucco,
Molini di Triora e Triora
Il fascino e il mistero della valle Argentina
Il percorso
Partenza N
Arrivo
Triora Partenza:
Taggia.
Molini S Bussana Vecchia
di Triora
10 km,
Badalucco 34 km,
Argentina Molini di Triora 47 km.
Pigna
Arrivo:
Triora 54 km.
Badalucco
chetta Caratteristiche:
ervina 548 storico,
olabona
Apricale artistico,
Perinaldo
ambientale,
Taggia
culturale.
Dolceacqua A10
Bussana
Valli:
Nervia
Vecchia Argentina.
Seborga Arma
di Taggia
A10
Bordighera Una pianura mediterranea e solare, ricca di opere d’arte e di prodotti della terra, lascia
gradualmente il posto alla ruvida bellezza di una valle angusta, in cui sopravvivono tradi-
zioni rurali e antiche leggende. Sorprendente ovunque la mano dell’uomo, che ha generato
architetture solenni e opere d’arte.
Basili
Bussana Vecchia
3 Borghetto d’Arroscia, Pieve
di Teco, Pornassio e Nava
Valle Arroscia: la strada del vino e dell’olio
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
Albenga.
S Ranzo 19 km,
28
582 Borghetto d’Arroscia
Nava 22 km,
Colle Vessalico 25 km,
di Nava
Pieve di Teco 30 km,
Pornàssio
Borghetto Ranzo
Albenga
Pornassio 36 km.
d’Arroscia
453 Arrivo:
Pieve
di Teco
T. Arroscia
Villanova
Colle di Nava 42 km.
Vessalico
d’Albenga
Caratteristiche:
A10
1 storico,
artistico,
28 enogastronomico.
548
Valli:
Arroscia.
Una terra rigogliosa, ideale per la villeggiatura e giustamente rinomata per i suoi pre-
giati prodotti. Fra questi spiccano l’olio extravergine e i vini Pigato e Ormeasco.
La storia delle località in una terra di passaggio e di confine è scritta nella bellezza
dei monumenti.
10
Basili
Pieve di Teco
presenta il punto di incontro tra l’ambiente zo, in località Villa, con campanile del XII secolo
mediterraneo e quello alpino. Meritano di es- e facciata, affreschi e portale quattrocenteschi.
sere visitati la chiesa romanica di San Dalmaz- Sopra Pornassio la SS28 conduce al Colle di
Nava, ampio valico circondato da praterie e
Lungo la strada del vino e dell’olio da boschi al confine fra Liguria e Piemonte.
L’olio extravergine e i vini rappresentano i I forti ottocenteschi dislocati nella zona te-
migliori prodotti di questa valle. Per quan- stimoniano la posizione strategica di questo
to riguarda i vini, inconfondibile è il bianco territorio.
Pigato. Ma il prodotto tipico di maggiore ri-
levanza è il vino Ormeasco, un rosso rubino
Basili
11
4 Zuccarello, Castelvecchio di
Rocca Barbena e Toirano
Fra medioevo, preistoria, natura
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
Albenga.
S Zuccarello 11 km,
Castelvecchio di Rocca
Grotte di Toirano Barbena 16 km,
Balestrino 27 km,
Castelvecchio
di Rocca Barbena Toirano Toirano 33 km,
Arrivo:
Zuccarello
T. Varatello
Borghetto S. Spirito
Borghetto S. Spirito 35 km.
Ceriale
Cisano Caratteristiche:
A10
paesaggistico,
582 panoramico,
T. Neva
storico, archeologico,
enogastronomico
Albenga Valli:
Neva e Varatella.
Un percorso di grande fascino attraverso alcuni fra i più caratteristici e meglio conservati bor-
ghi medievali dell’entroterra ingauno, in un contesto paesaggistico spettacolare e sorprendente
per la sovrapposizione o il rapido succedersi di ambienti tipici della macchia mediterranea, del
bosco classico, della montagna. Infine Toirano con le sue grotte, tesori geologici e preistorici.
Dal casello di Albenga, nella cui piana si col- Castelvecchio, aggrappato sui dirupi calcarei
tivano l’asparago violetto, i carciofi e la zuc- della Rocca Barbena (1142 m). Oltre la por-
china trombetta, si imbocca la SS582 verso ta “gotica”, l’abitato, sorvegliato dall’antico
la valle del Neva in uno scenario dominato castello (XI secolo) dei Clavesana. Il piazzale
da macchia mediterranea e ulivo. Superato della fortezza offre un grandioso panorama
Cisano si prosegue per Zuccarello. Pochi chilo- sulla vallata. I resti delle torri e le case for-
metri, ed ecco i ruderi del castello medioevale tificate ne richiamano l’origine strategica.
“annunciare” l’arrivo al borgo, al fondo di una Suggestivo il dedalo di caruggi, le fontane
gola a monte della confluenza con il fiume e, fuori mura, il bizzarro cimitero a forma di
Pennavaira. Fondato dai Clavesana nel 1248, cuore. I rifacimenti barocchi hanno risparmia-
il borgo è percorso in tutta la sua lunghezza to il campanile duecentesco della parrocchiale
da due file di portici bassi e austeri, rimasti dell’Assunta, l’oratorio di piazza della Torre e
pressoché intatti in più di seicento anni. Ai le cappelle di San Bernardo e di San Michele.
ruderi del castello si arriva percorrendo un Da segnalare nel mese di giugno per i più pic-
sentiero. Zuccarello è famosa soprattutto per coli e non solo: “Il Paese dei Balocchi, i giochi
il suo ponte medievale a schiena d’asino che di un tempo a Castelvecchio”.
si raggiunge, sempre dal centro, attraverso un Si scende verso la val Varatella, lungo una stra-
viottolo con splendide volte medievali. da tortuosa e panoramica. Oltre Balestrino, ecco
Oltrepassando Zuccarello si risale al borgo di Toirano, nota per i suoi frantoi, per la focaccia
12
Basili
13
5 Finalborgo, Calizzano,
Osiglia e Millesimo
Percorso medievale fra castagneti e faggeti
Millesimo Il percorso
Partenza 28 bis Carcare N
Arrivo 29 Partenza:
A6
Altare Finale.
S Finalborgo 2,5 km,
Calizzano 28 km,
F. Bormida
di Pallare F. Bormida Bardineto 38 km, xxx
Un percorso per comprendere quanto possa essere varia la Liguria: preistoria, geologia,
panorama, verde mediterraneo e boschi di castagni e faggi.
E ancora l’acqua, con torrenti e laghi.
Da Finalborgo a Millesimo, alla scoperta del Medioevo.
La storia del Finalese è molto antica, reperti tiacque fra costa ed entroterra. Si prosegue
ritrovati nelle numerose grotte e raccolti nel all’ombra verdissima di faggi, castagni, roveri,
civico museo del Finale testimoniano la pre- ormai con le spalle rivolte al Mediterraneo.
senza umana sin dalla preistoria. Famose le Si arriva presto a Calizzano, appoggiata in
caverne delle Arene Candide, delle Fate, della una conca dal verde intenso e rasserenante,
rocca di Perti, del Rio, e soprattutto la grotta consigliata è anche una deviazione per la li-
di Pollera o di Pian Marino, fra le più estese. mitrofa Bardineto.
Da ammirare il complesso di falesie calcaree L’itinerario ritorna sul suo passo, cioè sul colle
con pareti alte fino a 80 metri, ideali quanto del Melogno, e prosegue in quota fino al bivio
immense palestre di roccia. Ad un paio di chi- per Bormida. Località di passaggio, certo, ma
lometri dalla costa ecco Finalborgo, luogo che il suo Comune vanta la percentuale più alta
rientra a pieno titolo fra i “Borghi più belli di verde in tutta Italia. Un primato fatto di
d’Italia”, capitale dei marchesi Del Carretto di fitti boschi a latifoglie, presagio di silenzio e
Castello Gavone, residenza costruita nel 1191 di quiete. È immersi in questo paradiso che
sulla collina, della quale oggi rimane soprat- si scende a Osiglia (637 m), graziosa località
tutto l’elegante torre del Diamante oltre alle nota per il suo scenografico lago artificiale.
intatte mura cittadine del XIII secolo. Sott’acqua si trova una parte del paese, som-
L’itinerario lungo la SP490 procede fino al col- mersa quando fu costruita la diga. Sport sul
le del Melogno, splendido e panoramico spar- lago e pesca nella riserva ittica sono le attivi-
14
Veirana
Finalborgo
15
6 Albisola Superiore, Stella,
Giovo, Sassello e Altare
Artigianato artistico e arte della natura
Il percorso
Partenza N
Arrivo Sassello Partenza:
Albisola Superiore.
Dego 542 S Stella San Giovanni
Pontinvrea 10 km,
Il Giovo 14 km,
29 C.le del Sassello 22 km,
Giovo Pontinvrea 32 km.
Stella Arrivo:
S. Giovanni Altare 53 km.
334
T.
Caratteristiche:
Carcare Sansobbia artistico - artigianale,
paesaggistico,
Altare
Albisola
panoramico,
29
Superiore Celle
Ligure
storico, archeologico,
A6 Albisola sportivo,
gastronomico.
A10
Savona
Mallare Valli: Sansobbia.
Il meglio dell’artigianato artistico savonese nelle ceramiche di Albisola e nel vetro di Altare;
un percorso contornato da scenari verdissimi e cangianti, aperti a sorprendenti panorami
sulla costa ligure. Sassello è un’oasi nel parco del Beigua ed è rinomata per le sue numerose
specialità gastronomiche.
Note come patria della ceramica artistica, le terizzata dalle massicce fortificazioni napo-
due Albisole (Superiore e Marina) vantano leoniche: siamo sull’Alta Via dei Monti Liguri,
radici romane, come testimoniano i reperti e questo tratto è percorribile anche a piedi e
dell’antica Alba Docilia. Meritano una visita in mountain bike.
il Museo della Ceramica e le diverse botteghe Dal Giovo si raggiunge Sassello. Adagiata in
artigianali; in esse è possibile osservare tutta una zona di prati e di boschi è la prima, storica
la fase lavorativa della ceramica e ammirare i “bandiera arancione” d’Italia. Centro culturale
soggetti paesaggistici realizzati nel caratteri- tra i più importanti dell’entroterra savone-
stico stile “antico Savona bianco-blu”. se, Sassello ospita il Museo di archeologia e
Vale la pena di fare quattro passi sulla bellis- storia locale nel palazzo Perrando. Nel borgo
sima “Passeggiata degli Artisti”, che unisce le spiccano secenteschi palazzi affrescati e chiese
due Albisole. barocche, mentre le chiese della Concezione e
Percorrendo la Provinciale 334, si incontra di San Giovanni custodiscono sculture del Ma-
Stella, composta da cinque frazioni circonda- ragliano. La torre dei Saraceni domina Bastia
te dalla macchia mediterranea e da boschi di Soprana mentre il borgo quattrocentesco di
faggi e castagni; nella frazione di San Giovan- Bastia Sottana conserva i ruderi di un castello.
ni è possibile visitare la casa natale di Sandro Sotto il profilo gastronomico, Sassello è nota
Pertini. Qui si acquista la tipica formaggetta. soprattutto per i suoi amaretti e per i funghi,
Si sale fino al passo del Giovo, località carat- preparati sia essiccati che sott’olio.
16
Basili
Ceramiche di Albisola
Sassello si trova nel Geoparco europeo del 8700 ettari è il più esteso della Liguria, con
Beigua e ne ospita, a Palazzo Gervino, un una rete di sentieri lunga 500 Km.
centro visite. Il parco del Beigua con i suoi Si ritorna al passo del Giovo e si raggiungono
Pontinvrea e poi Altare, adagiata in una conca
La formaggetta di Stella boscosa. Pare che già nel sec. XI - XII il patri-
Formaggio di latte vaccino o misto (vacci- monio forestale di questo straordinario tratto
venisse sfruttato per fornire il combustibile
no e ovino, vaccino e caprino), dalla tipica necessario alla produzione del vetro. Sta di
forma cilindrica di circa 12 cm di diame- fatto che qui, nel 1495, fu fondata l’Universi-
tro. Il colore esterno va dal giallo pallido tà del Vetro. Si può visitare il Museo del Vetro
al giallo più intenso in funzione della ospitato nella splendida villa Rosa, fulgido
stagionatura. La pasta ha una consistenza esempio di liberty.
morbida fino a sfaldabile in funzione del-
la stagionatura; il gusto risulta delicato o
saporito, con aroma caratteristico legger-
Calzia
mente acidulo.
Spesso viene consumata tagliata a fette
sottili e semplicemente cosparsa di olio
extravergine di oliva e pepe, con l’ag-
giunta di olive taggiasche. Spesso, questo
tipo di formaggio viene conservato anche
sott’olio.
17
7 Campo Ligure, Rossiglione
e Tiglieto
Nelle valli del latte
Il percorso
Partenza Rossiglione N
Arrivo Partenza:
Masone.
T Stura
T. Orba
Campo
Ligure
S Campo Ligure 5 km,
Rossiglione 8 km,
Tiglieto A26 Tiglieto 20 km,
456 Passo del Faiallo
42 km.
Arrivo:
Masone Masone 55 km.
S. Pietro
d’Olba Caratteristiche:
paesaggistico,
panoramico,
storico,
Passo culturale.
del Faiallo
Voltri
Valli:
Stura e Orba.
A10
Il verde folto delle valli Stura e Orba, custodi di tradizioni artigianali quali la lavorazione
della filigrana e del ferro.
I prodotti del territorio, dal latte ai frutti di bosco.
E negli antichi borghi, il fascino del Medioevo e dell’arte.
Dal casello di Masone si prende per Campo ta. Nella parrocchiale è esposto un dipinto di
Ligure. La strada scorre a fianco del consorzio Bernardo Strozzi, artista nato proprio a Campo
delle valli genovesi, dove si producono latte e Ligure. L’oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco,
latticini freschi. Dopo altri pochi chilometri, infine, ospita a Natale un suggestivo presepe
ecco la capitale della filigrana, arte che con- meccanizzato. Campo Ligure è immerso in una
siste nel lavorare finissimi fili di metallo pre- natura rigogliosa. Gli escursionisti potranno
zioso per produrre oggetti dal disegno lieve scegliere fra uno dei numerosi sentieri o una
e ricercato. I migliori elaborati provenienti da visita al Giardino Botanico montano di Prato-
ogni parte del mondo sono esposti nel museo rondanino.
di Campo Ligure, mentre la mostra annuale Successiva tappa dell’itinerario è Rossiglione,
celebra la tradizione e la produzione artigia- composto da due nuclei (Inferiore e Superiore),
nale a partire dall’ultima domenica di agosto. entrambi fondati nel Medioevo, oggi uniti in
Alle spalle del paese si staglia il Castello Spi- un unico centro. Il borgo antico di Rossiglione
nola, oggi restaurato e aperto per concerti e è caratterizzato da caruggi stretti e da portici
iniziative culturali. In basso, a fianco della bassi retti da pilastri robusti. Di notevole inte-
strada provinciale, richiama l’attenzione il resse è il sentiero della val Gargassa, caratte-
ponte antico sullo Stura, mentre la piazza rizzato da un canyon bagnato dalle acque del
principale è impreziosita dal fasto di Palazzo torrente e dominato dallo scenario delle Rocce
Spinola, con la sua scenografica facciata dipin- Nere: un “impasto” di terra e sassi dal sugge-
18
Calzia
Campo Ligure
Revzora
È una focaccina di farina di mais, olio,
acqua e sale ed è tipica della Valle Stura.
La cottura avviene in tegami nel forno a
legna e il risultato è di un prodotto fria-
bile e molto saporito. Solitamente viene
accompagnato ai salumi tipici del luogo. Campo Ligure
19
8 Busalla, Casella, Montoggio
e Crocefieschi
Nei luoghi della villeggiatura genovese
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
Busalla.
S Casella 7 km,
Montoggio 14 km,
Crocefieschi Crocefieschi 29 km.
Arrivo:
Busalla 36 km.
Busalla
A7
35 Caratteristiche:
paesaggistico,
Casella escursionistico,
culturale.
Valli:
Scrivia
Montoggio
226
Nelle località storiche della villeggiatura genovese, per ritrovare tradizioni, buoni sapori e
quiete. Una terra placida, verde, da scoprire piano piano, magari a piedi, lungo sentieri
classici. Oppure passeggiando per le stradine degli antichi borghi, dove la storia pare es-
sersi fermata.
In valle Scrivia si trovano i luoghi storici del- Da Casella, invece, si può salire direttamente
la villeggiatura dei genovesi. Una tradizione a piedi al monte Maggio, che domina la loca-
sottolineata dalla presenza di ville e villette lità appartenuta un tempo ai Fieschi. La pre-
che rappresentano un compendio di stili ar- senza dei signori feudali è significata oggi dal
chitettonici, dal liberty agli anni Sessanta. La palazzo nobiliare, con torre e corte interna,
tradizione della villeggiatura appartiene or- che si affaccia sulla piazza del paese. La par-
mai al passato, ma un viaggio in queste terre rocchiale di Santo Stefano custodisce dipinti
permette la (ri)scoperta di luoghi, usi, sapori, del Fiasella e del De Ferrari.
tesori artistici. Sette chilometri separano Casella da Montog-
Dal casello autostradale di Busalla si prosegue gio, altra bella e classica località di villeggia-
per Savignone e si giunge a Casella, capolinea tura. Montoggio rivendica i natali di Giovan
dell’omonimo caratteristico trenino, la ferro- Battista Perasso, detto Balilla, il ragazzo che,
via a scartamento ridotto attiva dal 1929 che lanciando un sasso contro un gruppo di sol-
prende il via da Piazza Manin a Genova. Chi dati austriaci nel dicembre 1746, diede inizio
ama le escursioni può salire sul trenino e alla rivolta dei genovesi contro l’invasore. Ri-
scendere a Sant’Olcese. Nei pressi di questa nomata per le sue formaggette, per le patate
località famosa per il suo prelibato salame, si bianche, per alcune ricette storiche a base di
trova il sentiero botanico di Ciaè che raccoglie pere o di castagne, località di villeggiatura
trenta specie arboree tipiche della zona. delle nobili famiglie di un tempo, Montoggio
20
Basili
Montoggio
conserva opere d’arte, in parte ospitate nel- sionisti. Da questa località parte il sentiero
la quadreria della chiesa parrocchiale di San per le rocche del Reo Passo (passo malvagio)
Giovanni Decollato. e della Carrega del Diavolo. Sentieri non proi-
La cultura popolare, sotto forma di ex voto, bitivi, purché percorsi con la dovuta attenzio-
caratterizza il Santuario delle Tre Fontane, ne da escursionisti esperti.
dal quale partono alcuni itinerari escursioni-
stici. Proprio da qui si raggiunge il lago di val
Basili
La patata quarantina
La patata bianca quarantina, per la quale
a Montoggio si tiene la più antica sagra
dell’entroterra genovese, è ideale per ac-
compagnare le trenette al pesto, per fare
l’impasto degli gnocchi e per la focaccia
con le patate, cui si sposano molto bene
le formaggette di Crocefieschi e quelle di
Montoggio.
Lo sciroppo di rose
La coltivazione di rose da sciroppo un
Castagne e pere tempo era molto diffusa, oggi è una ra-
È un’antica ricetta estiva tipica di Montog- rità e lo sciroppo di rosa, bevanda rinfre-
gio, meritevole di riscoperta: le castagne scante e dissetante, è protetta con il pre-
secche avanzate dell’inverno venivano sidio Slow Food. Lo sciroppo si ottiene
messe a bollire e a metà cottura venivano dai petali di rosa, lasciati in infusione in
aggiunte le pere intere. Si impiegavano le acqua bollente, poi filtrati e nuovamente
pejette da esté (pere piccole estive), ap- bolliti con l’aggiunta di zucchero e succo
prezzate per la polpa dolce. di limone.
21
9 Torriglia, Fontanigorda,
Rovegno e Gorreto
La montagna ricca di storia
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
Gorreto Torriglia.
S Propata 15 km,
Montebruno 28 m,
Rovegno Fontanigorda 39 km,
Rovegno 47 km.
Propata Arrivo:
Gorreto 53 km.
45 Caratteristiche:
paesaggistico,
Fontanigorda ambientale,
escursionistico,
Montebruno gastronomico,
Torriglia culturale.
Valli:
Trebbia.
Il verde dei pascoli, dei boschi, delle montagne. Il celeste dei torrenti e del lago del Brugne-
to. È lo scenario idilliaco della val Trebbia, un mondo punteggiato da caratteristici borghi in
cui vivere, o solo soggiornare, è bello e rasserenante. Terra di boschi, di funghi, di prodotti
genuini, la Val Trebbia offre la materia prima per piatti di prelibata semplicità.
Torriglia è il punto di accesso alla Val Trebbia ed semplicità, il borgo cela importanti tesori ar-
una delle più classiche località di villeggiatura tistici: la parrocchiale di San Lorenzo conserva
per i genovesi. Per il suo verde, la sua quiete, una scultura lignea del Maragliano. Da Propa-
l’aria buona, i suoi canestrelletti. La suggestiva ta si prosegue la scenografica “circonvallazio-
frazione di Pentema è detta il “paese - presepe” ne” del Brugneto. Chi preferisce il contatto
sia per le sue caratteristiche, sia perché ospita, diretto con la natura potrà costeggiare le rive
tutti gli anni, un presepe rappresentante, negli del lago seguendo il bellissimo percorso ad
abiti delle figure e nelle ambientazioni, la vita anello, ricco di sorprese, specie in autunno
e le attività rurali di un tempo. Torriglia offre quando non è inconsueto avvistare i daini.
la possibilità di numerose escursioni, tra le più Oltre Retezzo la strada sbocca sulla SS45.
importanti risulta la direttissima per il monte Da qui si raggiunge Montebruno, custode di
Antola (1597 m) al centro dell’omonimo parco costumi e tradizioni locali: il Museo di Cul-
naturale regionale, dalla vetta del quale si può tura Contadina, allestito presso il convento
godere di un panorama a 360°, dal porto di Ge- agostiniano, conserva oggetti della civiltà
nova alle Alpi Pennine. preindustriale, ordinati per temi e cicli di la-
La strada per Propata offre stupendi scorci vorazione. Fra i monumenti più significativi,
panoramici sui pascoli e sul lago del Brugne- un antico ponte di pietra a quattro arcate e
to, bacino artificiale inaugurato nel 1959 e il quattrocentesco santuario di Nostra Signora
principale risorsa idrica di Genova. Nella sua di Montebruno.
22
Calzia
Lago di Brugneto
Il Canestrelletto di Torriglia
Basili
Funghi e patate
Fra i prodotti principali del territorio vi
sono i funghi porcini e le patate. Prodotti
che si sposano felicemente se tagliati a
fettine e posti in una teglia cosparsa di
olio, unitamente ad aromi quali l’alloro, il
sale, ed eventualmente aglio. Il tutto cuci-
nato nel forno, ad esaltare l’amalgama di
sapori e a rendere croccanti le patate. Torriglia
23
10 Leivi, San Colombano,
Lorsica
Orero
Certenoli, Carasco e Ne Borzonasca
Lavagna Valli:
Val Graveglia
Un percorso breve ma assai vario attraverso alcune località dell’entroterra tigullino per-
mette di passare in rapida successione dal mondo dell’ulivo a quello del castagno, andan-
do alla scoperta di antiche attività estrattive o ammirando lo stupore discreto di piccoli,
antichissimi borghi.
Leivi, ovvero un paese tra mare e monti. rono sei chilometri. Tutte in stile barocco le
Si trova infatti a cavallo di un crinale che of- chiese della località.
fre uno splendido panorama sul Tigullio da Da Leivi si scende velocemente verso il fon-
un lato, sulla Fontanabuona a settentrione. dovalle della Fontanabuona, nota per l’estra-
Caratteristiche scenografiche che si rispec- zione e per la produzione dell’ardesia. Si
chiano anche nella produzione tipica del- prende la SS225, che attraversa la vallata e,
l’olio extravergine di oliva. Leivi è stato non in comune di San Colombano Certenoli, si se-
a caso definito “paese dell’olio” e qui ogni gue l’indicazione per Carasco, paese situato
anno viene assegnato un premio al miglior alla confluenza dei torrenti Lavagna e Sturla
olio extravergine del Tigullio. Ma quassù si nonché conseguente crocevia di importanti
raccolgono pure le nocciole, protagoniste di direttrici. Una caratteristica, questa, che ha
una sagra agostana. rappresentato storicamente più croce che
Si sale da Chiavari, a Leivi. Chi vuole può delizia per Carasco. Ne è prova la distruzio-
prendere uno spettacolare sentiero, salutare ne degli antichi castelli eretti sull’altura di
e invitante alternativa all’automobile. È il Paggi, dei quali non restano che tracce delle
sentiero detto “delle cinque torri”; quattro di fondamenta, e del castello dei Fieschi nella
esse sono campanili, la quinta fu eretta per zona di Rivarola.
avvistare navi nemiche. Il sentiero richiede Da Carasco, seguendo la strada per la Val
tre ore di cammino, in macchina si percor- Graveglia, ci si immerge nel territorio comu-
24
Basili
Carasco
nale di Ne; paese dalle molti frazioni, il cui temente è stato aperto il Museo minerario.
territorio è solcato da torrenti e modellato da Interessante è la frazione di Cassagna, per il
pascoli o da boschi. È una terra che dà buoni suo centro medievale ma soprattutto per lo
prodotti, a cominciare da quella patata bianca spettacolare ponte Cambiaso, lungo la strada
quarantina che risulta fra le più apprezzate in che unisce Cassagna a Nascio. Edificato a un
Liguria (viene anche impiegata per la prepa- solo fornice nel Settecento, il ponte si affaccia
razione della locale torta baciocca) e da alcu- su un impressionante dirupo di circa 50 metri.
ne buone produzioni di vini, dal Ciliegiolo alla Al termine dell’itinerario si potrà facilmente,
Bianchetta al Vermentino oltre al singolarissi- tornati a Carasco, raggiungere il casello auto-
mo profumo di Zerli. stradale di Lavagna.
Uno dei motivi di interesse della vallata -
peraltro ricca di sentieri escursionistici - è
Basili
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11 Ardesia e alte vette
Cogorno, Rezzoaglio e
Santo Stefano d’Aveto
Il percorso
Partenza 45 N
Arrivo Rezzoaglio S. Stefano Partenza:
d’Aveto Lavagna.
L. delle Lame
S Cogorno 3 km,
Passo
Borzonasca 17 km,
della Scoffera 586 L. degli Abeti Rezzoaglio 44 km.
offera Arrivo:
Santo Stefano d’Aveto
L. di Giacopiane 52 km.
Gattorna Lorsica
Carasco Ne
Leivi
Valli:
A12 225 Sturla,
Cogorno
Aveto.
Chiavari
Lavagna
Alle spalle del Tigullio, un mondo ricco, con antiche abbazie, cave di ardesia, laghetti mon-
tani, località sciistiche, prodotti tipici dai funghi al miele, dalle patate alle castagne. È una
Liguria inattesa, che raggiunge e supera i mille metri di altitudine; una Liguria vicina alla
costa e lontana dal traffico.
Non è casuale il nome di Lavagna: nel suo to era percorso nell’Ottocento dalle portatrici
porto veniva caricata l’ardesia destinata a di ardesia, che dalle cave scendevano cariche
Genova. Ardesia che giustifica un itinerario di lastre al porto di Lavagna. Lungo il sentie-
di scoperta e di conoscenza: dal casello di ro sono segnalati gli ingressi ad alcune cave,
Lavagna occorre procedere verso l’entroterra. mentre numerosi sono gli esempi di impiego
A pochi chilometri, ecco San Salvatore di Co- della pietra nera nell’architettura rurale.
gorno, o San Salvatore dei Fieschi, sede del- A fine escursione si procederà ancora verso
l’omonima basilica voluta da papa Innocenzo nord, imboccando la SS225, quindi la SS586
IV (un Fieschi): un angolo di Medioevo in una per Santo Stefano d’Aveto, raggiungendo Bor-
zona, circondata da piccoli uliveti, che com- zonasca, con il suo centro storico e, in partico-
prende anche il palazzo della stessa famiglia lare, la non lontana Abbazia di Borzone, che
genovese. risulta fra i primi insediamenti benedettini in
Esempio romanico - gotico, la chiesa conserva Italia. Il complesso, in stile gotico - romanico,
un ampio rosone, il portale con arco ogivale colpisce per il massiccio campanile. L’Abbazia
e lunetta affrescata. Massiccio il campanile è immersa nel verde, e gli amanti della na-
mentre l’interno è in ardesia. tura apprezzeranno, in zona, anche il lago di
Dalla basilica parte il sentiero ad anello del- Giacopiane. Mentre non lontano dall’Abbazia,
l’ardesia, che conduce alle antiche zone di scolpito sulla Rocca di Borzone, è il “volto di
estrazione del monte San Giacomo. Il traccia- Cristo”, la più grande scultura rupestre paleo-
26
Basili
Chiavari
litica d’Europa con i suoi sette metri di altez- risalgono a 2600 anni fa. Per visitare l’area è
za e quattro di larghezza. necessario fare richiesta preventiva agli uffici
Oltre Borzonasca la strada sale ai 700 metri del Corpo Forestale della regione.
di Rezzoaglio, che fa parte del Parco Natu- Si torna sulla strada principale per giungere
rale Regionale dell’Aveto e sorge ai piedi del infine a Santo Stefano d’Aveto, bandiera aran-
monte Aiona (1692 m). Una strada asfaltata cione per la bellezza straordinaria del pae-
conduce, oltrepassata la località e seguita, saggio e per l’organizzazione della ricettività
dalla frazione Magnasco, una deviazione sulla turistica. Oggi Santo Stefano rappresenta una
destra, all’incantevole lago delle Lame, di ori- rara località sciistica della Liguria, in cui in
gine morenica, nelle cui acque si rispecchiano estate l’aria mite e fine invita a una passeg-
gli alberi che lo circondano. Più in alto c’è la giata o a più impegnative escursioni, conside-
riserva delle Agoraie, chiusa al pubblico, con rato che il Parco dell’Aveto comprende alcune
il Lago degli Abeti che conserva sul fondo, vette intorno ai 1500 metri: i monti Penna,
ben visibili, resti fossili di abete bianco che Maggiorasca, Aiona, Zatta e Groppo Rosso.
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12 Lumarzo, Gattorna, Lorsica,
San Colombano Certenoli
Lungo la via dell’ardesia
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza: Genova.
Galleria Ferriere 12 km,
S Passo della Scoffera
35
A7
12 km,
Lumarzo 14 km,
45
S. Stefano
d’Aveto
Gattorna 19 km,
Rezzoaglio
226
Cicagna 26 km,
Passo
della Scoffera 586 Lorsica 32,5 km,
Scoffera
Cicagna 39 km,
Vallebuona Isolona di Orero 41 km,
45 Gattorna Lorsica
San Colombano
Lumarzo
225
Orero Borzonasca Certenoli 48 km,
Cicagna Isolona Carasco 51 km.
A12 S. Colombano
Arrivo: Lavagna 55 km.
Genova Certenoli
A12
Carasco
Leivi Ne
Caratteristiche:
225
Cogorno
storico, geologico
Chiavari
Lavagna Valli: Fontanabuona
Una valle che si distende parallela alla costa del Tigullio, così vicina al mare da godere di
un clima mite.
È la Fontanabuona, la valle dell’ardesia. Qui si estraeva e si estrae la preziosa pietra nera,
utile per l’edilizia, per le lastre del biliardo, per l’arredamento e per l’oggettistica.
28
Basili
Cicagna
te: affacciata sulla strada, un’antica struttura In frazione Romaggi si celebra (a fine luglio)
per la lavorazione dell’ardesia perfettamente la sagra della carne in s’a ciappa, cotta su la-
restaurata ospita un centro espositivo e di stre di ardesia.
accoglienza dei visitatori. Da San Colombano si prosegua fino a Carasco e
La via dell’ardesia prosegue in modo sugge- ancora per il casello autostradale di Lavagna.
stivo a Isolona di Orero, dove si possono vi-
sitare le cave per l’estrazione dell’ardesia. Sul
Basili
29
13 San Pietro Vara, Varese
Ligure, Sesta Godano
La valle del biologico
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
S. Colombano
Varese Sestri Levante.
Ligure S Castiglione Chiavarese
Carasco
Ne
10 km,
S. Pietro San Pietro Vara 23 km,
Vara
Varese Ligure 28 km,
225
Castiglione
Carrodano 54 km.
523 Sesta
Chiavarese
Godano
Caratteristiche:
Sestri
A12 naturalistico,
F. Vara
Levante storico,
Carrodano
ambientale,
gastronomico.
Valli:
Alta Vara.
Un solo corso d’acqua, in Liguria, merita la definizione di fiume: il Vara. Le sue acque at-
traversano un territorio dal verde folto, mentre le quote più elevate sono caratterizzate dal
pascolo, base per produzioni di eccelsa qualità. Al fascino della natura si abbina la mano
dell’uomo, che ha disegnato borghi dal disegno raro e dalle suggestioni uniche
Dal casello di Sestri Levante si imbocca la e ciascuna delle facciate dipinte in colori di-
strada 523 procedendo dapprima in pianura versi e affacciate sulla piazza centrale esalta
lungo il corso del Petronio per prendere quin- anche cromaticamente il gioco delle forme
di a salire con decisione sempre maggiore: il architettoniche. Il borgo è circondato dal fos-
territorio di Castiglione Chiavarese passa dai sato naturale del Vara e protetto a nord dal
271 ai 1094 metri del monte Alpe, che offre bel castello in pietra viva. Non lontano dal
dalla sua vetta un panorama sorprendente nucleo centrale si trova il ponte di Grecino,
fino al bianco marmoreo delle Alpi Apuane. caratteristico per il suo disegno essenziale.
Oltre Castiglione si sale fino a San Pietro Vara, Un simile gioiello urbanistico esalta la natura
frazione di Varese Ligure, circondata dal verde che lo circonda, una natura di alta quota (i
dei vigneti. E a pochi chilometri, Varese Ligu- mille metri del Passo di Cento Croci non sono
re, uno dei più caratteristici “borghi rotondi” lontani) fatta di aria sottile e di pascoli.
della val di Vara. Il riconoscimento della ban- Agricoltura e allevamento biologici caratte-
diera arancione conferma una vocazione che rizzano le attività di Varese Ligure, regolate
ne ha fatto il primo comune in Europa a cui secondo canoni e disciplinari di genuinità e di
è stata rilasciata la certificazione ambientale, qualità. Un territorio ideale per prodotti ge-
grazie al rispetto dimostrato per la natura. Il nuini quali le carni bovine, il latte e i latticini
suo centro storico, detto appunto Borgo Ro- che eleggono Varese Ligure a capitale della
tondo, appare come rannicchiato su se stesso, valle del biologico. Un territorio apprezzato
30
Calzia
Varese Ligure
dagli amanti delle escursioni: da Varese sale Il modo più agevole per concludere l’itinera-
un sentiero che raggiunge l’Alta Via e il Passo rio, da Sesta Godano, è raggiungere il casello
di Cento Croci. Poco oltre si può scendere, in di Carrodano, lungo la A12.
mezzo ai pascoli, a Caranza e tornare a Varese
in corriera.
L’itinerario prevede il ritorno a San Pietro
Calzia
31
14
Intorno al fiume Vara
Vezzano Ligure, Calice
al Cornoviglio e Brugnato
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
La Spezia,
S Santo Stefano Magra.
Calice al Vezzano Ligure 4 km,
Brugnato Cornoviglio
Calice al Cornoviglio
566
25 km,
Borghetto
Borghetto Vara 41 km.
di Vara Arrivo:
A12 Brugnato 43 km.
F. Vara
Caratteristiche:
Follo
storico,
1 Santo Stefano paesaggistico,
Vezzano di Magra enogastronomico.
Ligure
Valli:
La Spezia Bassa Magra,
Media Bassa Vara
Un itinerario disegnato dal corso del Vara, che accoglie, non lontano dalle sue rive, borghi
incontaminati e mirabilmente conservati. E altri ne ha spinto lassù, su monti e rupi, al ri-
paro da assalti e assedi.
Realtà da scoprire passo dopo passo, atmosfere da respirare e profumi da assaporare.
Borgo medievale, appollaiato su una rocca a occasione della vendemmia. La festa prevede
strapiombo, Vezzano Ligure dà un’idea della anche il Palio dei Rioni, che si sfidano per
sua inespugnabilità. Per raggiungere il borgo contendersi lo strazo, il palio appunto.
si esce dall’autostrada a La Spezia - Santo La strada fra Vezzano e Calice al Cornoviglio
Stefano Magra e si imbocca la superstrada si sviluppa soprattutto in pianura e attraver-
per il capoluogo. Presa l’uscita per Vezzano, si sa la località di Follo. Una deviazione in salita
incontra il primo dei due borghi che lo costi- conduce a Calice al Cornoviglio, dominata da
tuiscono, Vezzano Inferiore, e poi il borgo an- un superbo castello che sorveglia il borgo
tico di Vezzano Superiore che domina la vasta medievale. Le famiglie genovesi dei Fieschi,
pianura in cui il Vara confluisce nel Magra. dei Doria, e dei Malaspina caratterizzarono la
Molti i segni del Medioevo già nella parte in- storia di questo borgo. All’interno del Castello,
feriore del borgo in cui si trovano l’intatta tor- sede delle attività culturali cittadine, si trova il
re pentagonale e l’arco di San Giorgio. Lungo Museo dell’Apicoltura. I boschi intorno a Cali-
la via centrale del borgo superiore si affaccia- ce preludono all’Alta Via dei Monti Liguri, che
no edifici rinascimentali. Dello stesso periodo lambisce i 1162 metri del monte Cornoviglio.
è il santuario di Nostra Signora del Soccorso, Terminata la visita, si scende nuovamente nel-
edificato dopo un’epidemia di peste. Vezzano la piana del Vara. Oltre il suggestivo borgo di
Ligure è protagonista della Sagra dell’Uva che Rocchetta Vara, ecco Brugnato, eletto di re-
si svolge la terza domenica di settembre, in cente bandiera arancione grazie al suo centro
32
Basili
Vezzano Ligure
storico. Il paese nacque attorno ad un’abbazia sacri quali il secentesco Santuario di Nostra
benedettina, fondata presumibilmente nel VII Signora dell’Ulivo, adagiato su una collina.
secolo. Il borgo è una perla, con le sue porte A fondo valle, il Vara scorre placido e invita a
medievali (Soprana e Sottana) intatte, una par- un’escursione in canoa.
rocchiale dedicata a San Pietro di origini paleo-
cristiane, il Palazzo Vescovile costruito a fianco
della cattedrale (originaria dell’XI secolo).
Basili
33
ra 15 Sarzana, Castelnuovo Magra,
Ortonovo e Luni
Lunigiana, una terra millennaria
Il percorso
Partenza N
Arrivo Partenza:
Sarzana.
Magra S Castelnuovo Magra
Sarzana 9 km,
Castelnuovo Ortonovo 22 km.
Arrivo:
Magra Luni 30 km.
Ortonovo
Caratteristiche:
storico,
monumentale,
A12 artistico,
Luni archeologico.
1
Valli:
Magra.
Specchio della storia di Sarzana è la fortezza nuovo Magra. Il paese, su cui sventola la ban-
di Sarzanello, che domina la città dall’alto. diera arancione, divenne sede vescovile nel
Citata come Castrum Sarzanae nel 963 e pas- Duecento, con il Palazzo voluto dai vescovi di
sata nel Trecento a Castruccio Castracani, la Luni nel 1274 ad ampliare il vecchio castello
fortezza fu ampliata nel Quattrocento da Lo- di Santa Maria; esso conserva tratti della cin-
renzo il Magnifico, con quella “cittadella” che ta muraria e due torri angolari. Qui nel 1306
conferisce al complesso l’attuale, imponente Dante Alighieri mediò la pace con il vescovo
aspetto, grazie ai torrioni rotondi e l’ampio di Luni per conto dei Malaspina. Nella par-
fossato. La cattedrale di Santa Maria Assunta rocchiale di Santa Maria Maddalena si trova
(XIII secolo) conserva un crocifisso dipinto da il “Calvario”, attribuito a Bruegel il Giovane.
Mastro Guglielmo (1138) e opere del Fiasella; Circondata da uliveti e vigneti, Castelnuovo è
più antica è la pieve romanica di Sant’Andrea. terra di vini pregiati quali il Vermentino dei
Fra i palazzi nobili del centro spicca la trecen- Colli di Luni, ottimo compagno dei tipici pa-
tesca casa - torre dei Bonaparte, antenati di nigacci, e il Rosso dei Colli di Luni.
Napoleone. Sarzana è altresì nota per l’arti- Fondata dopo il Mille, Ortonovo presenta an-
gianato del ferro battuto, per le botteghe di cora notevoli resti della cinta muraria, ma è
antiquari e restauratori e per la spungata, un soprattutto la pianta circolare a sottolineare
dolce squisito. le necessità difensive del complesso. Della
Pochi chilometri dividono Sarzana da Castel- fortezza rimane un torrione rinascimentale,
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Basili
Tellaro
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Per informazioni:
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