Sie sind auf Seite 1von 7

12.10.

2010
Le differenze imposte tra Nord e Sud.
Saggio di
Ovvero la guerra dei memi.
EUGENIO IORIO

l meme è una unità di informazione: una frase, un concetto, un modo di


Facebook
dire, una musichetta, una pubblicità o una citazione, etc. Erving Goffman
www.facebook.com/eugenio.iorio
Twitter
oppure George Lakoff direbbero semplicemente che i memi sono frame.
www.twitter.com/eiorio
Slideshare
Ovvero ciò che, prendendo corpo cognitivamente in una mente, influenza
www.slideshare.net/e.iorio
Anobii
meccanismi tali che più copie di esso vengono create in altre menti.
www.anobii.com/eugenioiorio
Blog
I memi forti possono modificare le menti, condizionare i comportamenti,
www.ottavopiano.it
www.eugenioiorio.it
catalizzare framing collettivi e trasformare le culture.

I memi si possono propagare in modi facili da capire oppure attraverso

catene complesse di causa ed effetto, quasi a caso, in modo caotico.

Marshall McLuhan predisse negli anni settanta che le guerre future

sarebbero state condotte attraverso guerriglie informazionali non

combattute in cielo, né per le strade, né nelle foreste, né nei mari

internazionali, ma nei giornali e nelle riviste, alla radio, in televisione e su

Internet. Ovvero una sporca propaganda avrebbe preso corpo in guerre

mediatiche senza esclusione di colpi, di visioni alternative del futuro e

nuove espressioni di dominio del potere.

Di certo nella nostra era dell’informazione e delle reti, chi costruisce e

propaga memi detiene il potere.

Il meme appartiene in senso gramsciano alla sfera del “senso comune”,

perché il suo fine è di modificare l’opinione media di una certa società,

criticando, sbeffeggiando, correggendo, svecchiando e, in definitiva,

introducendo “nuovi linguaggi comuni”.

Gramsci diceva che ogni strato sociale ha il suo senso comune e il suo

buon senso, che sono in fondo le concezioni della vita e dell’uomo, più

diffuse.

Il senso comune non è qualcosa di irrigidito e di immobile, ma si trasforma


The cyberbrain warfare: continuamente, arricchendosi di nozioni e di opinioni entrate nel costume.
la guerra degli influencer
Il senso comune crea il futuro folclore, cioè una fase relativamente irrigidita
Saggio di
delle conoscenze popolari di un certo tempo e luogo, ne disegna luoghi
EUGENIO IORIO
comuni e stereotipi.

Ma che cosa c’entra tutto questo con le differenze tra Nord e Sud
Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio dell’Italia? Perchè esiste una guerra di memi che schiaccia il Sud e rende
Twitter
www.twitter.com/eiorio così diverso il Nord?
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio Dalle cliniche private milanesi (a volte chiuse per corruzione, truffa, danno a
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio persone, abuso di potere, ecc, come la Santa Rita) [1], ai recentissimi casi
Blog
www.ottavopiano.it ultimi di malasanità verificatisi a Padova e Milano [2], un solo tratto emerge:
www.eugenioiorio.it
l’attenzione dei media a normalizzare il fatto e trattare l’argomento per non

più di 48/72 ore. Di contro al Sud ogni argomento di malasanità è tema da

agenda setting per settimane.

A settembre 2010 la Rai ha lanciato un blog in cui segnalare e raccogliere i

casi di malasanità; ne emerge un profilo impietoso per il Nord: è a pari del

Sud nei racconti fatti dai cittadini. Su 190 post pubblicati, 43 casi di

malasanità sono al Nord, 43 al Sud e 34 al Centro [3].

La malasanità, come il crimine o la corruzione, sono ovunque in Italia, non

di certo concentrati in singole regioni o province, e non si spiega perché il

comportamento dei media sia così difforme tra Nord, Centro e Sud.

Di certo una delle spiegazioni è la concentrazione degli editori al Nord.

Considerando che rari sono gli editori puri in Italia, ovvero quelli che non

hanno solo come attività di business l’editoria, possiamo capire come

l’interesse è diretto verso mercati che possono garantire pubblicità,

nonostante la forte concorrenza dei programmi più generalisti. Programmi

che per forza di cose devono mantenere, alimentare e generare stereotipi di

differenziazione positiva tra il mercato che investe e il mercato che di

investimenti ne fa pochi.

Mentre al Nord la pubblicità traina il mercato delle imprese e crea un

immaginario positivo utile a sostenere il territorio, al Centro e al Sud è la

Pagina 2 di 7
The cyberbrain warfare: “politica dello scandalo” e del ricatto mediatico a trainare l’immaginario
la guerra degli influencer
negativo, inchiodando il territorio proprio a questo immaginario negativo.
Saggio di
Ma la concentrazione non è un fenomeno unicamente televisivo, interessa
EUGENIO IORIO
marcatamente anche la carta stampata.

In Italia si pubblicano 91 testate e le prime due, Corriere della Sera e


Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio Repubblica, hanno quote di mercato di poco superiori al 10 %  della
Twitter
www.twitter.com/eiorio diffusione giornaliera, mentre i gruppi cui fanno capo totalizzano assieme
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio poco più del 40 % della diffusione complessiva.
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio Inoltre, se andiamo al di là dei dati nazionali sulle vendite di quotidiani per
Blog
www.ottavopiano.it studiarne la distribuzione geografica, troviamo una forte segmentazione
www.eugenioiorio.it
nella quale in ogni mercato locale, quello in cui ciascuno di noi lettori abita,

uno o due giornali raccolgono la maggior parte dei lettori [4] [5].

Questo significa, ovviamente, che il condizionamento dell’”opinione

pubblica” ( così chiamata da Walter Lipperman )  è molto più forte dove

esistono concentrazioni nette e storiche, oppure dove i media, in funzione

degli interessi economici dei propri editori, costruiscono nuove logiche di

ricatto e meccanismi di pressione clientelare nei confronti dei governi

regionali e locali. [6]

Se consideriamo, inoltre, che una recente ricerca [7] ha preso in esame il

rapporto tra il numero di reati commessi in Italia tra il 2005 e il 2008, il

numero di notizie relative a questi crimini sui principali telegiornali e la

percezione della minaccia alla sicurezza personale, secondo un sondaggio

su un campione rappresentativo della popolazione, possiamo comprendere

che il numero di reati considerati, e avvenuti, (omicidi, lesioni, sequestri di

persona, violenza sessuale, furti e rapine, estorsioni, usura, associazione a

delinquere, spaccio di stupefacenti, prostituzione e immigrazione

clandestina) è totalmente più basso della rappresentazione mediatica che è

stata comunicata dai media.

La sovraesposizione del fenomeno sicurezza da fine 2006 a oggi vede in

prima linea i telegiornali Mediaset, seguiti dai telegiornali Rai, con un

Pagina 3 di 7
The cyberbrain warfare: numero assoluto di notizie inferiore, ma pur sempre evidenti e di gran
la guerra degli influencer
impatto.
Saggio di
La percezione che i cittadini hanno, circa la gravità del fenomeno e le
EUGENIO IORIO
minacce alla propria sicurezza personale, segue il trend dell’informazione

televisiva, mentre appare del tutto scollegata rispetto ai dati reali del
Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio fenomeno criminalità.
Twitter
www.twitter.com/eiorio Scelte simili, e le politiche editoriali in tema di informazione, in particolare
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio per la malasanità al Sud e i fenomeni di insicurezza collettiva, risultano
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio relativamente analoghe tra i diversi notiziari, soprattutto guardando ai
Blog
www.ottavopiano.it telegiornali più seguiti, con effetto imitativo che può partire da autonome
www.eugenioiorio.it
scelte giornalistiche ma che poi si alimenta nel tempo per necessità di

seguire il gradimento del pubblico per determinati temi.

La drammatizzazione su malasanità, sul tema sicurezza e sugli scandali

privati dei politici ha seguito e seguirà sempre da vicino il ciclo politico ed

elettorale delle elezioni legislative e regionali.

I media con informazioni costruite e manipolate ad hoc possono cambiare

vissuti ed esponenziali attraverso un costante processo memetico,

generando framing e immaginari.

Chomsky ci ricorda che 10 sono le macrostrategie usate dai media per la

guerriglia informazionale [8]:

1 – La strategia della distrazione.

L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione

che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti

e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la

tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di

informazioni insignificanti.

2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione.

Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata

reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si

desiderano far accettare.

Pagina 4 di 7
The cyberbrain warfare: 3 – La strategia della gradualità.
la guerra degli influencer
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente,
Saggio di
col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
EUGENIO IORIO
4 – La strategia del differire.

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di


Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il
Twitter
www.twitter.com/eiorio consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio sacrificio futuro di quello immediato.
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio 5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini.
Blog
www.ottavopiano.it La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi,
www.eugenioiorio.it
argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso

con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o

un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si

tende ad usare un tono infantile.

6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione.

Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito

dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo.

7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità.

Far sì che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi

usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità.

Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e

ignoranti.

9 – Rafforzare il senso di colpa.

Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della

proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In

tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto

svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di

depressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione

non c’è rivoluzione!

Pagina 5 di 7
The cyberbrain warfare: 10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca.
la guerra degli influencer
Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto
Saggio di
egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il
EUGENIO IORIO
sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente,

ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.


Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio Nella sostituzione della realtà con un suo simulacro, nell’uso della
Twitter
www.twitter.com/eiorio seduzione e della fascinazione e di strategie di controllo e manipolazione
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio del linguaggio, il segno linguistico è svincolato completamente dall’obbligo
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio di designare qualcosa di reale.
Blog
www.ottavopiano.it Ciò comporta non soltanto un radicale cambiamento della dialettica tra
www.eugenioiorio.it
significato e significante, ma anche di quella tra emittente e destinatario

della comunicazione, rendendo così sempre più difficoltosa la trasmissione

di informazioni nel processo comunicativo e mettendo in crisi il modello di

comunicazione stesso.

Il significato veicolato da ogni oggetto, simbolo o segnale, invece di

esplicitarsi nella sua performance, implode in se stesso; invece di rimandare

a qualcos’altro, contiene le informazioni, le trattiene nella sua stessa

espressione.

Il sistema di comunicazione, allo stato attuale, è in grado di produrre realtà

artificiali e di suscitare nel fruitore meccanismi interferenziali che sembrano

essere naturali o spontanei ma che, in realtà, sono prodotti artificialmente,

costituiti dai mezzi di comunicazione stessi.

Non si interviene più scientificamente sulla creazione di stati programmati di

disinformazione, di rumore per destabilizzare la comunicazione e per

mediatizzare la disinformazione. Si verifica una scomparsa progressiva della

realtà e del suo significato, coperta da una rete di segni autolegittimantisi,

secondo un’intercambiabilità totale che abolisce il senso e che non

permette più di distinguere tra reale e modello di riproduzione dello stesso,

tra realtà e artificio, tra vero e falso.

I media lavorano contemporaneamente alla produzione di senso e alla sua

Pagina 6 di 7
The cyberbrain warfare: liquidazione, alla produzione sociale e alla sua neutralizzazione.
la guerra degli influencer
E, nell’Italia degli stereotipi e dei luoghi comuni, ricercare il senso e il
Saggio di
significato degli avvenimenti e dei fatti che accadono vuol dire esprimere
EUGENIO IORIO
una resistenza al potere.

Facebook
www.facebook.com/eugenio.iorio
Twitter
www.twitter.com/eiorio
Slideshare
www.slideshare.net/e.iorio
Anobii
www.anobii.com/eugenioiorio
Blog
www.ottavopiano.it
www.eugenioiorio.it
Note
1. Puntata di Report, Rai3, “Il sistema sanitario”, luglio 2010.

2. http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/09/12/

malasanita_padova_ambulanza_negata_parto_bimbo_muore.html

3. Blog RAI “Testimoni di malasanità” – tg1.blog.rai.it/2010/09/20/testimoni-di-malasanita/

all’11.10.2010 su 190 post Nord: 43 Centro: 34 Sud: 43 casi di malasanità.

4. Delle cinquantaquattro testate di cui sono disponibili i dati Ads (Accertamenti diffusione

stampa) delle vendite provinciali, ventiquattro operano in mercati con un indice di Herfindahl-

Hirschmann superiore a 0,15 considerato normalmente la soglia di attenzione delle autorità

antitrust. Ventisei quotidiani nel loro mercato di riferimento hanno una quota di mercato

superiore al 30 per cento e ben quarantadue testate contribuiscono all’indice HH del loro

mercato per più del 50 per cento.

5. “Concentrazioni nei media e pluralismo”, da www.lavoce.info

6. La volontà di acquisto da parte di Angelucci, ras della sanità privata, della Gazzetta del

Mezzogiorno dimostra come l’editoria è usata come politica di pressione clientelare e di cultura

del ricatto e dello scandalo.

7. Fonte reati e notizie: elaborazioni Osservatorio di Pavia. Fonte percezione: sondaggi Demos

& Pi.

8. Noam Chomsky, 10 consigli per difenderci dall’informazione che imbroglia.

Pagina 7 di 7

Das könnte Ihnen auch gefallen