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Letteratura italiana delle origini 1 volume F volume F

verifica SOMMATIVa LINGUE E LETTERATURE: le origini Conoscenze


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cognome nome classe data

A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1.  In età romana il latino era una lingua omogenea e uniforme. V  F


  2.  Il sermo vulgaris era il latino usato nella comunicazione orale. V  F
  3.  Le lingue volgari sono il prodotto dell’evoluzione del sermo vulgaris. V  F
  4.  Lingue romanze e lingue neolatine sono sinonimi. V  F
  5.  I primi esempi di uso scritto del volgare si trovano in documenti del V secolo. V  F
  6.  Le più antiche testimonianze dell’uso scritto del volgare sono di area italiana. V  F
  7. Con l’affermazione del volgare, l’uso del latino come lingua scritta
fu completamente abbandonato. V  F
  8.  L’uso letterario del volgare in Italia risale ai primi decenni del XIII secolo.  V  F
  9. Il volgare italiano era una lingua unitaria e omogenea in tutta la penisola.  V  F ...... /9

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità.

10.  Quali sono le lingue romanze?


11.  In quali tipi di testo viene inizialmente adottato il volgare come lingua scritta?
12.  In quali regioni ebbe origine la letteratura in un volgare italiano?
13.  Quali sono le principali cause del ritardo con cui nacque la letteratura italiana rispetto a quella
francese?
14.  Quali sono i principali filoni della letteratura italiana delle origini? ...... / 15

Totale punti ...... / 24


Letteratura italiana delle origini 2 volume F unità 1

verifica SOMMATIVa letteratura 1a Conoscenze


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cognome nome classe data

La poesia religiosa
A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1. La poesia religiosa nasce nell’Italia settentrionale. V  F


  2. Dal punto di vista cronologico il Cantico di frate sole è il primo testo letterario italiano. V  F
  3. Il Cantico di frate sole è un testo letterario perché originariamente fu scritto in latino. V  F
  4. La lauda è un genere poetico di argomento profano. V  F
  5. Jacopone da Todi è l’unico autore non anonimo di laude. V  F
  6. Nelle sue laude Jacopone esprime una visione del mondo identica
a quella di Francesco d’Assisi. V  F
  7. Jacopone ha uno stile popolare perché egli era poco colto. V  F ...... /7

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità (anche
online).

  8. A quali modelli rimandano i due titoli del testo francescano Cantico di frate sole o Laudes
creaturarum?
  9. Quali sono i riferimenti letterari più presenti nel Cantico di frate sole?
10. Che cosa si intende per «prosa ritmica»?
11. Da quale forma metrica si sviluppa la lauda?
12. Il «disprezzo del mondo» è un motivo tipico della poesia di Jacopone: come si esprime nella
lauda O jubelo del core? ...... / 15

Totale punti ...... / 22


Letteratura italiana delle origini 3 volume F unità 1

verifica SOMMATIVa letteratura 1a competenze di letturA


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cognome nome classe data

Francesco d’Assisi
CANTICO DI FRATE SOLE
1224-1226

Dell’intero testo del Cantico di frate sole spiegato nell’antologia, si propongono come verifica le strofe
centrali delle lodi delle creature.

[…]
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
specialmente messor lo frate sole,
lo qual’è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu et radiante cum grande splendore:
5 de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:


in celu l’ài formate clarite et preziose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento


et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
10 per lo quale a le tue creature dài sostentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,


la quale è multo utile et humile, et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,


per lo quale enallumini la nocte:
15 et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,


la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba. […]
G. Contini (a cura di), Poeti del Duecento, cit.

  5. cum: interpretato in vari modi, come il per dei vv. 10 e se- per il sereno e per qualsiasi tempo, grazie al quale dai nutri-
guenti. mento (sustentamento) alle tue creature.
  7. iorno: nel senso di luce. 14. per lo quale … la nocte: grazie al quale illumini (enallumi-
  9. de te… significatione: rappresenta, simboleggia te, Altis- ni, il prefisso en- ha valore pronominale, per noi) la notte
simo. per noi.
10. per: la preposizione per in questo e in tutti i versetti successi- 21-22.  la quale … herba: che ci (ne, è pronome) alimenta e nutre
vi ha dato luogo a molte interpretazioni. (sustenta et governa, coppia sinonimica), e produce diversi
13. per aere … sustentamento: per l’aria e per il cielo nuvoloso e frutti così come (con, cfr. v. 5) fiori colorati ed erba.
Letteratura italiana delle origini 4 volume F unità 1

verific are le competenze

Analizzare e comprendere
  1. Con l’aiuto delle note fai la parafrasi delle strofe proposte.
  2. In quale volgare è scritto il Cantico?
  3. Individua nei primi sette versi riportati le assonanze e le rime.
  4. Individua e indica il procedimento dell’anafora.
  5. Quali sono gli elementi stilistici che conferiscono dignità letteraria al testo?
  6. Le creature sono lodate in se stesse e in quanto esse sono utili all’uomo: individua e riporta con parole tue
le espressioni in cui emerge che tutto il creato è in funzione dell’uomo.
  7. Spiega per quale motivo il sole occupa il primo posto nelle lodi delle creature.

Riflettere
  8. In quali espressioni o temi del brano proposto si riconoscono i modelli biblici ed evangelici cui si ispira il
Cantico?
  9. La lode delle creature è disposta in un ordine gerarchico che dalle creature celesti scende alla terra. Che
significato ha questa disposizione?

Scrivere
10. Scrivi un testo espositivo-argomentativo di almeno 200 parole che, con gli opportuni riferimenti al testo
analizzato, illustri i caratteri della religiosità francescana.
Letteratura italiana delle origini 5 volume F unità 1

verifica SOMMATIVa letteratura 1b Conoscenze


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cognome nome classe data

La lirica d’arte
A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1. La dottrina dell’amor cortese fu elaborata nelle corti feudali della Provenza
nel XIV secolo. V  F
  2. Secondo la dottrina dell’amor cortese l’amore è un’esperienza
che rende nobile chiunque. V  F
  3. La poesia provenzale è scritta in lingua d’oïl. V  F
  4. La poesia provenzale rimase un fenomeno poetico confinato all’area francese. V  F
  5. La poesia siciliana è chiamata così perché tutti gli autori erano siciliani. V  F
  6. La poesia siciliana nacque per impulso dell’imperatore Federico II. V  F
  7. La poesia siciliana era accompagnata dalla musica. V  F
  8. L’unico tema trattato dalla poesia siciliana era l’amore. V  F
  9. Per la poesia siciliana si parla di «scuola» perché tutti gli autori erano colti. V  F
10. La collocazione sociale dei poeti toscani era uguale a quella dei siciliani. V  F
11. La poesia toscana sviluppa il modello siciliano in un nuovo contesto storico-sociale. V  F
12. I temi trattati dai poeti toscani sono legati anche all’attualità politica. V  F ...... / 12

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità (anche
online).

13. Per quale motivo la lingua usata dai poeti siciliani è chiamata siciliano «illustre»?
14. Qual è la forma metrica più utilizzata nella lirica d’arte delle origini?
• Quali altre forme metriche sono usate?
15. Perché la figura femminile nei sonetti di Iacopo da Lentini è idealizzata ma non sacralizzata?
16. Qual è secondo la teoria di Iacopo da Lentini l’origine dell’amore?
17. Qual è l’appellativo comunemente attribuito alla donna? Da che cosa deriva?
18. Com’è rappresentata in generale l’immagine della donna nella lirica d’amore?
19. Qual è l’atteggiamento del poeta nei confronti della donna?
20. Quali sono gli aspetti delle liriche analizzate che rivelano la derivazione dal modello proven-
zale?
...... / 24

Totale punti ...... / 36


Letteratura italiana delle origini 6 volume F unità 1

verifica SOMMATIVa letteratura 1b competenze di letturA


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cognome nome classe data

Iacopo da Lentini
MADONNA HA ’N SÉ VERTUTE CON VALORE
1233-1240

Questo sonetto affronta uno dei temi centrali nella poesia d’amore: la celebrazione dell’assoluta perfezione
della donna, le cui qualità la rendono irraggiungibile e superiore alle cose più belle esistenti in natura.

Madonna ha ’n sé vertute con valore,


più che nu[l]l’altra gemma prezïosa:
ché isguardando mi tolse lo core,
cotant’è di natura vertudiosa.

5 Più luce sua beltade e dà sprendore


che non fa ’l sole né null’autra cosa:
de tut[t]e l’autre ell’è sovran’e frore,
ché nulla apareg[g]iare a lei non osa.

Di nulla cosa non ha mancamento,


10 né fu ned è né non serà sua pare,
né ’n cui si trovi tanto complimento;

e credo ben, se Dio l’avesse a fare,


non vi met[t]terebbe sì Su’ ’ntentimento
che la potesse simile formare.
G. Contini (a cura di), Poeti del Duecento, cit.

1. Madonna: mia signora, dal latino mea domina, sottolinea l’in-   8. ché nulla … osa: tanto che nessuna può paragonarsi, sentirsi
feriorità e la soggezione del poeta rispetto alla donna amata; pari a lei.
vertute con valore: virtù e potenza.   9. mancamento: mancanza.
2. più che nu[l]l’altra: più di qualsiasi altra. Il paragone con le 10. serà: sarà; sua pare: pari a lei.
pietre preziose deriva dai lapidari, trattati medievali che elen- 11. né ’n cui … complimento: e nessuna nella quale si trovi tanta
cavano e illustravano le qualità caratteristiche e le proprietà perfezione; complimento è un termine ricalcato sul provenza-
delle pietre preziose. le che significa compiutezza, pienezza.
3. isguardando: con il suo sguardo. 12-14.  e credo ben … formare: e sono certo, se Dio dovesse cre-
4. cotant’è di natura vertudiosa: tanto è piena di virtù, potente. arla di nuovo (l’avesse a fare), non potrebbe mettere la Sua
5. beltade: bellezza; è soggetto; sprendore: splendore. volontà (Su’ ’ntendimento) per crearla simile a lei.
6. che non fa: di quanto non faccia; autra: altra.
7. sovran’e frore: sovrana e fiore; la donna amata è la più alta e la
più perfetta delle creature.
Letteratura italiana delle origini 7 volume F unità 1

verific are le competenze

Analizzare e comprendere
  1. Con l’aiuto delle note, fai la parafrasi di ogni strofa e trascrivila.
  2. Individua lo schema delle rime.
  3. Come si manifesta nella prima quartina lo straordinario potere della donna?
  4. Individua i paragoni con elementi della natura attraverso cui è espressa la lode della donna.
  5. Individua gli argomenti con cui viene affermata l’assoluta e irraggiungibile perfezione della donna.
  6. Individua il tema centrale del sonetto.
  La lode della donna
  La perfezione irraggiungibile e irripetibile della donna
  La riconoscenza verso Dio che ha creato un essere di tale perfezione
  L’elenco delle cose più belle della natura

Riflettere
  7. Sul piano dei contenuti la poesia non presenta un vero sviluppo del tema, quanto la sua ripetizione: il
procedimento della ripetizione è presente anche nelle scelte espressive?
  8. Quale spazio viene dato nel testo alla presenza del poeta e all’espressione dei suoi sentimenti?
  9. La descrizione della donna è precisa e dettagliata? L’immagine che ne emerge è quella di una persona
determinata e concreta? Motiva la tua risposta con riferimenti al testo.

Scrivere
10. Raccogli le osservazioni fatte nei precedenti esercizi, scrivi quindi un testo espositivo di almeno 200 pa-
role sul seguente argomento: «L’immagine della donna nella poesia cortese».
Letteratura italiana delle origini 8 volume F unità 2

verifica SOMMATIVa letteratura 2a Conoscenze


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cognome nome classe data

Caratteri generali. La narrativa in lingua d’oïl. La novella


A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1. La prosa medievale ha solo uno scopo di intrattenimento. V  F


  2. La narrativa in lingua d’oïl ha fornito molti temi e contenuti alla prosa
italiana delle origini. V  F
  3. All’origine della novella ci sono molte forme narrative, di contenuto sia profano
sia laico. V  F
  4. La narratio brevis è una forma narrativa medievale introdotta dalla novella. V  F
  5. Il Novellino fu scritto alla fine del XIII secolo. V  F
  6. La struttura delle novelle del Novellino è ancora simile a quella dell’exemplum. V  F
  7. Le novelle del Novellino hanno uno scopo esclusivamente educativo. V  F
  8. Il pubblico del Novellino è vario e socialmente eterogeneo. V  F ...... /8

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità (anche
online).

  9. Che cosa si intende per novelle di belli rispuosi?


• Dove si trova questa definizione?
10. Per quali aspetti le novelle del Novellino sono ancora simili al modello degli exempla?
11. Come sono presentati in generale i personaggi delle novelle del Novellino? Puoi fare riferimen-
to alla novella che ricordi meglio.
12. Qual è la novità del messaggio «morale» che ha per protagonista il figlio del re tenuto per dieci
anni nel buio di profonde caverne? (novella XIV)
13. A quali modelli letterari si ispira la novella della damigella di Escalot?
14. Per quale motivo la struttura della novella della damigella di Escalot è più complessa di quella
delle altre novelle? ...... / 18

Totale punti ...... / 26


Letteratura italiana delle origini 9 volume F unità 2

verifica SOMMATIVa letteratura 2b Conoscenze


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cognome nome classe data

La narrativa religiosa
A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1. La composizione dei Fioretti di san Francesco è contemporanea alla vita del santo. V  F
  2. I Fioretti di san Francesco sono il volgarizzamento di una precedente opera latina. V  F
  3. I Fioretti di san Francesco appartengono alla tradizione delle legende e degli exempla. V  F
  4. La differenza dei Fioretti rispetto agli exempla riguarda solo il tono con cui è proposto
l’insegnamento morale. V  F ...... /4

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità (anche
online).

  5. Nell’episodio del lupo di Gubbio, l’animale è presentato da un lato con caratteristiche realisti-
che dall’altro con attributi fiabeschi. Indica le une e gli altri.
  6. Quali sono i significati simbolici associati al lupo?
  7. Quali sono le caratteristiche della spiritualità francescana che emergono nei due Fioretti ana-
lizzati?
  8. Per quali aspetti i racconti dei Fioretti si avvicinano alla forma della novella? ...... / 12

Totale punti ...... / 16


Letteratura italiana delle origini 10 volume F unità 2

verifica SOMMATIVa letteratura 2c Conoscenze


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cognome nome classe data

Tra narrazione e cronaca


A Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e sottolinea le parole che rendono falsa l’affer-
mazione.

  1. La redazione originale del Milione fu in lingua d’oc. V  F


  2. Il Milione fu scritto da Rustichello da Pisa durante la prigionia di Marco Polo. V  F
  3. La prima stesura del Milione è del 1477. V  F
  4. Nel Milione il racconto del viaggio di Marco Polo in Oriente è prevalentemente
frutto della straordinaria fantasia dell’autore. V  F ...... /4

B Rispondi alle seguenti domande, facendo riferimento ai testi che hai letto in questa Unità (anche
online).

  5. Spiega che cos’è l’interesse «etnografico e antropologico» presente nei brani del Milione letti.
  6. Qual è la finalità della sua opera che lo stesso Marco Polo dichiara nella conclusione del Mi-
lione?
  7. Qual è l’atteggiamento mentale dell’autore di fronte alle straordinarie cose viste nel suo viaggio?
  8. Quali sono le principali caratteristiche dello stile con cui è scritto il Milione? ...... / 12

Totale punti ...... / 16


Letteratura italiana delle origini 11 volume F unità 3

verifica SOMMATIVa letteratura 3 competenze di lettura


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cognome nome classe data

Anonimo
V – Come uno re comise una risposta a un suo
giovane figliuolo, la quale dovea fare
ad ambasciatori di Grecia
Novellino, 1280-1300

La novella presenta la struttura caratteristica ricorrente nel Novellino : il racconto dell’episodio e, nella
conclusione, l’insegnamento che se ne può trarre. È una suddivisione ancora tradizionale cui si accompa-
gna, come negli altri testi della raccolta, la novità del contenuto da trasmettere.

Uno re fu nelle parti d’Egitto, lo quale avea uno suo figliuolo primogenito, lo quale dovea portare
la corona del reame dopo di lui. Questo suo padre dalla fantilitade1 sì cominciò e fecelo nodrire intra
savi uomini di tempo2 , sì che, anni avea quindici, giamai non avea veduta 3 niuna fanciullezza. Un
giorno avenne che lo padre li commise una risposta4 ad ambasciatori di Grecia. Il giovane stando in
su la ringhiera5 per rispondere alli ambasciatori, il tempo era turbato6, e piovea; volse li occhi per
una finestra del palagio7, e vide altri giovani che accoglievano l’acqua piova[n]a, e facevano pescaie
e mulina di paglia8. Il giovane vedendo ciò, lasciò stare la ringhiera e gittossi subitamente9 giù per
le scale del palagio, e andò alli altri giovani che stavano a ricevere l’acqua piova[n]a; e cominciò a
fare le mulina e le bambolitadi10. Baroni e cavalieri lo seguirono assai11, e rimenârlo12 al palazzo;
10 chiusero la finestra, e ’l giovane diede sufficiente risposta13. Dopo il consiglio si partio la gente14 . Lo
padre adunò filosofi e maestri di grande scienza; propuose il presente fatto15. Alcuno de’ savi riputa-
va movimento d’omori16, alcuno fievolezza17 d’animo; chi dicea infermità di celabro18, chi dicea una
e chi un’altra, secondo le diversità delle loro scienzie19. Un filosofo disse: «Ditemi come lo giovane
è stato nodrito». Fuli20 contato come nutrito era stato con savi e con uomini di tempo, lung[i] da
ogni fanciullezza. Allora lo savio rispose: «Non vi maravigliate se la natura domanda ciò che ella ha
perduto; ragionevole cosa è bamboleggiare21 in giovinezza, e in vecchiezza pensare.
C. Segre - M. Marti, op. cit.

  1. fantilitade: infanzia. 12. rimenârlo: lo ricondussero.


  2. fecelo nodrire … tempo: lo fece allevare fra anziani (uomini 13. sufficiente risposta: una risposta appropriata.
di tempo) saggi. 14. Dopo … gente: dopo l’assemblea, la riunione gli ospiti (gli
  3. giamai … veduta: non aveva mai conosciuto. ambasciatori) se ne andarono.
  4. avenne … risposta: successe che il padre gli diede l’incarico 15. propuose … fatto: sottopose loro il fatto appena accaduto.
di dare una risposta. 16. movimento d’omori: turbamento degli umori. Secondo la
  5. stando in su la ringhiera: stava sul pulpito da cui teneva il medicina antica gli umori, cioè i liquidi biologici come san-
discorso. gue, bile, ecc., determinavano il carattere degli individui.
  6. il tempo era turbato: c’era maltempo. 17. fievolezza: debolezza.
  7. per … palagio: attraverso una finestra del palazzo. 18. infermità di celabro: malattia cerebrale; il termine celabro
  8. che accoglievano … paglia: che raccoglievano l’acqua piova- indica il cervello ed è oggi disusato.
na e facevano dighe e canalette di paglia. 19. secondo … scienzie: a seconda della specializzazione delle
  9. lasciò … subitamente: abbandonò il pulpito e si lanciò im- loro scienze.
mediatamente. 20. Fuli: gli fu.
10. bambolitadi: giochi infantili. 21. bamboleggiare: giocare.
11. assai: in gran numero.
Letteratura italiana delle origini 12 volume F unità 3

verific are le competenze

Analizzare e comprendere
  1. Costruisci la scaletta narrativa della novella, completando la seguente tabella.
tempo-luoghi fatti-personaggi
1 Un tempo, in Egitto
2
3 Il figlio del re viene ricondotto al palazzo dove dà correttamente la risposta
richiesta
4
5

  2. Il luogo, il tempo, l’identità dei personaggi sono indicati con precisione? Motiva la tua risposta.
  3. La storia è narrata secondo l’ordine cronologico?
  4. Rispetto all’episodio narrato il narratore
  esprime un giudizio negativo
  esprime un giudizio positivo
  non esprime un giudizio
  fa esprimere il giudizio a uno dei personaggi
  5. Rispetto al figlio del re, protagonista dell’episodio, chi sono l’antagonista e l’aiutante? Perché?
  6. Individua quale delle seguenti figure retoriche è presente nella battuta conclusiva e trascrivila.
  chiasmo
  allegoria
  metafora
  iperbole
  7. In quale parte della novella viene usato il discorso diretto? Perché?

Riflettere
  8. Qual è il tema affrontato nella novella?
•  Quale novità presenta rispetto al tradizionale modo di pensare medievale?
  9. Lo scopo della novella è di puro intrattenimento o di insegnamento? Motiva brevemente la tua risposta.

Scrivere
10. Scrivi un testo espositivo-argomentativo di almeno 200 parole sul seguente argomento: «Analogie e dif-
ferenze con la tradizione dell’exemplum nella novella V del Novellino».

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