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Introduzione Descrizione processo Conclusioni

2.3 Confronto tra giunti saldati mediante le tecniche


MIG, TIG e FSW

Qui di seguito vengono presentate le microstrutture rilevate su giunti


realizzati mediante i tre procedimenti di saldatura sopra descritti: MIG, TIG e
FSW. Le fotografie mostrano sia giunti privi di difettosità sia alcuni difetti
tipici. Le leghe esaminate sono le seguenti:

AA 5083 H21;
AA 5083 H321;
AA 5186 H111.

AA 5083 H21 saldato TIG

Questa è una lega Al-Mg-Mn contenente il 4.5 % di Mg e lo 0.7 % di Mn,


spesso usata nell’industria navale. La sigla H21 descrive un incrudimento
ottenuto attraverso deformazione plastica e parziale ricottura, al fine di
migliorare la resistenza del materiale ed allo stesso tempo permettere
ulteriori operazioni di formatura.

In Figura 1 è rappresentata la linea di fusione di un giunto saldato TIG,


realizzato utilizzando come materiale d’apporto una lega ER 5183 DIN 1732
SG Al Mg 4,5 Mn Zr.

La microstruttura del giunto è dendritica, con grani allungati. Nella zona fusa
sono presenti porosità dovute all’elevata velocità di raffreddamento: l’elevata
conduttività termica dell’alluminio ed il basso apporto termico del processo di
saldatura determinano una rapida solidificazione del cordone ed i gas in esso
disciolti non riescono a fuoriuscirne.

La struttura del materiale base (a sinistra) è composta da grani molto


deformati e sono presenti fini precipitati della fase intermetallica Mg2Si.

La ZTA risulta molto stretta (circa 0.1mm) e la sua struttura è simile a quella
del materiale base – piuttosto fine, con precipitati uniformemente distribuiti.

Un giunto saldato caratterizzato da questo tipo di struttura dovrebbe


presentare buona resistenza ai carichi dinamici ed alla fatica ma le porosità
presenti determinano una riduzione della sezione resistente.
Figura 1 Linea di fusione del giunto saldato in AA5083 H21. Materiale base (a
sinistra): sono visibili le linee di laminazione e precipitati di Mg2Si. Zona fusa
(a destra): struttura dendritica, grani allungati. Presenza di alcune porosità in
zona fusa. ZTA molto stretta. Attaccato con HF0.5%, x100.

AA 5083 H321 saldato FSW

Le saldature delle leghe di Al realizzate con metodi convenzionali possono


presentare diversi problemi metallurgici e/o meccanici: porosità, inclusioni di
particelle dure, non omogeneità della composizione chimica, micro- e
macrosegregazioni, indurimento dovuto a concentrazione delle tensioni,
localizzata perdita di resistenza alla corrosione, ecc.

La Friction Stir Welding, tecnologia di saldatura allo stato solido, permette di


superare queste difficoltà e gli inconvenienti causati da esse. Poiché il
processo di saldatura avviene allo stato solido, non c’è rischio di avere
indesiderate trasformazioni di fase, che potrebbero causare alterazioni
strutturali. Il rimescolamento provoca la ricristalizzazione dinamica del
materiale che costituisce il giunto. Il risultato è una struttura uniforme ed a
grano fine.

All’interno di un giunto FSW (Figura 3 ) si possono distinguere quattro zone: il


centro del giunto (“nugget”) che presenta un tipico aspetto ad anelli di cipolla,
la zona termomecanicamente alterata (ZTMA – dove avviene la
ricristalizzazione dinamica), la zona termicamente alterata (ZTA) ed il
materiale base non alterato.
Giunti ottenuti con questa tecnologia sono caratterizzati da valori di duttilità
che possono arrivare fino al 90% di quella del materiale base, cosa che
costituisce un notevole pregio. La FSW non è, comunque, priva di problemi:
se vengono addottati parametri non corretti, nei giunti FSW si possono
generare i due seguenti difetti:

· Tunnel (Figura 3 ) – difetto longitudinale avente sezione irregolare e


simile ad una cavità allungata rilevabile su saldature per fusione,

· Kissing bond (Figura 4 ) – il giunto presenta piena continuità metallica ma,


all’interno di un sottilissimo strato, non vi è un vero legame metallico. Il
fenomeno è molto simile alle incollature rilevabili in giunti saldati per
fusione.

Il difetto è molto difficilmente rilevabile mediante prove non distruttive e


perciò è estremamente pericoloso.

Figura 2 Macrografia di un giunto saldato FSW in lega AA 5083 H321.


Spessore della lamiera 5 mm.
Figura 3 AA 5083 H321, sezione trasversale di un giunto ottenuto mediante
FSW – la parte centrale del giunto (“Nugget”) e inferiore. Sono visibili le linee
di scorrimento del materiale, tipiche di questo processo. Un difetto tipico
(“Tunnel”) è visibile nella parte sinistra dell’immagine.

Figura 4 AA 5083 H321, stesso campione della figura precedente - parte


superiore del giunto. Sono visibili le linee di scorrimento plastico. La linea
nera rappresenta un altro difetto tipico di questo processo: il “Kissing
bond”.Attaccato con FeCl3, x25.
AA 5186 H111

Questa è una lega contenente il 4% di Mg e lo 0.5 % di Mn. Lo stato H111


corrisponde ad un indurimento del materiale ottenuto mediante debole
incrudimento (lavorazione a freddo) – le proprietà meccaniche così ottenute
sono di poco superiori a quelle dello stato O (ricotto). La Figura 5 mostra la
microstruttura della ZTA di un giunto privo di difetti; si nota la presenza di
precipitati intermetallici di Mg2Si e Mg2Al3. La Figura 6 mostra il centro della
zona fusa, dove sono visibili alcuni grani primari, dendritici, all’interno della
matrice ternaria, molto fine ed uniforme. Le particelle scure presenti negli
spazi interdendrici hanno composizione chimica eutettica. La saldatura è stata
eseguita mediante processo MIG, con i seguenti parametri: I=210A, V=22-
25V, velocità di avanzamento v=0.38 m/min, sotto protezione di Ar (purezza:
99.99%) erogato con portata di 24 l/min; come materiale d’apporto è stato
usato ER 5183 DIN 1732 SG Al Mg 4,5 Mn Zr, sotto forma di filo di diametro
pari a 1.2 mm.

Figura 5 ZTA di un giunto saldato in lega AA 5186 H111. Non è visibile la


struttura dei grani. Le particelle contornate sono di Mg2Al3; quelle più scure
sono di Mg2Si. La zona chiara, in prossimità della linea di fusione, è dovuta
ad una minore concentrazione di particelle nella matrice. Attaccato con
HF0.5%, x100.
Figura 6 Centro della zona fusa del giunto della figura 6. Struttura uniforme,
con grossolane dendriti primarie. Presenza di composti bassofondenti (neri)
negli spazi interdendritici.Attaccato con HF0.5%, x100.

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