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AGENDA
QUARESIMA
Caro cristiano,
la domenica che stai vivendo è la domenica che ci introduce alla Grande
Settimana del triduo di Passione, Morte e meravigliosa Resurrezione del
Signore.
Ricorda: capirai il significato di tanti riti solo se ti immergerai in questa
certezza: quello che Lui ha fatto lo ha fatto singolarmente per te! Ha patito per
te! È morto per te! È risorto per dare a te la Vita Eterna!
Ma perché Gesù ha voluto farlo in modo così doloroso e cruento? Non poteva
fare un miracolino dei suoi? No, non poteva! Per due motivi. Il primo è che Dio
nella sua espressione di Padre, Figlio e Spirito Santo è onnipotente
nell'Amore, e ha creato l'Uomo donandogli la totale libertà di accettare il suo
Amore o di rifiutarlo. Fare un cosiddetto miracolo e salvarci tutti avrebbe
comportato una lesione a questa libertà donata all'uomo.
Il suo non sarebbe più stato un Amore gratuito perché ricompensato con il
premio della salvezza dell'uomo, una specie di autorefenzialità e di
autoedificazione. La seconda ragione è che Gesù è stato vero DIO ma anche
vero UOMO, e come nel giardino terrestre l'uomo deliberatamente ha scelto di
tradire il rapporto unilaterale d'Amore che Dio gli aveva riservato nella
Creazione, così doveva essere un altro Uomo che con il libero sacrificio della
sua vita, riaprisse la strada dei cieli verso il Padre. Non poteva esserci altra
soluzione. Ora seguiamo brevemente gli avvenimenti del Triduo del Signore.
Giovedì Santo
Dopo gli osanna della domenica, Gesù istituisce il sacramento
dell'Eucarestia. Tre verbi: fate, vi comando, che siano.
"Fate questo in memoria di me". Un invito.
Vi lascio un comandamento nuovo: Amatevi gli uni agli altri". Un dolce ordine:
"Vi comando di volervi bene";
"Che siano una cosa sola (UT UNUM SINT)". Un desiderio: che nella mia Chiesa
siano tutti una cosa sola.
Non c'è bisogno di tanti commenti: ognuno può fare una sincera riflessione sul
suo atteggiamento inerente a queste tre parole: fare, essere, amare, e
rapportarlo a cosa pensa, ad esempio, dei continui attacchi alla persona di
Papa Francesco: crediamo che sia scelto e ispirato dallo Spirito Santo del
Signore o che debba essere sottoposto al nostro supponente giudizio di
ferventi cattolici? Qual è il nostro atteggiamento nella sua Chiesa? Comando,
presenza ingombrante che non lascia spazio agli altri o servizio? Qual è il
nostro atteggiamento nella società rispetto alla crisi migratoria? Per noi vale
il "cacciamoli tutti a casa" e chiudere i porti, o essere costruttori di ponti per
una pacifica convivenza? Il Vangelo ci interroga e ci inchioda: non alla croce,
ma forse alla nostra ignominia e viltà.
Venerdì Santo
È il giorno della Via della Croce. In questo giorno dobbiamo assolutamente
abbandonare ogni velleità e metterci in cammino per arrivare anche noi sul
Calvario. Su questa Via veniamo a contatto con due certezze: il potere
devastante del peccato e la certezza del potere sanante dell'Amore di Dio.
La Bibbia non si stanca di ripetere che il male è male perché fa male: il peccato
è autopunitivo, perché contiene in sé la sanzione: " seguendo ciò che è vanità
divennero loro stessi vanità (Geremia)". Gesù entrando nella storia devastata
dal peccato, si è lasciato aggredire dal peso e dalla violenza delle nostre
colpe: perciò guardando lo strazio di quell'Uomo crocifisso dovremmo vedere
quanto sia malata la famiglia umana.
Ma ecco la certezza: Gesù ha reagito al nostro orgoglio con l'umiltà, ha reagito
alla nostra violenza con la mitezza, ha reagito al nostro odio con l'amore che
perdona: la croce è la vicenda attraverso la quale l'Amore di Dio entra nella
storia, si fa vicino a ciascuno e diventa esperienza che risana e salva.
Sabato Santo
Il giorno del riposo nella speranza. Il senso di vuoto che in questo giorno si
prova entrando nelle chiese spoglie e mute, fa sperimentare all'anima
l'assenza del suo Signore.
La deposizione nel sepolcro del corpo di Gesù è in un certo senso la
personificazione della "pietà umana". Giuseppe d'Arimatea ebbe il coraggio di
compiere gesti di umanità verso Gesù: andò da Pilato sfidando i farisei e
chiese il corpo di Gesù. Il comportamento di questo uomo giusto, ci dovrebbe
indurre a riflettere e sostenere apertamente, con coraggio, negli ambiti in cui
viviamo, che ogni decisione in campo politico, sociale, religioso non deve
assolutamente mai (MAI) superare quel limite che chiamiamo pietà umana,
nei confronti di coloro che sono meno fortunati di noi e diversi per colore della
pelle, per categoria sociale o per cultura.
PASQUA DI RISURREZIONE
I sacerdoti e i farisei vanno da Pilato per chiedere che il sepolcro venga
vigilato. Accordato il permesso, sigillano la pietra tombale e pongono a
vigilare un picchetto di loro guardie. Precauzione inutile!
La Vita, in un impeto irrefrenabile, risorgerà! All'alba esploderà la luce nuova,
incomincerà il giorno senza fine, il giorno della vita risorta, quello della
pienezza. Gesù è morto affidando il suo Spirito al Padre, a cui ha sempre
obbedito. Per questo la sua ora di agonia sfocerà nell'alba della Resurrezione.
La pietra del sepolcro è ribaltata, la morte è inghiottita, ma cosa succede in
noi? Se viviamo davvero il mistero della Croce che salva, in noi si squarcia
l'uomo vecchio, il velo della nostra ignoranza, si spacca la roccia del nostro
cuore. Allora, e solo allora, grideremo con il centurione e i soldati "Costui è
veramente il Figlio di Dio". In tutte le situazioni della nostra vita facciamo
esperienza dell'Amore che è più forte della morte. Così, convinti che
quest'ultima non è il destino definitivo della nostra esistenza perché Gesù con
il dono totale di sé, ha fatto trionfare la Vita per tutti gli uomini, auguriamoci
sinceramente e vicendevolmente una Santa Pasqua:
COLLETTA
DEL VENERDÌ SANTO
BENEDIZIONI
DELLE FAMIGLIE
Continua la Visita e Benedizione delle Famiglie con lo scopo di incontrare tutte
le famiglie della comunità Pastorale di Uggiate Trevano e Ronago. Segue il
calendario di massima per le prossime settimane, che potrà subire delle
modifiche. Si chiede la pazienza di controllare i vari aggiornamenti che di volta
in volta verranno riportati in agenda.