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Economia Celeste.
Una nuova soluzione alla crisi.
di Orazio Iaci.
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Dedicato a tutti coloro che con consapevolezza,
continuano ad ascoltare con il cuore, vedere con
lo spirito e con eroico coraggio, a donare in-
condizionatamente.
Orazio Iaci
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Premessa.
Sentiamo parlare di crisi ovunque. Tutto è in crisi ormai, persi-
no la nostra stessa identità.
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Abbiamo fatto perpetuare un sistema cancerogeno che non so-
lo non apporta una vera ricchezza per tutti, ma sta lentamente
danneggiando le “infinite” risorse offerte da una generosa e co-
piosa natura che sembra essere stata progettata da straordinari
ingegneri che volevano che tutto fosse disponibile e a portata di
mano.
Questo sistema cancerogeno, (di cui parlerò tra breve), che tutti
conosciamo e che per molto tempo è rimasto invisibile, è un
vero e proprio insieme di anelli che creano una catena di schia-
vitù a cui tutti, (persino i maggiori beneficiari), al momento,
sono connessi. Di recente, questa “catena” è divenuta più visi-
bile.
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porticina della gabbia insieme a voi o, perlomeno, capire che
esiste una porticina da aprire.
Buona lettura.
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Economia … celeste?
Cominciamo questo viaggio spiegando sommariamente il per-
ché di questo nome. Se stavate pensando a una forma di eco-
nomia di colore azzurro, siete fuori rotta …
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Quindi si deduce che l’economia si occupa di regolamentare la
produzione, lo scambio, la distribuzione ed il consumo di beni
e servizi il tutto fatto da una collettività di persone, istituzioni,
ecc..
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Le origini.
Per comprendere bene l’economia celeste sarà necessario anda-
re nel passato e fare un brevissimo viaggio nelle origini della
natura e dell’uomo.
Tutto era gratis. Al solo costo della propria fatica e del proprio
ingegno.
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La creatività dell’uomo ha partorito grandi innovazioni, ma
poi, ad un certo punto della storia, l’uomo fa la sua più stupida
e pericolosa creazione. Il denaro.
Necessità.
Paura.
Egoismo.
aria da respirare.
acqua
cibo
spazio vitale (abitazione, creazione)
tempo
materiali vari per adempiere ai processi creativi che ge-
nerano i beni e i servizi di cui sopra.
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Per ottenerli serve solo l’ingegno e il lavoro dell’uomo. Non il
denaro.
Tutto in natura è gratis. Non ho mai visto nessun animale sulla
terra camminare con un portafogli o un bancomat. Un uccellino
quando deve costruire il proprio nido non fa un mutuo, ma
prende quello che trova, senza pagare nessuno, e lo usa per co-
struire il suo nido. Fa così perché non può concepire il concetto
di pagare, un concetto tipicamente umano …
1. Necessità:
La questione è molto semplice, accadeva spesso che chi ab-
bondava di grano, non avesse nemmeno un poco di legno da
ardere, magari per cuocere. Qualcuno abbondava di legno e
non aveva abbastanza grano ed ecco che è nato il baratto e
quindi il commercio. Un semplicissimo scambio di merci per
riequilibrare un eccedenza o una mancanza.
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A tot di grano io ti do tot di legno.
2. Paura ed egoismo:
Ho inserito la paura e l’egoismo insieme, perché sono stretta-
mente correlati. Infatti la paura genera l’egoismo che a sua
volta genera la paura stessa, in un continuum ciclico e infinito
dove l’uno è il nutriente dell’altro.
Il mio legno …
Il mio grano …
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Non esiste nulla che possa attestare a “livello Universale” che
un dato bene sia solo vostro, se non esercitando una forza o un
potere che imponga alla collettività questa “idea illusoria”
frutto della nostra capacità umana di astrazione e categorizza-
zione del mondo esterno.
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Ritorniamo adesso al tempo del taglialegna che barattava, do-
mandiamoci una cosa. Il legno del taglialegna, era di qualcuno
prima di essere raccolto?
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L’uomo tra tutti gli esseri viventi della terra, è l’essere più in-
telligente che esista, (o almeno così sembrerebbe). Questa
straordinaria intelligenza è un grande potere che sembra essere
stato donato da un’evoluzione piuttosto generosa. Sembra però
che ancora gli esseri umani non usino tutto il loro potenziale.
Avere tanto potere si tramuta anche in avere tanta responsabi-
lità. Noi siamo gli unici esseri della terra capaci di distruggere
l’intero pianeta. Quindi abbiamo la responsabilità di preservar-
lo e anzi accrescerlo armonizzandoci alle leggi dell’universo.
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non possiamo perpetuare un comportamento evolutivo di mi-
gliaia di anni indietro, bisogna andare avanti. Oggi è il tempo
di scoperte scientifiche incredibili, la scoperta della fisica
quantistica, siamo riusciti ad uscire dal nostro pianeta e parlia-
mo già di esplorazione spaziale, abbiamo cominciato ad esplo-
rare perfino la genetica cioè i mattoni di cui siamo composti!
Non solo siamo esseri pensanti, ma sappiamo anche trovare e
modificare ciò che ci compone, siamo andati molto oltre la ruo-
ta e il fuoco.
oppure:
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Cos’è l’economia celeste.
Finalmente, dopo qualche premessa, siamo arrivati a dire cosa
è esattamente l’economia celeste. Cercherò di chiarire esausti-
vamente questa mia visione, in modo che possa essere chiara e
logica per tutti. In effetti la difficoltà non sta nel dire cos’è, ma
nel comprendere la sua fattibilità, argomento che tratteremo
verso la fine di questo piccolo viaggio.
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Vi ho accennato prima che l’economia celeste non si basa su
alcuna forma di denaro, ma che pone al centro del proprio uni-
verso l’uomo. Questo perché la più grande ricchezza che noi
possediamo, siamo noi stessi.(ecco a cosa mi riferivo prima
quando dicevo che abbiamo perso di vista quale è la vera ric-
chezza).
Cibo
Vestiario
Innovazioni tecnologiche
Un modo pulito
Materie prime
Comunicazione
Una società funzionante
Cure
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Tutti lavorano per il piacere di fare al meglio il proprio dovere
con grande professionalità e per la collettività (cioè anche per
se stessi). Infatti adesso non si ragiona più per singolo, ma per
la collettività. Non bisogna mai commettere l’errore di consi-
derare la collettività qualcosa fuori da se, ma se stessi, il bene
degli altri produce un bene a me stesso.
Una società così, non può crollare, o avere problemi che non
possano essere risolti perché ogni eventuale cedimento viene
immediatamente risolto dalla collettività con il massimo poten-
ziale disponibile.
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Possiamo paragonarla all’acqua, infatti l’acqua non può essere
spezzata e si riadatta a qualsiasi ostacolo o forma. Non la pote-
te spezzare o rompere.
Povertà bandita.
Il concetto di povertà si può esprimere in poche righe: non ave-
re ciò che renda la vita possibile (o degnamente godibile).
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sull’egoismo. Nell’economia celeste, non è possibile nemmeno
concepire il concetto di povertà.
Non esiste alcun tipo di povertà e non può esistere con questo
sistema, perché è basato su principi di reciprocità e collettività
che non concedono la creazione di una carenza o un mancanza.
Il singolo è il tutto e il tutto è il singolo, la povertà del singolo
corrisponde alla povertà della collettività e viceversa.
La delinquenza è bandita.
La delinquenza, tranne rarissimi casi, è un altro di quei feno-
meni sociali direttamente connessi a motivazioni psicologiche
strettamente ancorate al concetto di paura e privazione.
Quando un uomo non può più avere ciò che gli necessita per
vivere, quando non ha più nulla da perdere, può incorrere in
uno stato mentale di egoismo assoluto in cui tenta di prendere
ciò che vuole, con la forza e questo atteggiamento genera com-
portamenti sociali aberranti, che tendono a sottrarre “dall’altro”
ciò che ci necessita.
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Un altro fattore che va evidenziato è che le strutture educative
o di rieducazione e integrazione sociale, molto spesso non rie-
scono a fare bene il proprio dovere, semplicemente perché il
loro funzionamento è regolamentato da una economia basata
sull’egoismo. La stessa cosa vale per le strutture di polizia am-
manettate dal sistema economico che non fornisce i mezzi o
l’adeguata preparazione sia pratica che mentale per adempiere
al loro compito. Quindi alla fine notiamo che, anche in questo
caso, il “male” è generato semplicemente dal sistema economi-
co “sbagliato” che influenza, in modo diretto o indiretto, il fun-
zionamento di qualsiasi altra struttura o comportamento socia-
le.
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Efficienza assoluta.
Per spiegare questo concetto mi rifarò nuovamente al paralleli-
smo con il corpo umano perché reputo che sia molto facile da
assimilare.
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Istruzione di altissimo livello.
Noi siamo ciò che sappiamo. Purtroppo noi non sappiamo an-
cora ciò che siamo.
Ecologia
La terra sarà la nostra casa, non avremo più necessità di usare
sistemi energetici “arcaici” come il petrolio o l’energia nuclea-
re. Useremo metodi di energia libera e completamente pulita.
Staremo molto attenti al nostro pianeta e creeremo molte più
aree di verde. Saremo connessi con “l’entità” terra e armoniz-
zati al tal punto non solo da non rovinare più il luogo che ci da
la vita, ma anche renderlo più funzionale e bello. Miglioreremo
i processi che creano le risorse e troveremo il modo di rendere
ogni risorsa infinita. La parola Ecologia smetterà di esistere e
gli uomini del futuro non la comprenderanno più, perché sarà
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radicata nel loro codice comportamentale, nel loro DNA e sarà
naturale concepirla.
Fattore barriera
Adesso che abbiamo un quadro generale piuttosto completo di
cosa possa essere l’economia celeste, è arrivato il momento di
guardare in faccia un potente spettro, quello che possiamo de-
finire una vera e propria barriera che crea un “apparente”
ostacolo alla realizzazione fattiva dell’economia celeste.
“impossibile”.
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gono. Più un sistema si scompone più semplici saranno gli
elementi che lo compongono.
Bene … continuiamo.
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Purtroppo l’uomo, non si trova in questo stato attualmente,
proprio per questo sentite lo spettro. Lo spettro è semplicemen-
te la vostra paura di perdere le cose importanti o è il frutto dei
condizionamenti, i quali, che lo vogliate o no, vi portate dietro,
in modo silente, tutti i giorni.
Metodo
Come vi ho accennato l’economia celeste è di facilissima at-
tuazione e richiede un minimo sforzo da parte della collettività
e il coraggio di qualche “pioniere”. Con il metodo di tipo espo-
nenziale che sto per descrivervi scoprirete che non c’è poi una
così grande difficoltà nella realizzazione di questo sistema eco-
nomico basato sul dono. Questo perché l’intero “peso”
dell’attuazione verrà polverizzato frantumato in piccolissime
particelle e ogni singolo individuo dovrà soltanto fare piccoli
gesti, poco faticosi che porteranno alla costituzione
dell’economia celeste.
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fittizi come la moneta. Questo piccolo esercizio potrebbe farvi
vedere un mondo diverso.
1° fase
2° fase
Esempi? Eccoli:
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Beh … che dire, questo è tutto, finisce qui questo breve viaggio
e spero che possa essere una base di partenza o uno spunto per
chi legge.
Sinceramente,
Orazio Iaci
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