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1. La ricostruzione di Nautin
di: I'introduzione a Origene, Homelies sur Jeremie I, 8Ch 232, Parigi 1976;
l'opera Origene deI 1977 e I'introduzione a Origene, Homelies sur Samuel, 8Ch
328, Parigi 1986.
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un gruppo e I'altro: Ho. 1,1 segnala l'inizio dellibro (Vidernus ergo quid statim
in initiis Exodi lectio contineat... ); Ho. VII,l rieorda gli episodi immediatamen-
te preeedenti: Post transitum mari Rubri et magnifici secreta mysterii (omelia V),
post choros et tympana, post triunphales hymnos (omelia VI); Ho. XIII,l rieorda
l'ornelia IX: entrambe sono deI gruppo "aggiunto" da Rufino.
7 C:fr. nota 5.
8 La prima omelia e un'introduzione aIIibro, eommenta poehi punti: Ie
dirrtensioni della perieope si ehiariseono grazie a Ho. Lev 11,1 ehe fa espliei-
to riferimento alle omissioni della predieazione preeedente.Ho.III,l riehia-
ANNOTAZIONI SULLA CRONOLOGIA DELLE OMELIE DI ORIGENE 31
ma due interpretazioni date neU' Ho. 11; Ho. IV,5 rieorda 111,6 (... secundum
eam dumtaxat expositionem, quam de quintis addendis ante iam diximus). Ho. V,12
riehiama 111,5 (Diximus et ante iecori partern loca iracundia vel cupiditatis
exponi... ). Ho. VII, 1 riehiama l'omelia ehe 1'ha preeeduta, ehe pero non e la
VI (Plura quidern superiori lectione fuerant recitata, ex quibus ternporis. brevitate
constrcti, pauca admodum diximus). Un'altra perdita e segnalata daU'Ho. V,8,
ehe preannuneia un eommento di Lev. 19,6 ehe non abbiamo (Alia sane
sacramentorum figura est, quae iubet etiam in altero die, quod suprefuerit, edi,
nihil vero in tertiam reservari, de qua suis locis videbimus). Ho. X,2 riehiama la
IX ed entrambe insistono sul eap.16.
9 In Ho.XVI,l un'affermazione fa pensare ehe si tratti deU'ultima
(... convenienter ad ultimim iam Levitiei librum... ); in questo easo la lettura
era di due capitoli (26 e 27), mentre eommenta 13 versetti (26,1-13).
10 ... quaecumque in Numerorum libro, sive homiletico stilo sive etiam ex his quae
30 Apol. Contra Hier. 11, 31: Numquid de hoc vis ut paeniteat me, quia tu modo
31 lnst. 11,3
32 Cfr. Origene, p. 257; altre considerazioni in 5Ch 232, pp. 43-46.
33 All'interno della serie si trovano pochi l'imandi: in Ho. XIV,6 allude a
Ho. 1,6 (tv 'tU apxiJ t1tEallJ.lEtOJa<i~lEv ... ). Ho. V richiama Ho. IV,l, pronunciata
reeentemente ("MEJ.lV11~lat 'twv 1tPW'llV E'lPll~lEVOJV ... ).
34 Come nota Monaci Castagno: Origene predicatore, pp. 55-56.
.35 V. Peri, L 'ordine delle omelie XIV e XV nella tradizione manoscritta delle ome-
:~7 Anche tra l' omelia XIX e la XX si nota una sovrapposizione ehe ri-
guarda il v. 20,7.
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tuis, sive in his ipsis omeliis, sive in Ieremia vel Esaia, maxime autem in Ezechihele
non subtraxisti.
41 Alcuni rimandi: in Ho. VIII,l nota ehe l'inizio e gia stato eommentato
( Quae primum lecta sunt exposuimus; hodie sumamus exordium ab eo quod scriptum
est... ), eome risulta dall' Ho. VII. Ho. IX,l rieorda un versetto gia letto (Et
haec quidem dicta sunt, quia in praeterita lectione conscriptum est... ), ehe eorri-
sponde a Ho. VI,3; piu in basso riehiama l'omelia preeedente (... cum vero
processit in scelere, ut praeteritus sermo monstravit... ). Ho. X,l rimanda a IX,l
(Sodomam iuniorem et Samariam seniorem, ut in praeteritis diximus) .
42 ... collectiones istae non solum in Aelia, non tantum Romae, non in
culpasque dicamus, nec non iussum est de Pharaone rege Aegypti aliqua retractamus:
Ho. in Ez XIII,l.
44 V. Peri, Omelie origeniane sui Salmi, Cittä deI Vaticano 1980.
68 L'omelia XXIV commenta Le. 3,16, la XXV Le. 3,15, la XXVI Le. 3,17 e
Rorna 1993.
72 .Rufino le segnala nel prologo della traduzione delle omelie sui Nu-
3. Alcune precisazioni
blema della data della Pasqua. Quanto al calcolo statistico della lun-
ghezza delle pericopi evangeliehe, credo sia superfluo sottolinearne
l'inattendibilita. Poeo sopra avevamo eoncluso ehe l' ordinamento
delle letture non seguiva un programma rigidamente prestabilito,
ma sembra ispirato a una certa liberta, il ehe dovrebbe corrisponde-
re pure a una durata eomplessiva non precisata in partenza. Se vo-
gliamo comunque rieostruire la durata deI eielo, dobbiamo tener
conto di un dato molto notevole di cui disponiamo: la lista delle
omelie sui Salmi dell'Ep. 33. Abbiamo gia messo in evidenza come
siano elencate 120 omelie su 63 Salmi: anche ammettendo celebra-
zioni quotidiane, il commento deI Saiterio avrebbe occupato un an-
no intero. Quanto alle omelie non comprese nella lista, e vero ehe
non si puo affermare ehe siano mai state pronunciate, ma dato il
contesto celebrativo piuttosto sistematico, salvo prova contraria bi-
sogna ammettere ehe fosse offerta ai fedeli la spiegazione di tutto il
Saiterio, il libro ecclesialmente piu importante delI'Antico l~esta
mento; inoltre non si puo escludere ehe operassero altri predieatori,
le cui omelie ovviamente non venivano trascritte. 11 complesso delle
omelie di cui disponiamo fa pensare a un'attivita di predicazione
ehe abbia contribuito a piu di un "ciclo", la cui durata sembra do-
vesse impegnare ben piu di tre anni.
4. Cronologia relativa
eato sul Salmo 134) ;80 Ho. ler XVIII, 10 (riehiamo a quanto predieato
sul Salmo 140);81 Ho. Ez VI,4 (riehiamo a quanto predieato su lob.
40,11);82 Ho. Ez XI,5 (rieorda le omelie su Geremia);83 In Origene ri-
propone le stesse eitazioni, aggiungendo: 8.t Ho. Lev XIII,2 (riehiamo
a quanto predieato su Ps. 118,105);85 Ho. los XV, 6 (riehiamo a quanto
predieato su Ps. 101,8);86 Ho. ISam 11,6 (riehiamo a una predieazione
su Ps. 21).87 L'insieme di questi testi supporta la rieostruzione propo-
sta: i libri sapienziali (nell'ordine Ps., lob, Pr., Qo, Cant.) sarebbero
stati i primi eommentati da Origene, ehe avrebbe iniziato la sua atti-
vita quando la liturgia di Cesarea prevedeva la lettura di questi libri;
in seguito avrebbe affrontato i profeti (ls., Jer., Ez.) einfine i libri
storiei (Gen., Ex., Lev., Num., Dt., los., lud., 1 Sam.) ,88 ehe segnavano
l'inizio di un nuovo eielo. La Monaci Castagno condivide questa
suecessione e eerea di eonferlnarla eon altri testi: 89 Ho. Lev IV,6
(alluderebbe all'Ho. lerXI,5);90 Ho. Plum X,l (alluderebbe all'Ho. Lev
exponerem, me dixisse...
83 .. .eo tempore quo Ieremiam exposuimus...
84 Cfr. p. 403.
85Memini tamen dudum nos, cum centesimi octavi decimi psaimi exponeremus
illum versicuium...
86 Memini autem simiiia me dixisse etiam in iis iocis, in quibus exponebamus
90 ... cum de indumentis sacerdotaiibus dicebamus quod species ista formam teneat
castitatis.
ANNOTAZIONI Sl1LLA CRONOLOGIA DELLE OMELIE DI ORIGENE 49
in colletta quae sequitur, quia praecepit Dominus quaedam fieri ut videatur Domini
gloria: Ho. in Is 1,1.
50 A. GRAPPONE
ta della lettura deI giorno 0 tutt' al piu dellibro di Geremia. U n' altra
diffieolta e eostituita dalle omelie sui Salmi: abbiamo osservato ehe
se si fosse seguito l'ordine della Bibbia senza interruzione avrebbero
oeeupato almeno un anno, anehe ammettendo una predieazione
quotidiana. Sembra preferibile ipotizzare una predieazione non si-
stematiea sul SaIterio, a sezioni 0 singoli Salmi, interealata a riunioni
dedieate a qualehe altro libro 0 insieme di libri. D'altra parte alcuni
richiami di Origene sembrano in.dirizzare verso questa ipotesi. Nau-
tin infatti aveva notato ehe in Ho. Ier XVIII, 10 e'e un riferimento a
Ull commento fatto anteriormente su Ps. 140, e questo per lui era
una eonferma ehe il "eielo" dei profeti era sueeessivo a quello sui sa-
pienziali. Se pero eonsideriamo eon attenzione il testo, dobbiamo
riconoseere ehe non viene affermata solo l'anteriorita della spiega-
zione deI Salmo, ma viene anehe data una determinazione tempora-
le non deI tutto vaga tramite l'avverbio 1tProllV. Tale determinazione
te.mporale ha un signifieato preeiso: "l'altro ieri",96 oppure uno piu
generieo: "di reeente". In ogni easo non sembra ehe possa alludere
a un intervallo di tempo ampio, come per esempio pareechi mesi, il
minimo riehiesto tra il Salmo 140 e Jer. 18 seguendo l'ordine dei
L){X. Lo stesso diseorso vale per il riehiamo a un eommento fatto a
un versetto di Ps. 21 durante l' omelia sulla pitonessa: anche qui tro-
viamo il1tpffillV, pero in questo caso la eitazione serve poco al nostro
scopo, perehe l'omelia in questione e stata pronunciata a Geru-
salemme, quindi in un tempo non determinabile rispetto al eielo di
Cesarea; e eomunque utile a eseludere la possibilita ehe si tratti di
un riferimento a un eommentario sui Salmi composto ad Alessan-
dria, eome supposto da Nautin. Troviamo un altro caso deI genere
in Ho. in Lev XIII,2, ehe riehiama Ps. 118,105, passo pure questo ad-
dotto da Nautin; anehe qui e'e una determinazione temporale,
dudum, ehe probabilmente traduee 1tProllV; dudum indiea 0 un tempo
recente, eome appunto 1tprollV, oppure ha valore durativo (iam
dudum, gia da tempo); nella frase in questione un signifieato durati-
vo non avrebbe aleun senso. Anche in questo easo va eselusa una
grande distanza di tempo tra ill'omelia sul Salmo e il eommento al
Levitieo. Altri elementi utili emergono dalla eonfigurazione stessa
delle omelie sui libri profetici. Se le raeeolte delle omelie sui libri
dell'eptateueo fanno supporre una predicazione eontinua su libri
5. Datazione
101 Vide quos imperavit ante hos triginta annos, quomodo imperium eius eJfloruit:
continuo autem sicut flos feni emarcuit, tunc deinde alius post ipsum, deinde alius
atque alius, qui deinde duces qui principes et omnis eorum gloria, honor non solum
tamquam flos emarcuit, verum etiam tamquam pulvis aridus et a vento dispersus ne
vestigium quidem sui reliquit.
102 In PG 12, 1051.
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103 Cfr. R. Devresse, Les anciens commentateur-s grecs des Psaumes, Citta deI
Vaticano 1970, p. 14 n. 71.
104 Cfr. Origene, p. 404.
105 Cfr. V. Peri, Omelie origeniane sui Salmi, pp.128-129 n. 68.
106 Cfr. A. Monaci Castagno, O'figene predicatore, pp. 63-64.
107 Sed ne securum reddat pacis tempore ista talis expositio...
108 Cfr. E. Prinzivalli, in Origene, Omelie sui Salmi, Firenzc 1991, pp.14-17.
109 Cfr. Eusebio, Storia Ecclesiastica VI,32,2. In questo caso Nautin ritiene
Eusebio attendibile.
110 ••• de his plenius in illis oratiunculis, quas de libello Iudicum edidimus,
Ho. in IerVIII,9.
118 Dicitur mihi: noli allegorizare, noli per figuram exponere: Ho. in Ez VI,8. Sed
ad haec investiganda Scripturae divinae testimoniis indigemus, ne quis putet -
amant enim homines exaeuere linguas suas ut gladium - ne quis, inquam, putet
quod ego virn faciam Scripturis divinis...: Ho. in Lev VII,4; poeo oltre: fortassis
enim dicat quis auditorum: cur vim facis Scripturae? Ho. in Lev XVI,2: Intende
diligenter, auditor, ne putes nos vim facere Scripturae divinae...
119 Non solum Iudaeos, sed et Haeretici qui non recipiunt legem et prophetas,
etiam ipsi detrahunt de Moyse. Denique solent ei etiam crimen impingere dicentes quia
homicida fuit Moyses, interfecit enim Aegyptium, et alia multa vel in ipsu'm vel in
prophetas blasphemo ore concinnant...: Ho. in Num VII,l. Necessarie illum, qui
carnaliter sequitur sensum, tamquam de Aegyptio genus ducens nomen nominat et
maledicit... negat enim eum creatorem esse mundi, negat esse Patrem Christi: Ho. in
LevXIV,2.
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123 Ego autem puto quod et illi materiam praestant ad derogandum Moysi, qui
verbi causa cum legitur liber Levitici vel lectio Numerorum, non ostendunt
quomodo haec quae in aenigmatae scripta sunt, intellegi per speciem debeant id est
qui non spiritaliter ea quae in lege leguntur exponunt. Necessario enim qui audiunt
ritum sacrijiciorum vel sabbatorum obseroantia vel ceterorum similium in ecclesia
recitari, offendantur et dicant: Quid hoc necesse est in ecclesia legi? Quo nobis
prosunt praecepta iudaica et spreti populi obseroantiae? Haec ludaeorum sunt et
Iudaei de his viderint! Ne ergo huiusmodi offendicula auditoribus accidant, danda
opera est ad scientiam legis et secundum hoc quod spiritalis est lex, intelligenda et
explananda sunt quae leguntur, ne doctorum causa, immo desidia et neglegentia, ab
imperitis et indoctis derogetur Moysi...: Ho. in Num VII,2,4.
124 ••• quia dispensatio mihi verbi dominici credita est, sancta Dei videor habere
incenso composito minuto (Lev. 16,12), et ab unaquaque ecclesia quae sub caelo
est considerat quid offeratur... et quomodo sensum ac verba Scripturarum spiritali ex-
planatione discutiat: Ho. in Lev IX,8.... doctores ecclesiarum litteram legis loquelam
et disputationem evangelicam faciunt: Ho. in los XX,5.
126 Spesso anticipa l'obiezione: Dicit fortassis auditor: quid iterum hic
euresilogus agit? Quid undecumque verba conquirit, ut explanationem lectionis
effugiet?: Ho. in Lev XVI,4.
127 Quod quidem et nos in ecclesia patimur: plerique enim, dum plus nos diligunt
quam meremur, haec iactant et loquuntur sermones nostros doctrinamque laudantes,
quae coscientia nostra non recipit. Alii vero tractatos nostros calumniantes ea sentire
nos criminantur, quae numquam sensisse nos novimus: Ho. in Lc XXV,6.
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Antonio Grappone
Collegio Diocesano Redelnptoris i\1ater
via Tcnuta dena i\1aglianella 88
00166 Roma