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Via Crucis
con testimonianze e riflessioni sull’importanza
della donazione degli organi
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PRESENTAZIONE
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che apre il nostro cuore per farci entrare l’amore di Dio,
quell’amore che poi non siamo invitati a donare agli altri.
Se la Via Crucis viene fatta in gruppo, il versetto del
tradizionale canto “Stabat Mater” ci aiuterà a pregare meglio
perché, dice il grande S. Agostino, chi canta prega due volte.
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«strumento prezioso nel raggiungimento della prima
finalità dell'arte medica, il servizio alla vita umana».
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I stazione
GESÙ VIENE CONDANNATO A MORTE
RIFLESSIONE
(Tutti i testi sono tratti dal libro “Il dono” dello stesso autore).
PREGHIERA
“Ma che male ha fatto”, disse Pilato.
Queste stesse parole le diciamo anche noi
quando veniamo a sapere
che una persona cara sta male.
Sembra una vera sentenza di condanna a morte,
per di più ingiusta,
eppure non è altro che l’inizio di un percorso
fatto di attese, imprevisti e speranze.
Signore,
tu che ben conosci il patire,
vogliamo sentirti vicino nella sofferenza;
fa che i nostri cari ammalati ti sentano accanto
e perdonaci per quelle volte che attribuiamo a Te
la causa dei mali che ci affliggono.
Tu, Gesù, Figlio di Dio, hai sofferto come noi.
Ci consolano le tue parole
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”,
per questo, accresci la nostra fede, speranza e carità.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Chiusa in un dolore atroce / era là sotto la croce /
dolce Madre di Gesù.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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II stazione
GESÙ CARICATO DELLA CROCE INIZIA IL CAMMINO
PREGHIERA
Signore, quando una persona si ammala
inizia per lei un percorso che,
per noi cristiani, prende il nome di “Calvario”.
Tu conosci bene cosa significa questa salita.
Ci consola, perciò, sapere che la stessa strada
è stata già percorsa da Te Gesù,
che hai vinto la morte risorgendo
e per questo c’inviti a seguire le tue orme.
Eppure portare la croce è faticoso; il peso insopportabile.
Signore, sostieni coloro che sono spaventati,
affinché intravedano i piccoli spiragli di luce
che potranno dilatarsi solo se confidano totalmente in Te
che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Il tuo cuore desolato / fu in quell’ora trapassato /
dallo strazio più crudel.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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PREGHIERA DEL DIALIZZATO1
Signore,
Tu mi hai donato l’Anima ed un Corpo.
Ho cercato di onorare l’Anima
mantenendo viva la Fede in Te,
anche se ho peccato.
Il Corpo è stato segnato
da un male subdolo e crudele,
che mi ha reso schiavo
di una macchina per sopravvivere.
Rabbia e disperazione
mi sono stati compagni, ma poi,
vedendo la sofferenza ben più dolorosa
di tanti miei fratelli,
ho capito che proprio attraverso
questa sofferenza si può comprendere
il senso vero della Vita
ed ho ritrovato la Pace,
perché la Vita vale sempre la pena di essere
vissuta.
Signore,
domani ripeterò il rito ormai consueto,
Tu dammi la forza di sopportarlo,
e sia fatta sempre la Tua Volontà,
anche con la dialisi. Amen.
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http://www.emodializzati.it/preghiera-dializzato/
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III stazione
GESÙ CROLLA SOTTO IL PESO DELLA CROCE
PREGHIERA
Portare un peso quando si è obbligati a portarlo,
diventa ancora più pesante.
Vorremmo fermarci, riposarci, ma non si può.
La sofferenza c’impedisce di scappare per evitarla.
Guardiamo a Te, Gesù, che senza forze, sei crollato.
In quei momenti hai pensato a noi e per noi ti sei rialzato.
Guarda
coloro che sono caduti
fisicamente e psicologicamente nella disperazione.
Manda loro qualcuno che li risollevi,
dando loro la voglia di continuare a credere in se stessi,
per custodire nel proprio cuore la sicura speranza in Te
che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Quanto triste, quanto affranta / ti sentivi, o Madre Santa /
del divino Salvator!
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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IV stazione
GESÙ INCROCIA GLI OCCHIA DELLA MADRE
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Non capivamo perché parti della nostra bambina
avrebbero dovuto essere utilizzate per questo, rifiutammo
categoricamente non volevamo assolutamente nemmeno
sentirne parlare. Scappai via da quell’uomo con il camice
bianco seguita da mio marito, avrei voluto afferrarlo e
sbatterlo forte, poi ho capito dopo, era solo un modo per
sfogare il dolore, non era rabbia verso di lui, anzi.
Avvolsi teneramente il braccio attorno alle sue spalle,
capivo che sentiva una parte della sua carne che aveva tenuta
nel suo grembo scappare via. […] Era la nostra bambina che
andava via, che lasciava noi, i suoi sogni, il suo fidanzatino,
così in un attimo.
PREGHIERA
Quando gli occhi di chi soffre
incrociano quelli dei propri cari,
l’impotenza rende la sofferenza ancor più dolorosa.
Eppure gli occhi materni di Maria
diedero tanta forza a Gesù,
così come quelli di Gesù spinsero la Madre
a seguirlo ancora lungo la strada del Calvario.
Signore,
incoraggia le mamme che vedono i loro figli
soffrire nel corpo e nell’anima,
e dona loro l’instancabile forza per lottare, attendere e
sperare. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
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Canto
Con che spasimo piangevi / mentre trepida vedevi /
il tuo Figlio nel dolor.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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PREGHIERA PER I DONATORI DI ORGANI
O Padre,
tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo
morendo sulla croce ha ridonato la Vita al mondo
e ci ha dato l’esempio,
perché non viviamo più per noi stessi
ma per Colui che ci ha salvato dalla morte e dal male.
(Luigi Moretti,
Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno)
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V stazione
GESÙ VIENE AIUTATO DA SIMONE IL CIRENEO
Il sostegno vicendevole
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PREGHIERA
Il Cireneo fu “costretto”
a prendere quella croce per aiutare Gesù.
Ognuno di noi porta dei pesi nel cuore
che non vorrebbe avere.
Oltre ai nostri pesi,
portiamo anche le sofferenze delle persone
che ci sono accanto.
Signore,
accresci la nostra forza,
per renderci capaci di essere di reale aiuto per gli altri,
consapevoli che tu ci rafforzi giorno per giorno,
se confidiamo in Te che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Canto
Se ti fossi stato accanto / forse che non avrei pianto /
o Madonna, anch’io con te?
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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VI stazione
LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ
La compassione silenziosa
PREGHIERA
Una donna si fa spazio tra la folla
e asciuga un pò il volto sofferente di Gesù.
Le lacrime visibili e quelle invisibili,
la fatica del percorso della malattia, la paura di non farcela…
La Veronica con rispetto e discrezione
asciuga il volto di Gesù;
non gli cancella la condanna a morte,
ma attraverso quel gesto,
fa tutto ciò che è in suo potere per risollevarlo.
Fa, o Gesù, che come Te impariamo ad apprezzare
qualsiasi gesto o dono che riceviamo
e a saper fare agli altri, ciò che è possibile,
per la gioia di vedere di fronte a noi volti sereni o
quantomeno certi, di non essere soli nella ripida salita.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Dopo averti contemplata / col tuo Figlio addolorata /
quanta pena sento in cuor.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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PREGHIERA DEL TRAPIANTATO
Dio onnipotente ed eterno,
noi adoriamo in Te
il Padre che prende cura di tutti gli esseri,
il Signore della vita e della morte,
la Forza feconda dell’amore
che tutto e tutti vuole comporre in unità.
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VII stazione
GESÙ SPOGLIATO DELLE VESTI
VIENE INCHIODATO SULLA CROCE
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Lacci lunghi e doppi aghi che ti penetravano il braccio;
con uno prendevano il sangue che attraversava la macchina
per purificarlo dalle scorie, poiché i reni non riuscivano più
ad assolvere la loro funzione e con l’altro lo iniettavano di
nuovo.
PREGHIERA
Signore, tu che ben conosci il patire,
sostieni coloro che soffrono e
hanno perduto la serenità.
Volgi il tuo sguardo sui malati crocifissi,
quelli costretti a rimanere a letto
senza potersi rialzare liberamente,
e ai dializzati che per lunghe ore
sono legati a una macchina per poter vivere.
Da a tutti la forza di guardare a Te
che sulla croce ci hai insegnato a credere
nella presenza
del Padre nostro accanto a noi.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Le ferite che il peccato/ sul suo corpo ha provocato /
Siano impresse, o Madre, in me.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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VIII stazione
GESÙ MUORE
L’apparente sconfitta
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Ritornò la tristezza sul mio volto e quel viso stanco e
deluso ci riportò a casa. Dio solo sa quanto ho pianto… in
quel periodo le lacrime erano il mio pasto. Ci facemmo forza
e andammo avanti sperando in una prossima chiamata.
Trascorrono i giorni, all’improvviso il 23 marzo, dopo
sei mesi, squilla il telefono: “Pronto?! Centro trapianti di
Salerno”. […] “Stavolta sarà la volta buona me lo sento”.
Enrico rinasce. Il trapianto riuscito. Chiunque tu sia, rimarrai
sempre nei nostri cuori perché hai ridato il sorriso alla persona
più importante della mia vita”.
PREGHIERA
Signore,
quando tutto sembra finito,
a volte vediamo accadere qualcosa che non ci aspettavamo.
La tua Madre Addolorata
ti vide distrutto fisicamente e poi morire,
eppure ebbe la gioia di rivederti Risorto.
Continua a infondere nel nostro cuore,
la forza di saper superare la barriera della disperazione
per giungere alla visione del tuo volto.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
E vedesti il tuo Figliuolo / così afflitto, così solo /
dare l’ultimo respir.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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IX stazione
GESÙ DEPOSTO NEL SEPOLCRO
L’attesa
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naturale, prima che la morte possa colpirli con quel brutto
colore sul volto.
È così che inizia l’attesa, l’attesa di una rinascita, conti
le notti, ti attacchi al telefono, lo fai vivere in te e con te,
perché è attraverso il suo tramite che ti può arrivare la
chiamata che ti fa sobbalzare, ma allo stesso momento crea
dentro di te un vortice di strani sentimenti.
PREGHIERA
Silenzio, angoscia, buio.
O Gesù,
dopo la tua morte questo hanno vissuto i tuoi discepoli.
Questo viviamo anche noi
ogni volta che una persona a noi cara muore.
Insegnaci a ricordarci che il tuo sepolcro si è aperto
e ora tu sei accanto a ciascuno di noi
per insegnarci ad affrontare la sofferenza e la morte,
ma anche le gioie che ci sono e ci saranno donate.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
Di dolori quale abisso / presso, o Madre, Crocifisso /
voglio piangere con te.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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X stazione
GESÙ È RISORTO
Per riflettere…
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Un ragazzino ed una giovane ragazza, ad occhio
dell’età di nostra figlia, uscirono accompagnati da due
infermiere e si allontanarono.
Le infermiere ritornarono dopo poco, io gli chiesi: che
reparto è? Una di loro rispose: reparto dialisi, chissà se mai
avranno la possibilità di abbandonare quella macchina e
ritornare a svolgere la loro vita. E varcò di nuovo quella porta.
Dolore, tristezza, malinconia, senso di colpa assaliva le nostre
menti.
Abbiamo smesso di piangere, certamente il dolore non
era affatto sparito, tutt’altro, ma abbiamo capito che avremmo
potuto salvare delle vite nel nome della nostra bambina.
Abbiamo lasciato quella sala e tornando sui nostri
passi, ripercorrendo a ritroso quel corridoio siamo ritornati al
punto in cui era pervenuta la proposta. Ci siamo stretti di
nuovo in un abbraccio con il medico e abbiamo acconsentito
a che la vita vincesse sulla morte.
PREGHIERA
Tante volte, Gesù,
l’avevi detto ai tuoi amici che dopo tre giorni saresti
risorto. Lo avevano dimenticato in quei momenti di dolore.
Anche a noi la morte ci fa dimenticare tutto
in quei momenti o lunghi periodi neri.
Signore,
se stiamo qui è perché sappiamo che invisibilmente
stringi la mano a ciascuno di noi.
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Afferraci quando sfuggiamo;
abbracciaci quando le lacrime, anche quelle nascoste,
bagnano il nostro cuore;
sostienici se la paura ci fa crollare.
Tu sei Dio e vivi e Regni con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto
O Madonna, o Gesù buono / vi chiediamo il grande dono /
dell’eterna gloria in ciel.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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PREGHIERA FINALE
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CONCLUSIONE
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PREGHIERA
DEL DONATORE DI ORGANI1
Signore Iddio,
Tu che dall’alto vedi le miserie e le sofferenze umane,
Tu che hai sacrificato il Tuo Figlio
per la salvezza dell’Umanità,
Tu che hai fatto l’uomo libero,
liberami dall’egoismo e concedimi di rendere
ai fratelli sofferenti ciò che Tu mi hai dato.
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https://www.vallionainmarcia.it/preghiere-del-donatore/
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Dopo il libro e lo spettacolo teatrale, La Via del Dono
raggiunge il vertice di questa esperienza di annuncio…
Si noi annunciamo che quando il nostro corpo si fermerà, se
ci sono le condizioni, è possibile con qualche nostro organo,
far rivivere altri nostri simili… fratelli nell’umanità.
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Quando ho letto il libro Il Dono di Alfonso Ferraioli ho
subito pensato alla Via Crucis.
Sono cristiana, cattolica e praticante e da sempre vivo
il tempo di Quaresima con attenzione particolare alla pratica
della Via Crucis.
Meditare, pregare e riflettere sulla Passione, Morte e
Resurrezione di Cristo è l essenza dell’essere cristiano.
Il dolore, i tormenti, le torture, il buio ed infine la
vittoria, sì, la vittoria della Vita sulla Morte, sono gli elementi
che emergono dal libro Il Dono.
Leggevo e pensavo già alle stazioni,
nella mia mente avevo già visto questa nuova pubblicazione.
E cosi è stato, ringrazio l’autore per avermi reso partecipe di
questa stesura, in realtà, il mio contributo è stato minimo, ma
sono contenta del risultato finale, anche perché ho avuto
l’opportunità di "studiare" sia il libro che la Via Crucis.
Angela Vitale
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Percorrendo la via del Dono incontriamo
Valentina ed Anna
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Anna, invece, il suo Calvario è rappresentato da un’infame
malattia che colpisce il suo piccolo fegato.
Valentina risorge attraverso la Vita che dona ad altri
bambini, coinvolti come Anna in un doloroso Calvario.
Parte di se vive in Loro.
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Grazie… grazie a due care persone che hanno dato
la possibilità di aggiungere quest’ulteriore veicolo
Meraviglioso per la divulgazione del tema delle Donazioni
degli Organi al Libro e alla Rappresentazione teatrale.
Alfonso Ferraioli
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