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LE PIRAMIDI DI GIZA
Dal punto di vista storico pare che la prima piramide egizia sia stata
quella fatta costruire dal faraone Zoser (2780 a.C.), che differisce
però completamente dalle grandi piramidi che ci interessano in
questa sede per la problematica che sollevano. La piramide di Zoser
ha base rettangolare (è l' unica) ed è formata da una sepoltura di
base (mastaba) che penetra in parte nel terrreno ed in parte ne
fuoriesce, sulla quale furono costruiti in seguito altri piani così da
darle infine l 'aspetto di una piramide a gradini. I successori di
Zoser abbandonarono, incompiute, altre tre piramidi a gradini,
prima di dedicarsi al tentativo di erigerne una a facce lisce,
innalzata a Maidum, a circa 45 chilometri dal Cairo. Maidum è oggi
una rovina con il nucleo centrale che si eleva per circa 75 metri
sopra un ammasso di macerie: era originariamente una piramide a
gradini, ma fu rivestita in seguito per renderla appunto a facce
lisce. Purtroppo, l' ampia base non poggiava sula roccia ma sulla
sabbia, e la piramide crollò, forse ancor prima di essere completata.
Al termine del regno della Sesta Dinastia, intorno all' anno 2180
a.C., l' Egitto era ormai diviso in una moltitudine di province e le
grandi costruzioni vennero trascurate. L' undicesima e la
Dodicesima dinastia videro l 'Egitto ancora riunito e in un periodo
che andò dal 2000 al 1750 a.C., i sovrani fecero innalzare nuove
piramidi: erano alte meno della metà della Grande Piramide e
spesso costruite senza alcuna precisione. In alcuni casi il nucleo
centrale era costituito prevalentemente da mattoni di fango retti da
muri di sostegno.
I significati reali delle piramidi e gli scopi per cui erano state
costruite potrebbero quindi appartenere a quella cultura, forse di
derivazione atlantidea, che caratterizzò le prime dinastie e che poi,
per motivi che non possiamo conoscere, andò contaminandosi fino
a perdere la sua efficacia. E' opinione corrente che Giza ed il
monumento di Cheope racchiudano tutti i misteri associati alla
costruzione delle piramidi.
L' ipotesi più ovvia, come abbiamo detto, è che sia stata una tomba.
C' è anche un sarcofago in quella che viene chiamata ora "La
camera del Re". Eppure non vi è alcuna indicazione dello
svolgimento di un funerale. Il passaggio terminale che conduce alla
stanza stessa è la stupenda "Grande Galleria", lunga 47,5 metri,
alta 8,5 e larga 2, che si dirige verso la sommità e con una
pendenza notevole, un angolo di 26°. Forse i ritualisti di Cheope
avevano progettato una processione finale lungo questo passaggio
inclinato, ma non lo si può affermare con sicurezza: il corridoio che
conduce alla "Grande Galleria", infatti, è talmente basso che per
percorrerlo è necessario camminare chini.
Forse.