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Giuseppe Verdi

Otello

 Libretto di Arrigo Boito, da William


Shakespeare.
 Dramma lirico in quattro atti

Prima rappresentazione
Milano, Teatro alla Scala
5 febbraio 1887
Giuseppe Verdi 1855 - 1887

 Les vêpres siciliennes (1855)


 Simon Boccanegra (1857)
 Un ballo in maschera (1859)
 La forza del destino (1862)
 Don Carlos (1867)
 Aida (1871)
 Otello (1887)
Verdi e Boito…

 Scrive per Verdi i versi dell’Inno delle


Nazioni (24 maggio 1862)
 11 novembre 1863 I profughi fiamminghi alla
Scala
 “Alla salute dell’Arte Italiana!/ Perché la scappi fuora
un momentino/dalla cerchia del vecchio e del
cretino/giovane e sana…
 … Forse già nacque chi sopra l’altare/rizzerà l’arte,
verecondo e puro/Su quell’altare bruttato come muro/
di lupanare.”
Verdi e Boito…

 Verdi a Clarina Maffei (13 dicembre 1863)


[...] Infine se Faccio, come dicono i suoi amici, ha trovato nuove vie,
se Faccio è destinato a rizzare l'arte sull'altare ora brutto come lezzo
di lupanare, tanto meglio per lui e per il pubblico [...].
 Verdi a Opprandino Arrivabene (21 marzo 1877)
[...] Ora è difficile poter dire se Boito darà all’Italia dei capolavori! Ha
molto talento, aspira all’originalità ma riesce piuttosto strano.
Manca di spontaneità e gli manca il motivo: molte qualità musicali.
Verdi e Boito…

 Giugno 1879 Verdi a Milano per dirigere un’esecuzione della Messa da


Requiem
A una cena milanese nel luglio del 1879 con Giulio Ricordi, Verdi manifestò un forte
interesse per Shakespeare, e in particolare per Othello. Con la complicità dell'editore
Boito, si recò a visitare Verdi e dopo tre giorni, con rapidità sconvolgente, gli mandò uno
schizzo della riduzione a libretto della tragedia che dovette colpire profondamente il
musicista. Nel novembre 1879 Verdi ricevette il libretto e decise di comprarlo.
 1880 – 1881 Verdi collabora con Boito per la revisione del Simon
Boccanegra
 1884 Verdi inizia la composizione di Otello
Alle origini di Othello…
 Giambattista Giraldi Cinzio (1504-1573) raccolta di novelle, gli Ecatommiti (1565)
In queste «cento novelle» un piccolo gruppo di uomini e donne scampati al sacco di Roma del 1527,
durante il loro viaggio in nave che li condurrà in salvo a Marsiglia, si raccontano a turno delle novelle.
 La settima novella della deca terza, narra la vicenda di un capitano moro della flotta veneziana
di stanza a Cipro, che per gelosia uccide la moglie, la bella e innocente Disdemona.

 La storia è narrata riservando una particolare attenzione ai dettagli più cruenti, omessi poi da
Shakespeare e Verdi. I particolari più raccapriccianti, tuttavia, s’incontrano nella novella quando
viene descritta la morte di Disdemona:
Disdemona e il Moro sono a letto, l’alfiere, nascosto in uno stanzino, è in attesa di agire e a un certo
punto rivela la sua presenza facendo rumore; il Moro, manda in esplorazione la moglie. A quel punto
l’alfiere, «colla calza, che in punto haveva, le diede una crudel percossa, nel mezzo della schiena,
onde la Donna subito cadde, senza poter trarne appena fuori il fiato». E mentre l’alfiere continua a
infierire sulla donna il Moro la ingiuria.
Finalmente, «sopraggiungendo la terza percossa, [Disdemona] rimase uccisa dall’empio Alfieri.
Poscia, messala nel letto, et spezzatale la testa, fecero egli, et il Moro, cadere come haveano
ordinato fra loro il palco della camera».
Othello di Shakespeare…

 Prima rappresentazione:
1 novembre 1604 Whitehall Palace di Londra
 Tragedia in cinque atti in versi e in prosa

 Personaggi:
Brabanzio, senatore, padre di Desdemona
Lodovico, parente di Brabanzio, nobile veneziano
Otello, detto “Il Moro”, condottiero al servizio della Repubblica veneta
Cassio, suo luogotenente
Iago, suo alfiere
Roderigo, giovane gentiluomo veneziano
Montano, predecessore di Otello al governo di Cipro
Desdemona, figlia di Brabanzio
Emilia, moglie di Iago
Bianca, prostituta, amante di Cassio
Disposizioni sceniche Otello di G. Verdi…
Otello… La trama
 Atto I
All’esterno del castello in una città di mare di Cipro, alla fine del XV secolo
 Durante una tempesta approda a Cipro la nave di Otello, il generale dell’Armata veneta
che ha sconfitto la flotta musulmana. Ad attenderlo ci sono la sua sposa Desdemona,
l’alfiere Jago e il capitano Cassio. Jago odia il moro perché ha promosso Cassio al suo
posto. Roderigo, un gentiluomo veneziano, è invece innamorato di Desdemona. Jago gli
promette di aiutarlo a conquistare la donna. Così gli fa credere che anche Cassio sia
innamorato di Desdemona. Jago fa bere il capitano che, ubriaco e provocato
da Roderigo, ferisce Montano. Otello interviene per sedare la rissa e degrada Cassio. Poi,
rimasto solo con Desdemona, ricorda i giorni del loro innamoramento e le dichiara tutto il
suo amore.
 Atto II
In una sala del castello,
 Jago continua a ordire la sua trama contro Otello: convince Cassio a chiedere a
Desdemona di intercedere presso Otello affinché gli vengano restituiti i gradi di capitano.
Poi instilla sapientemente il dubbio nella mente di Otello: perché Cassio parlava
con Desdemona? La conosceva già prima che si sposassero? Otello è turbato e facile
preda dei suoi inganni. Così quando Desdemona intercede a favore di Cassio, Otello si
adira facendo cadere il fazzoletto che la donna aveva in mano e che lui stesso le
aveva donato. Emilia, moglie di Jago, lo raccoglie e Jago se lo fa consegnare: sarà una
prova in più per convincere Otello del tradimento della moglie. Rimasto solo con il moro,
gli confida di aver sentito Cassio parlare nel sonno del suo amore per Desdemona e
giura di aiutare Otello a vendicarsi.
Otello… La trama
 Atto III
Nella gran sala del castello
 Desdemona, all’oscuro di tutto, continua a supplicare il marito perché ridia il grado a
Cassio; Otello, furente, le impone di giurare di essere una sposa fedele, poi la scaccia.
Jago fa nascondere Otello perché ascolti un suo dialogo con Cassio: l’alfiere riesce a far
pronunciare all’ex capitano il nome di Desdemona, così Otello crede che tutta la
conversazione riguardi la tresca con sua moglie, mentre Cassio parla di un’altra donna.
Quando Cassio mostra il fazzoletto di Desdemona (che Jago aveva nascosto a casa sua)
il moro si convince del tradimento. Giunge l’ambasciatore di Venezia: Otello deve
rientrare in patria. Otello maledice Desdemona davanti a tutti i convitati e la getta a terra,
poi, rimasto solo, sviene, mentre Jago gioisce della propria vittoria.
 Atto IV
Nella stanza di Desdemona
 Desdemona sta per andare a dormire: ha cattivi presentimenti, non capisce perché il suo
amato sposo sia così adirato; prega, poi si distende a letto. Arriva Otello, la bacia, le
domanda se ha pregato e vuole che confessi l’adulterio commesso con Cassio. La moglie
nega ed egli la soffoca. Arriva Emilia e racconta che Cassio ha ucciso Roderigo; la donna
scorge Desdemona morente e fugge a cercare soccorso. Nella stanza arrivano
l’ambasciatore Loredano, Montano e Jago. Otello confessa che l’ha uccisa perché lo
tradiva. Emilia svela che il fazzoletto era stato sottratto da Jago, mentre Cassio dice di
averlo trovato a casa sua. Otello capisce di essere stato ingannato da Jago: prende un
pugnale, bacia per l’ultima volta l’innocente Desdemona e si uccide.
Otello al di là di consuetudini e convenzioni… La
risposta italiana al Musikdrama

 Questo è il vero dramma musicale. Così lo si comprende, così lo si sente in


Italia […] abbiamo detto monologo, scene – invece di arie, romanze,
duetti, terzetti – perché l’antica divisione dei pezzi, Verdi l’ha abbandonata
– e con essa quindi deve abbandonare l’antica nomenclatura che la
distingueva. (Il pungolo)
 L’orchestra occupa finalmente il posto che le spetta in teatro: non è più
schiava dei personaggi, ma non ne è neppure il tiranno; è loro alleata, loro
amica, canta con loro e non per loro. Mai la fusione fra i due elementi, fra
le due anime gemelle del dramma lirico è stata più perfetta. (C. Bellaigue,
Revue des deux mondes)

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