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In fase di progettazione,per quanto preliminare assicuriamoci di aver fatto un predimensionamento della struttura
basandoci sulle due semplici formule:
-h solaio=1/25 della luce;
-h trave =1/10 della luce.
scendiamo nel dettaglio.
Per fare un dimensionamento della mia struttura è necessario fare un'analisi dei carichi,dati dalla sommatoria dei carichi
permanenti (pesi propri delle strutture) e carichi accidentali ( carico neve,vento e carichi legati alla destinazione d'uso
dell'edificio)..fin qui viene in aiuto il dm del 16 gennaio del 1996.
con molta probabilità bisognerà fare un dimensionamento di un edificio di civile abitazione..in questo caso il carico
accidentale è di 200 kg/mq (o 2 KN/mq).
si procede calcolando il peso proprio del solaio e i carichi che questo supporta per dimensionare il travetto.
Immaginando di di prendere in considerazione un solaio in latero-cemento con interasse di 50 cm,h laterizio pari a 20
cm,soletta di 4 cm e nervatura di 10 si calcola il peso proprio di una porzione di solaio pari a un metro quadro.i pesi dei
componenti si calcolano moltiplicando l'area di ogni materiale per i rispettivi pesi specifici.

A c.l.s.= 400 cm2 L c.l.s.= 100 cm peso spec c.l.s.=25 KN/mc


peso del cls=1 kN/m

A laterizi= 800 cm2 L laterizi= 100 cm peso spec laterizi = 9 KN/mc


peso dei laterizi=0.72 KN/m

peso proprio solaio=1,72 kN/m (peso al metro lineare del solaio o peso di un'interasse di solaio).
per trovare il peso di un metro quadro di solaio basta moltiplicare questo peso per due perche in un metro quadro di solaio
ci sono due interassi,per cui il peso al metro quadro è di 3,44 kN/mq.

a questo peso vanno aggiunti i carichi del pavimento,del massetto,dell'intonaco e dei tramezzi,che dai miei vecchi appunti
di strutturale si aggirano intorno ai 2,70 kN/mq.

quindi il peso totale proveniente dal solaio è dato da 3,44+2,73+2=8,17 kN/mq

VERIFICA DEL TRAVETTO


ipotizziamo di fare il dimensionamento di una casa unifamiliare di 5 x 10 m di lato,riassumibile in uno telaio strutturale
avente una campata semplice su lato corto e due campate sul lato lungo.le travi principali sono sul lato lungo e il solaio e
tessuto ortogonalmente ad esse.

Il travetto è riassumibile con uno schema statico di trave con doppio incastro con carico uniformemente distribuito. Ai fini
della verifica della sezione servira calcolare il momento maggiore che in questo caso è proprio quello agli incastri ed è un
momento negativo.

il momento è: M=1/12 q L quadro


il carico è 4.085 KN/ml ,ovvero il peso al metro quadro del solaio diviso il numero degli interassi presenti in un metro
quadro si solaio,cioè due.
M= 8,51 KNm ovvero 85100 Kgcm

Per verificare l'altezza del travetto utilizzo la formula:


h=alfa x radice di M max/Base, con alfa=0,255 per una tensione del cls di 97,5 Kg/cmq e dell'acciaio di
2550 kg/cmq (Fe B44k),dove base nel nostro caso è 50 cm per momenti positivi e 10cm per momenti negativi.
Dal calcolo H=23,52 quindi direi che va bene.
calcoliamo i ferri: A=M/0.9 x H x sigma acc=1,57 cmq ovvero due ferri da 10 mm.

VERIFICA DELLA TRAVE


Per la verifica della trave il procedimento è analogo.Dobbiamo solo considerare che al carico della trave per la sua area di
influenza dobbiamo sommare il peso proprio del solaio.
Consideriamo una sezione 25x50 cm.
il peso della trave al ml sara=0,25m x 0,5m x 1m x 25 KN/mc= 3.125 KN
il peso del solaio al ml sarà 8,17 KN/mq x 2,5* m x 1 m=20,42 KN

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*larghezza del solaio gravante sulla trave

il carico totale sarà dato dalla somma: 23,55 KN


La trave è riassumibile con uno schema statico di trave con tre appoggi,quindi il momento maggiore è quello negativo in
mezzeria: M=1/8 q L quadro,dove L è la larghezza di una campata ovvero 5m.da qui risulta che M=73,60 KNm ovvero
736000 Kgcm
procedendo con la stessa formula di prima fissando un parametro ad esempio l'altezza verifico l'altro:
H=43,75 a cui aggiungo 3 cm di copriferro.Quindi la mia sezione effettiva potrebbe essere 25 x 47 cm
calcoliamo i ferri: A=M/0.9 x H x sigma acc=7.33 cmq ovvero 4 ferri da 15 mm (qui andrebbe fatto in realtà un calcolo più
specifico per determinare anche l'area dei ferri per le staffe).

VERIFICA DEL PILASTRO


Per la verifica del pilastro devo considerare il peso del solaio per la rispettiva area di influenza + Il peso della trave gravante
in base all’area di influenza + il peso proprio del pilastro. Ipotizziamo di aver previsto un pilastro 25 x 25 cm e che sia alto
2,70 m.
il peso proprio del solaio sarà:
0.25m x 0,25m x 2,70m x 25 KN/mc x (n° piani eccetto quello di copertura) = 4,21 KN
il peso del solaio gravante sul pilastro sarà 8,17 KN/mq x 2,5 m x 5 m x (n° piani) =102.10 KN
Il peso della trave gravante in base all’area di influenza: 3,125 KN x 2,5 m x (n° piani) = 7,81 KN
il peso del solaio di copertura gravante sul pilastro sarà (8,17 – 2,73KN/mq) x 2,5 m x 5 m = 68 KN
il carico totale sarà dato dalla somma: 182,12 KN ovvero 18212 kg
sigma adm cls = 97,5 x 0,7 = 68,25
Area ferri = (N/sigma adm cls) x 0,00714 = (18212/68,25) x 0,00714 = 1,9 cmq cioè 4 ferri da 8mm
Si passa quindi alla verifica delle tensioni:
sigma=carico /A < 0.7xsigma adm
quindi ho: 18212/625<0,7x97,5 Kg/cmq
cioè 29,2 kg/cmq <68,25 kg/cmq
sigma acciaio eff= 29,2x 15 (parametro fisso) = 438 Kg/cmq
? 438 Kg/cmq < 2550 (tensione acciaio max) quindi ok

Resposta

PROGETTO DELLA TRAVE


L'Area d'acciaio necessaria (7.33 cmq) si può coprire con 4 ferri da 16 (non da 15) che in totale forniscono un' Aa pari a 8.04
cmq.
A questo appunto andrebbe fatta una verifica. Si calcola il modulo di resistenza W = 0.9 x H x Aa (dove l'area d'acciaio è
quella effettiva corrisp. alla quantità di ferri inseriti). Poi si calcola la tensione nelle barre, sigma = M/W che deve essere
inferiore a quella ammissibile.

FONDAZIONI
puoi aggiungere un dimensionamento di massima delle fondazioni. Dove la tensione sul terreno è sigma= N/A
dove N è il carico totale gravante sulla fondazione e A è l'area di base del plinto. Tieni conto che la tensione deve rientrare
nell'intervallo di 1-2 kg/cmq.

Il dimensionamento strutturale è sicuramente la parte che più cruccia i candidati (e gli architetti in genere) e più interessa
gli esaminatori: non c'è niente di meglio di un bel pilastro mancante per giustificare un'ironica risatina sotto i baffi e una
sonora bocciatura.

Ma veniamo subito al dunque. Acciaio, cemento armato, legno, cartone pressato o cannucce per bibite? A quale materiale
affidare la nostra struttura? La risposta è molto semplice: il materiale che conosciamo meglio.

Tuttavia volendoci sbilanciare, possiamo affermare che il materiale più versatile da usare (almeno per quanto riguarda
l'EdS) è il cemento armato.
Possiamo preferirlo ad altri materiali per tre motivi:
il predimensionamento è immediato da eseguire;

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non dobbiamo preoccuparci troppo delle grandi luci;
i dettagli sono più 'standardizzati' e facili da disegnare,
... quindi perché complicarsi la vita?
Parlando di c.a. facciamo riferimento al D.M. INFRASTRUTTURE, 14/01/2008, celeberrimo decreto che permise il passaggio
dalle tensioni ammissibili agli stati limite e al corrispondente Eurocodice, l'Eurocodice 2.

Naturalmente durante la prova pratica non potremo e non dovremo presentare un vero e proprio calcolo strutturale,
impensabile in sole 8 ore, ma piuttosto un predimensionamento strutturale che possa dare un'idea di massima però
plausibile di quella che sarà la struttura vera e propria.

Procediamo con ordine.


Solaio

Il solaio ha un comportamento differente nelle due direzioni perché la rigidezza della struttura nella direzione di tessitura
dei travetti è molto superiore rispetto a quella ortogonale. In pratica possiamo affermare che il solaio è una piastra
ortotropa. La tipologia che andremo ad adoperare è quella di solaio misto in cemento armato gettato in opera e blocchi di
alleggerimento in laterizio.

In pratica un solaio di questo genere pesa circa 3 KN/mq.


Il predimensionamento proposto dal D.M. 2008 è riportato in tabella.

Altezza solaio h h = min (12 cm; L​max​/25)

Altezza soletta s S ≤ 4 cm

Interasse travetto i i ≤ 15 s

Larghezza travetto b b = min (1/8 i; 8 cm)

Dimensione pignatta h​p ​≥ 12 cm


b​p ​≤ 52 cm

Travi

Il predimensionamento dipende dalla luce e dalla funzione che le travi devono svolgere ovvero dai carichi da portare e dalle
esigenze architettoniche.
Al di là della tipologia strutturale, le travi si possono anche dividere in travi emergenti, cioè che emergono dal solaio o travi
a spessore, cioè spesse tanto quanto il solaio.
Per la tipologia delle travi emergenti, la cui larghezza B è stata assunta convenzionalmente pari alla larghezza della
tamponatura esterna oppure alla base dei pilastri, per predimensionare l'altezza H, ci si può riferire al criterio H = L / 10 con
L = luce della trave maggiore.
Per le travi a spessore con altezza pari a quella del solaio vicino, la larghezza è grossolanamente pari a B = L / 6.

Pilastri

Il predimensionamento dei pilastri appare più complicato.


In teoria dovremmo usare il metodo delle aree di influenza e valutare il peso sia del contributo dei carichi permanenti che di
quelli variabili per calcolare l'area minima del pilastro soggetto a compressione semplice amplificata leggermente.

La formula suggerita dalla normativa italiana è


A​p ​= N / 0,8 f​cd
con A​p ​= Area minima pilastro; N = Sforzo Normale e f​cd ​= Resistenza Cilindrica del cls.

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Una buona idea potrebbe essere quella di calcolare già a casa il peso a metro quadro di un solaio finito e poi utilizzarlo
durante l'EdS per calcolare l'area minima del pilastro più sollecitato con il metodo delle aree di influenza.
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Oltre la normativa e i calcoli è bene sapere qualche dimensione - tipo dei principali elementi strutturali a cui fare
riferimento in caso di 'panico portante':
Il classico solaio 20+4 ha un interasse di 50 cm con travetti di 10 cm e pignatte di 40 cm;
Le travi spessore per luci fino a 5 m sono alte circa 20 cm e larghe dai 100 ai 120 cm e sono armate con 14/20 ferri
longitudinali ф18 o ф20 e staffe ф 8/10 ogni 15/20 cm;
Le travi emergenti per luci fino a 6 sono alte circa 50 cm e larghe dai 30/40 cm e sono armate con 10/12 ferri
longitudinali ф18 o ф20 e staffe ф 8/10 ogni 15/20 cm;
I pilastri hanno solitamente la base di 40 x 40 cm se sono quadrati o 30 x 50 se sono rettangolari con armatura di
6/8 ф 18 o ф 20 e staffe ф 10 ogni 15/20 cm.

CONSIGLI STRUTTURALI PER IL DIMENSIONAMENTO DI UN PICCOLO EDIFICIO:


Pilastri
Questi sono composti da sezioni rettangolarioquadrate.Se la luce dei pilastri non supera i 5 m disolito e` sufficiente disporre
pilastri rettangolari di sezione25x25. La dimensione 20 e` la minima assoluta; il 25 in genere deriva dallo spessore del
tamponamento esterno; il pilastro 25x25 si inserisce bene nelle tamponature esterne senza
debordareall’internooall’esterno.
In zona sismica la circolare ministeriale del 1996 impone un lato minimo di cm 30, per cui in tale zona la sezione minima del
pilastro e` 30x30 (se il carico verticale supera un certo valore), dimensione minima confermata dall’ordinanza 3274 e
dall’EC8, anche se non resa cogente dalle Norme Tecniche del 2008.

Travi
Le travi perimetrali sono larghe in genere 25o30 cm; e` opportuno che esse siano larghe come il pilastro; per la
costruzione delle casseforme, infatti,e` agevole avere pilastro e trave della stessa larghezza. Esse hanno
un’altezza variabile tra 40e50cm.

Travi
Le travi perimetrali sono larghe in genere 25o30 cm; e` opportuno che esse siano larghe come il pilastro; per la
costruzione delle casseforme, infatti,e` agevole avere pilastro e trave della stessa larghezza. Esse hanno
un’altezza variabile tra 40e50cm.

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Le travi perimetrali possono essere ‘‘ricalate’’ o a ‘‘coltello’’ oppure a ‘‘spessore’’. In figura sono rappresentati tre
tipi di soluzioni per travi perimetrali La soluzione a coltello e` consigliabile quasi sempre poiche´ comporta minori
armature e una maggiore rigidezza di insieme del telaio in cemento armato; nel caso dell’infisso con
avvolgibili, si richiede l’inserimento del cassonetto che contiene il rullo conl’avvolgibile arrotolato; nel caso di
infisso con avvolgibile e` opportuno adottare la soluzione a ‘‘veletta’’ o quella con trave a spessore.
Le travi ‘‘interne’’ sono realizzate in preferenza a spessore di solaio. L’altezza della trave e` quindi in genere 20cm
oppure 24cm. La larghezza della trave a spessore e` la variabile da fissare: per piccole luci (circa 2 m) e`
sufficiente una larghezza di 30 cm, che cresce progressivamente all’aumentare della luce della trave e con l’area
di solaio che la trave sostiene. Si consiglia di non superare il doppio del pilastro di sostegno allo scopo di ottenere
un trasferimento ottimale dei carichi dalla trave al pilastro.
Il massimo consigliato per la luce di una trave a spessore e` intorno ai 5m. In pratica e` opportuno, per evitare
problemi connessi con la deformazione della trave sotto carico, non superare il valore l=h 25.

E` necessario armare la soletta con ferri perpendicolari al verso dei travetti quando la luce del solaio e` elevata e
quando si suppone che il solaio abbia un funzionamento a piastra. Per avere un comportamento adeguatamente
rigido si utilizza per solai di civile abitazione il 20+4 mentre per i solai di soffitta e copertura si puo` utilizzare il
solaio con pignatte del 16 e soletta realizzata con calcestruzzo alleggerito con granuli di polistirolo che consente
una migliore coibentazione del solaio stesso.

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