Sie sind auf Seite 1von 19
é aut aut rivista di filosofia e di cultura | Enzo Paci Nuove ricerche fenomenologiche, pag. 99 Giovanni Piana Accomunamento, storicita, tradizione nel- lo Huscerl inedito, pag. 113 Franco Bosio Psicologia e logica nella fenomenologia di Husserl, pag. 131 Emilio Renzi, Filippo Di Sociologia e fenomenologia, pag. 155; Forti HS. Sullivan e Ja psichiatria contem- | 7% poranea, pag. 160 | # | a Paolo Caruso Intervista a Michel Butor, pag. 165 i t Giovanni Raboni, Marco Omaggio a Yeats, pag. 172; Uno serit- 1? Forti, Maria Bottero tore fra due generazioni, 177; Milano in immagini, 184 | ft } marzo 1962 ACCOMUNAMENTO, STORICITA’, TRADIZIONE, NELLO HUSSERL INEDITO Giovanni Piana IL Lianalisi condotta da Gerd Brand sui manoscritti husserliani. contrasscgnati dalla lettera C (Zeitkons tution als formale Konstitution) conduce cssen/ mente al rilievo della temporalitt del soggetto, nel suo particolare strutturarsi; il suo limite sta nel fatto che Tautore coordina sistematicamente questi manoscritli, mantenendosi sul terreno dell’ io primordiale, pr ‘in- dendo quindi da tutti i riferimenti alla tematica inter- soggettiva, in questo stesso gruppo di inediti largamen- te presente. In questo senso Mondo, Io e Tempo & un libro prowvisorio e di cid T'autore & ben consapevole: soltanto se l’analisi sara ripresa dal’ inizio — egli_os- serva al termine della sua opera — ponendo in que stione l’intersoggettivita e la problematica che le @ cor- relativa della mondita del mondo, essa potra essere chia- rita nel suo autentico significato (1). Noi cercheremo di avviare alcune considerazioni al solo fine di « sag giare il terreno » per scoprirne la eventuale praticabilita. { manoscritti clte saranno presi in esame appartengono all'incirca al quinquennio 1929-1934, e sono inscriti in un contesto di discorso che, oltre a richiedere esso stesso un ampio approfondimento, pone ad ogni passo pro- blemi specifici, sui quali non ¢ possibile soffermarsi. A maggior ragione si debbono considerare queste pagine soltanto come un tentativo ed una proposta. Il. Gia all’interno della descrizione condotta da Brand, la soggettivita si_rivela, nella sua cssenziale tempora- lita, strutturata in modo tale che la finzione solipsi- stica deve necessariamente venire in questione. In ge- nerale possiamo dire che la soggettivita, nell’accezione husserliana, in quanto temporale & anzitutto soggetti- vita accomunata. L'io & temporale nel distanziare s¢ da (1) Grap Brano, Welt, Teh und Zeit, Den Haag 1955, trad, it. dt Enrico Filipini, Milano 1960, v. p. 227. 14 se stesso ed il suo essere. presso di sé & sempre un distanziarsi da st (2). Nel ricordo, inteso nella sua funzione originariamente temporalizzante, Vio. si ritro- va sempre di nuovo in comunanza (Gemeinschaft) con se stesso: «In quanto continuamente e originariamente passato e futuro, io supero nel mio presente il mio stesso presente e in quanto gia stato e-insieme futuro, formo una comunita (Gemeinschaft) con me stesso, reco at- traverso il mio presente il mio essere temporale » (3). Senza tale comunanza un passato non avrebbe per me alcun senso (4). Tra l’io-polo del presente e Tio-polo del presente passato ricordato si costituisce una iden- tificazione (Deckung) nel modo della comunanza (5). Considerato come solus ipse, e quindi come vuota for- ma egologica, l'io primordiale @ gia come io che é, che @ stato, che sara, in una molteplicita possibile di io. Porre il problema del passaggio dalla possibilita al fatto in termini deduttivi @ fenomenologicamente un non- senso: di fatto nella mia primordialita si presenta una primordialita che non é mia e che non puod essere ricondotta ad unita sintetica con la mia: I’ alterita & propriamente in questo caso: estraneitd. L’ estraneo & dato anzitutto come costituente una sua sfera primor- diale, e quindi un suo tempo, in una sintesi di pas- sato e di futuro a partire dalla «sua» sfera origina- ria del presente: « Ogni io che esperisco come altro in presentificazione originaria, ha la sua unita, la sua vita fluente, il suo flusso temporale immanente di temporalizzazione concreta, la sua natura primordia- le» (6). Tra me e altro non vi é allora alcuna unita, per la quale l'alter-ego, dato nell’Einfiihlung, possa es. sere riconosciuto da me come I’altro che io un tempo sono stato; l’altro @ 1a nella sua trascendenza: « nes- suna continuita possibile conduce dal mio polo egolo- gico, cio dal mio sostrato continuo di intenzionalith inattiva e dai miei atti (la cui continuita esterna, nel flusso temporale, ha come correlato la continuiti oppo- sta dell’io-polo che sta in una identita accomunata (2) Bran, op. cit. trad. it. p, 134: «Tra me i ‘una distanza: ‘io sono fungente, ino, er fee ce, a4 spre in certo, modo anonimo, ¢ insieme sono oggettuaimente per me gome tema del fungere stesso, casi core Poco far Coe ee en, Der fas ane @ sempre colmata, perché io sono sempre lo stesso». E poco: colmata, Pherifessione @ Ja differenza e la colncidenza dell'is’ i. disteren slone f' pengicitazione originaria di un adesso e di un poco fa Le rifles pereio Yesplicitazione originaria del tempo e delle’ tommeoraitan (3) Brann, op. cit. Pp. 179, @ Cie tn. $3 : @ S38 vit . 4. z 16 Vil. p. 4: «Jedes Ich, da: i gonwirtiguag Wake’ pales Jeb, das ich als anderes in originaler Verge- 8 g : ine Einhelt und sein stiomendes ‘Leben, seinen ‘mmanent-zeltlichen Strom sachlicher Zeitigung, seine orien dias tue

Das könnte Ihnen auch gefallen