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S. Giacomo
Apostolo
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25 luglio 2019La Madonna di S. Luca in pellegrinaggio verso Bologna
di Lauro Casali
La devozione alla Madonna di S. Luca, custodita nel santuario del Colle della Guardia, @
profondamente radicata nel cuore dei bolognesi che da sempre, nei momenti tristi o lieti,
si ritrovano uniti per pregare e ringraziare la Vergine. La discesa in pellegrinaggio
del’immagine e la sua permanenza in citta sono momenti di grande emozione che
coinvolgono ’intera cittadinanza.
SAN LUCA: Secondo la tradizione, il ritratto di questa Madonna viene attribuito
all’evangelista Luca, indicato oltre che come medico e scrittore anche come pittore,
probabilmente a motivo della sua accuratezza nella descrizione dei personaggi sacri. Lo
stesso S. Luca, nel prologo del suo Vangelo, ci ricorda di essere stato molto scrupoloso nel
raccogliere informazioni da “‘testimoni oculari” (Lc 1,1-4).
L'ICONA: Il dipinto (65 x 55 x 2cm di spessore) @
realizzato con tratti di tempera e fogli d'argento
applicati ad una tela di lino, che é appoggiata su una
tavola di pioppo. La Madonna, a mezzo busto, ha il
capo leggermente piegato, il volto allungato e gli occhi
grandi con taglio a mandorla che le conferiscono uno
sguardo serio ma dolce insieme. Infatti, spostandosi
davanti all’immagine, il suo sguardo penetrante ci
segue materno da una parte all’altra. Col braccio
sinistro rege il Bambino, mentre con la mano destra
lo presenta ai fedeli, nell’atteggiamento che secondo
Viconografia significa “colei che indica la via”, cioe
mostra agli uomini il cammino verso Dio. La sua veste,
fino a poco tempo fa di colore blu scuro, @ sovrapposta
ad una leggera sottoveste rossa. Dopo un recente
restauro del 2012 @ emerso un sorprendente colore
azzurro chiaro, ben diverso da quello cupo, quasi
verdognolo, preesistente. L’utilizzo del colore chiaro
potrebbe far pensare ad una Madonna dipinta in Italia,
a differenza delle icone bizantine che utilizzano di pili
il colore indaco. Un’ipotesi che viene fatta é che la tavola fu inizialmente dipinta in Asia
Minore intorno al IX-X secolo, poi portata in Italia e in seguito ridipinta verso il XIII secolo
con caratteristiche pil. marcatamente occidentali.
Il Bambino, che ha la testa un po’ pil piccola rispetto al corpo, ha ta mano destra alzata
in un solenne gesto benedicente. La sua tunica é dello stesso colore rosso della
sottoveste della Vergine.
Per proteggere la tavola dagli agenti atmosferici, l’icona viene attualmente coperta da
una preziosa lastra in argento lavorato che lascia scoperti solo i due volti del Bambino e
della Vergine. Una preziosa fioriera la contorna, realizzata dalle suore nel 1760 e
‘composta da circa 800 fiori.
LA LEGGENDA: Nell’anno 1160, un eremita greco di nome Teocle Kamnia (Teokis Kmnya),
dopo aver vissuto a lungo nella solitudine del deserto, ispirato da Dio si reca a
Costantinopoli per visitare e pregare nella chiesa di Santa Sofia, e la intravede una tavola
dipinta della Madonna, rimanendo folgorato dai suoi bellissimi occhi. Sul retro del
dipinto legge un’ iscrizione: “Questa ¢ opera fatta da San Luca, e deve essere portata alla
chiesa a lui dedicata sopra il Monte della Guardia, ed ivi collocata sopra l’Altare”.IL PELLEGRINAGGK ’eremita greco chiese allora ai sacerdoti di S. Sofia come mai quella
tavola non fosse ancora stata portata sul Monte della Guardia, ma quelli risposero che per
quanto questo monte fosse stato cercato a lungo, nessuno sapeva dove si trovasse.
Animato da grande fervore, Teocle scongiura i religiosi di consegnargli la sacra Immagine:
avrebbe girato tutto il mondo per trovare quel monte. Fu cosi che la Madonna di S. Luca
parti in pellegrinaggio per valli e montagne, citté e paesi, in Asia, Grecia, coste
dell’Adriatico, sempre cercando questo Monte della Guardia. Quando Teocle giunse a
Roma, incontrd casualmente il gentiluomo bolognese Pascipovero de’ Pascipoveri, che gli
rivelé cid che il pellegrino greco stava cercando: il Monte della Guardia era un colle
lontano tre miglia dalla citta di Bologna, cosi chiamato perché sulla sua sommita era
dislocata un presidio delle guardie della citta. Qui una semplice devota di nome Angelica
aveva fatto costruire qualche tempo prima una piccola chiesa dedicata a S. Luca. La
sacra immagine raggiunse final mente Bologna con tutti gli onori: era Vanno 1200 e da
quel momento la Madonna é sempre rimasta a vegliare sopra la citta delle torri.
IL SANTUARIO e IL PORTICATO: Col tempo al posto della chiesetta venne costruito un
santuario, un grande tributo del popolo bolognese alla Madonna. Esso é collegato alla citta
da un portico coperto che sale sulla collina per 3,5 km. Costruito grazie al lavoro e alle
tasche dei bolognesi, con le sue 660 arcate é definito il pi, lungo del mondo. Per
proteggere i pellegrini che si dovevano inerpicare su un semplice percorso selciato,
venne fatto nel 1650 un progetto di copertura del camminamento, purtroppo
molto oneroso. Le ricche famiglie bolognesi, i commercianti e persino gli artisti
finanziarono la costruzione del porticato. Chi non poteva contribuire con le offerte
collaborava con il lavoro manuale, posando materialmente pietra su pietra. E’ rimasto
noto il “passamano per San Luca“: una lunghissima catena umana che permise il
passaggio delle pesanti pietre per erigere la struttura lungo la collina. Una serie di gradini
sale verso il colle: sono pili o meno di 500? E’ una sfida di molti cercare di individuarli
senza perdere il conto, ma la risposta non & mai uguale.
ARIA DI CASA: Ora il santuario di S. Luca, eretto a basilica minore, col suo inconfondibile
colore aranciato, @ un simbolo unico che si nota gia da lontano. Adagiato sul colle, @ come
una presenza materna, una calda luce che ti accoglie a braccia aperte... Chiunque sia
nato a Bologna pud confermarlo: quando vedi San Luca sei arrivato a casa!Programma Festa di S. Giacomo - PIUMAZZO
Ore 19,30 Accoglienza dei Pellegrini presso la Chiesa Parrocchiale.
Ore 20,00 SANTA MESSA SOLENNE
animata dal Coro S. Giacomo di Piumazzo,
quest’anno in collaborazione col Coro S.
Giacomo di Gavaseto (BO).
All‘offertorio presentazione dei simboli del
pellegrinaggio: conchiglia, bordone, bisaccia,
vangelo.
Presenza della Confratemita di San Jacopo di Perugia
con il priore per I’Emilia-Romagna, Monica Datti.
Consegna delle Credenziali e della Conchiglia ai pellegrini
in partenza o ritorno verso Santiago di Compostela e altre
mete di pellegrinaggio.
Ore 21,00 RINFRESCO
nei cortili della parrocchia, con musica,
specialita dolci e salate, bevande, buffet.
Offerta libera.
Nel contesto della Festa,
Willer Comellini - Fotostudio Arcadia
presenta
IMMAGINI DELL’ANNO,
momenti della vita piumazzese 2018 - 2019
La comunita prepara una “base” del rinfresco,
con bevande, dolce e salato.
Ringraziamo del contributo di tutti.
Lafesta ha carattere interno alla comunita