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Tecnologia Meccanica

Principi fondamentali del taglio dei metalli

• Meccanica della formazione del truciolo


• Forze di taglio nel taglio ortogonale
• Aspetti termici della formazione del truciolo
• Variabili di processo nella formazione del truciolo

A.A. 2015/2016

Eleonora Atzeni
Generalità sulla trasformazione dei metalli

Fusione

Rettificatura

Tornitura/Fresatura

Deformazione
plastica

0 20 40
Rugosità (mm)
Il taglio dei metalli - definizione

Le lavorazioni ad asportazione di materiale (taglio) o


“subtractive processes” consentono di ottenere un pezzo
a partire da un grezzo, di forma definita o meno,
asportando il materiale in eccesso.
La forma che si ottiene dipende dal moto relativo
dell’utensile rispetto al pezzo.
Il materiale asportato, che ne costituisce lo scarto, si
chiama truciolo.
Classificazione dei processi per asportazione

Taglio Abrasivi Fisico-Chimici

Rettificatura Laser
Solidi
Forme
di Lappatura Jet cutting
varie
Rivol.
Ultrasuoni
Tornitura Fresatura
Lav. chimiche
Foratura Brocciatura

Alesatura Mortasatura
Taglio Ingranaggi
Le lavorazioni base

Tornitura Foratura Alesatura Fresatura Mortasatura

Brocciatura Rettificatura Rettificatura Rettificatura


Meccanica della formazione del truciolo

Durante la lavorazione dei metalli si osserva:


 Un aumento di temperatura non giustificato dal solo
attrito tra le parti in moto relativo
 Il truciolo assume uno spessore superiore al suo
valore teorico.
 Il materiale del truciolo presenta una durezza
maggiore di quella del materiale base

Si conclude: il materiale ha subito deformazione plastica!


Meccanica della formazione del truciolo

vf
Zona di scorrimento

vt
Meccanica della formazione del truciolo
Meccanica della formazione del truciolo
L’utensile elementare

h0
rc   1, fattore di ricalcamen to
h1

Piano di
scorrimento

h0 j a

a , angolo di spoglia dorsale pezzo


g, angolo di spoglia principale
j ,angolo di scorrimento
Il fattore di ricalcamento

g AD  AC  sin j
A
AB  AC  cos j  g 

h0
j B
D C

h0 sin j cos g
rc    tan j 
h1 cosj  g  1
 sin g
rc
Il modello di Pijspanen

g
H

s
gs  Deformazione di taglio
x
Il modello di Pijspanen
La deformazione di taglio

g
A B
j
H
AC  s
C BH  x

AH  HC
gs   cotgj  tg (j   )
BH
La velocità di deformazione

dg s ds 1 vs
gs    
dt dt x x
Il triangolo delle velocità

g
vs
vf
90g j
vt vf vt
v
js

• vs = Velocità di scorrimento
• vf = Velocità di flusso
• vt = Velocità di taglio
Le forze di taglio

Tre direzioni di
scomposizione

Alla velocità di taglio; Alla faccia dell’utensile;

Al piano di scorrimento ;
Il cerchio di Merchant

F  R  sin(  )
N  R  cos(  )
Ft  R  cos(   g )
Fn  R  sin(   g )
Fs  R  cos(j    g )
N s  R  sin( j    g )
cui aggiungiam o :
 s  A0
Fs  As   s 
sin j
Distribuzione del calore
L’energia specifica
Variabili di processo nella formazione del
truciolo
 Angolo di spoglia frontale dell’utensile γ
 Spessore del truciolo indeformato h0
 Larghezza del truciolo b
 Velocità di taglio Vt
 Materiale lavorato
 Materiale dell’utensile

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Il tagliente di riporto

Nel caso di acciaio il tagliente di


riporto si forma a T= 300°C,
aumentando la temperatura il
tagliente di riporto si riduce e
scompare a 600°C
In presenza di tagliente di
riporto, l’aumento di spessore
del truciolo si traduce in
aumento di energia di
deformazione per unità di
larghezza del truciolo e quindi in
aumento della temperatura nella
zona di lavoro. Il tagliente di
riporto si riduce di conseguenza

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Il metodo del ks

0800
Acciaio C40

Ft  k s  A0 Ghisa
0600
z
k s  k 0  h0
A0  b  h0 0400

Duralluminio
quindi :
1 z
Ft  k 0  b  h
0200
Forza di taglio per p=1 (N/mm

00
0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8

Spessore del truciolo h0 (mm)

k0 = f(materiale, angoli di taglio, velocità di taglio, materiale utensile,..)


z = f (materiale)

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