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flolorum ci”: , ſi’ ”om-m incurficmm . faä‘ur, prcróflcrir Romani: Ecclcſiar , á*
Data”; Roma apud Samríum Pctmm Alz anzcterca i” ”rbt Romanaſtatim diviſi,
”a ſommario/air Dominica Millcrima Poirot/n'a: , ó* Dia-ccſèrſorar diſtrióuit,
quingemijſimo *vigtſimo Tar-tia . ‘Tonio quo quirqfleſifliómſhirſiimitiómquc co”
ida: Decembrir . Pontíſicatas mſtri am” tcmm offer: ”cc alte-ria; adminijlrationi
rima - quirquamſe ingerercr., Tuttavia Go”
Gran': da Mandato S. D. N. M. de Bracijr zalc:. i” 1172.3.DecretolíumTít.X.nel me
pro 13:. lO. lorDanielo. A. Gratia Dell/i. deſimo tap. dc his, quaſiunt è Prçlan's
carro, Jul. Gtciur. Aramo, F. Bernardo:. &openſa di eſſere ſtata lnſtiruzione
`o del Santo Pontefice Evariſto con lo
c A P. .iv. ñ_ ſequenti parole:anm-uir enim anri
ſi”: Faroe/?l'as prima; ali-viſiffl’t , acſira
Como Maria diede eſitazione ”ſir certo: Clerici): intitola/ſc!, ipſiriq”:
alla ſhdctta Bolla . ` Eccleſiar Titolo: appellaſſèr ; rame” quia
Valeria-vi per/Zcutio, prashjtcrí: àſiris
p Iceutaſi detta Bolla con ſomma_ titoli: cchì‘ir ,ſhluórcm [ram ira/lime”
allegrezza della Città , e molto ”rmficóſtulerat , reſiitm‘t cam Dìomſiur ,
r più di Maria, e ridotta la fabrica in.» pace Eccleſia datafindcfliéîumjſifltplu
qualche buon ſtato , ſi diede princi res Primum Parochiarum dirvi arcm 2'!—
pio ad opra ‘così’ſacroſanta',’con eſ~ lum conſtimant, aly" 'varo E'uariſtum , a:
da
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due”: Severinus Binil-*Ls in pot-ad EPi/P cipe delle grazie Spirituali a tutti gli
Eruar/'ſtLautdmeter lil.z.de rue-ten‘ ma. ordini della Ci'ttà,e Regno : *
paccap. 70.Ciconius ad Litulum dc Cle Frà tanto paſſaro à miglior Vita il Rc—
Ì‘ÌCZJ non rcſidenliáut Fileſacus ale orig. gcnte ſuo Spoſo , fi veſh dell’ abito
parec.cap.4 Balboa la cap. omnis. depa 7 .del Terzo Ordine del Serafico Padre:
- mld“ remzſſóc. San Franceſco , ſ1 diede tUtta al Scr
con queſte ` Sante Inſtituzioni furono vi io dell’ lnfermi,e fece la diviſionc
g, da 'Maria dichiarati li fratelli di degli Oſpedali,due per la Città, cioè
detto Archioſpedale , conforme. pre uno per gli Uomini ,c l’altro per lo
_ ſentementcſi governa queflo Santo Donne inferme,amendue di male In-`
luogo da un Regente della Regia.. curabile, e er ultimo il Terzo Oſpe
Cancellaria, da un Titolato , da um dale, che 1 à nella Torre del Greco ,
NObÌlC di un ſeggio ad un Seggio dove ſi mandano gl’lnfermí biſogni”
per anno,da un Conſigliero,un"Avo~ lì di migliore aerc, conforme ſcrive:
cato, e due Mcrcatanri, uno Cittadi Manubri): lio/eo ſopra accennato .nel
no,c l’altro t'oraſtiere. primo libro della ſeconda par-te dd
Il Primo, ſoſtiene le parti di Sua Mae Compendio dell'Hiſtoria del Regno
3 ſtà Ceſarea,e'Cattolica,Dio guardi, di Napoli nel'f'oLZS. e ſi trasferì ella.
erche ſono la protezzione della dalla propria Cala à detto Heſpe
medema Maeſtà Geſarca,e Coctolica da‘ie di Napoli, dove volle abitare.
dell'Imperatore tri/1c tempo”; fù cret pcr ore: più commodamente ritro
.to detto Archioſpitale qual dopoi varſi pronta al Servigio delle povere
con la renuncia de’ Regni fatta dal Inferme, ſervendole quaſi fuſſe una..
Glorioſo Carlo V. alla Maeſtà di Fi— vil fanteſca,con carità indimbile .
lippo Secondo ſuo figlio paſsò ſotto Stabilita dunque la ſud-:tra diviſione:
la direzione del medeſimo nell' anno delli ſopramcntovati .Oſpedali , c'
appunto della noſha Redenzionu impiegò ella,detta pia Macrona con
15:4.. e ne ottenne anco dalla Santa tutto lo Spirito nel Mimſtcro di
Sede 1] bencplacito, governandoſi in Marta , e nella contemplazione di
quel tempo la Chieſa dal Sommo Maria con tanta ſollecitudine, ö:. a
Pontefice Giulio Terzo, come ſcrive more , che non abborriva qualſiſia.
Giacconi” nella vita del medeſimo eſercizio della Carità Chriſtiana ver
;Pontefice . ſo delli poveri Infermi , eſſendo ben',
Hoc eadem anno Philippm Secumlus Ill/ffa ella iſtrutta nc'Miniſteri della noſtra
m’mum Rex uxorem a'zexit , ó' miſſo ad ' Santa Fede,e rimaſta Vedovadi Gio:
4. Pontificem Piſi‘atia [Ware/tiene!” Nea— ſuo Spoſo ~, diſtribuì turte le' ſue fa
politaori Ragni , qu od Eccleſia beneficia— g colta à poveri, ma buona parte di eſ
rium eſtffiqffeffionem oátimtít. ſe al ſuo caro Oſpedale , come per
Il Secondo vien Eletto in nome di tur ſuaſa , di eſſere la cura dell’ Infermi,
5 ti li Titoli, e Baroni della Città , öc opera ſpecifica della Carità, 8c che il
Regno, e preſiede à tutti ll Colleghi noſtro Salvatore la raccomandò con
doppo detto Regentc . molta premura , anzi fi degnò_ egli
Il terzo Nobile , per tutta la Nobiltä medeſimo di dichiararlo con la boc—
Napoletana , e và in giro per tut ca ſua ſteſſa uanto le ſia à cuore, le
6 ti ll Seggi,come di ſopra; appreſſo il‘ gendoſi ,pre o di San Mattep nel cap.
Conſcgliero per tutto il Regio Mi 25.del ſuo Vangelo: Ame” dico *volii:
niſtero;l'Av0caro per tutti li Tribu gilamdièflci/z‘is uni ex Iiisfratrióut meít,
nali,e_Curìali , cliduc Mercanti, il mibifeeiſtis 5 E così ella con zelo im
prìmo,ſeſto in numero alli ſopramë paregiabile communicava ‘queſti ſen"- _
tovati,viene in nome delli Cittadini, :timenti alle Dame , e ſerventi , che l’ .
e l’ ultimo per li forafiieri , avendo affiſtevano per tal’opcra, raccordan
Volano dCîta pia Mattone. far parte— -dole di non dover ſemi:: nel Tzcáné
o
“Lib. i. Cap. IV. I7‘
do Giudizio univerſale dal ſudetto li nel fit. 36lde Religioſi': Domiba: al cap;
Salvatore le ſue parole preſſo del 4..de Xenodocbio , quod Rex Gbidelbertui',
medeſimo San Matteozjnſirmas eram, (j- Vltrocba Regina in Lugdonen 1 :erbe co’
á* non rviſitaflis me; Tunc reſpond-?bit il diderunt, cuju: inflitutionis Ordinem, ó"
lis dicens: Amen dico 'uobisflnamdiù non ' gaidquidprzefäto Xenodoc/oio,aat per i —
eci/lis ani dc minor-ibm bif, nec inibiſc ſi-rum Regam oblationem,aut per quorum
cifl‘is. Et ibant bi in [appliczarn eterna”. cumqueſidclium eleernoſjnam collare? , ant
E non laſciava pur ella di confort a conferendum cf/l in quibaſi'umque rebus ,
re le povere Jnferme, che così è dono - atque corporibar, nihil exinele adſe quo
di Dio la Salute , come l'infermità, libet tempore Antifles Eccleſia lagdanen
rappreſentandole con parole _mode ſis ”memorie ad Ju: Ecole/112 transfer”.
Pce, 8c edificative ,che ſe per il paſſa E finalmente Roma non ingrandi
9 to l’era piaciuto il male della colpa, ſchi tanto l’ Oſpedale eretto da San
non le diſpiaceſſe per ottenere la ſa— ta Fabiola negl’ anni della noſtra;
lute dell’Anima l' Amarezza del in ſalate 63 5. come riferiſce San Giro
firmità, già , che al parere di San Gi lamo nella ſua prſt. 30. Sanc‘Îam Fa
rolamo ſpiegando il cap.9. del ſudet biolam N o/òcorniam inſiiraiſſè , in quo
to San Mat teo,che propter peccata,plc .egretantcs colligeree , á* miſèrorum cor
ramque e-ueniunt debilitates,& in que ſt_0 porafimcretflradít Dinar Hieronimur ,
modo rendeva legiera, e ſopportabi ó* Baronias tom. 5. in anno 4.00. POÌ
le la gravezza de loro mali , ſegna che anche nell’ultimi ſecoli vi è ſta
landoſi ſempre più con arti di vera.. ta tal inſtituzione,e forſe con mag
Carità , e non faceva mÒltiplicare à gior pietà,conforme ſi oſſerva nella
loro danni gli demeriri con Dio , o ſudetta Maria Longo per l' opera.
renderle degne di maggiori caſtighi, eretta -nelſudetto ſuo carooſpe
e t`riſtezze,come vuole San Gio:Chri~ dale.
ſoltomo nelle ſue concioni,parland0 Che ſia l’Oſpedale, e perche così chia
di Lazaro:ſic tibi ó* morbus redditar le mato volgarmenre,e qual fia la ve
-uior , diſcedenre quidem diabolo propter 11 ra Denominazione di eſſo,ſi oſſervi
mimi gratiarnrn affionem . Dei vero au Gonzalez. nel ſudetto Titolo di ſo
xilio accedente . pra accennaro de Religioſis Domi
Non ſi vanti più l’ Antichità , che Hir bus.Ho/Pitale nomengeneralc eff,com]›le
xo cano 1V. Rè della Giudea foſſe ſtato &cn; quantumque bo/;oitir receptioncm
il primo , che aveſſe eretto l’ Oſpe cap. Dilec't'i 5 t. de appelli-upper tua5,de
dale per li Pellegrini, conforme rife arbit.Theophilus ton” 7.de amore co
riſce Giuſeppe Hebreo nelle ſue hi— gnation. tempor.fol. 464. Ea autem [oca
ſtorie al [ib. r 3. alcapa 3. 8c Egiſippo dí'UFr/a ſhrlluntur nominafltìm proptèr
Hiſtoriografo ne’ principij della., diverfitatem Regionam, ”im quia Imma
Predicazione dell’ Apoſtoli ſin dall’ ne Nature multiplex, ó‘ ‘varia eſt eni/è
anno 1 70. della noſtra Redenznone.) ria cum in ille': locir ſhccurrilur , ut do
ſecondo ſcrive Euſebio nel lib.z.3.e 4.. cene Petrus Gregorius lib. 1 5. Sjnmg
dell’ Hiſtoria Eccleſiaſtica , e fanno mac. cap. r 8. Mariana de Rege,öc re
menzione del ſuderto Oſpedale d' gendí razione libano/7.1 3 .Xenodocbia
Hircanozxienedocbiam in porta poſitunr, dic-”near loca deputata ad Peregrinor, ó
tot”: par-iter Mundus aadioit.Non am— Paupcres , iterfàcientes , racipiendor i
plifichi tanto la Gallia il Rè Gbidel Greco 'verbo Xena, quod latinèſigniſicae
berto H. che regnò nell’ anno della.. boſpíten; reczpere , at probat Sujdas co
noſtra ſalure 74.1. unito con Vltroca dem verbo , ó- poſt eum Longlea: [ib. 6.
Sua Spoſic , di avere eretto nelle ſue ſtime/1‘. cap. primo,Pancirola lib. 2. var.
Dizioni di Leone un' altro Oſpedale cap. I 7t.
per la cura dell’ jnferrni , conforme.) Procotropbiaſtmt loca,abi paoperes debiler,
riferiſce Conſole: nel lib.3. de Decreto rzqailabere proprio ſui corporis alime
niam
. 1/
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_~ñ. …L… F4
,._ññ __._
-" ~l"~\\‘
Lib. I. Cap. VlII. 27
novellati, quei prodigi} di~ Mosè ver ſentendo internamente un’ inſolita.
ſo del ſuo Popolo Hebreo; conforme conſolazione, vJin’alle rezza cſtraor—
leggcſi nell'eſodo al cap. 32. Bre/l'a: dinaria, un giubilo opranaturale ,
ira tua., ó* eſio plaeabilis ſup” nequitia quando univerſalmente credeaſi dal
popoli toi . Recordare Abraham, 1/ùar,ó* Mondo tutto, che doveſſero immer
j/raelſì’rruorune tuorurn , quibus iuroſti gerſi rrà le teuipeſìe del duolo , e.
per temet ipſum , dicenr . Multiplieobo dell’aſſlizzione per la perdita fatta_
ſèrnen 've/lrurn,ſicut StellasAColi , ó- uni d’una Madre ramo amoroſa , tanto
'Uerſarn terrarn bano, de qua lorutus ſum, pia, e tanta vençrara da ogni ſorte)
dabo ſemini 'ue/ira , ó- poflidebitis earn di perſone , con una prudente, e Cri
[Emper . Plaratuſque Dominus, ne`[q‘aeeret ſtiana conſiderazione , di non aver'
malum, quod loeutusfuerat adverſies po elle perdura Maria, mà fatrane di eſ
pulmnſhum, e pare che Noſtro Signo ſa acquiſto maggiore con la ſua.;
re compiacendoſi della bontà di que morte; giudicando fermamente trà
í’te Sante Religioſe, co‘h ſpecial gra di loro, e tenendo nella loro mento,
zia concorra à maniſeſtarla da per che ſe l’ebbero per Maeſtra , per ma
L7 tutto: venerandoſi dà tutti , e trè dre, e per compagna in queſto baſſo
gli ordini della Città le ſanre opera~ Mondo l'averebbono da ſperimenta—
zioni, la gran perſezzione,e le gran re per Avocata,e protettrice appreſ
'di virtù delle medeſime ;e quantun ſo dell’AJtiſIimo nel Cielo , confor
que sù quei princi ij aveſſe cagiona 19 me apunto ſuccede à primi PP.della
ta una gran meſſizia la morte di Compagnia di Giesù doppo la inor
Maria nelli animi delle ſue diletta te del Patriarca S. lgnazio,teſtifican
figlie in vedere,öc oſſervare già eſtin dolo così il Padre Ribadeniera nella
ìa,morta,e priva di queſta luce quel ſua vita,e così pare, che venghi com
la appunto, permezzo della quale.) ’probato in ueſ’te Religioſe , oſſer
erano ſtate generate à Dio , ed edu vandoſì cre cere à maravi glia nelle.:
cate per li veri ſentieri dell' eternità, virtù , nella vita Monaſtica , e nell'
ö: anche per la tenerezza dell’ affer— ' oſſervanza del primo rigore dell’ in
ro, e vera cordialità moſtratale ſin.. fiituro formato da Maria , 8c anche.:
da primordij della Religion naſcen nella venerazione, venendo ammira~
te , ſtimolo da ſar intenerire anche li te dalli ſtranieri , riverite da Patrio
’ cuori più duri,e ſorti dell'iſteſſo maci ti, e ſtimate da nobili, e Grandi , e:
gno; or quanta forza puotè avere ne’ - veramente le ſante, umili,e virtuoſe
perti di povere donniccivole, lo cóſì operazioni ſanno rendere le perſone
deri da ſe ſteſlo chi à cognizione del zo riguardevoli , ele coſtituiſcono per
la noſtra umanità,leggend0ſi appreſ ogerto delle communi lodi,cd à tan
ſo turti gli Scrittori,cosi Sacri, come te preclare virtù di queſte venerande
proſani , quanta meſtizia , quanta.. Religioſe, cento bocche perpetua
rriſtezza , e quanto dolore abbia ca menre aperte aurà la fama per de
gionato ad ogni ſorte di perſone la» cantare la gloria di una tanto gran..
morte de' co:rgio.zti , di amici , e de’ vita eſemplare,8c Angelica, ed jo frà
con {ideati , ce lo dimoſtra anche l’e tanto paſſo à deſcrivere turtc le al
vangcliſta Giovanni in Criſto Signor tre opre della Real Santa Caſa 'dell’
noſtro nel cap. i r. deſuoi Vangeli 'ver/I Jncurabili , ò perfezzionate , ò inca*
3 5. parlando della morte di Lazza minare da Maria , perche memorie..
:0,8: lac‘brymatus eſt leſìzs,dixerunt ergo così onorevoli, e così celebri , ò da.
Jua‘ei : Eeee quomodo amabot eum ; Tut tempo ſono ſtritolate , ò trà brievi
tavia ad un tratto ſi viddero eſtinreo confini del luoco ſolo , dove fi eſſer
le lacrime , ceſſare le malinconie ,c_› citano, rimangano quaſi , che ſepel
18 ſuanici tutti gli dolori,gli ſoſpiri,ed ai lite,e per dir’il vero gl’inchioſtri.ſo
angoſcie delle addolorate ſue figlie.” lainente ſono quei mezzi , che han.
D z vntu
2’8 _ Teatro della Carità
vir’tù di reſiſtere à gl’ inſulti dell’ età ſua rimembra nza, e di tutte l’ opru
divorarrice degli affari tutti del Mö della Real Senta Caſa dell' Incurabi
do, edi tramandar’à Poſteti qualſi li , reſa già Teatro della vera. carità
íia azzione, ò cattiva, ò glorioſa, ed Criſtiana , e cöſorme gli noſtri-mag
io di tutto ciò teſo capace, hò volu giori faticarono per benefizio priva ,
to, quando altro nö poſſo, per argo to, e del Pu blico, così è ben di dove
méto della mia divozione verſo que re, che gli Poſteri non ſi dimentichi— .
'ñ ſta ſerva di Dio col tributo oſſequio no di faticare _à gloria def Maggiori ,‘
2.2 ſ0 di queſti caratteri perpetuare la..
LIBRO SECONDO
Dc Progreſlì della Real Santa Caſa dell' Jncurabili.`
CAPITOLO PRlMO.
~~ñ -\› `
Lib. Il. Cap. III. 43',"
Potea ben gloriarſi, e {rantarſi la ſcozia deſta ſopramentovata adunanza vien
- di aver dato alla luce parto così de compoſta da cinque Governadori , e
vdito à beneficar il proſſimo abbando zo da un Fiſcale, per formarſi Tribuna—
nato, e derelitto da ogni umano aju le perle cauſe , che riceverdebbonſi,
to con aver ſequito le veſtigia del Sal e da medeſimi governarſi, per non
19 vadore, e far campeggiare nella San ,eſſer ſottopoſte ad altro Tribunale,
ta Chieſa opra così Sagroſanta , ma e vi è anche tra di loro il Segretario,
non eſſendovi fermezza in queſto che neceſſariamente regiſtrar deve
Mondo , mutate le vicende , di eſſo, gli appuntamenti, eriſoluzioni de
ribellaraſi Regione così perſpicua da Governadori
Dogmi della noſtra Santa Fede Cat Ne’teznpi oltrepaſſati ſolea eliggcrſi
tolica, non ſolo diede ,dipiglio in va un titolato dl prima claſſe della Cit
'Ìie 'ſetted‘ ereſie , e di ſciſmi, con di tà, ma comeche non potea affiſtervì,
viderſi dalla Cattolica unione; mu come richiedea l’ lſtituto , e poco
tande Religione , mutò coſtumi, ed prattico nella giuriſprudenza , mu
operazioni ', e' ſuccedendole come al toſſì da Colleghi parere , e vien elet
la Grecia, che le ſue grandezze, ed to per ordinario un capo de’Tribu
il lume" del ſapere paſſarono nella nali,ò Regente di Cancellaria , con
'Giudea,v ‘in Roma , ed altri luoghi forme preſenremente eſſercita la ca—
ſogctti à più, e diverſe umane poren rica il Regente D. Gaetano Argenta
“zacosì'appunto è ſucceduto à quel’c' 2.1 Preſidente del S. R. C. Miniſtro , nel
'opra, che per divina diſpoſizione fù di cui petto quaſi in proprio Cielo
‘traſmeſſa in Napoli, e per dir il vero ſoggiornano unitamente la giu
ſcriſſe , e diſſe molto de’Piſoni Lum riſprudenza, e la giuſtizia", gareg
m , con dire ch'ebbero l’onore` non in giando nella di lui perſona la gran
origine ſola,mentre da per loro ſteſſi dezza del Magiſtrato ì, e l’altezza del
formaronſi l’ Ali , ſdegnando inal ſapere, moſtrando inceſſantemente
zarſi -coll’ Imagini ſumoſe de’Mag la finezza dif?nella neI ſoſtegno del
giori
ſili , e eſenza
raggi, toglier diadqueſte
vli ſplendori impreſtito
com Principe iſte o in tutti gli acciden
ti , anche travaglioſí della Città , 'e
p‘arir fecero le ſole proprie preroga Regno. ‘ -
tive , e-preclare geſta: e non lì ammi Gli altri quattro Governadori ſono
'ri' tal uno, che un Teatro di tanti fiati ſempremai come al preſente ſo
eroi abbia ben trUtinate le antiche . no del Ceto de’primi Avvocati de’
diſpoſizioni , e regolatele con mi Regij Tribunali,conforme ſimilmen
glior metodo de’traſcorſi ſecoli , ed te' l’Avocato Fiſcale, eletto dalla me
età cÒn metterſi à faccia de’ſuoi deſima adunanza, eſoliti ſempre di
ſplendori,con certezza di acquiſtarſi pronunziare gli giudizij in preſenza
lode maggiore, 8c plauſi inceſſanti, e del Sole , come faceano gli Popoli
compiacimento à chi benelo confi della Bitinia , per non perder di viſta.
dera , eſe il Filoſofo nel 5. della ſica la verità , de’ quali laſciò ſcritto
politica non ricerca altro , che cruditi Claudiano nel Iib.2,.ad Entrap.
ad rcipublim diſciplina”; , e queſto eru Thyri Thraces tra”: , grz-e mmc Bit/:iaia
ditiſsimo conſeſſo non ricerca altro, firmr, e come verſati nella giuriſpru
che rruditi ad reipuòlim Chriſtìam di denza precorrendo con fatti le ſpe
[riplmnm,e ſe linie maggiori de’ſ’tudij ranze conſequiſcono ſovente'quegli
ſono turte indrìzzate al ſollievo del 0nori,e quelle cariche,le quali conſe—
roffimo, alla carità del medeſimo, quir ſogliono coloro, che dovizioſì di
'ed all’eſſerci'zio dell’Evangelica leg merito ſi rendono ammirabili ne’
ge, conformcpſſervaſi ne’ſtabilimen Regii miniſteri , e di rado ſioſſerva
ti di ſi riguardevole adunanza , con no, che detti Gov ernadori , quſcale
traſcriverli qui ſotto. non ſian pafiati al Regio MinìſtcrO.
_ ' F z Dalla
. . ~
. 4._4 Teatro della Carità
Dalla prefata pia , ecclebre adunanza à Pianeti del Cielo , ed altre fantaſie ,`
ricevonſi due ſorti di cauſe, la prima come per la Dea Fcbe diſpenſavanſi
de’Poveri , che ridotti in umane mi le candele al Popolo ó* Sammalia ſie—
az ſerie, e deplorabili, affatto impoten bamz conforme ſcrive Sigióerza nelle
ri di poter litigare , ed andar avanti ſue Croniche. Pflfrò ame Chi/h' adria”
à Giudici per rappreſentargli le pro tíí ricrea: inſingulis diſh-ibra” ù Gentili. .
prie miſerie , e ragioni, per non aver óflsſitrz' conſueti” i” Summa [ibm , qua
modo di aiutarſi; e l'altra di quelle ſien‘ſoleóam' etiam alii: temparilmrfl Ma
perſone , che quantunquc non ſiano crob. lib. 2. Satur .ij/im: illumſhpflſtj
ridorte à tal povertà, e che non poſ zioni: Gentiliumſucrit ritióut expiamm,
ſano contribuire ad Avvocati, c Pro acſhcroſtmóìum redditum in Dei Exte..
curatori gli loro emolumenti , ma ſiam e/fi* laudabilim- introduóîum : e ve
oppreſſi da Potenti , per li quali niva altresì ſtimaro Mercurio Iddio
li vien dencgara la giuſtizia , e de letterati , e pingeaſi col ſeno aper
provare le ragioni , che le aſſiſtono, to , e di la moſtrava una ſchieta di
vengono propoſte'in banca, e ben
ſitrutinate, ediſcuſſe , e ritrovate le piccioli Dei, che diceaſi'eſſerle lina..
gini de' virtuoſi per il grande amore
petizioni giuſte per poterſi _intro orſe che li portava,e per non dimen
mettere ſenza diſpendio della Con_ ticarſi giamai di eſſi , ſe li tcnea ben
gregaziqne ſi ricevono , e ſiidiſìri: ſtretti nel petto. E queſti Germi della.
buiſcono à congregati , à quali pietà,e del verolume della Santa Fe
pare dalli Governadori , e ſtimano de cambiari tali titoli della Gentilitì~
,quelſti _Huoînini ben acquiſtati quel tributario all’ Altiſſimo , ed al Santo
~tempo , e quelle fatiche , che in oPe Proretrore Jvone la dovuta venera
,razioni 'di virtù , e di Dio ſi traduce; zione , e tutti quei arti di vera caritì
ra vvivando le memorie e _del Reden chriſtiana verſo del Proſſimo con la
tore , e del Santo Protettore Jvone. Dottrina,e ſapere reſiſi per ogni ver
E tanto ho potuto raccorre di queſta ſo prodigioſi , e reſtarà il nome di eflî
fl coſpicua `Adunanza , e' manifeſtar glorioſo alla fama di tutti li ſecoli.
la nel pubblico Teatro di queſto Nel rncdcſimo giorno compariſcono
Mondo , e di paſſaggio , laſCiando ad pure gli Padri Teatini , per rendete
altri ſoggetti di commendarla, e far ,24 maggiormente glorioſo il ſopradetſi
la conoſcere qual ella ſi ſia , mentre il to ‘Teatro della Carità , come veri , e
mio fine , ſi è di paleſare le opere,che zelanti Imitatori del Santo- Padre
ſi cſſcrcitano nella ſanta Caſa degl’ Gaetano lor Fondatore, che anch’
lnciirabiliſeopo
eſſer mio'principalefl
queſta uſſnita_ di profeſſioneperà egli ebbe parte per l'erezzione di
queſto gran Teatro del la Can't-‘z ,
uei che
(Il‘c’am trionfano
della Carità m’tra le ſcenebene
è paruto del perche nel tempo ,che ſi trattenne in
Napoli, conforme di ſopra hò mo
darne qualche contezza,non però ſo ſ’rraro inſinuò alla ſopraccenata Ma
no tanti gli applauſi di queſ’ri , quan ria Longo Fondatrice del Sá'to luogo
te ſonole Concluſioni della Dorrrina, 8c à tutta la Città di promovere tan
che moſtrano nella difeſa del Proffi~ ta grand’opra incominciata, e tanto
mo di ſopra già deſcritta , e paſſo à glorioſa,e tanto grata al Cielo,e ſep
proſcgurre l’incominciace impreſe. pe perſuadere col ſuo fervore, e zelo,
23 La Determinazione fatta in compa a gli Eccleſiaſtici ſpecialmente il
rire tra le ſcene di queſto così glorio modo da tenerſi_ nella cura delle al,
ſo,e nobil Teatro nel mentovaro gior trui anime , öc il ſuo fine fù di fonda
no di Mercordi , non fù ſenza miſte re la Religione per riformare il modo
ro, ne ſenza miſterioſa oſſervanza , di vivere à gli medeſimi Eccleſiaſtici,
poiche la ſuperflitioſa Gentilirà ne' e ridurli alla vera vita Apolfolica, 8c
ſuoi tempi attribui titolo di Dei , 'ed acciò li ſuoi PP. Chierici Regalati
‘ atten
un”. cap. .-_\.~~11-I.’,~‘ _41;
”rendeſſero con“ mag-gior ?applica eolí l’eſempio-delle loro virtuoſe , 8c,
zione; e ſollecitudine alla cura dell? eroiche azzioni~più,che con le parole
anime‘, &falla ſudetta riforma , Volla fan trionfarela vera carità del proſ
che non poſſedeſſero 'coſa alcuna --di ſimo nel 'ſudettoTearr-o deil’lncura
proprio ,- e ne meno andaſſero' que bili dal 'quale gia mai non ſi patrono
› uando,"e‘ domandaîndo limoſinaìi nel ſudetto giorno , ſe li Infermi non
er loro ſoſtentament'ò ,~ màſt‘aſſero han finito di mangiare, e.li permura
ondati- ſopra la lptovidënía Divina” 7 noie vivande à ſodisfazioue di cia
e li ſuoi Religioſi ſino al preſente ſcunoper conſolarli quanto gli vien
giorno-fi mantengono 'in tal' offer; permeſſo dalla benignità de’confra
vanzña ,portando nel petto ſcolpito telli, che mantengonoà loro ſpeſe
quanto c’inſegnò il noſ’rro Redento ueſt'-opra, e ritrovandoſi pur inſe
re preſſo San Matteo nel mp.6. Noli:: polto qual che defonto-li danno ſe
’ergo filliaiti'qffî diam”: : Qgid~mawdu~ poltura con ogni vera cordialità , e
cabina”, aut quidóióc’mm , aut quo ape pietà chriſtiana. ,
riamur; ha: mi”; omnia gente: inqui ſiGIO‘VEDr
rrmt. Suit mi”: pam- we/ler, quia [ai:
omnibus'indtgetis; qugrite ergo prima”;
regem Dehò' juſtitiam t’illſ,0’ bar omnia S ſeguono pur in queſto giorno liſo
adijcimtnr ‘UOHJ. E ſperimentano quo— praderti Religioſiſſimi Padri Tea
tidianamente l’aſſiſtenza del Signore tinl à— far pompa della carità nel`
concontinui'Pròdígij per la grand’ 25 Teatro di tutte le miſerie 'umane , e
oſſervanza di detti Religioſiflìmi ſercitandovi la vera pietà , ed il vero
Padri, quali poſſo ben` accertare-al` amore del proſſimo, per non . perdere
Mondo'turro ,` di aver eſſi ridotte le gli giorni, li meſi , e. gli anni della
Chieſe per il' culto
çosi’fiequentate‘ vdal Divino‘,
‘Popolo, e8cper
eſſer
la preſente vira, quali al .parere dei
Gran- Patriarca Ago/lina rurri ſono
' polizia` , che dopoi han fatto à gara perduti ,ſe non ſi ſpendono , 8c im
gli altri Religioſi , e Per le loro pre‘ piegano in amare, e riam are Dio, 8:
diche, e fervoroſi Sermoni, e miſſioni il proſſimo . Perdzt quod *vivi: , qui
tira no dl cuori de' Fedeli alla vera Dmm mm diligit, (y- proximum, cſiendo
pietà chriſtiana ,non facendo eccez ben’inſtrutti detti Religioſi del vero
zione di perſona veruna, abbraccian 26 Amore Divino , mentre come inſe
do tutti con corteſia, 8c affabilità in gnano gli Teologi , tre ſono gli atti
dicibile, e nel ſudetto giorno viene la del vero amore di un cuore fedele
Congregazione di diverſe perſone verſo Dio. Il primo è non darli diſ
popolari ſotto il Titolo pure dellſ guſ’co . Il ſecondo procurare di darli
Immacolata Concezione con la di guſto. Il terzo più perfetto, e il patir
rezzione de’ medeſimi , e danno à volentieri, e ſoffrir per lui travagli,
mangiare à cento trenta lnfermi de etribulazioni, particolarmente per
ſ’tituri nel luogo accennato della la _ſalute del proſſimo , che perciò le
C0rſea--de’ Perciati , nulla curando animelepiù
ſtate amanti
Tera-ſc di Dio,
di Giesù, come ſono
le Mad-11m: de ſi
detti Pdri lo Splendore del loro ſan
gue,…e gli agi delle caſe , calpeſìando Pazzi, e gli Franceſchi' Sa-Uerzîj,ſpecial
con generoſità incredibile le gran mente queſt’ ultimo ſovente diceva
-1
dezze delle loro Famiglie con arren per la gran volontà di piacere al
dere à ſervire à detti poveri Infermi, Signoreflurpati, a!” mori, 8c alla vita
non ſchivandoli per ſordidi,e putridi, delle croci , e de’travagli per ajuro
che ſiano per eſſer veri eſemplari del del proſſimo; Plum Domine, plflra pari,
la virtù del Santo Patriarca,che fon ó- non man' . E con queſte direzzioni
dò più Oſpedali per aver occaſione ſi regolano detti Padri , 8L inſinuano
di ‘ſervirſi con le proprie mani, onde à loro dovuti "tali propoſizioni, 8c
1n—
Teatro .della Caritàſſ
inſtituirono nell’ anno vir-1.. Vna cibano,ſino à quei poveri già 'deſtituſi
Congregazione dentro la loro Chie t‘i più ſchifoſi, öc abietti, e fra queſto G.
dale dell’ lncur abili, e l’ampliò , con ſuoi per l’iſteſſa memoria l’ oſſervan
forme di ſopra ho moſtrato. za di tal giornata , come ſcrive Euſè
ÎFrà gl’ altri mezzi che adoPrò detto Pa bio Ceſarimfi’ nella ſua vita nel lio. 4..
3 5 dre Camillo per inſinuare ne’ cuori de’ al rap. i 8. rendendoſi aflai più illuſtri
ſuoi Religioſi la carità , fù di farli del loro chiariſiìmo ſangue, eſtiman
portare sù del petto la ſanta Croce , doſi più glorioſi di eſſercitare col ſu
cioè la continua memoria della Paſ— detto profiimo quei atri di vera u
ſione del noſtro Redentore , dove ſi miltà come Cavalieri di Chriſto Si
conſidera , che riſplenda meglio la... gnor noſtro, che di vantare con moi
carità di DlO verſo l‘ huomo , e però ta ragione la loro origine , e le loro
l’ Apoſtolo nella ſua Epiſi. ad Romano: Grandezze ſin dal tempo della Chieſa.
cap. 5. 'Utr/Î 8. prima di trattare di naſcente,della quale ſempre ſono ſta—
quanto egli per noi patì diſſe. Com— ti zelantiſíìmi, ö: oſſervantiffimi del
menda: autem ”am charitatem Deus i” le ſue inſtituzioni , öe han meritato
nobis , e dove meglio ſi ſente provo in ogni tempo d’aver del propio ſan
care l’ huomo ad amarlo , che nella.. gue Principi Porporati , e di aver go
conſiderazione de' ſuoi parimenti. E vernata la Santa Sede nel ſupremo
per tal’effctto l’Angelico Dottore la ſoglio del Principe delli Apoſtoli,con
ſciò ſcritto. Per hoc cognoſcit homo qua” aver anche ottenuto le prime cariche
mm Deus homim’m di[igat,ó’ per boo pro militari, Principati , e Grandanti da...
-vocatur ad eum diligendom. più ſereniſiìmi Rè , 6c Auguſtisſime
Fù molto commendara dalla Santa.. Maeſtà Ceſaree.
36 Chieſa la glorioſa Santa Cecilia , che De’ PP. Riſormaridi S. Franceſco poſſo
portava nel petto gli Evangelii della 38 dire dell’Ordine tutr0,che il loro Pa
uoſtra Santa Fede. Virgo glorioſiz ſem triarca volle darli l’ abito cineritio
per .E‘Udîígt’lhflìí Cori/h' genoa! i” Foo?” per coprire ſorto quelle ceneri l'ardë
rc , 0’* non diebus ”Equo noc’z‘ióm waoaóat za del vero amore verſo delRedëtorc,
[i colloqui” oli-vini: , ó" oratiom. E queſti e del proiiimo: applicati queſti ſan—
Religioliffimi PP. portano l’ effigie; tiſtìmi Padri alla vera contemplazio
della Croce nel petto avendo voluto ne della celcſte Patria con mitigare
detto Fondatore , che conſideraſſero ſempre più l' ira Divina contro de).
gli parimenti ſofferti dal Figlio di r peccatori, 6c alla vita attiva, immer
Dio , e con tali penſieri ſi armaſſero ſi tutti alla ſalure del proſſimo con
contro del proprio ſenſo, e ſi diffon miflioni, prediche , e confeſſioni, con
dcſſero tutti al ſervizio del proflimo: aver dato alla luce per ſervizio del
iiimando à ſuoi Religioſi dette le pa Publico Librarie intiere , riconoſcen
role di San Pierro nella ſua Elojſt. r. doſi ne’ libri , e Dottrine ’la vera vita
colo. 4. verſi 1. Chriſto igitur puffo in car -A poſtolica , e per empire detto Tea
m’ , ó" *vos cade”; oogitatiom’ armamim'. tra di ogni ſorte de ſequaci della vera
L’elczione fatta di Venerdi da’ſudetti carità , e rappreſentare quelle parti
37 piilſimi Cavalieri per venire con ſu dimoſtranri l’ amore verſo Dio , «Se il
detti Religioſi à trionfare nel ſudetto rolììmo : mancavano queſti Padri
Teatro , e far pompa della carità del della Serafiea Religione per far cam
proffimo,fù forſe perche in queſto p'eggiarenon
mentre in eſſo la loro vera
piacciono umiltà i
al Signora
giorno non ſi ammettono da Fedeli
altri penſieri , chela rimembranza.. 39 punto le noſtre virtù, ſe non ven
della Paffione del noſtro Redentore , gono accompagnate dalla ſanta hu~
e l’oſſervanza de ſuoi Precetti , par miltà , equeſta virtù fù quella che)
ticolarmente la dilezzione del proſſi reſe così gran Santo `il loro Padre , il
mo , ad eſempio pure del Grande , e; Sora/[oo d'Aſhſi , ripetendo trà ſe ſteſſo
piiilimo Imperadore Ccſtamino , cho ad ogni momento rivolto al Signor
con molta premura riſcuoceva da. Iddio. T” aoiffi” mm , ego abiyſhr ;zi/Jil.
Dot
Lib. II.. Càp. .lII. 49
Doctrina inſegnata dal Gran Padre; uoridianamente una Meſſa nella_
.Agoſtimnc voleva che ſi teneſſe ſempre Cappella del medeſimo Oſpedale,ove
dinanzi à gl’occhi, e ſcolpita nel cuo :ſta ripoſto il ſantiffimo Sacramento
re. Audi anima mm qualirſi: i” hoc mor dell’- Euchariſtia per ſuffragio di quel
tali corpore entrata peccati: , irretim 'vi le anime , che paſſano nell’altra vita,
tg": , capra illcrcórir , affixa membrir, co” per acquiſtare oltre il merito della li
fixa cari: , dÉ/Zratm negotg": , contraſta ti moſina , anche il ſuffragio delle pre
moribm- , tgffiic‘ía doloribm, crraribm 'ua-ñ ghiere appreſſo del Signore,conforme
ga ,fioſffieá‘imióur inquina , fillicitudini ſcrive l' Angelico Dottore nella Le”.
-lmr anxia. 2. *Tali: mi”: elcemqſinafruííuoſtr cſt mm
Con quali ſentimenti, econ queſte di film” cxparte dann': ,ſed etiam rx ſuf
40 rezzioni Unitamente con li ſopra fragio recipienti:.
~mentovati Cavalieri, e Religioſi del Paſſa più oltre l’ infinita pietà di queſtí,
Padre Camillo dr Lellis, 8c anche de Sa 42 poiche mantengono trentacinque
cerdoti Laici , de quali fi diſcorrerä letti per l' informi , che ſi vanno cu
appreſſo in altra occaſione vengono rando, undeci per li deſtituti , cioè
nel ſudetto ſanto Luogo, e danno da per quelli , che ſono nella corſea do
mangiare à tutti li Infermi,che giun Perciati , 8c altri cinque nell’Oſpe
gono à cinquecento , e li ſervono con dale delle Donne ; e ne' tempi ſtabili
tanta ſollecitudine,con tanto affetto, ti per prender gli rimedii nella Città
e con ’tanta attenzione , ſino à cibarli d’Iſchia ſi mantengono ne' ſudetti ri
con le proprie mani , eſſercitandoſi medii diece infermi della ſudetta
per vero amore ne’ più vili , e baffi Real Caſa neceffitoſi per quelle indiſ
miniſteri dell’ Oſpedale , che compa— poſizioni di quei bagni, e rimedii per
riſcono tanti loro ſervi , che riguar far celebre via più la pietà , e perpe
dandoſi,nó può chi ſi ſia di non reſta'r tuare 1a loro vera carità chriſtianaña
compunto da tanta gran carità, ſcor per tutta l' eternità ; procurando per
rendo per tutti gli angoli delle corſee ogni via di eſſere veri eſſ'ecuto‘ri dell'
per ſoccorrere alli biſogni di minimo Evangelica Legge , trattando queſti
infermo , con eſſortate tutti alla ſoſ poveriinfermi con modi piacevoli,
ferenza de'mali , e de parimenti, ap con volto giocondo,e da veri PP.
portando conſolazione indicibile alli amoroſi ; 8c il Cielo che con purgato
:nedeſimi , come glorioſiflìmi Opera occhio mira l'azioni de Mortali , non
ſli della vigna del Signore , diſpen laſcia per ſua bontà di accreſcere alli
zandoli queſta limoſina con vera cor ſudetti Nobiliffimi Cavalieri li ſplen
dialità paterna , avendo detti nobiliſîñ dori de’ loro Antenati, e l'ampliazio—
fimi Cavalieri fatta eſperienza di ne delli opre, che ſi eſſcrcitano nel
nella promeſſa di Chriſto Signor no ſopracitato Monte,ſpezialmente que
äto appreſſo San Matrheo nel rap. 5. ſta delli poveri infermi di mal’incu
*vtr/È 7 . Beati Miſëricorder, quoniam ipſi rabile , per la quale d’ infinita obligaó'
Mifi’ricordiam con/èqmmmr. Traſpor zione ripieni fi dichiarano l’ Ammi
tando in tal modo queſti beni tempo niſtratori della Real Santa Caſa dellÎ
tali nel. Paradiſo , per entrare nel nu Incurabili, e tutti gli Ordini della.,
mero di coloro, de' quali parla San Città, comperendoli aſſai bene quan
Cipriano Martire de mortalitate i” ſine. to laſciò ſcritto in poche parole , eſ
Ad cale/les The/aura: terrena patrimoni:: preffive pero delle loro glorie, de' lo
”duff-alam”: ,diſtribuendo alli poveri ro trionfi, e della vera loro carità
infermi quefi’a limoſina ſenza veruna chriſtiana Iſaia al cap. 2.‘UerſÎ z. á
'4.: eccezzione di perſona;La generoſità, fluent ad cum 0mm: gente: , ó- ilnmt po
e pietà di detti Cavalieri , ſi diſtende pnli multi , á' diam: *umile , ó' afienda
pure in. beneficio dell’anime de ſudet— ma: ad Monta” Domini .
ti poveri infermi , facendo celebrato
G SA
;o ’-Î Teatro della Carítä
ſudetto Oſpedale' rie'rea-ndole tutto
SABBATO. con cibi particolari, quante vi fi ritro
vano nel ſuderto luogo, e con raro
Ompariſcono di nuovo in queſto eſempio d’ umiltàlſì vedono tutte ap
ſuderto giorno li Padri Teatini à plicate al ſervizio del proſſimo 5 paſÎ
43 trionfare con Nobili del bell’ Orato ſando tal volta ad impiegarſi ne’ più
rio eretto nella Venerabile Chieſa di baffi miniſteri ſpettanti alle ſerve , e..
San Paolo ,.'della quale ſi ò di ſopra.. *tal volta anche ginocchioní cibano
parlaro , ſort’ il Titolo del ſhmzffimo le defiiture, c quelle inferme gravare
Grooiſiſſh nel ſopramentovaro Teatro; da morbi graviſſimi, compaffionaſh
non tralaſciando minima occaſione do con vera pietà quei ſetidi ,-e puz
così detti Nobili,come detti Religio zolenti malori , frequentando ſeven* -
ſiffimi Padri non men-o celebri Perl’ " te tal' eſſereizio z acciò la pianta del
illuſtri natali , che chiari per le vere.; le virtù Evangeliche non iſteriliſca.
virtù Chriſtiane , che profeſſa’no , e la ſotto l’ ombra di altri divertimenti ,
fama , che nelle attioni de’ mortali , che portano le grandezze umane, in
nOn meno di occhi, che fornita ſi mo ſinuandole detti Religiofiffimi Padri
ſtra , de loro fruttuoſi progreſſi , pre con tanta efficacia , 5c avvedute'zzn.
ſentando le norizie alla Carte Roma l’ oſſervanza della Evangelica Legge,
na ſin da primer-dij della_ loro fonda che ſino nella durevolczza de' ſecoli
zione gli hà eſaltati à governare qua ſerviranno le tante preclare azzionì
fiſempre per tuttoil Mondo Catto di eterno eſemplare à tutti li Eccle
'llCO le prime ſedi Veſcovili di Santa ſiaſtici ad imitazione del noſ’tro Re
Chieſa con ſodisfazione univerſale.. dentore preſſo San Gio’al rap. 1 3. mr.
-de’ Miniſtri della Sede Apoſtolica nel l 3. Vos votati: ma Magi/Y” , ó- Domino,
fed-edi annoverati trà Paſtorj dell’ ó* bene climi: ;ſhm treni”; fi orgo [avi
'ChriſhanoGregge, cercando per al prio: mffror Domino: , ó' Magi/ſer , ó!
’rro à tutto potere con le ſante , e» ‘ *vos deboli: alter criterio: lavare fado:.
prudenti operazioni di manifeſtarſi Exomplum dodo’ ‘vobir , ”o ucmdñnduw
eſemplari di veri Paſtori dell’ Anime.; egofcri ‘vobir , ita ó- 1”er riatir.
commefleli , oſſervando quanto vien In queſto medeſimo giorno ſi vedono
diſpoîſ’co dalſacro Concilio Tridenti— con molto fervore, 8c affetto eſſerci
no nel rap. r. de ”formati-one , nella 45 mſi nelſervigio dell' lnſermi à Vi
feff'zz. parlando del Mini-fiero Paſto cendali congregati di una Congreñ
rale. Prodi-:ero , gaber-vare, á* paſcoro gazionc fondata dal Padre Fra-nocfiw
Fidel” ſèmndum ſagem Evangelica”; i” Pci-vane della compagnia di Giesù
ſuperflatwolibm , ó quater”: opus ſi: eretta dentro del Collegio maſſi-mo’
etiam i” nuturalibm. della medeſima compagnia tutta
Con l'c ſolite dimoſtrazioni di vero af. compoſta di Sacerdoti, e di primi
ſetto di ſopra enunciare così detti ſoggetti della Città , Conkeſſori Pre
Religioſiffimi Padri , come detti No dicatorí, Parrochi , e Miſlíonanti , e
bili ſe'rvono in queſto giorno li Pm. veri Miniflri Apoſtolici , oprando da
ri inſermi , maniſcſtando ſempre'più per tutto quel copioſo frutto , che l'
la vera ‘carità cſemplificataci dal Si eſperienza hà dimoſtrato, approfi.`
gnore Iddio in perſona 'del Giuriſperi tandoſi per loro medeſimi , con rap'
ro ,dando la cena à cento di effi , e; Preſentare al proſſimo li benifieij
Mamet-:gono per li medeſimi dodeci - continui,che ſi ricevono del Signore,
letti. ì -
altrimenti con gran pericolo ſi riten
N ella medeſima forma ritornano lo_ ` gono da medeſimi , come inſegna l'~
44 Dame nel ſudertogiomo di ſabbato Angelico ſpiegando' l’ Epiſtola del
ſorto la dirczzione de Padri Pii Ope Dortor delle Genti adTheſſal. rap-.pr.
rarij, con ſervire le povere Donne nel letiz- Benq/ſcia Dei ;nic-10:2 ”fiv-{ilm
t",
Lib. II._CaP. IH.: ...5E
mr, ”iſi perfida: in ci: homo; deteſtan frequenti converſioni col ritirarſi dal
do con grand’ efficacia la traſcura peccato , e verificandoſi di loro ciò,
gine de’ Fedeli, e la tepidezza nel che ſi legge preſſo di San Matteo al
ben' operare in tanto, che come oſ cap. 5.1;erſ 1 6.81”; [una: lux rueflra coram
ſerva San Giovan Chriſoſtomo nell’ hominibur,ut .‘Uideaut opera ‘vcſtru bouu,á*
Ome-L4.. i” Muttfolmi/zi 31.1“” plui-inni: gloriſirem Putrc’m 'uo/hu”: , qui in Cali:
nulla omuinoſignu Gori/fiume iu'uc-Îlio u'i eſt, oprando da per tutto prodigi} , e
ci‘oline; acciò non li venga rinfaccra geſta glorioſe con ammirazione Vni
to dal Signore con le parole di San verſale del publica.
Marrh. altap. 8. vor]. 21. Multi ab Compariſcono nelmedeſimo_ giorno li
oriente, ó* ”ridente ”miu-*xt , ó* ”cum Padri delle Schole pie venuti nel
bc”: i” Regno Cçlorum , ſilijv autem regni .4.6 Mondo,e dati dal Cielo per inſtruz—
eijc‘íeutur in :ombra: exterior”. E per zione, 8c aducazione della Gioventù,
non mancare queſ’ci Santi Miniſtri anzi della puerilità , 8c adoleſcenza
dell’Altare di rappreſentare anche ſimilmente, per non farla traviare
loro le parti dovure in queſto Teatro dal dritto ſentiere della legge evan
pel gran zelo della ſalute del proſſ gelica .anlſia queſt’età viene ma
mo, della gloriadcl SignOre, 8t eſemó_ giſtralmente deſcritta da Dortori,
pio de’Fedeli , vengono à _ſervxre— ll conforme ſi oſſerva in Gonzales nel
poveri lnfermi cſſortandoli, e con-_ Made-ore:. :ita-1,. de *voto , á“uoti re
fortandoli con parole ſoavi , e dOlCl (ſempione.
à ſopportare , e ſoffrire con pazienza Quenum tamèu çturpuorz’lís dicutur, du
-le noioſe infermità, li gravi parimen hium eſt, ó' quidem aliquamlo ſtarim , at:
ti, c le angoſcie, che portano ſeco li qui! ”ams ç/Ì , puer moutur , Lcum non
morbi di tanta diverſità di ‘ſpecie, ſolum 8.5.ubi autem puerilís wide mu,
-moſtrando con eſii la vera carità qua liber. uude puerperu dicitur que
evangelica deſcrittaci dal Reden adbuo i” cuuubilis :3/1 mp. pr. 30. qua/Z2.
tore, mentre per altro chi non hà fi ſèd in' propriàs Iufimtes dimmi”, quia
na carità con Dio, e vero amore ’ver adhùcfaudz’ Potcſtatc’m non habent , qua
ſo del medeſimo , ſi ſcopre incon lesſtmt, qui luc'fuut ,flu illis paulo ma
tanente nel trattare col Proſſimo, jor”. l. 3. 5. admittz’ [pn/uffici: do
come la ſalſa moneta al tocco della udmim'ſi. Tutor. , ó- liorum ictus i” ſep
pietra paragone,à rame; Mà li ſudet timum uſque aunum exturrit. dir-‘l‘a 1.1”.
ti Miniſtri del Sacro Altare ſempre ſi fiji-film l. inſpouſhlióus.l.ſiiufimti 2.8.
ritrovano pronti nell’aiuto del proſ Cad. de jur. delib.oap.cum in Principio de
'ſimo, tutti abbracciano, , tutti acco ſizouſhlió. imbub. li5.6. Iſidor. libJ Lorig.
gliono , 8t à tutti porgono li mezzi tap. z. darfur plurc's tango/h' à Baróoſù
neceſſarijper la loro ſalute, riIUCendo i” Pro-:mio ”5.6. deere:. *Ueróo . Profeéîur.
.in eſſi quanto laſciò ſcritto l'Apoſ’to Illi -urropuerilirati prox-?mi ſhnt,qui cum
Jo delle Genti nell’ Eri/Z. prima‘ ad fari incipiuut , ”ullum tumèn animi in
toi-iu. nel rap. 9. F457!” ſum iuſirmis tellec'lum habent , ”eo quid ugo”: intel/i
in ;‘mus, ut iufirmos lucrrſucerfm , 0mm'— gum [fiv-vu”; 6. rom pupi/li, 5. pupil
bus omnia fiiflus ſum , ut 07mm ſal-uo; lum Iu/Zit. do inutil. quale-:ſunt qui fiep
factremOmuia autemfacio proptèr t‘vau timum arm-um extoſſérunt , oòîauumque
‘gclíumflt particolar ci”; officiar; Onde attingum : Vudè pueritiu , /èiì puerilz’r
/della perfezzione di queſti ſervi di ictus inc/'pit è ſeptimo am” , ó* dura:
Dio ,dell'amore , che profeſſano al uſque udpuorrtutrm , vide-tico: i” mu—
Proſſimo , della Santità della loro ſZ-ulis uſque 14.11127211”; , infcmiui: *vera
Congregazione , ev dell’ aiuto , che uſque ad I 2. [.argc’m‘o 25. *ucrſimulitóris
_ſomminiſtrano al Publico non picñ. ffde uuro, ('9' argento. dote”: Alciumr iu
.ciola teſtiinonianza ne facciono gli dufì‘a [fuori ‘Qui-ui!. ilíädoçde .errate mi
progreſſi, li frutti dell’anime, e le nor. “IPA… nu. pr, Pat”, Azoriu: apart.
G 2. 1”
;2 Teatro della Carità
Inſtimt. ”5.6. quſtó. con altri infiniti adornara dalla'varietà, come parla il
Autori,che porta il ſudetto Gonzalez Real Profeta nel ſuo Salmo 4.4…. Ormai:
nel ſopracitatoluogo, e queſtiRe— - gloria (ju: Fiſh Regis a5 int”: i” fit”.
ligioſiſiìmi PI’. ſi vedono tutti appli— ſm'jr avrei: ciroumamióîa vanietatibur,
cati nel ſervigio‘ di queſti fig'liuoli,` di molti,öcdiverſi iſtiruri Religio
eſſercirando con medeſimi la vera ſi, e tale ſarà anche ſino alla fine del
éarità chriſtiana. ' ‘ Mondo , come ſotto l’allegoria delle
Correva l’ anno ”17. ſedendo nel ſimbrie , che ſono il fine delle veſti
ſoglio Pontificio Paolo di queſto no circondate da ſimili prezioſe va—
me Quinto, quando ad un tratto ſi rietà.
47 vidderó ſorgere nella Santa Chieſa L a varietà deg’ Iſtituti Religioſi, che
molti Servi dl Dio per eſſer‘citarſi 43 ſempre di nuovo per mezzo di buo
alla ſalate-del Proſſimo, tra quali vi mini Santi partoriſce la Santa Chie
fù il venerabile Padre Giuſi”: de Ca ſa,e ſſendone l'Autore lddio iſteſſo,gli
laſum Aragoneſe, che inſtituì una deſidera diverſi , per tirare alla per
Congregazione delle Schola pie ſot fezione li ſuoi fedeli di genij diverſi,
to l’invocazione, e Titolo della Ma dice varij, per maggiormente abelli
dre di Dio, conforme ſi legge nella re con tal varietà la'ſua ſpoſa , ſem
vita del ſudetto Pontefice deſcritta pre nuovi per ſempre infervorare
dal Ciacconio, Ze ampliata dal-Pa * con tal novità i ſuoi ſervi 5 Efinal—
dre Oldrino della compagnia di mente ,continui , e differenti per
- Giesù.
Room i” quirifleli apud 543,57; Suſa-mm i ovviare alli continui,e differenti mo
di,che uſa Satanaſſo per danneggiar
ttmplum in muoio diſi‘alceatorum Car ci. Q4!” meditatur difiordíar , _diligz't ri
nia/”4mm , Seminario!” M Sam’h‘ Do xas,0- qui exalmt oſtiflm guri: miriam
fforir Pim!! nomine ad Hertliwrum ci dimoſtra Salomone ne’ ſuoi pro
converſionczriflſiita” . 1” Gal/ia milita— verbi al cap. i 7. ”cr/I 26.
rem ordine”: Sand-e Mar-it a'e Monte Wcſto'ſuderto Vcnei‘Padre de Cala/lim
Carmelo ab Henri” Magna Rega’ annui: non ebbe altro fine di fondare queſt'
reddifibu; dimm”; ad /Îórç/ës profiiganñ aduanza , che per ſervire al Sig. nella
darſto/1,44111': , ut autem Evangrſzoi Do buona educazione di”dfigliuoli diſce
[Zorer ad Omnia”; Geminm filato”; pro— denri lamaggior parte della plebbe
”tram-ſim) apr-'om reddrrmmr , in Re minura,quale forſe per non aver que
ligioſàm” ‘viroram Academijr linquas ſto ajuro , fi applicarebbe 'turta alli
latina”, Greca-*11, Heóraioam ”adi ‘or-er': viziböc ogni ſorte di male; ma la Diñ'
;ít Gera”- Sacerdote»- Omron) Jrſu vina Maeſtà , che di tale Apoſtolico
CbrífliadCut/ooli‘cam Fidcm i” Gallijs cflercizio grandemente ſi compiac
”genti-im , Maria Chrzſtiangſſima Regi que volle ſtabilirne Inſtituto , con
ria‘ , ò- Hmlrica Pariſimſi Paſian prom iſpirare à Giuſeppe il modo , e la
tibflsſirmavit . Ckricarùm Màtrlr Dei forma. del vivere, e poi dichiararſene
cdrom ad Scholar”; Piarum onu: perfe Autore conforme di turti l’ altri Re
rvminm ínſtítnitz E dopoi nell’anno ligioſi ſtaruri, e regole, permiſe , che
1621. governando la Santa Sede il più volte , 8c in diverſi tempi foſle
Sommo Pontefice Grc’goria XV. l’ an. ſcoſſa da diverſi venti di preſecuzioó
noverò trà le Religioni, conforme ni, e travagli in modo rale, che pare
nella vita del medeſimo Pontefice ſi va di dover' eſſere affatto ſradicata,
oſſerVaſcrit-ra da medeſimi Aurori. ma col ſuo potente braccio l’ha man
Com Clericorum Lnronſium, ó*- Matrix ' tenura, avendola approvata la Santa
Dei, qui [l‘ho/drum piamm mama} cura: '- Sede Apoſtolica'con molta gloria
i” ordine: religicſhr crexitOndc in tut del Fondatore, e de ſuoi Religioſi
ti li tempi la Chieſa del Signore è appunto nelli anni del Signore 1621.
ſtara ſempre riccamente abbellira, 8c conforme di ſopra liò*moſtrato.
La
Lib. IL cap; III. * ſi
La 'Vita di quefl‘i Religioſiſíimiffladri’ luſtrandolo colle vere virtù.Chri‘
per li loro incorrotti coſ’cuini è un ri ſtiane quaſi tutti gli ordini 'della
tratto della {implicita , e così mode Città, e con generoſità pari alla loro
_ fia eſemplare, 8c umile , che ſono ac pittà-l moſtra‘ndo gli ſegni di un ſui
elamari da per' tutto.. per l’ Idea di ſoſtrato affetto verſo del proflimo
perfettiffimi Religioſi , accoppian eſemplificato dal Redendore , tiran—
dOſi in loro la bontà, lelettere , e la do appreſſo di loro lodi , 8c applauſi
. povertàevanglica, e primiera del immortali, Privilegio ſpeciale delle
primo loro Fondatore' con ammira Virtù , che obliga anche li maledi
zione del publico ,ñe ſodisfazione ccnti ad ammirarle, 8c eſaltarle 8c à
della ſede Apoſtolica , inſegnando tante preclare geſta, come veri ſe
con molta umiltà à queſta gente mi quaci della vita Evangelica, cento
nuta: con riſplendere ſempre più in occh'iperpetuamente aperti avrà la
queſto eſſercizio , che di moſìrare in fama, e ſaranno ſempre mai riguar
49 altra forma l’acurezza del lor-cingo devol’i ‘er tutto l’ Vniverſo.
no , e l'altezza della loro Dortrina, ' Campari cono in queſto giorno sù di
laſciando à ‘PP. della Comp. d’ illu queſto Teatro diverſe Congregazioni,
firare‘le Scienze tutte sù le più ſti quali andarò div-iſando con quell’ or
mate eatedre del Mondo, avendo dine , che mi portò adattare p:r rap- ’
ſormontato tanto l’altezza delle loro preſentare al Publico la carità de' ſu#
dottrine , che vaga corre la fama per detti Ordini della Città. '
tutto l' univerſo, riconoſcendoſi li Si vedono tutti intenti à’ ſervire detti
loro Collegi-j' per tanti Muſei, non 51 poveriinſermi ; nel primo luogo li _
’già luoghi deſtinati alle Muſe , ma Confratelli dell’Oratorio ſotto il ti
di tatte le ſcienze umane ripieni. tolo di tutti gli Santi, ſotto la direz
Nel ſudetto Teatro‘ comparendo detti zione de ſopramentovari Padri dell’
Vmil'iſiimi Padri non laſciano d’eſer Oratorio di San Filippo, e ſucceſſiva—
cirarſi anche queſti nel ſcrvigio dell’ mente delle altre adunanze. QJCÃL '
lnfermi ,ñ con eſſortarli di ricevere ’Confraternita vien compoſta di gen
dalla mano del Signore le loro ma te molto civile , 8c oneſ’ta applicata..
litie,& offerirle per l'offeſe fatte alla alle mercanzie anche per ſervizio del
Maeſtà ſua, infinita bontà, dopoi li ben publico,ma molto più alla dilez
cibano con le proprie mani, e foglio zione del proſſimo, vcn'endole inſi
no regalati-i alcuni berettini per co nuata da ſudetti Religioſiliirni PP.
prirli la teſ’ra, non avendo ſruttifi non diſſimili al loro Inſtitutore tanto
cato ne'beni temporali , ſommini ripieno dell’ amor Divino, per il qua
firan’doli la Religione appenail vitto le Ia-Santa Chieſa non laſcia d’ enco
neceſſario, verificandoiì di eſſi quan miarlo con queſte parole: Charimte
to laſciò ſcritto Salomone ne‘ ſuoi Dei canina-ams [Nigra-bat jrtgirer tanta
proverbi al cap. 30. 'ucrſ7. á* s.. Duo' que cor ci!” aſtuabat ardore , ut intra fi
raga-ui Te , ”è dtnfgfl mihi". MMdicita-ñ ‘ ”rif/m comimri mm pqffèt , illiusſinum y‘
"'7" i ò‘ Di-vìtz'ar ”e drdtrix mihi: ”ibm confraóì‘is atque’ dati: dub”: rflſtulir, rm'
‘MN-m *vic’íui mea neceſſaria. rabilittr Dominus Amplified-veri!. Onde-v
entrato nel petto , e nel CUOre de ſu
DOMENICA detti Confrarelli il ſanto amore , e la
52 carità del proſſimo procurano à tut
M l ſarà in ~queſ’co giorno lecito di ' to lor potere di ſervire li ſudetti po
ripetere quanto laſciò ſcritto veri, e miſerabili inſermi, mantenen
50 lſaia nel rapa. 'vc’rſÎz, ó'fiuent ad cm” do per loro ſervizio trenta ſei letti
07mm Gamer, á' ibumpapuli multi3P0i~ con ricrearli in queſ’ro giorno , dando
Che nel Teano già di ſopra moſtraro da mangiate a cento cinquanta di eſ—
della Carità ſi trionfa don gloria , il ſi , 6c à ſiſſanta tignoſelli’, alri‘a opfa
a par
fl
i l‘Teatro della Carità
5'4
:‘i parte di detto ſanto luogo , della... 5 5 e {rà quei, che trionfano nel ſudetto
quale appreſſo ſi diſcorrerà , ſtando Teatro, vì compariſcono pure ſem
eletti piillìmi fratelli tutti applicati pre pronti,e ſempre indefeſíí li fratel
ad acquiſtare con l’ opre della carità li dell’ Oratorio de Sartori ſorto il ti
verſo del proſſimo il vem amore di tolo del Seraſico Padre San Francejìo '
Dio , ripetendo ſovente col Glorioſo inſtituito dal Padre D. Carlo Carafa
Sant’ Egidio compagno del Serafico Fondatore de PP. Pij operarii , come
Padre da” Frame/io. Vrza tmz' , á‘ ama di ſopra hò dimoſtrato, chi prima di
n onor” tantum, á* conte-”mere omnia pro fondare la Congregazione,ſidiede.›
eo , tor/dere ad iulm”, gole/Etre i” [lìío, á totalmente al ſervizio di queſto ſan
o emriproprer ”nom ; che ſono le con to luogo prendendo per tal-fine à pig
dizioni del vero amor di Dio ſecondo gione una caſa quivi vicina per eſſer
la dottrina commune delli veri aman citarſi continuatamente nella vera..
ti del Signore. carità del proſſimo , 8c acciocche.;
Sorto la medeſima direzzione di queſti anche doppo ſua morte tal’ uffizio
5 3 zelantiſſimi , e fervoriſìimi PP. com di carità ſi foſſe poruto eſſercita
pariſcono pure nel ſudetto Teatro al re , vi fondò il ſudetto oratorio ſito
tri fratelli di altra Congregazione; nel medeſimo Oſpedale, conforme»
eretta ſott’ il titolo del loro Fonda preſentemente ſi oſſerva , mantenen
tore Sa” Filippo Ncrz' , eflendo ella co doſi tal’ eſſercizio da ſuoi Padri in
iſtituita di Gente oneſta , e molto ci violabilmente , come veri operati]
vile , e come ben’ addortrinata da ſu della'vigna del Signore, non travian
detti Religioſi del vero amor del do punto le traccie moſtrateli dal lo
proſſimo per adempimento della.. ro primo Padre per _far acquiſto di
Legge Evangelica , come c’ inſegnò quelle virtù , che li rendono glorioſi
l’Apoſtolo delle Genti nella ſua Epiſt. appreſſo Dio, e gli huomini con ap
aa' Romano: rap. r 3.7)t’rſÎI 0. Diligei pro plicazione indefeſſa verſo la caritî
xtmttm tuttmſimt teipfitm. Dileéîio Proxi per ſervizio del proſſimo , vedendofi
mi malttm ”0” operator: leitudo ergo ſempre più creſcere ne’ loro cuori,
legir eſt dilrc't’io : e l'amore al parer con porre in eſſecuzione ciò , che la
dell’ Angelico part. 2. qfleſt. 26. art. 2. ſciò ſcritto l‘Apoſtolo delle Genti ad
:ſi complru'mtia ”Armor/im} rx hoc _ſigni Philippmſer cap. l . num. 9. Et ho; oro , ut
tttr moti” ad appetibile , quod oſt diffide charítas "Utſtfa magis,ac magi; ahi-nd”
rittm , á* ultima ”quiet , quod c’ſt gim i” air-”tia , ó* i” 0mm' ſmfit , ut probc’tis
diumsche apunto è l'ultima perſezzio patiora , ó- ſitisſirtceri. Diffondendoſi
ne dell’ amore . Onde baſtantementu 5.5 ſempre più nell' amore di queſti po
perſuaſi detti fratelli della vera diletñ' veri infermi, per li quali detti fratelli
54- tione , e del proſſimo con fervore; mantengono dodeçi letti, e nel ſudet
non inferiore alli altri applicati all' to giorno'ſepelliſcono li defontidell’
eſercizio della carità di vero‘ ſincero uno , e l’altro ſeſſo , laſciando alli al
cuore, mantengono quelli rz. letti tridifare le loro parti nel ſudetto
per ſervizio dell’ infermi del detto Teatro; ſomminiſtrandoli quelli aiuti
ſanto luogo , e danno da mangiare à ſpirituali, e temporali ,che vengono
160. di loro, ſervendoli con paterno, permeſſialla propria qualità, 6c o
e ſuiſcerato amore, rifacendoli li let neſta condizione , poiche NÒſh'o‘- Si
ti, mutandol’i le biancherie , e ciban gnore lddio, li doni, che grazioſa
`doli con le proprie mani , non iſde- ‘ "e mente ci concede, vuole, che all’altri
gnando qualſiſia miniſtero per ſordi ſi comunichino , conforme dice l’An
do , che ſia , per trionfare la loro ca gelico , ſpiegando l’ Ep/ſt. 2. ad Corin
rità chriſtiana nel tanto decantato tltios ca‘o. i. ltc‘ſiſ'. z. Vado ?mlt , quod de
Teatro. omnibus boni: no/ìrir, ſi'u: ſint climi/'4,
Trà li ſudetti ſeguaci della vera carità , ſiw potentia , five _ſl-”mia , ſive ſhpim
il‘
Lib. IL cap. `111., ;i
ria artroſi” olio” ari—lim alii-r, ſ’tudii non tra-laſciano in diverſe ma
Non è ragione alcuna , che avendo fat niere di comparire nel ſudetto Tea
ta onorata menzione di tanti Confra tr05ec0nforme il Sole riſplende ora
telli,e Religioſi non meno celebri per in una parte, or’in un’altra ;così que
le loro virtù. , e dortrine quanto illu fli Religioſiflìmi PP. diſcorrouo da.
firi per l’effercizio della carità Evan per tutto, dove ricerca il biſogno per
gelica verſo del proffimo , che io tra ſovvenimento del proflimo , e pareri.
57 laffi di mentovare con dovuta com- ' _di non ſodisfare a loro medeſimi div
mendazione li Fratelli artegiani, che aver inſinuatoà molti pochi divoti
aggregati nell’ Oratorio eretto nell’ di cſſercitare ne’ ſudetti giorni la ca
Oſpedale ſort’ il titolo della Giorio/lt rità col proſiímo eſemplicato dal Re
Vergine del Carmine , comparendo an— dentore , e moſtraro nel ſudetto Tea
che l'oro ad eſſer-citare la fervente ca tro , procurarono di fondare un' altro
rità col proſſimo nel ſudetto Teatro , Oratorio di orefici ſorto il titolo del
ö: à cogliere quelle palme,e quei frut la Vifitatiom di Noſtra Signora eretta..
ri delle vere virtù chriſtiane , avvale. nel Collegio di Sant'Ignazio loroFon-z
rari pure dalla divozione della Glo datore ſito nel Mercato, che ſorti
rioſa Vergine,m~antengono per ſervi pure il nome dal volgo, il Collegio
5 s-zio de tignoſelli venti letti, opra pur 60 del Carminellot queſti Confratelli
ſpecifica del ſudetto Teatro in onore mantengono nel ſudetto luogo dode
della Beata Vergine , eſſendoli ben. ci letti , vengono a ſervire gl‘ infer
noroquanto laſciò ſcritto San Gio: mi, ediſpenſano nel ſudetto giorno
Dama/“mo nel' ſermm de Anatomia:. alii deſtituti , cioè à quelli della cor
Dei Goa-imc” , che noſtro Signore 1d ſea de Perciati , frutta, dolci ,-e pane,
dio ingeriſce nel cuore à uelli Fede non eſſendo diffimilià Tobitha ne'
li la divozione di Maris-2,3” vuol ſal principii della Chieſa naſcente fa
vare. Dow?” Maria tſſc* , eſt,arma cendo opte ſingolari con diſpenó_
qufdamfalmi: , qua Dei” In': dat , quod zare limoſine alii Fedeli; confor
mi: ſii-&mrſieri’; n‘e Santo Anſelmo me ſi legge nelli atti dell' Apoſto;
apud Sariflum Bonaventuram da fi:: lialtap.9.mrſ36.-1flIoppe autèm fin':
ml.mp.‘3. col medeſimo S. Bonaven quadri”- difi'ipula nomi”: Tribù/1a , gru
tura preſero' sbaglio, 8c errarono, interpttrata- dioitur Dormi , lo: o erat _ple
quafldodiſiero,.efler impoſſibile dan ”a operibur boni: , ó‘ eleomoſioir, e nel
narſi chi veramente della ſantiſiìma cap. Io. mrſ. 1.á‘2.- Si fà menzione
Vergine è diVOtO; Omm': ad Mariani dell’opre di Cornelio.Vir autem tra:
”hWſ/Ì” , ò- aó ip/Zi roſlotflnrgm‘ooflíáile in Cçſùrca ”omino Cameli”: Ccnturio
of! , ”fermi : E queſti ſuderçi artigia Cobortis, qua: dicitur italica , religioſa: ,
ni avendo poſta tutta la loro fiducia ac time”: Drum cum Omm' Domo ſua,fa
in Maria non ceſſano di eſſercitarſi tiem eleemoſina: multa: plcói ; Onde ri
con ardenriffimo Zelo à queſt’ opra pieno queſto Teatro di tanta Carità
della‘carirà verſo dell’ inſermi tutti Evangelica,e di tanti beneſizij mo
applicati per qua nto ad effi ſpetta nel ſtrarine’ſudctti giorni, che conti
ſervizio delli medeſimi. nuamente eſſercitano li ſoprameh
.Non'conoſce quali ſiano le vere virtù tovati Religioſi , e laici con gloria
59 Ch! Il -nome de PP'. delia Compagnia di della noſtra Santa Fede Cattolica,
Glfſh non porge tributo di applauſi , chiudendoſi da ſudetti Padri della
de quali PP.ſi può bien dirc,che ſono il Compagnia di Gjesù, cou ragione
fonte di tutte le ſcienze, della bontà, vengono ammirare da tutto l'Vni
il ſollievo de Miſcri , il tempio della., verſo, e vengono giudicare degne
pietà , è' della vera carità del proſſi dell’lmmortaiirà, conforme immor
mo_,'tral'imp1eghi di tàn’te ſorti del talmente viver-à il loro nome,e ſaran
le cure ;del-fiamme, e tra 'le fatiche de‘ no di eterna memoria à tutta la
\
Chriſtiauità. CAP.
'*.
76 Teatro. della Carità
CAP. IV. dendoſi ſempre più fiorire nel ſudet
to Santo luogo con gloria della no
Come alt" eſempio delle ſitdctte Congre ſtra Santa Fede Cattolica.
gaziooi ſi moffèro tuttigl’ordim' Scrive il Padre Sanzio Cicatelli nella vi
della Citta' à ſer-vir: ta del ſopramentovato Padre Ca
gl' Infermi, tì millo de Lellis nel [ihr. rap.zr.,come
fittorrerli. giunſe queſti nella Città di Napoli
ſorto 2.8. di Ottobre dell’anno r 5 85.
P Ropalando la fama , e correndo` e portatoſi nell’Oſpedale dell' Incu
› via più il grido da per turto della rabili, lo ritrovò in qualche ſtrettez
1 -vera carità chriſtiana così ben eſ za, incominciò egli à frequentarlo,
ſercitata nel ſudetto Santo luogo, s’ e col ſuo eſièmpio ſi moſſe tutta la
indiiſſcrolrurti gl' ordini della Città Nobiltà unitamente col Popolo ì
à frequentare queſto ſopramentova frequentarlo , facendo à gara di m0—
to Teatro, elezzione applaudita dal ſtrare il lor fervore, come anche li
ie Univerſali acclamazioui, ricono Cardinali _Arciveſcovi , imitando il
ſcendoſi ne’cuori medeſimi quei veri Glorioſo S. Carlo Borromeo,e Sa” Ludo
ſegni eſemplari di Chriſtiana pietà 'uito il Nono Rè di Francia , e le Da
ravvivando le memorie già ſpente me in compagnia delle Signore Vice
de’ſecoli traſcorſi , che vantarono ie regine ſervendo con affetto eſtraor
gloriede loro Re'gnanti , e di altri dinario le povere Inferme ad imitae
perſonaggi, ſublimandoli alle Stelle zione delle Sante Eaſtotlzia , e Fabiola
perqualche atto di pietà moſtrato, Mattone Romane tanto celebrate da
quando furono tutti imbrattati di San Girolamo, ſpezialmente l'ulti
'Vizij, di tirannie, 8c altre ſcelera ma, conforme riferiſce il Baronio nel
rezze al parere de più celebri Autori, tomo 3. de’ ſuoi annali nam. 7. á* [eq.
che han tramandato à Poſteri ’le lo Roma Fabiola No/'otomium, let altri?” :ſl
ro 'geſta ; recando maraviglia gran Sarah: Hierottjmar prima”; erexit, e
difiìma à coloro, che ſon dotati di fecero elle trà di eſſe certa taſſa per
maturo giudizio , eome poteſſero mantenimento de letti , e detto Pa
uſare pietà nel medeſimo tempo , e drc de Lellis con ſuoi compagni non
tanto crudelmente infierirſi contro mancavono di aſſiſtervi continua—
del Genere umano ſenza verun’atto mente, così di giorno, come di norte
di compaſſione , e ſeveramente puni Non hà dubio, che l’eſempio è molto
re quei vizij, equei misfatti, de’quali 3 efficace nel ben’ oprare , mà più
loro non andavano lontani, e non., nel male, ſpecialmente coll’eſempio
erano eſenti. All’incontro l’ ardenz a de’Superiori , e di Rè , conforme lo
il fervore‘, l ' amor grande verſo del prova Cl'audiano.
Proſſimo anche de’primi Perſonaggi
della Città eſſendo à guiſa di una., Componitur oróir
ſiamma,che ſtar non può ſepolta , e Regisad extmplam: net ſi infleo‘ì'ere
manifeſtaſi ſuperiore all’intelligen.» ſeri/its
za umana in applicarſi à queſto Di Hama-*ro: ediéîa valent , ttt 'vita
vino eſſercizio della dilezzione nel regem”.
proſſimo eſemplifrcaro ‘dal Reden~ Mobile mutatttr/Z’mper tam Pri”
tore,e poſto in eflecuzione nelle per ot'po valga:.
ſone delli poveri Infermi dell’lucu E Caſſiodoro nel lio. 3. epiſiflzffiaolict' a'e
rabili , comparendo anche loro à cori: mater eſt mms regentis , ó' quale
trionfare nel ſudetto Teatro della Ca— fuori! domina/'1t "r tiróitrmm , talent part':
mi: Evangelica ad onta del gelo di [iL-erratis affec’z‘am, E Solerzano nell'
queſti ultimi ecoli già intepiditi emo/:Watt 29. fai-illa.: quilt—‘oe (ff diſtro
nell'amOt di Dio , e del proſſimo ve. fils t’ſi) orrore: Nattfm , quam ùſſmit’em
*~ ſu'
Lib. II. Cap;` IV. 77'
ſia' Prime!” poffitformare rem publicam. molto corteſe con l'InfermizAgrſilaur
Tutta via queſte Sante Marrone uni- ' 'tam arde/;ter affeölns ”ga agro”; , ut
' tamente con la nobiltà , e Popolo ſapè exclamuvit . Hc!) (Pm-cia m, qua: tor
non tanto fi moſſero dall' eſempio, mzlim bello inteſimo Perdidlt , mà non
quanto dalla loro fervente carità, per queſto ſi moſſcro dalla vera pie
. verſo Dio, edel proffimo; poiche tà, öc amore del Proſſimo. -
flavano ben elle inteſe delli Divini Si dia lode , e fi celebrino con Encomíj'
Prccetti , e quanto laſciò ſcritto l' Eterni Alfonſo Rè di Aragona , c-prj.
Apoſtolo delle Gentì nella ſua Epiſt. 6 mo diNapoli, .e nel quale ſi vidde
pr. ad corinthios mp. 12.. *ver/Z 30. risblendere molto la ſua pietà , e Ca
Emulamíni autem cbaflſmam ’nell'ora, rità del Proflìmo con viſitare, e refo
ó* adlmc excelèefltiarc’m 'uiam 'uobix dc cillare li poveri Infermi ., conforme
mmſtrfl. › ſcrive Giovanni Santeno nel ſuo
Eſalti dunque, applaudiſca l’ antichità - ſpecchio bon.princip. p.125. , ed il
4. ingrandiſcano pure con li loro en— Rè Ferdinando ſuo figlio pur primo
comij li Scrittori di quei tempi Adria Rè della medeſima Città di Napoli
”o Imperadore , che viſitava l’ 1nfer con generoſità veramente reale ap
mi due , etrè volte il giorno 15ng plicò per ſervigio dell’Oſp edale ſotto
bis, ac ter di: , ò* mmnullos &quite; R0 il Titolo della Santiſſima Annuncia-`
mcmas, ac Iiácrtinos wſimvit , ſolarijs rc ta della Città *ſudetta turte quelle pe
fovit, á* conſilijr ſublcmvit, ſcrive ne , che à ſuo tempo ſi cavavano da
Lampridio in Aleſandro; ma non coutumaci delle robbe comeſtibili,c0.
ſcrifie, che nel medeſimo tempo in me non meno eruditam ente, che dor
crudeliva ſempre contro de' Chriſtia- ‘ tamente ſi oſſerva ne’ Cometari) de
ni, conforme teſ’tifica Baronio . Porn) 7 Riti della gran Corte della Vicaria di
whemcntcmſub Hadriamfaíínm fuzſſe Napoli al tampr. dell' Illuſtre Duca
ad‘verſhs Chri ian-05 perſe-curiomm, ſZztis del' Vaſto Girardo D. Carlo Petra. Chi `
dacmtgra'vi ſm-L ill‘l ”mc à Sam?” Pa ortanuta la laurea Dottorale con la
trióusſcripm Apologie, quibus /Lmè gla linqua, e con la penna in bricve tem
dinm parſècritionis à ccmiuibm chriſtia Po manifeſtoffi per uno de’ primi
mrum tlrſcrc conatifimt,ur.andratus, Giuriſconſulti de‘ſuoi tempi, con a
6c Ariſtides Philoſophi,quorum San ver aggiunto à gli ornamenti de’ſuoi
&us Hieronymus.- lib.6. de ſcriptori - Natali quei delle ſue ſpecioſe virtù;
bus Eccleſiaſ’ticis, ſumma cum laude fù eletto, come principio di quel
mcminit . QLL: cnim dubito! , Adria premio dOVUtO al ſuo merito, Giudi
Îmm minime L‘é’ffàffè a 'vcxatione Chri ce della ſudetta Gran Corte civile, d'
_flianomm , qm ipſorum [oca qua pm caz onde paſsò al gra do di Regio Conſi
teris Sacro/india Hierojiiljmis ”4225450 gliere , indi Preſide di più Provincie,
minatimiómldolozum prophana-vix , at efinalmente inſignito dalla Maeſtà
qucfé'dà'uitmt ſcribit Severus lib.2.Pau di Carlo Secondo Regna nte dell' onore
linus ad Severum Epiſt. I r. Hiero di Regente della Cancellaria , e leg
nymus Epiſt.; 3. 8c Ambroſìus in -Pfiil gonſi nel ſudetto prima Rito le ſe
mo 47. 'Him
quenri parole,
juſtzl/ímè ~
, a'c pièfiu‘i‘am exiſtma ,i lit
Celebrino pure altri Tito Ve/Ìaſiano, pijfflzſimm-Rc’x Ferdinanduît Prima: pra
5 chiamandolo Orbit amor , c3]- deliri-e:
Aîgrotamcs ‘non moda inwfi-Iyutſcd etiam Venti”, ;ſuor anti-quite” è fraudamibu:
perſc’met ipſum rcſit‘icbut , così lo teſti annonam ?ſx-MZ”, lunoni Gcreali dc/Ziñ
fica. Seſto Aurelioalle
co,ſiappla~udendo in Tito,
geſta die Plurar,
Ageſi ”aver-at @Ca-rca, ó' Lucio Portia Luci
nio Edilzbm , ut refi’rt Livius decad. 3.
lao, riferiſce nc’ſuoi Apoſtegmi , de-. [117. 7. Auguſtfſſímç Virginis Deipam
Hoſſiitali mrmorata , idcſt Sanc’Zi//ſiímz
ſcrivendolo
to un Gran nella ſuaLacedemoni,
R‘c de vita di eſſer ſtae i
Ann/imitare lflq'm Ci'vituis , ‘vc-r; Juno
m:
5'8 Teatro della Carità ,i
2. . TE A
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DELLA CARITA
lſton'c‘o , Lëgale z Míſtíöa , Politico—
L I B R ’O T E R Z O
Dell’Opi-e, che_ſi eſercitano nella Real Santa Caſa dell’ jncuràbilí
come creſciuti li ſuoi Progreffi, e come approvate‘ da piu Sommi,
Ponrcfici , e dalle Maeſtà Ceſarea , e Cattolica .
C A P I T O L O PRIMO;
Come, da chi. dove, e quando fù fondata, e come' poi traſportata
neſrccinri della Real Santa Calò. la Confraternità dc Bianchi
Utti gli Arturo glioſc opre ,ſe farle pur riluc‘e’re’ cdl,
ri della vera ca— primicro ferv‘ore , mercë all’ alciſiiè_
fl riràze dilezziond* me fiamme di vn ſuiſccrato Amore
dcl Proffimo de** internamente‘
li veri Amatoriracchiuſo
di Dio-zene’
delPetri del* _ i
Proſſ-'ñ
ſcritta ne’ Sacri `
Vangeli vollero mo, e 'deſidewſi di manifeſtare al
L. comparire* finJ ' Publica le virtù Oriſtíane , e quali , e
‘ dalpnncipiozdeld quante fiano le ſtrade per giungere o
~ _ñ , I' la Fondacione di alla vita‘ eterna 5 e vorrei eſſcr io
- - ~'-'—‘~ ` vir tanto celebre fornito di mille bocche , e di mille
Santo luogo. nö meno per eſſerc‘ita re lingue per comendare perpetuamen
la‘ loro virtù , quanto per ammirare te tante loro preclare geſta; poiche’
gli 'altrui eſempi,e ſicome gli pieroſiñ ne' primi preludij giunſero `~alle co*
trionfi di Maria Lorenz-a Langa accre— lonne più celebri , e più glorioſedel—
bero ſempre più le glorie al r‘anto la vera dilezzione del Proffirno , anñ'
dec‘anr‘aro Teatro ,- altre cant o dopoi ' zi ſgomentarono la'Gloria ifieſſa,
7 da queſti, come“'ſcquac'i della- divina che non ſi fidò di fabricar rame Co
legge fù raddoppiato il volo alla rone proporzionate al lor merito,
fama. de’ ſplendori del medeſimo a &alle loro opre, vche de’medefi_mi ,a
aggiungendovi nuove ſcene per far preſagì l'ingcnira carità evangelica
campeggia” in elſe altre maravi ne’ loro cuori inneſtara .
Nel
94 Teatro della Carità v
NelFondazione
medeſimo ſcrive
tempoil P.-De›uioe
dunqumdella.. della Chieſadella Santiſſima Trinità
i ñz nella. - de’ Frati ;Riformati di S.-meefio~dí
vita di Sa” Gaetana, del_ uale più proſpettoal Regio Palazzo , e che.»
voltehò 'rammentato _di opra nel x_ i dal medeſimo; ,Santo foſſe flata go
libro primo.al,oap,.7-. fl. 4. , come foſſe `vernata,Îeñregolata,-e dop0i foſſe fia
ſ’tata inſtituita › ,. ò- pur. riſta urata. ta_ traſportata nellaí Chieſa di S. Pie
dal Prè D'. Calliſto, Piacentinadellf Or ’ v‘troada'ſrjam deÈPadri _Canonici Lare
dine de’ Canoniei lateranenſì la con
xranenſi,dov,e i-lQPrincipedelli A oſtoó_
fraternita de Bianchi ,che ha per p li‘celebròMeſſa. nel te_m`po,che i. tra:.
offizio, ed inſtituto di accompagna- _ _` i *denominata
tenne in Napoli”. per tal’effetto così‘
perlìAltare, così chia
re , eſortare , e diſporre-‘à‘ ben mo
rire li condennati à morte dalla Giu mato da Latini, Ara ; Altri con tutto
:l’cizia , con eſſerſi queſti' tanto ado ciò vrogliono, che gli Antichi Napo.
prato , e con la ſua efficacia , e con letani quivi Sacriſicavano alli loro
la ſua eloquenza , e mnzl'a ſua pru DeizAi'tri univerſalmente da più Dot.
denza, che ſeppe perſuadere gli con toricoraì detto per- l’a ltezza del luo
fratelli di traſſerirſi ne' ricinti della go , do ve vien ſituato nelle Chieſe ,
' Real Santa caſa dell’ Incurabili , ed conformte ſi oſſerva dal Gonzalez nel
vnirſi ad eſſer-citare l'opre del loro lil). 3. Dn‘retal. ti:. r r. do Con/Etruria”:
iſ’tituto nel ſudetto luogo , e non Ecclefi-e . Al; altitudine Altare appellari ,
andarono à voto li ſuoi penſieri, e quaſi alta Ara 'uoluit Ser-ui”: lib.z. Vir
le ſue prattiche, eſſeodo così ſeguito gilio' ad ill” d: Neo quicquam Altaría , ó*
nel meſe d‘ Aprile dell’ anno 1 5 19. oonſirmavir Macrobim lib.3.Sammalio
della noſtra ſalute, quando appunto rum cap. 3, Vinto-ui”: de Arthur-‘Zara
li6.4..cap.s., ande al altitudine *Tribuna-v
ſideide principio alla ſudetta fon—
dazione , nel qual tempo predicava ` lis, Tribunal dici ſolo!, lſin.C0d.de locat.
il Prè D. callrſto in Napoli tanto cc Powder-um. Novella 4,…Valmt.,Novel./í”
lebrato per la ſua dOttrina , e per la thomii de h15,qui Servi: ‘unxerrmtAra
bontà della ſua vita,e per la dol *vero z‘: rogationilus appellaturſhrèt aproa'
cezza de ſuoi tratti ,, con la quale Gentile: illud difi'rimm dare-’nor inter A
ſi acquiſtò la benivoglicnza di tutta ram, ó‘ Altare,quod Ara erigebatar Diir
la Città , 8; era ſtrettamente amato.v ſiiprris, ó"- inferir . Altare 'ritroſo/mſi;
da tutti coloro,che più intrinſeca 4 paris. Idem Maorobz‘m* lil. 3.S,amr.tap.zt,
mente lo practicavano , e sù le. fon onde-dalla ſudetta Chieſa per opta,
damentav delle` ſue virtù- ſi fabricò del ſudcttoPadre D. Calliſto ad iflan
egli gli edificii d’ v-na grandiſſima za, 8c alle preghiere di Maria. mg» i
flima,diletrandoſi pure nelle con, ehenon laſciòminima occaſione di
verſazioni dell' auree ſentenze di beni-ficare al Proſſimo , che abbraer.
Seneca , e ſpeſſo ripeteva quella,cl1e cia-ca non, l'aveſſe, finalmente paſsò,
il ſavio ſi fàſiconoſcere dall? 0 ere z iti-»Confraternita nel luogo ,‘ dove al
Onde parve ,che vi concorre e fa* proſenteeffercita le ſue maraviglioſe
Vorevole il' Cielo-z venendo ella. det Iflituzioni: ,a riconoſcendoſi. il più;
ta confraternita per le ſue direzzio: bell-’Oratorio , rilievi-ſia nella Città ,i
niannoverata ,. onerata , e ſpecifi— adamo di Pitture , Argenti , edi Arñ.
cata nella Bolla della Fondaziomzr redi, che reca inv-idia,.n0n eliminata;
ò per din megliodclla conſìitutñione. vigna a qualſiſia Oratorio dif-Luoghi
emanata dal .ſommo Pontefice Cle ; Sacrati à Dio , ſorto-il 'ſit-,olo dis”.
z mente Settimo diſopra enunciata. m- Ma ”íaSurcurreeMi/'orir , competenñ.
Ben'è vero,che queſta lilu-ſhiſſimaha». doll con molta ragionata]. denomia.
3 dunanza , vogliono alcuni, che foſſe; nazione , per eſſer rifatta tal Inſtitu
ſtata inſt‘ituita da 8. Giai-omo doll-av` zione per &tv-igioñdellc povere perſo— *
,Marra , 8c eretta dem-,ro gli. Chioſtri ne* miſerabili , che-.eſclamavano com
Iſaia
Lib. II. CRP'. V. 95'
lſaia al cap.49.per/Î I 3. [andate Cçli, á— la Patria di rado ſuol giovare z anzi
cxulta Terra , jubilate Monta.: lande”; , impedire queſti atti di virtù,e quei o
gaia con/?alam cſt Dominus papale”; nori,che incötrar ſogliono altrove gli
-fimm , ó'paupemm ſuora”; miſarebimr 5 uomini dotati di Spiriti generoſi, e di
rendendoſi per altroabominevoli con purgato,e maturo ſenn0,e quätunque
le loro ſceleragini,e con l'e loro eno r j attéda io à raccorre le notizie di quá
mità cóſormc glielo profetizò ilReg. to foſſe ſucceduto nella fondazione.
Profeta nel ſuo ſhlma‘7z.mrſ`.r 9.Q30 di detto ,Santo Luogo doppo quaſi
moda fac'Zi/ìmt in deſolazionem, [Mito de. due ſecoli non poſſo nulla affirmare:
fó’ft’rlflît , periermzf propter im'quitatem non potendomi avvalere di qualche
ſua”: , e nell'iſtefla conformità parve teſtimonianza veridica im rclſa sù le
alla Santa Sede di deſcriverli nell’ e - carte per memoria de’PoEeri, anzi
nunciata Bolla del Sommo Pontefice mi ſarà forza ſervirmi delle antiche
Clemente VII. ’con le ſeguenti pa tradizioni, e dc manuſcrítti ; nom
role: però dal prenominato Padre Denti”
Par-etere); Confraternitatcm 'Dq/òlatorsm 7 nella vita di S.Guetana non fi laſcia di
ì 5 nuamputaw i” diä'a Gohan-,m ipſi cam farne menzione , come Autore, nom
-Îmmitm aſſerzmt map” Camm‘cè :reóì‘am -che Riſtauratore dell’Opra , coll’ 0c—
mm omnibus illius bonirſi ad hot dileffo caſione di eſſer ſtato detto Santo uno
rflmſiliarum madcrmrum ill-ius confra ,de’Confratelli,come anche ſuperiore
truum Lepre/ſi” ZlateffZ-rit tan/èn/Ì” :idem della ſopramentovata. Confraternità
Hoſpjrali Neupolítam ; ita!” liceat 00m. col Titolo di Correttore, che dopoi
munita”, [Sw ab cjmpro tempore deputa ſortito fuſſe il Superiore con la deno
tispraffiic'íis corporate”; pq/ſc'f/jimem bona minazione di Governatore negli anni
rum confraternita” Drſòlutorum hujn/Î del Sign.1536. avendolo egli cavata
”odi perſi: , vel per alium ,ſi-ro alias pro dalle Scritture , *che nell’Archivio di
pria authoritatc Mer-è apprehc *ide-rr; , ó tanto celebre Oratorio fi conſervano;
pc’rpetuò retiflcre , at aliamm fruóì‘m , _pocendo ben' io rappreſentare alli
redditi”, ó* pra vent”: i” Hoſpitale': Nea Antiquari quanto laſciò ſcritto Sa”
politan. , 3?;- Conſratc’mitatis deſolata Gia: Chriſò/Zoma ſopra' tali tradizioni
mm bujuſmodi :effimót [atilimtem conver nell'Omilia 4-.a1l' eprſtalu 2. ad Tcffliloñ
-otre Diete/Emi lati , ó- mjuſais altari!” nic-”ſes 5 ufldè inqui!, perſpimum eſt‘, ”0”
limm'u minimè ”qui/ita. "dic tamen (TJ-c. omnia Apo/lalui tradidíſſè per epiffiolam ,
Divolgò pur la Fama in quei tempi , ſèd multa etiam ſine /Eriptis , ó“ la qua
avendo tramandare ſino à-queſti pre que traditiancm cazz/2mm”: tf//Z ſide di
.6 ſenti tempi le tradizioni nella ſopra gmm; e Santa Epifania eſpreſſamente
mentovata lnſtiruzione di detta. lo comproba nel ſuo Trattato de Im
-Conftater-ni à , o foſſe reſtaurazione, refì 61 . Oporto’: traditione rm' , quia mm
di aver bw adempiute le ſue parti omnia è Divina ScrÌPtm-a accipi poffimt,
Ettore Vernaccia ; poiche portatoſi quandoquidem aliqua i” Sari/”wir , ali
ueſti da Genova ſua Patria in Na ,gua i” traditiont Afoſiolz' tradiderxmt , c
.poli ., fi-diede tutto all’interna divo Tettulliano nel ſuo Trattato de ani
zione dell’ Anima con una pur eſtra ma al cap. 5.dicc; Priarfin’t Animafluèm
ordinaria applicazioni: al culto di littera, ó* fermo prior, quà”: liber, á*
~ Dio, ed alla dilezzione del Proffimo; prior Senſias , quà”; Stylus , e così cinto
degno Genitore della Beam Battiſiu da Ettore di tante virtù , 8c opere _illuſtri
- Gem-‘ua , e ſeppe così ben miſurare le incontrò egli generoſamente la mor
ſue azzioni con la cognizione delle te , laſciando di ſe quella memoria...,
-mondane caducità , che colle mol che non morirà giammai preſſo li ſe
te ſue virtù rendetteſi -meritevole di quaci della vera carità evangelica.
qualunque ſtimazione appò tutta la Ridotta. a perfezzione la Fabbrica dell'
Città di Napolizſapendo ben’egli,che s Oratorio ne’ricinti della ſteſſa Caſa..
` dell'
.I
96 › Teatro della Carità
—
ceneri per argomento della mia vdi
dell’ incurabili , e ſtabilita tanto pia
Radunanza , fù di non poco giova vozione , efar perpetuare ne’poſteri
mento , e di qualche ſollievo alli Po la ſua rimembranza , avendo anch’e
veri inſcrmi , poiche fù inſtituito da‘ gli adempiute le ſue parti sù le ſcene
Confratelli , che ogni Sabbato veſti del tanto decantato Teatro.
ti eglino di veſte bianca andaſſero Con queſte dimoſtrazioni di una vera.,
per la Città domandando, e chieden lo bontà, e con l’ operazioni di veri
do la limoſina per ſuffidio dell’Oſpe Miniſtri Apoſto'lici , e con quei anda
dalehe fù di mOtivo di avanzarſi via menti dell’umiltà chriſtiana non ceſ
più per la pietà‘de' fedelile limoſine; ſano di eſſercitate li loro iſtituti , e lc
e ~gli Nobili facevano à gara , e con loro Regole; ſapendo ben’ Uomini
correvano con gran divozione à ſer così virtuoſi , che la porta del Cielo,
vire gl’lnfermi , e lovvenirgli ne’pre— ſecondo l’ Oracolo Divino , è molto
ciſi, biſogni ; e tal’lnſtituzione di ſtretta , come ſi legge appreſſo San..
chiedere ogni Sabbato la limoſina fi Matteo nel mp.7.de’ſuoiVangeli wrſl
mantiene inviolabile con molta edi guàm Angy/la parta, ó- arc‘Za 'via eſtflflz
ficazione della Città ſino al preſente duri! ad oitanhá* pareri ſìmt,qui in'umiñ’t
iorno , vedendoſi tra queſti piiffimi eam,e certamente ella .non capiſce gli
è‘rarelli aggregati Veſcovi , Arciveo Su erbi nella loro opinione grandi,
ſcovi , Cardinali, eli primiſoggetti ed altieri . Superb”: diſſe il Patriarca_
delle più coſpicue Religioni, che vi Sant’ Agoſtino nel Timo 8. ſopra del
_vono nella Città , oltre trè Sommi Salmo r tz. di: Vana granditate prçſu
Pontefici Paolo IV. annoverato tra li mem mnſim’t bamimm immre per augu
Reſtauratori di queſta opra, per ade ſtam portar” ; perciò gli uomini_ Santi,
rirc'alli ſentimenti di Maria Longa , e Giuſti, che di vero cuore han cerca
conoſciutala ſin daſl'anno r 530. con to di dat guſto all’Altiſiìmo , ed aver
l’ occaſiohe di eſſer ritornato nella_› più ſpeditamente l’ entrata nel Para
‘Patria detto Pontefice in quel tempo_ diſo , continuamente procurano di
Arciveſcovo di Chieti , Clemente X. umiliarſi,e di attendere al diſpreggio
(Le innocenza X71. paſſato pochi anni di lOro medeſimi .
ſono dalla regenza della Santa Sede: Nel numero di coſtoro annoverar poſs’
alla gloria immortale delParadiſo, i0 la Radunanza di queſti Nobiliiſimí
ſincome piamente credo , 1c di cui Confratelli, poiche così ne i loro cuo
maravigl ioſe geſta ſaran deſcritte da 1 x ri, come dinanzi à Dio,& agli nomi.
rimi Letterari dell’Vniverſo , e col ni con atti ſodi di vera umiliazione
valore delle loro penne le ſolleve cercano nelle occorrenze impiccio
ranno al volo dell’immortalità, ed io lirſi, e per dir’il vero, l’umilità dalla.;
col dovuto oſſequio mi ſervirò di propria cognizio di se fieſſo deriva, e
quanto ſcriſſe di Traiano nel ſuo Pa~ nella medeſima conformità , da altri
ncgerico Plinio , al ſol dire Traiano ,g deſidera, di eſſei trattato al parere di
fi tocca quanta honeſtà fù ne'Piſoni, S.Bernardo, come ſi oſſerva nel libro
quanta ſapienza ne’ Lelij , e quanta.. delle ſue Meditazioni al rap. 9. : Non
pietà ne’Metelli, poiche Sz'mul omnia pqffimi efflî- Wrc‘ hamilít ‘, ;zi/iper 'verita
iſta nomine cantine-”mr , così appunto tem , che appu'nto è la veridica cogniz
poſſo dir’ io di un tanto Ponteſico, zione di ſe ſteſſhflonſiderandoſi da...
avendo rinovato con la ſua pietà la Periti delle Sacre Lettere , che dove
memoria dell’ antichi Campioni di regna l'omiltà,fioriſcono tutte le vir
Santa Chieſa , ben da me conoſciuto tù,conforme per inſegnamento com
familiarmente nel tempo , che reg mune laſeiò ſcritto Salamone ne’Pro—
gea queſta Metropoli Napoletana» , verbi al cap. .rx. verſiz. alzi autem di [m
tributando oſſequioſo queſ’ti pochi -m’lítar, ib; eſtſhfímtia .
caratteri accidentalmente alle ſue)
CA
-"q-`
Lib. III; Cap. II. 97
C AP. II. verbo Sepultura; quia Cada'ucra ipſe': .-1
\
-i--~
*WN
IOO Teatro della Carità
te giorno continuaſi, e coll’oſſervan. 1 _r tembre di ciaſchedun’anno ſi uniſco.
za delle ſeguenti Regole. no nell‘Oratotio, _taſſandoſi trà di lo -
Primo,Attendono _ ueſti PiiſIimi, nom ro gli ,Confratelli di quelle limoſine,
4 men'che Nobiliflimi Fratelli con ſvi che per mantenimento dell' apra,
ſcerato amore ad affiſtere all'1 Con ſpontaneamente erogar vogliono.
dannati su’l Patibolo dalla Giufiizia Nono , due volte l’anno come di ſopra_
nel ben morire. ;tz hò rappreſentato, traſportano l’oſſz
Secondo , Viſitano l’ Im prigionati , e l’ de Giuſtiziari , ſepellite per atroci
5 Inſermi nelle Carceri, conſolandoli, .delitti nel Ponte della Madalenamel..
8c eſſortandoli à ſoffrire ,con pazien la ſopramentovara Piſcina,celebran.
za li loro travagli venutili dal Cielo, dole generalmente l’eſſequie.
per purgare in queſta vita l’ OffCſG Decimo, ſomminiſtranopurc quei aiu
fatte all’Altiflîmo , 1 3 ti temporali alla moglie, figli, e ſo.
Terzo,Non laſgiano pure di viſitare gli relle de’Defonti su -'l Patiboio : com
6 Oſpedali,partieolarmenre uello del miſerandole vivamente , venendo
mal’Incurabile,quaſi come oro opta trattate univerſalmente da totti, co.
ſpecifica , dimo’rando queſti trà gli ' .me infami ſenza lor colpa; facendo
ricinti della loro Congregazione , tal volta paſſaggio dalla altezza del
avendolo di ſopra diffuſamente ra p la ſtimazione inaſpettatamente alla
preſentato , baſſezza dell’ ignominie , e dell’ op
Quarto, ogni prima, e terza Domenica probrioſi vituperi così oniverſal
7 di ciaſchedun meſe , il iorno doppo mente ſtimati da turco l’ambito del
pranzo ſogliono tutti i Confratelli la Terra.
per Fffari della Compagnia Congre Undccimo , tutto quel denaro di limo
gar,1, ' 14 ſine, ò taſſe, ò dell’ annue rendite.- ,
Vinto , ordinariamçnte quattro di lo che dedotti _li peſi della Compagnia,
s to per l’ aflìſtenza_ al condennatoſi ſi diſtribuiſce all’lrifermi dell’lncura
deputano , 6c eſſendo più al patibo bili, alii Carccrati nella Gran Corro
lo condannati maggior numero di della Vicaria , ö: à quei nelle Carceri
eſſi accreſceſi . ' del Grand’ Ammiraglio z e _ſi eroga_
Seſto , _come che ne’ principij della Fon pure per liberare dalle Carceri tal'u
p dazione di queſta tanto celebrata_ no,nö già. per cauſa di gioco,ò di al~
adunanza delli più antichi,e provet tra cótumasia poco grata,ò di offeſa,
ri, che ſiandaſſe per la Città que del Signor lddio, e che fiano paſſati
?cuando non ſolo per ſovvenire àpo due mefi della career-azione, coſtan
veri Infermi del 'mal’ incurabile ſu do la ſua impotenza ,
flabilito, mà anche porgere qualche Duodecimo , _ſi mantiene pure dentro
ſuflidio alli Padri Geſuiti della Caſa r 5 l’abitazione dell’Oratorio , un Con
Profeſſa , e fù formato per li medeſi— feſſore , ç ſimilmente un Cappellano
mi nelle loro Regole un Capitolo à ,da Confratelli , per ſtar pronto à dat
parte ; perciò il Sabbato da Deputa~ l'avviſo al Superiore di quanto P0*
ti con le Caſſette ſi và queſtua ndo,öc teſſe ſuccedere per li Condannati al
inviolabile tal Inſtituzionç oſſei:. patibolo , ò altra .occorrenza della
vati ñ. Compagnia.
Settimo , quando il Cadavere del Giu* Decimorerzo,e per ultimo, ne'giorni di
;o ſtiziato gli vien concedutó , nel loro 16 Sabbato Santo , e della Aſſunta di
tanto celebrato Oratorio lo trasferi Noſtra Signora aprono al publico l’
ſcono , celebrandoli li ſoliti Funerali Oratorio 'per far acquiſtare l’ indul
dalla Santa Chieſa preſcritti , e nell’ genze al popolo conceſſeli da più
enunciata Piſcina_ gli ſepelliſcono, Sommi _Pontefici per non mancare
ſeguendo di Tobia le veſtigia. anche con queſti Suffragíj di render
Ottavo, nella terza Domenica di Set ſi benefici appo del Proflimo , e ne.;
mc
Lib. 111.- Cap.l 11:8( 1V. -IOI
medeſimi giorni ſogliono diſttibuire c A P.1v.
certe limoſine à perſone deſhtute , e
neceffitoſe, refocillando non meno 1' Dell’ edificazione della Chief:: nella Rail
Anime,che li corpi de Fedeli;c tanto Santa Cuſii dtd’lflſlirdölfl.
coſtantemente , e con zelo imparegó
giabilc oſſxrvar ſi vede da detta lllu-v C Onvenevol coſa ſarà, che dovendo
itriílìma Radunanza , imitando co deſcrive're l’opre tutte della ſudet.
me ſeguace de’divini Arcani,quanto ta Caſa, prima che venghi ad altro
ſi legge nel Real Profeta al ſuo/à[ particolare incominci dalla Fonda
mo 14.8.vcrſÎó .Praceplum Poſh”, á' non zione della Chieſa , principal fonda.
prçteribzt , anzi poſſo ben'adattarle.; mento di tutte l’opre ClirifflaneBen
per dette loro Sante Inſtituzioni il è vero in ogni luogo ſecondo il con
ſentimento del Principe dell' Elo ſeglio dell' Apoſtolo Paolo li puol
qucnza Marco Tullio parlando. del orare per la continua preſenza di
le Leggi generalmente nel lim.. da lc DioJ/olo ergo *vos ‘Uiros orare in 0mm' la
gióusfiam 'video/lipiemfflimarum hami to ;conforme oſſcrvaſi nella lfffſifflJfld
Imm eſſèſënteminm. Lrgem, nec hominum Timotheum al ſaprUer/is. Tuttavia il
ingenti': excogitutum, ”ec …1mm e e ali commun Facitore ſin dal principio
quoa’populomm , ſed ;termina quiddam , della Creazione del M0ndo,volle che
quod ”viver/hm Manda”; rcgcrfl mph_ fuſſe deſtinato luogo per tutto l’am
randi'ſùpiemia. biro della Terra per la ſua venera
Arrivato finalmente il Padre 0.64111‘ zione,c vera devozione,e toſſc cono
ſto Piacentino al deſiderato fine con le ſciuta la Sua Onniporenza al parere
affidue ſue fatiche , e continue per del Padre Fragoſa ; in regina. Rei
ſuaſive del traſporto di sì nobil‘ A z public@ Chri/Ìiarm 11b. primi intro-2'145?”
dunanza ne ricinti della Real Santa proxmáz. ”uma 8. E! quzimvitſim ali
Caſa con l’unione dell‘opre ſue ceie qui affèremes, Ecole/iam initium
bri, colſe ben egli dal ſpazioſo cain ab Abel juſio , ut /èquitur Aragon. mm
p0 del ſudetto Teatro li più bei fiori alii: ”‘467- da’ Ecclcſſz‘afll. 68. ”zi/yi pag.
della Carità , da quali ſvaviiìimo il 2.Prababilius multa :ſi inc-eptffè _à prima’:
Mondo nc gode ſ1.) à queſti tempi l’ parentibm, ita Molina lib.5. di? recîa 2'”
odore di una noveil'opra della Pietà Dm”; Fida cri/1.1 4,. Brit-51.4.. de dogma!!
Criſtiana; e l’amor della Patria , che bus cap. 4.. Turrecremuta [ib. I. ſup.2:.
ogni altro avanza,l`obligò à riveder Albert”: Pbigim [ib. l .Hiera rr/{ire- Ei: cle
la , ed ivi con ſodiefazxone de Citta. ſia/Hr; ”1.1 .,Sanderus da’ Vrſibili Manar
dini fi eflercitava ne’ miniſ’reri Apo chzu Errlrſize á' alii,q”ar ſèquitur Simica
ſtolici , e carico di meriti appreſſo l’ tina-ide Eccleſia ”14.7. ubi prabat,primur
Altiſhmo, e del Publico fù coſtretto Parc-”m paſt pra-Limitazione”: pure-pri
`17 à ſodisfare all'e leggi dell’umana na Di-uim’ impoſiri ’uz-”iam à Clementiffima
tura, cambiando la Terra col Cielo , Domino obtinuiſſè in Sanguine Mediato
laſciando di ſe quella fama , che im ri: Dei , á* homimmz Clarlſti pro ſùltlte
mortalmente regnarà appreſſo tutto bumam’ Generi: in Ara Cruris qfferendí,
l’univerſozfi queſta Sacra Radunan— ſed qui in hacſide cmvcm'tmt, ad 1mm?
2a ſarà di vivo eſempio à tutti gli Eccleſia”; pertinent, á‘ ab ris cxardium
Amatori della Carità evangelica 5 e flmpſir iFſhCmſirmamrfluia al; Adamo
la fama,che le grandi operazioni de' rx rem-7mm’ doóè‘rina Patmm , Fil?“ , á*
Mortali da per tutto tramanda, non Piz/Ieri mjſieriu ſiJ-Ji accept-rum ', (j‘ im
dimoſtraraffi lenta nel propalare di Per traduiomm ;Mſi-www i” Ecclc’ſiaſi
queſti non men nobili, che piiiiìmi dulíumfiii’re. Igitur amcquam Cai” , ó'
Fratelli di una tanto illuſtre, e San Abel prodirrint 2'” [num-,jam erat Eccleſia
ta Compagnia a carxrìſh: .il zelo. i” rerum natura. lt); Suarez 3.par.qu.1.
i” Commmr.urt.3.,6c quanto ſia grato
à D10,
’I’eatroſſ della Carità' -.
102
'à Dio, 6c in quanta venerazione deb cetti della Chieſa , come vien pre.
ba tenerſi quel luogo deſ’tinato per li ſcritto nel Cam! .Cam/ric ergo r4.. Ca”.
Divini Sacrificj , &’- Orazioni, lo di molla: I 5. Cafl.M{/ſhrum, Ca”. ClErz'cu:
chia-ta egli medeſimo nell' Eſod. al 34... cum alii: de Coaſecratione diſtinc’Z. 1.
ſup.3. ‘Der/:5.6. o 7. ó' ait, Mojſi’r, Sciendum eſt, Eccleſtas eſce adlſiccmdar ex
-1efixondz'n Aolſìrmme appropinqaar inqait, pracc’pto Eccleſiç. Ratio baja: Eccleſiaſtici
ha c,ſolve calceamemum de'podibat trois; preteſo” deſhmitror ex dignitale , á* pre
' loc”: enim in quoſtar, Terra Sam‘îa eſt , excellemia Sacriſicffr Mlfid; nam i” lege
ó“ ai: ego firm Der” pato-’i5 tai,DemAl-ra Deleri/äcri/Ìcium offerre ore” liceáat, miſe'
haam , Der” Iſaac , ó- Dear Jacob , 8c il ir; temple , á* arir Dc’o dicaſi: , ó* ma!”
Real Profeta c’inſegna nel ſalmo zr. magi: in lege evangelica licere non debe! ,
'Uerſz 3.cl1e nelle Chieſe ſi deve lodar offerre Magnum Miſs-e Sacriſicz’um r”ete
Iddio; i” medio Eccleſize ſandalo Te 5 e ro‘ illo Pmſiguratum, mf in loco Sacro .
nel fiilmo.67.verſ.`27.l›2 Eccleſiis benedi an ratio addlocitur 2'” Can; 2., Canſicut
cite Deo Domino, e nel 14.9.12”.1. La”: 1 ”le con/ecratiofle Ecole/zie , diſtinc’t'. l.,
ejur i” Ecole/ia Sonar-;rame finalmente rma’èpaálicè .intere/.ie Ecole/Zar conſirm‘ ,
nel 34.1mſrS. Conſitoóor tibi in Eccle 'vale/271” laudamlor fore Principe: , qui
111-1; e l’Apoſiolo delle Gen ti nella ſua Ecclrſiarflm conſirac’íioni invigilam: pro
epiſt. I. ad Timolàeum cap. a. oerſ17- M óant [mè Valdo' ole dignitate Regit cap.
Sciar , quemodo oportear Te i” domo Dei .o. l mama. Solerzanur tom.2.de jare indi
conwr ari, qu; eſl Eccleſſol Dei *vi-vi, co— Cíortlm lol.3.mp.23.,oſſervandoſi tur
lumna , ci* firmamentum rveritat‘is ; ó‘ z. to ciò nel Gonzales lió.3.elecret.tit.1 r. l
ad Tc/ſhloizice”. cap. z. 'verſi 4.. aut quod ale con/ècratione Eccleſo'ç ; ed il medeſi—
Colitar,ita at i” temple Deo' Sedeat, (y’- ad mo preſcrive il modo di edificarſî
trp/:cſi cap. 5. *verſ 29. Nemo aflquàm anche le Chieſe nel [ihr .decret. al cap.
earnemſtoam odio balzo” ,fia’ motrir , ó' inter cate-ra tic. 3 1 .de officio Jadz‘cir Ordi
fo’Uct cam, ſicat ó** Clorrſtm Eccleſtam . E nary" ; Eccleſia enim ”avis eſi , quare Ec—
nelli atti dell'Apoſtoli al cap.r4-.1›erſI cleſia materiale: ſimt oblongo: lor/Zar ”a—
3 1 2.par che venghino aſſegnati à cia -vi5. Vuole Clemmr lib.z.conſhit.lſpoſh.cap.
ſchuna Chieſa ſin da quel tempo gli 57. joletfabricarì ad modrom navi: 'ver
Sacerdoti per orare. Et cum conſiitm‘ſ— ſi” Oriemem , ar ipſe': forma edificio' aaL
ſem illis per' ſin-gulas‘ Eccleſiar prorbjte mom’at , {ſte ”os i” Mando , tamqmìm in
ro: , ó* oraffim. , e nel Deuteronomio Mari, quodflacîliáar, á* tempo-flotta”: aſ
al cap. iz. 'uerſ 6. at ponat ”omenfimm ſiel/oè agitatar , quod navigare' aperte: a6
ilo', ó" baóltet in eo, "umietis , ó“ ojfl’retls hiir,qul adportrîſiilatir per-venire ‘volano'.
1'” loco illo holocazo/Za , ó- -uz‘c’z‘z'may w Expo-*mm Creſolo’os lle. r . Mjflagogior.
ſtras; onde non ſ’riino fuori di propo cap. I Lé- z 5. ſtc7.rolt.Aldrece a'e antiqai
ſito , che Maria Longo aveſſe fatto tate Hifizomliazrap. Iz.
edificare prima la Chieſa , 8c altri Affligeaſi la Santa Matrona per non.,
luoghi pertinenti alli medeſimi, ſi aver luogo proporzionato à ſuoi di
per uniformarſi à tante Sante Inſti ſegni per render’ella à ſomiglianza...
tuzioni , ſi anche per commodità delle altre Chieſe celebre il Santo
dell’Amminiſirazione de Sa gramen ſuo luogo , che però chiamando hor
ti, che continuamente occorreva per queſto fabrO, hor quello per aiuto
l’lnfermi,cavandoſi dalla vita di San nell’ordine,e ſtrurtura con la ſua di*
Gaetano , come di ſopra hò rappre rezzione in diverſi ,modi tanto fati
ſentato; eſſercitando queſ’ri nella.: cò , che arrivò all’ intento di una…,
Chieſa di Santa Maria del Popolo gli Chieſa non diſprezzabile in quei
ſuoi Miniſieri Apoſtolici,con ſervire tempr,benche nelli ultimi periodi del
anche con ſuoi Seguaci à quanto Secolmoderno
uſo traſcorſo abellita , e ridotta
eomparendo all’ ſi
altretanto
aveſſe potuto occorrere negli Oſpe
dali , öc "anche per adempire à pre vaga , quanto fornita di religioſiſſ
mi
- LibÌIII; Cap.lV. xò;
mi Miniſtri , e la curioſità, che nella avendo ricev uto Maria Longo grazie
ſodisſazzione di una coſa ſuol ac ſingolari datanta Gran Regina del
cenderſi dell’altra , infervorò Maria Cielo, e della Terra,d’0nde couſtituì
nnitamcnte con li Amminiſtratori bell'opra; la quale giuſtamente può
di ſabricare gli altri luoghi piccioli, meritare gli applauſi di tutto il Chri
egrandx per ſervigio dell’ lnſermi; ſtianeſimo , ed inſtituir la volle ſot
ì contentandoſi di aver ricevuto dall' ` to il titolo di Suola Maria dol Popolo
ampiezza,e lunghezza del Sito quel per farli pratticare, e ſperimentare;
le commodità proporzionate in quel *' tutti gli arti della vera Carità , che)
tempo per l’opra già incominciata , * ſi eſercitano in un tanto Santo Luo
la quale può non ſolamente dirſi , go; che può ben dirſi Prodigio della
che abbia emulata , ma in un certo Carità , Miracolo della Divma Pro
modo ſuperata quella della Autichi videnza, e l‘ornamento più ammira
Oſpedaiizöc così con oſtinate vigilie, bile delle vere virtù, che ſi profeſſa—
e ſudori avva lorata con lelimoſinu no nella Città di Napoli, e furono
de'Pedeli giü ſe alla perfezzione del con matura prudenza deſtinate l’ o
la deſignata ſua impreſa,ſati_che tut pre per attendere ciaſcuno alle obli
te baſtevoli ad iſtancat nelle ſue glo gazioni del miniſtero affignatoli , e
rie la Fama. così viene à ſodisfarſíà Dio,à ſe ſteſ
Congiunſe pur ella in un corpo trè De ſo, 8c a’biſogni del Proflímo.
nominazioni di queſto Santo luogo La Chieſa dunque vien ſervita da um 'I'
`\ñ`
i"
*i_
-.--_ñ|.-.—
II4 ~ Teatro della Carità
'rato da Rom ani , non ſolo per la de e Miniſtri tutti-,non isdegnando d’in
commodarli , acciò riiplenda ugual-v
licatezza dell’ aria , mà anche per la
ſicurezza del Porto, e perche veniva mente in turti , e tre gli Oſpedali la...
riverito , e ſtimato univerſalmente ‘ vera caritàze dal non mai lodato Gia
da tutti gl'Italiani , come un Dio; öc 9 *Danni Vatta'enett conflderateſi tali cir
Ovidio ne’ ſuoi tempi pur volle nelle coſtanze , come lInO delli Ainmini.
ſue metamorfoſi farne menzione nel ſ’tratori ne'traſcorſi anni nell’ultima
ſua diſpoſizione voll’egli alli amma
lìb. 1 5. lati quivi deſtinati laſcrarli certo par
Hercalcamqae ”ram , Stabia/'que , á' in
aſia nätam,
ticolar legato per maggior dimo~
E vien queſt’ Oſpedale pur egli gover ſtranza di vero affetto , e la ſoſtitu
nato con quell’ordine non inferiore zione del dovizioſo, öe opulento ſuo
8 à ſopramëtovati; vi aliìſte il Maeſtto Patrimonio à tutto queſto Santo luo.
di Caſa , che ſuol’eſſer Confefl’ore, go; e per gratitudine di un si genero
due Padri di ben morire,un Chierico ſo , e pietoſo atto giuſtamente trà’
deſtinato per ſervigio della Chieſa, c Beneſattori annoverar ſi deve , e ren.
-Sagreſtia,un’ altro Padre Confeſſore, der’immortale il ſuo nome 5 o perciò
.Otto Serventi, trà quali un infermie non è ragione alcuna , che avend’ io
re , 8c un Medico, che abita ivi nel fatta onorata memoria di molti Be
medeſimo Oſpedale unitamente con nefattori, tralaſcia di mentovare con
l’Infermi per ſtar pronto à ſovvenir— dovuta commendazione il nome di
li nelle neceífità, Gt ofiervare gli pe Giovanni Vandea-m . Uomo chiarifii
ricoli imminenti della loro 'vita , a m0 non meno perle ſue ricchezze.; ,
vendo ſempre tenuto dinanzi alii che per la ſua grand’intelligenza del
occhi gli Amminiſttatori quanto nel li affari tutti del M0ndo,e per la bon
la ſudetta Omilia pondera San Gio: tà della vita , e quantunque. per lo
Chriſoſtomo de ſudetti lnfermi, che bocche di tutti univerſalmente ven
paſſano in altra caſa pel migliora ghi celebrato , ö: illuſtrato il ſuo no
mento dell’aria. Haba-t oocmjmaſqazſ. me , con tutto ciò non hò voluto io
que mſtrum , hanc ad congrua ducatpao aver di lui dimenticanza , per cumu
ſcudi ó' Cum ‘vir èſtrataſarrexcrit , tti lare di nuove glorie,di nuovi Trionfi,
/yil aliadqu-erat, quam gloria”; Dei, qui di nuove lodi con la memOria di tan
ſ1 riconoſce rinovcllata la memoria.; to grand’ uomo queſto decantato
di Davide verſo di queſta Greggia.; , ‘Teatro della Carità Criſtiana , quanto
&anche di Giacobbe, che tanto la nobilitato dalla qualità del ſoggetto
ſua impinguava , ſtudiandoſi dalli altretanro beneficato , poiche nelli
Amminiſtratori tutti quei mezzi urgentiſtimi biſogni del Santo luogo
poſtibili per eſſercitare la carità per ro dove per anni ventiquattro ſù egli
beneficio del Proflimo con indicibil confirmato per Amminiſtratore , eſ
dimoſtrazione di vero ſincero amo ſendo ſtato dal Cielo guiderdonato
re , col quale dalli Amminiſtratori di una riguardevol, 8c ampia opulen.
vien riguardato quelBO [pedale 1 c0— za , lo ſoccorreva con larghezza , e.),
me dalii altri ſeparato , c come dalli generoſità ineſplicabile, verificando
occhi lontano per ſovvenire , e ſervi. fidi tanto gran‘d’uomo quanto laſciò
re quei poveri lnfermi , s'invigila da ſcritto il Santo Giob al cap. 36. war/I
medelìini con ogni attenzione, che; 15. per common’inſegnamento . Eri
ſiano ben trattati, eben governati , piet de aflgaſtiaſaa paupcrc’m; 8c era l’
cpsi nell'anima , come nel corpo,an~ oggetto delle communi lodi, imitan.
zi tal volta fra il meſe paſſano à viſi do egli altresì gli Rocchi , e li Ludo*
tarli, e riçrearli con la loro preſenza, - vici , e per tutta la Città riportava l'
öc oſſervate, ſe vengon ben curati,e› Antenomaſia di Caritativo,di Limo
ben trattati da quel Maeſtro di Caſa, ſmierc,di Padre de Poveri, è
N
\
_ _ 1
r ‘.
A ...‘1"" ’._ “…x
Ne‘ ſhpndetti Oſpedali ſi cura ~ogni ſor." ' a) San Matteo acidi-p.27; *mlt-id! '
te d’inſermicà,
come appteflb ma di mal'incucabilg.
ti dimoſtrerà , e tale; i
C A P. VI.
appunto fà l'intenzione della Fonde Del ”lodo , cb: vengano ricevuti I' In*: . '_
trice quella Santa, Miti-ana di Maria flrnipercurar/î nella' O/pedah' . ' ’
Longo,della quale ſoprnbondmte mena della Real Santa Cal-Jo
te ſi è dl ſhptlz parlato 5 e vien ſimil .. dcü'lmurabüi. *
mente nelle Bolle dell‘erezzione,e fonñ
dazione del [nego eſpreſſa tal‘ Inſtitu.~ , Hioſſem i‘ opre di queſto Santé" ,-r
zione del mal'in'cutabilc; uſanduſì con Luogqnen può n”on lodärle,paten-Î ,,
tutti h vera pietà commcndata :16'83 I do che l'humma eſpettazione ſuper” ‘i 'È ,
cu Vangeli appreſſo San Matteo nel vcgganfi. ſtimandofi prodi io del Cie-__‘ f Ì
cap. f. Beati Mzfiricordfl, quoniam iz/ì lo , e vero par-to dell’Altil nno , anni" \
per altro . ch: di a-Jet'egli eſſa-citato… l'oſſervanza delle Bolle',"e per ”offline
gli arci della Carità con ÌiPz-ofcti di z re nonëmeno'la gtan’puntuzlikàfchyff _ )
`[-;z-ab ſe perlègufltatí :- mſçondendòno; ~ la Pietà; la Giuſtizia, e la ReligiOnfl‘; I",
cinquanta in 0:11…ng gigi-ego, “cin… non volendo.contaminarei'integritè 4_ .
quanta ‘in un’altro.(íflzliqxzquincenjm ‘z . della loro Mzdtefldella loro coſcieñà ...Q
Prof-:bem: alvemtí @copi: graziamproñ‘ ._ _za, con pregiudizio deli' intereſſi ;zz
[bet-dm- @ de Duce. &nerçiturfit Dune* ‘ blici. edi un: caſa ,"èhe dóü‘ìgnto ai ‘ U
.Ecole/ic; e Davide ritrova-:doſi nel de- more abbraccia le deſtinnee; e flybili- _ _',ì
ſetto' molto biſoñnoſo, ,ed ividaBetq. te ſue opre, che ſempre_ più‘vcd'fflfl, .`. ..2“.
zeliaifovvenuto ì, e vedutoſì nel Tra. ' .-ì nel [ho celebtelìum fiotieezìenel
no del Reame affimto , ſubito diſabili no della Gſm-ia inmiottàle 'riſPlende-g ` _"ſ;
colo a ſe gli díflè, che J-ì›s.natndaſſg`, re. , .ì f“-Î- ‘ ì" * * ñ ‘.4
quanto voleflè, che nvcrçbbc pronta-"z :Pet‘ſervigio de‘ſhdetti Oſbedllí *i come-'ì- " ì..
mente tutto impetrato ,come ſi leggeffl .anche deſſe-Monache , delle quali ups?
nel MP4,. ad ”LL-:je Regi nçlvflyîzz. preflo ſi parlerà , ſi mantengono Meo"
era! “autem' &Vac-Ila' Gol-:412mflnexy z dici Fiſici , Citugici , e più Giovani
mld". ide/ì oflogmarídf, ip/ènglzmìz z - . prattiei per ’l'uno, e l'aitró , tbeſtierea. ,
‘hmfllld Regì. E poco appreſíòflsfoçie-x ~~`:\*. applicati COSì la WN» come ÌÌBÎOMO ſi- …
gm fl‘ Rex; Mc…?- ”4,11241 Qnm-mg…, x. 11|; cura-de`poveti Inſiel-mi@ dalli Am
a ago ſani-m gm‘çqm'd‘ìibi placuerit-ì la: -.- . -mflnimmi con ogni-*cmì‘ì‘ìe PW . ;L ;Q
‘ma petjeri; ma japan-ahi* , o‘ .:L-À- ‘,curIB ’Ivel'ſuomini neſſi y ‘
quanto più dovrà, dirſi delle parolu z ` e nella Panic; della Medicina.e defl' i
dei Rèdd'Cido_ ’,- a‘ chi nella perſonaj ff. u una, e dell'altra preſèfflone vermi , of ;fix '
del powero nel deſerto di queſtonzons"? -'che non &allena-nino da." communi _
a'.
do io ſovv‘îeqe . ”dk-”j çóc ”ir-init ,Afflomimet non incorrere manifeſto "
.misflſifli-tzmibifl’ciſtis-Sí legge preſs mente negliertorë; altrimenti dquel
116 È
è ff' TCQUÉO
”V e ſ‘ .
.della@egizi
:nodo di‘medícare; e quell'ínſegnaó‘ meno ínſigni nel, meſtiere, ehqdí mò' l
Menti qppoggieci più! ſoreigüevm ‘i Eccola” Publica perqgel `,’ che cn”.
d'ingegno,‘e di argomenti, che a ſu Iſi puo'flî da‘ 'odi' Rieçza tutgta. fondgeg jn x
iìerize di veritàçnon ſenzamregiudizio codgètture,'ſperímcnti,e dall‘eſito de]. a
- ‘deliçxfliute del PubliGQ .practical-.“6 ì. l'applicazione de' medicjmenti . coni ñ
pallone; ricercandofi_ por’in eflì una, farmëſeherzò‘ílffioet’a.) Î ' ‘ _ `\`
li: acquirigurä. _edAriRo'tilql nel fibix ñ, ‘i :ó lebre nel Pramío aci'fpr'imoìdem ‘orzo‘
-Mzaflp- .Me-{Wilicmim . ’m dſc-r4". ñ .'Î, . *in libridaci all'1' lu'ce divide M M'ediciqái .q “i,
tre maniere.” jrerpaflcÌ.MefJitgΛ{quz _z a
- maioneſgzthyfl-flarmffi _, re’? 'a ”a
ríeuxfj;jgfrqqxflèzzxe Sia-imma.” in** .-5. .dada-SN?” ,uve-na, . ,ſlide-:piaci:
. ".3 *A \ fl\
ciliano nel {55;36. ,In/Yi(- cap-1 Raz ;Ein ’lb i *cum-mir,- ìettìù,i`ya`4n”.>nedere_tùkr. Pri-oh fl.. .
fire, cum carpa.: ſpirit” magie, quà”: 4 mchì'eìdá Ga‘içn’o nel {fé-*dghcù affè.
gua, diflendimr , png/2mm” :grip-mi ‘—' &i; cruditamentſie ‘deſcritti .' Pbrmf/z'r
dei-,um reddit.4[citu: Epamde/èuſhoe :fl "* ”fibbia/{144ML- menmn , (I' ad Zig/ì.
.4b flirt-cum game-1.14 :ia-_aqua never* ff niau,fieroremqueprqducenx,fii autem..
eünwnqucwierzmdlmmó‘ :nl-104m‘ * ex infiammazione membranulárm ee.
BUM'BG’ÎÌMM'Ì vocrmt. vello! in u- i ”brian-1.: Mei-“im“ voi-ai” Greci; e..
(reg cglligimrîertim genuina) i” Giovenale put-'egli non volle_ laſciare
mr’aäile,
Hipolqrcg-boe-4m Leucapblegmari”,
cm!,13.1544 corpore': pat-(e:‘vel
in ~ſi ì menzione geliaſätim 11-. -
Cam ſlm-r bqud daóim, ma lì:
‘qu-m rç/Blvunìur, adeò ut corpi” pal- fia/Ya pil-"andy": * .
‘ {idem ”dilemmi-Iced:. Qardalgiaäin— Son anche 'ámméfiì alla cura gli Maino..`
golço',Nauſeq ne'çibi, Vomiti, chiliſi com‘eí .quei appunto‘ , che con profon-j.
cazione [eſa, colera morbo, Diari—ea... … da :neſtizia delirqno , e Snturnini díq,
- Diflè’nçeríá,fluffq Epatico, dolori 'Co, vengono;
liciſaſfie'zzione IliaeuQſtruzziooeSsó ì ' per elfi-re eogì chiamaci
danno, valga-eheh!”`
continua uiſtizic.- ’ i
cheffinficçeriqizntdolor Neui‘rícico. è opprelíigcompareudo ſempre con-ab, .—~
verde Reni, impedimenti di Orim , ‘- ~ iCtto, e retro Volto' ,’ mentre per altro
ñ Pia he, Agojìeme
ma Franceſe ,morbo
ciiſiqualſiſia Gallico, q
{html-:mia gli Sata‘rníni; come ..vu'oqulinio ſono
alcuni Popriliſpeila,_Tòſcana . che pei
Blogizioái; SPWture di Offli- Scòcç ma denoiniuaìvanfi Aütininhç quì pani`
eat-ire”: Rdgqaíldella- qgale anche fe
. lo de Malanconieí, def nali-.'I‘_gl-ljg4,
ce menzione Oraçiode Argeó‘e; ñ. - e
Tuflä. `gli‘ defiriì `a"qùci‘"o‘fiji)(ioulfglìm r '*
{le ”5414 Mapa-@M autem-rà”: regia; --î ggriíuflirieffi, ìguéím’ ui ?iu'ierraipgfl'iim- ‘z
large-tz,… ~ > ' ‘ 4 piane”: bellààm‘figiendqu dioçùgm:.
1”““59 PUTE-Îl’lnſtituzíeni per In re‘. ² E Virgiiídjù'ël ;dell'Enel el’èſhreſſg,
-` eezzjone dif-;Magni *dellîuna-,vene
ſeſſqgede'Maſisti-ìrecextihiii , Îe il' ’altro -² ”domando-le
ſono ñ-Îîeſili.; ì ’ſ- H vo'ei Relè? ,l iii-:Yoljf` ed_
\
’fi‘- "a
.LiblI I.) cap'. VII. ` ;"3 .,
della noſtra ſalute r 566. ſotto li s. di così ben trattati, e così ben regolati
' Marzo dal Beato Pio V. reggendo la gli Spirituali miniſ’teri per la ſalute
.Santa Sede ſi). per
conſtituzioneſi emanata particolar
l' oſſervanza di dell’anima,che ſi rendono capaci del
la verità, e gli Eretici abjurano le
quanto nel ſudetto capitolo da um ' perverſe Dottrine , e fallaci opinioni
tanto Pontefice Innocenzo lII. era., ſucchiare col latte contro la Cattoli.
ſtato diſpoſto , mà con maggior di. ca Religione, e li Turchi,ò Saraceni,
chini-azione , e pene alli traſgreſſori, che ſiano con vero ſentimento, e fer
leggendoſì tutto nella medeſima, 6c vore abbracciano la nol’cra Santa Fe- '
appreſſo di Gavante mró.Medims,e di de Cattolica, Ortodoſſa,Romana,co`
Barboſa nell'alta-341.91. num-1.. de Patc sì pure lo ſcrive il Padre Domenico
flat. Epzfiap., Ciballino de cmſur. in Ruggi Chierico Regolare nelle me
Synopſiwſho Medicur, ſpiegando , 8c morie Iſtorice del Padre Camillo de
interpretando la mentovata conſti Lellis nel [ib. z. al cap. 5.- di eſſer nella
zione , che incomincia ſupra gra-gm medeſima forma ſucceduto nelli an
dominicana (5-5. , e quì con molta ſol ni della noſtra ſalute r 588` appunto
lecitudine all' _adempimento della quando venivano gli Miniſtri dell’In`
Divina legge, 6c Eccleſiaſtiche deter. fermi à ſervire gli Ammalati di que
minazioni attendcſi; anzi univerſal fio Santo luogo ſotto la direzzlone
mentein tutti ammiraſì non meno del ſudetto Padre Camillo loro Fonda
la pietà,e modeſiia,che una oſſequio tore , eſſendo ſtati ſempre ammefiì
ſa oſſervanza verſo la Santa Sede; , quivi Padri del ben morire ,e Confeſ.
Sommi Pontefici, e tutta la Santa ſori , perſone Spirituali diſcrete ,e di
_Chieſa .,_ ſperimentata virtù-,conoſcendoſi bc
ne dalli Amminiſtratori, e Corretto.
C A P. Vll. rc SuperiorÎEccleſiaſtico quanto ſpi.
rito , e quanto zelo , e quanta..
Come ”riſi Oſpedali ſi attende alla ram virtù ſi ricerchi per ben’ eſſercita
dell’ Anime . re ſimili miniſteri , e che non può eſ
ſer buona Guida, e Maeſtro delli al.
Edonſi ne’ſudetti Oſpedali applica. tri,chió non è ben guidato, öc ammac`
. *ti così li Padri del ben morire, co ſ’crato perſe ſtcſÎo, poiche il nome di
1 me-lìConfeſſori con ogni ſtudio all’ Maeſ’tro, è mom-”do , á- monſtranda di.
acquiſtño delle Anime, che appunto è (fa: c/I, Lcum praciprmm 57.ffÎde verb”.
la vera cultura della vigna del Signo ſigm’ſir.; Or mentre indeſeffi à prò di
re , 8c à queſto effetto inſegnano la tante Anime faticano , e con tanta.
Dottrina Chriflziana alli Tignoſì,am. efficacia , 8t avvedurezza nell’ oſſer
minifiranjo gli Sacramenti , predica vanza d’lnſtituti così Sacroſanti; ge
no , e ſermoneggian , in quanto gli fl'a cosi glorioſo di eterno eſemplare
vien permeſſo , poic e ſtan ſempre ſerviranno àturri gli ſucceſſori in..`
vigilanti ad aſſiſ’ter à Moribondi , e tal Miniſtero.
. diſporre gli am ati, _che ad ogni Edi qual lode non ſarà degno queſto*
momento ſi ricevono per la confeſ Santo luogo , dove ſi eſſer-citano tut.
ſione , 8C à ricevere' il Santiſſimo Sa ti quei atti della vera carità com.
’ cramento dell’Euchariſ’cia per adem mendaci ne Santi Vangeli , da Santi.
pimento di quanto vien preſcritto Dortori, e da Maefiri di Spirito, e re..
dall’enunciata Bolla , e dall’antico I fia ſolamente di deſcrivere le parti
*:ſtituto de’ ſudetti Pad ri quivi addet colari pregliiere,che immediatamen
ti , dove ricevendoſi per curate non.» te à Dio s’ indrizzano ,. c‘ benche la_
3 ſolamente Fedeli Cattolici ma Sara— ~ perfezzìone dell'uomo nella ſola ca
rità verſo Dio conſiſta ,ì tutta via per
ceni , cioè Schiavi Turchi, 8c Eretici,
quali riconoſcendoſi così ben ſerviti, poſſedere nel cuore ll Divino Amore,
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Îíſií'ó Teatro
acne Carità
rione propoſiii , quo quis ſe applieauíi ad flenſhtionem . E queſta divazioneſi‘n,
oraudum , qu; inteuiio moralitèr perſe dal principio della Fondazione di
-verat , douec *vel expre/iè , 'vel implicitè 9 tutta la Real Santa Caſa ne’cuoridc
reoocemr,e così pare,che venghi com Confratelii , Miniſtri , c de ſuoi cari
robato da Santi Padri Benedetto Ammalati dalla Santa Matrona Ma
nelle ſue Regole. Sicſtemus ad ora” ria Longo fù _inſerita ,-e ſin da quel
a'um , ut mom no ra concorde! *voci no tempo fù ſtabiiito,che ogni Sabbato
flm , Baſilio iu admonit. Ne di 0mm:` ſit‘ 6c in tutte ic Vigiiie,e Feſte principe.
àſhuo voci: tuzeſeuſiis im”, [ëd iu lingua li di eſſa fi recitaſſe la Corona, ò Ro..
verba w'gil imefldeit . Ambroſio nel ſario, e nel fine le Litanie , aſle quali
lió.ó.ele Sacrammap. &Nor; de labii: to”. vole va, che tutti anche quei della fa`
rummodo tua proceda: Orazio , animo to miglia conveniſſcro , ed ogni ſera
tus intende , ingredere, um te perfuuíla dall'infermi,per aver’eiia ſotto il ſuo
rium *video: ille , cui placere deſidera: , valido-patrocinio fondata la Caſa ,
'vide-at quia ex corde ora.: , ut te ex corde alla qua-ie diede per Impreſa iiſuo
orauiem diguetur audire; e finalmente doiciflìmo ;nome di Santa Maria del
dal Patriarca Agoſtino nel taz-.9. dei Popolo : non avendo avuta altra fidu
la Sua Regola . Cum orafi: Deum , hoc cia, così delia Fondazione ,, come dc ’
-verſetur i” corde, quodprofcrtur i” 'voce ſuoi progt'cffi doppo Chriſto Signor
e non hà dubio , che queſto metodo , Noſtro,z .ad
Madre cheeflſiempio
nella ſua
deDiiettiffima
erafino di
c‘queſt’ ordine non può non iodarfi
da chi hà cognizione della Bontà , Afiiſi… come ſcrive, nella ſua vita al
della Religioſità , e dell’Evangeiica.. cap. 8. San Bonaventura . I” Mairem
Perfezzione ; non riſparmiandofi fa Domini po/Z _Cla riſtum precipita* ſielem
tica-da Operarij così celebri per la., eamfiei, ó'ſimmm Ati-votata”: con/limit;
coltura di queſta vigna tanto dilet e con la continua ta vigilanza_ de’Pa
ta, e tanto grata à Dio, ai qual non.. dri terminate l’ore deſtinate aii’ Eco’
manca occhio per conoſcete il meri cieſiaſtiche obiigazioni non trala
t'o di tante predare,e virtuoſe azzio ſciano à tutti univerſalmente di rap
ms preſentare , come gli occhi di Maria
Sarà pur degna di glorioſa rimembran mirano, 8c impetrano grazie grandi
s za la Divozione della Gran Madre; à chi ad eſſa con divora intenzione {i
di Dio, che oſſequióſiffima in queſto raccomanda z facendone certa teſti
Santo luogo vien profeſſata, per eſ monianza nciie ſue rivelazioni ai [ib.
ſer elia Mediatrice appreſſo del no 4.eap.53. 1a Beata Geltruda;,e ſecon
ſtro Mediatore, ſenza l’intercefiione do gli ſentimenti di San Germano
della quale,al parer di San Bernardo ne’ …oi ſermoni, chi procura di o
ó.-ñ——ó 1 nei fieoſèrmone i” -ſiguum magnum hà noraria , e ceiebraria , ſia per ſe
determinat’ il Signore di-non conce certifſimo ſegno di predcſtinazione:
der grazia alcuna, guom‘am. ſic zſt ejur. Sauc'îiffliruum Marie Nome” , quod i”
-voluntar, qui iotum nos haáere 'uo/uit per ”refer-varie!” `(ajus verſài‘iir :ij/221112- , ‘Ui
Mai-iam . Anzi non vi è ſtato Santo te nonſolum tſt ſigrmm , /ì’d etiam coit—
`nella Chieſa,che non ſia ſtato divoto ciliat,á' procura!” con molta ragione
.di tantaGran Regina 5 così io com laſciò ſcritto per .commun' inſegna
probò nel Sermoue dc Nativitate Bea mento il ſopradetto San Bonaven
r; Vlrgínii‘ a‘l eap.8.8an Bernardino , e ra,che ogni uno dovrebbe accendere
che tutti coloro adornati da Dio con tali fiamme di amore , e di teneriffi
doni, grazie, e prerogative , io rico ma divozione verſo tanta Gran Re
noſcono dail’Interceffione di tanta... gina , e che non dovrebbe di giorno,
'Mediatrice 11a quod nulla Creatura a edi notte farſi partire dal cuore il
liquam à Deo oátiuuitgratiam, 'vel -ui'r doiciſiímo , .e ſoaviffimo Nome di
”tem-uffiflcundum ipſius pie Man-i,v di Maria; N ou renda! àñrorde ”ou reeea’at
*ab
Lib.II I. Cap'. VII. 12.7
ab Ore María , e San Bernardo anch' ſconderſi , 8c occultarſi , e Madre;
eglichiaramcnte dimoſtra di eſſer’ acciò col mio latte rinforzi, e faccia
ella anzi la ſcala per ſalire al Cielo creſcere quei che per la loro piccio
Harpttcatarum ſcala , e ciaſcheduno lezza confondonſi , e finalmente)
dourebbe nella divozione di Maria muro ſon’ Io, per la fortezza , e per
tutta la ſperanza della ſua ſalute.. la pietà MadreJigo [Mater-,ſono le pa,
riporre, ripetendo ſovente col me role di Guglielmo,Murusſt>mil,á-Ma.
deſimo Bernardo Hfl: maxima mea fi ter;M”rus~ ad prategcrzduszuter ad ma
ducia , hm: tom ratio/hci mer , procu triendum z Mura; inſirmit ; Mater par.
rando, 8c impetrando ella iſteſſa gli 'Unlis propter inſhflìcimtiam 'Dinar/2,614”)
doni della gratia per ſaluarſi ; già times , Mur!” ſim; , intra me abſèomz'cre
che come à Santa Brigida rivelò ; àfacic inimici , dc’ parvitate ”m cor/fila.
Niuno è tanto lontano da Dio, ſe dei-it , á- creſtere rui; P Mater/iam, luëîe.
nre non foſſe qualche perverſo o mao nutrire ; Mur”: ſum per fortimdi.
Hinato nelle colpe, che di vero Cuo ”em , Mater per pictatem ; con quan
re ricorra al ſuo patrocinio , ed in ta confidenza dunque ſi dovrebbe à
vochi ſeriamente il ſuo ſantiffimo così dolce, così pietoſa , e così po
Nome , non ritorni alla ſua gratia, tente Madre ricorrere , dalla quale
'e la bramata miſericordia non con ’ciaſcuno è così amato , come teſtifi
ſeguiſca ; leggendoſi appunto ”el ca San Pier Chiſologo ne’ ſuoi ſer
lió. ó.delle ſue revelazioni al mp. ro. 1 I moni, che non vi è Madre nel Mon
Nulla: :fl z'tu alien”: :i Dea , m'ſì omni do , che in affetto, e tenerezza di ve
xòfu'erit maledióîm , qui ſi me invoca ro amore verſo li ſuoi figli ſuperar’
Wgriz‘, mm revertatur' ad Drum , ó* la poſſa : Amat ”05 amare invinci
miſericordia”: habent z Non però biſo lflh‘ z 8c il Beato Alano tanto di
gna ingenuamente confeſſare , che.» VOto , e tanto familiare` della.,
Guglielmo Abbate ſpiegando il cap. Glorioſa Vergine , c chi conobbe..
8. della cantica urrſ. ro. ego mura: , quanto era' grande laMaterna carità,
ó' uácra meuſit'ut Turn': . Par che di con cui vien ciaſcun’ amato da tan
tutto propoſito invogliar’ faccia il ta Gran Regina de' Ccli,eſclamò,
Genere umano ad amare tanta. dicendo: 1p/Zr amar ;205 plusquum qui/T
Gran Regina del Cielo , e della Ter quam quamquam [uffi: ungaam. Di
ra , teſtificandq egli di eſſer’ parole tanta fatica è dunque l’ attendere;
xo dell’ iſ’tefi'a Beatillìma Vergine, chi da veri Operarij nella vigna del Si
' conia Maternità ebbe inſieme un_› gnore.Ricercandoſi certamente in
.cumulo di tanta grazia,che non ſolo cflì ,di eſſer' qui tanti Protei nella
ſupera la grazia à qualſivoglia San varietà de Miniſteri ſpirituali per
to conceduta , ma tutta la grazia, far acquiſto dell’Anime, 8c indriz
che inſieme ann’auta tutti gli Beati, zarle nel dritto ſentiere della vita
come vogliano tutti uniti‘ gli Dot eterna z &Anaſſagora Filoſofo ne’
tori della Chieſa; Be à miſura di que tempi della Gentilità ſi prcggiava
flaſi conoſce la ſviſcerata ſua cari di riverit' ugualmente li Dei, che gli
, tà , con laquale ciaſcun ſuo leOt'O uomini virtuoſi , 8c Aleſſandro il
ama con 'inſuperabil’ , 8c indicibil’ Grande coſtantemente aſſerí , che
affetto . Bindi il pijflìmo Abbate) quando non aveſſe auto il dominio
invitando tutti à ricorrere al ſuo del Mondo con quella Gloria . che
patrocinio , così dice , Vedete , che nacque dal ſuo valore, averebbo
son’ Io Muro forte inſieme per pro deſiderato di eſíèr virtuoſo per illu
teggere-'chi ſia,e Madre per nutrire, ſtrar’ il ſuo Nome , appunto come
Muropct l’Iníermi , Madre per li ,Diogene -reſoſi così celebre per la
EBanbini ;,Muro ſon‘ lo , acciochu ñſua virtù appreſſo tutto l' Ambito
ciaſcun’ poſſa in me da nemici na della Terra ;.…congual’ elogio , con
r qual
I 2 '8 Teatro' della Carità
qual lode,e con qual'encomio uomini va 41”!le 5. -uer/I 20. di Maria Sorel
così indefeſii, così avveduti nell’ eſ la di Mosè , ó*- Maria ſoror Maſſi: inn-
ſercizio di tante glorioſe opre di ve floſióifçminarnm tim-o adpnlfimz 757m.
ra pietà Chriſtiana celebraf’devpnſiz ani canta-uit Domino , quia glorioſè
adempiendo così bene le partitrà le magnifica”; oſi , el’ iſteſſo Davide;
ſcene di tanto decantare Teatro della fece eſtraordinarie feſte dina nzi all’
Can‘t-‘z , non altra , che di accreſcer Area del Teſtamento , come ſi legge
_ſi dalli medeſimi con la loro bontà nel no. z. de Rè a! rap. 6. verſ. 24. , o
nuovi meriti al Cielo , e laſciarando dalli Ebrei queſto Rito paſſò al
quel grido , che immortalmente re Chriſtianeſimo , conforme ſcrivono
gnerà appreſſo di tutto il Chriſtiane. .infiniti Autori , San Girolamo nell’
ſimo api/l. ad euſtoc. , San Gregor-.nel [i6. Io.
“Vengon poſcia con eſtraordinaria pom. ' epzſt.7r.San Pier Chriſologo nelfirm.
pa ſollennizare non meno le Feſte.) r 29. anzi appreſſo de Gentili pur’era
13 della Gran Madre di Dio , quanto la tal coſtume legendoſi appreſſo Vir
commemorazione della Sacra Etica. gilio nel lil”. dell’eneide:
reſtia nella Domenica fra l’ Ottava Tlmre talent , .ere , florionsqne recent-ibn:
del Corp”: Domini. così ſtabilita da lontani’.
Santa Chieſa con ſollenni proceſſio— e,vicn.deſcrittto pure da Lattanzio -
ni , ricchi apparati, Muſica , ſparo divinjnſtit lib.6.da Apuleo nel ho.; I.
di morraletti ,e di fuochi artificiati fi"orz‘dda Marziale nel opig. 66. trala
per moſtrare anche con l’eſtrinſechc ſciando delli altri,come alieni da Ri.
dimoſtrazioni la pietà , l’ oſſequio, ri Eccleſiaſtici , baſtando ſolamente
e la divotione verſo tanto Sacro San de Santi Padri le approvazioni, e re.
to Miſtei-0,Tributo douto alla Mae ſtificazioni di tali riti accettati dalla
ſtà Exa Divina , e: altreſi alla Glo noſtra Santa Chieſa,San Paolino nel.
rioſiſſima Vergine, celebrandoſi nell' la Feſta di S. Felice Martire gli com.
Oſpedale degli uomini ſpecialmen probò con li ſeguenti verſi. `
tela Feſta del Santiſſimo Roſario, Spargitefloreſhlurn,prntexìtc liminaſèrtir,
per tre continui giorni con lumi infi Pu rpflrrum ‘Ut-’7‘ ſjn'rct, njemtſitflorm am
niti , apparati , e con i"crezzione -di 77!”
più Altari nelle corſee dimoſtrand Anto diem, Sane‘Zo radar natura diti ,
no diverſi miſteri di tanta Gran Re Martjris aa' :omnium deéet, ó* Terra Co
gina concorrendovi numeroſo Po rona:. ‘
polo , 8c anche molti Nobili -, ed Etil Patriarca Agoſtino nel [i5. zz. de
ogni ſorte di Religioſi ad ammirare Cì'vítatc Dei cap.3. oz: mtminitfior-1m; ,
attentamente tanta divozione . che 14- qui i” Altan' e’rant Saná‘i Step/;ani , e
in queſto Santo Luogo ſi profeſſa in San Severo , conforme riferiſce San_
dicibile , mercè alii ammaeſtramen— Gregorio Turonenſe de gloria ronf‘.
ti de Padri Spirituali quivi addetti, moi. era ſolito di ſparger ſi fiori per
e de quali ho diffuſamente di ſopra le Chieſe ne’nataU de Santi,florer , ó*
parlato , ſequendoſi l’orme,e le anti~ Mia , trmpore nno nor/tanti” , colligere ,
che Inſtituzioni di Santa Chieſa ’, ao per porterei' ſedi: ſli me offendere , c
`pra’tticate ſimilmente nell’ Ebraiſ ”Fortunato nel lio.3.de ſuoi epigram.
.mo , e manifeſtate dal Real Profeta mi nel nono volle dimoſtrarlo. pur
nel/L11771” I I7. ver/;gr.Conſtituito diem -egli , ’ -
fil emnrm i” contenſis ”ſono od rom” Al Texu‘ntnr 'variil' altariafi'ſta canoni: y
mrir- e San Girolamo l’ interpreta_ Pingitnr ”tſiſirflorióm {tra now': _
f}-eqnmtateſhlrmnítatem in frondoſir. E Eſin da primi tempi della noſtra Sant'a
Larino dice : Ligure feéì‘nm f'rondións, Fede Cattolica da piì Imperatori ſt‘i‘
e Par che venchi turto ciò combro ordinato , che foſsero venerate , e
l:at0 da quanto nell’ Eſiodo ſi oſſer ſantificate le feſte non meno de San.
ti,
\
in dies Chriſti fidelium crga dif-tam.; ,, ra, que ad Dei gloriam,& honorem..
`,, Eccleſiam &Hoſpitalc devozione.- , ,, ibi aſlìduè exercentur,Chrifiifidelium
0v
quamplures per coſdem Chriſti fide ,, devotio in dies ſummoperè augeatur
,. les pro miſſis inibi celebrandis,hoſpi ,, diverſe oblationes , 8c legata pia ei
,, tali, ſeu Eccleſiae hujuſmodi oblatio— ,, dem Hoſpitali , 8c illius Eccleſìaz 0c
,, nes fiebant, 8c Capellani ejuſderru ,, caſione ,8c intuitu prsediëtorum cha
,, Eccleſize , 8c Hoſpitalis ad illarum.; ,, ritativè fiunt,illa vcro,ut plurimum.:
,, celebrationem quandoque non ſuffi ,, miſſarum, 8c Cappellanorum onere.;
,, cercnt, 8c ne Eccleſia , öc Hoſpital” , gravata reperiuntur. Ea propter pra:.
R
_ .—.
"I 3 4 Teatro' della Carità
I
Maffeo Barbarini che Vráauo VIII.a-p-ſſ
D) tìis, cenſUrís, 8t pocnis accedant, ſeu
,D prçſumantmec eorum aliquis audeat, ellar ſi volle , öc ineontanente pro
2) ſeu preſumat diéìum venerabile Ho curò di riformare alcuni abuſi intro
D) ſpitale,ac DD.Corre&orem,Admini dotti nella Chieſa , e validamen
J) ſtratores,öe Officiales, ac alios ſupra te adoproſiì di ridurre in eſſa la.,
’D dd. Inſtantes in , 5c ſuper praemiſſis , priſtina'Eccleſiaſtica oſſervanza , g,
D)
nec ali-is quomodolibet premiflorum nellianui delSignore 1625. ſotto li
’D
cauſa,öc occaſione moleſtare,veXare, 21.Lugli0 una univerſal conſtituzioó.
2)
perturbare,inquietare,8c ſeu modo a ne emanò proibendo il MareMagnü,
2)
liquo impedire, nec moleſta ri, vexari, 8c ogni altro privilegio da ſuoi Pre
’D perturbari,inquietari,aut impediri fa deceſſori conceduto concernente tal'
J)
cere per ſe ſe alium,ſeu alios, in judi affare à beneficio di quallìſia luogo ,
,D
cio, vel extra',tacitè,vel ex preſsè, di Perſona , e Religione; aderendo ad
’D
reítèwel indireétè,quovis ſub prçtex un’ altra conſ’tituzione del Sommo
,D
tu, cauſa, ingenio,vel quazſito colore Pontefice Clementſſlll. emanata nell’v
’D forma,& occaſione, alioquin coſdem
anno I 604.. Derogatur etiam couſiitut.
,I
ñ monit os, 8c monendos, ſi in prçmiflis ſpecial litèr cou/Zitut.Mari Magno ó- Ba!.
J)
ſe ſore gravatos ſenſerint,perempt0 lie altre; ”uucupatir , ó“ quióuſuír etiam
3’
riè citetis, öe citare curetis,prout nos Iummeuto , eonſirmatioue Apo/lolita, 'vel
J)
citamus per przſentcs , quatcnus de quavisſirmitate alia robot-ati: , ſtatutir ,
I)
cima quinta die poſt preeſentium ex mdultii , ó* litteris Apoſioliei: , fieóquo
equrionem ultima , ſi iuridica ſuerit, rum rueroorum couceptiom'j compro/:em
I!
7)
alioquin prima die juridica tune im duutur omnia/?attua , privilegia , ó* iu
D)
mediatè ſequenti compareant Romae dulta Òe. , e per tal conſtituzione di
2)
in judicio legitimè coram nobis , vel tempo in tempo con ogni oſſervan
,D noſtro in civilibus Locumtenenti za dovura alla Santa Sede , ſi è avu
3)
cauſam eorum gravaminis allegata to ricorſo dalli Sommi Pontefici,da_ſi
’7 ri, 6t juſtitiae complementum recep quali fi ſono ſempre ottenure le fa
”
turi, certificantes eoſdem, quod ſi in coltà neceſſarie;e finalmente dal Sö
”
dido termino comparverint , fivo mo Pontefice Inuoc.XILpaſſato à go
’7 non.Nos nihilominus,ſive Locumte dere l’eterna Gloria ne’27.Settembrc.
D)
nens noſter priet‘atus , ad ulteriori!. dell’anno 1700. fù conceduta la Re—
i’
procedemus, ſive procedet , juſ’titia. duzzione i” perpetuum , ó* iufuturum,
I) mediante,abſolutionem vero omniü, come di ſopra hò fatto menzione:
'D
6c ſingulorum premiſſorum Nobis , con l’occaſione delle meſſe , che in;
”
vel Superiori noſtro tantummodo Chieſa vengono celebrate , e di altre
,9 reſervamus. In quorum omnium’, 8c grazie à gueſto Santo luogo conceſ
J)
ſingulorum fidem,öcc.Datum Romae ſe, ſtando quefl’in poſſeſſo di ricevet
J)
ex :edibus noſtris, anno à Nativitate in tutti li tempi onori, grazie, e pre
”
Domini milleximo ſexcenteſimo vi rogative dalla Maeſtà Ceſarea,e Cat.
J)
geſimo tettio, Indiétione ſexta , die.. tolica, c dalla Santa Sede Apoſtolica
l’
vero vigeſima menſis Iulii, Apoſtoli conforme appreſſo dimoſtrarò, e ve
D,
ca ſede vacante per obitum feelicis dranſi eſpreſſe con più Bolle,Indulti,
,I
re cordationis Gregoriis Papç.XV. e lettere Apoſtoliche,e Regie per l'o
Ricevute dalli Correttore, 8c Ammini pre così ſingolari di vera pietà , c ca
4. ſtratori con ſomma ſodisfazione le…: rità , che quivi ſi veggon ſempre più
indette Apoſtoliche lettere, ſomma creſcere, 8c eſſercitare ſin dal tempo
mente godendo , di attendere all' eſ. della ſua ſondazioue , che ebbe prin.
" ſercizio di opre così glorioſc del San cipio dalli Sommi Pontefici Leone X2,
to luogo ſenza verun ſcrupulo,quan e Clemente Vll.', c da queſto maffima
do doppo brieve tempo fù inalzato mente
,tc conoſce
le Grazie, il fondamento
Privilegi di ,tue.
, Progrcflì E: ì
alla Sedia Pontificale il Cardinal
611*_
/
. Lib.l]l. Cap.Vl II. 137
zioni, 5c avanzamenti Spirituali, c.; ſotto li 30.Decembre dell’anno 1 54.2
temporali, ö: ebbe veramente queſto cinanò conſtituzione vi,‘&
de'Veſcovi,Arciveſco per altre
li ſpogli
per-ñ ſi
grand’uomo , queſto gran Principe.:
.mimo così' generolo , e così degno, ſone Eccleſiaſ’tiche per lovvenimen.
che cercava volentieri l’occaſioni di to delle ſpeſe erogate, che dopoi l’oſ—
poter altri beneficare, ſpecialmente. ſervanza di tal conſtituzione invio
d'ingrandire quei luoghi addetti all’ labile ſi è mantenuta à beneficio del—
aiuto del proffimo, e doppo le ſue.: la Chieſa fino all’ anno 94.. del ſecol
lunghe indiſpoſizioni licenziò l'ani traſcorſo , nel qual tempo detto 1”
ma al Cielo , e fù aſſunto al Pontifi ”oomtioXlLſot to li 30.Gennaro ema
cato il Cardinal Aloffandro Farneſè , e Io nò altra Bolla derogando la ſudetta
chiamoffi coi nome di Paolo Ill. ne' Con-ſtituzione di Paolo , per ovviare
13 .Ottobre dell’anno r 534..,e nel me alli molti diſordini, 8c inconvenienti
deſimo tempoſi udi , che Solimano anche pregiudiziali all’Anime de'Ve -
. nel Regno di Pcrſia foſs’entrato , 'öc ſcovi , Arciveſcovi , ſuoi Familiari ,
inſelicemente fi difendeva pur l’ A conſanguinei, 8c altre perſone Eccle—
frica, dove ..colà di ſuo ordine era_ fiaſtiche,chc ſin dall‘emanazione del.
gionto Barbaroſſa , e diſcacciatone ’la ſudetta Conſtituziqne ſempre mai
Muleaſſeri , al Turco tributaria la.; ſon accaduti,benche detto Paolo lil.
reſe,con tener ſimilmente travaglia per ſua ſpecial grazia di