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Lezione 6

Ibridi e policordi
Occorre fare chiarezza riguardo la definizione degli accordi.

Ci sono anzitutto gli accordi “tradizionali” costruiti per terze (triadi e accordi di settima).

La loro nomenclatura definisce in modo inequivocabile la loro struttura, tant'è che quando l'accordo
è leggermente diverso dall'ordinario (pensiamo agli accordi di settima di dominante con 4.a
sospesa) il simbolo indica chiaramente l'elemento “particolare” (usiamo infatti il simbolo “sus4”).

Finora abbiamo parlato quindi di accordi a 3 suoni(triadi) o a 4 suoni(accordi di settima) , con la


possibilità di indicare suoni addizionali (13 9 etc.).

Abbiamo anche visto i “rivolti” , ossia accordi tradizionali in cui al basso non abbiamo la
fondamentale, bensì la 3.a (primo rivolto) la 5.a (secondo rivolto)oppure la 7.a (terzo rivolto).

Il simbolo è lo “slash” ( / ) per cui C7/G sta a indicare che l'accordo è un semplice do settima di
dominante, ma il basso suona la nota sol invece di do.

Ci sono però alcuni casi interessanti che val la pena di conoscere.

Anzitutto, nella prassi consolidata, il 9 o il 13 dopo il simbolo della triade maggiore (C9, C13) sta a
indicare che abbiamo un accordo di settima di dominante con aggiunta di 9.a maggiore o 13.a
maggiore. Sarebbe più corretto scrivere C7(9) ma ormai c'è una prassi consolidata per cui molti
libri riportano questo simbolo.

Se vogliamo invece una semplice triade con l'aggiunta della 9.a scriveremo Cadd9 , laddove add sta
per “aggiungi”.

Il simbolo “omit” invece indica che una nota va omessa. Ad esempio C omit3 è un accordo (in
pratica un bicordo) formato dalla sola tonica con l'aggiunta della 5.a.
Cmaj omit3 invece verrà formato dalle note do sol si con l'omissione del mi.

L'ibrido invece si scrive come un rivolto, quindi con lo “/” (slash) ma la peculiarità sta nel fatto che
la nota del basso non ha alcuna attinenza con la triade superiore.

Ad esempio C/Db (triade di do maggiore con reb al basso) è un ibrido perchè la nota reb non è
presente in nessun accordo di do (sarebbe la b9).
Si tratta quindi di formazioni accordali dal suono molto moderno, non certo tipiche dell'armonia
funzionale.
Nel brano “Ana Maria” Wayne Shorter combina in maniera mirabile rivolti e ibridi con risultati
artistici di altissimo livello.
In alcuni casi però quello che può sembrare un ibrido è in realtà un accordo tradizionale scritto con
la formula della “triade con basso” per semplificare un simbolo che alcuni possono equivocare.

E' il caso appunto dell'accordo di quarta sospesa : ad esempio un G7sus4 può essere scritto come
F/G.
A prima vista sembra un ibrido , ma , rispetto alla fondamentale sol, le note della triade hanno
questa funzione :
do è la quarta, fa la settima minore e la è la nona maggiore (perfettamente compatibile con il sus4)
Altra cosa sono i policordi.
Si tratta di accordi sovrapposti , per cui il simbolo è quello della frazione.
In pratica, per semplicità, diciamo che nella parte inferiore va l'accordo suonato dalla mano sinistra
del pianista, in quella superiore l'accordo suonato dalla destra.
Come si vede ci stiamo addentrando in un campo molto moderno, nel quale i parametri dell'analisi
funzionale non sono più sufficienti a spiegare gli accordi.
Consideriamo quindi ibridi e policordi come veri e propri ingredienti delle nostre composizioni, se
vogliamo ottenere delle progressioni più moderne e meno “ovvie”. E' chiaro che bisogna
sperimentare parecchio e conoscere a fondo il “sapore” di queste soluzioni diverse, prima di
utilizzarle insomma dobbiamo aver raggiunto un buon grado di consapevolezza.
Vediamo un riepilogo
Esercitazione lezione 6

Classifica i seguenti accordi

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