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Thomas D’Amico
Andrea Gamberini
Alessandro Forlani ci omaggia di questo racconto scritto
apposta per onorare il traguardo raggiunto!
CENTO
1.
All’alba le guglie di Altdorf si incendiano di arancio e oro. I cieli imperiali di ferrigno nitore rintoccano
del bronzo di campane sigmarite, squillano chiarine dalle alte terrazze. Gli stendardi garriscono sui tetti,
Jacob Von Handred, Maresciallo del Reich, trotta alla guerra sul suo nero destriero.
E’ un nerd, gli piacerebbe, se l’inventa così. Gli è che però, in periferia di X, già a quell’ora è tutt’un
grigio spento, l’aurora la nascondono condomini e caligine e invece che le trombe c’è la tosse delle auto,
lo spernacchio dei motorini. Dai terrazzi – macché vessilli – cola il bucato di canottiere.
Giacomo, più wargamer che studente di ingegneria, inforca una bici così vecchia e scassata che il
sellino, tutto molle, è un martirio per il sedere.
A proposito di culo stamattina, ma che gran culo!, all’incrocio che attraversa sulla via della stazione
trova cento euro stropicciate sull’asfalto.
Questi stasera, tornato di Facoltà, me li godrò tutti quanti in miniature! La giornata non inizia niente
male!
Pressappoco come ad Altdorf.
2.
Treno, autobus, cappuccino, cornetto. Traversando le foreste del Reikwald, protestando agnello arrosto
ed una pinta di birra, se la cava col cipiglio truce e contenta i tavernieri col terrifico balenio della spada.
Qui gli tocca invece fare la fila per il biglietto, pagare, vidimare, fare la fila alla cassa, pagare, fare la fila
al bancone, sorbire e masticare in fretta, fare la fila alla macchinetta, pagare. Già che c’è cambia i
cent’euro. In tasca, alla fine, gliene tornano novanta.
Pur sempre una cornucopia di scatole di soldatini! Tre kit di Reggimenti, sei blister di Eroi, un intero
battaglione più un blister! E’ la volta, per quel dono del Cielo, che smette i panni del condottiero
imperiale e inizia la collezione delle Bestie del Caos. Von Handred è morto: chiamatemi Capobranco
Jaggogoth, il Traditore.
Cazzo tre euro cappuccino e cornetto.
3.
A volte è piacevole l’atrio di Facoltà. E’ una tisana, l’idromassaggio, sono i fiori di Bach. Quando pensi
che lo stressato sei tu, che tuoi sono gli scuri, catastrofici pensieri sugli esami che non superi, sul
fuoricorso, la laurea, basta incontrare gli Estremi Esauriti – colla maiuscola, come i mostri di D&D – e
t’accorgi che dopotutto sei d’umore più che allegro.
Alle otto e trentacinque del mattino Giacomo infatti trova sia plausibile rimuginare in silenzio fra sé e
sé su quante unità da venti Gor schierare. Se con lo scudo o con l’arma addizionale. Più tardi vuole
acquistarne due scatole. E’ sano affliggersi alle otto e quaranta su come dipingerli; se imbasettarli con
l’erbetta o la ghiaia o la sabbia. Ma è malata l’ossessione di un Estremo Esaurito – gli pare si chiami
Giulio, lo conosce nemmanco – che lo artiglia nell’atrio pur affollato di figa e gli domanda se le
dispense, lui, se l’è già procurate. Con quegli occhi bruciati da assetato nel Gobi.
Giacomo nello zaino ha: Pergamene di Dispersione, Pergamene di Cancellazione, Pergamene di
Warpietra unsolouso, Libro dei Segreti, Libro di Nagash, Filatterio Necrotico. Ma queste no.
“Di chi?”
“Del professor Caldarelli: termomeccanica, idrodinamica e inerzia vettoriale nelle
elettrovulcanizzazioni dissociate e complesse. Senza, dammi retta, a lezione non ci cavi le gambe.”
L’Esaurito trasuda un tale panico che infine ne è contagiato anche lui. Jacob Von Handred galoppa alla
torre di Geltmeister, Signore dell’Alchimia, a conquistare a fendenti e archibugiate il Grimorio di Ogni
Trasmutazione. Una cazzata d’impresa a paragone della loro: che adesso, a un quarto d’ora dall’inizio
dei corsi, corrono angosciati alle oscure copisterie ad acquistare l’astruso incunabolo.
Giacomo già che c’è spiccia il resto del caffè. Quindici euro di fotocopie, un chilo in più nello zaino.
Ma più tardi, i settantacinque che avanzano, li butto tutti in Warhammer. Ah no?!
4.
A pranzo gli capita, al solito baretto, di trovare un unico posto a sedere accanto a una ragazza carina.
Truppa Rara negli Army Book degli Istituti di Ingegneria. Lui chiede posso, lei dice si. E non è solo
carina: chiacchiera.
Jacob Von Handred quando e se vuole sa far sorridere, sa essere piacevole. Ha in baule quei
quattrocinque argomenti – cinema libri musica studio attualità – da usare in circostanze come queste con
razze aliene che non sanno di wargames. Le donne, poi, le più aliene di tutte.
E viene fuori che non solo chiacchiera, ma che è simpatica.
Jacob Von Handred si toglie l’elmo e la Grande Armatura – ché qui il quattropiù non gli serve – e lascia
Giacomo a gestire la situazione.
E viene fuori che non solo chiacchiera ed è simpatica, ma che ci sta. Ci sta tutta; alla prima.
Giacomo a sua volta cede luogo a Jaggogoth, Il Grande Capro, la Bestia. Del Caos. Ma ciò che segue è
troppo fantasy per contemplarlo nelle regole di Warhammer, di Ragnaroc, Confrontation o qualsiasi
sistema; più fantasy del centone abbandonato per strada. E’ una corsa stordita e bagnata dal baretto a un
distributore di profilattici; da lì a una toilette delle ragazze ché tanto a quest’ora non c’è nessuno; e poi
che ti frega?!
Jaggogoth in due minuti arriva al Sesto Turno. L’avversaria riconosce la Vittoria Minore, ma vuole il
numero di cellulare del Capobranco:
“Ti faccio uno squillino, così c’ho anch’io il tuo.”
“Ciao.”
“Ciao.”
Riponendo il telefono in saccoccia Giacomo si accorge che pranzo e preservativi gli hanno tolto
venticinque euro. Che giornata però. Che scopata però. Chi ci crede?!
Stasera festeggerà coi cinquanta rimasti comprandosi almeno almeno una scatola e un blister.
Ah, lei si chiamava Sonia, mi sa.
5.
Triste, moscio – a una cert’ora è così – colla testa ancora stipata di precetti d’idraulica Giacomo
ciondola al binario uno nell’attesa del treno che lo riporta al paese. A fianco al tabellone degli orari, che
lo conforta che il convoglio non ha ritardi, neoneggia sudicia smorta ma invitante l’insegna del tabacchi
& bar della stazione. Che gli insinua che un caffè, o un gelato, gli ci vorrebbero.
Però anche no: ché una moneta sull’altra, quand’è la fine, sono soldi buttati.
Von Handred nella Desolazione del Nord ha subìto patimenti terribili. Ma si stringe nella pelliccia di
lupo e spinge avanti con tenacia la carovana. Attorno gli ululano il vento polare, le Sirene di Slaanesh,
gli altoparlanti che annunciano partenze ed arrivi; lo insidiano le Furie, i Tafani di Nurgle, i sordomuti
che vendono portachiavi e gli amicochaiuneurochemecomperolezzzigarette. Ma la meta è vicina, non
cedere, non cedere! Per concentrarsi presta attenzione ai cigolii delle armi ed armature dei compagni –
questi piccoli rumori reali – il crepitio delle torce, la vibrazione del cellulare.
Un messaggino dell’Imperatore.
No. E’ quella lì, quella Sonia-mi-sa. Gli scrive quelle frasi toccanti di affettuosa pizzicagnola banalità:
dal che bello al che due matti al ti va di rivedermi.
Von Handred ne ghigna con feroce disprezzo, lui non ha cuore che per Sigmar e l’Impero. O da oggi,
quando Jaggogoth gli mugghia dentro, per i Quattro Perniciosi Poteri. Ma Giacomo, che non ha alcuna
arcana protezione, subito digita sulla piccola tastiera altrettante sedotte e tenere sciocchezze. Ti voglio;
t’è piaciuto, e insomma accondiscende. Poi preme invio.
Ma TIM glielo nega, ché il suo credito è esaurito.
Corre allora senza indugio all’insegna del tabacchi & bar:
“Mi faccia una ricarica.”
“C’ho solo le schede.
“Va bene. Da cinque.”
“Ce l’ho solo da dieci.”
Giacomo ricorda - pure nel cloro della toilette - il caldo, delicato profumo del collo e del seno e le
braccia di lei. Sullo scomodo della tazza i suoi soffici fianchi, sopra il rutto dello sciacquone i suoi
gemiti e risate. E quegli occhi di sfumato nocciola migliori, nelle loro lumeggiature, delle facce dei
Coscritti che ha dipinto lunedì.
Jaggogoth ruggisce che dieci euro costa il blister dello Sciamano del suo prossimo esercito. Vabbé.
Magari la miniatura la convertirà col greenstuff, ci farà una Sciamana; dipingerà il nome Sonia sul
bordo del piedistallo.
“Me la dia da dieci.”
Ché tanto con quarant’euro ce ne scappano di soldatini.
6.
E ti pareva porcatroia che quando torni in stazione la bicicletta la ritrovi come l’avevi lasciata?! No.
La ritrovi bucata.
A due passi per fortuna c’è il vecchio Aurelio, che è tutto un tremito, gobba, gambe storte, quasi sordo e
con due fondi di bottiglia ma è Forgiarune di biciclette e scooter.
Von Handred con ossequio e timore reca l’ordigno in bottega all’anziano. La squilla piange i vespri, e il
giorno s’abbuia. Ma Aurelio è troppo esperto, fa in un attimo.
Giacomo guarda il meccanico all’opera e si chiede avvilito – ogni volta che è qui – se costui, che sa solo
di olio e dialetto e cacciavite, non sia più scaltro più sensato più saggio di tutta intera la Facoltà di
Ingegneria; dall’altezza del Rettore Magnifico ai Chiarissimi fin le idiote matricole. Non l’ha ancora
convinto l’obeso portafogli che tracima di banconote dal grembiule dell’uomo, l’allegria serenissima
mentre ingrassa i pedali. Von Handred in genere cesti test li scazza.
“A posto, giovane!”
“Quant’è?”
“Dieci euro.”
E salda con il resto della tratta di ritorno. Più cinque più dieci.
7.
Non fa in tempo a scaricare lo zaino sul letto, cambiarsi d’abito e scarpe, che già dalla cucina che
borbotta di bollito la mamma petula la solita cortesia:
“Giacomino, lo sai quante cose c’ho in testa. Stamattina che sono stata al supermarket mi son
dimenticata di comprareee… - l’intero lato destro degli scaffali di latticini, sanitari, biscotti, bibite
scatolame e dolciumi. A mezz’ora dalla chiusura del negozio d’alimentari e un’ora e mezza di quello di
miniature.
“E Giacomino: me li anticipi tu? Stamattina che sono stata alla banca mi son dimenticata di far
bancomat. Che testa! Poi te li ridò, domattina te li ridò.”
Che vuoi che sia far piacere alla mamma! E poi per lo Yomo e le fialette di Activia se ne andranno si e
no cinque euro. Gli è che però fra quella Y ed A c’è tutto un dizionario di Burro, Cottonfioc, Dadi da
Brodo, pile Elettriche, Filo di spago, Galbanino, Lamette; Balsamo che non è sinonimo di Shampoo e
Gallette che non è sinonimo di Cracker.
Alla cassa la commessa col Chewinggum – prendi anche i chewinggum, già che ci sei – gli srotola sotto
il naso uno scontrino con scritto ventidue.
L’orologio scandisce le diciannove. Giacomo non calcola i quattrini che restano. Ma al fianco di Von
Handred e Jaggogoth marcia risoluto sul negozio di miniature.
8.
Il posto è lo Slayer, in un vicolo del centro. Le diciannove e quarantacinque minuti.
Nicola, Nostro Pusher di Dadi e Roleplay, Iddio ce lo conservi, va inchiavando la serratura e abbassando
la saracinesca.
“Un attimo Nicola!”
“Giac’cazzo vuoi?!”
Nicola è quell’incognita di trentenne, ex-metal ex-vampiri ex-magic ex-starwars, asceso alla gloria di
commerciante di giochi attraverso un cazzeggiato ma indelebile passato. Tu che abiti in un’altra città,
non lo conosci, non l’hai mai visto né mai capiti da queste parti, te ne faresti un’idea prevenuta e
scontata di un panzone dalla chioma riccioluta e sozza. Di t-shirt con i teschi, di labbra di ketchup. Di
ore trascorse loggato su WoW e iniziato argomentare a proposito di uppare; bombare il tuo deck per
farlo aggro da powerplayer come in figw fai la lista a performare coi demoni; e metti il pollo o il
divorone cogli attacchi da fuoco ché così la metti in culo al banner dei civvù.
In realtà Nicola questo mese ha perso un chilo, oggi i ricci li ha annodati in coda ché dovrebbe lavarli
ma li lava domani. Sul giubbotto c’ha la croce e il pentacolo rovesciato e stasera preferisce il kebab; più
che altro finirà Dawn of War ed ha appena spiegato ai tardivi clienti che il cuggì è meglio dargli due
termici, ché è vero che la squadra c’ha abbì quattro ma col launcher scatteri lo stesso. E poi c’ha un
cazzo di vuppì. E come li tiri giù i veicoli e i dreddi?
Tutt’un’altra persona.
Ora Jaggogoth, con furia lubrica, saccheggerà gli espositori di scatole e blister. Gli dèi all’alba gli hanno
dato cento pezzi, oggi il sole non cadrà all’orizzonte prima che da quei cellophane, quelle mensole e
rastrelliere non siano radunati Shaggoth e Cygor, Minotauri, Ecatombi, Carri di Zannagor. O alle brutte,
gli mancassero quei pezzi, Von Handred ingrosserebbe le fila di Altdorf con un altro reggimento di
Staffette e Grandispade; perché no nelle battaglie difficili due Carri a Vapore benché disonorevole.
Capobranco e Maresciallo del Reik affondano l’artiglio ed il pugno guantato nelle tasche del giubbotto
di uno studente d’Ingegneria.
Giacomo racimola dal fondo, fra cartine appallottolate e biglietti vidimati, tre monete che sul recto
c’hanno l’Uomo Vitruviano. Delle tube dell’Impero, dei corni del Caos, resta il timido tinnio di tre
dischetti di lega.
“Passavo, Nicola. Vieni: ché se mi bastano ti offro l’aperitivo.”
Opera di
Alessandro Forlani
http://grandeavvilente.splinder.com/
Golden Demon Francese 2009
Wonderland
La genesi
di Pietro Gigliotti
( aka Capitano Giacomo Uncino)
“Prendere spunto da qualsiasi cosa ci circondi. Questo credo sia uno dei concetti fondamentali per essere
un buon hobbysta. Tutto quello di cui facciamo tesoro nella nostra vita quotidiana può essere utilizzato
per dar vita ad una serie di buone idee che posso essere applicate nel nostro hobby. E’ una cosa che
faccio da tempo, infatti nessuna delle armate che ho costruito in tutti questi anni è mai stata senza un
tema, a partire dai miei ogri pirata in poi. Ma tagliamo corto con questa introduzione da esperti del
cavolo e passiamo all’essenza di questo articolo. Come dicevo si può prendere ispirazione da ogni cosa
per dare un tema alla proprio armata e per quanto strana l’idea possa essere, può benissimo venir
applicata alle nostre amate miniature con un successo maggiore di quello che ci si può inizialmente
aspettare. Fu dopo aver visto (l’orrido) Alice in Wonderland di Tim Burton che ebbi l’illuminazione di
adattare i personaggi di alice nel paese delle meraviglie al mondo di warhammer. In quel periodo, erano
anche usciti da poco i nuovi uomini bestia, così ebbi l’idea geniale. Unire le due cose per creare un
armata unica. All’epoca della settima edizione gli uomini bestia permettevano di schierare un enorme
quantitativo di pezzettoni, a discapito dei fastidiosi e numerosi fantaccini di truppa, quindi decisi di
creare una versione distorta di vari personaggi del
famoso racconto di Lewis Carrol. Recatomi nella
biblioteca della mia facoltà mi misi a rileggere
Alice in Wonderland e Through the Looking glass
in cerca di informazioni salienti su personaggi da
riadattare. Finita la mia ricerca era arrivato il
momento di trovare una giustificazione valida, un
bg ben costruito per trasportare i personaggi dle
libro nell’universo di warhammer. Così mi sono
inventato la storia di questa ragazzina bretoniana
con il dono di dar vita al proprio mondo contorto
e demoniaco,decidendo così di vendicarsi della
gente che la ricacciò via dal proprio villaggio
come seguace del caos. Così sono nati modelli
come La regina di cuori, questo gigantesco
minotauro dalle sembianze femminili
nato dalla visione estremizzata della
violenza della madre di Alice,il
brucaliffo in versione lumaca viscida e
demoniaca o lo stregatto che più che un
micio sembra un leone inferocito pronto
a portare gli sventurati nella sua tana
nella mente della piccola Alice. La
figura di Alice,oltretutto è uno dei lavori
all’interno dell’armata di cui vado più
fiero. Allontanatomi dall’idea iniziale di
rappresentarla come corrotta dal caos,ho
trovato che una semplice conversione di
un vecchio modello di lamhia mi abbia
aiutato a rendere al meglio,la più
azzeccata idea di una ragazzina
innocente nella suo giovinezza ma
provocante e pericolosa nel suo tocco
caotico. Per adesso questo è tutto amici
miei. Mi sarebbe piaciuto parlare più
affondo dei miei progetti,ma lo spazio è
quello che è, e non posso certo
permettermi di rubare preziose pagine agli
altri fantastici articoli di questo importante
numero dell’orco nero. Presto, per chi
segue attivamente il forum,mostrerò altri
dei miei lavori,tra cui i non morti
voodoo,elfi oscuri mono corsari e un mio
personale progetto per un armata di nani
del caos con le regole dei guerrieri del
caos, con orchi spartani,carri a vapore
demoniaci e lava a tutto spiano.Godetevi
questo grande numero dell’orco nero e
ricordate: “ Qualsiasi cosa vi circonda può
essere la base per dar vita a qualcosa di
unico”.
Buona lettura!
Ad ogni nuovo Codex o Libro degli eserciti che si rispetti; oltre alle
nuovissime miniature, alle nuove regole e background rivisitato ed ampliato la
Games Workshop ci delizia con nuove unità (Tervigone per i Tirannidi ed
Ecatombe per gli Uomini Bestia) senza un modello specifico che porti questi
nuovi modelli in campo.
I convertitori non vedono l’ora di queste opportunità per dar sfogo alla
creatività ed ingegnarsi per realizzare questi nuovi modelli. Il buon Christian
Corso non si è lasciato sfuggire questa golosa opportunità per realizzare la sua
( o per meglio dire le sue visto che sta allestendo una catena di montaggio )
Cannoniera Stormraven.
Prima di iniziare con la descrizione dettagliata della conversione Chri si è soffermato ad analizzare le varie
modifiche pubblicate sui vari forum, ovviamente ha letto attentamente la descrizione del codex ed i vari
equipaggiamenti. Molti tuttora usano pezzi di Forge World (visto che si parla di una piccola Thunderhawk) ,
mischiano veicoli degli Space Marine con quelli della Guardia Imperiale. Chri invece ha realizzato tutto basandosi
soltanto sul modello della Valkyrie, un piccolo foglio di plasticard e pochissimi pezzi di scarto.
Ora viene la parte più difficile: munitevi di plasticard e di una penna. Dovete tagliare un rettangolo che andrà ad
unire le tue ali anteriori. Potrei anche darvi le misure esatte ma non risulterebbero poi così precise visto che ogni
modello avrà una sua lunghezza ed altezza. Percdò l’unico consiglio è quello di prendere il modello ed
appoggiarlo al foglio così da segnare le misure esatte che poi andrete a tagliare.
Bene ora dovreste avere una bella base, non ci resta che pensare alle ali. Anche qua noterete che le ali sono messe
al contrario rispetto all’originale Valkyrie. Questa volta bisogna tagliare la parte interna prima di incollare l’ala
come da foto.
Si è appena chiusa la stagione 2010, abbiamo decreatato i campioni regionali e i qualificati per l'imminente
nazionale di Milano (11-12 dicembre), assegnando pure gli ultimi 4 posti disponibili al Last Chance delle settimana
scorsa. Ci sono stati nel frattempo anche il Final e il Games Day, per quanto riguarda gli eventi Games Workshop...
quanta carne al fuoco!
Il Games Day si è svolto in maniera egregia e sono stato molto contento di poter dare una mano a Mauro anche quest'anno (per chi fosse
passato, ero allo stand del Golden Demon).
Abbiamo versato tutti una lacrimuccia per la dipartita del Goblin Onesto, e spero proprio che ci facciano un pensierino per l'anno
prossimo.. sarà il Natale che sta arrivando, ma in questo momento l'idea di poter di nuovo scartare qualche "bustone nero" in cerca di
miniature mi fa impazzire!
Bellissimi tavoli proposti dai club privati al piano superiore, e meraviglioso il castello dell'Esorcista che ho potuto anche conoscere di
persona.. veramente un hobbysta coi fiocchi!
Un'unica pecca, la ressa selvaggia per poter guardare le miniature partecipanti al Golden Demon; bisognerebbe studiare un sistema simile a
quello utilizzato ai concerti o ai musei per non fare entrare troppe persone alla volta, ne guadagnerebbero tutti.
Al Last Chance abbiamo avuto la vittoria a sorpresa di un esordiente, alla guida di uno dei due eserciti del momento (gli Skaven), seguito
da tre vecchie volpi quali Napolitano, Scarpari e Lovedeep. La nuova edizione non è stata ancora perfettamente assimilata da tutti, ed è
facile vedere sorprese di questo tipo.
Speriamo che il nuovo Classic (che presenta anche due scenari "extra", come vedrete) possa dare nuove sfide e nuovi stimoli a tutti,
giocatori vecchi e nuovi.
Nel ranking FIGW, continua il dominio di Inzitari e della sua Cerchia Interna nella classifica individual e a squadre; seguono l'esperto
Manfroni e la "novità" Donelli, sempre ben piazzato nei tornei degli ultimi due anni (lo "spazzolone" dei punteggi più vecchi di 24 mesi ha
fatto male a molti!).
In conclusione, diamo il giusto merito a coloro che ha vinto uno degli eventi ufficiali FIGW di questa stagione 2010:
TRIALS Modena: Il Cardinale e i suoi Sacerdoti (2° Cerchia Interna, 3° Scomodini Assassini)
TFC Cecina: Cerchia Interna A (2° Tana della Donna Nana A, 3° Tana delle Tigri B )
Godetevi le pagine di questo FIGW Space molto speciale, che contiene tra le altre cose l'intervista a Francesco Di Bonaventura e il primo
racconto di guerra FIGW! A presto, ci vediamo a Milano
Daniele Gorini
Founder FIGW
Intervista a
Francesco Di Bonaventura
1)Nome e cognome
1)Francesco Di Bonaventura
2)Quando hai iniziato a giocare a Warhammer?
2)Era il lontano 2003,l'anno prima dell'uscita della "nuova" Bretonnia!
3)Hai provato altri sistemi di gioco oltre al Fantasy?
3)Il 40k ma giocando solo ed assolutamente Necron! Aspetto il nuovo libro con ansia...
intanto gioco al Fantasy... almeno giocavo prima dell'uscita dell'8°
4)Quali eserciti (parliamo di Warhammer Fantasy) usi attualmente?
4)Ultimamente ho utilizzato Guerrieri del Chaos con buoni risultati... dopo anni di
fedeltà ai Bretoniani sono passato al lato cattivo! Anche se i Bretoniani rimangono i più
forti e io rimango "IL Bretoniano"
5)Che cosa ti ha portato nel depravato mondo dei pupazzetti? Chi ti ha insegnato a
giocare per primo?
5)Principalmente amici... cioè ho iniziato da giocatore di Magic e sono finito sui
pupazzetti, molto più economici! Relativamente parlando.. comunque la mia prima
partita è stata contro un mio amico che aveva iniziato con me e mentre lui schierava
ancora i Troll la mia fase magica li ha spazzati via... poveri Troll! Il mio primo maestro
proviene da Napoli! Colui che portò il sapere del Warhammer in me!
6)Raccontaci un aneddoto in particolare relativo alle tante trasferte che come tutti noi ti sarai fatto per fare qualche
torneo..
6)Eravamo in viaggio verso Terni... era una delle prime trasferte così lontane da casa... io e altri miei 2 amici "dalla
discutibile sanità mentale", non ritrovando il luogo del torneo, ci siamo fermati a chiedere indicazioni! Una signora
gentilmente ci indicò la strada. girando l'angolo notammo 2 strade e non una come indicatoci dalla signora... a quel punto il
nostro amico uscì dalla macchina ed urlando in mezzo alla strada disse:" SIGNORAAAAA!!!! MA è QUI O LIII'!!!!!!! è
QUI O LIIII'!!!" rientrando in macchina bestemmiando come un pazzo trovammo il luogo del torneo! xD
7)Nel Centro Italia sei ormai uno tra i giocatori di riferimento, anche grazie alla tua lunga militanza sui campi da
gioco. Come vedi la situazione dell'hobby nella tua regione?
7)Purtroppo in Abruzzo siamo stati sempre pochi a giocare... ma prima del sisma la situazione era abbastanza rosea! Un
negozio all'Aquila... un Regionale da 46 persone (che per il centro non è per niente male!) piccoli club che collegandosi a
questo negozio avevano riniziato a giocare (sia all'Aquila che a Giulianova che a Pescara e Teramo...) ora senza un punto di
riferimento centrale come l'Aquila si fatica a riprendere... dopo il sisma i tornei sono pressocchè diventati un utopia... poi con
l'uscita della nuova edizione la situazione è peggiorata ulteriormente ma non dispero... sto cercando di rimettere in sesto il
club di cui faccio parte a Giulianova e spero di riuscire ad organizzare un torneo ogni 2-3 mesi...
8)Parlaci un pò del tuo club..
8)E' un piccolo club di persone molto più grandi di me che lavorano da anni o hanno addirittura famiglia e figli... per questo
si possono spostare molto poco... infatti solitamente mi sono associato ai club di regioni vicine per grandi eventi! Grazie a
Ghoul, Scheletri e Zombie sono le scelte cuore dell’armata. Sarà veramente riuscire a sommergere le corazzate truppe del
Caos con questi scarsi combattenti ma ci proveremo.
La mia banshee Brunilde, accompagnata dai fidi Sigfrido e Sigfrigido (vecchia storia…) potrebbe sicuramente essere molto
più pericolosa e letale, se riuscirà a sopravvivere ai vari proiettili magici e cancelli vari che sicuramente si prenderà in faccia.
Tama, se giocavamo ad un altro formato ti avrei spaccato.. così speriamo di far durare almeno la partita 6 turni..
Quando mi è stato chiesto se avevo voglia di giocare il racconto di guerra per l'Orco Nero
n°100 non ci ho pensato due volte e ho accettato subito: come potevo farmi sfuggire
un'occasione simile?
Le regole che useremo sono le Euro 2011 e il mio avversario sarà il presidente del mio
club nonché uno dei fondatori della FIGW, Daniele Gorini e anche lui avrebbe usato la
sua armata "storica", cioè i Conti Vampiro; a questo punto dovevo decidere cosa usare e
ho scelto i Guerrieri del Caos, cioè l'armata che mi ha fatto appassionare a Warhammer:
come approccio alla partita ho deciso che proverò una lista da corpo a corpo.
Il mio generale cercherà di cavarsela in corpo a corpo TS 3+M; con la Scheggia dell’Ingannatore inoltre dovrebbe essere un
avversario temibile per qualsiasi personaggio avversario.
Gli altri personaggi saranno due eroi da supporto e lo stregone con la marionetta pronto a infastidire i maghi avversari; questo
è un elemento che non può proprio mancare nel Caos!
ESERCITI IN CAMPO
Schieramento
Entrambi i giocatori adottano uno schieramento classico e molto
corto, Daniele approfitta della casa e del bosco per schierare
tutte le sue truppe sparpagliando i personaggi per potenziare i
reggimenti mentre Andrea opta per un approccio più aggressivo
e schiera i 3 personaggi a cavallo dentro la sua cavalleria
pesante, lasciando lo Stregone al sicuro all’interno di una
fanteria ben tornita di Guerrieri del Caos
Turno 1
Andrea ottiene l’iniziativa e si lancia a capofitto sulle linee
dei Nonmorti, guidata dalla cavalleria del Caos con i tre
personaggi (uno di loro è costretto ad andare nel secondo
rango e Andrea sceglie di mettere il condottiero in modo che
possa andare dove preferisce nel corpo a corpo grazie alla
regola Farsi Posto).
Il Mago si trova vicino alla Sfinge Nehekariana e decide di
sottoporsi all’indovinello della stessa, passando in automatico
il test grazie al filatterio necrotico ottiene Colpo Mortale
Eroico (!)
Nella Fase Magica Andrea il mago di Andrea sfrutta il potere
del terzo occhio di Tzeentch per lanciare la Maledizione del
Tempo del Lord Vampiro sui Ghoul che ha di fronte, ma il
suo tentativo di lancio viene disperso.
L’altare benedice i Cavalieri del Caos donandogli +1 A.
In fase magica Daniele non riesce a lanciare di nuovo il Vento della Nonmorte e si limita a rimpinguare fortemente l’unità di
Zombie che è sotto scacco sul fianco sinistro.
Nella Fase di Tiro la Banshee non riesce a ferire i Cavalieri (raucedine?) e si passa alla mischia, dove Andrea, grazie alla
regola Farsi Posto porta in mischia il Condottiero e l’Eroe Esaltato.
Turno 3
Nella fase di tiro la Banshee urla contro i Cavalieri, uccidendone ben 2! Un duro colpo sicuramente, per questa unità
costosissima.
Nella fase di corpo a corpo, nonostante l’unico modello a Contatto sia il Condottiero (spostato grazie alla regola Farsi Posto)
i Cavalieri riescono lo Stesso a vincere il combattimento contro i Ghoul, riorganizzandosi e portando un modello in più in
corpo a corpo.
Nell’altra mischia, il Cannone infernale uccide 7 zombi vincendo agilmente il combattimento e riducendoli a poche unità.
Per gli Zombie ormai non c’è più nulla da fare, ma hanno svolto egregiamente il loro compito..
I Guerrieri del Caos caricano i Ghoul con il secondo Re Spettro che si erano frapposti in modo da evitare contro cariche.
Anche l’Altare da Guerra dichiara una carica, contro i Ghoul già ingaggiati, per provare a dare una mano ai Cavalieri. I
Predoni, essendo l’unica unità di Andrea non in mischia, avanzano ansiosi di aggregarsi alla pugna.
Nella fase magica Andrea tira un Doppio 6, ma l’unico incantesimo che può lanciare, essendo ingaggiato, è una Maledizione
del Tempo sull’unità di Scheletri al sicuro dentro la casa, agilmente dispersa dal mago di 4° di Daniele..
Nella fase di corpo a corpo il Cannone Infernale e i Predoni a Cavallo si liberano agilmente dei pochi Zombie rimasti come
da copione.
I Guerrieri del Caos di Khorne con le loro alabarde mietono Ghoul come grano maturo, subendo però qualche perdita ma
vincendo il combattimento.
Nel corpo a corpo centrale invece i fortissimi personaggi del Caos fanno sfracelli vincendo la mischia di 8 punti nonostante i
pochissimi modelli ingaggiati.
Turno 5
Quando il gioco passa nelle mani dei Vampiri, Daniele passa direttamente alla fase magica non avendo altro da fare. Grazie a
qualche evocazione “minore” e al classico Evocare l’Orda le unità di Ghoul crescono di nuovo di numero. Ma è quasi
impossibile resistere, e mentre l’unità di Ghoul centrale grazie alle rigenerazioni della Fossa dell’Ossario tiene botta i Ghoul a
destra crollano, non prima però di vedere Il Re Spettro Sigismondo togliersi di torno con un secco Colpo Mortale lo Stregone
di Andrea.
Turno 6
I Guerrieri del Caos, finalmente liberi, caricano sul fianco i Ghoul polverizzandoli mentre il Cannone Infernale si avvicina
senza uno scopo ben preciso.
Essendo morto il povero Golosh, non c’è nessuna fase Magica da effettuare, ma Andrea può ritenersi soddisfatto: ha fatto un
sacco di punti fino a questo momento.
Deciso a recuperare i punti persi, Daniele finalmente esce con il reggimento di Scheletri, cercando di ripetere la mossa laida
che precedentemente gli aveva permesso di caricare i cavalieri con un solo Ghoul, questa volta ai danni dei Fuerrieri del Caos
(ovvero schermo di Ombre e carica danzante spigolo contro spigolo di Scheletri).
Chiaramente prima di effettuare questa rischiosa mossa, vengono tolti tutti i PG tranne lo Stendardiere d’Armata che viene
posizionato nell’angolo opposto a quello di carica, per
avere un bel +1 ulteriore al risultato di combattimento
senza rischi (ammesso che la mossa riesca).
La partita termina comunque con una vittoria marginale dei Guerrieri del Caos.
CONCLUSIONI E ROSICATE
Daniele: Mannaggia, mannaggia! Bastava un 4+ su quei Cavalieri del Caos e si poteva pure pareggiare (vabbè, doveva anche
sbagliare un Tiro Salvezza il Tama…)
Che dire, mi aspettavo una partita molto in salita e così è stata, non ho alcuna maniera di ferire le corazzate armature del Caos
e ho dovuto ricorrere ad ogni mezzuccio per contenere la sconfitta..
Tsk… una sfida ad armi impari...
Orco Nero: Per un gioco cosi storico è necessaria una ricerca molto profonda, è stata dura la
documentazione?
Allora...riassumendo il più possibile: il motore del gioco sono i 12 gettoni AT che avete a disposizione
ogni Round per compiere tutte le vostre azioni (fino a un massimo di 6 per turno). Ogni Personaggio di
1-48Combat è gestito dalla propria personale carta, che mostra il tipo di azioni che esso può compiere,
determinate dalle sue caratteristiche e dall'arma che impugna. In più ogni Personaggio ha una
limitazione del numero di azioni che può compiere ogni Round...tradotto: in 1-48Combat non
incontrerete mail il classico avversario col personaggio "super-ultra-eroe" che può sbaragliare tutta la
vostra truppa da solo! Ogni Personaggio di 1-48Combat è a suo modo un eroe...ma un eroe con
caratteristiche umane!
Vediamo come riassumere i punti forti...Prima di tutto il regolamento: sta in una sola pagina (scaricabile
in 5 lingue qui: http://1-48combat.com/rules.htm)...lo impari in 5 minuti ed è pieno di azione e strategia
e divertimento (cosa che ritengo molto importante in un gioco!); lo potete giocare anche in uno spazio
ristretto (anche in 40x40cm, fino alla dimensione che preferite) e dentro ogni confezione (oltre al vostro
Personaggio!) trovate un sacco di cose...compreso un dettagliatissimo mini-diorama che funge da
copertura, un'esclusiva 1-48Combat.
Abbiamo davvero cercato di fare il massimo per far sentire a proprio agio sia i giocatori - mettendoli in
condizioni di giocare col minor investimento possibile, ma con un prodotto di qualità - che i negozianti,
che possono presentare un prodotto facile da gestire e coinvolgente già dai primissimi istanti.
Orco Nero: Qual è stata la parte più difficile da realizzare? E di cosa ne sei più orgoglioso
concluso il progetto?
Risposta unica per entrambe le domande: il regolamento! Non voglio usare la parola "difficile": è stata
certamente una sfida impegnativa, ma anche appassionante.
Altra cosa però di cui sono davvero orgoglioso, senza falsa retorica, è stata (ed è tutt'ora) la
collaborazione con Baueda: ho sempre avuto le idee chiare riguardo al progetto, ma vedere il proprio
lavoro migliorare e prendere nuova vita dopo ogni botta-risposta è qualcosa di davvero unico e
positivamente stupefacente. Spero quindi che chi si avvicina al nostro gioco, possa sentire tutta l'energia
e lo spirito che hanno dato vita a 1-48Combat così come oggi lo potete vedere...e giocare!
Orco Nero: A uno che vorrebbe cominciare a giocare, cosa gli consiglieresti, e dove potrebbe
reperirlo?
Orco Nero: quali sono i progetti futuri di 1-48 e a quale prossima fiera potremo venire a
provarlo?
Rispondo anche qui con un consiglio: continuate a seguirci tramite il nostro sito, dal quale potete avere
accesso al nostro gruppo...e non esitate a chiederci tutto quello he volete: saremo sempre ben lieti di
ripondere a tutti...sia sui nuovi progetti, che alle prossime manifestazioni nelle quali incontarci e giocare
assieme a voi!