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Andreas Giger
College of Music and Dramatic Arts
Louisiana State University
Baton Rouge, LA 70803
agiger1@lsu.edu
FIRENZE
DALLA STAMPERIA PIATTI
1820.
[-III-] INTRODUZIONE
SECONDA DOMANDA.
TERZA DOMANDA.
Molto sin qui si è detto e forse più di ciò che m' era
prefisso, a dimostrare la simiglianza fra il ritmo musicale,
ed il ritmo delle armoniche versificazioni. Possibile però!
sento interrogarmi, che nulla fra il ritmo dell' antica musica,
e delle versificazioni metriche non passasse di simiglianza?
E se cotai due ritmi eran da qualche canto simili, perchÈ
nemmen accennarlo? E se la loro simiglianza potesse in
alcuna maniera conformarsi a quella stessa dimostrata fra
la moderna musica, e le armoniche versificazioni, perchÈ
non far campeggiare lume sì vivo?
Inoltre da questi due primi tempi pari, uno però doppio dell'
altro, ne dovevano nascere due dispari: il piede dispari di
tre brevi, ed il piede dispari di tre lunghe. Siegue
Terenziano
QUARTA DOMANDA.
Risposta. Per le cose fin qui dette altra differenza fra i due
ritmi, poetico e musicale, non si ravvisa, che della sola
natura diversa degli elementi costituenti. Quello trae la sua
origine dal ritorno dei piedi, ovver dagli accenti sillabici,
questo dal ritorno degli accenti melodici: riuniscansi
insieme [-36-], si avrà un solo ritmo. Sono l' acqua marina e
la rugiada celeste, che al dir degli antichi
Di conchiglia nel sen madre feconda
Alfine in bianca perla si ritonda. Robert.
QUINTA DOMANDA.
Fino a che punto debbe e può adattarsi il primo al secondo?
[-42-]
Che scandalo è il sentir ne' sagri chiostri
Grugnir il Vespro, ed abbajar la Messa,
Ragghiar la Gloria, il Credo, ei Pater nostri.
. . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . .
E si sente per tutto a più potere,
Ond' è che ognun si scandalizza e tedia,
Cantar sulla ciaccona il Miserere.
E con stili da farse e da commedia
E gighe e sarabande alla distesa eccetera.
SESTA DOMANDA.
VII. DOMANDA
VIII. DOMANDA.
X. DOMANDA.
[-50-]
Il mille cento trentacinque nato
Fo questo tempio a Zorzi consecrato.
Fo Nicolao scolptore
E Glielmo fo l' autore.
la qual' iscrizione quantunque al chiarissimo Tiraboschi
(Storia della letteratura Italiana Tomo 3.) sembri di un'
epoca alquanto posteriore al 1135 pure il Quadrio, e
massime il Padre Ireneo Affò (Dizionario Poetico
Dissertazione Preliminare) la tengono per sicura ed
autentica. Chè se queste medesime prove, questi parti
immaturi di versificazione in tempi d' ignoranza sono
siffattamente regolari e col numero fisso di undici e di sette
sillabe, e cogli accenti disposti di quinta in quinta; ove sarà
che trovinsi delle colte Nazioni, cui una versificazione di
sole rime possa esser piaciuta?
XI. DOMANDA
TREDICESIMA DOMANDA.
QUATTORDICESIMA DOMANDA.
QUINDICESIMA DOMANDA.
SEDICESIMA DOMANDA.
Conclusione.
Questi elementi per le cose fin qui dette in risposta alle X.,
e XIII. domande non sono sufficienti a costituire una vera
versificazione. Imperciocchè, [-68-] per la risposta alla II.
domanda, ed alla IX. vi manca la successione armonica dei
piedi, o vogliam dire degli accenti, dalla quale nasce il
ritmo delle vere versificazioni. Di fatto i Francesi non danno
regola veruna per la successione delle penultime sillabe
delle parole femminine, e delle ultime sillabe di tutte le
altre parole, le quali sillabe noi chiamiamo accentuate; ma
che a molti Francesi rimane in libertà di appellare come più
loro aggrada, non volendo muover lite su questo. Il fatto
sta, che cotali sillabe (noi diremmo accenti) trovansi ne'
loro versi irregolarmente e capricciosamente disposte. Un
emistichio ha per caso le ridette sillabe o accenti in un
cotal ordine; il seguente emistichio in un altro diverso: il
terzo lo cambia ancora: il quarto non si adatta ai
precedenti; il quinto è loro difforme eccetera. Questa è una
successione priva affatto di ordine, di simmetria, di
numero, di proporzione, di ritmo; e che senza assuefarvi
dall' infanzia l' orecchio non può tollerarsi.
Giuseppe Baini