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EDIFICI ESISTENTI
Decreto del
Ministero delle
14-01-2008: “Norme tecniche per le costruzioni”
Infrastrutture e dei
trasporti
01-10-2004: “Eurocode 1 – Actions on structures –
UNI-EN 1991
Part 1-2: General Actions – Actions on structures
Parte 1-2 exposed to fire”
27-10-2005: “Eurocode 4 - Design of Composite
UNI-EN 1994
Steel and Concrete Structures – Part 1-2: General
Parte 1-2 Rules- Structural Fire Design”
Introduzione
L’analisi semplificata per singoli elementi non consente però di cogliere
La risposta all’incendio l’effettiva risposta
delle strutture della struttura
composte è, pertanto, principalmente
Igovernata
principali fenomeni trascurati
dalle forze e dagli sono:
spostamenti indotti dall’azioni termiche in
-configurazioni
effetti delle dilatazioni
di grandie spostamenti
curvature termiche
e non impedite
solo dal dai vincoli termico dei
degrado
-materiali.
configurazione deformata nell’ambito dei grandi spostamenti
- non-linearità geometriche e meccaniche
- ridistribuzione globale delle sollecitazioni
Test d’incendio condotti su strutture in scala reale – Cardington (UK)
Effetto Membrana
Instabilità locali
Quadro Normativo vigente
La progettazione in caso d’incendio, secondo le attuali norme tecniche può
essere condotta secondo le seguenti procedure di calcolo:
Metodi Tabellari Tabelle riportate nell’EC4
Metodi Semplificati Calcolo plastico delle resistenze
Modelli Avanzati Analisi agli elementi finiti
NTC 2008: Si deve tener conto degli effetti delle sollecitazioni iperstatiche
dovute alle dilatazioni termiche contrastate a meno che non sia
riconoscibile a priori che esse sono trascurabili o favorevoli o siano
implicitamente tenute in conto nei modelli semplificati e conservativi di
comportamento strutturale in caso d’incendio.
SOMMARIO
Analisi strutturale con modelli di calcolo avanzati per la
valutazione degli effetti delle sollecitazioni iperstatici
indotte dalle deformazioni termiche impedite
- Analisi globali di telai multipiano in struttura composta acciaio-cls, al
variare della zona sismica, dello scenario d’incendio, della tipologia di trave.
M + = N ⋅v > 0
M − = N ⋅v < 0
EFFETTI DELLA TEMPERATURA SU TRAVI INFLESSE IN C.A.
Schemi isostatici: Riduzione di resistenza.
Schemi iperstatici: Riduzione di resistenza a momento positivo e
variazione delle sollecitazioni per la dilatazione termica impedita.
Emidio Nigro
Influenza dello schema statico
Influenza dello schema statico
CERNIERA - CERNIERA
600
400
200
Tempo [min]
0
0 30 60 90 120 150 180
SCENARIO 1 SCENARIO 2
Analisi termiche delle sezioni
HE 260 B HE 240 B
HE 500 B HE 280 B
Analisi globale della struttura
Telaio con travi non rivestite progettato in zona sismica 2 sottoposto allo scenario d’incendio 1
(curva di incendio ISO834)
0 min
t = 31
13 min
2000 800
Sforzo Normale [kN] Momento Flettente [kNm]
Trave centrale Piede colonna esterna
1500 400
1000 0
Tempo [min]
500 Trave esterna -400 Piede colonna
Testa colonna centrale centrale
Tempo [min]
0 -800
Testa colonna esterna
-500 -1200
0 5 10 15 20 25 30 35 40 0 5 10 15 20 25 30 35 40
Analisi globale della struttura
Telaio con travi rivestite progettato in zona sismica 2 sottoposto allo scenario d’incendio 1
(curva di incendio ISO834)
2000 t = 57.2
35
0 min
min
min
M [kNm]
500
M [kNm] 0 min
27 min
t = 53.8 min
78
0 min
t = 162min
min
1500 1000
Sforzo Normale [kN] Momento Flettente [kNm]
Piede colonna esterna
Trave centrale 500
1000
0
500
-500
Trave esterna Piede colonna centrale
0
-1000 Testa colonna esterna
Testa colonna centrale Tempo [min]
Tempo [min]
-500 -1500
0 25 50 75 100 125 150 175 200 0 25 50 75 100 125 150 175 200
Analisi globale della struttura
Analisi per sottostrutture
L’obiettivo dell’analisi per sottostrutture è quello di cogliere la risposta strutturale in caso di
incendio dell’intero organismo strutturale attraverso la modellazione di parti significative
della struttura allo scopo di diminuire l’onere computazionale.
Sottostruttura b1
Sottostruttura b2
Analisi per sottostrutture
SCENARIO DI INCENDIO 2
Momento resistente
1800 Momento
Momento resistente
resistente
800 Momento Momento sollecitante
Momento sollecitante
2400
Momento
MomentoFlettente [kNm]
Flettente [kNm]
600
Momento
Momento resistente
resistente
1800
Momento sollecitante
Momento
negativo
sollecitante
400
1200 t ==111
NSd min kN
592.20
1200 200
Momento Flettente [kNm]
600
Momento Flettente [kNm]
2400
Momento Flettente [kNm] 600 2400
Momento Flettente [kNm]
2400
Momento Flettente [kNm]
800
Momento resistente
Momento sollecitante
Momento resistente
Momento sollecitante
1800
Momento resistente
Momento
1800 Riserva di resistenza
Momento resistente 1800
Momento resistente
Momento
negativo Momento sollecitante
sollecitante
400
t = 111 min 1200 NSd = 592.20 kN 1200 1200
NSd = 592.20 kN
Tempo [min]
N = 1157.40 kN Sd
t = 180 min
400 00
200
600
Riserva di resistenza
600
Riserva di resistenza
600 Tempot = 120
[min]
min
0
Tempo [min]
0
Tempo [min]
0
00 0
40
40 80
80 120
1200 160
160 200
Tempo [min]
Tempo [min] Tempo [min]
0 40 80 120 160 200 0 40 80 120 160 200 0 40 80 120 160 200 0 40 80 120 160 200 0 40 80 120 160 200
Conclusioni
Prestazioni in caso di incendio:
le strutture composte presentano una resistenza al fuoco intrinseca alla tipologia strutturale, fornita
dell’elevata inerzia termica del calcestruzzo.
Capacità di ridistribuzione delle sollecitazioni:
significative riserve di resistenza possono essere evidenziate rimuovendo l’ipotesi di piccoli spostamenti:
infatti le analisi effettuate mostrano che, durante l’incendio, la struttura riesce a sopportare il carico
anche grazie a configurazioni d’equilibrio nei grandi spostamenti, con sviluppo del cosiddetto “effetto
catena”.
Importanza degli effetti iperstatici e delle sollecitazioni indotte:
infatti, le due strutture manifestano tempi di collasso in condizioni di incendio non molto dissimili,
nonostante la differente sovraresistenza delle colonne (gerarchia delle resistenze e stato limite di
danno). Il risultato che il telaio avente sezioni meno resistenti (zona 4) manifesti un tempo di esposizione
al fuoco quasi uguale a quello del telaio con le sezioni più resistenti (zona 2) è legato all’entità delle
sollecitazioni prodotte dalle dilatazioni termiche impedite, che risultano più levate nel caso del telaio
con colonne più rigide.
Analisi per sottostrutture:
l’affidabilità delle analisi per sottostrutture è dipendente dalle scelte effettuate nella definizione della
sottostruttura stessa. Particolarmente significativo è il caso delle sottostrutture b2 e c2 dello scenario
d’incendio 2, per le quali la presenza del vincolo traslazionale orizzontale nei nodi I ed N tende a
consentire uno sviluppo più ampio dell’effetto catena sulla trave riscaldata con conseguente
sopravvalutazione della durata di resistenza al fuoco della struttura.
Analisi semplificate per singoli elementi:
L’analisi per singoli elementi, che non tiene in conto le sollecitazioni che nascono per effetto delle
dilatazioni termiche impedite, può portare a risultati conservativi con scenari di incendio più
compartimentati, in cui tali effetti sono meno importanti. Invece risulta a svantaggio di sicurezza nel
caso di scenari più coinvolgenti, in cui gli effetti iperstatici non sono trascurabili.
EFFETTI DELL’INCENDIO SU
STRUTTURE IN ACCIAIO ED
ACCIAIO-CALCESTRUZZO
INCENDIO REALE DI UN EDIFICIO DI ACCIAIO
15
0
12
-10
9
-20 7
-30
6
-40
5
-50
-60 4.5
-70
-80 4
-10.0-0.0
-90
-100
-20.0--10.0
-30.0--20.0
-40.0--30.0
3.5
Solette composte acciaio-calcestruzzo:
0.00 -50.0--40.0 3
2.25
-60.0--50.0
-70.0--60.0 2
grandi spostamenti e sviluppo dell’effetto
-80.0--70.0
4.50 -90.0--80.0
-100.0--90.0 1
“membrana”.
6.75
0
9.00
PROVA INCENDIO SU EDIFICIO IN CARDINGTON (UK)
D2 E2
D1 E1
D2 E2
D1 E1
PROVA INCENDIO SU EDIFICIO IN CARDINGTON (UK)
Temperatura nelle connessioni interne (trave-trave)
Fin plate
Beam low er flange (mid-span)
Temperature, °C
fin-plate (4th bolt-row )
D2 E2 fin plate (1st bolt row )
4th bolt-row
1000
3rd bolt-row
1st bolt-row
800 Beam w eb
600
N
400
D1 E1
200
448
442
445
443
446
449
120
PROVA INCENDIO SU EDIFICIO IN CARDINGTON (UK)
Temperatura nelle connessioni di bordo (trave-colonna)
Header plate
Temperature, °C
D2 E2 Beam low er flange (mid-span)
Plate (4th bolt-row )
plate (1st bolt-row )
1000
4th bolt-row
1st bolt-row
2nd bolt-row
800
N
600
D1 E1
400
460 13 454
457
15 455
200
461 11
17
100 458
50 456 Time, min
459 0
462 9 19
0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150
Thermocouples (TC)
TC + HSG in Bolt
HT Strain Gauges (HSG)
PROVA INCENDIO SU EDIFICIO IN CARDINGTON (UK)
Osservazioni derivanti dall’esame della sperimentazione
Sperimentazione su singoli elementi: i metodi di calcolo a freddo
possono essere sostanzialmente estesi al calcolo delle strutture in
caso di incendio, salvo tener conto della ovvia riduzione di
resistenza degli elementi strutturali
Importanza della sperimentazione su strutture complesse: le
condizioni vincolari e le sollecitazioni variano durante l’incendio;
l’iperstaticità strutturale consente di avere grandi deformazioni,
senza tuttavia collasso strutturale.
Effetto membrana nelle solette.
Collaborazione travi-impalcato.
Vulnerabilità colonne senza protezione.
Connessioni trave-trave e trave-colonna.
INCENDIO DEL NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA DI NAPOLI
INCENDIO DEL NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA DI NAPOLI
INCENDIO DEL NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA DI NAPOLI
PROVA INCENDIO SU IMPALCATO COMPOSTO (CTICM)
PROVA INCENDIO SU IMPALCATO COMPOSTO (CTICM)
DANNI PRODOTTI DALL’INCENDIO
IN STRUTTURE DI
CALCESTRUZZO ARMATO
DANNI PRODOTTI DALL’INCENDIO