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SOMMARIO
Biologia e Allenamento Metodologia Storia e cultura
- Tecnica e didattica
99
- Nutrizione

6 40 Marco Martini
Dorando Pietri e Girardengo
Enrico Arcelli, Serena Martegani, Analisi della tecnica
Elena Casiraghi (sequenza fotografica): ostacoli
Pollo, verdura e cioccolato amaro Formazione continua
per il mezzofondista - Scuola e giovani

- Fisiologia
44 102
12 Hans Katzenbogner
Convegni, seminari, workshop /
Articoli di tecnici: F. Angius,
Piccoli cartoni, grandi possibilità
Lorenzo Pugliese, Gaspare Pavei, specializzazione morfo-funzionale e
Simone Porcelli, Mauro Marzorati, regime motorio specifico. G.Garilli,
- Tecnica e didattica
Matteo Bonato, Antonio La Torre prospettive psicologiche sul tema del
Prestazioni di resistenza negli atleti
master: fattori fisiologici limitanti la 55 fallimento nella prestazione del
giovane atleta / Dalla letteratura
prestazione e consigli per internazionale – Sintesi di articoli
Claudio Quagliarotti, Antonio
l’allenamento scientifici: “Modello per la
La Torre, Maria Francesca
Piacentini, Vincenzo De Luca determinazione dei valori istantanei
- Biomeccanica
Differenze ed analogie nelle gare della velocità ed accelerazione media

25 degli ostacoli alti - studio statistico


sui top atleti degli ultimi 50 anni
ed istantanea per sprinter dei 100m.“/
Effetti del tapering con carichi leggeri
Milan Čoh, Milan Žvan e pesanti nelle prestazioni dei lanci in
Speciale project work- Allenatori Specialisti
Differenze tra velocisti di élite e atletica leggera / Test sportivo-motori
sub-élite nelle variabili cinematiche
e dinamiche dei salti pliometrici
62 – una possibilità o un rischio? /
Influenza della profondità dello squat
Stefano Serranò sulle prestazioni di salto / Rassegna
Metodologia Ciclo mestruale e allenamento: bibliografica
cosa fanno gli allenatori italiani e
- Tecnica e didattica una proposta metodologica per
saltatrici in estensione Rubriche
32
Gennaro Spina, Antonio La Torre,
72 • Recensioni
• Abstract (in italiano, in inglese)
Giorgio Carbonaro, Maria Francesca • Attività editoriali
Umberto Pegoraro
Piacentini Studio e analisi comparazione
Ruolo dell’acrobatica neIla del coefficiente di resistenza
preparazione dei saltatori con l’asta specifica nei 400 metri

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Ciao Enrico
È deceduto il 30 giugno in Sardegna,
dove si trovava in vacanza, Enrico Arcelli

Enrico Arcelli era nato a Milano il 5 marzo del Pur essendo medico, pensiamo che il merito prin-
1940. Laureato in Medicina e Chirurgia e specia- cipale di Enrico Arcelli sia stato quello di aver con-
lizzato in Medicina dello Sport ed in Scienza del- tribuito nel mondo che più ha amato, l’atletica leg-
l’Alimentazione e Dietologia. gera, a sviluppare l’allenamento delle specialità di
resistenza, partecipando in maniera determinante
L’impegno nello sport è stata la sua filosofia di alla ideazione e alla crescita di una vera e propria
vita, avendo iniziato a praticare l’atletica leggera metodologia, attraverso un’azione ed uno stimolo
come atleta, velocista che poi ha profuso molto del culturale continui e nel promuovere costantemen-
suo impegno nelle discipline di resistenza. Infatti al- te e favorire il confronto tra i tecnici su queste te-
l’atletica si è dedicato fin da giovanissimo come tec- matiche.
nico ed è stato responsabile federale (quello che oggi In tal senso è stato uno dei più importanti, e se
chiameremmo Advisor) del mezzofondo, del fondo permettete, anche uno dei pochi, personaggi che
e della marcia, tra gli anni ’70 e ’80, gli anni migliori ha avuto l’intuizione di mettere le proprie conoscenze
di queste discipline in Italia. di studioso al servizio della pratica di campo,
avendo maturato lui stesso esperienze come atle-
Enrico Arcelli è conosciuto nel mondo esterno al- ta e come tecnico federale.
l’atletica come colui che ha dato un nuovo volto alla Mentre spesso si avvertiva, specie tra i tecnici,
figura del preparatore atletico nel calcio. Ed è sta- la difficoltà di utilizzare i risultati della ricerca scien-
to consulente della Juventus, del Chelsea, del Mi- tifica e, nello stesso tempo, il mondo della scienza,
lan e dell’Inter oltre ad essere impegnato a porta- e quello accademico in particolare, aveva difficoltà
re la sua competenza in tanti sport, come il ciclismo, a comprendere quali potessero essere gli spunti per
lo sci, la vela, il basket e l’hockey. risolvere e codificare le problematiche fondamentali
dell’allenamento, Enrico Arcelli, in gran silenzio ed
Così come è stato apprezzato per 24 libri pubbli- umiltà, grazie ai suoi modi gentili, è stato uno dei pri-
cati in Italia e anche in diversi paesi stranieri, tra cui mi artefici nell’avvicinare la scienza dello sport alla
"Correre è bello" e altri ("Calcio: preparazione atletica"; pratica da campo. In questo senso rimane emble-
"La maratona: allenamento e alimentazione"; "Che co- matico ed unico nel genere il suo libro “Che cos’è
s'è l'allenamento") tradotti anche in cinese e in russo. l’allenamento”.

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Arcelli ( 1965) è stato il primo (sicuramente in Ita- zo di cercare – nel suo vasto sapere - risposte ai bi-
lia) a sostenere che per comprendere meglio l’alle- sogni quotidiani di chi ogni giorno sul campo affronta
namento, l’effetto dei diversi mezzi e metodologie le diverse “sfide” dell’allenamento.
di allenamento, bisognasse partire dalla fisiologia. Questo è stato uno dei suoi principali meriti ma-
Per primo ha trattato il tema della potenza lipidi- turati con l’atletica, ma che ha poi esportato anche
ca (1993), ha mostrato come fosse vantaggioso il col- attraverso esperienze in altri sport. E per l’atletica
legamento alla fisiologia nella scelta dei mezzi di al- come per le altre discipline sportive si è sempre pro-
lenamento, proponendone di nuovi, oltre a sugge- digato nel favorire la crescita professionale e culturale
rire di allenarsi con poco glicogeno nei muscoli. di numerosi giovani, tecnici e studenti, grazie alla sua
signorilità e disponibilità a dare consigli a chiunque
Era un coraggioso Enrico, un pioniere dallo ne chiedesse.
sguardo lungo e attento. Tecnici di altissimo livello,
come Luciano Gigliotti, ne ricordano la costante di- Negli ultimi anni è stato professore associato di
sponibilità, l’attenzione alle istanze dei tecnici, lo sfor- "Metodi e didattiche delle Attività sportive" presso
la Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli
Studi di Milano. Dal 2013 è stato membro del Co-
mitato Scientifico della FIDAL, al quale ha dato un
grande contributo come docente in diversi conve-
gni internazionali ed anche con la pubblicazione di
schede sintetiche sull’alimentazione inviate dai re-
sponsabili federali ai migliori giovani atleti ed ai loro
tecnici.
Ci piace ricordarlo proprio nella sua ultima visita
al mondo dell’atletica, in occasione della Run-fest e
del Golden Gala, nel mese di giugno, quando ha pre-
sentato il suo ultimo testo, edito dal Centro Studi fe-
derale, e scritto con il suo giovane collaboratore Ste-
fano Righetti, “l’alimentazione nel mezzofondo, nel
fondo e nella marcia”. Un titolo che racchiude for-
se le sue principali passioni personali e culturali.

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S
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biologia e allenamento
nutrizione

Pollo, verdura e
cioccolato amaro per
il mezzofondista
Enrico Arcelli1, Serena Martegani2,
Elena Casiraghi3
1MD, medico dello sport e dietologo
2MD, medico dello sport
3PhD, specialista in alimentazione e integrazione dello sport

Riassunto:
In discipline dell’atletica, come le corse dai 400 m ai 5000 m, nelle quali è importante l’apporto
energetico sia lattacido che aerobico, può essere utile abbinare all’allenamento, un’alimentazione
che comprenda la carne di pollo (che apportando una discreta quantità di beta-alanina, favorisce –
in abbinamento all’allenamento specifico – un aumento della carnosina, ossia del tampone più effi-
cace fra quelli interni alle fibre), le verdure e il cacao. Questi ultimi due alimenti stimolano la “bioge-
nesi mitocondriale”, ossia la formazione di nuovi mitocondri, a livello della muscolatura che interviene
nel gesto specifico della corsa e nel miocardio; inoltre migliora il flusso ematico. Tutto questo favo-
risce la produzione di energia aerobica. L’utilizzo abituale di pollo, verdura e cacao in corrisponden-
za dell’allenamento fa sì che aumentino gli effetti favorevoli dell’allenamento stesso.

Le diverse discipline dell’atletica leggera hanno gara. Le componenti lattacide, a loro volta, sono
caratteristiche fisiologiche molto differenti: questo preponderanti nei 400 m, ma hanno un ruolo tut-
fa sì che alcune particolari necessità nutrizionali non t’altro che trascurabile – sia pure calante con l’au-
siano comuni a tutti gli atleti di questo sport, ma mento della distanza -- anche nelle corse sulle
soltanto ad alcuni di loro (si veda la Tabella 1). distanze più lunghe (Arcelli e Franzetti, 2014 b).
In questo articolo, per esempio, si vogliono in- Ai corridori che gareggiano nelle prove dai 400
dicare alcuni consigli per l’alimentazione peculiari m ai 5000 m, dunque, possono senza dubbio es-
per i corridori della velocità prolungata (400 m) e sere consigliati questi cibi, da prendere d’abitudi-
del mezzofondo, in particolare di quello dagli 800 ne e, soprattutto, in concomitanza con certe sedute
m fino ai 5000 m. In tutte queste discipline, sono di allenamento: pollo, verdure e cacao non tratta-
importanti sia gli aspetti aerobici sia quelli lattacidi. to (o, in subordine, cioccolato amaro). Si cercherà
Per quello che riguarda i primi, nei 400 m, ad alto qui di dimostrare, infatti, che il consumo di ciascu-
livello, essi contribuiscono per circa un quarto al- no di questi tre alimenti consente di ottenere un mi-
l’apporto dell’energia (Arcelli e Franzetti, 2014 a), glioramento delle capacità prestative un po’
mentre nelle prove di mezzofondo intervengono in maggiore di quello che si otterrebbe con il solo al-
quantità crescenti con l’aumento della distanza di lenamento.

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Il pollo e la carnosina ni prodotti della pesca), si trova sempre pochissima
beta-alanina negli alimenti e, soprattutto, il nostro
Durante una gara di 400 m o di mezzofondo, nei organismo ne riesce a fabbricare pochissima.
muscoli del corridore si produce una grande quan- Del tutto verosimilmente è questo il motivo per il
tità di acido lattico, dissociato per la quasi totalità quale, secondo alcuni studiosi (Kendrik et al., 2008),
in ione H + e ione La-. Quando lo ione H+ arriva a nei nostri muscoli, dopo allenamento lattacido, non
determinate concentrazioni in una data fibra, ossia si produce carnosina (o se ne produce in quantità
raggiunge quello che è chiamato “pH critico”, ten- molto limitata) nel caso che il muscolo stesso non
de a mandarla “fuori uso” (Arcelli e Franzetti, 2014 possa disporre di beta-alanina. Per questo motivo,
b). Gli ioni H+, ad ogni modo, vengono contrastati è utile fornirla al nostro corpo, consumando la car-
innanzitutto dalla presenza nelle fibre muscolari dei ne di pollo che ne contiene una discreta quantità. Il
tamponi. il più importante dei quali è la carnosina. momento più adatto di assumerla è in corrispon-
Essa è costituita da due aminoacidi: l’istidina e la denza degli allenamenti lattacidi, vale sia nei pasti
beta-alanina. Il primo è un aminoacido che si trova che precedono sia in quelli che seguono la seduta,
sempre nelle proteine che consumiamo e che, es- per esempio nel pranzo e nella cena se l’allena-
sendo “non essenziale” il corpo stesso non ha dif- mento in questione si svolge nel pomeriggio. Non
ficoltà a fabbricare nelle quantità necessarie. Per la è possibile fornire dati sui quantitativi (secondo le
beta-alanina, invece, non è così; mentre l’alfa-ala- nostre conoscenze, non sono presenti in letteratu-
nina costituisce il 4-7% in peso delle proteine delle ra), ma si può ritenere che una porzione di circa 120
carni (anche un po’ di più se ci si riferisce ad alcu- g di pollo possa essere sufficiente.

DISCIPLINE INTERESSATE TIPO DI ALIMENTAZIONE


Sprint, ostacoli, lanci e salti Alimentazione per migliorare la forza, soprattutto a base di cibi
proteici, assunti con un determinato timing per ottenere
il massimo miglioramento della forza a parità di allenamento
Dai 400 m ai 5000 m Alimentazione per ridurre gli effetti negativi dell’acido lattico
Mezzofondo, fondo, marcia Alimentazione da seguire per fare sì che, a parità di allenamento
compiuto, sia maggiore la biogenesi mitocondriale
Mezzofondo, fondo e marcia Alimentazione per l’anemia da carenza di ferro e, in particolare,
(specie per le atlete) per evitare le ricadute
Fondo e marcia Alimentazione prima della gara (soprattutto per aumentare il
glicogeno muscolare) e durante la gara (per prevenire le crisi)
Per tutti gli atleti che si allenano Alimentazione “antinfiammatoria” per ridurre il rischio di infortuni
a lungo e di frequente oppure che
tendono a infortunarsi di frequente
Corsa, marcia e salti Alimentazione per dimagrire senza perdere né massa muscolare,
né efficienza
Prove multiple Alimentazione per recuperare più in fretta dopo la prima giornata,
ma anche fra una prova e l’altra

Tabella 1 – Ecco alcune caratteristiche che può avere l’alimentazione di chi pratica atletica leggera, a seconda della
gara che effettua. Da Arcelli (2014).

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I nitrati – una volta assorbiti – dal sangue vanno nel-
le ghiandole salivari, dalle quali tornano in bocca con
la saliva; qui – per azione dei batteri saprofiti presenti
sulla lingua (Duncan et al, 1995; Govoni et al, 2008)
– si trasformano in nitriti che, una volta assorbiti, van-
no in tutto il corpo, fra cui nei muscoli. Durante l’al-
lenamento, proprio nelle fibre muscolari impegnate
nello sforzo (Arcelli e Franzetti, 2012), quando in es-
se arriva poco ossigeno o/e si produce acido lattico
(dunque quando si supera la soglia anaerobica), dai
nitriti si forma ossido nitrico. Fra gli altri effetti positi-
vi, l’ossido nitrico determina la “biogenesi mitocon-
driale”, ossia la formazione di muovi mitocondri, i
corpuscoli nei quali – combinandosi l’ossigeno con
il glucosio e, nelle andature più lente, quali quelle del-
la mezza maratona e della maratona, anche con i
grassi - si crea l’energia (ATP) utilizzata dai muscoli
per lavorare. Quanto più mitocondri ci sono nei mu-
scoli utilizzati nella corsa, tanto maggiore è la per-
centuale dell’ossigeno (fra quello che arriva ai muscoli
stessi) che può essere utilizzato, tanto maggiore è la
quantità di ATP che può essere messo a disposizio-
ne dei muscoli per ogni secondo e, a parità di tutto
il resto, tanto più elevata può essere la velocità di cor-
sa su una data distanza.
È dunque importante mangiare d’abitudine ver-
dure in buona quantità in ciascun pasto principale
e, in particolare, anche più di 200 grammi nei pa-
sti che precedono gli allenamenti in cui si arriva al-
la soglia anaerobica o la si supera. Fra le altre cose,
le verdure forniscono all’atleta anche altri impor-
La verdura e i mitocondri tanti benefici, oltre a quello appena indicato.
Ciò che i corridori dei 400 m, del mezzofondo,
Le verdure (soprattutto lattuga, spinaci, coste, bie- ma anche del fondo e della marcia, non devono fa-
te, altri tipi d’insalata e di ortaggi a foglia, ma anche re (nonostante le pubblicità), è usare i colluttori; es-
le barbabietole rosse e, in concentrazioni comunque si, uccidendo i batteri “buoni”, interrompono il ciclo
non trascurabili, altri ortaggi non a foglia) contengo- che dai nitrati delle verdure porta fino alla biogenesi
no nitrati (Santamaria, 2006); si veda la Tabella 2. mitocondriale.

LE VERDURE RICCHE DI NITRATI:


• HANNO I VALORI MAGGIORI:
lattuga, spinaci, barbabietole rosse, coste, rucola, sedano, rape, crescione, rapanello.
• HANNO VALORI ALTI:
finocchio, indivia, scarola, cavolo, porro, prezzemolo, cicoria.

Tabella 2 – Ecco quali sono le verdure ricche di nitrati.

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Il cacao e i mitocondri stesso (West et al., 2014); in seguito all’assunzione
acuta dei flavanoli, si ha una vasodilatazione che è
I polifenoli del cacao, ossia i flavanoli, sono mol- massima dopo due ore (Balzer et al., 2008).
to utili agli atleti, non soltanto perché riducono lo Si può dire che, in pratica, a parità di allena-
stress ossidativo (Davison et al., 2012), ma perché mento aerobico effettuato, i miglioramenti ottenu-
anch’essi – con un meccanismo un po’ diverso da ti sono di maggiore entità se si assume cacao
quello dei nitrati delle verdure, ma sempre attraver- (Panneerselvam et al., 2013). In un certo senso, i
so la sintesi di ossido nitrico nelle fibre muscolari im- flavanoli del cacao “simulano” gli effetti dell’alle-
pegnate nello specifico impegno (nel nostro caso namento, dal momento che sono in grado di de-
nella corsa) – stimolano la biogenesi mitocondriale. terminare una parte degli effetti migliorativi ottenibili
Essa avviene non soltanto a livello dei muscoli sche- con l’allenamento; essi, inoltre, riducono gli effet-
letrici (Watanabe et al., 2014), ma anche nel mio- ti peggiorativi determinati dal deallenamento (Hüt-
cardio (Panneerselvam et al., 2013). I flavanoli, inoltre, temann et al., 2012). Sono dunque utilissimi agli
determinano un aumento del flusso ematico, del dia- atleti che, per un infortunio o per una malattia, de-
metro basale delle arterie e del picco del diametro vono rimanere inattivi.

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I flavanoli del cacao sono molto amari; la lavo- La tabella 3 riporta i consigli che è bene che se-
razione “all’olandese” prevede l’utilizzo di sostan- gua il corridore che fa gare dai 400 m ai 5000 m.
ze fortemente alcalinizzanti che riducono il sapore Queste regole valgono anche per tutte le altre pro-
amaro, ma che distruggono la maggior parte dei ve cicliche della durata da alcune decine di secon-
flavanoli (Fernández-Murga et al., 2011). Nel cioc- di a poche decine di minuti, come quelle di nuoto,
colato amaro, dunque, c’è come massimo il 20% ciclismo su pista, pattinaggio su ghiaccio, patti-
dei flavonoli presenti nel cacao non trattato; nel naggio a rotelle, canottaggio e canoa. Ma valgono
cioccolato al latte ce n’è circa il 30% di quelli del altresì per i giochi di squadra in cui contano sia l’ap-
cioccolato amaro e in quello bianco non ce ne so- porto del meccanismo lattacido, sia di quello ae-
no. Gli effetti acuti di cui si è parlato si possono ot- robico. Nelle discipline nelle quali non conta il
tenere con 200 mg di flavanoli (Grassi et al., 2015), meccanismo lattacido, ma ha un ruolo fondamen-
quanti se ne trovano in pochi grammi di cacao non tale quello aerobico (mezza maratona e maratona
trattato o in almeno 20-25 g di cacao amaro che, nell’atletica; ciclismo su strada, triathlon, gare lun-
oltre al resto, fornisce grassi e calorie. ghe di mountain bike, nuoto di fondo, …) non è al-
Per gli atleti di altre discipline in cui contano sia trettanto importante assumere d’abitudine il pollo,
l’apporto energetico lattacido sia quello aerobico. in ogni caso un alimento proteico con tanti pregi.

Se pratichi le prove di corsa dai 400 m ai 1500 m e vuoi ottenere miglioramenti prestativi maggiori,
a parità di allenamento effettuato, puoi fare così:
• mangia d’abitudine pollo e, in particolare, consumalo nel pranzo e nella cena delle giornate in cui fai
l’allenamento lattacido;
• mangia d’abitudine, in ogni pasto principale, una buona quantità di verdure (specie spinaci, coste, bie-
tole, insalata di vario tipo, barbabietola rossa e così via), ma soprattutto mangiane almeno 200 g prima
di ogni seduta in cui superi la soglia anaerobica; non usare colluttori;
• assumi d’abitudine una bevanda ottenuta con cacao non trattato (oppure almeno 20-25 g di cioccola-
to amaro) due ore prima di ogni allenamento in cui superi la soglia anaerobica o prima di una gara.

Questi stessi consigli valgono anche:


• per tutte le gare cicliche di durata simile (da alcune decine di secondi a poche decine di minuti) del
nuoto, del ciclismo su pista, del pattinaggio su ghiaccio o a rotelle, del canottaggio e della canoa;
• per i giochi di squadra.

Tabella 3 – Consigli che è bene che segua chi pratica gare di corsa dai 400 m ai 5000 m e che voglia ottenere, a pa-
rità di allenamento effettuato, un miglioramento prestativo di entità un po’ maggiore di quello raggiungibile con il so-
lo allenamento.

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Bibliografia
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Introduzione

S
1-4/2014

In accordo con l’International Amateur Athletic


biologia e allenamento
Federation (IAAF) e con le regole della World Ma-
fisiologia
ster Athletics (WMA), gli atleti master sono uomini
e donne di età superiore ai 35 anni che continua-
Prestazioni di resistenza no ad allenarsi e a gareggiare a scopo ricreativo o
competitivo per tutta la vita. Negli ultimi anni il nu-
negli atleti master: mero degli atleti master è in costante aumento e si
è assistito a un crescente interesse per il migliora-
fattori fisiologici mento delle loro prestazioni1. Ai primi World Master
Games di Toronto (Canada) nel 1985 hanno ga-
limitanti la prestazione reggiato 8.305 atleti in 22 discipline, mentre in quel-
li del 2013 a Torino hanno partecipato più di
e consigli per 25.000 atleti in 28 eventi. Per quanto riguarda la ma-
ratona, gli atleti con un’età superiore ai 40 anni che
l’allenamento sono riusciti a completarla negli USA sono stati
37.180 nel 1980 (circa il 26% di coloro che hanno
terminato una maratona), raggiungendo i 254.270
Lorenzo Pugliese1, Gaspare Pavei2, Simone nel 2013 (circa il 47% dei classificati negli USA)2.
Porcelli1, Mauro Marzorati1, Matteo Bonato3, Quest’aumentata partecipazione ha permesso inol-
Antonio La Torre3 tre un impressionante miglioramento delle presta-
1 Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare, Consiglio Na- zioni in alcune competizioni dell’atletica leggera,
zionale delle Ricerche, Segrate, Italia dove atleti master con più di 60 anni hanno effet-
2 Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Tra- tuato delle prestazioni migliori rispetto ai vincitori dei
pianti, Università degli Studi di Milano, Italia primi Giochi Olimpici di Atene 1896 (tabella 1).
3 Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università Queste eccezionali doti atletiche non solo han-
degli Studi di Milano, Italia no affascinato il pubblico generale, ma anche gli

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Disciplina Record Olimpico effettuato durante Attuali record master migliori
i primi Giochi Olimpici di Atene 1896 dei record olimpici di Atene 1896
100 m (s) 12.0 11.7 (61 anni)
200 m (s) 22.2 22.1 (46 anni)
400 m (s) 54.2 53.9 (63 anni)
800 m (min:s) 2:11.0 2:19.4 (60 anni)
1500 m (min:s) 4:33.2 4:27.7 (60 anni)
Maratona (h:min:s) 2:58:50 2:54:50 (73 anni)

Tabella 1 – Confronto tra i vincitori dei Giochi Olimpici di Atene del 1896 nelle discipline dell’atletica leggera e gli at-
tuali record mondiali master (da ESPN e World Masters Record, modificata)

L’obiettivo principale di questa revisione della let-


teratura è di analizzare quali sono i fattori che cau-
sano la diminuzione delle prestazioni con l’invec-
chiamento. In secondo luogo saranno proposte di-
verse metodologie di allenamento che gli atleti ma-
ster di mezzofondo e fondo possono utilizzare per
prevenire e/o migliorare le proprie prestazioni.

Fattori fisiologici determinanti la prestazione di


endurance e invecchiamento

Le prestazioni in gare di resistenza dipendono prin-


cipalmente da 3 parametri fisiologici: il massimo con-
sumo di ossigeno (VO2max), la frazione di VO2max uti-
lizzata per correre a una data velocità, e l’economia
dell’esercizio7,8. Negli atleti master la progressiva ri-
duzione del VO2max sembra essere il fattore fisiolo-
gico determinante associato al declino delle presta-
zioni di resistenza4. Il VO2max è più elevato nei sog-
scienziati che studiano gli effetti dell’invecchiamento getti allenati che in quelli sedentari della stessa età,
sulle capacità fisiologiche. Diversi studi hanno di- esso diminuisce di circa il 10% per ogni decennio
mostrato un calo delle prestazioni atletiche sia in dopo i 25 anni nei soggetti sedentari di entrambi i ses-
gare di resistenza sia di velocità e queste sono stret- si10-16. Tuttavia e stato dimostrato che per gli atleti ma-
tamente correlate con l’invecchiamento 3-5 . Ad ster questa riduzione è minore. La riduzione del nu-
esempio, la riduzione delle prestazioni di resisten- mero degli allenamenti sembra essere il motivo
za con l’età negli atleti master ha un andamento cur- principale che influenza la diminuzione del VO2max.
vilineo dai 35 anni fino approssimativamente ai 60- Anche nei soggetti allenati, infatti, il fattore che in-
70 anni e successivamente continua con un an- fluenza principalmente la diminuzione delVO2max
damento esponenziale4,6 (figura 1). Questa dimi- sembra essere la riduzione del numero di sessioni di
nuzione delle prestazioni avviene anche in quegli allenamento settimanali10,14-16.
atleti master che si allenano per dieci o più ore la Sia i fattori centrali (frequenza cardiaca e gittata si-
settimana per decenni 3 . stolica massima) sia quelli periferici (massima differenza

1-4/2014 13
ficativi per quanto riguarda la gittata sistolica e/o la
morfologia cardiaca.
Gli adattamenti periferici riguardano la differenza
arterovenosa in ossigeno la quale è influenzata da
una varietà di fattori tra cui la massa muscolare, la
capacità del sangue di trasportare e rilasciare os-
sigeno (volume di sangue, emoglobina) e la capa-
cità dei tessuti di prendere e utilizzare l’ossigeno
(capillarizzazione, tipo di fibra muscolare, attività
enzimatica aerobica). Riduzioni periferiche del-
l’estrazione dell’ossigeno dal sangue contribui-
scono alla diminuzione del VO2max con l’età in sog-
getti allenati, così come la massima differenza ar-
terovenosa in ossigeno che diminuisce del 5-
10% in trenta anni 24-26 . Resta da stabilire se la ri-
duzione della massima differenza arterovenosa in
ossigeno dovuta all’invecchiamento negli atleti di
resistenza rifletta la diminuzione del trasporto di os-
sigeno o la sua estrazione da parte dei muscoli at-
tivi. Una peculiarità delle discipline atletiche di tipo
aerobico, è stato dimostrato essere collegata alla
capacità di estrazione dell’ossigeno a livello mu-
scolare. Atleti master, infatti, dimostrano in questo
un’efficienza migliore rispetto ai coetanei non pra-
ticanti discipline di tipo aerobico ed addirittura pa-
Figura 1 – Riduzione delle prestazioni nelle discipline di ragonabile a quella di atleti più giovani. Inoltre, l’at-
atletica leggera negli atleti master correlate con l’età (da tività enzimatica ossidativa del muscolo e la ca-
Rittweger et al. 2009, modificata) pillarizzazione (espressa per area oppure per fibra)
sono simili sia nei giovani sia negli anziani27. È pro-
babile quindi che il trasporto di ossigeno, piutto-
arterovenosa di ossigeno) hanno un ruolo fondamentale sto che la sua estrazione, sia la causa principale
nella diminuzione del VO2max correlato con l’età. della riduzione della massima differenza arterove-
A livello centrale, si osserva comunemente una nosa in ossigeno correlata con l’età negli atleti ma-
riduzione della frequenza cardiaca massima (FCmax) ster delle prove di resistenza. Essendo la massa
correlata con l’età anche negli atleti di resisten- muscolare scheletrica strettamente dipendente
za4,11,20. La FCmax diminuisce con l’età con un tas- con la massima capacità aerobica nei soggetti adul-
so di circa il 3-5% per decennio 11,21 a prescindere ti sani 28 , un recente studio longitudinale ha dimo-
dall’allenamento e dal sesso dell’atleta. Per quan- strato come il mantenimento della massa magra sia
to riguarda la gittata sistolica massima è stata os- associato anche al mantenimento del VO 2max ne-
servata una sua riduzione con l’età anche in sog- gli atleti master 19 .
getti allenati a un esercizio di resistenza22. Tuttavia Una riduzione della capacità di sostenere un’ele-
rispetto ai soggetti sedentari di pari età, la lettera- vata frazione del VO2max durante un esercizio sub-
tura scientifica afferma che la gittata sistolica mas- massimale, tipicamente misurata utilizzando il valore
sima negli atleti master rimane elevata23 suggerendo di soglia anaerobica, può contribuire alla riduzione
che l’allenamento a lungo termine può mantenere della performance di resistenza con l’invecchia-
un elevato livello di funzionalità cardiaca in questa mento. Negli atleti anziani, sembra che le prestazioni
popolazione. Di conseguenza la diminuzione di git- di resistenza siano correlate sia con il VO2max sia con
tata cardiaca massima e VO2max che si osservano la velocità alla soglia anaerobica18,29-31. Wiswell e col-
negli atleti master è da associare a una diminuzio- leghi 31 hanno dimostrato come il 60% della varia-
ne della FCmax piuttosto che in cambiamenti signi- bilità delle prestazioni per i corridori di un’età com-

14 1-4/2014
Figura 2 – Riduzione dei parametri fisiologici e dell’economia di corsa

presa tra i 23 e 47 anni possa essere spiegata dal- delle prestazioni con l’invecchiamento.
la velocità di soglia anaerobica, mentre il VO 2max In conclusione, tra i principali fattori fisiologici
spiega il 74% della variabilità per quanto riguarda che determinano la prestazione di resistenza,
i corridori con un’età compresa dai 37 ai 56 anni. sembra che il VO 2max sia il principale fattore as-
È stato dimostrato inoltre come il valore assoluto sociato al calo delle prestazioni con l’invecchia-
o la velocità di corsa alla soglia anaerobica dimi- mento. Anche la riduzione della velocità alla soglia
nuisce con l’avanzare dell’età negli atleti di resi- anaerobica e una riduzione della massa muscola-
stenza29,31-33. Tuttavia, è stato dimostrato che il va- re possono contribuire alla riduzione del VO 2max.
lore di soglia anaerobica non cambia o addirittu- Al contrario, l’economia di corsa non sembra
ra aumenta con l’aumentare dell’età se espresso cambiare con l’età negli atleti master di resisten-
rispetto alla percentuale di VO 2max29,31,33,34. za. La riduzione dei parametri fisiologici e del-
L’economia di corsa è misurata con il consumo l’economia di corsa si può osservare in figura 2.
di ossigeno allo stato stazionario durante un eser- L’invecchiamento è accompagnato, inoltre, da
cizio sottomassimale sotto la soglia anaerobica 35 un progressivo aumento della produzione di radi-
e negli atleti di resistenza è un predittore delle pre- cali liberi [ad esempio sintesi di specie reattive del-
stazioni più importante rispetto al VO2max36,37. I po- l’ossigeno (ROS)], che danneggiano il DNA e i li-
chi studi riferiti agli atleti master delle prove di re- pidi, e ossidano le proteine 38-40 con una concomi-
sistenza 31,37 hanno invece concluso che l’econo- tante riduzione nei meccanismi di difesa enzima-
mia di corsa non cambia con l’età, suggerendo che tica (antiossidante) promuovendo lo sviluppo di uno
questo parametro non contribuisce alla diminuzione stress e di conseguenza un danno ossidativo 41-44 .

1-4/2014 15
Alti livelli ottimali di ROS sono in grado di miglio- me di allenamento e della sua intensità50. Tutti que-
rare la forma fisica e, in seguito, possono ritarda- sti contrattempi comportano ovviamente una ri-
re il processo d’invecchiamento riducendo il tas- duzione dello stimolo allenante (ad esempio l’in-
so di morbilità e mortalità per tutte le malattie, ma tensità di allenamento, la durata della seduta e il
un eccessivo aumento dei livelli di ROS possono numero di sedute settimanali), che combinati con
costituire un segnale di stress che danneggia le di- l’invecchiamento e i fattori fisiologici sopra citati
fese antiossidanti e infine accelerano il processo possono avere un ruolo nella riduzione delle pre-
di invecchiamento e le malattie legate all’età. stazioni 10,15,51,52 . Questo evidenzia l’importanza
D’altra parte, abbassare i valori di ROS al di sot- della scelta di appropriati stimoli da somministra-
to del livello allostatico può interrompere il ruolo fi- re agli atleti per ottenere il massimo risultato nel bre-
siologico dei ROS nel mantenimento dello stato di ve tempo normalmente disponibile per l’allena-
ossidoriduzione e dell’adattamento cellulare al- mento.
l’esercizio 45 . La seconda parte di questa revisione scientifica
L’esercizio fisico è forse uno degli esempi più ca- ha come obiettivo l’analisi delle differenti metodo-
ratteristici che dimostra come i ROS non siano ne- logie di allenamento che possono essere utilizza-
cessariamente dannosi, soprattutto se si consi- te per preservare i diversi parametri fisiologici e mi-
derano i ben noti vantaggi di un regolare esercizio gliorare la performance. In generale le differenti ti-
fisico sull’organismo umano i quali sono accom- pologie di allenamento che si possono utilizzare
pagnati da ripetuti episodi di stress ossidativo46,47. sono: i) allenamenti continui (CON) a intensità mo-
Durante l’esercizio fisico, la forte richiesta ener- derata caratterizzata da alti volumi di allenamento
getica che comporta la contrazione muscolare pro- (>30 min) con intensità tra il 60 e l’80% del VO2max
voca un aumento del trasporto e consegna del- o sotto la soglia anaerobica (SA) con un costante
l’ossigeno portando di conseguenza a un aumen- apporto di ossigeno e senza incorrere nella com-
to del consumo di ossigeno. L’elevato flusso di os- ponente lenta della cinetica dell’ossigeno53-57 e ii)
sigeno lungo la catena mitocondriale di trasporto allenamenti intervallati ad alta intensità (Disconti-
degli elettroni, in associazione con una conse- nuous High Intensity Training, DHIT), caratterizzati
guente perdita di elettroni, è correlato a un aumento da esercizi ripetuti eseguiti ad alta intensità corri-
della produzione dei ROS. Tuttavia, l’esecuzione spondenti al VO2max (o leggermente inferiore) o su-
cronica di esercizio fisico può avere la capacità di periore alla SA oppure all-out. Gli sforzi ad alta in-
sviluppare una compensazione dello stress ossi- tensità generalmente durano da pochi secondi a di-
dativo nelle fibre muscolari scheletriche48 attraverso versi minuti e si alternano a momenti di recupero
un adattamento antiossidante e dei sistemi di ri- a bassa intensità o passivi, con un conseguente re-
parazione. Questo potrebbe comportare un ridot- cupero parziale, ma non completo58,59 . Fino a po-
to livello di danno ossidativo e un’aumentata resi- chi anni fa, era opinione diffusa che gli allenamen-
stenza allo stress ossidativo 49 . ti DHIT fossero prerogativa solo per gli atleti d’éli-
te abituati a sostenere cicli di allenamento CON al-
Raccomandazioni per l’allenamento ternati a periodi DHIT specialmente durante la sta-
degli atleti master gione competitiva55. Nei soggetti sedentari o mo-
deratamente allenati erano prescritti generalmen-
Oltre ai diversi fattori fisiologici, la riduzione del- te allenamenti di bassa intensità ad alto volume, poi-
la performance di resistenza legata all’età è dovuta ché era considerato sicuro e, a ragione, più efficace
a20: una diminuzione dei volumi di allenamento do- per il miglioramento del metabolismo aerobico60-62.
vuti a impegni di lavoro e famigliari; fattori com- Tuttavia diversi studi hanno dimostrato come anche
portamentali, come una ridotta motivazione all’al- in soggetti sedentari o moderatamente allenati, il
lenamento; un ridotto numero di atleti master che DHIT possa essere una strategia efficace per indurre
sono seguiti da un allenatore e un minor tempo de- nel muscolo scheletrico e di conseguenza nella per-
dicato all’allenamento rispetto agli atleti più giovani. formance degli adattamenti che possono essere
Inoltre, l’aumento della prevalenza di infortuni comparabili con quelli dell’allenamento conven-
causati dall’allenamento negli atleti master contri- zionale55,63-69. In particolare l’allenamento CON è in
buisce probabilmente a una diminuzione del volu- grado di migliorare il VO2max e ridurre la concen-

16 1-4/2014
trazione di lattato a bassa intensità grazie all’au- intensità, è abbastanza difficile prescrivere degli in-
mento della densità, dell’efficienza e del volume mi- tervalli di allenamento basati sulla frequenza car-
tocondriale8,35,70. Inoltre un aumento della densità diaca, poiché essa ha una cinetica d’adeguamento
capillare riduce la distanza del sangue dai mito- iniziale lenta e in uno sforzo breve non può de-
condri e migliora il processo aerobico. In secondo scrivere la richiesta metabolica. In secondo luogo
luogo, il miglioramento dell’attività mitocondriale a intensità vicine o sopra il VO2max, le variazioni del-
sposta l’utilizzo del substrato energetico verso l’os- la frequenza cardiaca sono minime a causa del pla-
sidazione dei lipidi, risparmiando i carboidrati per teau vicino alla FC max, per cui le differenze di ve-
le intensità più alte60. È importante sottolineare che locità possono essere ottenute senza variazioni nel-
l’efficacia dell’allenamento è fortemente legata la FC. Proprio per questo motivo, i parametri ot-
allo stimolo allenante; quando l’allenamento CON tenuti durante i test di laboratorio, in particolar
è utilizzato per migliorare una performance in una modo la velocità al VO 2max oppure, per brevi ripe-
distanza, come ad esempio i 10 km, lo stimolo prin- tute, la massima velocità di corsa, sono più utili ed
cipale è legato all’intensità. Se un atleta master si efficaci per raggiungere i risultati desiderati nella
allena sempre alla stessa intensità, dopo alcune se- performance 58,77 . Tuttavia, quando i test di labo-
dute le variazioni fisiologiche raggiungono il plate- ratorio non possono essere eseguiti, si possono uti-
au e di conseguenza lo stesso esercizio non è più lizzare altri approcci per prescrivere un allenamento
in grado di determinare un miglioramento nei diversi DHIT per gli atleti di resistenza. Ad esempio, gli al-
parametri fisiologici e di conseguenza nelle pre- lenatori utilizzano una percentuale di velocità sui
stazioni. I tempi di riferimento per le varie distan- 100-400 m per i brevi intervalli (10-60 sec) o la ve-
ze da utilizzare durante le sedute di allenamento de- locità mantenuta negli 800-1500 m fino ai 2000-
vono quindi essere periodicamente controllate e “te- 3000 m per prescrivere intervalli più lunghi (dai 2-
stati” anche al fine di proporre programmi e stimoli 4 ai 6-8 min)58,77. L’utilizzo inoltre della scala di per-
di allenamento che siano davvero incisivi e che pos- cezione della fatica (RPE) sta diventando sempre
sano causare nuovi adattamenti. più popolare tra gli allenatori per la sua semplici-
Anche allenamenti DHIT hanno dimostrato un tà. Utilizzando questo approccio per i lunghi in-
miglioramento del VO 2max71,72 e, differentemente tervalli, gli allenatori possono prescrivere la dura-
dall’allenamento CON, della velocità al VO 2max ta o la distanza dell’allenamento e gli atleti riescono
(ν VO2max)71,72 che è probabilmente mediata da mi- ad autoregolare la propria intensità. L’intensità sog-
gliori capacità neuromuscolari e aerobiche. Inoltre gettiva da prescrivere dovrebbe essere da “forte”
DHIT ha portato a una maggiore capacità ossida- a “molto forte” (ad es. ≥6 sulla scala di Borg CR-
tiva, dovuta a un’aumentata attività mitocondria- 10 Borg e ≥15 sulla scala 6–20) 58,77 .
le73, che permette un minor utilizzo di glicogeno mu- A differenza dell’allenamento CON in cui solo il vo-
scolare sia a riposo, sia durante esercizio, il qua- lume e l’intensità devono essere gestite, negli alle-
le determina una ridotta produzione di lattato du- namenti DHIT molte più variabili devono essere ma-
rante l’esercizio. Tutti questi aspetti migliorano, in nipolate per prescrivere le diverse sessioni: non solo
ultima analisi, le soglie ventilatorie, la soglia anae- l’intensità e la durata dell’esercizio, ma anche il re-
robica 71,75 e il tempo a esaurimento 73 . Come di- cupero; il numero e la durata delle serie e il tempo
mostrato da Gibala and McGree 73 questi cambia- e la modalità del recupero tra le serie58,77. Indipen-
menti si verificano in minor tempo e con un minor dentemente dalla natura del DHIT prescritto (con in-
volume di allenamento, che sono due parametri cri- tervalli lunghi o corti), è di grande importanza il tem-
tici per gli atleti master. Per quanto riguarda il dan- po di allenamento speso al VO2max. Evidenze attuali
no ossidativo, allenamenti DHIT inducono dei be- suggeriscono che il volume totale della sessione di
nefici anche negli atleti master, riducendo i livelli ba- allenamento dovrebbe consentire agli atleti di pas-
sali dei biomarcatori di stress ossidativo nel plasma sare almeno dieci minuti ad un’intensità superiore al
e nelle urine76. Vi sono inoltre evidenze scientifiche 90% del VO2max. Questo potrebbe essere ottenuto
che dimostrano come l’esecuzione di entrambi i re- con ripetute lunghe (≥2 min), o corte (≤45 s), la na-
gimi di allenamento comporti delle alterazioni del- tura del recupero può essere sia attiva sia passiva
l’omeostasi ossidoriduttiva 76 . ed è importante tenere ben a mente che durante
Poiché il DHIT è caratterizzato da sforzi ad alta queste due diverse modalità lavorano in maniera di-

1-4/2014 17
Modalità Intensità Durata Recupero Durata recupero Ripetizioni e serie
≥ 95% vVO2max
o 2-3 min Passivo ≤ 2min 6-10 x 2 min
DHIT v800 m SB
lungo ≥ 90% vVO2max ≤ 60-70%
o ≥ 3 min vVO2max ≥ 4-5 min 5-8 x 3 min
100-105% v3000 o 4-6 x 4 min
m SB 60% v3000 m
100-120% Passivo
vVO2max o 2-3 x ≥8 min
DHIT o 15 s ≤ t ≤ 45 s ≤ 60-70% < 15 s (passivo) (durata serie)
corto 105-120% v800 vVO2max ≥ 15 s Recupero tra le
m SB o serie ≥4-5 min
60% v3000 m
< vLT
CON o 80-120 min
lungo 75-85% v10 km
SB
< vLT
CON o 30-50 min
corto 90-95% v10 km
SB

DHIT, allenamento intervallato ad alta intensità; CON allenamento continuo da moderata ad alta intensità;
vVO2max, velocità al VO2max; v800 m, velocità velocità media della gara di 800 m; v3000 m velocità durante
una gara di 3000 m; v10 km, velocità durante una gara di 10 km; vLT, velocità alla soglia lattacida; SB, mi-
glior tempo stagionale. Da Buchheit and Laursen, 77 (modificata).

Tabella 2 – Esempi di modalità di allenamento continuo e intervallato per gli atleti master

versa i meccanismi fisiologici: quando il recupero è raggiungere il VO2max e l’intensità di riscaldamento


passivo c’è un alto tassi di resintesi della fosfo- dovrebbe attestarsi al 60–70% νVO2max58.
creatina, mentre quando il recupero è attivo la re- Alcuni esempi di allenamenti DHIT e CON sono
sintesi della fosfocreatina è più bassa, ma si assiste riportati in tabella 2.
a un più alto tasso di rimozione del lattato musco- Al pari di quanto si verifica con questi fattori, con
lare poiché c’è una più alta attività dei trasportato- l’avanzare dell’età, vi è l’insorgenza di un declino
ri del lattato78, che si massimizza quando l’intensi- anche nei parametri di forza che riguarda sia
tà del recupero è del 60-70% del VO2max. Sulla base soggetti sedentari che atleti master. I muscoli, in-
di questi aspetti fisiologici e l’obiettivo che ci si pre- fatti, subiscono gli stessi cambiamenti fisiologici in
figge nelle diverse sessioni di allenamento DHIT, gli entrambe le popolazioni79, principalmente dovuti a
allenatori dovrebbero quindi impiegare diverse mo- una perdita delle unità motorie di tipo 2, le quali de-
dalità di recupero. Inoltre, poco tempo dovrebbe in- terminano una diminuzione della potenza musco-
tercorrere tra il riscaldamento e l’inizio della sessio- lare e una minor capacità di recupero 80 . Per limi-
ne DHIT così da accelerare il tempo necessario per tare queste perdite strutturali, l’allenamento do-

18 1-4/2014
atleti più giovani85. Questi risultati suggeriscono che
l’allenamento di forza può essere inserito nei pro-
grammi di allenamento anche negli atleti master in
modo da preservare il declino dovuto all’invec-
chiamento della massa muscolare e migliorare la
performance, anche se sono necessarie ulteriori ri-
cerche su questi atleti.

Conclusioni

Nell’insieme questi risultati suggeriscono che en-


trambe le modalità di allenamento sono importanti
per mantenere o attenuare la diminuzione del
VO 2max e delle performance con l’età. Tuttavia, la
sfida più grande per gli atleti master è quella di bi-
lanciare lo stimolo sufficiente per promuovere ot-
time prestazioni evitando un eccessivo affatica-
mento che potrebbe portare a incorrere in infor-
tuni 50,86 . Sarebbe importante introdurre inoltre pe-
riodi di allenamento sia ad alta intensità sia ad alto
volume in modo da ottenere una prestazione otti-
male 55 . Dati di letteratura suggeriscono che ci de-
vrebbe comprendere anche esercitazioni per mi- vono essere almeno 48 ore tra le sessioni di DHIT
gliorare le proprietà neuromuscolari in modo da in modo da consentire un corretto recupero e al-
conservare e possibilmente migliorare la funzionalità lenarsi di conseguenza al massimo delle proprie
delle fibre muscolari. Questo può essere in parte possibilità 77 . Quando infatti le sessioni di allena-
ottenuto con l’utilizzo di un allenamento CON, il mento DHIT sono separate da meno di 2 giorni di
quale conserva e migliora le proprietà delle fibre di riposo è possibile che si verifichi un sovraccarico
tipo 181, anche se un allenamento DHIT, grazie al- progressivo. A volte questa condizione di sovrac-
l’elevata intensità delle ripetute, provoca dei mi- carico “funzionale” è ricercata dagli atleti durante
glioramenti neuromuscolari in entrambe le tipolo- brevi periodi di allenamento, però se non viene con-
gie di fibre82. Tuttavia è noto che l’allenamento con- trollata correttamente (ridotti tempi di recupero e
tro resistenza incide molto di più sulle fibre di tipo di scarico) e gli sforzi massimali vengono ripetuti
2 piuttosto che su quelle di tipo 183. Proprio per per diversi giorni o settimane, il DHIT può portare
questo motivo, consapevoli del fatto che negli atle- a condizioni si sovraccarico “non funzionale”77. Un
ti giovani e di élite esiste una relazione tra le ca- corretto periodo di allenamento a lungo termine per
ratteristiche neuromuscolari e l’economia di corsa84, gli atleti master dovrebbe iniziare prediligendo al-
Piacentini e colleghi hanno analizzato gli effetti di lenamenti continui a bassa intensità in modo da mi-
sei settimane di allenamento per il miglioramento gliorare la struttura cardiovascolare e muscolare.
della forza massima (2 sessioni la settimana) du- Dopo di che, gli allenamenti ad alta intensità di-
rante un periodo di allenamento per la preparazione ventano essenziali per ottenere ulteriori migliora-
di una gara di lunga durata (allenamento CON per menti nella prestazione di resistenza. Per tutte que-
il miglioramento della massima potenza aerobica) ste ragioni, si raccomanda agli atleti master che de-
negli atleti master. Questo allenamento, anche se siderano migliorare le prestazioni e/o il proprio sta-
eseguito per un periodo di tempo limitato, ha com- to di salute di affidarsi ad allenatori esperti e se-
portato un miglioramento dell’economia del- guire metodologie di allenamento basati sull’evi-
l’esercizio negli atleti master simile a quello degli denza scientifica.

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24 1-4/2014
quenza degli appoggi. L’incremento di entrambi i pa-

S rametri simultaneamente non è possibile a causa del-


1-4/2014

la loro reciproca dipendenza inversa. La maggiore fre-


biologia e allenamento
quenza ha come risultato appoggi più corti e vice-
biomeccanica
versa. Quindi l’incremento nella lunghezza dell’ap-
poggio deve essere direttamente proporzionale al calo
Differenze tra velocisti della frequenza di appoggi specialmente all’inizio del-
la corsa – la fase di accelerazione iniziale (Mackala
di élite e sub-élite nelle 2007). Questo rapporto è condizionato dai proces-
si di regolazione neuro-muscolare del movimento, dal-
variabili cinematiche e le caratteristiche morfologiche, dalle abilità bio-mo-
torie e dalle risorse energetiche biochimiche a livel-
dinamiche dei salti lo individuale (Mann, Sprague, 1980; Harland, Stee-
le, 1997; Novacheck, 1998; Prampero et al., 2005).
pliometrici La lunghezza dell’appoggio dipende dalle di-
mensioni degli arti inferiori e dall’impulso delle for-
ze di reazione al suolo. In base agli studi biomeccanici
Milan Čoh, Milan Žvan di alcuni autori (Bruggemann, Glad, 1990; Mero et
Facoltà dello Sport, Università di Lubjana, Slovenia al., 1992), l’appoggio degli sprinter viene definito da
un’esecuzione ottimale della fase di contatto, che è
costituita da due sottofasi connesse: la fase frenante
e la fase di propulsione. Il criterio di base di una tec-
Introduzione nica razionale dello sprint è il minore impulso pos-
sibile nella fase di ammortizzazione e il maggiore im-
Nello sprint la velocità è definita dalla frequenza pulso possibile nella fase di propulsione (Man,
e dalla lunghezza degli appoggi. I parametri sono re- Sprauge,1980). Il secondo parametro della veloci-
ciprocamente dipendenti, dato che il loro rapporto ot- tà è la frequenza dei passi, che in gran parte dipende
timale permette la realizzazione della velocità mas- dalla regolazione del funzionamento del sistema ner-
simale di sprint. L’incremento della velocità può es- voso centrale, in particolare dalla conduttività delle
sere raggiunto aumentando o la lunghezza o la fre- sinapsi neuromuscolari in condizione di massima ec-

1-4/2014 25
citazione (Enoka, 1994; De Luca, 1997). Un’alta fre- ca-concentrica degli arti inferiori. Inoltre, questi sal-
quenza di appoggi richiede un lavoro preciso e re- ti rappresentano uno dei metodi diagnostici più im-
golare alternato degli agonisti e antagonisti (gruppi portanti della forza di impulso negli atleti. Lo sco-
muscolari) degli arti inferiori. La frequenza degli ap- po del presente studio è di trovare differenze nei test
poggi deriva dalla somma delle fasi di supporto e di di salto pliometrico - 45 cm nei risultati dei parametri
volo. Negli sprinter di élite, il rapporto tra fase di sup- biomeccanici dei salti pliometrici e gli elementi che
porto e fase di volo è tra 1: 1.3 e 1: 1.7 (Mero, et al., distinguono i velocisti in relazione al loro livello per
1992, Glize, Laurent, 1997; Novacheck, 1998). programmare meglio e controllare il processo di al-
Lo sprint è un movimento naturale umano, la lenamento degli sprinter. Secondo quest’assunto il
struttura del movimento comprende una serie di sal- presente articolo ha avuto principalmente l’obietti-
ti da una gamba all’altra. In base alle caratteristiche vo di esaminare le differenze di forza nelle spinte tra
biomeccaniche, i salti possono essere distinti in sal- velocisti di élite e di sub-élite.
ti verticali e orizzontali. I salti verticali sono mezzi im-
portanti di allenamento, come anche un metodo dia- Metodi
gnostico per controllare la forza di spinta degli arti
inferiori nei velocisti. Il criterio di base di una velo- L’esperimento ha incluso 12 buoni sprinter (età
cità efficace nello sprint è lo sviluppo della maggiore 22.4 ± 3.4 anni, altezza 177.6 ± 6.9 cm, peso cor-
forza possibile di reazione al suolo nel minor tem- poreo 74.9 ± 5.2 kg). La media dei migliori risultati
po possibile durante la fase di contatto dell’appoggio nei 100 metri è stata 10.82 ± 0.25 s (miglior risulta-
(Mann, Sprague, 1980; Mero et al., 1992; Mero et to 10.39 s). Tutti i soggetti misurati erano a cono-
al., 2006). Il tempo di contatto nei velocisti di élite scenza degli scopi dell’esperimento e delle procedure
equivale a 80-95 millisecondi con forze di reazione di misurazione e hanno tutti firmato una dichiarazio-
al suolo che superano tre-quattro volte il peso del ne di assenso come previsto dalla dichiarazione di
corpo degli atleti. La struttura del movimento in sal- Helsinki-Tokyo, che afferma che la partecipazione è
ti e corsa di velocità è molto simile nelle modalità di volontaria e che vi si può mettere fine in qualsiasi mo-
contrazione muscolare. Lo sviluppo della forza è un mento. I soggetti selezionati misurati dovevano alle-
risultato della concatenazione tra contrazioni mu- narsi in atletica leggera da almeno cinque anni e do-
scolari eccentriche e concentriche. La maggior par- vevano essere specializzati nelle gare di velocità dei
te dei movimenti naturali comprende l’allungamen- 60 o 100 o 200 metri. In base allo scopo dello stu-
to attivo dei muscoli nella fase di ammortizzazione dio, gli sprinter sono stati divisi in due gruppi.
(contrazione eccentrica) seguita da un’estensione Il criterio per formare i gruppi degli sprinter di éli-
(contrazione concentrica). te e sub-élite era rappresentato dal risultato otte-
I salti pliometrici sono mezzi importanti nell’alle- nuto in una gara ufficiale di 100 metri. Le caratte-
namento degli sprinter. Possono essere usati per mi- ristiche di base dei due gruppi sono illustrate nel-
gliorare la funzione dell’azione muscolare eccentri- la Tabella 1.

ÉLITE SPRINTER (6) SUB-ÉLITE SPRINTER (6)


Parametri Unità Media DS Media DS
Età Anni 23.67 3.26 22.67 3.55
Altezza Cm 179.17 7.65 176.17 6.58
Massa corporea Kg 77.50 5.32 72.33 3.98
100m S 10.66* 0.18 10.96 0.16
*Una differenza tra i gruppi è statisticamente significativa con p<0.05.

Tabella 1 – Caratteristiche del campione di sprinter di élite e sub-élite

26 1-4/2014
Protocollo della procedura di misurazione pliometrico è stato anche eseguito senza movimento
(raccolta dei dati e metodi di analisi dei dati) delle braccia (Figura 1). È stato utilizzato un siste-
ma di nove telecamere CCD (BTS martedì, BTS Bio-
I salti pliometrici sono stati eseguiti da una pan- engineering, Padova, Italia) con una frequenza di 200
ca alta 45 centimetri, l’atterraggio è stato esegui- Hz e una risoluzione di 768 x 576 pixel al fine di ef-
to su una superficie – piattaforma tensiometrica – fettuare un’analisi cinematica tridimensionale dei sal-
seguita da un immediato stacco verticale. Il salto ti verticali. È stato usato un programma BTS

Figura 1 – Protocollo di misurazione dei parametri cinematici e dinamici del salto pliometrico-45 cm

SMART Suite per analizzare i parametri cinematici. base al peso corporeo del soggetto misurato (N/kg).
Sono state esaminate le variabili cinematiche dei I dati sono stati analizzati statisticamente con
salti verticali con l’uso di due piattaforme di forza se- l’uso del programma SPSS per Windows 15.0 (Chi-
parate (600x400, Type 9286A, Kistler Instrumente AG, cago, IL, USA). In entrambi le tipologie di salto sono
Winterthur, Switzerland) ad una frequenza di cam- stati considerati i tre migliori (più alti). In aggiunta
pionamento di 800 Hz. L’analisi ha incluso le seguenti ai parametri statistici di base delle variabili sono sta-
variabile cinetiche: forza massimale di reazione al suo- te anche esaminate le differenze tra le due categorie
lo e impulso di forza, impulso di forza nelle fasi ec- di velocisti nei test pliometrici attraverso un’anali-
centriche e concentriche. La forza di reazione al suo- si di varianza ANOVA a misure ripetute. La signifi-
lo (GRF) è stata misurata unilateralmente e bilateral- catività delle differenze è stata valutata ad un livello
mente. La forza è stata ulteriormente normalizzata in di rischio del 5% (p<0.05).

1-4/2014 27
Risultati dello studio nella fase eccentrica e concentrica. Gli studi pre-
cedenti hanno indicato un’alta correlazione tra il
I risultati nella Tabella 1 rivelano che i veloci- salto pliometrico e la velocità di corsa (Sarasla-
sti di élite sono leggermente più vecchi, con una nidis, 2000; Young, 2001; Marković, 2004). È sta-
massa corporea e un’altezza maggiore e con ri- ta trovata un’alta correlazione tra i salti in bas-
sultati statisticamente migliori nei 60 e 100 me- so e l’accelerazione di partenza da Mero et al.,
tri. La Tabella 2 presenta i valori medi e le de- (1992), Rimmer e Sleivert (2000), Marković
viazioni standard delle variabili nel salto pliome- (2004) e Maulder et al., (2006). I meccanismi neu-
trico 45 centimetri. Nel salto pliometrico la dif- ro-muscolari nell’esecuzione del salto pliometrico
ferenza nell’altezza del salto tra i due gruppi equi- e nei passi dello sprint sono molto simili. L’al-
valeva a 8.7 centimetri. Sono state anche rilevate lungamento più veloce del complesso muscolo-
considerevoli differenze tra i gruppi nella veloci- tendine, il tempo più breve e l’ampiezza di mo-
tà verticale di stacco dei salti pliometrici. Inoltre, vimento hanno tutti come risultato una maggior
la velocità del centro di gravità (BCG) nella fase quantità di energia elastica. Si sa che il com-
eccentrica del salto in basso ha distinto in ma- plesso muscolo-tendine (tendine di Achille, mu-
niera significativa gli sprinter di élite da quelli di scoli gastrocnemio mediale, gastrocnemio late-
sub-élite. rale, soleo) può, in condizioni di velocità maggiore
Nel salto pliometrico - 45 centimetri si sono del ciclo eccentrico-concentrico, immagazzina-
rilevate differenze statisticamente significative tra re una quantità maggiore di energia cinetica in
i gruppi di velocisti di élite e sub-élite nei tre pa- forma di energia elastica (Bobbert, van Soest,
rametri: altezza del salto, velocità del baricentro 2000; Komi, 2000). La generazione di energia

ÉLITE SPRINTER (6) SUB-ÉLITE SPRINTER (6)


Parametri Unità Media DS Media DS
Altezza cm 54.76 * 5.34 46.02 5.95
Tempo concentrica ms 90.00 5.42 93.55 5.75
Tempo eccentrica ms 70.43 8.38 77.70 7.51
Tempo di contatto ms 160.43 10.68 171.25 16.11
Picco forza/destro N 1551.20 286.07 516.32 309.12
Picco forza/sinistra N 1433.21 170.58 616.02 229.74
Impulso eccentrico Ns 78.33 16.35 76.03 12.77
destra
Impulsoeccentrico Ns 70.85 7.50 80.00 13.14
sinistra
Impulso concentrico Ns 87.61 12.30 85.18 19.00
destra
Impulso concentrico Ns 82.55 12.32 88.48 13.71
sinistra
Velocità di stacco m.s -1 3.18 * 0.15 2.87 0.24
Velocità eccentrica m.s -1 3.05 * 0.11 2.81 0.07
*Una differenza tra i gruppi è statisticamente significativa con p<0.05.

Tabella 2 – Variabili cinematiche e dinamiche del salto pliometrico – 45 cm

28 1-4/2014
elastica significa anche tempi di contatto più bre- della forza nello sprint dipende in maniera con-
vi, il che rappresenta un fattore decisivo nella ve- siderevole dalla coordinazione intra- e inter-mu-
locità. Se il tempo di contatto con la superficie scolare. I salti verticali sono un esempio tipico di
è più lungo, una parte dell’energia cinetica as- attività bilaterale. Tuttavia, vi è una particolare so-
sorbita viene trasformata in energia chimica – ca- miglianza tra queste due attività dal punto di vi-
lore (Komi, 2000). Rispetto al gruppo di veloci- sta delle forze di reazione al suolo. Nella fase del-
sti di sub-élite, i velocisti del gruppo élite han- la velocità di sprint massimale la forza di reazio-
no una durata cumulativa più corta della fase di ne al suolo verticale equivale a 1300-1600 N
contatto (élites=160.4 ms, sub-élite=171.2 ms) (Mero et al., 1992) su ogni gamba. La somma del-
come anche la durata minore della fase eccen- la forze di reazione al suolo di entrambe le gam-
trica nel salto pliometrico di 45 centimetri; tuttavia be è quindi tra 2600 N e 3200 N. Nel salto plio-
la differenza non è statisticamente significativa. metrico i velocisti di élite raggiungono in media
In base ad alcuni studi (Gollhofer, Kyrolainen, una forza di reazione al suolo bilaterale di 2984
1991; Komi, 2000), il meccanismo chiave per un N, e quelli di sub-élite anche 3132 N. La forza di
tempo di contatto breve in condizioni di ciclo ec- reazione unilaterale al suolo arriva a 1492 N nei
centrico-concentrico (ciclo allungamento-ac- velocisti di élite e a 1566 N nei velocisti di sub-
corciamento - Komi, Nicol, 2000) è una pre-at- élite. In maniera analoga, l’impulso della forza nel-
tivazione efficiente dei muscoli agonisti e dei mu- la fase eccentrica del salto è in media maggiore
scoli sinergici dell’articolazione della caviglia nel gruppo di velocisti di sub-élite, in confronto
(gastrocnemio laterale, gastrocnemio mediale, al gruppo dei velocisti di élite (élite 149.18 Ns,
soleo e tibiale). La pre-attivazione comincia 100 sub-élite 156.03 Ns). Evidentemente, gli sprinter
millisecondi prima del contatto del piede con il di sub-élite, nonostante la maggiore forza di rea-
suolo (Gollhofer, Kyrolainen 1991). Gli agonisti- zione al suolo, non sono capaci di realizzare sal-
ci e i sinergici forniscono una maggiore stiffness ti più alti rispetto agli sprinter di élite. Gli sprin-
all’articolazione della caviglia, regolata dal pro- ter di élite hanno ottenuto salti verticali più alti di
gramma motorio centrale (regolazione della stiff- 8.7 cm dopo salti in basso da 45-cm rispetto agli
ness della caviglia), che controlla e sincronizza sprinter di sub-élite.
il lavoro dei flessori e degli estensori della cavi- In base ai parametri cinematici (durata della
glia prima del contatto con il suolo (Gollhofer, Ky- spinta, durata della fase eccentrica e concentrica)
rolainen, 1991, Nicol et al., 2006). Young et al. e dei parametri cinetici (forza massimale di rea-
(1999) hanno trovato che l’allenamento con i sal- zione, impulso di forza nella fase eccentrica e
ti pliometrici negli sprinter riduce significativa- concentrica), si può concludere che gli sprinter
mente i tempi di contatto e migliora l’altezza dei di élite utilizzano una strategia di salto con un ci-
salti. Una fase di contatto breve è uno dei fattori clo veloce eccentrico-concentrico, mentre gli
più importanti nelle gare di velocità, sia dal pun- sprinter di sub-élite usano una strategia con ci-
to di vista dell’alta frequenza e sia della veloci- clo lento eccentrico-concentrico. Solo una veloce
tà della spinta nell’appoggio della gara di velo- trasformazione della contrazione eccentrica in
cità. Nelle potenti strutture motorie, come anche quella concentrica, utilizzando un riflesso del-
nello sprint, il tempo disponibile per la genera- l’allungamento, permette un transfer efficiente di
zione di forza è uno dei più importanti fattori li- energia elastica dalla prima alla seconda fase del-
mitanti. Nello sprint la velocità di generazione del- l’azione di stacco. Nella fase di pre-allungamento
la forza muscolare (gradiente di forza) è un fat- dei muscoli e dei tendini, la parte maggiore di
tore più importante della forza muscolare mas- energia elastica viene immagazzinata in ele-
simale (Zatsiorsky, 1995). menti seriali elastici muscolari (aponeurosi, ten-
C’è una differenza significativa tra la corsa di dine e ponti energetici) e una parte minore in ele-
velocità e il test di salto pliometrico, che valuta menti paralleli elastici (fasce muscolari, tessuto
la forza elastica. Dal punto di vista biomeccani- connettivo, sarcolemma). Questa energia viene
co, lo sprint rappresenta un’attività alternata del- rilasciata nella fase concentrica, insieme al-
la gamba sinistra e destra, cioè un’attività unila- l’energia chimica di un muscolo. Una parte di
terale. Secondo Mero et al. (1992), la realizzazione energia elastica è disponibile solo per 15-120 mil-

1-4/2014 29
lisecondi, che rappresenta la durata di vita dei Conclusione
ponti energetici (Komi, Nicol, 2000). La velocità
del ciclo eccentrico-concentrico negli sprinter di I salti pliometrici sono strumenti importanti di al-
élite è, da un punto di vista statistico, per la mag- lenamento degli sprinter. Possono essere usati
gior parte il risultato di una velocità significati- per migliorare il funzionamento del lavoro muscolare
vamente maggiore del centro di gravità nella fase eccentrico-concentrico degli arti inferiori. Nel salto
di ammortizzazione della fase di salto e nel- pliometrico, gli sprinter di élite e di sub-élite si sono
l’estensione della fase di salto. Quando si lascia distinti nella realizzazione della velocità di movimento
il terreno, la velocità media verticale dei veloci- nelle fasi eccentriche e concentriche (c’è una dif-
sti di élite è di 0.31 ms -1 più alta rispetto ai ve- ferenza statisticamente significativa tra i gruppi
locisti di sub-élite. Il salto pliometrico come mo- p<0.05). Gli sprinter di élite utilizzano meglio il riflesso
vimento complesso multi-articolare, in cui la co- dell’allungamento, che permette loro di trasferire in
ordinazione inter-muscolare in particolare degli maniera più efficiente l’energia elastica dalla prima
agonisti e dei sinergici è di considerevole im- alla seconda fase dell’azione di spinta. Inoltre,
portanza, si è dimostrato un importante stru- questi salti sono uno strumento di misurazione af-
mento diagnostico di previsione del risultato per fidabile e obiettivo per diagnosticare e pianificare il
le gare di velocità. processo di allenamento della forza degli atleti.

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1-4/2014 31
Introduzione

S
1-4/2014

La componente acrobatica è un fattore molto


metodologia
importante nel salto con l’asta. Le caratteristiche
tecnica e didattica
motorie di un saltatore con l’asta sono la forza e
la velocità, ma è opportuno possedere anche un
Ruolo dell’acrobatica livello elevato di acrobatica, soprattutto in relazione
alla capacità di controllo e di orientamento del pro-
neIla preparazione prio corpo nello spazio.
Con il presente studio si è inteso valutare qua-
dei saltatori con l’asta le sia l’importanza degli allenamenti di acrobati-
ca nella prestazione dei saltatori sul territorio na-
zionale. In particolare ci è interessato compren-
Gennaro Spina1, Antonio La Torre2, dere quanti saltatori abbiano avuto un passato da
Giorgio Carbonaro3, Maria Francesca Piacentini1 ginnasti e quanto tempo dedicano attualmente al-
1 Università degli Studi di Roma “Foro Italico” l’allenamento della componente acrobatica.
2 Università degli Studi di Milano
3 Centro studi FIDAL

32 1-4/2014
Materiali e metodi

SOGGETTI DELLO STUDIO


Lo studio è rivolto ad un gran parte dei praticanti
di salto con l’asta maschili e femminili in tutta Ita-
lia, per un totale di 184 soggetti. Per reclutare il
maggior numero di soggetti è stato inviato un que-
stionario a tutti i tecnici italiani di atletica leggera.

IL QUESTIONARIO - LA DIFFUSIONE E LA RACCOLTA DEI DATI


È stato somministrato on-line un questionario
(allegato 1). Il questionario è stato progettato sul
web tramite dei moduli da poter far compilare di-
rettamente online. Questo ci ha permesso di po-
terlo estendere a tutta Italia senza dover rimane-
re chiusi nei confini della regione, azzerando i co-
sti e abbassando nettamente i tempi.
Dopo aver definito la struttura ed aver eseguito un
piccolo studio pilota sul questionario, il Centro Stu-
di FIDAL ha inviato il link del questionario agli oltre 1800
tecnici iscritti alla newsletter del loro sito. Inoltre il link
è stato divulgato attraverso i social network a tutti gli
atleti che si trovavano nelle graduatorie FIDAL 2014
delle gare di salto con l'asta, riuscendo ad arrivare a
circa 500 atleti (300 maschi e 200 femmine). In sole
due settimane abbiamo raccolto 184 questionari.

Risultati

DESCRIZIONE DEL CAMPIONE


Le figure 1 e 2 riportano i dati suddivisi per ge-
nere e categoria di appartenenza.
Gli atleti sono stati divisi in tre grandi catego-
rie: “Under 16” (Cadetti/e e Allievi/e), “17/18
anni” (Junior) e “Over 19” (Promesse e Senior).
La maggior parte degli atleti intervistati sia nel-
le categorie maschili che in quelle femminili ri-
spondono di praticare l’atletica leggera da più di
cinque anni (figure 3a e 3b).
Le fig. 4a e 4b indicano la prestazione degli atle-
ti relativamente agli anni di pratica. Negli uomini
tutti gli intervistati della categoria “Over 19” han-
no dichiarato di praticare questo sport da più di
cinque anni. Per quanto riguarda la categoria 17/18
anni si nota una parità di prestazioni tra chi ha co-
minciato atletica sia da meno di tre anni sia da tre
o più di cinque. Negli “Under 16” invece si nota che
le prestazioni di chi ha cominciato da meno di un
anno che è molto inferiore rispetto alla prestazio-
ne degli altri.

1-4/2014 33
Nelle donne (fig. 4b) situazione analoga, Tuttavia
in questo caso, chi pratica atletica da più anni di-
mostra livelli prestativi maggiori.

LA PRATICA DEL SALTO CON L’ ASTA


Dalle figure 5a e 5b si evince come le catego-
rie più giovani siano quelle che da meno tempo
praticano salto con l’asta dovuto anche al fatto che
la Federazione Italiana inserisce questa disciplina
come gara a partire dalla categoria cadetti. È raro
quindi che ragazzi di categorie più giovani si av-
vicinino al salto con l'asta prima dell'età in cui si
gareggia. In entrambi i sessi, infatti, vediamo
una crescita degli anni di pratica della disciplina
mano a mano che si sale di categoria.
Si può osservareinfatti che negli uomini (fig. 6a)
soprattutto negli Over 19 il risultato di chi pratica
questa disciplina da più tempo è superiore a chi
ha meno anni di esperienza. Nelle donne (fig. 6b)
le prestazioni migliori sono fra coloro che praticano
salto con l'asta da almeno 2 anni
Dalla fig. 7a si evince che la maggioranza de-
gli atleti in tutte le categorie ha praticato uno sport
diverso dall'Atletica e dalla Ginnastica Artistica.
Nelle atlete (fig. 7b) invecesi nota come la Ginna-

34 1-4/2014
stica Artistica (GA) sia stato lo sport maggiormente gli Under 16 si nota addirittura più di mezzo me-
praticato prima dell’atletica. tro tra chi ha praticato GA e il resto dei saltatori.
I pochi maschi che hanno praticato la Ginna- Anche nelle donne (fig. 8b) si notano prestazioni
stica Artistica (8% <16 anni; 16% 17/18 anni; 11% più elevate tra coloro che hanno praticato Ginna-
>19 anni) hanno una prestazione migliore rispet- stica Artistica rispetto alle atlete che hanno pra-
to sia a chi ha fatto solo atletica nella propria vita ticato solo Atletica o che provengono da altri sport.
sia a chi ha praticato altri sport. Nello specifico gli
Over 19 che hanno praticato ginnastica artistica T IPOLOGIA DELLE ATTIVITà SVOLTE
hanno mostrato prestazioni di media ben 20cm Nei prossimi grafici verranno esaminati quali
superiori al gruppo di chi ha fatto solo atletica e sono le specialità dell'atletica che vengono prati-
di oltre 40 sopra a chi a fatto altri sport; anche nei cate prima di aspecializzarsi nel salto con l'asta.
17/18 anni troviamo 13 e 30 cm di distacco; ne- Il dato di tendenza è sicuramente quello rela-

1-4/2014 35
tivo ai salti (alto, lungo e triplo) che caratterizza-
no le scelte di circa il 25% degli uomini (fig. 9a) e
il 30% delle donne (fig. 9b). Subito dopo la prati-
ca delle gare di velocità e ostacoli; di numero in-
feriore sono le scelte dei lanci e della resistenza.
Solo una piccola percentuale sia degli uomini che
delle donne si avvicina al salto con l'asta senza
provare altre specialità dell'atletica.
Nei grafici successivi si mette in relazione la pre-
stazione rispetto alle discipline dell’atletica leggera
praticate.
Negli uomini (fig. 10a) si può osservare so-
prattutto nei più giovani che la percentuale di chi
ha dichiarato di non aver praticato alcuna specialità
dell'atletica, oltre al salto con l'asta si rivela con
prestazioni maggiori; troviamo anche più di 20cm
di media più alta rispetto a tutte le altre negli Over
19; circa 15 cm nei 17/18 anni; e addirittura 40 cm
nella fascia degli Under 16. Chi proviene dai lan-
ci o dalle discipline di resistenza dimostra valori
prestativi più bassi.
Nelle donne (fig. 10b), non si nota, come negli
uomini, una prestazione migliore di chi ha fatto

esclusivamente salto con l'asta. Si distingue chi


ha praticato altre discipline, in particolare chi ha
fatto ostacoli e lanci (ai primi posti in tutte e tre le
categorie), seguiti a sorpresa da chi ha fatto gare
di resistenza e solo successivamente le speciali-
tà di velocità e salti.

S EDUTE E A CROBATICA
In fig. 11, si vede la differenza che c'è tra i due
sessi nella media del numero di allenamenti a set-
timana, ma soprattutto nell'andamento della
pratica man mano che si sale di categoria. I due
sessi, infatti pur avendo lo stesso punto di par-
tenza, presentano andamenti ben differenti.
Mentre nelle donne è evidente un aumento gra-
duale del numero di sedute di allenamento (si pas-
sa dalla media di 4 sedute settimanali nelle Un-
der 16 alle 4,4 nelle 17/18 anni fino ad arrivare
alle 5 sedute nelle Over 19), negli uomini si evi-
denzia un picco (di 4,7 sedute di media) nella fa-
scia 17/18 anni, con un abbassamento (4,4 se-
dute) negli Over 19.
Nell'analisi specifica, si può osservare chia-

36 1-4/2014
Stessa situazione si verifica nelle donne (fig.
12b). In tutte e tre le categorie si nota una pre-
stazione migliore fra le atlete che effettuano un
maggior numero di sedute di allenamento a set-
timana.
La seconda domanda relativa all'allenamento
svolto riguarda il numero di ore di acrobatica. An-
che in questo caso si è verificato più o meno lo
stesso andamento della media delle ore impiegate
dagli atleti delle varie categorie. Infatti da come
si evince dal grafico 13, gli uomini Under 16 pre-
sentano una media di ore di acrobatica più bas-
sa (1,4) mentre le donne 1,7; nella categoria 17/18
anni gli uomini dichiarano di svolgere 2,1 ore di
allenamento di acrobatica a settimana, mentre le
donne rimangono stabili (a 1,7); negli Over 19 si
verifica una riduzione negli uomini del numero di
ore di acrobatica praticate a settimana (1,4)
mentre le donne arrivano a 1,8.
Dai grafici 14a e 14 b si evince la relazione esi-
stente fra il numero di ore di acrobatica pratica-
ta e la prestazione.
Partendo dagli uomini (fig. 14a), si evidenzia una
prestazione migliore fra chi pratica qualche ora di
acrobatica rispetto a chi non ne pratica alcuna. Per
la categoria 17/18 anni la situazione è ben differente,
infatti la prestazione non è correlata al numero di ore
di acrobatica svolta a settimana. Negli Over 19 si-
tuazione ancora diversa, si può notare una media
di prestazione maggiore tra coloro che praticano
una/due ore (di 4,47mt) rispetto a chi ne fa tre/quat-
tro (con 4,40mt) e nettamente più alta rispetto a chi
non ne pratica nemmeno una (con 4,09mt).
Discorso a parte per quello che riguarda le
donne, sicuramente meno altalenanti rispetto agli
uomini nelle ore di acrobatica praticate nelle va-

ramente nella fig. 12a come gli uomini di tutte fa-


sce d'età prese in considerazione presentano un
aumento di prestazione all'aumentare delle se-
dute; negli Over 19 troviamo una predominanza
più marcata, chi pratica da sei sedute di allena-
mento in su ha una media di 4,89mt, di ben
0,65mt e 0,72mt sopra alle medie rispettivamente
di chi fa quattro/cinque sedute o meno. Anche
nelle altre due categorie è evidente una presta-
zione più alta da parte di chi si allena di più.

1-4/2014 37
tutti (tra il 73% e l'80% nelle tre categorie) da uno
sport diverso da atletica e ginnastica (calcio). Una
piccola percentuale invece vede protagonisti co-
loro che hanno fatto solo Atletica Leggera (19%
Under 16; 4% 17/18; 11% Over 19) e chi ha fat-
to Ginnastica Artistica prima di passare al salto
con l'asta (8% Under 16; 16% 17/18; 11% Over
19). Interessante notare che chi ha praticato GA
prima del salto con l'asta presenta prestazioni, per
categoria, migliori rispetto agli altri atleti.
Per le donne la maggior parte proviene dalla
Ginnastica Artistica (45% Under 16; 41% 17/18;
50% Over 19), e rispetto agli uomini hanno una
percentuale più bassa per chi proviene da altri
sport (tra il 39% e il 45%). Anche in questo caso
rimangono poche coloro che hanno fatto solo
atletica (9% Under 16; 14% 17/18; 11% Over 19).
Pur avendo un numero più alto di atlete che han-
no fatto Ginnastica prima di dedicarsi al salto con
l'asta, anche in questo caso le prestazioni migliori
si ritrovano fra le atlete che hanno praticato la GA.
La piccola percentuale di saltatori uomini, sia
quella più ampia delle saltatrici donne che pro-
vengono dalla Ginnastica Artistica, hanno carat-
teristiche fisiche e tecniche, che acquisite nel pe-
rie categorie. Nel grafico 14b si può osservare un riodo antecedente a quello impostato per il salto
che nella categoria Under 16 le prestazioni migliori con l'asta hanno portato a una prestazione più alta
sono relazionate al numero di ore di acrobatica degli altri. Questo può essere dovuto a delle ca-
praticate a settimana. Nelle over 19 invece, si evi- pacità analoghe che servono in entrambe le di-
denzia una crescita di prestazione tra chi non pra- scipline, e che acquisite nel tempo permettono di
tica nessuna ora (con 3,25mt) a chi ne fa una/due raggiungere obiettivi più alti rispetto a chi nella pro-
e tre/quattro (entrambe con 3,43mt), e addirittura pria carriera giovanile non ha mai avuto la possi-
chi ne pratica da cinque in su. bilità di provare le tecniche di acrobatica. Ricor-
diamo che il salto con l'asta entra a far parte del
Discussione e conclusioni programma di gare solo dalla categoria Cadetti,
quindi anche chi proviene dall'atletica, fino a 14
Dato l’esiguo numero di risposte ed una anali- anni si trova senza aver fatto tutta la preparazio-
si descrittiva dei dati, possiamo solo fotografare una ne che serve per approcciarsi a questa disciplina
situazione attuale in Italia e fare delle considerazione Si può concludere che l'acrobatica con an-
su prospettive future per migliorare l’allenamento nessa parte di attrezzistica risultano incisive nel-
dei giovani saltatori. Grazie ai 184 atleti e atlete che la preparazione di un saltatore con l'asta. Queste
hanno risposto al questionario, i risultati ottenuti ci due componenti possono condizionare positiva-
proiettano verso nuove interpretazioni motorie e ci mente il risultato degli atleti, e si può partire da
danno la spinta per poter proseguire da qui i no- qui per apportare modifiche negli allenamenti base
stri studi. Questo è solo un punto di partenza. inserendo molta varietà negli esercizi di prepara-
In particolare lo scopo era comprendere il back- zione che devono consentire all'atleta di salto con
ground sportivo degli atleti intervistati: Atletica, l'asta di costruirsi fisicamente in rapporto al ge-
Ginnastica o altro. Gli uomini provengono quasi sto che dovranno affrontare.

38 1-4/2014
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Il questionario

1-4/2014 39
Analisi della tecnica

“Non ci sono ostacoli tra noi”: confronto tra parametri


agonistici dei nostri ostacolisti ed il resto del mondo.
di Vincenzo De Luca

1 2 3 4 5 6

1 2 3 4 5

6 7 8 9

1 2 3 4 5 6 7

40 1-4/2014
Le sequenze fotografiche, dell’atleta Giulia Pennel- senziali, per proporre invece una descrizione detta-
la impegnata nei 100hs ai Campionati Italiani di To- gliata dei dati dei valori quantitativi che quei gesti con-
rino e degli atleti Hassane Fofana al Golden Gala e sentono di esprimere. È chiaro che le due componenti
Lorenzo Perini ai Campionati Italiani J/P di Rieti im- debbono essere riassunte e dare luogo ad una in-
pegnati nei 110hs, sono state realizzate con una vi- terpretazione unificata. Ma è nostra impressione che
deocamera ad alta velocità a 240frs (margine di er- l’insufficienza delle strumentazioni disponibili ponga
rore ± 5ms), mentre l’elaborazione è stata effettua- spesso l’allenatore societario nella condizione di do-
ta tramite l’uso di un software video. Per le intere di- vere basare tutto sull’osservazione in tempo reale o,
stanze, sono stati rilevati i tempi parziali e progres- tuttalpiù, sull’analisi di riprese video con pochi frame
sivi ed è stata effettuata l’analisi delle dinamiche del- al secondo. Questa esposizione persegue, dunque,
le diverse fasi, in particolare: l’obiettivo di fare acquisire agli allenatori dimestichezza
a) i passi iniziali con i dati fondamentali rilevabili con le tecnologie. La
b) l’analisi del valicamento degli ostacoli sequenza fotografica acquisita con la fotocamera ad
c) i 3 passi tra gli ostacoli alta velocità consente all’allenatore e all’atleta di ana-
d) i passi finali lizzare e di misurare le diverse fasi della prova e, con-
e) per ciascuna fase, la rilevazione dei tempi di con- seguentemente, di indirizzare gli interventi tecnici in
tatto e di volo modo mirato al fine di migliorare la prestazione e ri-
È implicito che la valutazione della prestazione atle- durre il gap che separa gli atleti azzurri dalle miglio-
tica sia basata su elementi di tipo qualitativo (come ri prestazioni mondiali. I dati raccolti sono stati inse-
vengono realizzati i gesti) e quantitativi (dati di diverso riti in 3 tabelle riepilogative.
tipo). In questa sede si evitano le osservazioni di tipo Nelle tabelle 1a e 1b si evidenziano i tempi parziali
qualitativo, visibili per ogni allenatore negli aspetti es- e i tempi progressivi delle gare dei 100hs e 110hs.

TABELLA 1A

atleta gara prestazione 1 hs 2 hs 3 hs 4 hs 5 hs 6 hs 7 hs 8 hs 9 hs 10 hs tempo


finale
NELVIS 100 HS 12”52(+1.0) 2”51 3”53 4”52 5”50 6”48 7”44 8”42 9”40 10”38 11”40 1”12
(1”02) (0”99) (0”98) (0”98) (0”96) (0”98) (0”98) (0”98) (1”02)
PORTER 100 HS 12''63 (-0.1) 2”58 3”61 4”58 5”56 6”53 7”51 8”48 9”46 10”46 11”47 1”16
(1”03) (0”97) (0”98) (0”97) (0”98) (0”97) (0”98) (1”00) (1”01)
BORSI 100 HS 12”76(+0.6) 2”64 3”64 4”62 5”61 6”58 7”56 8”55 9”54 10”56 11”63 1”13
(1”00) (0”98) (0”99) (0”97) (0”98) (0”99) (0”99) (1”02) (1”07)
CARAVELLI 100 HS 12''98(-1.1) 2”65 3”70 4”71 5”71 6”71 7”72 8”75 9”76 10”79 11”83 1”15
(1”05) (1”01) (1”00) (1”00) (1”01) (1”03) (1”01) (1”03) (1”04)
PENNELLA 100 HS 13''21(+1.7) 2”69 3”73 4”76 5”78 6”80 7”81 8”82 9”88 10”95 12”02 1”19
(1”04) (1”03) (1”02) (1”02) (1”01) (1”01) (1”06) (1”07) (1”07)
CARMASSI 100 HS 13''52(+0.5) 2”77 3”84 4”90 5”95 6”98 8”05 9”11 10”17 11”25 12”35 1”17
(1”07) (1”06) (1”05) (1”03) (1”07) (1”06) (1”06) (1”08) (1”10)

TABELLA 1B

atleta gara prestazione 1 hs 2 hs 3 hs 4 hs 5 hs 6 hs 7 hs 8 hs 9 hs 10 hs tempo


finale
SHUBENKOV 110 HS 13”29(+0.7) 2”63 3”67 4”71 5”74 6”75 7”76 8”79 9”84 10”89 11”94 1”35
(1”04) (1”04) (1”03) (1”01) (1”01) (1”03) (1”05) (1”05) (1”05)
PORTER 110 HS 13''32(+0.7) 2”59 3”65 4”69 5”71 6”73 7”76 8”79 9”82 10”85 11”90 1”42
(1”06) (1”04) (1”02) (1”02) (1”03) (1”03) (1”03) (1”03) (1”05)
FOFANA 110 HS 13”55 (+0.7) 2”64 3”71 4”74 5”79 6”82 7”86 8”89 9”93 10”99 12”09 1”46
(1”07) (1”03) (1”05) (1”03) (1”04) (1”03) (1”04) (1”06) (1”10)
PERINI 110 HS 13''88(+0.5) 2”69 3”78 4”87 5”91 6”99 8”09 9”15 10”21 11”32 12”43 1”45
(1”09) (1”09) (1”04) (1”08) (1”10) (1”06) (1”06) (1”11) (1”11)

1-4/2014 41
Analisi della tecnica
I tempi sono stati rilevati alla discesa dell’ostacolo, distingue la fase del valicamento dell’ostacolo dai 3
analogamente all’operazione manuale che l’allena- passi intermedi. Pertanto, nelle tabelle 2a e 2b la gara
tore effettua con il cronometro. L’intervallo di tem- è stata suddivisa in 4 fasi:
po tra gli ostacoli permette solamente una somma- 1) Il tempo impiegato nei passi iniziali;
ria valutazione iniziale, ma non consente la distinzione 2) il tempo impiegato nei 10 valicamenti degli ostacoli;
degli elementi che caratterizzano la prestazione e 3) il tempo impiegato nei 27 passi tra gli ostacoli;
come si differenziano tra i diversi atleti, poiché non 4) il tempo impiegato nei passi finali.

TABELLA 2A

atleta gara prestazione tempo passi totale valicamento totale passi tempo passi
iniziali ostacoli intermedi finali
NELVIS 100HS 12”52(+1.0) 2”08 4”06 5”26 1”12
PORTER 100HS 12''63 (-0.1) 2”15 4”13 5”19 1''16 *
BORSI 100HS 12''76 (+0.6) 2”21 4”09 5''33 1''13
CARAVELLI 100HS 12''85(+1.8) 2”24 3”98 5''52 1''11
CARAVELLI 100HS 12''98 (-1.1) 2”24 4”05 5''54 1''15
BORSI 100HS 13''08 (+0.3) 2”30 4”23 5”42 1''13
PENNELLA 100HS 13”21(+1.7) 2”27 4”30 5”45 1”19
CARMASSI 100HS 13”52(+0.5) 2”38 4”36 5”65 1”17
*(rallenta)

TABELLA 2B

atleta gara prestazione tempo passi totale valicamento totale passi tempo passi
iniziali ostacoli intermedi finali
SHUBENKOV 110HS 13”29(+0.7) 2”12 4”87 4”95 1”35
PORTER 110HS 13”32(+0.7) 2”09 4”91 4”90 1”42
FOFANA 110HS 13”55(+0.7) 2”15 4”86 5”08 1”46
PERINI 110HS 13”88(+0.5) 2”20 4”93 5”30 1”45

La suddivisione dei dati nelle tabelle 2a e 2b permette Le tabelle 3a e 3b si riferiscono a:


una migliore comprensione tra le diverse componenti 1) il tempo di contatto dell’arto propulsore in vista del
della capacità di prestazione e, soprattutto, l’inter- valicamento e il tempo di valicamento (volo) del-
pretazione delle caratteristiche dell’ostacolista, poi- l’ostacolo;
ché differenzia l’abilità di superamento delle barrie- 2) il tempo di contatto e il tempo di volo del primo
re dall’abilità di correre velocemente prima, tra e dopo passo;
le stesse. 3) il tempo di contatto e il tempo di volo del secon-
do passo;
4) il tempo di contatto e il tempo di volo del terzo passo.

42 1-4/2014
TABELLA 3A

atleta gara prestazione media media media media media media media media
contatto volo contatto volo contatto volo contatto volo
arto di ostacolo 1° passo 1° passo 2° passo 2° passo 3° passo 3° passo
stacco
NELVIS 100 HS 12”52 (+1.0) 0.124 0.282 0.89 0.73 0.118 0.108 0.118 0.78
PORTER 100 HS 12''63 (-0.1) 0.131 0.282 0.93 0.62 0.120 0.110 0.128 0.64
CARAVELLI 100 HS 12''98 (-1.1) 0.127 0.278 0.96 0.86 0.118 0.110 0.107 0.99
PENNELLA 100 HS 13''21 (+1.7) 0.120 0.310 0.92 0.81 0.116 0.116 0.118 0.83
CARMASSI 100 HS 13''52 (+0.5) 0.111 0.323 0.89 0.83 0.119 0.128 0.109 0.98

TABELLA 3B

atleta gara prestazione media media media media media media media media
contatto volo contatto volo contatto volo contatto volo
arto di ostacolo 1° passo 1° passo 2° passo 2° passo 3° passo 3° passo
stacco
SHUBENKOV 110 HS 13”29(+0.7) 0.127 0.360 0.80 0.58 0.117 0.112 0.112 0.71
PORTER 110 HS 13''32(+0.7) 0.120 0.371 0.83 0.38 0.125 0.98 0.127 0.73
FOFANA 110 HS 13''55(+0.7) 0.126 0.360 0.75 0.70 0.116 0.106 0.116 0.81
PERINI 110 HS 13''88(+0.6) 0.128 0.365 0.99 0.68 0.125 0.104 0.126 0.67

L’insieme di questi dati consente di raffinare ulte- dell’ISTITUTO DI MEDICINA E SCIENZA DELLO
riormente l’analisi e di osservare come la corsa con SPORT DEL CONI. Tale strumento disposto al suo-
ostacoli sia fatta di una successione di passi diffe- lo consente di visualizzare immediatamente i dati e
renti tra loro e, quindi, di una costante variazione soprattutto consente di misurare, con estrema pre-
istantanea di cambi di ritmo. La mutevole variazio- cisione, la lunghezza dei passi. L’analisi e l’inter-
ne dei tempi di contatto si accompagna ad una no- pretazione dei valori raccolti con l’Opto-Jump, ab-
tevole differenza della loro lunghezza, con una va- binati alle informazioni derivanti dalle immagini,
riazione tra i passi più corti e i passi più lunghi di cir- permette all’allenatore di disporre degli elementi fon-
ca il 90% tra le donne e il 150% tra gli uomini. In sin- damentali indispensabili per operare gli opportuni in-
tesi, nella gare con ostacoli debbono essere attua- terventi e di verificarne l’effetto e le evoluzioni nel tem-
ti dei continui giochi di modulazione dell’impulso al po. Contemporaneamente, tale ventaglio di rileva-
suolo, anche se l’atleta evoluto trasmette un’im- menti permette di confrontare i dati del proprio atle-
pressione visiva tale per cui sembra che faccia qua- ta con i dati di altri atleti, anche di livello internazio-
si sempre la stessa cosa. I dati, oltre che con la fo- nale, per comprendere le differenze, precisare me-
tocamera a 240 fps, sono stati raccolti con l’appa- glio le peculiarità del proprio atleta e così definire i
recchiatura elettronica Opto-Jump con il supporto successivi interventi metodologici.

1-4/2014 43
Lasciate ormai alle spalle le iniziali perplessità,
1-4/2014 i cartoni di banane sono, grazie alla loro versatili-
tà, riconosciuti da lungo tempo come un vero e pro-
metodologia
prio “attrezzo sportivo” per l’atletica in età infan-
scuola e giovani
tile.
Di seguito presenterò una raccolta di esercizi di
Piccoli cartoni, rapidità da svolgere utilizzando i cartoni di bana-
ne. Durante la lettura degli esercizi, prestate tut-
grandi possibilità tavia attenzione a quanto segue:
1) La lunghezza dei percorsi e il numero di ri-
petizioni devono essere adattati all’età e alle ca-
Hans Katzenbogner pacità prestativo-condizionali dei bambini.
2) In tutte le gare devono essere rispettate del-
le regole: fate attenzione al fair play.
3) Gli esercizi di rapidità non dovrebbero es-
Riflessioni di base sere svolti in condizioni di affaticamento e, per que-
L’età infantile offre ottimi presupposti per lo svi- sto, dovrebbero essere eseguiti nella prima parte
luppo della rapidità. D’altronde, è proprio questo dell’unità di allenamento.
il periodo caratterizzato da un particolare svilup- 4) Controllate l’integrità dei cartoni: fare eser-
po della curiosità, della spontaneità e del bisogno cizio con cartoni rovinati è sicuramente meno di-
di variare le attività. Piccoli giochi e diverse gare vertente e nasconde sempre il rischio di farsi male.
a staffetta sono l’ideale in questa fascia d’età, e 5) Gli esercizi possono essere svolti sia in pa-
l’allenamento della rapidità nei bambini può essere lestra, sia all’aperto (senza trascinare i cartoni).
eseguito al meglio utilizzando proprio i cartoni di 6) Le gare a staffetta possono essere eseguite
banane. con un andamento a navetta.

44 1-4/2014
GRUPPO DI ESERCIZI 1

SPRINT CON UNA FILA DI CARTONI

Organizzazione di arrivo, appoggiano il cartone e corrono ve-


• Formate più squadre e mettete a disposizione locemente indietro. Dopo aver battuto la mano
di ciascuna di esse una fila di cartoni (distanziati al compagno, questo afferra il primo cartone del-
di circa 3 metri). Il numero di bambini per la pila, esegue uno sprint, all’arrivo lo appoggia
squadra dovrebbe corrispondere al numero di sopra a quello posto dal primo compagno (si
cartoni per fila. veda a questo proposito la figura 3) e corre in-
dietro ecc. Quando tutti i cartoni sono stati por-
Esercizi tati a destinazione vengono di nuovo riportati in-
• Parte sempre un solo bambino per ciascuna dietro seguendo la stessa modalità. Variazioni:
squadra. Nella prima “stazione” di ogni fila ci modifiche alla lunghezza del percorso; spinge-
sono sempre due cartoni, uno sovrapposto al- re i cartoni; partenza da posizioni diverse per
l’altro. Dopo aver dato il via, i bambini scatta- correre sino alla pila di cartoni più lontana.
no verso la prima stazione di cartoni, prendo-
no il cartone posto più in alto e scattano nuo-
vamente verso l’ultimo cartone, mettendoci
sopra quello che stanno trasportando. Il vinci-
tore guadagna un punto per la propria squadra.
• I bambini, questa volta senza cartone, corrono
velocemente vicino alla fila di cartoni sfiorandoli
con la mano sino a raggiungere l’ultimo. Chi toc-
ca per primo l’ultimo cartone?
• Come l’esercizio 1 ma con corsa veloce a sla-
lom (si veda a tal proposito la figura 1).
• Come prima i bambini corrono senza cartone,
ma alternando mano destra e sinistra nello sfio-
rare i cartoni (si veda a tal proposito la figura 2).
• Al via, i primi della fila scattano sino al primo car-
tone, corrono indietro e battono la mano ai se-
condi, che corrono sino al secondo cartone pri-
ma di tornare indietro ecc. Quando tutti i bam-
bini del gruppo hanno corso, tocca di nuovo ai
primi della fila, che questa volta corrono sino al-
l’ultimo cartone, poi i secondi sino al penultimo
cartone ecc. Variazione: le squadre decidono au-
tonomamente chi deve correre quale percorso
(tattica).
• Staffette di costruzione e decostruzione: all’inizio
del percorso di ciascuna squadra c’è una pila
di cartoni. Al via, i primi staffettisti afferrano il pri-
mo cartone della pila e corrono sino alla linea

1-4/2014 45
GRUPPO DI ESERCIZI 2

SPRINT SU DUE FILE DI CARTONI

Organizzazione
• Formate due squadre e disponete per ogni
squadra una fila composta da quattro cartoni (a
distanza di circa 6 metri l’uno dall’altro). Ogni
squadra si divide in modo che a ciascuna
estremità della fila vi siano bambini della stes-
sa squadra.

Esercizi
• I primi componenti della squadra, al comando
di partenza, corrono fino al lato opposto toc-
cando un cartone della fila vicina (si veda a tal
proposito la figura 1) e battendo quindi la
mano al loro compagno.
• Come prima, ma ogni componente tocca prima
un cartone della fila vicina, e poi uno della pro-
pria fila (si veda a tal proposito la figura 2).

GRUPPO DI ESERCIZI 3

SPRINT A OSTACOLI

Esercizi
• Correre in file di cartoni posti a distanze rego-
lari (sei metri) e irregolari, oltrepassando osta-
coli di diversa altezza (cartone appiattito, car-
tone girato sul lato corto o sul lato lungo); va-
riazioni: staffetta a pendolo, corsa ad ostacoli
a zig zag con cartoni spostati tra loro.
• Staffetta sprint a ostacoli: formate 2 squadre.
Come per l’esercizio precedente, costruite una
fila di cartoni per ciascuna squadra. I bambini
di ogni squadra si dispongono su entrambe le
estremità della fila di cartoni. Il primo concor-
rente supera gli ostacoli, batte la mano al se-
condo, che corre velocemente vicino agli osta-
coli verso il lato opposto. Il terzo corridore ol-
trepassa di nuovo i cartoni ecc. Ogni compo-
nente della squadra deve correre su un percorso

46 1-4/2014
ad ostacoli e su uno senza ostacoli. Variazione:
passaggio di un testimone o di una pallina da
tennis.
• Costruire e decostruire un percorso ad ostacoli:
disegnate una linea di partenza e una linea di ar-
rivo e formate le squadre. Ogni bambino rice-
ve un cartone. Utilizzando dei demarcatori, se-
gnalate sui percorsi i punti in cui i cartoni devono
essere appoggiati. Al via, i primi componenti di
ciascuna squadra sprintano, appoggiano i car-
toni in prossimità del primo demarcatore e
corrono indietro. Dopo aver battuto la mano al
compagno, quest’ultimo parte, appoggia il car-
tone in prossimità del secondo demarcatore ecc.
Una volta che tutti i bambini hanno appoggia-
to i loro cartoni, uno alla volta, oltrepassano cor-
rendo tutti i cartoni sino all’arrivo del percorso
e, quindi, oltrepassano di nuovo tutti i cartoni,
tornando nuovamente alla partenza. A questo
punto si decostruisce la fila di cartoni. Il primo
corridore prende l’ultimo cartone, il secondo il
penultimo ecc.
• Gli ostacolisti e gli sprinter si sfidano tra loro.
Gli ostacolisti partono su un lato, gli sprinter su
un altro lato per arrivare entrambi alla stessa li-
nea di arrivo (si veda a tal proposito la figura 1),
che si trova leggermente più vicino alla partenza
degli ostacolisti rispetto a quella degli sprinter
(si veda a tal proposito la figura A). La parten-
za avviene a comando. Chi giunge per primo al-
l’arrivo fa guadagnare un punto alla propria
squadra.
• Corsa ad ostacoli a slalom: costruite un per-
corso ad ostacoli utilizzando panche e cartoni
come mostrato nelle figure 2 e B e formate due
squadre, le quali dovranno partire l’una dal lato
opposto all’altra correndo e superando gli osta-
coli a slalom.

Attenzione no essere variate dopo il primo passaggio.


• Gli ostacoli possono essere posti a distanze re- • Nell’esercizio 4 ostacolisti e sprinter si sfidano
golari o irregolari. fra loro. Cambiate le posizioni dopo il primo
• Nel terzo esercizio (costruire e decostruire passaggio: gli sprinter corrono ora oltrepas-
una corsia di ostacoli) si utilizzano le stesse de- sando gli ostacoli, mentre gli ostacolisti corrono
marcazioni per tutte le squadre (stessa strut- senza dover oltrepassare nessun ostacolo, sino
turazione). Le distanze tra gli ostacoli posso- alla linea d’arrivo.

1-4/2014 47
Esercizi
• Ostacoli disposti a forma di Z. Formate due squa-
dre e, per ogni squadra, costruite tre corsie a
ostacoli, a formare una Z. Nella prima corsia si po-
siziona un ostacolo (cartone di banane), nella se-
conda due, nella terza tre (a intervalli regolari). De-
marcate i punti di svolta utilizzando dei cinesini (si
veda a tal proposito la figura C). Al comando, un
bambino per ciascuna squadra parte superando
le corsie a ostacoli. Prestate attenzione affinché
ogni bambino giri intorno al cinesino alla fine di
ogni corsia. Chi raggiunge per primo l’arrivo gua-
dagna un punto per la propria squadra.
• Corsa numerata: formate due o tre squadre e co-
struite una corsia con ostacoli per ciascuna
squadra. Le squadre stanno in piedi o sedute in
fila vicino alla loro corsia (si veda a tal proposi-
to la figura D). Attribuite un numero a ciascun
bambino. Quando chiamerete uno dei numeri as-
segnati, tutti i bambini ai quali è stato attribuito
questo numero correranno sino al punto di
svolta, gli gireranno intorno ed effettueranno uno
sprint sulla corsia a ostacoli (si veda a tal pro-
posito la figura 3). Alla fine del percorso gireranno
intorno al secondo punto di svolta ed effettue-
ranno uno sprint di ritorno verso la postazione
di partenza (si veda a tal proposito la figura D).
Chi raggiunge per primo la postazione di par-
tenza, ottiene un punto per la propria squadra.
• Formate due squadre e costruite per ciascuna
di esse una corsia a ostacoli. Ciascuna squadra
si divide disponendosi su entrambe le estremi-
tà della propria corsia a ostacoli (si veda a tal
proposito la figura E). I primi componenti di ogni
squadra ricevono ciascuno un testimone e sono
disposti diagonalmente l’uno di fronte all’altro.
Al comando corrono avanti superando gli osta-
coli della corsia (si veda a tal proposito la figu-
ra 4) e battono la mano al compagno che par-
te per secondo, il quale si porta davanti alla fila
di cartoni dell’altra squadra, la supera e, dopo
aver oltrepassato anche l’ultimo cartone, corre
verso il compagno della sua squadra pronto a
partire, il quale corre di nuovo dritto superando
la fila di cartoni della propria squadra ecc.

48 1-4/2014
GRUPPO DI ESERCIZI 4

SPRINT CON CAMBI DI DIREZIONE

Organizzazione
• Costruite una fila di cartoni per ciascuna squa-
dra (quattro cartoni a circa 6 metri di distanza).
I bambini si dispongono alle due estremità di
ciascuna fila ed effettuano uno sprint verso
l’estremità opposta, correndo a fianco dei car-
toni e cambiando lato di percorrenza in corri-
spondenza di un tappetino posto in un certo
punto della fila, il quale va calpestato (si veda
a tal proposito la figura A).

Esercizi
• Nell’esercizio sono previsti uno (tappetino tra i
cartoni 2 e 3) o due cambi di lato (tappetino tra
i cartoni 1 e 2 e tra i cartoni 3 e 4; si veda a tal
proposito la figura A). Una volta che il primo
bambino è giunto all’estremità opposta, parte
immediatamente il suo compagno.
• Come prima, il tappetino si trova tra i cartoni
due e tre. Il primo bambino a partire tiene in
mano un testimone, lo appoggia sul tappetino
ed effettua uno sprint per raggiungere il com-
pagno, il quale corre sino al testimone e lo con-
segna al bambino successivo. Variazione: i
bambini possono anche partire dalle due estre-

1-4/2014 49
mità contrapposte con due testimoni, appog- ciascuna estremità. Il testimone viene scambiato
giarli (si veda a tal proposito la figura 1) e farli tra i due compagni tra i cartoni due e tre (adat-
raccogliere dai compagni che li seguono in or- tare la velocità di corsa). I compagni successivi
dine di partenza. possono avere il compito di appoggiare il te-
• Come prima, al comando parte un bambino da stimone o di scambiarlo durante il percorso.

GRUPPO DI ESERCIZI 5

STAFFETTE CON POSIZIONAMENTO

Organizzazione
• Formate due squadre e, per ciascuna squadra,
costruite una corsia. In entrambe le corsie po-
sizionate due cartoni sovrapposti a pochi me-
tri di distanza dalla partenza (cartone doppio).
A circa 10 metri di distanza dal cartone doppio
posizionate, per ciascuna corsia, un cartone
singolo. Alla fine delle corsie posizionate un ci-
nesino per segnalare il punto di svolta.

Esercizi
• Al comando, i primi bambini corrono verso il car-
tone doppio, afferrano il cartone che sta sopra
(si veda a tal proposito la figura 1) e lo traspor-
tano sino al cartone singolo, mettendolo sopra
di esso (si veda a tal proposito la figura 2). I bam-
bini continuano poi a correre sino al cinesino di
svolta e, dopo aver cambiato il senso di corsa,
corrono sino a raggiungere la propria squadra,
dove battono la mano al compagno. Quest’ul-
timo corre sino alla seconda stazione, afferra il
cartone sovrapposto, corre con il cartone oltre
al cinesino di svolta e torna indietro al primo car-
tone, dove appoggia il cartone ecc.
• Molto simile al primo esercizio. Sul percorso ci sono
però due cartoni singoli. All’interno del primo
cartone è stata messa una palla. Il primo bambi-
no afferra la palla, corre in avanti tenendola in mano,
tocca con la palla il secondo cartone, oltrepassa
il cinesino di svolta e torna indietro fino al primo car-
tone, dentro al quale appoggia la palla. Il secon-
do bambino compie le stesse operazioni.

50 1-4/2014
GRUPPO DI ESERCIZI 6

STAFFETTE A QUADRATO

Esercizi
I bambini si distribuiscono ai quattro angoli di un
quadrato.

• Partono per primi i bambini posizionati ai due


estremi della stessa diagonale, ciascuno con un
cartone in mano. Al comando, eseguono uno
sprint in senso orario trasportando il cartone
fino all’angolo successivo, dove lo passano a
un compagno che inizia a correre (si veda a tal
proposito la figura 1). Il gioco finisce quando un
cartone riesce a superare l’altro.
• Ogni squadra è formata da due gruppi posti agli
estremi della stessa diagonale. Su ciascun lato
del quadrato si dispongono due cartoni che fun-
gono da ostacoli. I bambini effettuano uno
sprint attorno al quadrato, passando gli ostacoli:
in questo modo, ciascun bambino supera quat-
tro ostacoli prima di far partire il compagno che
lo attende (battendo la mano o consegnando un
testimone). Anche in questo caso il gioco termina
quando un testimone riesce a sorpassare l’altro.

Attenzione
• I testimoni possono essere utilizzati allo stes-
so modo anche su una pista di forma ovale.
• La lunghezza del percorso deve essere adat-
tata all’età e alle condizioni dei bambini.
• Delimitate gli angoli del quadrato utilizzando dei
cinesini.

1-4/2014 51
GRUPPO DI ESERCIZI 7

GARE DI GRUPPO

so il proprio cartone. I cartoni vengono quindi


Attenzione nuovamente raccolti (si veda a tal proposito la
• Durante le gare di gruppo i cartoni possono figura 2) e trasportati il più velocemente possi-
essere trasportati o spinti. Gli sprint con bile sulla linea di partenza. Vince la squadra che
spinta sono più faticosi degli sprint con tra- si ritrova per prima nella posizione iniziale.
sporto. Variazione I: parte solo un gruppo. Il gruppo
• Indirizzate i bambini verso il fair-play: negli porta/spinge i cartoni sino alla linea di de-
esercizi 1 e 2 in particolare potrebbero avere marcazione e prosegue correndo verso la li-
a disposizione poco spazio. Spingere non è nea di partenza avversaria, quindi, corre di
permesso ed è punito sottraendo punti. nuovo verso i propri cartoni, li afferra e li por-
ta sino alla propria linea di partenza. Il bam-
bino più veloce riceve un punto.
Esercizi
• Formate due squadre. Ogni bambino riceve un
cartone. Le squadre sono allineate l’una di fron-
te all’altra. Al centro, poggiato sul pavimento tra
le squadre c’è un cono. Al comando, ogni bam-
bino trasporta o spinge il proprio cartone sul
lato opposto. Vige la circolazione a destra: tut-
ti i bambini devono perciò passare sulla destra
con il proprio cartone (si veda a tal proposito
la figura 1). La squadra che arriva per prima e
per intero sul lato opposto a quello di parten-
za riceve un punto.
• Formate quattro squadre, ognuna delle quali si
dispone su un angolo di un quadrato. Ogni
bambino ha un cartone. Al comando i bambi-
ni cambiano posizione raggiungendo la posta-
zione del gruppo che si trova di fronte in dia-
gonale. Quale squadra è riuscita a raggiunge-
re per prima il lato opposto?
• Formate due squadre che si dispongono alli-
neate l’una di fronte all’altra. Ogni bambino ri-
ceve un cartone. Tracciate due altre linee tra le
squadre, a distanza regolare dalla linea di par-
tenza (si veda a tal proposito la figura A). Al co-
mando, le squadre compiono uno sprint sino alla
linea di demarcazione, vi lasciano il cartone e
corrono sino alla linea di partenza, che deve
sempre essere toccata con una mano. Dopo-
diché ogni bambino può correre di nuovo ver-

52 1-4/2014
• Formate due squadre. Ogni bambino ha a di-
sposizione un cartone. Le squadre si dispon-
gono allineate a una distanza reciproca di al-
meno 20 metri. Disegnate la linea di arrivo al
centro utilizzando dei cinesini (si veda a tal pro-
posito la figura C). Partono sempre due bam-
bini insieme, uno dal lato destro e uno dal lato
sinistro. Al comando, i bambini cercano di rag-
giungere il più velocemente possibile, con i loro
cartoni, la linea di arrivo. Il vincitore guadagna
un punto per la propria squadra. Variazione: par-
tenza in posizione prona (o da altre posizioni).

Variazione II: si amplia il percorso, tracciando


una linea esattamente a metà tra le due
squadre. Lo svolgimento è uguale a quello
presentato nell’esercizio di base.
• I bambini sono allineati l’uno a fianco all’altro.
Davanti ai bambini sono state tirate tre linee e
una linea di arrivo (si veda a tal proposito la fi-
gura B). Ogni bambino ha a disposizione un car-
tone. I cartoni sono disposti su una delle tre li-
nee (si veda a tal proposito la figura B, linea 1).
Al comando, i bambini corrono verso i cartoni,
ne prendono uno ciascuno e lo portano/spin-
gono sino all’arrivo. Chi oltrepassa il traguardo
per primo guadagna un punto. Variazione I:
come prima, ma i cartoni devono essere tra-
sportati sino al traguardo e poi di nuovo indie-
tro sino alla linea di partenza. Variazione II: start
da posizioni diverse.

1-4/2014 53
GRUPPO DI ESERCIZI 8

ESERCIZI DI CAMBIO POSTO

Esercizi
• Formate quattro gruppi. Ai bambini di ciascun
gruppo sono assegnati numeri da 1 a 5. Cia-
scun bambino riceve un cartone. I gruppi si di-
spongono su quattro lati a formare un quadra-
to. L’allenatore (o un altro bambino) si mette al
centro del campo e chiama uno o più numeri,
indicando con la mano, come fosse un vigile,
i lati del quadrato per cui è valido il comando.
I bambini chiamati spingono o trasportano il car-
tone attraversando il campo, sino a raggiungere
il lato opposto, occupando il posto dei loro av-
versari. Chi arriva per primo al suo posto, gua-
dagna un punto per la propria squadra. Varia-
zione: tutti i lati del quadrato sono coinvolti, non
è più necessario che l’allenatore indichi con la
mano i lati interessati.
• Come prima, ma senza indicazione con la
mano. Il numero chiamato interessa tutti e quat-
tro i gruppi. Per cambiare posto i bambini chia-
mati corrono ora in senso orario al di fuori del
quadrato (si veda a tal proposito la figura 1).
L’allenatore stabilisce prima verso che posto de-
vono correre i bambini (ad esempio una o due
stazioni più avanti). Variazione: l’allenatore uti-
lizza due diversi comandi per indicare se i bam-
bini devono correre in direzione oraria oppure
antioraria intorno al quadrato.

Traduzione da Leichathletiktraining 1/13


Titolo originale: Kleine Kiste, große Möglichkeiten
Traduzione a cura di Debora De Stefani, revisione tecnica a cura di Luca Del Curto

54 1-4/2014
prestazione; si può facilmente

S intendere la difficoltà materiale


2014/1-4

ed organizzativa per poter ef-


metodologia fettuare uno studio di questo
tecnica e didattica genere.
Abbiamo quindi reputato op-
Differenze ed analogie portuno mettere in rapporto la sta-
tura con la prestazione al fine di
nelle gare degli ostacoli alti - realizzare una analisi su un cam-
pione di dati molto più elevato.
Studio statistico sui top atleti
Scopo dello studio
degli ultimi 50 anni Scopo di questo studio è
evidenziare le differenze/simili-
tudini presenti nella gara degli
Claudio Quagliarotti1, Vincenzo De Luca2, “ostacoli alti” tra il sesso ma-
Antonio La Torre3, Maria Francesca Piacentini1 schile (110Hs) ed il sesso fem-
1 Università degli studi di Roma “Foro Italico” minile (100Hs) tramite un’anali-
2 Direzione Tecnico Scientifica FIDAL si statistico descrittiva dei top
3 Università degli Studi di Milano atleti/e degli ultimi 50 anni.

Materiali e metodi
Per fare quanto descritto nel
Introduzione generi [4-8] . Pare però mancare precedente paragrafo, sono sta-
Analizzando la letteratura uno studio che prenda in esame te consultate le graduatorie
scientifica relativa alle gare de- le caratteristiche fisiche degli mondiali annuali dal 1964 al
gli ostacoli alti (110Hs al ma- atleti e delle atlete (in particola- 2013 [ 1 9 - 2 5 ] e da queste sono
schile e 100Hs al femminile) re la statura) e che tenti di met- stati estrapolati i dati dei migliori
sono presenti diversi lavori che tere in evidenza le possibili dif- 20 atleti/e di ogni anno (pur-
avvalendosi della tecnica della ferenze in rapporto alla presta- troppo non sono stati reperibili
video-analisi studiano il pas- zione. alcuni anni: femminili 1982; ma-
saggio dell’ostacolo e/o la fase Uno studio di questo genere, schili 1978, 1979, 1982, 2001).
di corsa tra gli ostacoli [1-9,11-16] . per essere più preciso, richie- Di ogni atleta sono stati riportati
Alcuni di questi tentano anche derebbe di mettere in rapporto i seguenti dati: nome, cognome,
di mostrare una differenza di la lunghezza dell’arto inferiore prestazione ed anno di nascita;
tecnica di passaggio tra i due con l’altezza dell’ostacolo e la conseguentemente a questi è
stato possibile quindi reperire:
età, statura e peso degli stes-
si [17-19] (il parametro peso non ri-
sulta avere molto interesse, an-
che per la possibile variabilità
nel tempo, e non sarà trattato in
questo studio).
È da tener presente che fino
alle Olimpiadi del 1968, le don-
ne hanno gareggiato sugli
80mHs con distanza tra gli osta-
coli di 8m ed altezza degli osta-
coli di 0,76m. Conseguente-
mente alla raccolta dei dati dei

1-4/2014 55
singoli atleti, sono state calco- sante notare come nel corso STATURA DONNE
late le medie annuali (± devia- degli anni aumenti la deviazione Come è possibile osservare
zione standard=ds) dell’età, del- standard, indicando una mag- nel grafico 3, l’andamento fem-
la statura e delle prestazioni giore eterogeneità nel campio- minile della statura risulta esse-
del campione di atleti da noi ne preso in esame. La statura re differente da quello maschile
raccolto. media minima registrata è pari a (in chiaro i dati relativi agli 80Hs).
Sono stati poi analizzati i 1,83m nel 1964 mentre la mas- Fino al 1986 la statura media
dati riguardanti la statura e la sima risulta essere nel 2012 di è in continua crescita fino a rag-
prestazione. Per entrambi i pa- 1,89m con un incremento di giungere il massimo valore regi-
rametri si è calcolato il diffe- circa 6cm in 50 anni. strato (da 1,65/1,66m nel 1964
renziale tra i due sessi, sottra-
endo la misura maschile a quel-
la femminile. Per quanto riguar-
da la statura, inoltre, ci è parso
di particolare interesse provare
a confrontare la statura media
degli atleti rispetto a quella del-
la popolazione mondiale, sia
per gli uomini che per le donne.

Risultati
ETà
Sia per gli atleti che per le
atlete (tenendo sempre presen-
te la fase di passaggio dagli
80m Hs ai 100m Hs nella gara
femminile), l’età media è in no-
tevole aumento con andamen-
to e valori pressoché simili. In-
fatti, negli anni 60 gli atleti di
vertice in queste due discipline Grafico 1 – Età degli atleti.
avevano mediamente 24 anni
±3, fino a raggiungere i 27 anni
±4 nell’ultimo decennio. Hanno
inoltre subito entrambi un bru-
sco aumento nel corso degli
anni 80.

STATURA UOMINI
Nel grafico 2 è possibile os-
servare i dati riguardanti la sta-
tura media degli atleti. Essi
sono rappresentati per decadi
per favorire la comprensione
dell’andamento della statura nel
corso degli anni.
Come si può notare dal gra-
fico la statura media aumenta in
maniera significativa dalla se-
conda decade in poi. Interes- Grafico 2 – Statura media uomini

56 1-4/2014
DIFFERENZA TRA I GENERI
Sottraendo i dati relativi alla
statura femminile da quelli ma-
schili, si ha un valore medio di
16,6cm, dato che può essere in-
teressante paragonare con la
differenza di statura fra i due ge-
neri della popolazione mondiale.

CONFRONTI
CON LA POPOLAZIONE
Per valutare la statura media
della popolazione negli anni per
entrambi i generi si sono prese
le stature medie della popola-
zione dei paesi più volte rap-
presentati dagli atleti [18-25] . I dati
Grafico 3 – Statura media delle donne per decadi ci indicano una statura media di
176cm per gli uomini e di
164cm per le donne; ciò indica
Eur Eur Eur
una differenza di 12cm tra i
Aus Can Chn Cub sett cent-atl mer Jam Rus Usa due sessi, mentre negli atleti era
stata trovata una differenza di
M (cm) 178 174 166 174 179 175 174 172 176 176
16,6cm. In accordo con vari
F (cm) 163 162 157 163 167 163 162 161 164 164 studi [10,18] , abbiamo registrato
che la statura media della po-
Tabella 1 – Media della statura attuale della popolazione generale (2014) di- polazione (in particolare dei
visa per genere nelle nazioni/zone geografiche per noi più rilevanti. paesi da noi rilevati) stia me-
diamente aumentando di 1-3cm
ogni decade; per ottenere la
ad 1,73m nel 1986). Immedia- stata la costante presenza del- media della statura della popo-
tamente dopo però subisce un l’atleta nigeriana, poi naturaliz- lazione per ogni decade abbia-
decremento significativo fino a zata spagnola, Alozie Glory che mo sottratto 2cm ad ogni de-
raggiungere alla fine degli anni con la sua statura di 1,55m ha cade, fino ad ottenere la media
90 e nei primi anni 2000 valori sicuramente influito sulla media della statura della popolazione
stabili e paragonabili con quelli delle atlete in quegli anni. per ogni decade degli anni pre-
dei primi anni 60 (più volte in- Negli ultimi anni la statura me- cedenti (Tabelle 1,2,3).
torno a valori di 1,68/1,67m). Da dia è nuovamente in lieve aumen- Con questi dati è stato quin-
notare che dal 1998 al 2006 vi è to intorno a valori di 1,69/1,70m. di possibile calcolare il diffe-

mondo (2014) 64-73 74-83 84-93 94-03 04-13


M (cm) 176 M (cm) 168 170 172 174 176
F (cm) 164 F (cm) 156 158 160 162 164

Tabella 2 – Media della statura attuale Tabella 3 – Media della statura della popolazione generale per genere in cia-
della popolazione generale (2014) per scuna decade sottraendo 2 cm rispetto alla decade precedente.
genere ricavata dai dati in tabella.

1-4/2014 57
renziale di statura presente tra degli anni 80 le differenze di- PRESTAZIONE UOMINI
la popolazione e i top atleti de- vengono paragonabili, anni in Come si evince dal grafico 5,
gli ostacoli alti. Nel grafico 4 cui la statura femminile delle la media delle prestazioni sulla
sono evidenziati i dati raccolti. atlete fa registrare i suoi valori gara dei 110Hs è in migliora-
Ciò che risalta maggiormen- massimi). Altro fatto interes- mento. Da notare che nel 1976
te è che la differenza tra la sta- sante è che la differenza di sta- e negli anni a seguire avviene
tura delle atlete rispetto a quel- tura stia diminuendo nel tempo, una brusca diminuzione sia di
la della popolazione femminile è e che ciò avvenga (all’incirca) prestazione che di deviazione
sempre inferiore a quella ma- con la stessa pendenza per en- standard, ma ciò si potrebbe
schile! (solamente nella metà trambi i sessi. spiegare con l’introduzione in
quegli anni dei tempi automati-
ci (con precisione al centesimo,
anziché al decimo di secondo) al
posto dei tempi manuali.
Da notare che la ds, dopo
l’introduzione dei tempi auto-
matici, si aggiri piuttosto co-
stantemente intorno a valori di
0”10-0”13 (indice di un livello
medio generale piuttosto omo-
geneo). Si ricorda che l’attuale
record sulla distanza è detenu-
to da Aries Merritt con il tempo
di 12”80 ettenuto nel 2012.

PRESTAZIONE DONNE
Così come per la gara ma-
schile, anche nella gara femmi-
nile si riscontra un notevole mi-
Grafico 4 glioramento della prestazione
media, anche se pare essersi
raggiunta un’approssimativa
stabilità fin dai primi anni ’80. Da
ricordare, infatti, che l’attuale re-
cord del mondo è detenuto da
Donkova Yordanka che ha otte-
nuto una prestazione pari a
12”21 nel 1988, tempo lontano
dalle prestazioni medie attuali.
La ds risulta essere relativa-
mente stabile a valori molto alti
(intorno ai 0”20) fino agli anni 80
compresi; mentre dagli anni 90
i valori della ds risultano essere
relativamente stabili a valori in-
torno ai 0”13 (anche se negli ul-
timi anni risultano in ulteriore au-
mento costante).

Grafico 5 – Media delle prestazioni degli uomini

58 1-4/2014
PARAGONI TRA I SESSI non ci sono ostacoli, ma chia- Discussione e conclusioni
In entrambi i sessi sia i valo- ramente riesce a dare l’idea del DISCUSSIONE
ri delle prestazioni medie, sia i diverso ordine di grandezza ri- I dati raccolti mostrano la
valori delle ds stanno subendo spetto al tempo reale. presenza di importanti differen-
un miglioramento con il passa- ze per quanto riguarda i valori
re del tempo, anche se le don- assoluti delle prestazioni delle
ne pare abbiano trovato una V media D t teorico 10m t reale gare di 110Hs e 100Hs. Oltre ad
fase di relativo plateau dagli avere un differenziale davvero
anni ’80. Per poter effettuare 7,86 m/s 1,27sec 0,54 sec molto basso a livelli di velocità
un’analisi di confronto si è cal- (U=8,23m/s D=7,87m/s U-
colata la differenza tra la pre- Tabella 4 D=0,36m/s) in proporzione alla
stazione maschile e quella fem-
minile negli anni e si è ricavato
il grafico 7.
Come si può osservare fino
agli anni 80 la differenza risulta
essere piuttosto varia (perfino a
livelli negativi), probabilmente
dovuti all’adattamento alla nuo-
va gara femminile. È tuttavia
interessante notare come dagli
anni 80 la differenza si stabiliz-
zi intorno a valori di 0”5-0”6
(una media di 0”54).
Considerando quindi una dif-
ferenza di prestazione media di
circa 0"54 fra i maschi e le fem-
mine, si potrebbe ipotizzare che
questa differenza prestativa sia
dovuta ai 10m in più della gara Grafico 6 – Media delle prestazioni delle donne.
maschile (110 vs 100m Hs). Inol-
tre dai tempi di percorrenza dei
100Hs dal 1983 (data dalla qua-
le la prestazione media risulta es-
sere più costante) abbiamo ri-
cavato una velocità media delle
atlete per percorrere i 100Hs
pari a 7,87±0,04m/s. Con que-
sto dato abbiamo calcolato il
tempo teorico di percorrenza
sui 10m, che risulta essere pari
a 1”27, quindi molto maggiore
dello 0”54 riscontrato dai dati in
nostro possesso come differen-
za prestativa fra i 100 ed i 110Hs
(nella tabella 4 viene riassunto
quanto appena detto). Ci ren-
diamo conto che il dato del tem-
po teorico sia sovrastimato per-
ché nel tratto finale delle gare Grafico 7 – Media delle prestazioni degli uomini.

1-4/2014 59
gara dei 100mt (U=10,10m/s 12cm. Inoltre, mentre gli atleti comunque un po' datata. Come
D=9,13m/s U-D=0,96m/s), vi è uomini sono tendenzialmente accennato nell’introduzione sa-
una notevole differenza tra il più alti di 14cm (con picchi di rebbe importante effettuare uno
tempo teorico ed il tempo “ef- 19cm) rispetto alla popolazione, studio riguardante le caratteri-
fettivo” di percorrenza dei 10mt le donne risultano essere più stiche antropometriche degli arti
che differenziano la lunghezza alte di soli 9cm (con valori mi- inferiori dei singoli atleti per po-
delle due gare a favore delle nimi di 3cm). ter confrontare i dati rispetto al-
donne (teorico=1,27s effetti- l’altezza degli ostacoli, rispetto
vo=0,54s). CONCLUSIONI alla popolazione media e tra gli
Queste importanti differen- Dall’analisi condotta in que- atleti (magari anche di altre di-
ze nella “stessa” gara tra i due sto studio risultano non esser- scipline). Sarebbe anche inte-
sessi evidenziano la presenza di ci differenze tra le gare degli ressante effettuare un possibile
più fattori che rendono di fatto ostacoli alti maschili e femmini- studio di videoanalisi sia sul
le due performance non assi- li per quanto riguarda l’età de- possibile comportamento delle
milabili per la “relativa“ facilità gli atleti e gli andamenti delle ostacoliste nell’affrontare un
nella competizione femminile a prestazioni nel tempo. Ciò che ostacolo più alto (probabilmen-
giungere al traguardo. invece risulta essere differente te a 0,91m) sia che possa far
Le differenze più tangibili sono i valori delle prestazioni emergere delle differenze di ge-
sono la lunghezza della gara, stesse, dovuti molto probabil- stione (magari sulla parte finale
ma che a nostro avviso non mente ad una statura degli atle- della gara) tra i due sessi, sem-
sarebbe così preponderante, e ti che differisce in maniera mol- pre riconducibili a questa diffe-
l’altezza-distanza degli ostaco- to marcata, sia come valori che renza di statura e altezza del-
li. Prendendo in analisi que- come andamento, tra il sesso l’ostacolo.
st’ultima, un minor “ostacola- maschile ed il sesso femminile. Vorremmo inoltre far notare
mento” (che in queste gare è A nostro giudizio quindi (anche come uno studio di questo tipo
dato dagli ostacoli stessi) por- per motivi storici) basterebbe sia stato possibile grazie alle
terebbe sicuramente al rag- aumentare l’altezza degli osta- particolarità che contraddistin-
giungimento di tempi migliori coli nella gara femminile per guono questa specifica disci-
(e ciò spiegherebbe le differen- raggiungere una maggiore cor- plina, quali l’obbligatorietà del-
ze riscontrate), ciò potrebbe di- relazione tra le due gare, anche la distanza da percorrere tra gli
pendere dal miglior approccio e se ciò, ovviamente, porterà una ostacoli con un numero di pas-
valicamento dell’ostacolo da lunga serie di adattamenti (es. si preciso, l’altezza regolare de-
parte delle donne, ma questo, a sulla lunghezza della gara stes- gli ostacoli, le quali permettono
nostro avviso, sarebbe vero solo sa, sulla gara dei 400mHs e sul- solamente a chi, oltre ad avere
parzialmente. Difatti le differen- le categorie giovanili). qualità atletiche, abbia una sta-
ze riscontrate nelle stature dei Tutte le nostre osservazioni e tura determinata per poterle af-
top atleti e atlete fanno pensa- conclusioni per essere effetti- frontare con successo. Essendo
re che determinante sia l’altez- vamente validate avrebbero bi- poi proprio queste misure fisse
za dell’ostacolo stesso. Come si sogno di conferme scientifiche a determinare un’effettiva diffe-
è già mostrato, mediamente le che indaghino più dettagliata- renziazione tra i sessi, è stato
atlete sono più basse di 16,6cm mente gli aspetti tecnici, fisici, possibile individuare con mag-
rispetto ai colleghi uomini, men- biomeccanici, fisiologici e psi- giore chiarezza le possibili cau-
tre nella popolazione mondiale cologici degli atleti e delle atle- se delle similitudini/differenze
la differenza risulta essere di soli te. La letteratura attuale infatti è riscontrate.

60 1-4/2014
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1-4/2014 61
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

1. Introduzione

S
1-4/2014

Negli ultimi trent'anni in tutto


metodologia
il mondo si è registrato un au-
tecnica e didattica
mento dell'interesse allo studio
dell'organizzazione ritmica dei
Ciclo mestruale e allenamento: processi dell'organismo. Se-
condo la bioritmologia è più giu-
cosa fanno gli allenatori italiani sto parlare non di stabilità
omeostatica ma di dinamica
e una proposta metodologica omeostatica. Questo concetto
si sposa molto con la fisiologia
per saltatrici in estensione della donna che ogni mese per
circa trenta anni della sua esi-
stenza convive con delle flut-
Stefano Serranò tuazioni ormonali cicliche.
L'allenamento ha come obiet-
tivo quello di creare appunto
delle variazioni dell'omeostasi
per far sì che il corpo si adatti a
livelli superiori nelle caratteristi-
che fisiologiche andate a stres-
sare e tutto questo processo
avviene grazie alla presenza de-
gli ormoni.
Diversi studi affermano che i
cambiamenti ormonali all'inter-
no del ciclo mestruale hanno un
notevole impatto sulle presta-
zioni umane (Thomas Reilly
2010), e questo non può esse-
re non preso in considerazione
nella programmazione ed orga-
nizzazione di un piano di alle-
namento.
Attraverso la somministrazio-
ne di questionari si è cercato di
capire se, l'elitè degli allenatori
italiani che allenano donne, è a
conoscenza della relazione che
c'è tra ciclo mestruale e presta-
zione fisica e come si organiz-
zano in funzione di questo. La
proposta finale sarà quella di
dare delle indicazioni e suggeri-
re un'organizzazione dell'alle-
namento che rispetti la fisiologia
del ciclo mestruale.

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
1.1 ANALISI DELLA LETTERATURA 1.1.1. ANALISI DELLA (Constantini et al.2005; Janse de
LETTERATURA SUL RAPPORTO Jonge 2003; Lebrun 1994).
Le influenze del ciclo me- TRA CICLO MESTRUALE E FORZA. Sull’argomento ci sono pareri
struale sulla performance è un contrastanti infatti negli ultimi 10
tema affrontato in letteratura so- È stato verificato come le con- anni soltanto tre studi hanno
prattutto per quello che concer- centrazioni sanguigne di diversi analizzato la variazione della for-
ne la possibilità di infortunio e il ormoni come il progesterone, za muscolare durante il ciclo me-
ritardo del menarca in seguito estradiolo, LH e FSH hanno del- struale includendo l’analisi
ad attività ad alta intensità. C’è le fluttuazioni durante il ciclo me- ormonale e per verificare preci-
un buon numero di articoli che struale e che il testosterone e samente in quale fase del ciclo si
fanno riferimento a come le dif- l’androstenedione hanno dei pic- stesse nel momento in cui veni-
ferenti capacità fisiche oppure i chi prima e durante l’ovulazione vano effettuati i test. Nessuno di
metabolismi si comportano nel- (Longcope 1986; Van Look and loro ha trovato significative diffe-
le diverse fasi del ciclo me- Baird 1980). Queste fluttuazioni renze nella massima forza iso-
struale. C'è poca letteratura su degli ormoni durante il ciclo me- metrica dei flessori e degli
quello che è poi l'aspetto prati- struale potrebbero influenzare sia estensori del ginocchio (Bamba-
co di come organizzare un pro- la capacità di raggiungere alti li- eichi et al. 2004), nella forza
gramma di allenamento in velli di performance e sia l’alle- massima isometrica del musco-
funzione delle variazioni fisiolo- nabilità delle strutture muscolari lo gran dorsale (Elliot et al. 2003),
giche ed endocrine. e di conseguenza della forza nella forza isocinetica degli

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

estensori del ginocchio e della Si è osservato che nelle don- l’azione metabolica degli estro-
forza resistente con lo step test ne un allenamento non troppo vo- geni è il suo potere di stimolare
(Friden et al. 2003). luminoso con i pesi (4 esercizi, la chinasi attivata dall’adenosin-
Lo MSR (muscle stretch re- 3x10 ripetizioni massimali, 2 mi- monofosfato (AMPK). Questo en-
flex) è condizionato dalle fasi del nuti di recupero) fatto nella fase zima attiva la proteina numero
ciclo e nello specifico questo ef- luteinica (15-28° giorno), proba- uno dell’endurance, la PGC-1al-
fetto è ridotto nel periodo del- bilmente per il suo concomitante fa che, a sua volta, stimola la
l’ovulazione (Casey E, Hameed picco di estradiolo, ha prodotto produzione di mitocondri, la ca-
F, Dhaher YY 2014), anche se bi- più Gh e androstenedione (Krae- pillarizzazione e il metabolismo
sogna tenere presente che il pe- mer 2013). muscolare. Tuttavia sia gli estro-
riodo ovulatorio corrisponde con geni che il progesterone soppri-
il momento di massima rigenera- 1.1.2 ANALISI DELLA LETTERATURA mono la fase gluconeogenetica
zione per questo tipo di stress. SUL RAPPORTO TRA CICLO durante l’esercizio e questo può
(S.Sipavičienė, L. Daniusevičiutė, MESTRUALE E RESISTENZA. compromettere la performance
I. Klizienė, S. Kamandulis, 2013). durante le ultime fasi di gare
Quindi sarebbe opportuno effet- Dalla letteratura emerge che strenue, come l’ultramaratona,
tuare esercitazioni inerenti il ri- gli estrogeni possono promuo- se la supplementazione di ener-
flesso da stiramento prima del vere la performance aerobica gia è inadeguata.
periodo ovulatorio in modo da modificando il metabolismo di Sulla scorta di quest’ultimo
ottimizzarne l’effetto allenante e carboidrati, proteine e grassi. dato, una supplementazione di
sfruttando la successiva fase per Al contrario, il progesterone proteine sotto sforzo aerobico
ottimizzare il processo di recu- agirebbe da antagonista. So- può essere di aiuto nel momen-
pero. stanzialmente le perturbazioni to di maggior produzione di pro-
Nel 1995, la rivista Internatio- metaboliche sarebbero indotte gesterone, dato che questo
nal Journal of Sports Medicine dai rilevanti incrementi ormonali ormone promuove il catabolismo
pubblicava il risultato di un inte- ovarici tra le fasi mestruali e il proteico (gli estrogeni lo soppri-
ressante esperimento condotto rapporto estrogeni/progestero- mono).
da Reis e colleghi. L’obiettivo ne. Per esempio, gli estrogeni Nel 2010 la rivista Sports Me-
dello studio era quello di verifi- favoriscono la disponibilità di dicine ha pubblicato una review
care se somministrare i carichi glucosio e il suo assorbimento che intende fare luce sugli effet-
di allenamento con i pesi in rap- nelle fibre di tipo I per gli sfor- ti del ciclo mestruale che inve-
porto alle fasi del ciclo poteva zi di breve durata. Azione che stono il metabolismo sportivo.
dare qualche beneficio. Il meto- può essere inibita dal proge- Gli autori della review riporta-
do è stato battezzato con l’acro- sterone. Un’alta concentrazio- no che c’è sostanzialmente un
nimo MCTT, cioè allenamento ne di estrogeni nella fase pareggio nel numero di studi che
innescato dal ciclo mestruale luteinica aumenta la capacità di provano una variazione della per-
(Menstrual Cycle Triggered Trai- stoccaggi di glicogeno musco- formance aerobica durante le va-
ning) ed è stato condotto anche lare rispetto all’ambiente a bas- rie fasi del ciclo e gli studi che
con un gruppo di controllo. I ri- so contenuto di estrogeni tipico non hanno individuato sostanziali
sultati dimostrano che quando della prima fase follicolare. Gli differenze. Comunque in questi
gli allenamenti con i pesi veniva- estrogeni alti della fase luteini- studi emerge un aumento del
no tenuti ogni due giorni nella fa- ca riducono la dipendenza dal rapporto estrogeni/progestero-
se follicolare e solo una volta la glicogeno muscolare durante ne durante la fase luteinica. Que-
settimana nella fase luteinica, si l’esercizio e si sospetta au- sto aspetto rivela che la
è registrato un aumento del mentino la disponibilità di aci- performance aerobica può es-
32,6% della forza massima ri- di grassi liberi e la capacità sere migliorata solo a metà del-
spetto al gruppo di controllo che ossidativa sotto sforzo aerobi- la fase luteinica rispetto all’inizio
si allenava con i pesi ogni tre co, il che si tradurrebbe in un della fase follicolare dove tale
giorni, senza tenere conto del ci- aumento della performance. rapporto risulta più basso.
clo (Reis et all. 1995). Una delle prove a favore del- Un ulteriore studio che rima-

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neva fuori da questa review ha ganismo non si sovraccarichi di 2006 dalla rivista Sports Medici-
trovato che analizzando le di- informazioni e non si verifichino ne confermava una maggiore
verse fasi del ciclo in rapporto al infortuni. tendenza alla lassità del lega-
glucosio, leptina e ormoni pan- Il legamento crociato anterio- mento crociato anteriore nelle
creatici (insulina, amilina e glu- re è il primo a fare le spese del- donne atlete in fase mestruale,
cagone) dopo 90 minuti di le fluttuazioni ormonali del ciclo. pur individuando il momento cri-
esercizio aerobico al 60% del Il picco di lesioni al legamento si tico nella fase ovulatoria o post-
VO 2max . Si è notato che il ciclo ha nel periodo d’età associato ovulatoria.
mestruale non influenza queste alla maturazione sessuale (Quat- Un allenamento di tipo neu-
specifiche risposte endocrine in man, 2008) e nella fase di rapi- romuscolare, fatto di proprioce-
seguito a lavoro aerobico pro- da crescita staturo-ponderale zione, pesi, pliometria, permette
lungato (Kraemer 2013). (Renstrom et al., 2008). di ridurre il numero di incidenti
L’American Journal of Sports di 3-4 volte nelle donne seden-
1.1.3 ANALISI DELLA LETTERATURA Medicine nel 2011 ha pubbli- tarie e da 1 a 2 volte nelle don-
SUL RAPPORTO TRA CICLO cato una review nella quale ha ne allenate, quindi un intervento
MESTRUALE E VELOCITÀ. cercato di fare il punto sulla profilattico neuromuscolare e
maggiore sensibilità delle don- propriocettivo è quello più ac-
In uno studio recente si è no- ne a rompersi il crociato ante- creditato da risultati secondo
tato come non ci siano significa- riore durante il ciclo mestruale. molte review (Curr Sports Med
tive differenze nella capacità di Statisticamente, la donna Rep. 2005; J Strength Cond
effettuare sprint di 30 metri in atleta è esposta dalle 4 alle 6 Res. 2011; Br J Sports Med.
donne durante differenti fasi del volte più dell’uomo atleta negli 2007; Br J Sports Med. 2012;
ciclo (Tsampoukos A1, Peckham infortuni al crociato anteriore. Br J Sports Med. 2005).
EA, James R, Nevill ME 2010). Si parla di donne atlete, ma le Per quanto riguarda i musco-
Nelle donne che utilizzano la conclusioni della revisione pos- li ischio-crurali, che nelle spe-
pillola contraccettiva si è evi- sono essere applicate su prati- cialità dell’atletica leggera sono
denziato un aumento dell’ormo- canti fitness/sport amatoriali di spesso soggetti ad infortuni, è
ne della crescita durante sedute buon livello. Con una profilassi stato dimostrato che la loro stiff-
di allenamento di sprint rispetto che potrebbe salvare le vite di ness non si modifica durante le
alle donne con normale ciclo alcune ginocchia. Ebbene, gli diverse fasi del ciclo mentre la
mestruale (Sunderland 2011). autori della rassegna di studi loro capacità di estendibilità si
L’unico periodo in cui bisogna hanno accertato che le donne modifica e nello specifico dimi-
stare attenti ad effettuare sprint atlete possono essere più pre- nuisce nell’ovulazione, quando
è la fase mestruale dove la riten- disposte agli infortuni al lega- la concentrazione di estrogeni di-
zione idrica e le densità in gene- mento anteriore del ginocchio minuisce. (Bell DR 2009).
re potrebbero portare problemi durante la fase pre-ovulatoria
alle capacità contrattili. del ciclo mestruale. Nella pra- 1.2 IL CICLO MESTRUALE
tica, le sollecitazioni dei carichi
1.1.4 ANALISI DELLA LETTERATURA elevati, i cambi di direzione e i Il ciclo mestruale è una serie
SUL RAPPORTO TRA CICLO contatti (sport di squadra) do- coordinata di eventi ormonali e
MESTRUALE ED INFORTUNI E vrebbero essere oggetto di ri- morfologici che portano all'ovu-
LORO PREVENZIONE. flessione. Anche se bisogna lazione e preparano l'endome-
dire che la maggior parte degli trio per l'impianto dell'ovulo
Nella programmazione del- infortuni al crociato anteriore fecondato. Mediamente, il ciclo
l’allenamento molta attenzione nelle donne atlete non succe- mestruale può durare dai 25 ai
deve essere data alla capacità de in una fase di contatto, ma 35 giorni.
dell’organismo di rigenerarsi e di semplicemente atterrando do- Questo periodo è caratteriz-
recuperare per ottimizzare gli ef- po una fase di salto o dopo ve- zato da 4 fasi ben distinte:
fetti delle esercitazioni proposte loci cambi di direzione. • flusso mestruale (4-5 giorni)
e soprattutto per far sì che l’or- La revisione pubblicata nel • fase follicolare (10-16 giorni)

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• fase ovulatoria (36 ore) Dopo il rilascio dell'ovocita giorni da 11 a 21) o trifasiche
• fase luteinica (14 giorni) inizia la formazione del corpo lu- (tre dosaggi diversi nel corso
Il flusso mestruale si manife- teo ed inizia la fase luteinica che dei 21 giorni di terapia).
sta qualora non si instauri la è caratterizzata dall'aumento Le pillole contraccettive che
gravidanza, e vi è un crollo dei della secrezione del progeste- hanno come principio attivo
livelli si estrogeni e progestero- rone e le ghiandole endometriali l’associazione estro-progestini-
ne a causa dell'esaurimento del risultano piene di attività e ab- ca sono dette anche COC
corpo luteo, con lo sfaldamento bondantemente vascolarizzate. (Combined oral contraceptive),
della mucosa uterina e conse- le pillole contraccettive che han-
guente fase emorragica. 1.3 IL CICLO MESTRUALE no come principio attivo il solo
Successivamente, attraverso E I CONTRACCETTIVI ORALI. progestinico sono dette anche
lo stimolo dell'ormone FSH e POP (Progestin only pill). In ogni
con la secrezione degli estroge- Esistono diversi tipi di pillo- caso dopo 21 giorni di assun-
ni, inizia la fase follicolare dove la, classificabili in base al con- zione la pillola estro-progestica
avviene la maturazione del folli- tenuto ormonale (progestinico viene sospesa per 7 giorni e in
colo dominante. Questa è la fa- e/o estrogeno) e, nel caso di questo periodo si dovrebbe ma-
se che può variare come periodo un’associazione estro-proge- nifestare il cosiddetto “sangui-
e può durare da 10 a 16 giorni stinica, in base al dosaggio del- namento da sospensione”,
ed è quella che generalmente le due sostanze. Tale dosaggio simile ad una mestruazione. Ter-
determina la variazione dell'inte- può essere fisso per l’intero ci- minato il sanguinamento (7 gior-
ro ciclo. clo (in tal caso tutte le compres- ni) l’assunzione della pillola
La fase follicolare termina se contenute nella confezione riprende per un nuovo ciclo
quando gli ormoni LH e FSH avranno identica composizio- (Bertram G., 2006).
hanno raggiunto il picco ed ini- ne) oppure variare di settima- La pillola contraccettiva agisce
zia la fase ovulatoria con lo na in settimana. Nel primo grazie alla combinazione di pic-
scoppio del follicolo di Graaf e caso si parla di associazione cole quantità di un estrogeno
rilascio dell'ovocita. Questo è il monofasica; diversamente si (generalmente etinilestradiolo) e
periodo nel quale il corpo fem- possono avere associazioni bi- di un progestinico. Questi due or-
minile è pronto per l'instaurarsi fasiche (un dosaggio per i gior- moni, simulando gli ormoni na-
di un'eventuale gravidanza. ni da 1 a 10 e un altro per turali, sfruttano il feedback ne-

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gativo, portando così ad una ri- traccettiva e che questa non la crescita, che è il principale fat-
dotta secrezione di FSH e so- sempre crea delle variazioni sul- tore della capacità di accresci-
prattutto di LH da parte del- la performance atletica (Rechichi mento e moltiplicazione delle
l’ipofisi. La riduzione dei livelli pla- C, Dawson B, Goodman C 2009). cellule umane.
smatici di FSH inibisce lo svilup- Per quanto riguarda gli sport Effetti degli estrogeni sul me-
po del follicolo, impedendo così dove è richiesta una potenza tabolismo:
il normale aumento dei livelli di anaerobica, si è visto che non c’è • riduzione totale dell’ossidazione
estradiolo. Il feedback negativo significativa differenza tra le don- dei carboidrati durante l’eserci-
del progestinico impedisce il pic- ne che utilizzano la pillola con- zio con diminuzione sia dell’uti-
co di LH a metà ciclo: questo fat- traccettiva e chi non la utilizza lizzo del glicogeno muscolare
to, insieme all’arresto dello svi- (Middleton, Wenger 2005). Così che della captazione cellulare del
luppo follicolare, previene l’ovu- come non c’è differenza effet- glucosio circolante.
lazione. Oltre a sopprimere l’ovu- tuando dei test di resistenza di 1 • Più alti livelli di lipidi intramu-
lazione, la pillola è causa di mec- ora di attività continua. In questo scolari a riposo.
canismi contraccettivi accesso- studio sulla resistenza sono sta- • Aumentata ossidazione dei
ri, provoca infatti l’ispessimento te valutate le concentrazioni di grassi durante l’esercizio fisico.
della mucosa cervicale che ren- estradiolo e di progesterone, inol- • Aumento massimo dell’attività
de più difficile il passaggio degli tre sono stati analizzati i valori di dell’enzima carnitina-palmito-
spermatozoi. frequenza cardiaca, ventilazio- transferasi (CPT).
Le percentuali di ormoni al- ne, consumo di ossigeno, scam- Il calo di consumo dei car-
l’interno delle nuove pillole negli bio respiratorio e sforzo percepi- boidrati non è diretto ma dovu-
ultimi anni sono state molto ri- to (Rechichi C, Dawson B, Go- to al fatto che gli ormoni
dotte (Pitts SA, Emas SJ. 2008). odman C 2008). stimolano l’utilizzo di lipidi per
Negli ultimi decenni si è mol- produrre energia e quindi mo-
to diffuso l’utilizzo della pillola 1.4 CICLO MESTRUALE E dulano positivamente la beta
contraccettiva non solo per ef- METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO. ossidazione. Questa resa ener-
fettuare rapporti sessuali senza getica inibisce il consumo di gli-
preoccuparsi di avere una gravi- Le variazioni ormonali che si cogeno e di glucosio circolante,
danza, ma soprattutto per rego- verificano durante il ciclo me- i recettori estrogenici sono poi
larizzare il ciclo mestruale. Infatti struale hanno degli impatti im- espressi sempre abbondante-
le pillole moderne sono molto portanti sul metabolismo dei mente nei tessuti bersaglio di
più leggere e hanno molti meno substrati energetici, sugli aspet- modo che gli estrogeni siano in
effetti collaterali rispetto a quel- ti neuro-muscolari e quindi di svi- pratica sempre “efficaci” anche
le passate. Quindi si incontrano luppo della forza e sugli aspetti a livelli bassi e l’epinefrina pure
sempre più ragazze che utilizza- strutturali dei muscoli. perde la capacità di stimolare il
no la pillola per regolarizzare il Quindi tutti questi fattori han- catabolismo glucidico sotto l’in-
ciclo mestruale e di conseguen- no un’influenza sulla metodolo- fluenza degli estrogeni.
za si sono diffusi molti studi che gia dell'allenamento. Dopo la fase follicolare, fino
hanno iniziato a valutare gli ef- Nella fase follicolare, fino al- alle mestruazioni aumenta la pro-
fetti di questa pillola sulla per- l’inizio dell’ovulazione, viene pro- duzione di gestageni.
formance sportiva. dotta una quantità maggiore di Gli ormoni gestageni, in mo-
Nel 2009 è stata effettuata estrogeni, i principali ormoni do particolare il progesterone,
una revisione di tutti gli articoli femminili, in particolare di estra- esercitano un’azione catabolica
pubblicati in letteratura su que- diolo. Gli estrogeni producono sui tessuti, nello specifico sulla
sto argomento ed è stata pub- una situazione di metabolismo muscolatura, diminuendone la
blicata su una rivista importante prevalentemente anabolico. capacità di sviluppo.
a livello internazionale di fisiolo- L’estradiolo, in particolare, è re- Effetti del progesterone sul
gia dello sport; da questa revi- sponsabile del potenziamento metabolismo:
sione si evince che sempre più della sintesi e secrezione del- • normalizzazione dell’ossida-
atlete utilizzano la pillola con- l’ormone GH, detto ormone del- zione dei carboidrati prece-

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dentemente ridotta dagli estro- rano la risposta dei tessuti a fa- restituiti in forma anonima.
genici. vore della lipolisi comparata al- Il questionario prevedeva ot-
• Riduzione dell’attività dell’en- l’azione glicogenolitica del- to domande di cui sette a rispo-
zima CPT. l’adrenalina da sola. L’interven- sta multipla con tre possibilità di
• Normalizzazione dell’ossida- to del progesterone non impat- risposta e una a risposta aperta
zione dei grassi. ta sui livelli di catecolamine ma dove il tecnico poteva scrivere in
• Minori livelli di lattato. causa una drammatica diminu- maniera libera il proprio pensie-
In sostanza estrogeni e pro- zione della disponibilità e del- ro. La seconda e la settima do-
gesterone agiscono in opposi- l’ossidazione degli FFA. manda potevano avere più di
zione per determinare quale La forza massima dinamica, una risposta.
substrato utilizzare (carboidrati se allenata nel periodo follicola-
o lipidi) durante l’esercizio fisi- re ha degli sviluppi migliori se al- 3. Analisi dei dati
co. Gli estrogeni da soli riduco- lenata nel periodo luteinico (Reis e discussione
no l’ossidazione dei carboidrati et al., 1995).
diminuendo la glicogenolisi mu- 3.1 RISULTATI DEI QUESTIONARI
scolare e la captazione di glu- 2. Metodo d’indagine
cosio circolante (risparmiando I dati sono stati analizzati uti-
quindi il glicogeno epatico). Al Il metodo d’indagine utilizza- lizzando le funzioni statistiche di
sommarsi del progesterone nel- to è stato quello dei questiona- excell e in particolare la percen-
la fase luteinica si inverte il ri- ri, distribuiti in occasione di tuale, in quanto si è ritenuto op-
sparmio dei carboidrati e la incontri più o meno istituzionali portuno fornire una risposta solo
captazione di glucosio circolan- che prevedevano la risposta del- in termini di percentuale rispetto
te non è più inibita e sembra le domande non in maniera im- ai tecnici che hanno risposto al
anzi potenziata. Gli estrogeni mediata e soprattutto venivano questionario.
d’altro canto, per alimentare la
spesa energetica inducono una
maggior ossidazione lipidica au-
mentando la disponibilità di aci-
di grassi liberi (FFA) e la loro
ossidazione aumentando i livel-
li intramuscolari di trigliceridi e
stimolando la lipolisi, viceversa
il progesterone è antilipolitico e
riduce i livelli ematici di FFA. È
ipotizzabile che il risparmio di
glicogeno indotto dagli estro-
geni sia imputabile alla maggior
disponibilità di FFA e all’energia
derivante dalla loro ossidazione.
Le variazioni del rapporto
estrogeni/progesterone sembra
non influenzare l’effetto dell’insu-
lina sulla captazione del glucosio
mentre la maggior influenza
l’hanno sulle catecolamine (adre-
nalina e noradrenalina).
La concentrazione dell’adre-
nalina è più bassa al crescere
degli estrogeni, e quando som-
ministrati in concomitanza alte-

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I risultati sono stati divisi in ri-
sposte legate agli aspetti infor-
mativi e in risposte legate a degli
aspetti coinvolti direttamente nel-
l’organizzazione dell’allenamento.

3.2 PROPOSTA METODOLOGICA

Di seguito viene descritta una


proposta di organizzazione del-
l’allenamento in funzione del ciclo
mestruale che come descritto in
letteratura varia dai 21 ai 40 gior-
ni, e questo rende molto difficol-
tosa una corrispondenza tra l’al-
lenamento programmato e il rea-
le periodo del ciclo. In una donna
nell’arco della propria vita fertile,
In tabella 1 vengono riportati i dati delle risposte legate agli aspet- tra un ciclo e l’altro ci possono es-
ti organizzativi sere delle grandi diversificazioni di
durata e questo purtroppo non è
% Tecnici Risposta prevedibile il mese precedente, ma
soltanto durante il ciclo stesso po-
100% Si interessa al ciclo mestruale nendo attenzione a dei fenomeni
97% Allena più di una donna fisici e fisiologici che caratterizza-
88% Conosce se l’atleta ha il ciclo regolare no le diverse fasi del ciclo me-
struale. Quest’ultimo aspetto ren-
12% Organizza l'allenamento in funzione del ciclo mestruale
de ancora più complessa l’orga-
nizzazione dell’allenamento ri-
Tabella 1 – Risultati aspetti organizzativi spettando i ritmi fisiologici della
donna perché il piano di lavoro,
una volta organizzato in grandi li-
In tabella 2 vengono riportati i dati delle risposte legate agli aspet- nee, andrebbe modificato strada
ti delle capacità organico-muscolari e in tabella 3 quelli degli aspet- facendo.
ti psicologici. Per ovviare a questo proble-
ma o si ha un’atleta con il ciclo
Capacità Forza Resistenza Velocità Flessibilità molto regolare oppure si consi-
motorie glia di prendere una pillola con-
traccettiva. In questi due casi è
% dei tecnici 79% 33% 30% 12% possibile organizzare l’allena-
mento in maniera più semplice
Tabella 2 – Risultati capacità motorie in funzione del ciclo mestruale.
La pianificazione dell’allena-
mento inizia come tutte le pianifi-
Aspetti Umore Sensazione Motivazione Concentrazione cazioni, pertanto vanno definiti gli
psicologici di fatica obiettivi, le priorità, gli appunta-
menti più importanti, le tappe in-
% dei tecnici 50% 12% 10% 10% termedie, i tempi occorrenti per le
varie fasi di preparazione e i mez-
Tabella 3 – Risultati aspetti psicologici zi di allenamento riferiti ad ogni

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periodo. Quello che varia in que- due giorni fanno parte della fase C=Corsa F=Forza
sta speciale programmazione è premestruale luteinica ed è me- T=Tecnica R=Riposo
l’inserimento dei diversi mezzi del- glio considerarli nella settimana S=Scarico
l’allenamento e il loro concatenarsi di scarico perché si hanno spes-
all’interno del mesociclo. Infatti il so già dei piccoli problemi. Al- Se ci si trova difronte ad un ci-
mesociclo dovrà coincidere con l’interno di questa settimana le clo più lungo oppure più corto, bi-
la lunghezza del ciclo mestruale attività da svolgere sono di mo- sogna modificare soltanto la fase
ed essendo il periodo di flusso bilità articolare, corsa in decon- follicolare post flusso che è l’uni-
ematico un periodo molto delica- trazione, leggere sedute di forza, ca che cambia di durata perché
to dal punto di vista psico-fisico posture e core stability. la fase luteinica rimane costante.
dovrà coincidere con un periodo Dall’ottavo giorno inizia il pe-
di scarico. riodo del ciclo della fase follico- 4. Conclusioni
In questa modalità di pro- lare post-mestruale dove è
grammazione non ci sono giorni consigliato fare lavori di forza e Negli ultimi anni c'è stato un
di riposo come il sabato e la do- tecnica, l’ultimo lavoro di forza notevole aumento dell'utilizzo di
menica oppure i giorni di festa, di questo periodo potrebbe ave- contraccettivi orali da parte del-
ma i riposi li detta il ciclo me- re maggiori esercitazioni pliome- le donne e ci sono stati alcuni
struale. Il ciclo fisiologico inizia triche. Il giorno quindici e sedici studi che hanno affrontato l'ar-
con il primo giorno di perdite coincidono con il periodo di ovu- gomento e hanno riscontrato
ematiche e quindi per comodità lazione dove si rigenera più fa- una migliore gestione dei sinto-
iniziamo l’organizzazione del me- cilmente l’organismo e quindi mi pre-mestruali, una diminuzio-
sociclo con la settimana di sca- consiglio 48 ore di riposo. ne del flusso sanguigno, una
rico. Esempio per un ciclo di 28 Dal giorno diciassette inizia la diminuzione degli infortuni e una
giorni con un flusso ematico di 5 fase luteinica dove si consiglia regolarità del ciclo mestruale
giorni, quindi 23+5 giorni. di fare la forza a basso volume (Bennel, White, Crossley 1999;
In questa organizzazione il pri- una volta a settimana e dare più Costantini, Dubnov, Lebrum
mo giorno di flusso coincide con spazio alla corsa, soprattutto 2005; Wojtis, Houston, Boynton,
il terzo giorno del mesociclo e quella lattacida nella seconda Spindler, Lindelfeld 2002). Ri-
con due giorni di riposo. I primi parte. tengo utile per organizzare l’al-
lenamento in funzione del ciclo
l’utilizzo della pillola contraccet-
tiva. In Italia non c’è grande at-
tenzione a questo argomento e
1 2 3 4 5 6 7 l’88% dei tecnici italiani che al-
lenano le migliori atlete naziona-
S S R R S S S li non organizzano il loro lavoro
in funzione del ciclo.
I limiti dello studio sono il ri-
stretto numero dei tecnici intervi-
8 9 10 11 12 13 14 15 16 stati (33) e come prospettive future
ritengo utile ampliare il campione
F T F C F T F R R degli intervistati e fare una ricerca
utilizzando un gruppo di atlete che
si allena con questa metodologia
e un altro gruppo che si allena con
17 18 19 20 21 22 23 23 25 26 27 28 la metodologia tradizionale e te-
starle prima e dopo un periodo di
C T F C C T F C C R F C lavoro per capire quanto un’orga-
nizzazione di questo tipo possa
migliorare gli aspetti condizionali.

70 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
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1-4/2014 71
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

Introduzione

S
1-4/2014

Il Coefficiente di Resistenza
metodologia
Specifica, così elaborato dal
tecnica e didattica
prof. Carlo Vittori, in maniera
molto semplice e matematico, a
Studio e analisi comparazione mio modo di vedere, rappresen-
ta un ottimo strumento di valu-
del coefficiente di resistenza tazione prestazionale del quat-
trocentista.
specifica nei 400 metri I 400 m rappresentano una
delle specialità più dure e com-
plesse dell’atletica leggera, sia
Umberto Pegoraro dal punto di vista interpretativo -
agonistico, che da quello meto-
dologico; il risultato finale è la
sommatoria di moltissime varia-
L’articolo tratta uno studio del coefficiente di resistenza specifica, utile che bili quali le capacità condiziona-
è utile per ottimizzare ed indirizzare l’allenamento del quattrocentista o li, le capacità coordinative, le at-
per determinarne il più “proficuo indirizzo“ nella scelta della specialità, in titudini psicologiche, emotive,
relazione alla massima qualificazione”. Lo studio si riferisce all’analisi dei motivazionali e sociali, che mol-
risultati dei primi 10 atleti/e, italiani, europei ed extraeuropei. to spesso sono di difficile misu-
razione strumentale.
Il prof. Vittori, con una sem-
plice ma efficacissima formula, è
riuscito a mettere in rapporto il
doppio della velocità espressa
sulla distanza dei 200 m, con il
tempo espresso nella gara dei
400 m, nella stessa stagione
agonistica, evidenziando che
quanto minore era il differenzia-
le tra il raddoppio del tempo dei
200 m e il tempo dei 400 m,
quanto maggiore sarebbe risul-
tata la tenuta specifica di gara.
In particolare, la supposizio-
ne del prof. Vittori parte dall’im-
maginario di un atleta ideale
cioè in possesso di un sistema
di resintesi energetica Anaero-
bico Alattacido senza limitazio-
ni temporali, un atleta in pos-
sesso di riserve energetiche
come l’ATP e CP pari o superiori
al minuto (e non limitato ai 6”);
tali presupposti energetici avreb-
bero consentito di percorrere la
distanza dei 400 m esattamen-
te alla velocità dei 200 m.

72 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
Per contro, tale velocità, sa- seduta dal sistema Anaerobico Resistenza Specifica, raggrup-
rebbe stata ipotizzata anche da Alattacido. pando in esso la sommatoria di
un sistema di resintesi energe- Il prof. Vittori ha nominato lo moltissimi fattori di tipo intrin-
tica Anaerobico Lattacido con scostamento effettivo, dall’ipo- seco, estrinseco, metodologico
una potenza simile a quella pos- tetico raddoppio, Coefficiente di e psicologico. La ricerca nasce
quindi dalla necessità di capire
il livello del CRS espresso dagli
atleti italiani, dalla scuola Italia-
na del quattrocentismo maschile
e femminile, dalla selezione e
derivazione degli atleti che in-
traprendono la gara dei 400 m,
rapportandola con tutte le real-
tà mondiali ed europee.
Lo sviluppo dello studio,
dopo una prima valutazione in-
dividuale, è passato a un’anali-
si delle medie del CRS riferito ai
primi dieci atleti maschi e fem-
mine.
Tale media è stata poi con-
frontata e rapportata con i quat-
trocentisti italiani di tutti i tem-
pi, delle ultime tredici stagioni
competitive e in seguito para-
gonato con la scuola del quat-
trocentismo Anglosassone.
In ultima analisi, questa ri-
cerca tende a soddisfare alcune
domande personali, che prima
come quattrocentista e poi
come tecnico, non hanno mai
avuto risposta esaustiva.
Il calcolo del coefficiente di
Resistenza Specifica medio,
vuole ambiziosamente diventa-
re uno strumento per tutti gli al-
lenatori di quattrocentisti che in-
tendano rapportare il valore del
proprio quattrocentista con i
migliori atleti italiani europei e
mondiali, e in seconda battuta
un’analisi precisa sulle reali po-
tenzialità del proprio atleta nel-
la specialità considerata, sia
dal punto di vista metodologico
sia della più corretta scelta di
gara, al fine di esaltare al mas-
simo le potenzialità prestazionali
dell’individuo.

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

1. Coefficiente di questo momento che emerge mentazione intesa come qualità,


Resistenza Specifica (CRS) l’atleta o meglio il vero inter- fattori ambientali e climatici, ele-
prete dei 400 m. La capacità di menti sociali ed economici, fat-
1.1 LA DEFINIZIONE resistere alla fatica è una delle tori igienico sanitario, attività
(PROF. CARLO VITTORI) prerogative fondamentali del motoria in periodo pre-puberale.
quattrocentista, cioè di saper La scelta, in parte individuale,
“Il criterio per definire il gra- combattere e reagire attiva- di intraprendere la gara dei 400
do di resistenza o di tenuta del mente, al dolore, alla limitazio- m, è condizionata dai seguenti
corridore del giro di pista è ne motoria, all’aumento impor- fattori:
molto semplice ma efficace; si tante del PH ematico e locale, • La consapevolezza dell'atle-
raddoppia il tempo record dei effetti primari e secondari de- ta, di non essere in grado di
200 metri, distanza alternativa terminati dall’elevatissima pre- poter esprimere velocità ade-
che si presume il quattrocenti- senza dell’acido lattico. guatamente performanti nelle
sta prediliga correre rispetto ad Queste sensazioni vive, forti distanze più corte come i 100
altro, il tempo ottenuto si sottrae e per certi versi insopportabili, m e i 200 m; di non avere a di-
al record dei 400 m. e la diffe- influenzano fortemente i giova- sposizione espressioni di forza
renza costituisce l'indice di re- ni velocisti che per la prima vol- esplosiva per gare più corte o
sistenza specifica, che può va- ta si cimentano sulla distanza addirittura per i concorsi. Allo
riare da tre ai quattro secondi” dei 400 m, condizionando in stesso tempo però riconosce-
(Carlo Vittori). seguito la scelta di intraprende- re al proprio interno spiccate
re la gara e ancor più la prepa- potenzialità di tipo psichico,
• LA FORMULA: razione specifica. volitive e motivazionali, nei
Coefficiente Resistenza Molto raramente la scelta di confronti della fatica e della
Specifica 400 m = (record intraprendere la distanza dei 400 competizione specifica, abbi-
400 m) - (2 x record 200) m, parte in maniera istintiva di- nata a una giusta dose di pro-
retta e primaria; questa scelta è tagonismo;
CONSIDERAZIONI condizionata da molteplici fattori • Condizionamenti esterni di tipo
GENERALI SUI 400 M tra i quali spiccano: mediatico, di tipo sociale, fa-
La specialità dei 400 m, una migliare, o emulazione verso un
delle gare più dure dell’Atletica FATTORI INTRISECI atleta famoso possono inci-
Leggera, determina un impegno O ENDOGENI dere fortemente sulla scelta;
straordinario da parte dell’atle- Sono da considerarsi il vero pa- • Influenza psicologica dell’alle-
ta, sia dal punto di vista fisico trimonio genetico individuale che natore, nei confronti del gio-
che psicologico, in particolare la incide sulle caratteristiche an- vane corridore, particolarmen-
ricerca della massima espres- tropometriche, la costellazione te legato alla distanza dei 400
sione della velocità per un tem- ormonale, il sesso, il tipo e la m perché ex quattrocentista;
po vicino al minuto, investe in composizione delle fibre mu- • Necessità contingente della
maniera massiccia tutti i mec- scolari, la velocità di conduzione Società d’Atletica Leggera, cui
canismi di resintesi energetica, degli stimoli nervosi gli enzimi, l’atleta appartiene, con la ri-
determinando un debito lattaci- ecc. in poche parole tutto il pa- chiesta specifica di “coprire” la
do che non ha paragone in atle- trimonio genetico che è chia- gara dei 400 m, in occasione
tica leggera. mato Potenziale Motorio dell’in- dei Campionati di Società.
Questo impegno massiccio, dividuo.
non determina un semplice 1.2 LA STAMINA
esaurimento muscolare, ma in- FATTORI ESTRINCECI ANGLOSASSONE
cide fortemente anche sulle ca- O ESOGENI
pacità psichiche dell’atleta; il In sostanza, i fattori estrinseci Il prof. Vittori, nei numerosi
quattrocentista si viene a tro- sono da annoverare dalla vita re- scritti, (che per fortuna sta rac-
vare in una situazione di stress lazionale, dall’ambiente, dallo cogliendo in un libro) ha molte
elevatissimo, ed è proprio in stile di vita, ecc. tra questi: L’ali- volte cercato di spiegare un fe-

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
nomeno umano che difficilmen- duale relativo ai primi dieci IL MATERIALE
te trova spiegazione scientifica quattrocentisti italiani di tutti i Il materiale è stato ricavato
strumentalmente dimostrabile, tempi, applicando la formula nei siti On Line delle diverse Fe-
ossia la STAMINA, o capacità di del Prof. Vittori, quindi rap- derazioni delle nazioni consi-
sopportazione della fatica, ele- portando record sui 200 m derate, dal sito della IAAF, dal
mento caratterizzante ogni quat- con il record sui 400 m e sito dell’EAA, con successiva
trocentista, capace di spingersi confrontando i valori raggiun- elaborazione dei dati raccolti, al
oltre i propri limiti, alla ricerca di ti tra gli stessi atleti; fine di ricavare in maniera at-
un fisiologico inesplorato. • Calcolo del CRS medio dei tendibile i CRS individuali, e in
….”La scelta di passare ai primi dieci atleti maschi e seguito elaborare i valori medi
400m è fortemente condizio- femmine italiani, relativi alle maschili e femminili.
nata dalla così detta voglia di far stagioni agonistiche dal 2001
fatica e di sopportazione della al 2013 e con i primi dieci all 1.4 LA COMPOSIZIONE
stessa, viene detta STAMINA, time, confrontando le medie DEL CRS
non tutti i velocisti accettano di ottenute in diagramma carte- La definizione del prof. Vitto-
sottoporsi ad allenamenti più siano; ri del Coefficiente di Resistenza
impegnativi dal punto di vista • Calcolo del CRS dei primi die- Specifico, inizia con: “ Il criterio
metrico, molto spesso decli- ci atleti mondiali del 2013 e di per definire il grado di "resi-
nando la scelta di questa spe- tutti i tempi maschi e femmi- stenza" o di "tenuta" del corri-
cialità”. ne, confrontando i valori tra gli dore, del giro di pista, è molto
L’allenatore ha il dovere di atleti stranieri e italiani; semplice, ma effica¬ce …”, con-
creare le condizioni per un GIU- • Calcolo del CRS dei primi die- tinuando con la spiegazione
STO approccio alla gara dei ci atleti delle nazioni più rap- della formula.
400m. presentative a livello europeo A un allenatore devono sor-
Si evidenzia nel quattrocen- e mondiale, confronto tra le gere spontanei i seguenti que-
tista, quindi, una doppia ne- nazioni su diagramma carte- siti:
cessità: una fisica direttamente siano; • Il differenziale tra il raddoppio
collegata alla capacità di pro- • Confronto su diagramma del della migliore prestazione sui
durre un elevato quantitativo di CRS medio tra le diverse na- 200 m con la migliore presta-
energia anaerobica (quindi in zioni di tutto il mondo, al fine zione sui 400 m, che cosa
possesso di fibre veloci); e una di determinarne la più perfor- rappresenta?
psichica, cioè di possedere le mante; • Questi tre o quattro secondi,
capacità volitive di utilizzarla • Confronto su diagramma car- all’atto pratico, sono la risul-
tutta, sia in allenamento che in tesiano tra la scuola Anglo- tante di quali fenomeni?
gara, proseguendo nello sforzo, sassone e la Scuola Italiana Effettivamente questo diffe-
proprio quando si fanno sentire del quattrocentismo, riguardo renziale matematico che si
i primi sintomi della fatica del di- alle ultime otto e tredici sta- esprime in termini di tempo,
sagio e del dolore, conseguen- gioni agonistiche; rappresenta un insieme si fattori
ti all’accumulo del lattato pro- • Elaborazione di una scala di ri- che si sommano e interagisco-
dotto (Vittori). ferimento riguardante il CRS no tra loro, essi nascono e si
medio, al fine di stabilirne una sviluppano nei limiti del fisiolo-
1.3 LA RICERCA graduatoria di riferimento e di gico umano e nei limiti della
una successiva scala di riferi- psiche umana.
Questa ricerca parte da un mento tra la velocità neces- La difficoltà metodologica e
impulso personale legato alla saria, espressa nella distanza tecnica nell’impostazione del
gara dei 400 m, in particolare, gli dei 200 m, per il raggiungi- piano di lavoro per il quattro-
aspetti che si vogliono mettere mento di prestazioni corri- centista è molto condizionata in
in evidenza, sono le seguenti. spondenti nei 400 m, diffe- quello che sono gli ambiti coor-
• Calcolo del Coefficiente di renze tra CRS maschile e fem- dinativi, condizionali e psicolo-
Resistenza Specifico indivi- minile gici.

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

AMBITO COORDINATIVO quest’ambito di lavoro, circa l’esaltazione prestazionale dello


La prestazione finale della un minuto nei 400 m, tutti i stesso attraverso la corretta e
gara dei 400 m, e meglio anco- meccanismi energetici intera- giusta “ miscellanea energetica”.
ra il CRS, è condizionata forte- giscono, indirizzando maggior-
mente da un adeguato sviluppo mente l’utilizzo del Glicogeno 1.5 I LIMITI DELLA RICERCA
delle capacità coordinative, con muscolare per via anaerobica.
particolare riferimento alla: Medbn e Tabata (1989) hanno Pur essendo una ricerca sta-
• Tecnica di corsa, riferita a dimostrato, con la misurazione tistica, essa si genera e basa su
uno sviluppo completo della corrente del deficit di 0ssigeno, prestazioni umane, e come per
sensibilizzazione propriocetti- che già in attività della durata di tutte le prestazioni umane, su-
va a carico del piede e del- un minuto a intensità massi- bisce l’incidenza di diverse va-
l’arcata plantare (coordina- male, l’apporto energetico de- riabili che possono limitare l’at-
zione intra e intermuscolare); riva al 50% dal metabolismo tendibilità dei risultati ottenuti,
• Capacità ritmica o meglio la anaerobico e il restante 50% tra tutti:
possibilità di agire sulle diver- dall’aerobico, nel contesto però 1. Numero di prestazioni sui
se velocità e ritmo di corsa di un intervento univoco e con- 400 m effettivamente svolte
(ampiezze e frequenze) nelle temporaneo di differenti per- nella stagione agonistica;
varie fasi della gara; centuali d’impiego. Mader 2. Numero di prestazioni sui
• Decontrazione e “facilità di (1970), registra i più alti valori di 200 m effettivamente svolte
corsa”; lattato nella gara dei 400, pari a nella stagione agonistica;
• Sensibilità profonda nel per- 22/25 millimoli, a livello ematico 3. Numero degli eventuali infor-
cepire l’istantanea produzione (valore approssimativo visto che tuni e in quale periodo della
di acido lattico. una parte del lattato rimane nel stagione in corso;
muscolo). Questi valori lattacidi 4. Condizioni ambientali, me-
AMBITO CONDIZIONALE sono raggiunti da atleti in pos- teo, vento, umidità e tempe-
Come per l’ambito coordi- sesso di fibre “veloci” di tipo II; ratura, particolarmente inci-
nativo, l’aspetto condizionale o queste fibre hanno come carat- dente sulla gara dei 200 m,
meglio l’adeguato sviluppo del- teristiche un alto sviluppo di elemento chiave nell’analisi
le capacità condizionali nella forza in breve tempo (potenza), del coefficiente.
preparazione specifica, può agi- esprimono potenza anche alla In particolare, la media dei
re fortemente sul risultato fina- presenza di lattato, possono 400 m corsi in una stagione
le prestazionale e del CRS. favorire un’adeguata sensibilità agonistica (in assenza d’infor-
L’allenamento della forza ri- nell’utilizzo dei parametri Am- tuni) può superare anche le
sente dei fattori determinanti piezza-Frequenza della corsa. quindici prestazioni, mentre il
quali, quelli strutturali (tipo di fi- Da questo sintetico quadro numero di 200 m, che un quat-
bre, trofismo muscolare), ner- generale è possibile ricavare trocentista corre, difficilmente
vosi (reclutamento e sincroniz- delle informazioni molto utili per supera il 20% dei 400 m corsi;
zazione delle stesse), meccani- l’organizzazione dell’allena- è importante notare che l’impe-
ci o esistenza del contro movi- mento del quattrocentista, dove gno prestazionale dei 400 nei
mento, legati al riutilizzo di ener- le intensità dovranno essere confronti dei 200 si discosta
gia elastica. messe al primo posto, senza pochissimo tra gli atleti, quindi
In particolare l’allenamento trascurare la componente ae- l’eventuale sottostima crono-
della forza, per il quattrocentista, robica ”qualificata”, vera base metrica ipotizzabile nella pre-
deve avere lo scopo di incidere su cui costruire l’impianto lat- stazione dei 200 m, la si può
sulla velocità di base dell’atleta, tacido. considerare verosimilmente
elemento fondamentale nei 400 L’allenatore, alla luce di tutte uguale per tutti gli atleti.
m, evitando la perdita di de- queste considerazioni, dovrà Allo scopo di diminuire al
contrazione e fluidità di corsa. costruire un allenamento per- massimo il margine d’errore, il
I 400 m rientrano nella resi- sonalizzato, dove al centro del calcolo del coefficiente è stato
stenza breve durata (RBD), in programma sia posto l’atleta e fatto non per un unico atleta, o

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
singola stagione, ma per i primi 2. Le scuole mondiali quindi il coefficiente medio di
dieci atleti nelle diverse stagioni, dei 400m - Analisi tutti i tempi della così detta
allo scopo di ricavare un valore dei primi dieci atleti scuola italiana dei 400 m.
medio attendibile, in particolare: di tutti i tempi Da una prima analisi, in cam-
1. Analisi del CRS dei primi die- po maschile gli atleti Galvan, At-
ci italiani/e di tutti i tempi e 2.1 LA SCUOLA ITALIANA DEI 400 M tene e Zuliani, per caratteristi-
2013; La scuola italiana del quat- che velocistiche espresse nei
2. Analisi del CRS dei primi die- trocentismo non è ancora riuscita 200 m, sarebbero potuti scen-
ci italiani/e delle ultime tredi- a “ produrre “ il quattrocentista dere sotto i 45”00, come molti
ci stagioni agonistiche; che potesse scendere sotto la fa- altri quattrocentisti di livello
3. Analisi del CRS dei primi die- tidica barriera dei 45”00, alcuni mondiale, di sicuro per questi
ci mondiali maschi e femmi- atleti (particolarmente dotati) si atleti il CRS è stato non suffi-
ne di tutti i tempi; sono avvicinati, nelle diverse ciente; in campo femminile,
4. Analisi del CRS dei primi die- epoche e stagioni agonistiche, Grenot ha le potenzialità velo-
ci mondiali maschi e femmi- senza riuscirvi. Il grande Pietro cistiche per scendere sotto la
ne del 2013; Mennea, in possesso del record barriera dei 50 netti, mentre la
5. Analisi del CRS dei primi die- mondiale sulla distanza dei 200 Perpoli aveva le potenzialità di
ci atleti delle nazioni più rap- m e allenato dal più preparato dei scendere sotto i 51.
presentative a livello euro- tecnici italiani della velocità, il
peo e mondiale maschi e prof. Vittori, non riuscì a scendere In particolare la Scuola Italiana
femmine di tutti i tempi e del sotto questa storica e fatidica dei 400 m esprime i seguenti
2013; barriera. valori medi All-time:
6. Analisi del CRS dei primi die- Saranno ora analizzati i primi Maschile: 400m 45”36 - 200m
ci anglosassoni maschi e dieci italiani maschi e femmine 21”10 – CRS 3,17
femmine delle ultime otto di tutti i tempi, ricavando il CRS Femminile: 400m 51”67 – 200m
stagioni agonistiche; per ognuno, e determinando 23”37 – CRS 4,93
7. Confronto dell’andamento del
CRS dei 200 e del 400 m tra la
scuola italiana e la scuola UK.

10 ITALIANI ALL-TIME TOP 10 ITALIANE ALL-TIME TOP 10


N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 BARBERI ANDREA 45,19 21,09 42,18 3,01 1 GRENOT LIBANIA 50,3 22,85 45,7 4,6
2 LICCIARDELLO CLAUDIO 45,25 20,95 41,9 3,35 2 REINA DANIELA 51,18 23,52 47,04 4,14
3 ZULIANI MAURO 45,26 20,72 41,44 3,82 3 DE ANGELI VIRNA 51,31 23,24 46,48 4,83
4 NUTI ANDREA 45,35 21,57 43,14 2,21 4 SPURI PATRIZIA 51,74 24,01 48,02 3,72
5 ATTENE ALESSANDRO 45,35 20,57 41,14 4,21 5 PERPOLI DANIELLE 51,85 23,06 46,12 5,73
6 GALVAN MATTEO 45,35 20,5 41 4,35 6 MILANI MARTA 51,86 23,74 47,48 4,38
7 VISTALLI MARCO 45,38 21,3 42,6 2,78 7 ROSSI ERICA 52,01 23,79 47,58 4,43
8 VACCARI MARCO 45,47 20,9 41,8 3,67 8 BAZZONI CHIARA 52,06 23,74 47,48 4,58
9 FIASCONARO MARCELLO 45,49 21,67 43,34 2,15 9 LEVORATO MANUELA 52,16 22,6 45,2 6,96
10 SABER ASHRAF 45,55 21,7 43,4 2,15 10 BOTTIGLIERI RITA 52,24 23,15 46,3 5,94
VALORI MEDI 45,36 21,097 42,194 3,17 VALORI MEDI 51,67 23,37 46,74 4,931

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

UK all time top 10 maschile UK all time top 10 femminile


N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 Thomas Iwan 44,36 20,87 41,74 2,62 1 Ohuruogu Christine 49,41 22,85 45,7 3,71
2 Black Roger 44,37 20,56 41,12 3,25 2 Cook Kathy 49,43 22,1 44,2 5,23
3 Richardson Mark 44,37 20,62 41,24 3,13 3 Merry Katharine 49,59 22,76 45,52 4,07
4 Grindley David 44,47 20,89 41,78 2,69 4 Sanders Nicola 49,65 23,31 46,62 3,03
5 Redmond Derek 44,5 21,06 42,12 2,38 5 Fraser Donna 49,79 22,96 45,92 3,87
6 Benjamin Tim 44,56 20,67 41,34 3,22 6 Smith Philis 50,4 23,4 46,8 3,6
7 Baulch Jamie 44,57 20,84 41,68 2,89 7 Shakes d. Perri 50,5 23,27 46,54 3,96
8 Rooney Martyn 44,6 21,08 42,16 2,44 8 Scutt Michelle 50,63 22,8 45,6 5,03
9 Ladejo Du’aine 44,66 20,96 41,92 2,74 9 Curbyshley Allison 50,71 23,33 46,66 4,05
10 Wariso Solomon 44,68 20,5 41 3,68 10 Hoyte smith Joslyn 50,75 23,18 46,36 4,39
VALORI MEDI 44,51 20,805 41,61 2,904 VALORI MEDI 50,09 23 45,992 4,094

2.2 LA SCUOLA UK DEI 400 M CRS medio femminile che sca- molato gli allenatori a esasperare
va un solco importante a livello la metodologia nel senso della re-
Senza dubbio la scuola del di prestazione sui 400 m con la sistenza o tenuta specifica.
Regno Unito del quattrocenti- scuola italiana. Com’è possibile notare dalla
smo è la migliore d’Europa, pa- griglia, la velocità media dei quat-
ragonandola anche nei diversi In particolare la scuola Anglo- trocentisti USA è mezzo secondo
periodi storici, e il CRS non ha sassone dei 400 m esprime i migliore dell’anglosassone e di
subito modifiche sostanziali; seguenti valori medi: otto decimi migliore rispetto al-
dopo l’attenta analisi dei dati Maschile: 400m 44”51 - 200m l’italiana, la media prestazionale
probabilmente è la migliore del 20”80 – CRS 2,90 sui 400 m è la migliore del mon-
mondo: il prof. VITTORI ha sem- Femminile: 400m 50”09 – 200m do, accompagnata da un CRS a
pre menzionato nei suoi scritti la 22”99 – CRS 4,09 livello della scuola italiana, evi-
STAMINA anglosassone, ” … dente è la scelta di “dirottare”,
più resistenza psichica che fisi- 2.3 LA SCUOLA U.S.A. DEI 400 M grandissimi specialisti dei 200 m,
ca che spinge l'atleta ai limiti di alla specialità dei 400 m sia in
sopportazione sempre più ampi, La scuola USA dei 400 da campo maschile sia in quello fem-
a scoprire un fisiologico sempre sempre ha presentato i migliori in- minile. Questa scelta ha consen-
più lontano! ”. terpreti mondiali della specialità, in tito di ottenere grandissimi risul-
In particolare per questa effetti, tra le prime dieci prestazioni tati a livello mondiale, senza es-
scuola, analizzeremo i primi die- mondiali di tutti i tempi, in campo sere “costretti” ad esasperare la
ci atleti maschi e femmine del maschile sono presenti nove atle- metodologia rivolta alla tenuta
2013 e di tutti i tempi e nel pe- ti USA e un solo quattrocentista specifica.
riodo che va da 2006 al 2013. non statunitense. Un’attenta ana-
Da un’analisi delle top ten UK lisi dei risultati ottenuti però, mo- In particolare la scuola USA dei
All-time è possibile notare i CRS stra che oltre atlantico solo in rari 400 m esprime i seguenti valo-
di altissimo livello sia in ambito casi il Coefficiente di Resistenza ri medi:
maschile sia femminile le diffe- Specifico ha toccato picchi di Maschile: 400m 43”67 - 200m
renze velocistiche espresse sui qualificazione mondiale, probabil- 20”25 – CRS 3,16
200 m sono di poco superiore mente la presenza di atleti dotati Femminile: 400m 49”35 – 200m
riferito alla scuola italiana, è il di velocità elevatissime, non ha sti- 22”24 – CRS 4,87

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
USA all time top 10 maschile Usa all time top 10 femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 JOHNSON MICHAEL 43,18 19,32 38,64 4,54 1 RICHARD R. SANIA 48,7 22,09 44,18 4,52
2 REYNOLDS HARRY 43,29 20,46 40,92 2,37 2 BRISCO H. VALERIE 48,83 21,81 43,62 5,21
3 WARRINER JEREMY 43,45 20,19 40,38 3,07 3 cheeseboru. CHANDRA 49,05 21,99 43,98 5,07
4 WATTS QUINCY 43,5 20,5 41 2,5 4 MILES CLARK JEARL 49,4 23,03 46,06 3,34
5 MERRIT LASHAWN 43,74 19,98 39,96 3,78 5 HENNAGAN MONIQUE 49,56 22,87 45,74 3,82
6 EVERETT DANNY 43,81 20,08 40,16 3,65 6 JONES MARION 49,49 21,62 43,24 6,25
7 EVANS LEE 43,86 20,56 41,12 2,74 7 FELIX ALLYSON 49,59 21,69 43,38 6,21
8 LEWIS STEVE 43,87 20,58 41,16 2,71 8 TORRENCE GWEN 49,64 21,72 43,44 6,2
9 JAMES LARRY 43,97 20,66 41,32 2,65 9 TROTTER DEEDEE 49,64 22,85 45,7 3,94
10 TAYLOR ANGELO 44,05 20,23 40,46 3,59 10 DUNN DEBBIE 49,64 22,73 45,46 4,18
VALORI MEDI 43,67 20,256 40,512 3,16 VALORI MEDI 49,35 22,24 44,48 4,874

2.4 LA SCUOLA FRANCESE DEI 400 “utilizzando” atleti di colore, La Scuola Francese è riusci-
provenienti dalle ex colonie; ta a convogliare nella specialità
Forse la scuola francese del tra questi atleti è possibile dei 400 m alcuni atleti capaci di
quattrocentismo è quella più vi- scorgere veri talenti naturali correre molto forte anche i 200
cina alla scuola italiana, non che hanno lasciato un segno m, in particolare i maschi si at-
solo in termini geografici ma indelebile nelle graduatorie testano sui 200 ai livelli del-
negli aspetti metodologici e mondiali di tutti i tempi. Da ri- l’UK, però con CRS più alti del-
prestazionali. Come la scuola cordare Marie Perec in campo la scuola Italiana.
anglosassone, la federazione femminile e Djhone Leslie nel- Il valore del CRS Francese, di
francese di atletica leggera sta le graduatorie maschili. così bassa qualificazione, com-

Francia all time top 10 maschile Francia all time top 10 femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 DJHONE LESLIE 44,46 20,67 41,34 3,12 1 PEREC MARIE J. 48,25 21,99 43,98 4,27
2 RAQUIL MARC 44,79 20,85 41,7 3,09 2 CANDRE FRANCINE 51,21 23,32 46,64 4,57
3 NOIROT OLIVIER 45,07 20,79 41,58 3,49 3 HURTIS MURIEL 51,41 22,31 44,62 6,79
4 CANTI ALDO 45,09 20,69 41,38 3,71 4 SOLEN DESER MARILER 51,42 23,02 46,04 5,38
5 DIAGANA' STHEFAN 45,18 20,95 41,9 3,28 5 GUEI FLORIA 51,42 23,6 47,2 4,22
6 NALET JEAN CL. 45,23 20,75 41,5 3,73 6 FARAEZ FABIENNE 51,47 22,81 45,62 5,85
7 WADE IBRAHIMA 45,24 21,05 42,1 3,14 7 ELEN EVELYNE 51,52 23,97 47,94 3,58
8 FONSAT YANNIK 45,3 20,82 41,64 3,66 8 GAYOT MARIE J. 51,54 23,42 46,84 4,7
9 FOUCAN MARK 45,31 20,74 41,48 3,83 9 GUION FIR. LENORA 51,68 22,91 45,82 5,86
10 RAPNOUIL JEAN LUI. 45,32 21,03 42,06 3,26 10 DICLOS NICOLE 51,72 23,9 47,8 3,92
VALORI MEDI 45,1 20,834 41,668 3,431 VALORI MEDI 51,16 23,13 46,25 4,914

1-4/2014 79
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

porta quindi una media presta- 2.5 LA SCUOLA TEDESCA DEI 400 ci, la media dei 200 maschili è di
zionale sui 400 m appena sotto un decimo migliore di quella in-
la media italiana ma assai lonta- La scuola tedesca, assieme glese e francese, pur senza an-
na dalla media anglosassone, in all'anglosassone, è sempre sta- noverare atleti di colore, con un
campo femminile, la prestazione ta in Europa e nel mondo di ri- CRS buono ma non ottimo. È in
della Perec incide fortemente ferimento metodologico. In par- campo femminile, dove si può
sulla media complessiva france- ticolare durante il periodo della notare il massimo sviluppo del-
se al femminile, ma che comun- guerra fredda, la scuola della le due componenti, di primo li-
que si attesta appena al di sopra Germania dell’est ha prodotto vello il CRS e ottima media sui
dei cinquantuno secondi; il CRS diversi atleti di livello mondiale; 200m alla pari della velocissima
è come quello italiano. comunque senza esprimere Co- scuola statunitense.
efficienti di Resistenza Specifi-
In particolare la scuola Fran- ca straordinari, ma indirizzando In particolare la scuola TEDE-
cese dei 400 m esprime i se- il proprio lavoro metodologico SCA dei 400 m esprime i se-
guenti valori medi: verso la velocità. guenti valori medi:
Maschile: 400m 45”10 - 200m Sia in campo maschile sia in Maschile: 400m 44”74 - 200m
20”83 – CRS 3,43 quello femminile la scuola tede- 20”69 – CRS 3,35
Femminile: 400m 51”16 – 200m sca del quattrocentismo si è Femminile: 400m 49”39 – 200m
23”12 – CRS 4,91 dotata di specialisti molto velo- 22”56 – CRS 4,27

Germania all time top 10 maschile Germania all time top 10 femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 Thomas Schonlebe 44,33 20,48 40,96 3,37 1 MARITA KOCH 47,6 21,71 43,42 4,18
2 ERWIN SKAMRAHL 44,5 20,44 40,88 3,62 2 SABINE BUSH 49,24 22,83 45,66 3,58
3 INGO SCHULTZ 44,66 20,65 41,3 3,36 3 PETRA MULLER 49,3 22,61 45,22 4,08
4 KARL HONZ 44,7 20,89 41,78 2,92 4 GRIT BREUER 49,42 22,45 44,9 4,52
5 HARMUT WEBER 44,72 20,75 41,5 3,22 5 BARBEL WOCKEL 49,56 21,85 43,7 5,86
6 MATHIAS SCHERSING 44,85 20,8 41,6 3,25 6 DAGMAR RUBSAM 49,58 22,87 45,74 3,84
7 JENS CARLOWITZ 44,86 20,94 41,88 2,98 7 CHRISTINA LATHAN 49,66 22,61 45,22 4,44
8 FRANK SCHAFFER 44,87 20,95 41,9 2,97 8 ANJA RUCKER 49,74 23,4 46,8 2,94
9 HARALD SCHMID 44,92 20,68 41,36 3,56 9 GABY BUSSMANN 49,75 22,8 45,6 4,15
10 RALF LUBKE 44,98 20,38 40,76 4,22 10 KIRSTEN EMMELMAN 50,07 22,47 44,94 5,13
VALORI MEDI 44,74 20,696 41,392 3,347 VALORI MEDI 49,39 22,56 45,12 4,272

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SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
Russia all time top 10 maschile Russia all time top 10 femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 MARKIN VICTOR 44,6 20,89 41,78 2,82 1 KRIVOSHAPKA ANTON. 49,16 23,01 46,02 3,14
2 DYLDIN MAKSIM 45,01 20,9 41,8 3,21 2 GUSHCHINA YULIA 49,28 22,95 45,9 3,38
3 TRENIKHIN PAVEL 45 20,6 41,2 3,8 3 KAPACHINSKA ANASTAS. 49,35 22,39 44,78 4,57
4 FROLOV VLADISLAV 45,09 20,84 41,68 3,41 4 ZAYTSEVA OLGA 49,49 22,67 45,34 4,15
5 KRASNOV VLADIMIR 45,12 21,15 42,3 2,82 5 NAZAROVA NATALYA 49,65 23,01 46,02 3,63
6 ALEKSEYEV ALEKSAN. 45,35 20,93 41,86 3,49 6 FIROVA TATYANA 49,72 23,27 46,54 3,18
7 DEREVIAGIN RUSSO 45,44 21,03 42,06 3,38 7 KOTLYAROVA OLGA 49,77 23,35 46,7 3,07
8 MOSIN LEV 45,51 20,98 41,96 3,55 8 POSPELOVA SVETLANA 49,8 22,39 44,78 5,02
9 KOKORIN ANTON 45,52 20,86 41,72 3,8 9 RYZHOVA KSENIYA 49,8 22,91 45,82 3,98
10 LEBEDEV YEVGENI 45,77 21,75 43,5 2,27 10 ANTYUKH NATALYA 49,85 22,75 45,5 4,35
VALORI MEDI 45,24 20,993 41,986 3,255 VALORI MEDI 49,59 22,87 45,74 3,847

2.6 L A SCUOLA RUSSA DEI 400 cialmente in campo femminile. dia prestazionale sui 400 m di pri-
La media prestazionale sui missimo livello mondiale, deter-
Altra leggendaria scuola del 400 m maschili, soffre maggior- minando frequentemente l’alle-
quattrocentismo europeo, ha mente di un gap dovuto alla stimento di staffette 4x400 m
perso dello smalto con la fine "scarsa" propensione alla velocità molto competitive.
dell’unione sovietica, dove il degli atleti russi, determinando
successivo frazionamento degli un livello insufficiente per com- In particolare la scuola RUSSA
stati ha indebolito la media pre- petere a livello internazionale, dei 400 m esprime i seguenti
stazionale. La scuola russa con- sebbene supportata da un ottimo valori medi:
tinua comunque a produrre CRS. In campo femminile invece, Maschile: 400m 45”24 - 200m
quattrocentisti di ottimo valore la combinazione di un ottimo 20”99 – CRS 3,25
internazionale, con sviluppi del CRS con una media velocistica di Femminile: 400m 49”59 – 200m
CRS di altissimo valore, spe- buon livello, determina una me- 22”87 – CRS 3,85

1-4/2014 81
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

2.7 LA SCUOLA GIAMAICANA DEI 400 sce perfettamente nei valori medi gico; il risultato finale non può
mondiali di tutti i tempi. che inserirsi ai vertici mondiali
La scuola giamaicana dei 400, Com’è possibile notare la Gia- della specialità.
com’è ovvio pensare, risente po- maica presenta quattrocentisti e
sitivamente della presenza di quattrocentiste con espressione In particolare la scuola GIA-
tantissimi velocisti di colore, in di velocità al massimo livello. In MAICANA dei 400 m esprime i
possesso di velocità fuori dal parallelo i CRS sia maschile sia seguenti valori medi:
comune, ma non per questo in- femminile si allineano perfetta- Maschile: 400m 44”60 - 200m
capace di produrre nel tempo mente nelle medie mondiali, a di- 20”64 – CRS 3,33
quattrocentisti con CRS di ottimo mostrazione di un ottimo lavoro Femminile: 400m 49”85 – 200m
valore, anzi la Giamaica s’inseri- di ricerca e sviluppo metodolo- 22”72 – CRS 4,4

Giamaica all time top 10 maschile Giamaica all time top 10 femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 GONZALES JERMAINE 44,4 20,79 41,58 2,82 1 FENTON LORRAINE 49,3 22,63 45,26 4,04
2 MARTIN ROXBERT 44,49 20,64 41,28 3,21 2 WILLIAMS SHERICKA 49,32 22,57 45,14 4,18
3 CAMERUN BERT 44,5 20,48 40,96 3,54 3 JECKSON GRACE 49,57 21,72 43,44 6,13
4 CHAMBERS RICARDO 44,54 21,09 42,18 2,36 4 WILLIAMS M. NOVLENE 49,63 23,39 46,78 2,85
5 HAUGHTON GREGORY 44,56 20,64 41,28 3,28 5 RICHARDS SANDIE 49,79 22,98 45,96 3,83
6 BLACHWOOD MICHAEL 44,6 20,78 41,56 3,04 6 WHYTE ROSEMARIE 49,84 22,81 45,62 4,22
7 MCDONALD MICHAEL 44,64 20,38 40,76 3,88 7 MCPHERSON STEPHANIE 49,92 23,04 46,08 3,84
8 SIMPSON BRANDON 44,7 20,5 41 3,7 8 CAMPBELL JULIET 50,11 22,5 45 5,11
9 SPENCE LANSFORD 44,77 20,49 40,98 3,79 9 SPENCER KALIESE 50,19 23,11 46,22 3,97
10 HYATT DANE 44,83 20,59 41,18 3,65 10 HALL PATRICIA 50,86 22,51 45,02 5,84
VALORI MEDI 44,6 20,638 41,276 3,327 VALORI MEDI 49,85 22,73 45,452 4,401

82 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
2.8 LA SCUOLA MONDIALE DEI 400 mondiale sui 400 m ha toccato 3. Confronto tra
limiti non più raggiunti, le medie diverse scuole mondiali
Il quattrocentismo mondiale mondiali attuali si attestano cir- dei 400 all-time
presenta il concentrato dei mi- ca un secondo in più, il peg-
gliori interpreti della specialità, gioramento è avvalorato da una 3.1 CONFRONTO MASCHILE
però non per questo, presenta diminuzione dell’espressione di ALL-TIME TOP10
il miglior CRS medio mondiale, velocità (22”85 nel 2013) di cir-
che invece è a favore della ca sette decimi, mentre quasi 3.1.1 CRS MEDIO MASCHILE
scuola UK. In campo maschile sorprendentemente si nota un ALL-TIME
sono presenti nove atleti a stel- miglioramento del CRS (4,11
le e strisce mentre in campo nel 2013). Com’è possibile notare dalla gri-
femminile i valori possono con- glia del CRS maschile, la scuola
siderarsi “ alterati“ e “gonfiati” In particolare la scuola Mon- dell’U.K. riesce a sviluppare il Co-
dalla presenza di molte atlete diale dei 400 m esprime i se- efficiente di Resistenza Specifico
che hanno raggiunto limiti “stra- guenti valori medi: migliore al mondo, addirittura un
tosferici” negli anni 80. Maschile: 400m 43”66 - 200m coefficiente superiore alle prime
In campo maschile il CRS è 20”26 – CRS 3,14 dieci prestazioni mondiali di tutti
in sostanza uguale a quello ita- Femminile: 400m 48”48 – 200m i tempi, dove si nota l’assenza di
liano, la velocità media è eleva- 22”13 – CRS 4,21 atleti anglosassoni, per contro la
tissima e appena un centesimo scuola francese è la “meno per-
inferiore alla media statunitense, Dai dati raccolti attraverso le formante”, mentre la scuola Ita-
da notare la presenza nei primi medie delle migliori dieci pre- liana si allinea perfettamente con
dieci di tutti atleti di colore. In stazioni di tutti i tempi maschi- la media mondiale, sebbene nes-
campo femminile il CRS è peg- li e femminili è stato possibile sun atleta italiano sia mai sceso
giore di quello russo e quello rapportare in un diagramma sotto la barriera dei 45”00.
dell’UK, il valore della velocità è cartesiano tutti i valori, CRS Da notare che il valore medio
ottimo attestandosi appena so- medio, media del tempo nei maschile del CRS mondiale è di
pra ai 22”, mentre la media 400 e nei 200. 3,21, media che conforta la
scuola metodologica italiana,

top 10 all time mondiali maschile top 10 all time mondiali femminile
N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.
1 JOHNSON MICHAEL 43,18 19,32 38,64 4,54 1 KOCH MARITA 47,6 21,71 43,42 4,18
2 REYNOLDS BUCH 43,29 20,46 40,92 2,37 2 KRATOCHVILO JALMIRA 47,99 21,97 43,94 4,05
3 WARINER JEREMY 43,45 20,19 40,38 3,07 3 PEREC MARIE JOSE 48,25 21,99 43,98 4,27
4 WATTS QUINCY 43,5 20,5 41 2,5 4 BRYZHINA OL'HA 48,27 22,44 44,88 3,39
5 MERRIT LASH. 43,74 19,98 39,96 3,78 5 KOCEMBOVA TATANA 48,59 22,47 44,94 3,65
6 EVERET DANNY 43,81 20,08 40,16 3,65 6 FREEMAN CATHY 48,63 22,25 44,5 4,13
7 EVANS LEE 43,86 20,6 41,2 2,66 7 RICHARD ROS SANYA 48,7 22,09 44,18 4,52
8 LEWIS STEVE 43,87 20,58 41,16 2,71 8 BRISCO HOO VALERIE 48,83 21,81 43,62 5,21
9 JAMES KIRANI 43,94 20,41 40,82 3,12 9 GUEVARA ANA 48,89 22,63 45,26 3,63
10 JAMES LARRY 43,97 20,47 40,94 3,03 10 CHEESEBORO CHANDRA 49,05 21,99 43,98 5,07
VALORI MEDI 43,66 20,259 40,518 3,143 VALORI MEDI 48,48 22,14 44,27 4,21

1-4/2014 83
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

dieci prestazioni di tutti i tem-


pi) è perfettamente allineato
con l’indice di CRS medio
mondiale.
2. La velocità media dei quat-
trocentisti italiani, espressa
nei 200, è notevolmente in-
feriore rispetto ai colleghi del
resto del mondo.
In sostanza, l’errore veniale
italiano è che quando un atleta
è indirizzato nell’ambito della
capace di competere allo stes- novera i quattrocentisti più “ velocità (100 200 400) molto
so livello con tutte le potenze lenti” rispetto alle nazioni leader spesso si ferma, o si acconten-
mondiali della specialità; un’ana- europee e mondiali, ed è questa ta, per diversi motivi, di rimanere
lisi critica però, mostra che la la spiegazione sul deficit pre- sulla distanza dei 200 m con ri-
cernita degli atleti è sempre sta- stazionale sui 400 m. sultati soddisfacenti in Italia in-
ta indirizzata a quattrocentisti torno ai 21”, ma che all’estero
non sufficientemente dotati dal CONCLUSIONI: sono appena sufficienti anche
punto di vista velocistico. Di sicuro il confronto della per intraprendere una carriera di
scuola Italiana maschile del tipo internazionale nei 400, e to-
3.1.2 – 400 M MEDIA quattrocentismo, di tutti i tem- talmente insufficienti per i 200
MASCHILE ALL-TIME pi, con il resto del mondo ren- m. Per contro viene difficile pen-
de evidente due aspetti fonda- sare che i tecnici italiani non im-
La media dei migliori risulta- mentali: pieghino sufficienti energie allo
ti nazionali nei 400 invece mo- 1. Il coefficiente di resistenza sviluppo velocistico dei propri
stra la difficoltà prestazionale specifico italiano (nelle prime quattrocentisti.
italiana che si allinea appena al
di sotto della media francese e
russa; uno step deciso invece
allinea il secondo livello presta-
zionale mondiale, ossia, UK
Germania Giamaica, mentre il
Top mondiale è rappresentato
dalla scuola nord americana.
La media tra le nazioni consi-
derate è di 44,61, la media ita-
liana si attesta sul 45,36.

3.1.3 - 200 M MEDIA


MASCHILE ALL-TIME

La media prestazionale sui


200, da parte dei quattrocentisti,
fa notare e spiega, qual è la vera
causa che agisce in maniera di-
retta sulla prestazione finale dei
400 m, ossia la velocità, o per lo
meno la dotazione velocistica dei
migliori 400 mondiali. L’Italia an-

84 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
mania che si avvale ancora di
prestazioni “straordinarie” rela-
tive al periodo d’oro della Ger-
mania est; vedremo in seguito
l’evoluzione di questi parametri,
a proposito di tutte le nazioni e
in particolare riferito alla Ger-
mania unita, nel 2013.

3.2.3 - 200 M MEDIA


FEMMINILE ALL-TIME

La media prestazionale sui


200 m, paragonata al resto del
mondo, delle quattrocentiste
italiane, mostra la prima vera
causa che agisce sulla presta-
zione finale dei 400 m, la velo-
cità. Questa mancanza espres-
sa nei 200 m, rispetto al resto
del mondo, da parte delle ita-
liane di tutti i tempi, si somma a
un valore del CRS appena infe-
3.2 C ONFRONTO FEMMINILE 3.2.2 – 400 M MEDIA riore ai 5,00 e rimanendo lonta-
ALL - TIME TOP 10 FEMMINILE ALL-TIME no dalla media mondiale.

3.2.1 CRS MEDIO A livello prestazionale sui 400 CONCLUSIONI


FEMMINILE ALL-TIME m, l’Italia da sempre soffre for- Di sicuro il confronto della
temente, avvicinandosi alla me- scuola Italiana femminile del
Com’è possibile notare dal dia Francese che si avvale di quattrocentismo con il resto del
diagramma, il Coefficiente di una super atleta come la Perec, mondo rende evidente due
Resistenza Specifica medio nel che con 48"25 è capace di ab- aspetti fondamentali:
quattrocentismo femminile mon- bassare notevolmente i valori 1. Il coefficiente di resistenza
diale di tutti i tempi, si attesta medi della scuola francese (cir- specifico italiano (nelle prime
sui 4,44, oltre un secondo in più ca quaranta centesimi). La me- dieci prestazioni di tutti i tem-
rispetto a quello maschile. A li- dia delle scuole migliori si atte- pi) non è allineato con l’indice
vello mondiale il confronto tra le sta intorno ai 50”, mentre il top di CRS medio mondiale, seb-
prime dieci prestazioni di tutti i mondiale è guidato dalla Ger- bene negli ultimi anni ci sia
tempi, mostra che l’Italia si tro-
va nello step con Francia e
USA, mentre le migliori scuole
della resistenza specifica sono
Russia Germania e ancora U.K.;
in definitiva però, il CRS italiano
è sopra la media mondiale di cir-
ca mezzo secondo.

1-4/2014 85
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

stato un buon miglioramento 4 Confronto tra stabili, come Italia USA e Francia.
prestazionale sui 400 m, tale diverse scuole mondiali dei 400 Le atlete del Regno Unito anche
da portare la nazionale italia- nel 2013 nel 2013 sono riuscite ad otte-
na femminile della 4x400 nere il miglior CRS mondiale.
sempre in finale nelle manife- 4.1 CONFRONTO FEMMINILE
stazioni internazionali (europei 2013 TOP 10 4.1.2 - 400 M MEDIA
e mondiali). Dopo un’analisi attenta e FEMMINILI 2013
2. La velocità media delle quat- scrupolosa sui valori medi del
trocentiste italiane, espressa CRS mondiale di tutti i tempi, si Ovviamente i valori assoluti
nei 200, è sicuramente infe- passa a un’analisi dettagliata dei nei 400 m femminili, ottenuti
riore rispetto alle colleghe del valori medi del CRS nella sta- nella sola annata del 2013, non
resto del mondo. gione agonistica 2013, metten- possono essere paragonati con
Come per il settore maschile, do a confronto, come per i ri- i valori espressi all-time, però il
il settore femminile denuncia la sultati all-time, la migliore pre- valore medio del CRS ha atten-
presenza di atlete non sufficien- stazione stagionale sui 400 con dibilità importante. Nel 2013 il
temente dotate dal punto di vi- la migliore prestazione stagio- confronto con le altre scuole
sta velocistico, nel giro di pista, nale sui 200. europee e mondiali ci pone ap-
e un non adeguato sviluppo del- pena davanti alla Spagna e a
la metodologia rivolta all’abbas- 4.1.1 - CRS MEDIO Polonia e Germania, non lonta-
samento del CRS. Anche nel FEMMINILE 2013 ne dalle migliori medie europee.
quattrocentismo femminile ita- L’analisi del tempo medio delle
liano dovrà essere fatta un’at- Com’è possibile notare, le quattrocentiste italiane, nel pros-
tenta analisi della situazione al quattrocentiste italiane riescono simo grafico, evidenzia il motivo
fine di indirizzare atlete, capaci di a sviluppare un CRS al di sopra di questa risalita nelle gradua-
correre costantemente sotto i delle giamaicane e di tedesche torie mondiali, ossia la velocità di
ventiquattro secondi, nel mezzo francesi e americane, mentre il base espressa nei 200 m.
giro di pista. top mondiale nel 2013 si attesta
Dopo un’accurata analisi del verso il 4,20, la media mondiale 4.1.3 - 200 M MEDIA
quattrocentismo mondiale di tut- dei paesi più rappresentativi è di FEMMINILI 2013
ti i tempi, il confronto si pone sui 4,63, la media di tutti i tempi era
risultati ottenuti della stagione di 4,44. In particolare, rispetto al Il grafico delle velocità nei
agonistica 2013, per verificare CRS all-time alcune nazioni han- 200 m rende evidente il miglio-
quelle che sono state le varia- no avuto un declino a dir poco ramento velocistico dell’Italia,
zioni nel tempo, e un confronto sorprendente, la Germania (divi- nella singola annata 2013, che
recentissimo tra molte delle sa) è passata da 4,27 a 4,94 si attesta quasi a livello di UK
scuole europee e mondiali. (Germania unita) la Russia da Francia e migliore della Germa-
3,85 a 4,35, mentre altre nazio- nia unita. Il valore medio espres-
ni sono rimaste praticamente so nei 200 m, rimane comunque
abbastanza lontano dal top
mondiale, ma avvicinandosi in
maniera importante alla media
delle italiane di tutti i tempi.

CONCLUSIONI
Notevole è lo sforzo che la
scuola del quattrocentismo fem-
minile italiano sta facendo negli
ultimi anni; i risultati sono evi-
denziati dal recente titolo euro-
peo dell’Italo Cubana Libania

86 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
tare la bontà del lavoro meto-
dologico di diverse scuole di
pensiero, ovviamente il con-
fronto cronometrico puro non
può reggere per evidenti que-
stioni temporali.

4.2 C ONFRONTO MASCHILE


2013 TOP 10

La ricerca ha voluto eviden-


ziare il confronto tra le scuole
Grenot (2014 Zurigo), e dai re- gliore qualificazione individuale europee e mondiali nel settore
centi ottimi piazzamenti della in ambito internazionale, poiché maschile nell’annata agonisti-
staffetta del miglio. le prestazioni suddette nella ca 2013 e quindi paragonare e
Rimane comunque da fare gara dei 200 m, non trovano confrontare dati recenti.
un’analisi oggettiva. La strada in- qualificazione di rilievo a livello
trapresa è quella giusta, agire europeo. 4.2.1 – CRS MEDIO
sulla velocità di base senza per- Come la Perec per la Francia, MASCHILE 2013
dere di vista il CRS, ovvero riu- la Grenot per l’Italia sta “trai-
scire a migliorare due aspetti nando” moltissimo il movimen- L’Italia maschile dei 400 m è
condizionali “opposti”. Molto to italiano, incidendo fortemen- in grado di produrre un valore di
spesso, dal punto di vista meto- te sulle medie nazionali, allo CRS leggermente sopra al livel-
dologico, il tentativo di aumen- stesso tempo, una nutrita schie- lo medio mondiale, che si espri-
tare la velocità di base determi- ra di atlete italiane, forse sul- me a ottimi livelli sotto i 3,50. Dal
na l’innalzamento del CRS e vi- l’onda delle prestazioni della grafico si evince che la Giamai-
ceversa. L’abilità dell’allenatore si Grenot, sono in netto migliora- ca, attualmente non ricerca in
svilupperà quindi nella stesura di mento. L’analisi critica della pre- maniera sistematica e metodo-
un programma d’allenamento in stazione delle quattrocentiste logica l’abbassamento del CRS,
grado di abbassare il CRS mi- italiane, deve considerare che il pur annoverando tra le proprie
gliorando la velocità di base. CRS espresso dalle nostre atle- fila quattrocentisti capaci di cor-
Secondo elemento su cui te, rimane comunque al di sopra rere i 200 m con prestazioni di li-
agire è riuscire a “convincere” le della media mondiale. vello mondiale.
specialiste dei 200 m, che si Come per il settore femmini- È evidente poi che il CRS
esprimono con prestazioni vici- le, anche per il settore maschi- espresso in questo periodo dai
ne al 23”50, a intraprendere le si son voluti paragonare i pa- quattrocentisti italiani, si discosta
con decisione la strada dei 400 rametri, con particolare atten- fortemente dai valori espressi
m al fine di raggiungere la mi- zione al CRS, indice che fa no- dagli italiani di tutti i tempi, pas-
sando da 3,17 a 3,76, a diffe-
renza del settore femminile che
è rimasto praticamente stabile
nel tempo.
Il peggioramento del CRS
maschile italiano si può conte-
stualizzare nel calo generalizzato
del CRS, anch’esso passato da
3,21 a 3,48, è da notare però
che il calo italiano è percen-
tualmente superiore.Oltre al
peggioramento evidente del-

1-4/2014 87
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

l’Italia sono da notare i peggio-


ramenti dell’UK da 2,90 a 3,34,
della Germania da 3,35 a 3,60,
della Giamaica da 3,25 a 4,04,
mentre le altre nazioni sono ri-
maste praticamente stabili.

4.2.2 - 400 M MEDIA


MASCHILE 2013

Le prestazioni mondiali del-


le scuole del quattrocentismo,
anche nel 2013, fanno notare i
leader mondiali della specialità
come USA Giamaica e UK,
mentre l’Italia si allinea nell’ulti-
mo step con Spagna e Germa-
nia, con una fascia centrale di
qualificazione che comprende
Francia, Russia e Polonia.

4.2.3 - 200 M MEDIA


MASCHILE 2013

Anche il confronto delle me-


die prestazionali sui 200 m fa
notare la leggera carenza di
espressione velocistica dei
quattrocentisti italiani nel 2013,
sebbene i valori equivalgano
con nazioni come la Francia, la
Germania, la Polonia e la Rus-
sia. Il quattrocentismo italiano,
negli ultimi anni non è riuscito a
produrre medie prestazionali
sulla distanza dei 400 m di li-
vello europeo, la staffetta as-
soluta 4x400 m non è mai sta-
ta competitiva, non riuscendo in
alcuna qualificazione di tipo
mondiale o europeo. In effetti, la
scuola italiana dimostra una ap-
pena sufficiente media del va-
lore dei 200 m, ma un insuffi-
ciente livello di CRS, attestan-
dosi con Russia, Francia, Ger-
mania e Polonia.

88 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
5. Scuola italiana 5.1.1 ANDAMENTO DEI VALORI 5.1.2 ANDAMENTO DEI VALORI
dei 400 m valori medi MEDI DEL CRS DEI TOP 10 MEDI DEI TOP 10 ITALIANI
del CRS - 400 – 200 ITALIANI DAL 2001 AL 2013 SUI 400 M DAL 2001 AL 2013
dal 2001 al 2013
L’analisi e la comparazione su I valori medi delle ultime tre-
5.1 SETTORE MASCHILE CRS 400 grafico dell’andamento del CRS dici stagioni sui 400 m oscillano
E 200 DAL 2001 AL 2013 italiano, rende evidente che la me- tra i 46”40 e il 46”99, la media
dia di queste stagioni oscilla al è di 46”67, anche qui il picco
Un successivo approfondi- massimo di 0,50 e i picchi di pre- non coincide con l’olimpiade.
mento è sorto dal voler analiz- stazione del CRS non coincidono Questo grafico dimostra una li-
zare l’andamento del CRS ita- con la manifestazione regina del- nea di tendenza verso il peg-
liano nelle ultime tredici stagio- l’atletica mondiale, cioè le Olim- gioramento.
ni agonistiche. piadi. Il valore medio del CRS dal
2001 è stato 3,78, mentre la linea
di tendenza è in peggioramento.

1-4/2014 89
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

5.1.3 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEI TOP 10 ITALIANI
SUI 200 M DAL 2001 AL 2013

La media prestazionale del-


l’espressione di velocità sui 200
è 21”44 dal 2001 a oggi, con
oscillazioni tra il 21”57 e il 21”25.
Il valore della velocità espresso
sui 200 m mantiene un anda-
mento costante, con tendenza
verso un leggero peggioramen-
to, ma obbiettivamente appena
sufficiente per concorrere a livello
internazionale.

5.2 SETTORE FEMMINILE CRS 400


E 200 DAL 2001 AL 2013

5.2.1 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEL CRS DEI TOP 10 ITA-
LIANE DAL 2001 AL 2013

Elemento molto positivo, nel


movimento quattrocentistico ita-
liano, è la linea di tendenza che
il CRS sta prendendo in questi
ultimi anni, una tendenza al mi-
glioramento, con un valore me-
dio di 5,13. La tendenza risulta
buona ma ancora sopra la media
europea, comunque evidente il
tentativo metodologico in atto, di
sicuro una stabilizzazione sotto
i 5,0 risulterebbe molto impor-
tante.

5.2.2 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEI 400 M DEI TOP 10
ITALIANE DAL 2001 AL 2013

A livello di prestazioni asso-


lute sui 400 m, sono ancora più
evidenti i miglioramenti negli
anni, con una linea di tendenza
ancora più marcata al migliora-
mento, i valori medi sui tredici
anni si attestano sul 53”56, con
una marcata linea di tendenza al
miglioramento dal 2005.

90 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
5.2.3 ANDAMENTO DEI VALORI
MEDI DEI 200 M DEI TOP 10
ITALIANE DAL 2001 AL 2013

Anche i valori medi espressi


nella gara dei 200 rendono evi-
dente la tendenza al migliora-
mento, con un valore medio del-
le prime dieci nel 2013 al di sot-
to dei 24 secondi. La media di
questi ultimi tredici anni è di 24,21.

CONCLUSIONI
La scuola femminile del quat-
trocentismo italiano ha intra-
preso la strada giusta, sia dal
punto di vista metodologico che
dal punto di vista della “cernita”
delle quattrocentiste. Tutti gli
indicatori fisiologici, velocità e primo livello mondiale, raggiun- 6.1.3 ANDAMENTO DEI VALORI
resistenza specifica, stanno giu- gendo picchi notevolissimi in MEDI DEI 200 M TOP 10 UK
stificando il miglioramento pre- occasione delle Olimpiadi di MASCHI DAL 2006 AL 2013
stazionale medio delle atlete ita- Londra. La media è di 3,12, con
liane; l’aspetto della velocità è una linea di tendenza molto L’andamento della velocità
stato incrementato, riuscendo a stabile. espressa è con una tendenza al
mantenere stabile il CRS. Il CRS miglioramento con un valore di
così stabilizzato, ha comunque 6.1.2 ANDAMENTO DEI VALORI 21,33, appena sotto la media
dei valori appena sufficienti nel MEDI DEI 400 M TOP 10 UK dei quattrocentisti italiani che è di
confronto internazionale. MASCHI DAL 2006 AL 2013 21,44 (la differenza è nel CRS o
Dopo un’attenta analisi della stamina anglosassone).
scuola italiana della specialità, si Anche a livello prestaziona- La scuola UK del quattrocenti-
è voluto analizzare la scuola le sulla distanza dei 400 m gli smo, in questi anni è riuscita a pre-
Anglosassone dei 400 m, indi- anglosassoni hanno una ten- sentare sempre atleti leader in
scussa leader europea e mon- denza alla crescita, con un pic- Europa e staffette 4x400 compe-
diale. co raggiunto sempre in occa- titive a livello mondiale, concen-
sione dei Giochi di Londra, i va- trando gli sforzi nel miglioramento
6. Scuola anglosassone dei lori medi di questi ultimi anni del CRS, in effetti, gli anglosasso-
400m valori medi sono di 45,77. ni non annoverano quattrocentisti
del crs - 400 – 200 con spiccate qualità velocistiche.
dal 2001 al 2013

6.1 SETTORE MASCHILE UK


VALORI MEDI DAL 2006 AL 2013

6.1.1 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEL CRS TOP 10 UK
MASCHI DAL 2006 AL 2013

Il CRS negli ultimi otto anni


in UK si è sempre mantenuto al

1-4/2014 91
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

6.2 SETTORE FEMMINILE UK VALORI


MEDI DAL 2006 AL 2013

6.2.1 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEL CRS TOP 10 UK
FEMMINE DAL 2006 AL 2013

Anche in campo femminile,


le quattrocentiste d’oltre mani-
ca si presentano con coeffi-
ciente di resistenza specifico
di primissimo livello; la tenden-
za è alla stabilizzazione di que-
sti ottimi indici, che sono top a
livello mondiale i valori medi
degli ultimi otto anni, sono 4,18,
ricordo che il CRS italiano è su-
periore di un secondo circa.

6.2.2 ANDAMENTO DEI VALORI


MEDI DEI 400 M TOP 10 UK
FEMMINE DAL 2006 AL 2013

La prestazione assoluta sui


400 m delle atlete anglosasso- 7. Confronto tra 7.1.1 CONFRONTO DEI VALORI
ni tende al miglioramento e il va- la scuola italiana e MEDI DEI PRIMI DIECI
lore medio è 52”02, in partico- la scuola del regno unito QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI
lare dal 2010 al 2013 il miglio- SUI 400 M DAL 2006 AL 2013
ramento medio è stato circa di 7.1 CONFRONTO MASCHILE
sette decimi. ITALIA REGNO UNITO Com’è possibile notare dal
grafico cartesiano, la “forbice” tra
6.2.3 ANDAMENTO DEI VALORI In questo capitolo, la ricerca ha i valori medi espressi sulla di-
MEDI DEI 200 M TOP 10 UK messo a confronto i valori medi stanza dei 400 m tra le due
FEMMINE DAL 2006 AL 2013 raggiunti del CRS, dei 400 m e dei scuole, ha raggiunto i valori mi-
200 m, tra la scuola italiana e an- nimi nel 2006, per assestarsi
L’andamento della velocità, glosassone del quattrocentismo. nell’ordine del secondo nel 2013.
delle quattrocentiste anglosas- Sono emerse sostanziali diffe-
soni, tende a un leggero mi- renze tra le due scuole, sia a livello
glioramento con una media di maschile sia femminile.
23”91, ricordo che la media
delle quattrocentiste italiane è di
24,21 (in tredici anni), appena
superiore alla velocità di base
delle UK, la vera differenza sta
nel CRS medio.

92 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
7.1.2 CONFRONTO DEI VALORI
MEDI DEI PRIMI DIECI
QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI
SUL CRS DAL 2006 AL 2013

Il CRS medio si mantiene


sempre a vantaggio della scuo-
la Anglosassone, arrivando al
punto di minimo scarto nel
2011; dal 2006 è possibile no-
tare una linea di tendenza leg-
germente positiva per l’Italia
mentre per l’UK una linea di ten-
denza volta alla stabilità.

7.1.3 CONFRONTO DEI VALORI


MEDI DEI PRIMI DIECI
QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI
SUI 200 M DAL 2006 AL 2013

Dal grafico della velocità è


possibile notare che i valori
medi riferiti alla prestazione sui
200 m, sono molto vicini, tra
quattrocentisti italiani e UK, ren-
dendo evidente che il notevole
divario prestazionale si manife-
sta attraverso il CRS.

7.2 CONFRONTO FEMMINILE


ITALIA REGNO UNITO

7.2.1 CONFRONTO DEI VALORI


MEDI DELLE PRIME DIECI
QUATTROCENTISTE UK/ITALIANE
SUI 400 M DAL 2006 AL 2013

Nel grafico femminile relati-


vo ai tempi sui 400 m, la linea di
tendenza prestazionale è in mi-
glioramento per ambedue le
scuole, leggermente più mar-
cata in Italia, guadagnando set-
te decimi in tredici stagioni ago-
nistiche.

1-4/2014 93
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

7.2.2 CONFRONTO DEI VALORI nile, come per i colleghi maschi, evi- rappresentative nazioni e dei più
MEDI DELLE PRIME DIECI denzia che il vero gap prestazionale titolati atleti, ha consentito di
QUATTROCENTISTE UK/ITALIANE nei 400 m, tra le due nazioni, è de- poter allestire una scala di com-
SUI 200 M DAL 2006 AL 2013 terminato proprio da una migliore parazione del CRS, al fine di fa-
media dello stesso CRS, una dif- cilitare il compito dei tecnici nel-
L’espressione della velocità ferenza marcata che nel 2006 ha la stesura del programma d’alle-
media delle quattrocentiste d’ol- superato il secondo; questo diffe- namento annuale e pluriennale.
tre manica, tranne che nel 2008, renziale, nelle ultime stagioni si è as- La sintetica e matematica “clas-
si è sempre mantenuta appena sestato sotto il secondo. sificazione” del CRS, del record
sopra il valore italiano. sui 400 m e sui 200 m può aiu-
8. Griglie di tare il tecnico a capire su quali ta-
7.2.3 CONFRONTO DEI VALORI comparazione del CRS sti agire nell’ambito della pro-
MEDI DELLE PRIME DIECI grammazione metodologica, se
QUATTROCENTISTE UK/ITALIANI 8.1 GRIGLIE DI COMPARAZIONE agire maggiormente sull’aspetto
SUL CRS DAL 2006 AL 2013 E VALUTAZIONE DEL CRS della velocità o sulla tecnica di
corsa o sulla resistenza specifica
Quest’ultimo grafico riguardan- La considerevole raccolta dati o ancor più la decisione del cam-
te il valore medio del CRS femmi- e relativa analisi del CRS delle più bio di specialità.

8.1.1 GRIGLIA COMPARAZIONE CRS ALL-TIME


TABELLA di Comparazione del CRS TABELLA di Comparazione del CRS
Maschile All-time Femminile All-time
OTTIMO Da 2,90 a 3,10 OTTIMO Da 3,80 a 4,10
BUONO Da 3,10 a 3,30 BUONO Da 4,10 a 4,50
SUFFICIENTE Da 3,30 a 3,60 SUFFICIENTE Da 4,50 a 4,90
INSUFFICIENTE Oltre 3,60 INSUFFICIENTE Oltre 4,90

8.1.2 GRIGLIA COMPARAZIONE CRS 2013


TABELLA di Comparazione del CRS TABELLA di Comparazione del CRS
Maschile 2013 Femminile 2013
OTTIMO Da 3,20 a 3,40 OTTIMO Da 4,10 a 4,40
BUONO Da 3,40 a 3,60 BUONO Da 4,40 a 4,70
SUFFICIENTE Da 3,60 a 3,80 SUFFICIENTE Da 4,70 a 5,00
INSUFFICIENTE Oltre 3,80 INSUFFICIENTE Oltre 5,00

VELOCITà MASCHILE VELOCITà FEMMINILE


400m 200m 400m 200m
Sub 44”00 Minore di 20”30 Sub 48”00 Minore di 22”00
Sub 45”00 Minore di 20”90 Sub 49”00 Minore di 22”40
Sub 46”00 Minore di 21”30 Sub 50”00 Minore di 22”80
Sub 47”00 Minore di 21”80 Sub 51”00 Minore di 23”30
Sub 52”00 Minore di 23”80

94 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
8.2 GRIGLIA COMPARAZIONE 8.4 CONFRONTO TRA REGNO UNITO ED l’Italia sono state considerate le
VELOCITÀ SUI 200M E PROIEZIONE ITALIA NEI VALORI MEDI NAZIONALI ultime tredici stagioni, mentre
IPOTETICA SUI 400 per l’UK le ultime otto stagioni.
Sono ora messe a confronto I valori medi raggiunti mo-
Successiva considerazione è le griglie dei Valori medi del strano che il CRS Italiano medio
sorta dall’analisi della velocità CRS, dei 200 m e dei 400 m tra si attesta su 3,78 per i maschi
espressa dai più grandi quattro- la scuola italiana del quattro- e 5,14 per le femmine, il top
centisti, sulla distanza dei 200 m, centismo e quella anglosassone, mondiale CRS UK medio si at-
potendo così confrontare che da tutti ritenuta la migliore a li- testa sul 3,12 per i maschi e
tutte prestazioni sui 400 m sono vello mondiale, in particolare per 4,18 per le femmine.
supportate mediamente da spe-
cifiche velocità di gara sui 200 m,
e nei migliori casi supportati da
Coefficienti di Resistenza Spe-
cifica di ottimo o buon livello. Si
è potuto evincere che:
Questo confronto e rapporto
della prestazione sui 200 m,
può in linea di massima ipotiz-
zare, con le dovute proporzioni
del caso, lo sviluppo cronome-
trico sulla doppia distanza, e
determinare a priori le poten-
zialità future dell’atleta.

8.3 DIFFERENZIALE TRA CRS MASCHIE


E FEMMINILE PER ALCUNE NAZIONI

Dalla prossima griglia è pos-


sibile verificare le differenze tra
il CRS maschile e quello fem-
minile a tutti i livelli di qualifica-
zione.

Confronto del CRS tra maschi e femmine


Maschile Femminile Differenziale M/F
CRS medio Italiano 2013 3,79 5,11 1,32
CRS medio UK 2013 3,34 4,12 0,82
CRS medio USA 2013 3,24 4,98 1,74
CRS medio Mondiale 2013 3,38 4,11 0,73
CRS medio Italiano All Time 3,17 4,93 1,76
CRS medio UK All Time 2,90 4,09 1,19
CRS medio USA All Time 3,16 4,87 1,71
CRS medio Mondiale All Time 3,14 4,21 1,07

1-4/2014 95
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

ITALIA MASCHILE ITALIA FEMMINILE


ANNO 400 200 2X200 CRS ANNO 400 200 2X200 CRS
2001 46,59 21,34 42,68 3,91 2001 53,74 24,13 48,26 5,48
2002 46,61 21,42 42,84 3,77 2002 53,56 24,09 48,18 5,36
2003 46,62 21,58 43,16 3,47 2003 53,73 24,27 48,54 5,18
2004 46,74 21,5 43 3,77 2004 53,73 24,44 48,88 4,84
2005 46,78 21,5 43 3,72 2005 54,13 24,47 48,94 5,18
2006 46,62 21,25 42,5 4,11 2006 53,99 24,34 48,68 5,31
2007 46,66 21,35 42,7 3,95 2007 53,9 24,35 48,7 5,2
2008 46,79 21,54 43,08 3,71 2008 53,78 24,24 48,48 5,29
2009 46,99 21,44 42,88 4,1 2009 53,37 24,13 48,26 5,1
2010 46,6 21,51 43,02 3,57 2010 53,11 24,16 48,32 4,99
2011 46,4 21,4 42,8 3,61 2011 53,25 24,25 48,5 4,75
2012 46,56 21,47 42,94 3,62 2012 52,95 23,98 47,96 4,99
2013 46,74 21,47 42,94 3,79 2013 53,05 23,96 47,93 5,12
MEDIA 46,67 21,44 42,89 3,78 MEDIA 53,56 24,22 48,43 5,14

UK MASCHILE UK FEMMINILE
ANNO 400 200 2X200 CRS ANNO 400 200 2X200 CRS
200646 21,48 42,96 3,14 2006 52,37 24,19 48,38 3,98
200745,93 21,3 42,6 3,32 2007 51,86 23,88 47,76 4,09
200845,96 21,44 42,88 3,07 2008 52,09 23,62 47,25 4,83
200945,58 21,24 42,48 3,09 2009 52,14 23,87 47,74 4,4
201045,84 21,49 42,99 2,84 2010 52,33 24,05 48,1 4,24
201145,66 21,2 42,4 3,25 2011 51,82 24,1 48,2 3,61
201245,49 21,3 42,6 2,88 2012 51,98 23,9 47,8 4,17
201345,73 21,19 42,38 3,34 2013 51,59 23,73 47,46 4,12
MEDIA 45,77 21,33 42,66 3,12 MEDIA 52,02 23,92 47,84 4,18

Questa effettiva differenza il CRS, che effettivamente è


prestazionale, tra le due na- sufficiente o appena sufficiente
zioni, si concretizza sostanzial- nel confronto mondiale. Tali
mente nel CRS, e non tanto sul- considerazioni devono deter-
la differenza di velocità di base minare un'approfondita analisi
espressa dai quattrocentisti ita- critica del fenomeno metodolo-
liani; in effetti, particolare at- gico italiano.
tenzione dovrebbe essere posta È evidente che la differenza di
sulla “cernita dei velocisti” che CRS, tra le due nazioni, non è
in Italia intendano intraprende- motivata da un semplice rad-
re la specialità dei 400 m; allo doppio del differenziale tra ve-
stesso tempo però deve esse- locità nei 200, se ad esempio,
re fatta un’analisi critica verso nei maschi la differenza presta-

96 1-4/2014
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI
zionale media nei 200 tra italia- 8.5 CONCLUSIONI do di produrre un CRS di 5,95.
ni e anglosassoni è di 11 cen- Una considerazione particolare
tesimi, raddoppiando sui 400 L’ampia analisi dei dati di cir- va fatta per Pietro Mennea: di-
dovrebbe aggirarsi sui 22 cen- ca 800 atleti, relativa alle prime verse testimonianze raccolte tra
tesimi, invece è di 66 centesimi, dieci prestazioni nei 400 e 200 allenatori e compagni d’allena-
con un” gap metodologico” di del periodo considerato, ha per- mento, mettono in evidenza la
44 centesimi. Lo stesso di- messo di abbattere considere- mancanza motivazionale nel-
scorso al femminile, il doppio volmente la percentuale d’erro- l’espressione massimale nella
del differenziale sui 200 è di 60 re, dovuto a situazioni soggetti- distanza dei 400 m; tale “VO-
centesimi, invece in realtà è di ve oggettive circostanziali che LONTà” si espresse in alcune
96 centesimi, con un “gap me- una mera analisi matematica manifestazioni sporadiche par-
todologico” di 36 centesimi. può considerare, specialmente ticolarmente importanti come
Unico aspetto realmente po- se rivolta ad un singolo atleta. nella Coppa Europa di Torino.
sitivo, emerso dallo studio per la In particolare, la ricerca ha Rimane comunque il rammarico
scuola Italiana, proviene dal- mostrato CRS, delle singole na- di non essere riusciti a “Con-
l’analisi dei primi dieci italiani di zioni, variabile nelle diverse sta- vincere” il grande Pietro ad
tutti i tempi, i quali sono riusci- gioni agonistiche, e inoltre no- esprimersi al massimo nei
ti a dimostrare un CRS all’al- tevoli differenze all’avvicinarsi di 400m, dove avrebbe avuto la
tezza delle potenze mondiali manifestazioni inter nazionali potenzialità velocistica per il re-
dell’atletica. Vanno comunque come le Olimpiadi, i mondiali, gli cord mondiale anche su questa
analizzati in particolare tre atle- europei. distanza, impresa riuscita in se-
ti quali Attene, Galvan e Zuliani Sempre dall’analisi dei risul- guito a Michael Johnson.
che seppur dotati di personali tati emerge che pochi atleti, La variabile Doping non è
sui 200 m abbondantemente sia a livello mondiale che na- stata volutamente considerata,
sotto i 21 secondi, non siano zionale, sono riusciti a produr- quindi tutti i calcoli fatti potreb-
stati in grado di produrre pre- re CRS inferiori ai 3 secondi in bero risentire di alterazioni pre-
stazioni sotto i 45”00, combi- campo maschile e, tra questi, stazionali sia in ambito della
nazione frequente per diversi molti di provenienza dalla di- velocità pura (uso di derivati
atleti di livello mondiale. stanza degli 800 m. Un esem- del testosterone) che in ambito
Negli ultimi anni sempre il pio su tutti in Italia è Donato Sa- riferito alla resistenza specifica
settore maschile si è stabilizza- bia, capace di correre i 200 m (sostanze tampone). Di sicuro il
to su un CRS 3,70, valore me- in 21”70 e i 400 m in 45”70 svi- quattrocentismo femminile mon-
dio basso, per non dire insuffi- luppando quindi un CRS di diale ha subito una notevole
ciente, a livello internazionale, 2,40. Per quanto riguarda il contrazione prestazionale, dal-
con quattrocentisti dotati di grande Marcello Fiasconaro si è la ricerca è emersa una sostan-
buona velocità di base. potuto risalire ad un valore po- ziale differenza tra i valori all-
Il settore femminile ha sem- tenziale sui 200, ricavando tem- time con quelli del 2013. In par-
pre espresso nel tempo un pi d’allenamento, a causa del- ticolare la velocità media espres-
CRS di scarso valore interna- la mancanza di dati oggettivi di sa sui 200 m è passata da
zionale, sebbene negli ultimi gara, ma da i valori raccolti in 22”13 a 22”82 con un peggio-
anni la tendenza sia orientata allenamento, Fiasconaro sa- ramento di 69 centesimi, la me-
verso un miglioramento pre- rebbe stato in grado di produr- dia sui 400 m è passata da
stazionale medio. Probabil- re un CRS molto simile a quel- 48”48 a 49”82 con un peggio-
mente l’aspetto su cui si è fat- lo di Sabia. ramento di 1”34, mentre il CRS
to maggiormente leva è stato Pietro Mennea, per contro, è passato da 4,21 a 4,11 con un
quello rivolto verso una meto- riuscì a correre i 400 m in 45”87 miglioramento di 11 centesimi.
dologia che agisse sulla velo- (probabilmente con poca con- Questo miglioramento del CRS,
cità di base e quasi sicura- vinzione) e con un’espressione desta particolare stupore e cu-
mente, all’indirizzo verso i 400 velocistica di 19”96 nei 200 m riosità, specialmente se riferito
m di atlete più veloci. a livello del mare, è stato in gra- ai diversi periodi storici ove sia-

1-4/2014 97
SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

no state conseguite le presta- lità di un confronto puramente della velocità espressa sulla di-
zioni; di sicuro l’intervento me- aritmetico del proprio quattro- stanza dei 200 m, può e deve di-
todologico sull’abbassamento centista, di valutare su quali “pa- ventare un parametro fonda-
del CRS ha limitato i danni do- rametri fisiologici” agire, al fine di mentale per determinare l’indi-
vuti a un peggioramento visto- migliorare la prestazione assolu- rizzo metodologico dell’allena-
so e per molti versi incompren- ta sui 400 m; parallelamente una mento parallelamente all’analisi
sibile della velocità di base. valutazione sintetica sull’even- del CRS, tutto al fine del rag-
La ricerca, ha l’ambizioso sco- tuale possibilità di cambio della giungimento della massima qua-
po di dare al tecnico la possibi- specialità. La determinazione lificazione dell’atleta.

Bibliografia
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“Esperienze sulla resistenza alla mondiale” Atletica Studi 2006/2; allenamento dello sprinter di ele-
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tica Leggera – Quaderni tecnici- nella scuola Italiana , i metri 400,“ –“ Centro Studi & Ricerche; Atle-
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Vittori C. “Esperienze sulla di- Di Mulo F. “La resistenza lat- 2/2009.
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Vittori C. Zanon S. Arcelli E. “ cità della Fidal 2008; lenamento sportivo – Edizioni
Conoscere l’atletica Vol. 1, i Vittori C. “400m – La distribu- SdS 2012
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Studi n° 6 1986 pp 507-511 locità forza“ Articoli sui 400m chive/section.php?aid=140&sid=3
Vittori C. “ L’allenamento spor- scritti dal Prof. Vittori contenuti nel http://www.thepowerof10.info/
tivo è la chiave per andare oltre sito http://www.noivelocisti.net/il- http://www.usatf.org/Home.aspx
i limiti ?” Atletica Studi 5 1987; prof-vittori. http://www.athle.fr/index.aspx
Arcelli E. Manbretti M. Bon- Di Mulo F. “I 400m. La fisiolo- http://www.leichtathletik.de/
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Letzelter S. EggersR. “L’an- lenamento“ Scienza & Sport n° http://www.fidal.it/
damento della velocità nei 400m 20/2013 pp 34. http://www.rfea.es/

98 1-4/2014
danza dei temi mitici che circonda la loro vita e
S/rubriche le loro gesta si manifesta con schemi e simbo-
lismi ben riconoscibili e catalogabili. Anche i
STORIA E CULTURA campioni sportivi rientrano nel novero dei sog-
getti sui quali le tradizioni popolari hanno river-
sato la loro attenzione. L’atletica leggera del XX
secolo non è esente da questo vecchio schema
Dorando Pietri mentale. In Italia il «primato» in questo campo
spetta a Dorando Pietri. Abbiamo già analizza-
e Girardengo to tutto il corollario di leggende che lo riguar-
dano in due nostri studi 1 . Il tema più ricorrente
Leggende sul maratoneta emiliano era quello del Fato che avrebbe permesso al car-
pigiano di scoprire le proprie eccezionali quali-
tà podistiche, espresso sotto forma di storielle
Marco Martini
di vario genere, come segno di predestinazione
divina. Segnalammo anche identico tema mito-
logico presente nei racconti biografici sulla sco-
Gli studi comparati sulle tradizioni orali e scrit- perta giovanile delle proprie capacità dei
te dei vari popoli, ci hanno rivelato che gli anti- seguenti altri atleti: Orlando Cesaroni, Adolfo
chi rispondevano ai loro interrogativi ed Consolini, Silla Del Sole, Mario Di Salvo, Bob
esprimevano le loro esperienze e il loro pensie- Mathias, Paavo Nurmi, Al Oerter, Donato Pave-
ro «raccontando storie». Non giungevano alla si, Giacomo Peppicelli, Alf Shrubb, Jim Thorpe,
conclusione su basi analitiche, come noi oggi, Miruts Yifter. Recentemente ci siamo imbattuti
ma simboliche. Gli specialisti ci hanno dunque in un’altra leggenda, che coinvolge Pietri in un
svelato nei minimi dettagli la differenza tra mito altro ruolo.
e storia, spiegandoci per esempio che tutte le
volte che ci troviamo di fronte a un racconto dal Costante Girardengo
tema simile presente in numerosi e diversi con-
testi ambientali e culturali, possiamo star certi Sul grande campione di ciclismo Costante Gi-
di trovarci di fronte a un simbolo, e non a un fat- rardengo, nato a Novi Ligure nel 1893, il primo
to realmente accaduto. Ciò è rilevabile soprat- libro biografico 2 è stato scritto dal ragionier Ar-
tutto nel campo della religione, con le istituzioni mando Ghiglione nel 1952, un tomo di 262 pa-
che, ancora oggi immerse in quegli schemi men- gine con l’elenco pressochè completo di tutte
tali, sono rimaste ferme a concetti come rivela- le gare del fuoriclasse, corredato di eccellenti
zione, peccato originale, trinità, immacolata statistiche, che non lascia dubbi sulla precisio-
concezione, assunzione, quando invece l’unica ne dell’autore. In apertura, Girardengo ne ga-
strada ormai percorribile è quella di una energia rantisce così l’attendibilità: «Questo libro, che
divina direzionata che spinge dall’interno l’evo- ho dettato all’amico Ghiglione, è dedicato ai
luzione della materia consentendone l’autoco- vecchi sportivi, quelli che hanno seguito da vi-
struzione verso lo spirito. cino le vicende della mia lunga carriera, ai gio-
Salvatori, eroi, santi, re, rappresentano un vani che allo sport chiedano di attingere forze e
soggetto su cui la creatività dello spirito umano insegnamenti, ed a tutti coloro che vogliano co-
si è sbizzarrita con grande fantasia. L’abbon- noscere, documentata, l’esposizione del mio

1
Dorando Pietri, eroe da leggenda; in: Augusto Frasca – Dorando Pietri – Aliberti – Reggio Emilia 2007 – pp. 314/331, e Pala, piccone e microsco-
pio; in: Bruno Bonomelli maestro di atletica – ASAI – Brescia 2012 – pp. 61/69.
2
Girardengo il vero «campionissimo» - Publinovi – Novi Ligure 1952.

1-4/2014 99
passato agonistico». I primi cimenti agonistici ri- Nell’antica Grecia, Termero usava uccidere i
salgono al 1909, e il passaggio al professioni- viandanti sfidandoli a battersi con lui a testate.
smo al 1912. Vi si riporta che Costante imparò Capitò da quelle parti il giovane Eracle, il cui cra-
ad andare in bicicletta sulla vecchia bici del pa- nio però si dimostrò più solido, ed egli spaccò
dre, e che nel cogliere la sua prima vittoria si ag- la testa di Termero come se fosse un uovo 3 . Po-
giudicò un premio di due Lire, al quale andava seidone e Apollo, decisi a vendicare la morte di
scalata l’iscrizione, che gli era costata una Lira. Cicno e di Troilo e a punire certe insolenti van-
In seguito, sul grande campione, sono stati terie di Achille durante la guerra di Troia, ne
pubblicati alcuni altri articoli rievocativi in riviste complottarono assieme la morte. Velato da una
o quotidiani. Uno di questi, frutto di una intervi- nube, e ritto presso le porte Scee, Apollo iden-
sta con un Girardengo ormai 81enne, venne tificò Paride nel folto della mischia della batta-
scritto dal giornalista sportivo Mario Fossati su glia, e lo aiutò a tendere l’arco, guidando poi la
Il Giorno, nel 1974. Vi si narra un episodio che freccia fatale. La freccia colpì l’unico punto vul-
coinvolge anche Dorando Pietri, leggenda «con- nerabile del corpo di Achille, il tallone destro, ed
fermata», anni dopo la morte di Girardengo, an- egli morì tra gli spasimi 4 . Ben nota è anche la
che da una nipote del fuoriclasse di Novi Ligure, leggenda biblica del giovane pastorello e futuro
e riportata come fatto storico da Nazareno Fer- grande re Davide contro il gigante Golia, nella
mi, che ha dedicato due libri al «campionissi- guerra tra ebrei e filistei. «Scegliete un uomo tra
mo». Ecco l’aneddoto: di voi che scenda in campo contro di me. Se sa-
Dorando, cercando di sfruttare la fama acqui- rà capace di combattere con me e mi abbatte-
sita ai Giochi Olimpici 1908, girava i centri abita- rà, noi saremo vostri schiavi. Se invece prevarrò
ti per raggranellare qualche soldo lanciando sfide io su di lui e lo abbatterò (come sembrava scon-
ai cittadini. Giunto nella piazza del mercato di No- tato), sarete voi i nostri schiavi, e sarete soggetti
vi, si presentò invitando apertamente a gran vo- a noi. E il filisteo aggiunse: io ho lanciato oggi
ce a misurarsi con lui qualunque volonteroso che una sfida alle schiere di Israele. Datemi un uo-
in bicicletta fosse riuscito a compiere due giri at- mo e combatteremo insieme. Saul (re israelita)
torno al piazzale prima che lui, a piedi, ne aves- e tutto Israele udirono le parole di Golia; ne ri-
se compiuto uno. Posta in palio: due Lire. L’unico masero colpiti, ed ebbero grande paura» 5 . Pre-
a presentarsi, con la vecchia e scassata due ruo- sentatosi con la sola arma in suo possesso, la
te del padre, fu Girardengo, che vinse. fionda, Davide sconfisse il gigante, presentato-
si armato di tutto punto da autentico guerriero.
L’ambivalenza dell’eroe Temi simili si ritrovano anche tra i popoli di in-
teresse etnologico. Warturga, antenato di un po-
Questa volta il Fato che permette allo scono- tente clan della etnia dei Mossi (alto fiume Volta,
sciuto di «rivelare» le proprie capacità sceglie Gi- Burkina Faso), tronfio delle sue vittorie nel tiro
rardengo, e Pietri non è il prescelto, bensì lo con l’arco contro tutti gli avversari, sfidò il Cie-
strumento di cui la predestinazione divina si ser- lo. La freccia che scoccò ricadde dalla volta ce-
ve per favorire il suo prediletto. Questo capovol- leste e lo accecò 6 . Nella tribù irochese dei
gimento del tema mitico non deve sorprendere. Si Seneca si racconta che due fratelli erano usi an-
tratta di caratteristiche comuni nel campo della dare a caccia insieme. Il più giovane, Hayanowe,
mitologia, piena perfino di leggende su personaggi era talmente veloce che cacciava i cervi sempli-
che offendono o sfidano gli Dei o i loro protetti. cemente rincorrendoli, superandoli in velocità, e

3
Robert Graves – I miti greci – Longanesi – Milano 1963 – p. 418.
4
Ivi – p. 630.
5
1 Samuele 17,8-11.
6
Charles Bèart – Jeux et jouets de l’Ouest africain – IFAN - 1955 – volume 1 – p. 340.

100 1-4/2014
colpendoli a morte. Però egli si vantava a destra dare oltre i normali limiti. Gli eroi sono sempre
e a manca della sua bravura nel far andare le figure ambivalenti, capaci di imprese nobili quan-
gambe, e un giorno, mentre tornava al suo ac- to di deplorevoli bravate.
campamento, incontrò uno strano uomo che,
avendo saputo delle sue vanterie, era venuto per Conclusioni
sfidarlo alla corsa. Accordatisi per una gara di
resistenza della durata di due giorni, i due si af- La mitologia dell’eroe (nel caso, Girardengo)
frontarono. Verso la fine, quando Hayanowe si ha, con il passare del tempo, trasformato un da-
sentiva ormai battuto, l’avversario si sentì male to storico (le due Lire vinte nella sua prima ga-
e stramazzò a terra morto. Dal cadavere si con- ra ufficiale) in un aneddoto agganciato a un altro
statò che non era un essere umano, ma un Dio, campione sportivo dell’epoca (Pietri) che avreb-
disceso tra i mortali affinchè con il suo corpo po- be lanciato una sfida con in palio quella stessa
tessero essere preparati oggetti sacri per il suc- somma di denaro. Se da un lato scopriamo di
cesso nelle battute di caccia, ma anche ad trovarci di fronte a un ennesimo dato inventato,
ammonire l’eroe di non vantarsi tanto 7 . dall’altro troviamo la conferma che Dorando, con
Essere a volte il prescelto dagli Dei e altre vol- la sua ambivalente caratteristica comune ai per-
te autore di atti non esemplari, ci spiega uno sonaggi fuori dall’ordinario, conferma di essere
storico delle religioni, non è dato contrastante. diventato all’epoca, grazie al drammatico epi-
Nell’antica Grecia «c’è un gruppo di miti ben no- sodio di Londra 1908, un eroe da leggenda, ben
ti in cui un eroe sfida chiunque a un combatti- più di quanto non sarebbe accaduto se avesse
mento o a una competizione, la cui posta è vinto il titolo olimpico o se nei due anni succes-
regolarmente la vita. Essi sono eroi non meno sivamente trascorsi in America come professio-
dei loro debellatori» 8 . Queste azioni «assumono nista, avesse ottenuto risultati strabilianti.
ora l’aspetto della violenza o della prepotenza, Prestazioni eccezionali che invece ottenne in
ora quello della superbia o tracotanza, ora del- quello stesso periodo l’unico autentico fuori-
l’empietà o sacrilegio, ora perfino quello di una classe dell’atletica italiana degli anni che pre-
eccessiva sicurezza di sè» 9 , ma indicano sem- cedettero la Grande Guerra, Emilio Lunghi,
pre che si tratta di esseri umani capaci di an- senza mai venir elevato a eroe.

7
Jeremiah Curtin e J. N. B. Hewitt – Seneca fiction, legend and myths; in: 32nd Annual Report of the Bureau of American Ethnology – Smithsonian
Institution – Washington 1918 – pp. 495/501.
8
Angelo Brelich – Gli eroi greci – Ateneo – Roma 1958 – pp. 272/273.
9
Ivi – p. 261.

1-4/2014 101
Convegno sul mezzofondo
S/rubriche giovanile
Lecco, 14 marzo 2014
FORMAZIONE CONTINUA
Convegni, seminari, workshop

Attività svolte in collaborazione con:

Centro Studi & Ricerche

Convegno tecnico Seminario tecnico/pratico:


Villa Lagarina, 11 gennaio 2014 “Metodologia per
il miglioramento
della tecnica di passaggio
degli ostacoli”
Firenze, 1 marzo 2014
Relazioni:
• Alimentazione del giovane sporti-
vo, Stefano Righetti
• Evoluzione della programma-
zione nel mezzofondo, dalle ca-
tegorie giovanili a quelle allievi,
Maria Righetti
• La crescita agonistica di Michele
Fontana, dalla categoria giovani-
le a quella assoluta, Sandro Ma-
rongiu

Organizzazione:
ASD Atletica Lecco 2Colombo Co-
Relazioni: struzioni” Comitato Regionale FIDAL
• Un nuovo modelle tecnico per Lombardia
l’atletica italiana, Massimo Ma-
gnani
• Mezzofondo femminile: stesse me- Relatori:
todologie di allenamento? Pierino • Vincenzo De Luca
Endrizzi • Ilaria Ceccarelli
• Dal cross alla pista: l’esperienza
della Spagna, Luis Miguel Landa Organizzazione:
• Moderatore: Dino Ponchio Comitato Regionale Toscano FIDAL

Organizzazione:
• Atletica Quercia Rovereto
• Comitato provincia autonoma di
Trento

102 1-4/2014
Seminario: “Tecnica e locità, di resistenza, sul piano e con Relatori:
metodologia del salto in lungo: gli ostacoli), Vincenzo De Luca Vitaly Petrov
differenze e affinità con l’estero” • Applicazioni pratiche del modello
Firenze, 22 marzo 2014 biomeccanico, Vincenzo De Luca Interventi:
Renzo Avogaro, Riccardo Cal-
Organizzazione: cini, Simone Bianchi
Comitato Regionale Lazio FIDAL, Il famoso tecnico di salto con
CS Esercito l’asta mostra quali sono le pro-
gressioni didattiche e gli esercizi
Convegno: “L’importanza di propedeutici corretti per l’avvia-
costruire una ritmica di mento dei giovani
rincorsa per saltatori di lungo
e triplo: mezzi di allenamento” Organizzazione:
Genova, 23 marzo 2014 CR FIDAL Toscana

Tavola rotonda: ”Gli ostacoli in


Italia e nel Mondo”
Torino, 23 marzo 2014
Relatori:
Stefano Serranò, Gianni Cecconi
Analisi del salto dal punto di vista
tecnico-biomeccanico e metodo-
logia dell’allenamento, confronto
con i modelli di riferimento stranie-
ri e quello italiano
Relatore:
Organizzazione: Claudio Mazzaufo
Comitato Regionale Toscano FIDAL
Organizzazione:
Seminario tecnico: Dall’analisi Comitato Regionale Ligure FIDAL
biomeccanica della corsa alla
pratica sul campo” Seminario: “Come si insegna il
Roma, 22-23 marzo 2014 salto con l’asta in età giovanile,
progressione didattica ed
esercizi propedeutici”
Firenze, 23 marzo 2014
Relazioni:
• Costruzione del modello ritmico
dei 400hs, Eddy Ottoz
• L’allenamento di Marzia Caravel-
li, Marcello Ambrogi
• La mia atletica, Marzia Caravelli
• 110 e 100 ostacoli: la tecnica dei
migliori al mondo di ogni tempo a
confronto con quella dei nostri
ostacolisti, Roberto Bedini

Organizzazione:
Relazioni: CUS Torino, Associazione Officina
• Biomeccanica della corsa (di ve- Atletica

1-4/2014 103
Convegno tecnico-pratico: • Dalla teoria alla pratica: didattica del- Relatore:
“La postura in atletica le esercitazioni, Pierino Endrizzi Giuliano Corradi
leggera”
Firenze, 28 marzo 2014 Organizzazione: • Il seminario si propone di illustra-
Comitato FIDAL Sardegna re il corretto approccio per l’indi-
viduazione e la correzione degli er-
Convegno sulla marcia rori nelle varie fasi del salto in alto
Locorotondo (Ba), 29 marzo 2014
Organizzazione:
Comitato Regionale Toscano Fidal

Seminario: “Gli ingredienti


di un atleta di successo”
Roma, 11 aprile 2014

Relatore:
Vincenzo Canali

Organizzazione:
Comitato Regionale Toscano Fidal
Relazioni:
Convegno sulle metodologie • Allenamento funzionale della for-
di allenamento dei giovani za per la marcia, Cosimo San-
mezzofondisti: “Allenarsi per tarcangelo
crescere” • Gli infortuni nella marcia: preven-
Cagliari, 29-30 marzo 2014 zione e cura, Guido Quaranta Relatore:
Stefano Baldini
Organizzazione:
Alteratletica Locorotondo, Comita- Organizzazione:
to regionale Fidal Puglia Comitato Regionale Fidal Lazio

Seminario pratico: “La correzione Convegno


degli errori nel salto in alto” Bari, 12 aprile 2014
Firenze, 5 aprile 2014

Relazioni:
• Programmazione dell’allenamen-
to per i giovani mezzofondisti, Lu-
ciano Gigliotti

104 1-4/2014
Relatore: Organizzazione: Relazioni:
Francesco Angius CR FIDAL Sicilia – Centro Studi • Dal cucciolo al fanciullo, Mauro
• Modello tecnico e ritmico per le Pascolini
gare dei 110-100 e 400 ostaco- Convegno di aggiornamento • Alimentazione e atletica: dall’av-
li, Gianni Tozzi: sul lancio del disco viamento all’atleta di alto livello,
• Perfomance e fidelizzazione del- Bergamo, 18 maggio 2014 Francesco Fagnani
l’atleta: la preparazione psicolo-
gica del tecnico, Ilaria Fischetti Organizzazione:
Comitato provinciale Fidal Roma sud
Organizzazione:
Comitato Regionale Fidal Puglia Seminario: “La lunga strada
verso il successo – esperienze
Convegno: “L’atletica leggera pluriennali di campo”
fa scuola” Roma, 9 luglio 2014
Palermo, 24 aprile 2014

Relatore:
Francesco Angius
• Analisi biomeccanica della tecni-
ca del lancio del disco:
• Considerazioni sullo sviluppo della
forza speciale nel lancio del disco

Organizzazione: Relatore:
Relazioni: Comitato Regionale Fidal Lombardia Roberto Pericoli
• Esperienze e riflessioni sul reclu-
tamento, l’avviamento e la ge- Convegno: “Dal cucciolo al Organizzazione: Comitato regio-
stione dei giovani saltatori di ta- fanciullo” nale Fidal Lazio
lento, Carmelo Giarrizzo Castelgandolfo (RM), 3 giugno 2014
• La filosofia dei salti secondo Ro- Tavola rotonda: “il
bert Zotko, Claudio Mazzaufo mezzofondo veloce”
• La progressività nell’allenamento Nembro (Bg), 11 luglio 2014
dei salti in estensione in atletica
leggera, Michele Basile
• Vuoi migliorare la perfomance in
endurance? Allenati in altitudine,
Gaspare Polizzi
• La “scuola palermitana” dell’alle-
namento in altitudine: studio su al-
cuni parametri cardiaci e meta-
bolici, Marcello Giaccone
• La valutazione funzionale per l’ot-
tenimento della prestazione nei
salti, Nicola Silvaggi

1-4/2014 105
Relazioni: Seminario: “Lancio del disco: Organizzazione:
• Io faccio così, Vittorio Di Saverio tecnica e didattica” Atletica Sandro Calvesi, CONI Val-
• Le mie esperienze, Gianni Ghidini Camerino, 21 agosto 2014 le d’Aosta, FIDAL Comitato regio-
• La nascita del centro nazionale di nale Valle d’Aosta
sviluppo tecnico del mezzofondo
veloce di Bergamo, Saro Naso Convegno: “La programmazione
generale in atletica leggera:
Organizzazione: Atletica Saletti, nuove tendenze”
Officina Atletica, patrocinio Comitato Milano, 16 ottobre 2014
Regionale Fidal Lombardia

Tavola rotonda: “Allenarsi in


altura: dagli aspetti fisiologici
alle esperienze sul campo”
Rovereto (Tn), 20 luglio 2014

Relatore:
• Armando De Vincentis

Organizzazione: Comitato Regio-


nale Fidal Marche

Seminario tecnico: Relatore:


“Alimentazione corretta e Nicola Silvaggi
bilanciata nelle discipline
dell’atletica leggera” Organizzazione:
Aosta, 7 ottobre 2014 Comitato Fidal Friuli Venezia Giulia

Seminario: “Un lancio lungo 10


anni: dalle categorie
promozionali all’atleta evoluto”
Relatori: Roma, 18 ottobre 2014
• Mauro Marzorati
• Maria Francesca Piacentini
• Pietro Pastorini
• Federico Schena

Organizzazione:
Officina Atletica, Quercia Rovereto,
CeRiSM, SdS Trentino

Relatore:
Enrico Arcelli
Come devono nutrirsi prima e du-
rante la gara maratoneti, ultrama-
ratoneti, corridori su strada, trail, sci
alpinismo e marciatori.

106 1-4/2014
Relazioni: Seminario: “Cosa c’è di nuovo Convegno nazionale
• Il giovane lanciatore: sviluppo a proposito della forza” ‘Atleticamente’: “L’arte di
completo di tutti i requisiti. Genova, 26 ottobre 2014 allenare – il Coaching oggi”
• La tecnica del lancio del disco se- Abano Terme (Pd),
condo i canoni meccanici: dalla 8-9 novembre 2014
teoria alla pratica, Francesco
Angius

Organizzazione:
Comitato Regionale Fidal Lazio

Seminari sull’attività giovanile


Bergamo, 25-26 ottobre 2014

Relazioni:
• La forza muscolare: nuove spe-
cificità, dall’alta prestazione alla
prevenzione, Renato Manno Relazioni:
• L’allenamento specifico della for- • Dalla programmazione al campo:
za negli sport da combattimento, ricominciare dall’ABC?, Massi-
Alberto Di Mario mo Magnani, Stefano Baldini
• L’allenamento della forza in atleti- • Quando il feed-back è negativo, che
Relazioni: ca leggera: esperienze nel settore fare? Come interrompere il circuito
• Indicazioni metodologiche per la dei lanci, Domenico Di Molfetta negativo, Samuele Marcora
stesura della programmazione • I marker fisiologici per la gestione del
annuale di un giovane lanciatore Organizzazione: training: cosa dice la scienza oggi,
di martello, Renzo Roverato Comitato Regionale CONI, Scuola Maria Francesca Piacentini
• Considerazioni sui migliori multi- regionale dello sport Liguria • Team building: come costruire
plisti giovani stranieri, Riccardo un sistema funzionale, Giovanni
Calcini Esposito
• Evoluzione del lavoro di Federica • Strategie attuali di coaching: i
Del Buono, Rossella Gramola punti deboli e quelli forti della ca-
• Proposte di programmazione per tena, Roberto Re
velocisti e ostacolisti juniores, • Notte insonne, gara già fatta! La
Vincenzo De Luca gestione emozionale dell’atleta,
• Evoluzione di un atleta di élite dal- Claudio Robazza
la categoria cadetti a quella as- • La gestione del Team e del top,
soluta, Raimondo Orsini Neil Black (UK)
• Coach, maestro, tuttologo: qua-
Organizzazione: le ruolo per l’allenatore, Sandro
Comitato Fidal Piemonte Campagna
• La quadratura del cerchio. Della
gestione del team che segue
l’atleta, Antonio La Torre

1-4/2014 107
Organizzazione: Relazioni: controllo, Giuliano Corradi, Mas-
Comitato Regionale CONI Veneto, • Esperienze vincenti francesi nel- simo Piovaticci
Scuola regionale dello sport Veneto, l’allenamento delle qualità di for- • Genesi, individuazione e corre-
Comitato Regionale FIDAL Veneto za e dei velocità negli sprinter, Guy zione dell’errore motorio nei 4
Ontagnon lanci, Marco Mozzi
Incontri di aggiornamento:
“Terminando e Organizzazione: Organizzazione:
ricominciando 2014” Comitato Regionale FIDAL Veneto Comitato Regionale FIDAL Emilia
Abano Terme (Pd), 22 novembre 2014 – Settore tecnico Romagna

Aggiornamento tecnico Incontri di aggiornamento:


Modena, 2 novembre 2014 “Universo Velocità: come si
allena Speedy Gonzales?”
Roma, 22 novembre 2014

Relazioni:
• Analisi descrittiva e allenamento
nel mezzofondo, Bruno Gajer

Organizzazione:
Comitato Regionale FIDAL Veneto
– Settore tecnico
Relazioni:
Incontri di aggiornamento: • Proposte di esercitazioni per im- Relazioni:
“Terminando e postare una corretta tecnica di • L’esperienza di Irene Siragusa,
ricominciando 2014” corsa, Mirco Tonioli Vanna Radi
Abano Terme (Pd), 22 novembre 2014 • Punti di presa, sostegno e spin- • La crescita di Diego Marani, Gio-
ta dei piedi per assorbire e gene- vanni Grazioli
rare adeguati dinamismi del cen- • La carriera giovanile di Ilaria Ver-
tro di massa nella preparazione derio, Paolo Prestipino
tecnica dei saltatori, Marco Di • Il futuro di Mario Marchei e Mat-
Maggio tia di Panfilo, Maura Cosso
• Un esempio di strategia nella
programmazione della stagione Organizzazione:
invernale, per gli atleti in fase di Comitato Regionale FIDAL Lazio,
specializzazione, Mirco Tonioli ASSITAL
• Mezzi per le esercitazioni di forza
speciale e specifica per i giovani
saltatori e multiplisti. Balzi, multi-
balzi e sovraccarichi usati in for-
ma dinamica, somministrazione e

108 1-4/2014
Convegno: “Programmazione, Relazioni: • Ricerca di modelli tecnici adatta-
mezzi e controllo • La responsabilità dell’allenatore nei ti alle diverse qualità d’atleti. Espe-
dell’allenamento: dal giovane confronti dei giovani a lui affidati, rienze di confronto/apprendimento
all’atleta di élite nelle corse di la sua funzione pedagogica di con tecnici stranieri, Emanuele
velocità ed ostacoli” educatore e formatore, la sua Serafin
Cagliari, 22-23 novembre 2014 funzione vincolante rispetto alla fa-
miglia spesso oggi in difficoltà, Organizzazione:
Carlo Vittori Comitato Regionale FIDAL Emilia
• Valutazione preventiva e ripro- Romagna
grammazione posturale, Vincen-
zo Canali Seminario: “Motivazione e
• L’avviamento dei giovani all’alle- relazione: aspetti psicologici
namento della forza, Roberto nella pratica atletica”
Bonomi Roma, 12 dicembre 2014

Organizzazione:
Atletica Sandro Calvesi, Comitato
Regionale FIDAL Valle d’Aosta, AS-
SITA

Tavola rotonda: “Giavellotto:


dal principiante al campione”
Modena, 30 novembre 2014

Relatore:
Carlo Vittori

Organizzazione:
Comitato Regionale FIDAL Sardegna

Convegno tecnico: “I figli


degli altri – La responsabilità
dell’allenatore” Relazioni:
Aosta, 29-30 novembre 2014 • Motivazione psicologica nella pra-
tica sportiva, Laura Bortoli
• Aspetti relazionali: il ruolo degli
adulti (allenatori, dirigenti, genito-
ri), Laura Bortoli

Organizzazione:
Comitato Regionale FIDAL Lazio
Relazioni:
• Progettare la prestazione dalle
condizioni iniziali all’analisi delle va-
riabili necessarie non sufficienti per
favorire la crescita del talento nel
giavellotto, Carlo Giulioni
• Proviamo a trasformare i problemi
in opportunità, Sergio Previtali

1-4/2014 109
Seminario: “DonnAtletica: Relazioni: Il raggiungimento della massima
l’approccio all’atletica • Tecnica e metodologia della mar- prestazione e la forma sportiva? Op-
attraverso le prove multiple. cia, Pietro Pastorini pure non è vero che queste sono le
Le prove multiple femminili” • Cenni sulla regola 230 del RTI, conseguenze, il risultato di un obiet-
Napoli, 13 dicembre 2014 Davide Bandieramonte tivo molto più complesso, anzi di
• Principi metodologici che acco- due obiettivi, e funzionale?
munano marciatori e mezzofon- La nostra opinione, chiaramente
disti, Salvatore Pisana verte su quest'ultima affermazio-
• Allenamento in stato di relativa ne che ci porta a definire l'attivi-
ipossia: adattamenti biologici cen- tà sportiva umana, nello sport di
trali e periferici, Marcello Giac- vertice, tesa allo sviluppo della
cone specializzazione morfofunzionale
dell'organismo e del regime mo-
Organizzazione: torio specifico della disciplina.
Atletica Zafferana, Comitato Re- Per definire la specializzazione mor-
gionale FIDAL Sicilia fofunzionale ci facciamo aiutare da
Y. Verchosanskij che la definisce
come “quell'insieme di migliora-
menti adattivi stabili generati dalle
Articoli di tecnici: caratteristiche specifiche della di-
opinioni e discussione sciplina sportiva praticata”.
Relazioni: Inizialmente nella pratica di una di-
• L’approccio all’atletica attraverso sciplina sportiva l'organismo uma-
le prove multiple, Luigi Chierchia SPECIALIZZAZIONE MORFOFUNZIO- no reagisce con un adattamento
• DonnAtletica: le prove multiple NALE E REGIME MOTORIO SPECIFICO generale, ma in seguito, dopo
femminili, Luigi Chierchia Francesco Angius questa prima fase, le modificazio-
dottore magistrale in scienza e Tec- ni corporee assumono un caratte-
Organizzazione: nica dello Sport, collaboratore Lan- re maggiormente specifico secon-
Comitato Regionale FIDAL Campania ci della FIDAL, responsabile Centro do le caratteristiche peculiari del-
Nazionale del Lancio del Disco di la disciplina.
Convegno: “Tecnica e Grosseto Conseguenza è lo sviluppo di quei
metodologia di allenamento gruppi muscolari impegnati nelle ge-
del marciatore” Qual è lo scopo dell'allenamento stualità specifiche e delle capacità
Zafferana Etnea (Ct), 20 dicembre 2014 sportivo e più in generale della pro- motorie che stanno alla base della
grammazione dello stesso? prestazione.

110 1-4/2014
Questo secondo aspetto genera, quindi, anche uno svi- ficacia sempre maggiori” ( Angius 2015).
luppo dell'intero organismo in particolare quei sistemi L'obiettivo è quello, ad esempio in atletica, di correre,
principalmente impegnati nell'attività di gara. saltare e lanciare mantenendo una tecnica ottimale e
La specializzazione morfofunzionale si evidenzia con tre raggiungendo velocità di stacco, di rilascio e di corsa
particolari caratteristiche a livello muscolare: sempre più elevate.
• Ipertrofia della muscolatura impegnata nel gesto di È abbastanza facile comprendere che questi sono gli
gara scopi ultimi dell'allenamento di ogni atleta agonista.
• Maggiore funzionalità muscolare grazie al miglioramento È necessario ora ricollegarsi al concetto di specializ-
della coordinazione intra e intermuscolare zazione morfofunzionale visto prima.
• miglioramento dei processi metabolici ed energeti- Per raggiungere la massima prestazione è necessario
ci con equilibrio a livello muscolare tra produzione e mettere in collegamento i due concetti:
utilizzazione ATP. • specializzazione morfofunzionale
Il risultato di ciò si esprime in tre forme di specializza- • regime motorio specifico di gara.
zione morfofunzionale: Essi sono reciprocamente collegati, vediamo.
5. La capacità di realizzare con modalità rapide azio- La specializzazione morfofunzionale è “conditio
ni motorie specifiche sine qua non“ si possa migliorare il regime motorio
6. La velocità di movimento dell'atleta nel gesto di gara specifico di gara. Solo uno sviluppo massimo del-
7. Il controllo posturale in movimenti ad alta velocità e le strutture principalmente responsabili della pre-
alto livello coordinativo. stazione può permettere di incrementare le carat-
Il primo aspetto si riferisce principalmente agli sport di teristiche del gesto di gara.
squadra e di situazione, mentre il secondo è tipico del- Migliorare la specializzazione morfofunzionale ai mas-
le discipline con forte componente di velocità ed esplo- simi livelli, renderla il più efficace possibile, porterà al
sività. Il controllo posturale è peculiarità, invece, di tut- miglioramento del regime motorio di gara.
ta la motricità umana. Date queste premesse, l'alle- Pertanto le energie e gli sforzi degli atleti e dei tecnici
namento di un atleta di vertice deve contenere in gran devono essere indirizzati in tale direzione.
parte esercitazioni specifiche che possano permette- È particolarmente indicativo l'esempio di un lan-
re lo sviluppo di queste capacità motorie legate alle ri- ciatore di disco di elevata qualificazione che aven-
chieste di gara. do migliorato il suo personale nei 30 mt. di corsa,
La riduzione dei mezzi allenanti e la loro sempre mag- si aspetterebbe anche un miglioramento nel gesto
giore similitudine alla motricità di gara diverranno di gara.
condizioni fondamentali per migliorare la prestazione Quest’attesa probabilmente sarà vana poiché la mo-
sportiva. tricità rettilinea non ha correlazione con quella rotazio-
È ora introdotto il concetto di regime motorio specifico. nale e, pur avendo utilizzato la stessa muscolatura de-
Per regime motorio specifico intendiamo ” la realizza- gli arti inferiori, le linee di sviluppo di questi gruppi mu-
zione dei movimenti da gara con una velocità e un’ef- scolari sono completamenti diversi.
È altrettanto vero che la ripetizione del gesto di gara
con un regime motorio vicino o uguale a quello della
competizione permette il massimo sviluppo della spe-
cializzazione morfofunzionale dell'organismo.
Sempre Y. Verchosanskij affermava che “niente è più
specifico e allenante dello stesso gesto di gara”.
Lavorare con i gesti tecnici completi che variano il
regime motorio di gara è un mezzo altamente qua-
lificato per porre l'atleta in grande condizione fisi-
ca e tecnica. Vogliamo terminare riprendendo l'ipo-
tesi iniziale.
È chiaro come la massima prestazione è l'aspetto vi-
sibile, esteriore più eclatante, di un progetto che ha
delle finalità più scientifiche e fisiologiche.

1-4/2014 111
Bibliografia
J.Verhosanskij:’’La preparazione fisica speciale” 2008 Ultimate Atlete Concepts
CONI – SDS 2001 J. Weineck:” L’allenamento ottimale” Calzetti
J. Verhosanskij:’’Introduzione alla teoria e meto- Mariucci 2009
dologia dell’allenamento sportivo’’ CONI – SDS 2001 Platonov:” L’organizzazione dell’allenamento e del-
J. Verhosanskij:’’La moderna programmazione del- l’attività di gara” Calzetti Mariucci Editore 2004
l’allenamento sportivo’’ CONI –SDS 2001 Platonov:”Fondamenti dell’allenamento e dell'
J. Verhosanskij:’’Basi dell’allenamento della forza attività di gara” Calzetti Mariucci Editore 2004
specifica” SDS 1973 A. Bondarchuk:”Transfer of training in sport” Ul-
J. Verhosanskij:”La programmazione e l’organiz- timate Atlete Concepts 2007
zazione del processo di allenamento” SSS 1984 Anzil/Colle/Zanon:”La periodizzazione dello sport”
V. Issurin:”Block Periodization” (in inglese) 2008 Doretti Udine 1978
Ultimate Atlete Concepts L.Matveyev:”Fundamentals of sport training” Pro-
V. Issurin:”Block periodization vol. 2” (in inglese) gress Publishers 1981

PROSPETTIVE PSICOLOGIChE SUL TEMA DEL FALLIMEN- tenenza) e da tanti aspetti di non facile individuazione.
TO NELLA PRESTAZIONE DEL GIOVANE ATLETA Mi soffermo sul rapporto Allenatore-Atleta che compo-
Giampaolo Garilli ne notoriamente la trasmissione delle competenze
Dottore in Scienze dell’Educazione a Indirizzo Extra- tecniche, con l’allenatore primo codificatore della natura
scolastico, Allenatore Specialista FIDAL del ragazzo, delle sue caratteristiche fisiche e psicolo-
giche. Lasciando le metodologie dell’allenamento alla va-
Introduzione sta letteratura già presente, cito invece le due teorie psi-
Le performance sportive sono da sempre oggetto di cologiche a mio avviso maggiormente in uso.
studio per il raggiungimento di prestazioni elevate, pro- Condizionamento classico (modellatura): cerca di ri-
viamo a considerare anche alcune dinamiche psico- produrre in anticipo la condizione di gara per adatta-
logiche che le possono ostacolare. re l’atleta allo stress attraverso l’elaborazione di uno
Fallire un risultato significa che la prova atletica è sta- schema di training che riduca le differenze tra allena-
ta difettosa (non all’attesa delle aspettative), così mento e competizione. È un metodo comunemente im-
dopo mesi di duro lavoro preparatorio, all’appuntamento piegato ma può determinare un’elevata e prolungata
importante accade l’impensato, qualcosa che non tro- pressione sul giovane atleta, finendo per produrre un
va immediatamente spiegazione: ma come…era tut- grave stress da prestazione.
to perfetto…cosa è successo?...ti sei preparato be- Variazione e graduazione dello stress: basata sulle teo-
nissimo…deve essere un problema di testa…. (tutte rie dell’apprendimento tramite “condizionamento ope-
purtroppo affermazioni da prendere col beneficio del rante”, influenza l’allenamento attraverso una pro-
dubbio perché un buon allenatore deve sempre met- gressione graduale dell’automazione dei gesti atletici
tersi per primo in discussione di fronte al problema). con lo scopo di ottenere un transfert efficace. Si al-
Succede anche che l’atleta rinunci alla gara a causa ternano fasi di routine a momenti di stress, spesso in
di uno strano infortunio dell’ultimo minuto che rovina concerto con i periodi di carico e scarico degli allena-
tutto, allora i motivi sono forse da ricercare davvero nel- menti, l’obiettivo è provocare un adattamento via via
la sua psiche, soprattutto se un giovane soggetto. sempre più efficace sino alla prossimità delle gare. In-
teressante a proposito è l’allenamento sintetico ultra-
L’ambiente che circonda l’atleta stressante che consiste nel indurre un carico di lavo-
Le cause dell’insuccesso sportivo nascono da lontano, ro maggiorato (in condizioni di difficoltà) sottoponen-
dai primi processi di formazione dell’ “io”, amplificate da do l’atleta a stimoli più gravosi del contesto gara, con
situazioni esterne, per la maggior parte dei casi dal- una modalità non stereotipata, inserendola cioè oc-
l’ambiente che circonda quotidianamente il ragazzo (la casionalmente e all’improvviso nei piani di allenamen-
famiglia, il tecnico che lo segue e la Società di appar- to. È questa una metodica forse più adatta ad atleti di

112 1-4/2014
alto livello, dotati di schemi mentali già consolidati. tuazioni assurde e fantastiche che gli hanno impedito il
Per il giovane talento sportivo, apparirà scontato, la ge- successo (meccanismo nevrotico di difesa). All’oppo-
stione dello stress nel tempo è subordinata al suo per- sto l’atleta che ha paura di vincere, dopo un successo
corso atletico. “Costruire per bene” la potenza dell’atle- può anche giungere all’abbandono dell’attività (burnout)
ta negli anni spesso stride con il risultato immediato di pre- perché schiacciato dal peso dell’ansia di dover vince-
stigio, soprattutto quando il giovane è già forte di sua na- re nuovamente, con il terrore di non riuscirci. Anche che
tura. Si rischiano aspettative errate perché si trascura, nel gli atleti che compensano le carenze di potenza e di pre-
periodo più importante della crescita, la necessaria e lun- stigio tramite la loro bravura, hanno una paura folle di
ga fase della formazione fisica e mentale, insistendo solo mancare l’obiettivo, spesso tendono a proiettare il timore
sulla prestazione. Il movimento giovanile di casa nostra su sintomi corporali, diventano aggressivi verso gli al-
offre continui esempi di giovani promettenti spariti trop- lenatori e giungono persino a rifiutare di partecipare alle
po presto dalla scena sportiva perché al momento di con- gare. Non di minor importanza è il caso dell’inibizione
fermarsi nelle categorie superiori non riescono più a vin- mentale inconscia allo sforzo in assenza di problemi fi-
cere. Il percorso di un giovane è profondamente diver- sici, situazione che si rivela anche protezione naturale
so dagli schemi di allenamento somministrati a un atle- verso un lavoro dannoso ed eccessivo.
ta evoluto che invece è già pronto e purtroppo lo stile di
vita attuale dei nostri figli non permette più, come in pas- L’infortunio inconscio e la proiezione
sato, di trovare soggetti già performanti perché preparati È il caso forse più interessante da osservare a un’at-
dalla palestra naturale delle campagne e delle strade, ra- tenta riflessione sull’accaduto e di una buona cono-
gazzi forti e già solidi di personalità, la potenza è dunque scenza del soggetto. I piccoli infortuni, spesso di mo-
correlata alla consapevolezza dei propri mezzi e il bino- desta entità ma tali da generare una scusa valida a non
mio corpo-mente non deve mai dissociarsi. gareggiare (o a competere comunque ma in condizione
di handicap), appartengono a ciò che S.Freud definì atti
La competizione mancati. Riscontrabili anche in soggetti normalmente
il fanciullo impara a conoscere e a conoscersi per mez- equilibrati interessano gli allenatori perchè si presen-
zo del gioco, prendendo così gradualmente consape- tano in prossimità di appuntamenti agonistici importanti.
volezza delle proprie capacità per giungere alla compe- Naturalmente quando l’atto mancato perde la carat-
tizione che gli offre la possibilità di sublimare il bisogno teristica di sporadicità allora si può parlare di sintomo
di misurarsi con gli altri, derivato dall’istinto animale di ag- nevrotico vero e proprio.
gressività, di conservazione della specie e dagli istinti pri- Per Freud nella vita psichica non esiste il caso e attra-
mordiali di sicurezza, conoscenza e potenza (A.Adler). verso questo determinismo, in ogni comportamento è
La competizione è positiva per il giovane a condizione reperibile un significato. L’infortunio diviene inconscia-
di assenza di stati psicopatologici, l’ansia nevrotica ad mente (ovvero senza premeditazione o intenzione ap-
esempio è sicuramente la peggiore delle cause influen- parente) un mezzo di alleggerimento o di evitamento del-
ti sulla prestazione proprio perché blocca la persona di lo stress che incombe perchè consente all’atleta di ri-
fronte all’evento stressante (i casi più gravi devono es- durre la pressione su di sè. Sono infortuni che non com-
sere trattati da specialisti, ritengo ottime le psicoterapie promettono mai la carriera sportiva (sono spesso ca-
a orientamento psicodinamico) ma vediamo alcuni casi: dute da scale, in bicicletta, microfratture da contusio-
In un IO poco strutturato e immaturo accade che la com- ne, sempre in parti anatomiche determinanti per la pre-
petizione divenga fonte di frustrazione, a differenza di un stazione). L’infortunio lieve, anche se non compromette
IO strutturato e maturo per il quale è invece sintomo di la gara, offre una buona scusa qualora il risultato non
progresso (Ancona L.). Il soggetto del primo caso ten- giunga, con conseguente riduzione dello sforzo nervoso.
derebbe ad attuare diversi meccanismi inconsci di di- Si tratta di una forma del pensiero neurotico, una dife-
fesa. Anche stati di ansia meno gravi compromettono sa dell’IO ad opera di meccanismi psichici inconsci che
l’equilibrio psicologico del giovane atleta quando chia- tendono a rassicurare il soggetto, allontanando la per-
mato alla realizzazione finale dei suoi sforzi. Cito alcuni cezione minacciosa dell’evento. Situazioni analoghe pos-
modelli comportamentali sull’argomento, per esempio sono rivelarsi altresì in un meccanismo inconscio di pro-
l’atleta megalomane è convinto della sua superiorità al iezione verso un’altra persona, come se farsi male dan-
punto che deve vincere a tutti i costi, così di fronte alla neggiasse non tanto l’atleta quanto chi egli percepisce
sconfitta tende a giustificarla oltremodo, inventandosi si- come ostile (allenatore, genitore, dirigente sportivo, ecc.).

1-4/2014 113
Alcuni rimedi delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita
Provo a proporre alcune soluzioni. Assodato che lo in maniera più soddisfacente e creativo» Feltham C., Di-
stress dovuto all’ansia tende a diminuire sensibilmen- zionario di Counseling, Roma, Sovera, 2008. Rogers C.,
te il rendimento atletico, Mechanic (1962) sostiene che La terapia centrata sul Cliente, Martinelli, Firenze, 1970
per invertire i fattori, occorre ridurre il livello delle aspet- Le condizioni basilari per la riuscita della relazione sono
tative e delle aspirazioni, abbassandone l’obiettivo. In tre: l’accettazione incondizionata, la comprensione em-
questo modo si riducono l’aspettativa e la pressione patica e la congruenza. Provo a semplificare per aiuta-
causate dall’evento. Chiedendo in sostanza all’atleta re l’allenatore che volesse sperimentarne gli effetti: per
un risultato certamente alla sua portata, si verificherà, accettazione incondizionata s’intende che prima di
nel caso di un miglioramento, un rafforzamento della tutto è necessario disfarsi di ogni pregiudizio o etichet-
sua autostima, positivo per il futuro. Anche un allena- ta per dare spazio alla persona che si ha di fronte, con
mento vario e stimolante riduce la condizione di noia rispetto ed attenzione per ciò che si osserva, sospen-
che le ripetizioni logoranti di molti schemi propongo- dendo i giudizi di vero o falso. Avere considerazione per
no. Il giovane atleta va poi guidato verso l’interiorizza- una persona vuol dire accettarla così com’è nella sua
zione di valori importanti come la lealtà e l’autocritica, specificità, prestargli fin dall’inizio (accoglienza) un’at-
fondamentali per superare le sconfitte, per vincere cor- tenzione sincera e ascoltarla. L’accoglienza è il primo gra-
rettamente bisogna saper perdere correttamente. dino di una buona relazione, è la porta di accesso alla
L’allenatore dovrebbe anche controllare che il giova- comunicazione. Se sono accolto male sono bloccato in
ne non si occupi esclusivamente di Sport al fine di col- partenza e lo sarò per molto tempo. Sappiamo quan-
tivare e accrescere tutte le proprie potenzialità. to un bel sorriso sia importante, accettazione e ascol-
La mia proposta riprende un articolo (La preparazio- to sono fondamentali, senza pregiudizi. Il ragazzo così
ne psicologica dell’atleta, reperibile su Atletica Studi) rafforza le condizioni di autostima e sicurezza e trove-
di F.Antonelli che indica come l’atteggiamento mentale rà in seguito anche le parole per parlare dei suoi disa-
dell’allenatore possa assumere i tratti del counseling gi, libero di riconoscere ed elaborare le proprie esperienze
(1), ovvero <<una attività rivolta allo sviluppo delle po- e i propri sentimenti. L’ascolto non è un compito pas-
tenzialità del ragazzo e all’orientamento>>, come in- sivo (mettersi da parte e tacere) ma un processo attivo
teso da C.Rogers (2), tesa allo stimolo delle capacità che ci impegna a voler realmente comprendere l’altro,
di scelta attraverso atteggiamenti proattivi. Premesso le sue idee e i suoi sentimenti. L’ascolto autentico esi-
che in ogni organismo vivente esiste una tendenza na- ge accettazione, coinvolgimento, partecipazione e ri-
turale e costruttiva alla realizzazione delle proprie conoscimento, immaginando noi stessi nella situazio-
possibilità Rogers sviluppa la sua teoria basandosi sul- ne vissuta dall’altro secondo comprensione empatica,
la fiducia negli esseri umani <<il sostrato di ogni mo- rispettando comunque la distinzione tra Sè e l’Altro, per
tivazione è la tendenza organismica verso la realizza- comprendere i suoi sentimenti come lui (lei) li percepi-
zione>>, dunque ogni individuo è potenziale promo- sce, anche se la pensiamo diversamente. La com-
tore della sua crescita, ma perché ciò accada è ne- prensione empatica consiste in sostanza in una perce-
cessario che le condizioni esistenti consentano di com- zione corretta dello schema di riferimento interno altrui
prendere se stesso, le proprie emozioni e le esperienze e dell’insieme di esperienze, sensazioni, percezioni, si-
interiori (insight) e tale sostegno deve essere mediato gnificati che sono connessi all’evento emotivo. L’alle-
da un approccio centrato sulla persona. È importan- natore cerca allora di capire come il ragazzo rappresenta
te quindi che il tecnico educatore e l’atleta siano mo- il mondo che lo circonda attraverso una migliore per-
tivati a intraprendere un percorso di questo genere. cezione di sé e una correzione delle idee falsate di sé,
Counseling è finalizzato a «consentire a un individuo una permettendogli di costruirne di più congrue.
visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si Tutto questo introduce il concetto di congruenza, in al-
trova a operare, in modo da poter meglio affrontare le tre parole la piena coscienza delle proprie reazioni e dei
proprie scelte […] con la riduzione al minimo della con- propri sentimenti inserita all’interno di un sistema or-
flittualità dovuta a fattori soggettivi», (Galimberti, Dizio- ganizzato di significati; quindi anche una buona capacità
nario di Psicologia, Torino, UTET, 2006) ed è inoltre d’introspezione: quanto più mi conosco, tanto più sono
«un’attività di competenza relazionale che utilizza mez- in grado di comunicare me stesso. Essere incongruenti
zi comunicazionali per agevolare l’autoconoscenza di se significa invece discrepanza tra ciò che si è da ciò che
stessi attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale si crede di essere. Prendiamoci dunque il tempo per

114 1-4/2014
riflettere, comprendere ciò che l’altro è in grado di ascol- di un soggetto debole nei confronti di uno più forte, ma
tare, saper scegliere il momento e prestare attenzio- piuttosto come una probabile disparità di conoscen-
ne al modo in cui si comunica. Il tecnico educatore è ze, esperienze, capacità. Dal punto di vista del soggetto
nella relazione una persona reale, trasparente e au- educando, l’asimmetria relazionale ricercata e accet-
tentica, capace di esperire la realtà interna ed ester- tata, consiste nella misura in cui egli riconosce l’edu-
na senza distorcerla, che conosce se stesso e i pro- catore con un ruolo di esperto, in grado di usare com-
pri limiti, e che è in contatto con i propri sentimenti sen- petenze di anticipazione, progettazione e di tipo ge-
za proiettarli sugli altri. nerativo (come a es. proposte, che facciano la diffe-
renza e lo aiutino concretamente).
Conclusioni Da quanto sviluppato in questo breve scritto emerge
L’approccio rogersiano viene definito non direttivo per- la necessità di un atteggiamento costantemente rivolto
ché da’ importanza alla relazione e a ciò che avviene al al giovane per interpretarne al meglio le esigenze, le
suo interno, alla qualità dell’incontro interpersonale tra aspettative e le paure, per orientare al meglio le sue
l’educatore e il ragazzo. Non-direttività non significa pas- energie verso il compimento delle sue potenzialità, spe-
sività ma presenza e ascolto che aiuta lo stabilirsi di una cie quando di fronte a un talento sportivo perché <<la
relazione che rimedia. Tutto quanto sinora espresso ap- preparazione psicologica fa parte integrante del sistema
pare in contrasto con i metodi basati sulla disciplina e di allenamento4 >> (4).
autorità, spesso osservati sulle piste di atletica, rivolti solo È sempre più difficile oggi gestire la complessità del si-
a chi ha la forza di sopravvivere (personalmente desi- stema Sport specie se orientati all’alto livello. Non è più
dero piste frequentate sempre più da giovani all’inse- possibile far tutto da soli ma è indispensabile per gli al-
guimento di un sogno… non di un’ossessione). L’au- lenatori aprirsi a nuove metodologie e collaborazioni.
torevolezza facilita invece la realizzazione di tutte le po- Un Team di valore dovrebbe poter contare su più fon-
tenzialità insite nella persona, pur rimanendo (l’educa- ti di conoscenza per gestire al meglio la ricerca del ta-
tore) sempre in posizione di asimmetria educativa. (3) lento (sempre più raro da trovare), fondamentale per
L’asimmetria educativa va intesa non come dipendenza tutto il movimento dell’Atletica Leggera Italiana.

Bibliografia
Canestrari R.(1984), Psicologia generale e dello Svi- Ancona L., Di Giannantonio M., Le radici della soffe-
luppo, CLUEB, Bologna renza mentale, Borla, 1987
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Atletica Studi, 5, 1982 stici sugli atleti Italiani adolescenti di linello nazionale, Atle-
Freud S., L’interpretazione dei sogni, A.Ravazzolo, 2010 tica Studi n.10
Adler A., Psicologia individuale e conoscenza del- Rogers C., La terapia centrata sul cliente, Martinelli,
l’uomo, Newton Compton, 1975 Firenze, 1970

Dalla letteratura internazionale - Sintesi di articoli scientifici

MODELLO PER LA DETERMINAZIONE DI VALORI ISTAN- 1 Faculty of Medicine, University of Novi Sad, Orthopaedic Surgery
TANEI DI VELOCITà E DELL’ACCELERAZIONE ISTANTA- and Traumatology Clinical, Novi Sad, Serbia
NEA E MEDIA PER SPRINTER DI 100 METRI. 2 Department of Physics, Faculty of Sciences, University of Novi

(Model for the Determination of Istantaneous Values of Sad, Serbia


the Velocity. Istantaneous, and Average Acceleration 3 Department for Sport and Sports Medicine, Provincial Institute for

for 100-m Sprinters) Sport and Sports medicine Vojvodine, Novi Sad, Serbia
Janic N.J.1, Kapor D.V.2, Doder D.V.3, Doder R.Z.4, 4 Faculty of Medicine, University of Novi Sad, Clinic for Infections

Savic B.V.3 Diseases, Novi Sad, Serbia.

1-4/2014 115
Journal of Strength and Conditioning Research, la prestazione seguendo 2 fasi di tapering durante i pe-
2014, vol. 28, n. 12, pp. 3432-3439 riodi competitivi invernali e primaverili. Gli atleti si sono
Abstract: I modelli temporali della velocità di corsa sono impegnati con due differenti carichi di allenamento del-
di grande interesse per gli allenatori e ricercatori coin- la forza: 7 atleti hanno usato il 30% della massima ri-
volti nelle corse di sprint. In questo studio è stata ap- petizione (1RM) (tapering a carichi leggeri, LT), e 6 atle-
plicata un’equazione differenziale non omogenea per ti hanno usato l’858% di 1RM (tapering a carichi pesanti,
il movimento, con forze di resistenza proporzionali alla HT), durante il tapering invernale. Nel tapering primaverile
velocità per la determinazione della velocità istantanea è stato eseguito l’opposto. Prima e dopo ogni tapering,
e dell’accelerazione istantanea e media per sprinter di sono stati valutati: prestazione del lancio, forza 1RM
100 metri. I risultati ottenuti in questo studio per la ve- (massimale), salto verticale, tasso di sviluppo della for-
locità istantanea, usando il presente metodo, indicano za (RFD), architettura del vasto laterale e livello di sfor-
un buon accordo con i valori misurati direttamente, che zo percepito. Le prestazioni di lancio sono aumentate
costituisce una buona verifica della procedura propo- significativamente da 4,8±1 % e 5,6±0,9% rispettiva-
sta. Per ottenere una analisi comprensibile dell’appli- mente dopo LT e HT. La 1RM leg-press e la potenza del-
cabilità dei risultati ottenuti, è stato elaborato il cano- lo squat jump sono aumentate più per l’HT che per il LT
ne armonico (distribuzione dei valori) per la disciplina dei (5,9±3,2% vs. -3,4±2,5%, e 5,1±2,4% vs. 0,9±1,4%,
100 metri sprint. Usando i dati ottenuti dalla misurazione rispettivamente, p≤0,05). L’architettura del muscolo non
dei tempi dei vari segmenti dei 100 metri degli sprin- risultava alterata per entrambi i programmi. Questi risultati
ter K. Lewis (1988), M. Green (2001) e U. Bolt (2009), suggeriscono che possono essere ottenuti incrementi
il metodo descritto fornisce risultati che permettono simili dopo tapering sia LT che HT nei lanciatori del-
un’analisi comparativa dei parametri cinematici di cia- l’atletica leggera, ma HT (carichi pesanti) conducono a
scuno sprinter. Un’ulteriore elaborazione ha consenti- maggiori incrementi nella forza, nella potenza dell’inte-
to la derivazione di una canonica ideale velocità ar- ro corpo e nel RFD (tasso di sviluppo della forza).
monica, che può essere molto utile ad ogni allenatore Parole-chiave: allenamento alla forza-potenza / lan-
per valutare i risultati ottenuti in particolari distanze in cio del peso / lancio del disco / lancio del martello / lan-
questa come in altre discipline. Il metodo descritto può cio del giavellotto / tasso di sviluppo della forza
essere applicato per l’analisi di qualsiasi gara.
Parole-chiave: sprint / velocità istantanea / forza / TEST SPORTIVO-MOTORI UNA POSSIBILITà O UN RISChIO?
equazione del modello / tracciamento polinomiale Prof. Dr. Annette Worth
Membro della redazione - Sportunterricht 61 (2012), n.2
EFFETTI DEL TAPERING CON CARIChI LEGGERI E PESANTI Traduzione a cura di Debora De Stefani, revisione a cura di Luca
NELLE PRESTAZIONI DEI LANCI IN ATLETICA LEGGERA. Del Curto
(Effects of Tapering With Light vs. Heavy Loads on Track
and Field Throwing Performance) Il tema del primo convegno tecnico dell’Associazione
Zaras N.D.1, Stasinaki A-N.E.1, Krase A.A.1, Me- tedesca per insegnanti di educazione fisica è stato, nel
thenitis S.K.1, Karampatsos G.P.1, Georgiadis novembre 2010, lo sviluppo dei test motori tedeschi
G.V.1, Spengos K.M.2, Terzis G.D.1 nella fascia d’età 6-18 che, nel frattempo, sembrano
1 Athletics Laboratory, School of Physical Education and Sport entrati a far parte della pratica della lezione di educa-
Science, University of Athens, Greece zione fisica. L’obiettivo di questo convegno era quel-
2 First Department of Neurology, Eginiton Hospital, University of lo di confrontarsi, da una parte, sui presupposti della
Athens Medical School, Athens, Greece. somministrazione dei test e, dall’altra, sulle questioni
di natura pedagogica in merito alla loro trasposizione
Journal of Strength and Conditioning Research, nella pratica della lezione di educazione fisica.
2014, vol. 28, n. 12, pp. 3484-3495 “Fantastico, un ottima base per dare i voti!”, “Assoluta-
Abstract: Obiettivo dello studio è l’individuazione de- mente superfluo: i test sportivo-motori si focalizzano esclu-
gli effetti dell’allenamento della potenza con carichi leg- sivamente sulle capacità motorie!”: durante il convegno
geri e pesanti durante le fasi del ‘tapering’ di una pe- si è discusso così o in modo altrettanto controverso.
riodizzazione doppia annuale nelle prestazioni di lanci in Ciò che resta indiscusso è il fatto che le capacità mo-
atletica. Tredici lanciatori di 16-26 anni di età hanno se- torie siano essenziali pressoché per tutti i gesti moto-
guito 8 mesi di allenamento sistematico per migliorare ri. Muoversi con gioia e competenza presuppone, non

116 1-4/2014
a caso, capacità motorie ben sviluppate. Va inoltre ag- dirittura, a paure. Anche solo per questo motivo, non è
giunto che il livello di capacità motorie è in stretta ed consigliabile dare un voto in base ai risultati ottenuti nei
evidente relazione con la salute (cfr. con gli studi KiGGS test. Ciò che dovrebbe, invece, essere messo in primo
e MoMo): con i suoi parametri di resistenza, forza, mo- piano è l’incentivazione dello sviluppo motorio individuale.
bilità articolare e coordinazione, essa rappresenta, in- Le riflessioni sulla sempre più incalzante “test mania”
fatti, una sostanziale risorsa per il benessere, soprat- oltre che sul rafforzarsi degli scenari critici di un’orga-
tutto in età infantile e giovanile. È in questo contesto nizzazione unilaterale della lezione di educazione fisi-
che incentivare lo sviluppo delle capacità motorie deve ca basata sul “teaching for the tests” vanno prese sul
essere considerato un’importante obiettivo dell’edu- serio e discusse poi in modo critico e aperto. I test spor-
cazione fisica, anche se ciò non mette naturalmente tivo-motori sono un ottimo strumento di accompa-
in dubbio le altre finalità della disciplina! gnamento alla lezione, se e quando sono utilizzati ri-
La promozione sistematica dello sviluppo motorio si flettendo in maniera pedagogicamente sensibile.
basa su una descrizione affidabile delle condizioni del-
l’individuo e sul regolare monitoraggio delle sue pre- INFLUENZA DELLA PROFONDITà DELLO SQUAT SULLE
stazioni. “Senza diagnosi, si interviene alla ceca”: è sta- PRESTAZIONI DI SALTO.
to questo il motto del convegno annuale 2007 del grup- (Influence of Squatting Depth on Jumping Perfomance)
po di studio di psicologia sportiva (Arbeitsgemeinschaft Hartmann H.1,Wirth K.1, Klusemann M.2,3, Dalic J.1,
für Sportpsychologie, asp). Quali sono quindi le pos- Matuscher C.1, Schmidtbleicher D.1
sibilità legate alla diagnosi motoria? 1 Department o Human Movement Science & Athletic Training, In-
In base ai risultati dei test, si evincono profili per indi- stitute of Sports Sciences, Goethe-University Frankfurt am
viduo, classe e scuola. È da questi ultimi che ci si orien- Main, Germany
ta per programmare l’attività volta ad incentivare lo svi- 2 Department of Physiology, Australian Institute of Sport, Canber-

luppo delle capacità motorie. A tal proposito, la diagnosi ra, Australia


motoria può contribuire a vedere con occhi diversi la 3 School oh Human Movement Studies, Charles Sturt University,

situazione di partenza, e a poter sviluppare, su que- Bathurst, Australia


sta base, contenuti ed obiettivi mirati.
Sulla base delle informazioni raccolte, contenuti e obiet- Journal of Strength and Conditioning Research,
tivi possono poi essere trasmessi in modo più com- 2012, vol. 26, n. 12, pp. 3243-3261
prensibile ai bambini ma anche ai loro genitori, così Abstract: Non è chiaro se gli incrementi nella massi-
come può essere trasmessa l’esortazione a partecipare ma ripetizione (massimale o 1RM) nei quarti di squat
attivamente e responsabilmente al proprio sviluppo cor- determinino miglioramenti più elevati in confronto con
poreo e alla propria salute. Cosa si ottiene dai test spor- lo squat massimo (accosciata completa) nella produ-
tivo-motori svolti durante la lezione di educazione fisi- zione di forma isometrica e nelle prestazioni di salto ver-
ca? È possibile fare di bambine e bambini degli ticale. Scopo dei progetti di ricerca era il confronto de-
“esperti”, ad esempio mentre ci si confronta, nella pra- gli effetti di diverse varianti dello squat sugli incrementi
tica, con le basi teoriche dei test. In questo modo, i della 1RM e dei loro effetti di transfert sull’altezza del
bambini scoprono come nascono i test sportivo-mo- salto con contromovimento (CMJ) e dello squat jump
tori e imparano a distinguere tra test motori “buoni” e (SJ), sulla contrazione massima volontaria (MVC), e sul
“cattivi”. Perché non far sì che ciascun bambino pos- livello massimale di sviluppo della forza (MRFD).
sa sviluppare il proprio test? I bambini e le bambine pos- Ventitre donne e 36 uomini (età media 24,11 ± 2,88
sono rimanere vincolati alla raccolta, all’elaborazione anni) sono stati indagati in 3 gruppi suddivisi sulle pre-
e alla valutazione dei dati. Ma è soprattutto la valuta- stazioni dei loro CMJ: squat massimi frontali (FSQ,
zione ad essere un aspetto problematico, e ciò può ac- n=20), squat massimi posteriori (BSQ, n=20) e quar-
cadere anche con altre materie. Ci si chiede quindi: ti di squat posteriori (BSQ1/4, n=19). Inoltre è stato in-
come mi devo comportare con i risultati dei test? E so- dividuato un gruppo di controllo (C, n=16) (età media:
prattutto che significato hanno questi risultati per ogni 24,38 ± 0,50 anni). I gruppi sperimentali si sono alle-
singolo bambino? nati 2 giorni a settimana per 10 settimane con una pe-
La comunicazione dei risultati del test deve essere ef- riodizzazione a blocchi di potenza-forza, che ha pro-
fettuata responsabilmente. La diagnosi motoria non do- dotto significativi (p ≤ 0,05) incrementi dello squat spe-
vrebbe essere collegata a conseguenze negative o, ad- cifico di 1RM.

1-4/2014 117
I gruppi FSQ e BSQ hanno ottenuto miglioramenti si- Test of Critical Speed - Ricerche originali: Un test ef-
gnificativi (p ≤ 0,05) in SJ e in CMJ. Il gruppo BSQ1/4, fettuato in una soluzione sulla velocità critica – Inter-
e il gruppo di controllo C non hanno rivelato alcun cam- national Journal of Sport Phyisiology and Performan-
biamento significativo di SJ e di CMJ. I gruppi FSQ e ce - 9, 6, 931 – 935). Sempre nella stessa rivista, ma
BSQ hanno ottenuto incrementi significativi nei valori di nel n.2 di quest’anno, viene proposto un altro test da
SJ rispetto a C (p ≤ 0,05), il gruppo BSQ non ha otte- campo per valutare il massimo consumo di ossigeno,
nuto differenze di caratteristiche significative (p = sempre verificato attraverso il confronto con il test ef-
0,116) nel SJ, così come il gruppo FSQ mostrava un fettuato in laboratorio, La sua particolarità è che, fa-
trend più alto di altezza dello SJ rispetto a BSQ1/4 (p cendo autoregolare l’andatura all’atleta, riproduce
= 0,052). I gruppi FSQ e BSQ presentavano altezze si- meglio le condizioni variabili della gara. (hogg J.S.,
gnificativamente (p ≤ 0,05) più elevate nel CMJ rispet- hopker J.S., Mauger A.R. - The Self-Paced VO2max
to ai gruppi BSQ1/4 e C. Posttest in MVC e in MRFD Test to Assess Maximal Oxygen Uptake in Highly Trai-
non mostravano cambiamenti significativi per BSQ. Sono ned Runners –Il test del VO2max ad andatura auto-
stati evidenziati diminuzioni in MRFD per il gruppo FSQ regolata per valutare il Massimo consumo di ossige-
nella gamba destra (p ≤ 0,05) senza alcun effetto di in- no in corridori molto allenati - International Journal of
terazione per MVC e MRFD tra entrambi i gruppi FSQ Sport Phyisiology and Performance - 10, 2, 172 – 177).
e BSQ. L’allenamento del gruppo BSQ1/4 è risultato si- Nella stessa rivista risultano interessanti i risultati ottenuti
gnificativamente (p ≤ 0,05) più basso nei valori di MRFD dallo studio dei test sia di laboratorio che da campo,
e MVC in contrasto con i gruppi FSQ e BSQ. L’allena- raccolti per un anno intero su fondisti per soprattutto
mento con il quarto di squat in maniera significativa (p nella valutazione dei cambiamenti nel VO2max e nel-
≤ 0,05) trasferisce perdite nel comportamento della for- la velocità critica nell’arco di un anno. (Galbraith A,
za isometrica massimale ed esplosiva. Queste risultanze hopker J., Cardinale M, Cunniffe B., Passfield L.
pertanto contestano il concetto di effetti di transfert in - A 1-Year Study of Endurance Runners: Training, La-
angoli specifici superiori. I massimi squat frontali e po- boratory Tests, and Field Tests – Un anno di studi su
steriori garantiscono effetti di transfert di miglioramen- fondisti: allenamento, test di laboratorio e test da cam-
ti della prestazione nella forza dinamica massimale e alla po - International Journal of Sport Phyisiology and Per-
capacità della forza rapida dinamica degli estensori del- formance - 9, 6, 1019 – 1025).
l’anca e del ginocchio in confronto con i quarti di squat. Nei 100 metri l’uomo ha raggiunto altissime prestazioni,
uno studio analizza quindi le possibilità ancora esistenti
Parole-chiave: forza massimale / specificità del- di migliorare tale risultati, considerandone le differen-
l’esercizio / ciclo accorciamento-stiramento / squat ti componenti di prestazione e i fattori limitanti (hau-
jump / countemovement jump / livello massimale gen T.A., Tønnessen E., Seiler S. -9.58 and 10.49:
di sviluppo della forza (MRFD) Nearing the Citius End for 100 m? - 9.58 e 10.49: Vi-
cino alla soglia limite dei 100 m? – International Jour-
nal of Sport Physiology and Performance, 10, 2, 269
Rassegna bibliografica – 272). La rivista Journal of Sport Sciences riporta uno
studio sulla cinematica degli arti inferiori durante la cor-
In collaborazione con il Centro di Documentazione di sa in curva, che può aiutare a migliorare l’azione di cor-
Siracusa. sa e quindi la prestazione delle gare di velocità in cur-
va. (Alt T., heinrich K., Funken J., Potthast W.- Lo-
BIOMECCANICA, BIOLOGIA E ALLENAMENTO wer extremity kinematics of athletics curve sprinting -
Cominciando con le specialità di resistenza, nella rivi- La cinematica degli arti inferiori dello sprint in curva in
sta di ricerca di fisiologia sulla prestazione della Human atletica – Journal of Sport Sciences, 33,6, 552-560)
Kinetics segnaliamo uno studio che propone un test Per quanto riguarda la metodologia dell’allenamento può
da campo per individuare la velocità critica di soglia, essere interessante uno studio sulla programmazione del-
verificato attraverso un confronto con il test di labora- l’allenamento fisico, in particolare della forza nelle spe-
torio ad esaurimento. La prova viene eseguita in una cialità di lanci, peso, disco, martello, che richiede una
singola volta su tre distanze, 3600-2400-1200 metri. grande forza esplosiva. (Waller M, Gersick M, Tow-
(Galbraith A, hopker J.G., Lelliott S., Diddams L., nsend R.J, Ford C.N. – Strength and conditioning pre-
Passfield L.- Original Investigations A Single-Visit Field paration for the transitional track and field thrower - Pre-

118 1-4/2014
parazione di forza e fisica per lanciatori da avviare ai lan- stegno alla motivazione, un studio di Duda et al. offre
ci dell’atletica leggera - Strength & Conditioning Jour- uno strumento per permettere una valutazione oggettiva
nal, 36, 6, 71-78.) Sempre sull’allenamento della forza del clima motivazionale creato dall’allenatore: il Multi-
però in generale, segnaliamo uno studio sull’applicazione dimensional Motivational Climate Observation Sy-
di metodiche di allenamento della forza eccentrica (Jo- stem (Smith N., Tessier D., Tzioumakis Y., Quested
nathan M., Kerksick C.M., Kravitz L. - How to In- E., Appleton E., Sarrazin P., Papaioannou A.,
corporate Eccentric Training Into a Resistance Training Duda J.L. - Development and Validation of the Mul-
Program – Come incorporare l’allenamento eccentrico tidimensional Motivational Climate Observation System
in un programma di pesi - Strength & Conditioning Jour- – Sviluppo e validazione del Sistema multidimensionale
nal, 37, 1, 18-23). Nella stessa rivista si sottolinea l’im- di osservazione del clima motivazionale - Journal of
portanza dell’allenamento della forza per gli atleti di re- Sport and Exercice Psychology, 37, 1, 4 – 22).
sistenza, analizzandone diverse modalità di applicazio-
ne (Bazyler C.D., Abbott h.A., Bellon C.R., Taber MEDICINA DELLO SPORT
C.B., Stone M.h., Strength training for endurance athle- Una serie di suggerimenti per ridurre i problemi alla schie-
tes: theory to practice – Allenamento di forza per atle- na sono riportati nello studio di Randy Wheeler (Whee-
ti di resistenza: dalla teoria alla pratica - Strength & Con- ler, R.- Limiting lower back injuries with proper technique
ditioning Journal 37, 2, 1-12) and strengthening - Limitare i problemi alla schiena (zona
Infine sull’allenamento della forza si è studiato l’utiliz- lombare) con la tecnica corretta e il potenziamento -
zo dell’allenamento pliometrico per i velocisti, nel pe- Strength & Conditioning Journal, 37, 1, 18-23).
riodo precompetitivo, rispetto all’uso di dei pesi. (Tur- Un’interessante review nella rivista “Journal of Strength
ner A.P., Bellhouse S., Kilduff L.P., Russell M. - Po- and Conditioning Research” approfondisce la tematica
stactivation Potentiation of Sprint Acceleration Per- della supplementazione nell’alimentazione del marato-
formance Using Plyometric Exercise – Potenziamen- neta, in particola di ferro, per definire meglio quali stra-
to di postattivazione della prestazione di accelerazio- tegie utilizzare in vista della competizione (Zourdos M.C.,
ne dello sprint usando esercizi pliometrici - Journal of Sanchez-Gonzalez M.A., Mahoney, S.E. - A Brief Re-
Strength & Conditioning Research, 29, 2, 343-350) view: The Implications of Iron Supplementation for Ma-
rathon Runners on Health and Performance - Una bre-
PSICOLOGIA DELLO SPORT ve review: Le implicazioni dell’integrazione del ferro per
Un articolo della Rivista Internazionale di Coaching si i maratoneti sulla salute e la prestazione - Journal of
occupa del particolare rapporto che si crea tra allenatore Strength & Conditioning Research: 29, 2, 559– 565)
e atleta donna di alto livello, cercando di evidenziare La tecnica di corsa del corridore è l’oggetto di un arti-
attraverso quali aspetti e strategie si possa rendere più colo che evidenzia il rapporto tra posizione del tronco
perseverante l’atleta nella sua attività sportiva. (Norman e l’energetica della corsa degli arti inferiori. Si sottolinea
L. - The Coaching Needs of High Performance Female come, incrementando l’inclinazione del tronco in avan-
Athletes Within the Coach-Athlete Dyad – I bisogni di ti durante la corsa, si possa ridurre il carico del ginoc-
coaching delle atlete donne di alta prestazione all’in- chio senza aumentare la richiesta biomeccanica sul fles-
terno della diade allenatore-atleta – International Sport sore plantare del piede. (Teng h.L., Powers C.M. – In-
Coaching Journal, 2015,1, 15-28). fluence of Trunk Posture on Lower Extremity Energetics
Nella rivista di psicologia della Human Kinetics un ar- during Running - Influenza della postura del tronco sul-
ticolo si occupa di analizzare il rapporto tra pratica spor- l’energetica degli arti inferiori durante la corsa -Medici-
tiva e autostima negli adolescenti dai 10 ai 18 anni, con- ne & Science in Sports & Exercise: 47, 5, 905–913)
siderando in particolare la competenza sportiva per- Si conferma la validità dell’utilizzo dell’ultrasonografia
cepita come fattore di motivazione (Wagnsson S., Lin- bidimensionale per valutare la condizione del bicipite
dwall M., Gustafsson h. - Participation in Organized femorale, attraverso la comparazione della gamba in-
Sport and Self-Esteem Across Adolescence: The fortunata con quella che ha subito infortuni. (Timmins
Mediating Role of Perceived Sport Competence – Par- R.G.,Shield A.J., Williams M.D., Lorenzen C..
tecipazione a sport organizzati e autostima nell’ado- Opar D.A. - Biceps Femoris Long Head Architecture:
lescenza. Il ruolo mediatore della competenza sporti- A Reliability and Retrospective Injury Study – Architettura
va percepita – Journal of Sport and Exercice Psycho- della testa lunga del bicipite femorale : affidabilità e stu-
logy, 36, 6, 584 – 594). Sempre nell’ambito del so- dio retrospettivo sugli infortuni - Medicine & Science in

1-4/2014 119
Sport & Exercise:, 47, 5, 1026-1037) l’atletica, ma sulla tecnica di uno dei più utilizzati eser-
Uno studio di Guex, Daucourt e Borloz propone l’uso cizi nell’allenamento con sovraccarico, lo squat. In que-
degli elastici per fini riabilitativi e per valutare sul cam- sto articolo si rivedono le corrette modalità di esecu-
po la forza massimale dei flessori ed estensori del gi- zione per ridurre il rischio di infortunio e si illustra la me-
nocchio. (Guex K., Daucourt C., Borloz B. - Validi- todologia di correzione (Myer G., Kushner A., Brent
ty and Reliability of Maximal Strength Assessment of J.E., Schoenfeld B., hugentobler J., Lloyd R., Ver-
Knee Flexors and Extensors Using Elastic Bands – Va- meil A., Chu D. A. , harbin J., McGill S. M. - The
lidità e affidabilità della valutazione della forza massi- Back Squat: A Proposed Assessment of Functional De-
male dei flessori ed estensori del ginocchio usando ban- ficits and Technical Factors That Limit Performance –
de elastiche, Journal of Sport Rehabilitation, 24, 2, 151– Lo squat: una proposta di valutazione dei deficit fun-
155). Sempre nella riabilitazione si suggerisce l’uso del- zionali e dei fattori tecnici che limitano la prestazione
la propriocezione, che, come strategia riabilitativa - Strength & Conditioning Journal – 36,6, 4-27)
della distorsione della caviglia è ormai molto diffusa, Altro interessante articolo riguarda l’età media in cui gli
escludendo la vista, per rendere più efficace la meto- atleti di alto livello raggiungono il loro massimo risultato
dologia di recupero. (Rancati J-M., Forlani M., Fri- nelle quattro distinte gare di lanci, il che può dare delle
gerio S., Masseroni E., Panella L. - Strategia pro- indicazioni sulla gestione della carriera del lanciatore di
priocettiva – Sport & Medicina, 2015, 2, ). Inoltre nel sesso maschile di alto livello (Babbit D., Saatara M. –
numero 1 del Fisioterapista del 2015 c’è una serie di Elite level development rates and age-based-performance
articoli dedicati alla diagnosi, terapia e riabilitazione del- patterns for the men’s throwing events – Tassi di Sviluppo
la distorsione laterale della caviglia. degli atleti di alto livello e modelli di prestazione basati sul-
La tendinopatia del tendine d’Achille è una delle pa- l’età per i lanci maschili – NSA, 29,3, 69-75)
tologie muscolo-scheletriche più frequentemente ri- Viene presentato il modello competitivo dei velocisti
scontrate. Questo disturbo viene tradizionalmente di elite, ottenuto attraverso l’analisi delle migliori pre-
trattato con modalità terapeutiche spesso non basa- stazioni di velocisti di livello mondiale e anche di vari
te su evidenze scientifiche. Un lavoro della rivista Sport primati mondiali. Il modello più efficace sembra essere
Medicina ha l’obiettivo di individuare i principi della ria- quello che raggiunge la massima velocità ai 60m e rie-
bilitazione sportiva e applicarli a un programma riabi- sce a mantenere la velocità. (Stoyanov h. – Com-
litativo progressivo. (Spargoli, G. – Tendinopatia del petition model of elite male sprinters – Modello com-
tendine di Achille – Sport & Medicina, 2015, 2). petitivo di velocisti di elite – New Studies in Athletics,
La rivista NSA, dopo aver illustrato uno studio epide- 29,4, 53-60)
miologico sui marciatori, propone una serie di racco-
mandazioni per la prevenzione degli infortuni. (hanley B. MANAGEMENT DELLO SPORT
– Training and injury profiles of international race walkers Nella rivista SDS Claudio Mantovani presenta il siste-
–Allenamento e profili di infortunio di marciatori di livello ma internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi del-
internazionale, New Studies in Athletics, 29,4, 17-24) l’ICCE, che ha lo scopo di creare omogeneità tra le di-
Sull’incubo dei velocisti, l’infortunio ai muscoli della co- verse nazioni e federazioni. (Mantovani C., - Il siste-
scia, il cosiddetto “harmstring”, segnaliamo un interes- ma internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi –
sante articolo, che fornisce le indicazioni necessarie per SDS Rivista di cultura sportiva, 33, 103, 3-12)
evitare questo tipo di infortuni e le ricadute, attraverso Infine un articolo sul rapporto tra leadership e livello
la ricerca della causa (hansen, D.M. – Identifying op- manageriale e su come questi aspetti possano in-
portunities for enhanced hamstring health through im- fluenzare le prestazioni a livello olimpico. Lo scopo è
proved running mechanics and proper landing pro- stato di analizzare i fattori che sono percepiti come con-
gression – Identificare le opportunità di una migliore sa- dizionanti dai Commissari Tecnici Nazionali, in relazione
lute dei muscoli della coscia attraverso una meccanica al loro ruolo e alle prestazioni. (Arnold R., Fletcher
di corsa migliore e una corretta progressione di contatto D., Anderson R., Leadership and Management in Eli-
con il suolo – New Studies in Athletics, 29,4, 25-32) te Sport: Factors Perceived to Influence Performan-
ce – Leadership e management nello sport di elite: fat-
TECNICA E DIDATTICA DELLE SPECIALITÀ tori percepiti che influenzano la prestazione – Inter-
Lo Strength & Conditioning Journal non propone una national Journal of Sport Science and Coaching, 10,
riflessione sulla tecnica di una delle specialità del- 2-3,285-292).

120 1-4/2014
SdS - Scuola dello Sport
S/rubriche Rivista di Cultura Sportiva
anno XXX n. 101
RECENSIONI
Lattato ematico e potenza lat- il tempo performativo dell'atleta. Per
tacida nei 400 metri questo, recenti studi hanno esami-
Valutazione dell’andamento della con- nato a prova eseguita la concentra-
centrazione ematica di lattato in fun- zione ematica di lattato, la percen-
zione del tempo nei 400 m tuale d'intervento lattacido e la po-
Enrico Arcelli, Andrea Riboli tenza lattacida in uomini e donne i cui
tempi di gara erano compresi tra 45-
L’andamento della concentrazione 57 secondi per i primi e 51-63 se-
ematica di lattato in funzione del condi per le seconde. In prima ana-
tempo ottenuto nei 400 m è stata sti- lisi sia la concentrazione ematica di
mata partendo dai dati della lettera- lattato che il contributo energetico
tura scientifica. Essa risulta essere tan- medio del meccanismo lattacido
to maggiore quanto più basso è il tem- hanno riscontrato valori più elevati
po impiegato per correre i 400 m. Per nelle donne che negli uomini a pari-
tempi compresi fra 45 e 57 secondi tà di tempo ottenuto.
per gli uomini e fra 51 e 63 secondi Per quanto riguarda la spesa ener-
per le donne sono stati poi calcolati la getica totale per percorrere la di- SOMMARIO
spesa totale per correre i 400 m, la stanza indicata si è utilizzata la for-
percentuale di tale spesa che è a ca- mula di Rittweger che tiene conto del La definizione
rico del meccanismo energetico lat- costo non aerodinamico, il costo per di periodizzazione
tacido e la potenza lattacida media. vincere la resistenza dell'aria e per ac- e la sua revisione
È risultato che per un pari tempo ot- celerare il corpo. Anche in questo Rivedere la definizione di periodiz-
tenuto nei 400 m le donne hanno va- caso i dati riscontrati sono netta- zazione integrando i principi storici
lori maggiori a quelli dell’uomo per mente peggiori per le donne che con i problemi attuali
quello che riguarda la concentrazio- hanno nel complesso una potenza Brad H. DeWeese, Howard S.
ne di lattato dopo la gara, la percen- lattacida inferiore. Il più alto valore di Gray,  Matthew L. Sams, Keith K.
tuale del contributo lattacido sulla spe- [La-]b è stato raggiunto da José Ma- Scruggs, Ambrose J. Serrano  
sa totale e la potenza lattacida espres- rie Perec, triplice medaglia oro olim- Dopo un breve excursus storico sul
sa. La valutazione del lattato ematico pica, con i suoi 27mmol/L (Lacour et concetto di periodizzazione nell’al-
in un quattrocentista (oggi piuttosto al., 1990). Un'eccezione alla norma lenamento sportivo vengono poste
semplice, grazie ad apparecchi di bas- visto che le atlete generalmente ri- in discussione le definizione attuali
so costo e agevoli da utilizzare) e il scontrano risultati più elevati e quin- di questo concetto. L’argomento
confronto con i valori medi per un di peggiori degli uomini, la divergenza non è se le strategie di periodizza-
egual tempo nella prova, quali quelli è man mano più evidente propor- zione sono strumenti efficaci per lo
qua presentati, possono aiutare a pro- zionalmente al tempo: 15,2% per sviluppo della preparazione degli
grammare in modo più razionale le ta- 51s, 22,9% per 54s, 34,2% per 57s. atleti, ma se nelle definizioni attuali
belle di allenamento. Quindi, tali valutazioni possono ri- è contenuta la necessità che il pro-
Nei 400 metri l'energia che viene ri- velarsi un ottimo mezzo per sape- gramma di allenamento deve esse-
chiesta durante la gara è sicuramente re se il quattrocentista ha valori che re costruito su ipotesi o prove scien-
derivante in prevalenza da mecca- si discostano sensibilmente per tifiche. Sotto questo aspetto, se si
nismi anaerobici e lattacidi più che eccesso o per difetto dalla media e considerano i progressi scientifici e
alattacidi (Lacour 1990, Hill 1991). aiuta di conseguenza a pianificare tecnologici compiuti nello sport, il
L'apporto lattacido infatti è in gene- ad personam i successivi periodi di gruppo attuale di definizioni va con-
re tanto maggiore quanto minore è allenamento. siderato statico. Viene così propo-

1-4/2014 121
sta una nuova definizione di perio- la sua realizzazione nel 2009, at- successo a breve termine e un ap-
dizzazione nella quale viene affer- tualmente è utilizzato dal 90% delle proccio più orientato all’insegna-
mato esplicitamente che alla base Federazioni sportive svizzere. mento. Per minimizzare il fenomeno
delle strategie di periodizzazione del RAE in Friuli Venezia Giulia, do-
non vi debbono essere dogmi o Il relative age effect vrebbe essere istituita una regolare
principi prestabiliti, ma le risposte fi- Uno studio su giovani calciatori pratica educativa relativa al RAE nei
siologiche, biochimiche e psicolo- della categoria “giovanissimi” confronti di tutti gli allenatori.
giche dell’atleta rilevate attraverso un Giovanni Messina, Laura Bortoli,
programma di controllo dell’atleta e Nazareno Petrichiutto, Andrea La presa di decisione,
evidenziate dagli studi correnti del- Moras, Stefano D’Ottavio meccanismo chiave
la letteratura scientifica. Si mette in Il Relative Age Effect (RAE) si riferi- dell’azione
risalto, così, la necessità che gli al- sce alla asimmetrica distribuzione Alcune riflessioni sulla presa di de-
lenatori si tengano aggiornati sul- delle date di nascita a favore dei gio- cisione dal punto di vista degli
l’evoluzione della letteratura scien- catori nati all’inizio dell’anno di rife- sport di combattimento
tifica e adottino strategie di controllo rimento rispetto ai coetanei nati Gerhard Lehmann
dell’atleta basate sulle evidenze alla fine dello stesso anno. Nono- L’evoluzione degli sport di com-
scientifiche contenute in essa. stante gli effetti del RAE siano stati battimento, che riguarda, soprat-
riportati in ambito sportivo più di due tutto, i cambiamenti nelle regole di
Piste: uno strumento di se- decenni fa, ci sono stati pochi ten- gara ai quali sono associate ten-
lezione del talento tativi per esaminare se le strategie denze al controllo delle azioni tec-
Come la Svizzera seleziona i suoi di selezione dei giocatori hanno nico-tattiche e la velocità nei pro-
giovani talenti subito variazioni nel tempo alla luce cessi di presa di decisione, confer-
Jorg Fuchslocher, Michael Ro- dell’aumentata comprensione del fe- mata anche nei Giochi olimpici di
mann, Ralph Rüdisüli Laurent, nomeno. In questo studio, sono sta- Londra, giustifica l’attualità del tema.
Daniel Birrer, Cornel Hollenstein te esaminate le distribuzioni delle Il processo della presa di decisione
Malgrado un lavoro globalmente date di nascita di giovani calciatori comprende le fasi: analisi del-
positivo nel campo dello sport gio- della categoria “Giovanissimi” par- l’obiettivo; recezione e elaborazio-
vanile di alto livello realizzato in Sviz- tecipanti al Campionato regionale e ne delle informazioni; anticipazione
zera, alcuni anni fa, Swiss Olympic al Campionato di Élite in Friuli Ve- del cambiamento delle situazioni;
(che rappresenta sia il Comitato na- nezia Giulia. Il Test Chi-quadrato è decisione di una azione tra più al-
zionale olimpico sia l’Associazione di- stato utilizzato per confrontare le dif- ternative; dosaggio corretto del-
rigente delle Federazioni sportive ferenze tra le distribuzioni attese e l’impulso per realizzare il program-
svizzere) ha deciso di gestire in pri- quelle osservate nei giovani calcia- ma e scelta del giusto momento
ma persona la selezione dei talenti sul tori. Mentre il RAE non è stato evi- della sua applicazione, alle quali se-
piano nazionale e di sviluppare per le denziato nei giocatori “più vecchi” gue la realizzazione motoria del
Federazioni sportive nazionali uno (14 anni, p>0,05), per contro è ri- programma d’azione scelto. La
strumento in grado di essere utilizzato sultato presente nei giocatori più gio- preparazione delle situazioni di pre-
per tutte le discipline sportive. Così, vani (di 13 anni, p<0,05). Inoltre, i ri- sa di decisione si realizza attraver-
sulla base delle conoscenze scien- sultati indicano anche una presen- so strategie di combattimento,
tifiche esistenti e di quelle degli alle- za significativa del RAE nei giocatori come una strategia offensiva, il
natori, tenendo conto della sua ap- delle squadre di vertice. Vari sug- controllo del centro della superficie
plicabilità pratica, sono stati definiti i gerimenti pratici possono essere di combattimento ecc.
criteri e i metodi per lo strumento di adottati per migliorare l’identifica-
selezione del talento - basato sulla zione e la selezione del talento e per L’allenamento
valutazione previsionale, integrativa ottimizzarne lo sviluppo calcistico. Gli polarizzato
e sistematica da parte degli allena- allenatori dovrebbero porre mag- L’associazione di un grande volume
tori - PISTE (acronimo di Prognosti- giore attenzione alle abilità tecniche di allenamento di scarsa intensità
sche Integrative Sistematische Trai- e tattiche quando selezionano i con un lavoro di intensità elevata
ner Einschätzung) qui descritto, che giocatori. In aggiunta, dovrebbero nell’allenamento degli sport di en-
partendo dal momento d’inizio del- trovare un maggiore equilibrio tra il durance

122 1-4/2014
Yann Le Meur carichi. Alla ricerca hanno partecipa- Obiettivo della ricerca è lo sviluppo di
Viene affrontato il problema del- to 8 soggetti di sesso maschile (età un metodo da campo per la valuta-
l’impatto relativo che ha l’allena- 36±4 anni; altezza 177±4 cm; peso zione routinaria dell’affaticamento
mento nelle varie zone d’intensità 75±7 kg), praticanti allenamento con neuromuscolare indotto dall’ECL.
sul livello di risultati degli atleti pra- i sovraccarichi da almeno 3 anni. L’intensità dell’ ECL è stata ricavata
ticanti sport d’endurance. A tale Sono state previste tre condizioni spe- indirettamente mediante la valuta-
scopo, definite quali siano tali zone rimentali: 1) una somministrazione zione del decremento di alcuni pa-
d’intensità, si esaminano alcuni acuta di musica a 75 dB e 120-146 rametri meccanici legati alla capaci-
studi che hanno riguardato come si bpm (With Music, WM); 2) una di ru- tà di esprimere potenza in fase di
allenano gli atleti di alto livello pra- more sgradevole (With Noise, WN); spinta e assorbire energia in fase di
ticanti sport di endurance. Da tale 3) una di silenzio (With-Out music, atterraggio misurati in corrispon-
esame risulta che, per progredire WO). Si è evidenziato un maggior nu- denza di un salto giro indietro, effet-
nelle discipline d’endurance, è ne- mero statisticamente significativo di tuato prima e subito dopo l’ECL. La
cessario un allenamento polarizza- ripetizioni eseguite con la musica, sia metodologia è stata testata e validata
to, intendendo con esso l’abbina- per lo squat al multipower (WM vs su 4 ginnaste di Elite (età=12,5±1,7
mento tra un volume relativamente WN: +33%) sia per il lento avanti al anni; massa=41,7±8,7 kg; statu-
scarso di lavoro di intensità eleva- multipower (WM vs WN: +26%). Per ra=151,7±7,4 cm) (gruppo Elite) e 3
ta e un grande volume di allena- quel che riguarda lo stato emotivo, ginnaste di un Club della Capitale
mento di scarsa intensità. Questa sono emersi valori superiori di con- (età=12±1 anni; massa=37±3,8 kg;
combinazione di un lavoro aerobi- centrazione (tratto inferiore, WM vs statura=140,7±7,8 cm) (gruppo
co di base di bassa intensità con le WN: +28%), aggressività (tratto su- Club). L’accuratezza di alcuni fattori
sollecitazioni di un lavoro di inten- periore, WM vs WO: +32%; tratto in- cruciali per la caratterizzazione mec-
sità elevata permetterebbe una feriore, WM vs WO: +39%) e forza canica del gesto quali stima del-
preparazione ottimale dell’atleta ai percepiti (tratto superiore, WM vs WN: l’orientamento del dispositivo e stima
carichi di endurance, in quanto at- +20%; tratto inferiore, WM vs WN: del tempo di volo è stata testata me-
tiverebbe risposte che seguono vie +24%; WM vs WO: +16%). Lo stu- diante confronto con dinamometro
di segnalazione diverse, ma com- dio ha così evidenziato che la musi- isocinetico a cinque differenti veloci-
plementari tra loro, che permette- ca ascoltata ad un volume pari a 75 tà angolari e barre optoelettroniche,
rebbero un adattamento ottimale dB e con un tempo compreso tra i rispettivamente. La ripetibilità delle va-
dell’organismo all’allenamento di 120-146 bpm è in grado di incre- riabili selezionate è stata valutata fa-
endurance. mentare la performance anaerobica, cendo eseguire alle ginnaste 3 salti
senza alcuna precisa indicazione per dietro prima dell’ECL. L’analisi di
Trainer’s digest il genere musicale. accuratezza della stima dell’orienta-
Controllo dell’allenamento e mento e del tempo di volo ha mo-
sport d’endurance PREMIO MADELLA strato in entrambi i casi errori pros-
Cosa vogliono gli allenatori. A cura La valutazione dell’affaticamento simi alla risoluzione angolare e tem-
di Mario Gulinelli neuromuscolare nel corpo libero porale dello strumento, senza diffe-
Un metodo da campo per la valuta- renze statisticamente significative
PREMIO MADELLA zione dell’affaticamento neuromu- tra i metodi. La variabile più sensibi-
Musica e allenamento della forza scolare indotto dall’esercizio a corpo le alla condizione post ECL è stata la
L’influenza della stimolazione sonora libero nella ginnastica artistica durata del tempo di esposizione alla
sulla prestazione di forza Pietro Picerno, Andrea Massaro, forza di impatto (-46%, p<0,05).
Massimiliano Gollin, Antonio Gual- Vittorio Di Francesco, Mauro Di Seppur non vi siano differenze tra i
tieri, Luca Baseggio   Rienzo   due gruppi, da Elite a Club si osser-
Si espongono i risultati di una ricer- Durante l’esecuzione dell’esercizio a va un considerevole aumento del de-
ca tesa a indagare gli effetti della sti- corpo libero (ECL) il ginnasta accu- cremento della forza massima in
molazione sonora sulla prestazione di mula fatica neuromuscolare, che fase di spinta (da 1% Elite a -14%
forza sub-massimale, del tratto su- può influire negativamente sia nelle Club) e della durata del tempo di
periore e inferiore del corpo, valuta- fasi di spinta che di arrivo degli ele- esposizione alla forza in fase di at-
ta tramite due esercizi con sovrac- menti acrobatici e artistici dell’ ECL. terraggio (da -35% Elite a -62%

1-4/2014 123
Club), segno che dopo l’ECL le gin- renza tra allenatori e atleti nell’effet- economica e sociale sempre mag-
naste di Club applicano meno forza tiva presenza dello specialista nel giore, tale che essa è ormai una
di spinta e gestiscono peggio l’as- compito e socio-emozionale rispet- componente integrante e impor-
sorbimento della forza all’atterraggio. to all’importanza data. Sembrereb- tante del sistema sportivo attuale.
be, inoltre, che gli allenatori sentano Ciò è una conseguenza sia del no-
PREMIO MADELLA una maggiore differenza tra impor- tevole incremento della pratica del-
La leadership in una ottica tanza e effettiva presenza nello spe- lo sport e di tutte le attività fisiche a
costruttivista cialista socio-emozionale mentre gli livello nazionale e internazionale, sia
Il Group Coach Leadership Ques- atleti mostrerebbero un gap più tra- della partecipazione femminile allo
tionnaire (GCLQ) sversale per entrambi gli specialisti e sport di prestazione in Italia e nel
Patrizio Pintus, Elisa Morosi in tutti i momenti sportivi. mondo. Come evidenzia l’aumen-
Viene proposto un nuovo strumen- - See more at: http://sds.calzetti-mar- to progressivo del numero delle
to - Group-Coach Leadership Que- iucci.it/shop/prodotti/sds-scuola-del- competizioni e delle atlete nei Gio-
stionnaire (GCLQ) - un questionario lo-sport-n-101-rivista#sthash.KsX- chi olimpici. Se a lungo lo sviluppo
ideato nel 2011 per esplorare la HftFq.dpuf storico dello sport è stato caratte-
leadership nello sport all’interno dei rizzato da una evidente predomi-
gruppi-squadra rivolto ad atleti e al- SdS - Scuola dello Sport nanza maschile, l’attuale parità di
lenatori, diretto a evidenziare i loro dif- Rivista di Cultura Sportiva competizioni maschili e femminile
ferenti punti di vista e rappresentarli anno XXX n. 102 raggiunta nei Giochi olimpici è il ri-
in una logica di gap. Utilizzando la sultato evidente del superamento
teoria della leadership di Bales sullo definitivo di pregiudizi di natura me-
specialista nel compito e lo specia- dica, culturale e di costume di una
lista socio-emozionale, all’interno di società avviata verso la parità di ge-
un’epistemologia costruttivista si è nere. Sotto questo aspetto, il nostro
costruito un questionario che di- Paese è perfettamente in linea con
stingue l’importanza di uno specia- le tendenze che si riscontrano a li-
lista con l’effettiva sua presenza in vello internazionale. Sia a livello di
squadra e queste informazioni risul- praticanti, sia di partecipazione del-
tano utili in termini di coerenzae mo- le atlete italiane ai Giochi olimpici,
tivazione. Il GCLQ tiene conto del mondiali e continentali. Nei quali i ri-
momento di sport che si sta viven- sultati ottenuti dalle nostre atlete
do (allenamento, pre-gara, gara e sono ormai componente essen-
post-gara) in quanto la coesione ziale della posizione di prestigio
viene intesa come un processo di- che ha in essi lo sport italiano. Un
namico che varia e si modifica nel elemento critico che resta nell’at-
tempo. L’ipotesi è che nei momenti tuale sviluppo dello sport femmini-
di vita sportiva vi sia una diversa ar- le è che esso, ancora oggi, è ca-
ticolazione dell’importanza e dell’ef- ratterizzato da differenze di genere
fettiva presenza della leadership in SOMMARIO in termini di finanziamenti, di spon-
atleti e allenatori. La sperimentazio- sor e di presenza nei media. E so-
ne è stata fatta in contesti di altissi- Sport femminile: prattutto al suo sviluppo in campo
mo livello agonistico maschile di di- passato, presente e futuro agonistico non corrisponde una af-
verse discipline sportive anche con Attualità, prospettive future e prob- fermazione e una presenza della
disabilità fisica (pallacanestro, calcio, lemi dello sport femminile stessa misura nelle strutture di di-
pallanuoto) per un campione di 74 Rossana Ciuffetti   rezione politica, organizzativa e tec-
atleti e 10 allenatori. Le evidenze han- Negli ultimi decenni e soprattutto in nica. Ciò malgrado gli sforzi messi
no mostrato una grande sensibilità questi ultimi anni, si assiste ad una in atto sia dal Comitato olimpico in-
dello strumento nell’analisi degli spe- evoluzione nella quale la pratica del- ternazionale sia dal Comitato olim-
cifici contesti sportivi, dove sembre- lo sport da parte delle donne sta as- pico italiano. Questi e altri aspetti re-
rebbe emergere una maggiore coe- sumendo una rilevanza culturale, stano settori d’impegno per raffor-

124 1-4/2014
zare una scelta strategica verso lo Hartmut Sandner scientifica in modo da definire cor-
sport femminile in modo tale che Dopo avere toccato il punto più bas- rettamente il concetto di tempo di
esso possa continuare nel suo svi- so nei Giochi olimpici di Atlanta del reazione, i fattori che lo influenzano
luppo e grazie ad esso il nostro Pae- 1996 – un solo vincitore e quindici e l’eventuale possibilità di allenarlo.
se possa mantenere il ruolo di ec- medaglie in totale – è la quarta vol-
cellenza che ha a livello olimpico e ta di seguito che la Gran Bretagna La prestazione
mondiale. è riuscita a migliorare nettamente il nella ginnastica ritmica
suo bilancio olimpico, piazzandosi al Una proposta di analisi della
Allenare la donna atleta terzo posto nel computo delle me- prestazione nella ginnastica ritmica
Un punto di vista psicologico daglie d’oro vinte nei Giochi olimpi- Gaia Liviotti, Franco Merni, Ma-
Gwenda Ward ci di Londra. Dopo il 10° posto nel rina Piazza, Anita Hökelmann
Se vuole sfruttare al massimo il suo computo totale delle medaglie dei L’analisi della prestazione è un tema
potenziale è indispensabile che la Giochi olimpici del 2000 e del 2004 che da decenni domina lo scenario
donna-atleta sia in grado di avere il (ad Atene però già furono vinte 12 dello sport di alto livello. A tal fine
controllo di se stessa e della propria medaglie più di Sidney) e al di là del vengono impiegati software sempre
prestazione. Il diverso modo di pen- 4° posto di Pechino, i risultati otte- più tecnologici e complessi. La pre-
sare tra i due generi rende tutto ciò nuti nei Giochi olimpici di Londra sente ricerca vuole avvicinare anche
più complicato nel rapposto con l’al- provano che le strategie e i piani per una disciplina a carattere tecnico-
lenatore. Esiste un conflitto di ruoli e lo sviluppo dello sport ad alto livel- compositore come la Ginnastica
per molte donne-atlete fare proprie lo, messi a punto alla fine del secolo Ritmica all’analisi della prestazione
le pressioni e il modo di pensare ne- scorso, hanno prodotto il loro effetto (definita qui come analisi della co-
cessari per un ruolo nel dominio di e si deve anche osservare che se reografia) impiegando un software
un altro è un problema e certe ca- con l’assegnazione dei Giochi a per l’analisi di gioco, SIMI Scout (Si-
ratteristiche di genere, che potreb- Londra nel 2005 fu data una spin- miGmbH, Unterschleißheim, Ger-
bero essere vantaggiose per ta decisiva alla loro realizzazione, essi mania), adattato all’analisi della co-
esse,possono diventare uno svan- rappresentano un modello di riuscita reografia nella GR attraverso lo svi-
taggio se male interpretate dall’alle- che darà i suoi frutti anche in pro- luppo di un template adeguato. Le
natore. È possibile che le “star” del- iezione Rio de Janeiro 2016. otto squadre finaliste nella compo-
lo sport femminile dal punto di vista sizione con 5 palle al Campionato
psicologico tendano ad essere più La capacità Mondiale 2011 (Montpellier, Francia)
atipiche per il loro sesso che non le di reazione motoria sono state analizzate quantitativa-
“star” dello sport maschile. Non ne- La capacità di reazione e i fattori che mente al fine di sensibilizzare il
cessariamente ciò può rappresen- la influenzano mondo della Ginnastica Ritmica in
tare un vantaggio implicito. Potreb- Matteo Bonato, Stefano Gobbo, particolare e quello degli sport tec-
be essere invece che gli allenatori Pietro Luigi Invernizzi, Antonio nico-compositori in generale alla
percepiscano questo genere di don- La Torre pratica dell’analisi quantitativa del-
na-atleta come più capace di ave- Dal momento in cui il nostro cervello la prestazione. Gli scopi sono: for-
re successo. Per cui l’obiettivo do- percepisce un segnale all’istante in nire dati relativi allo sport di alto livello
vrebbe essere quello di ampliare i cri- cui i muscoli che devono compie- agli staff tecnici di squadre/atleti “mi-
teri che si considerano necessari per re l’azione richiesta si muovono nori” per aspirare a risultati sempre
il successo e sviluppare una gamma trascorre un intervallo detto tempo migliori; rendere tali discipline più
di abilità psicologiche più ampia di reazione. Tale tempo varia se- obiettive e quindi più comprensibili
per soddisfare esigenze diverse. condo il tipo di stimolo che può es- al pubblico; gettare le basi per la
sere acustico, ottico o tattile, il nu- creazione di banche dati per i futu-
I segreti di Londra mero dei muscoli e la massa mu- ri cambiamenti dei Codici dei Pun-
Lo sport di alto livello in Gran Bre- scolare da mettere in movimento, la teggi. Si auspica inoltre che in futu-
tagna: struttura organizzativa, fi- loro distanza dal sistema nervoso ro si possano rendere più oggettive
nanziamento, promozione e sosteg- centrale, le caratteristiche genetiche le caratteristiche qualitative di tali di-
no, ricerca e supporto scientifico, del soggetto e l’allenamento. Viene scipline e si possano così condur-
promozione del talento eseguita un’analisi della letteratura re analisi il più complete possibile.

1-4/2014 125
Competenza dotato di valore strategico per l’in- L’allenamento della forza
e processo formativo del tero movimento sportivo. L’ado- nel wheelchair tennis
volontario sportivo zione di un modello complesso di L’allenamento della forza con
Profilo di competenze e caratteris- competenza del volontario ha due sovraccarichi e il wheelchair tennis:
tiche dei processi formativi del conseguenze. Da una parte, non ha studio longitudinale
volontario sportivo senso valutarne le prestazioni usan- Massimiliano Gollin, Luca Berat-
Maurizio Cevoli do gli stessi strumenti adottati nel- to, Nina Serravite, Ruben Allois  
Le organizzazioni sportive sono le organizzazioni costruite per il Lo scopo di questa ricerca è quel-
poste quotidianamente di fronte al profitto, perché il lavoro del volon- lo di valutare la variazione della for-
dilemma tra l’indispensabile ruolo tario sportivo produce un impegno za isometrica massima di propul-
dei volontari e l’esigenza di livelli cre- pro-sociale, autonomo, prolungato sione del mezzo di gara senza
scenti di qualità del lavoro. A quan- nel tempo, responsabile, dove la (NR) e con (R) l’utilizzo della rac-
to dice l’ISTAT, le istituzioni non pro- gratuità è un elemento fondamen- chetta in relazione alla preparazio-
fit sportive sono 92.838, circa un tale. Dall’altra gli uomini e le donne ne fisica specifica con sovraccari-
terzo di tutte le istituzioni non pro- di sport hanno diritto a processi di chi del tratto superiore del corpo
fit censite. Il 92,3% degli uomini e formazione culturalmente densi, inun gruppo di atleti praticanti ten-
delle donne che organizzano e ge- progettati ad hoc, rispettosi della nis in carrozzina. Il gruppo cam-
stiscono le attività sportive sono vo- loro identità di volontari. pione è composto da 12 atleti pra-
lontari: una cifra che raggiunge il mi- ticanti wheelchair tennis (WCT)
lione in valore assoluto. Contem- Trainer’s digest condiversi livelli di disabilità. I sog-
poraneamente, lo sport sta diven- L’età giusta. getti sono stati suddivisi in due
tando sempre più complesso da L’allenamento della forza gruppi di sei atleti, uno sperimentale
gestire: la competizione interna- di bambini e adolescenti (GS) che ha affiancato alla pratica
zionale, l’emergere di discipline A cura di Mario Gulinelli del tennis un periodo 8 settimane di
nuove, l’aumento complessivo di of- allenamento con i sovraccarichi in
ferta sportiva, oggi copre fasce di Macchine, manubri, palestra e uno di controllo (GC) che
età impensabili fino a venti anni fa. bilancieri e altro ha continuato a praticare tennis re-
All’aumento di complessità corri- L’uso dei sovraccarichi nella golarmente. Il GS ha eseguito un
sponde il bisogno di qualificare il la- preparazione fisica sportiva mese di apprendimento della tec-
voro degli operatori sportivi. Nello Carlo Varalda   nica degli esercizi utilizzati nei pro-
scritto si mettono in relazione con- Dopo una introduzione sul ruolo tocolli di allenamento per esclude-
cetti usualmente non accostati tra dei sovraccarichi nella preparazione re l’effetto apprendimento. I grup-
loro: volontarietà dell’impegno e sportiva attuale, con particolare ri- pi sono stati valutati dopo due
costruzione della competenza. Il pri- ferimento alla loro utilizzazione con mesi di allenamento per la verifica
mo passo è il riconoscimento del- i giovani, si espongono brevemen- degli effetti provocati dal program-
l’esistenza di uno specifico model- te le modificazioni indotte dall’alle- ma di esercizi in palestra. La forza
lo di competenza, costituito da namento con i sovraccarichi e si ana- isometrica massima di propulsione
una somma di conoscenze, capa- lizzano i vari mezzi di allenamento è stata misurata utilizzando il si-
cità, valori che ne fanno un unicum, che possono essere utilizzati (mac- stema TESYS (Total Evaluation Sy-
per cui il volontario sportivo non può chine, bilancieri, manubri, cavi, ela- stem, Globus Italia, Treviso, Italy) a
essere assimilato a figure profes- stici). Si trattano poi le modalità at- cui è stata collegata una cella di ca-
sionali prelevate da altri mondi. Il se- traverso le quali si può ottimizzare rico (ESYCC300, Globus Italia,Tre-
condo passo è ammettere che le l’uso dei sovraccarichi e il ruolo che viso, Italy). I risultati hanno eviden-
conoscenze sono generate social- svolgono nella preparazione fisica gli ziato una variazione statisticamen-
mente da una comunità di persone esercizi della pesistica e gli esercizi te significativa nel GS con incre-
che condividono storia, significati e adattati da essa. Si illustra quale sia mento della forza sia nella condi-
contesti. La competenza va consi- la progressione didattica degli eser- zione senza racchetta (p<0,05,
derata in una prospettiva sistemica cizi della cultura fisica e e vengono +16%) sia con racchetta (p<0,05,
dove il volontario non è una risorsa esposte alcune riflessioni  conclusi- +11%). In GC non si sono osser-
umana, ma l’attore di un progetto ve sull’allenamento della forza. vate  variazioni significative. L’utilizzo

126 1-4/2014
dell’allenamento con sovraccari- Il Sistema internazionale delle qua- to mestruale. Promuovere lo svilup-
chi ha incrementato la forza iso- lifiche dei tecnici sportivi è il quadro po di una giovane atleta e supervi-
metrica di propulsione sul mezzo di di riferimento per la progettazione e sionarne l’allenamento  è impegna-
gara sia senza sia con l’utilizzo del- la realizzazione di percorsi formati- tivo e complesso. Se dispongono di
la racchetta da tennis, mentre la vi rivolti agli allenatori. Esso è il una conoscenza maggiore della
sola pratica del tennis ha avuto una prodotto di ricerche scientifiche e di funzione mestruale le giovani atlete
funzione conservativa sulla forza buone pratiche degli organismi che e le loro famiglie hanno strumenti mi-
isometrica di propulsione. I risulta- si occupano di formazione in cam- gliori per rispondere alle esigenze del-
ti indicano come l’allenamento con po sportivo ed è stato definito nel- l’allenamento e delle gare. Lo stato
sovraccarichi del tratto superiore del l’ambito delle attività dell’Internatio- mestruale rappresenta  un indicato-
corpo possa contribuire in modo si- nal Coaching Excellence (ICCE). re globale della salute e del benes-
gnificativo al miglioramento della Un importante accordo tra ICCE e sere che fornisce informazioni che ri-
performance sportiva in atleti pra- l’Associazione delle Federazioni de- guardano l’energia, il rischio di lesioni
ticanti wheelchair tennis. gli sport olimpici estivi (ASOIF) lo ha scheletriche e muscolari, l’apporto
adottato come modello dei percor- alimentare, il profilo metabolico e or-
TRAINER’S DIGEST si formativi per i tecnici delle diver- monale, il recupero e altri elementi,
Notizie dalla Germania se discipline olimpiche in tutto il importanti per la prestazione. Inoltre,
A cura di Mario Gulinelli mondo. Definito il ruolo del tecnico con l’uso crescente dei contraccet-
nello sport, indicate le principali tivi orali da parte delle giovani atlete
SdS - Scuola dello Sport funzioni che deve assolvere nei vari che non hanno raggiunto la loro ma-
Rivista di Cultura Sportiva contesti operativi, e illustrati quali turità scheletrica, allenatori, allenatrici
anno XXX n. 103 sono i diversi attori coinvolti nella for- e genitori debbono essere informa-
mazione si offre una panoramica sul- ti dei risultati recenti che riguardano
lo status di allenatore nelle sue di- la salute delle ossa.
verse modalità di occupazione e di
inserimento sia nello sport di parte- Il problema della fatica
cipazione sia nello sport di presta- Il problema della fatica: nuove tesi
zione e se rilevano le competenze e conseguenze pratiche
necessarie per svolgere i compiti e Thomas Bossmann
le responsabilità relative. Tra gli ele- L’origine della fatica prodotta da una
menti caratterizzanti il Sistema è im- attività sportiva intensa dipende dal
portante l’articolazione in quattro li- tipo di sport e può interessare pro-
velli  di qualificazione: Aiuto allena- cessi di natura nervosa centrale e di
tore, Allenatore, Allenatore capo e natura muscolare. Se costante o ad-
Tecnico di IV livello. Da essa deriva dirittura cronica rappresenta un ri-
la necessità di definire funzioni e schio sia per quanto riguarda gli
compiti di ciascun livello per rica- obiettivi sportivi sia per la salute fi-
varne conoscenze e competenze sica e psichica dell’atleta. Una mi-
oggetto della formazione. gliore comprensione delle sue cau-
se e dei loro meccanismi d’azione
La giovane atleta potrebbe servire alla verifica di ade-
SOMMARIO (bibliografia) guati parametri per il controllo del-
Il ciclo mestruale, punto di riferi- l’allenamento e per la loro utilizza-
Il sistema internazionale delle mento per un sviluppo sano della zione durante l’allenamento stes-
qualifiche dei tecnici sportivi giovane atleta so. In base a queste considerazio-
Le linee generali e gli elementi prin- Vicki Harber ni si riassumono le tesi principali di
cipali del Sistema internazionale Nel processo di sviluppo delle gio- un approccio innovativo al problema
delle qualifiche dei tecnici sportivi vani atlete è necessario che siano in- della fatica che integrano e metto-
(prima parte) tegrati il monitoraggio continuo del no in discussione le ipotesi attuali sui
Claudio Mantovani menarca  e il controllo del loro sta- fattori che la causano.

1-4/2014 127
L’apprendimento della tecnica ria e deve essere considerata com- I 400 m, gli 800 m e i 1500 m sono
nel pattinaggio artistico plementare ad un approccio euri- le prove di corsa nelle quali, a parità
su ghiaccio stico. L’articolo si pone perciò come di valore prestativo, è massima la
Sviluppo della metodologia di ap- obiettivo di giustificare teoricamen- concentrazione di lattato ematico
prendimento euristica nel pattinag- te e fornire suggerimenti operativi dopo la competizione. Per ciascuna
gio artistico su ghiaccio per l’integrazione dell’approccio distanza sono indicati gli ambiti del
Silvia Chieruzzi, Caterina Pesce, euristico nella didattica del patti- contributo percentuale del mecca-
Patrizia Scibinetti, Mario Bellucci naggio su ghiaccio. nismo lattacido (ma anche di quello
Diverse evidenze scientifiche di- aerobico e di quello alattacido) a se-
mostrano che lo sviluppo delle ca- Informazioni-sport conda del tempo ottenuto. Sono in-
pacità coordinative in età evolutiva Savoir-sport: dicate anche quali, fra le varie com-
riveste una notevole importanza un sito per gli allenatori ponenti del meccanismo energetico
per la crescita motoria del bambi- A cura di Mario Gulinelli glicolitico, sono importanti in tali di-
no e che dall’inizio dell’età scolare scipline e quali sono – secondo le ri-
sino al periodo puberale queste ca- “Cercare la verità nei fatti” cerche scientifiche effettuate – i cri-
pacità attraversano le “fasi sensibi- Klaus Bartonietz teri di allenamento più efficaci per ot-
li” del loro incremento, ossia dei pe- Lo sport d’alto livello in Cina: il pun- tenere un miglioramento di esse.
riodi favorevoli in cui esse rispon- to di vista di un allenatore (terza parte)
dono al meglio alla sollecitazione In questa terza parte di un ampio RPE e prestazione
funzionale. Fondamentale per lo rapporto sullo sport cinese, basa- isometrica
sviluppo di queste capacità è il to sull’esperienza personale del- L’effetto dell’allenamento svolto al
principio della ‘variabilità della pra- l’Autore, che ha allenato la nazionale 50% del massimale sull’andamen-
tica’ attraverso la realizzazione di cinese di lancio del giavellotto fem- to della RPE e sulla prestazione iso-
una didattica il più possibile ricca e minile, su informazioni ricavate da metrica
diversificata. La metodologia di in- fontidella stampa cinese e stranie- Michele Tornaghi, Pietro Luigi
segnamento euristica valorizza in ra, da pubblicazioni scientifiche ci- Invernizzi, Antonio La Torre, An-
modo peculiare la variabilità, aiu- nesi e di altri Paesi si espongono i drea Bosio
tando l’allievo a trovare soluzioni problemi creati allo sport cinese dal- È noto come la scala di Borg CR-
sempre diverse a un dato compito la politica di restrizione delle nasci- 10 sia uno strumento semplice,
motorio. Già nel 1994 ricerche con- te (la cosiddetta “politica del figlio attendibile e valido per stimare l’in-
dotte da Starosta, allenatore di unico”); si trattano alcuni aspetti che tensità dell’esercizio ed è utilizzata
pattinaggio e specialista di motrici- riguardano la ripartizione dei gua- per monitorare e quantificare l’in-
tà in età evolutiva, avevano identi- dagni degli atleti cinesi professioni- tensità dell’esercizio fisico durante
ficato proprio il pattinaggio come la sti e non professionisti di maggio- sedute di allenamento aerobico o
disciplina sportiva in grado di favo- re fama; si forniscono informazioni per valutare la percezione del-
rire al meglio la crescita coordina- sugli stadi e impianti di allenamen- l’esercizio durante gli allenamenti per
tiva dei bambini. Introdurre la me- to di vari sport, sulle iniziative di so- calcolarne il training load. Alcuni stu-
todologia euristica nei programmi di stegno e assistenza all’allenamen- di hanno evidenziato, negli ultimi
insegnamento del pattinaggio su to, sugli atleti, la loro alimentazione anni, come la scala di Borg CR-10
ghiaccio in età evolutiva consente e su alcuni aspetti che riguardano sia un metodo efficace per misura-
quindi di massimizzare il coinvolgi- le discussioni attualmente in atto in re la percezione dello sforza fisico
mento delle capacità coordinative Cina sul ruolo dello sport. durante attività di resistance training,
dell’allievo favorendo così il loro svi- mentre altri Autori hanno utilizzato
luppo. Ad oggi la metodica di in- Metabolismo lattacido la scala di Borg in giovani adole-
segnamento maggiormente utiliz- e prove di corsa scenti impegnati negli esercizi di re-
zata dagli istruttori è invece di tipo dell’atletica leggera sistance training. L’idea della ricer-
prescrittivo che, pur essendo effi- Le diverse caratteristiche lattacide ca è stata quella di utilizzare la sca-
cace componente dell’apprendi- nei 400, 800 e 1500 metri del- la di Borg anche con soggetti in età
mento tecnico, è limitante per l’atletica leggera puberale e pre-puberale all’interno
l’esplorazione e la creatività moto- Enrico Arcelli, Mauro Franzetti di un normale progetto didattico

128 1-4/2014
svolto durante le ore di Scienze mo- considerazione, tra i diversi para- ma (Pre) e dopo (Post) il periodo di
torie. Si ritiene utile infatti educare metri, anche il calcolo della variabi- allenamento è stata effettuata una
i ragazzi alle percezioni durante lità cardiaca a riposo (HRV). Allo stu- batteria di test specifica. La batte-
l’esercizio fisico e si ritiene impor- dio hanno partecipato 21 giocatori ria di test Post (VO2max, 20 m sprint
tante quantificare la percezione di calcio di élite, la cui età, peso e e resistenza alla velocità 11x20 m
dello sforzo anche durante le lezioni statura erano rispettivamente sprint) ha mostrato un migliora-
di Scienze motorie, per un ap- 24,3±4,7anni, 178,4+4,3 cm e mento significativo nel gruppo HIIT
proccio alla (auto) valutazione scien- 81,9±9,0 kg. I partecipanti sono sta- (62,7±1,7 ml · kg-1· min-1; 2,69±0,1
tificamente evidenziato. ti randomizzati in due gruppi: un s; 2,77±0,1 s) rispetto al gruppo
gruppo ha seguito l’High-intensity In- CON (58,4±1,1 ml · kg-1 · min-1;
Il metodo di sintesi terval Training ‘Sintesi’ (HIIT: n=11) 2,82±0,1 s; 2,93±0,1 s). La fre-
Un protocollo d’allenamento inter- e l’altro, Gruppo di controllo, ha se- quenza cardiaca a riposo (HR) ha di-
vallato ad alta intensità per calcia- guito un modello di condiziona- mostrato una tendenza statistica-
tori d’élite mento classico basato su partitelle mente non significativa verso una di-
Riccardo Proietti, Giannicola ad alta intensità senza nessun tipo minuzione dei suoi valori nell’HIIT
Bisciotti di “restrizione e controllo” particolare (4,5±4,6) rispetto al CON (50,6±4,9).
Lo scopo di questo studio è stato (CON: n=10). I due gruppi non dif- Questo dato farebbe pensare ad
quello di esaminare l’effetto di un ferivano significativamente per età, una tendenza allo spostamento del-
nuovo protocollo di allenamento peso e indice di massa corporea. Il l’HRV (RMSS e SDNN) verso una
intervallato ad alta intensità (de- gruppo sperimentale HIIT ha seguito maggior attivazione parasimpatica.
nominato metodo “Sintesi”) sul mi- il metodo di allenamento ”Sintesi” bi- In conclusione, il presente studio ha
glioramento della performance e settimanalmente, mentre il gruppo dimostrato che il metodo “Sintesi”
sul relativo grado di adattamento CON ha seguito un allenamento può rappresentare una metodologia
della regolazione cardiaca. Inoltre, classico caratterizzato da partitelle di lavoro efficace per il miglioramento
nel presente studio è stato preso in a campi ridotti. Una settimana pri- del profilo prestativo del calcio.

1-4/2014 129
S/rubriche
ABSTRACT
Pollo, verdura e cioccolato amaro per il mezzofondista Chicken, vegetable and dark chocolate for the middle
Enrico Arcelli, Serena Martegani, Elena Casiraghi distance runner
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 6-11 Enrico Arcelli, Serena Martegani, Elena Casiraghi
Atletica Studi n. 1/4, January-December 2015, anno 45, pp. 6-11
Obiettivo del presente articolo è proporre dei criteri in base
ai quali scegliere l’alimentazione anche in funzione delle gare The aim of the present paper is of proposing some basic cri-
da affrontare. Ad esempio, le verdure e il cacao stimolano teria to follow in choosing the best diet, also considering the
la “biogenesi mitocondriale”, ossia la formazione di nuovi mi- characteristics of the competition. For example, vegetable
tocondri, a livello della muscolatura che interviene nel ge- and cacao stimulate the “mitochondria biogenesis”, that is
sto specifico della corsa e nel miocardio; inoltre migliora il the creation of new mitochondria in the muscle, acting in the
flusso ematico. Vengono evidenziati alcuni consigli per l’ali- specific action of running, and in myocardium; in addition
mentazione peculiari per i corridori della velocità prolunga- it improves the haematic flux. Some suggestions for the spe-
ta (400 m) e del mezzofondo, in particolare di quello dagli cific nutrition of 400 m sprinters and middle distance run-
800 m fino ai 5000 m. Discipline nelle quali sono importanti ners, in particular from 800 m to 5000 m, are pointed out.
sia gli aspetti aerobici sia quelli lattacidi. Si cercherà di di- In these disciplines aerobic and lactacid aspects are both
mostrare che il consumo di alcuni alimenti consente di ot- important. The hypothesis is that the intake of some food
tenere un miglioramento delle capacità prestative un po’ mag- enables to obtain a greater improvement of performance in
giore di quello che si otterrebbe con il solo allenamento. comparison to the one you can reach only with training.

Parole chiave: ALIMENTAZIONE / MEZZOFONDO / 400M / 800M Keywords: NUTRITION /400M / 800M /1500M / 5000M / SPRINT-
/ 1500M / 5000M / GARA DI VELOCITà ING / MIDDLE DISTANCE RUNNING

Prestazioni di resistenza negli atleti master: fattori fi- Endurance performance in master athletes: physio-
siologici limitanti la prestazione e consigli per l’alle- logical factors limiting performance and training sug-
namento gestions
Lorenzo Pugliese, Gaspare Pavei, Simone Porcelli, Mauro Lorenzo Pugliese, Gaspare Pavei, Simone Porcelli, Mauro
Marzorati, Matteo Bonato, Antonio La Torre Marzorati, Matteo Bonato, Antonio La Torre
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 12-24 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 12-24

Gli atleti master, nonostante la pratica dell’allenamento cui Master athletes, in spite of their training practice, show a
si sottopongono, presentano un costante calo delle loro pre- constant decreasing performance with the increasing of
stazioni con l’avanzare dell’età. L’aumento della prevalen- age. The proportion increase of lesions associated to ex-
za di lesioni associate all’esercizio contribuisce molto pro- ercise is likely to contribute to the reduction of the volume
babilmente alla riduzione del volume e dell’intensità delle se- and intensity of training sessions. It is difficult that mas-
dute d’allenamento. È difficile che i master seguano pro- ter athletes can follow structured training programs, with
grammi di allenamento strutturati, seguiti da allenatori spe- specialized coaches. With these premises, the importance
cializzati. Date queste premesse, quindi, si evince l’impor- of the choice of appropriate stimulus to administer to these
tanza della scelta di appropriati stimoli da somministrare a athletes is thus deduced, so that it is possible to obtain
questi atleti in modo da permettere loro di ottenere il mas- the maximum result with training.
simo risultato con l’allenamento. The main aim of this work is of analyzing which are the fac-
L’obiettivo principale di questo lavoro è di analizzare quali tors determining the decrease of endurance performances
sono i fattori che determinano la diminuzione delle presta- with aging. Different training methods are then proposed
zioni di resistenza con l’invecchiamento. In seguito saran- to master middle distance runners to attempt to prevent

130 1-4/2014
no proposte diverse metodologie di allenamento che gli atle- the risk of injuries and to improve their performances.
ti master di mezzofondo e fondo possono utilizzare per cer-
care di prevenire il rischio di infortuni e inoltre cercare di mi- Keywords: MASTER / METHOD / TRAINING / DESIGN / ENDURANCE
gliorare le proprie prestazioni. / MIDDLE DISTANCE RUNNING

Parole-chiave: MASTER / METODOLOGIA / ALLENAMENTO / PRO-


GRAMMAZIONE / RESISTENZA / MEZZOFONDO

Differenze tra velocisti di elite e sub-elite nelle varia- Differences between elite and sub-elite sprinters in
bili cinematiche e dinamiche dei salti pliometrici kinematic and dynamic variables of plyometric jumps
Milan Čoh, Milan Žvan Milan Čoh, Milan Žvan
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 25-31 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 25-31

Nello sprint la velocità è definita dalla frequenza e dalla lun- In sprinting speed is defined by stride frequency and
ghezza degli appoggi. I parametri sono reciprocamente di- length. These parameters are reciprocally dependent, as their
pendenti, dato che il loro rapporto ottimale permette la rea- optimal relationship permits the realization of maximal
lizzazione della velocità massimale di sprint. Il rapporto è con- speed of sprinting. Their ratio is conditioned by the process-
dizionato dai processi di regolazione neuro-muscolare del es of neuromuscular regulation of movement, by the mor-
movimento, dalle caratteristiche morfologiche, dalle abilità phological characteristics, by bio-motor capacity and by en-
bio-motorie e dalle risorse energetiche biochimiche a livel- ergy biochemical resources at the individual level. With the
lo individuale. Con il presente articolo vengono mostrati i ri- present article the results of a series of evaluation are showed
sultati di una serie di valutazioni al fine di analizzare le rela- with the aim of analyzing the relations between the use of
zioni tra l’utilizzo dei salti pliometrici e la prestazione nella cor- plyometric jumps and sprinting performance. The group was
sa sprint. Il gruppo era formato da 12 atleti di élite e sub- formed by 12 elite and sub-elite athletes. Plyometric jumps
élite. I salti pliometrici possono infatti essere usati per mi- can be also used to improve eccentric-concentric work of
gliorare il funzionamento del lavoro muscolare eccentrico- lower extremities muscles.
concentrico degli arti inferiori.
Keywords: METHOD /SPEED / SPRINTING / PLYOMETRIC TRAIN-
Parole-chiave: METODOLOGIA / GARA DI VELOCITA’ / VELOCITA’ ING / EXPERIMENTATION / RESEARCH
/ PLIOMETRIA / ALLENAMENTO / STUDIO SPERIMENTALE

Piccoli cartoni grandi possibilità Acrobatics role in pole vaulters preparation


Ruolo dell’acrobatica neIla preparazione dei saltato- Gennaro Spina, Antonio La Torre, Giorgio Carbonaro,
ri con l’asta. Maria Francesca Piacentini
Gennaro Spina, Antonio La Torre, Giorgio Carbonaro, Ma- Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 32-41
ria Francesca Piacentini
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 32-41 The acrobatic component is the most important aspects
characterizing a pole vaulter in comparison to the other
La componente acrobatica è la più grossa peculiarità che jumpers. A pole vaulter has to show great acrobatic skills,
contraddistingue un astista rispetto agli altri saltatori. Ad un besides being strong and quick, and more specifically a great
saltatore con l’asta è infatti richiesto, oltre che ad essere for- dynamic capacity of controlling his body in the space. Gym-
te e veloce, di possedere una grande dote acrobatica e, più nastics, together with drills of specific strength, can contribute
specificamente, una grande capacità dinamica di control- to the general strength increase, and it especially serves to
lo del proprio corpo nello spazio. La ginnastica, insieme alle better use this latter to improve the jump.
esercitazioni di potenziamento specifico, può concorrere al- The goal of the present study is of evaluating the importance
l’incremento generale della forza, e soprattutto serve ad orien- of acrobatic training in jumpers’ performance at the national
tare quest’ultima a beneficio del salto. level through a questionnaire, which was administered to
Con il presente studio si è inteso valutare quale sia l’im- coaches of different level. In particular the objective was to

1-4/2014 131
portanza degli allenamenti di acrobatica nella prestazione dei define how many pole vaulters were gymnasts before prac-
saltatori sul territorio nazionale. È stato somministrato un que- tising track and field and how much time they dedicate to
stionario su allenatori di atleti di vario livello. In particolare ci train acrobatics skills.
è interessato comprendere quanti saltatori abbiano avuto un
passato da ginnasti e quanto tempo dedicano attualmen- Keywords: POLE VAULT / ACROBATICS / TRAINING / METHOD /
te all’allenamento della componente acrobatica. QUESTIONNAIRE / STATISTICS

Parole chiave: SALTO CON L’ASTA/ ACROBATICA / ALLENAMENTO/


METODOLOGIA / QUESTIONARIO/ DATO STATISTICO

Piccoli cartoni, grandi possibilità Little cartons great possibilities


Hans Katzenbogner Hans Katzenbogner
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 44/54 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 44/54

Fare atletica in età infantile senza cartoni di banane è ormai Practising track and field during childhood without banana car-
impensabile: essi possono essere, infatti, utilizzati nei salti, tons is now unthinkable: they can be used in fact in jumping,
come ostacoli da valicare, ma anche come attrezzi di tra- as hurdles to overcome, but also as transportation means,
sporto, e sono a costo zero, cioè alla portata di qualsiasi so- and they don’t cost anything, that is they are easy to find for
cietà di atletica. Non solo: i cartoni di banane sono addirit- every athletic club. Not only: banana boxes are also used in
tura utilizzati nel nuovo sistema di gara della Federazione te- the new competition system of the German Federation of Track
desca di atletica leggera. Nel presente contributo, l’autore and Field. In the present contribution, the author proposes a
presenta diversi esercizi di rapidità in cui utilizzarli. variety of drills for rapidity, using this kind of equipment

Parole chiave: GIOCHI / BAMBINO / ESERCIZIO / RAPIDITA’ / AT- Keywords: GAMES /CHILD / EQUIPMENT / RAPIDITY / DRILL
TREZZATURA

Differenze ed analogie nelle gare degli ostacoli alti. Stu- Differences and analogies in 110hs and 100hs hurdles
dio statistico sui top atleti degli ultimi 50 anni races. A statistical study on top athletes of the last 50 years
Claudio Quagliarotti, Antonio La Torre, Maria Francesca Pia- Claudio Quagliarotti, Antonio La Torre, Maria Francesca Pi-
centini, Vincenzo De Luca acentini, Vincenzo De Luca
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 55/61 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 55/61

L’articolo si riferisce ad uno studio sulle differenze/similitu- The paper refers to a study on differences/analogies pres-
dini presenti nella gara degli “ostacoli alti” tra il sesso ma- ent in “110hs/100hs” between men and women carried out
schile (110Hs) ed il sesso femminile (100Hs) tramite un ana- through a statistical analysis of top athletes of the last 50
lisi di tipo statistico dei top atleti/e negli ultimi 50 anni. Dal- years. From this analysis no differences resulted between men
l’analisi statistica risultano non esserci differenze tra le gare and women concerning age and performance trend over the
degli ostacoli alti maschili e femminili per quanto riguarda l’età time. The aspect seeming to be different are the values of
degli atleti e gli andamenti delle prestazioni nel tempo. Ciò the performance, due very probably to athletes’ height, dif-
che invece risulta essere differente sono i valori delle pre- fering in a very considerable way, both as values and trend,
stazioni stesse, dovuti molto probabilmente ad una statu- between men and women.
ra degli atleti che differisce in maniera molto marcata, sia
come valori che come andamento, tra il sesso maschile ed Key-word: HURDLE RACE / ELITE ATHLETE / GENDER DIFFERENCE
il sesso femminile. / 110HS / 100HS / COMPARATIVE STUDY

Parole-chiave: CORSA AD OSTACOLI / ATLETI DI ELITE / DIFFE-


RENZA DI GENERE / STUDIO COMPARATIVO / 110HS / 100HS

132 1-4/2014
Ciclo mestruale e allenamento: cosa fanno gli allenatori Menstrual cycle and training: what do Italian coach-
italiani e una proposta metodologica per saltatrici in es do and a methodological proposal for long and triple
estensione female jumpers?
Stefano Serranò Stefano Serranò
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 62/71 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 62/71

La vita di una donna dipende dalle oscillazioni ormonali do- Women’s life depends a lot on the hormonal variations due to
vute al ciclo mestruale ed essendo queste ritenute molto con- menstrual cycle and, considering its remarkable influence on the
dizionanti la fisiologia del corpo umano femminile, è op- physiology of female human body, it is right to organize a train-
portuno organizzare un programma di allenamento tenen- ing program taking into account this factor. The aim of the pres-
do in considerazione questo fattore. Con il presente articolo ent article is to show the results of a screening, carried out with
si intende mostrare i risultati di uno screening, con l'ausilio the help of questionnaires, asking what some of the best Italian
di questionari, sull’opinione dei migliori tecnici italiani di atle- track and field coaches, training different disciplines, think about
tica leggera di diverse specialità sul tema del rapporto tra the topic of the relation between menstrual cycle and training,
ciclo mestruale e allenamento, e se loro lo prendono in con- and whether they take it into account to define their training plan.
siderazione per organizzare il piano di lavoro. The analyzed sample, in spite of the poor number of inter-
Il campione analizzato (33 tecnici) corrisponde a gran par- viewed coaches (33), mostly corresponds to the group of
te dei tecnici che hanno atleti nelle nazionali assolute e gio- coaches training athletes belonging to the National team and
vanili e dai risultati emersi solo il 12% di questi organizza l'al- to the Youth National Teams. From the data it resulted that
lenamento della sua/sue atleta/e in armonia con il ciclo me- only 12% of them organizes female athletes’ training con-
struale. Successivamente in base alle conoscenze fisiolo- sidering the menstrual cycle. Afterwards according to the
giche ed endocrine il presente lavoro vuole proporre una pos- physiological and endocrine knowledge the present work has
sibile metodologia di allenamento rispettando i ritmi del ci- the goal of proposing a possible training method, respect-
clo mestruale. ing the rhythm of the menstrual cycle.

Parole-chiave: DONNA / CICLO MESTRUALE / ALLENAMENTO / ME- Keywords: WOMAN / MENSTRUATION / TRAINING / METHOD / DE-
TODOLOGIA / PROGRAMMAZIONE SIGN / STATISTICS

Studio e analisi comparativa del coefficiente di resi- Study and comparative analysis of specific endurance
stenza specifica nei 400 metri coefficient in 400 metres
Umberto Pegoraro Umberto Pegoraro
Atletica Studi n. 1/4, gennaio-dicembre 2014, anno 45, pp. 72/98 Atletica Studi no. 1/4, January-December 2015, year 45, pp. 72/98

L’articolo tratta uno studio sul coefficiente di resistenza spe- The paper deals with a study on the specific endurance co-
cifica, che è utile per ottimizzare ed indirizzare l’allenamen- efficient, which is useful to optimize and steer 400m runner’s
to del quattrocentista o per determinarne il più “proficuo in- training or to determine the mostly “profitable policy” in dis-
dirizzo“ nella scelta della specialità, in relazione alla massi- cipline choice, in relation to the maximal qualification”. The
ma qualificazione”. Lo studio si riferisce all’analisi dei risul- study refers to the analysis of the results of the first 10 male
tati dei primi 10 atleti/e, italiani, europei ed extraeuropei. and female Italian, European and Extra European athletes.

Parole-chiave: M400 / COEFFICIENTE / RESISTENZA / ATLETA DI Keywords: M400 / ENDURANCE / COEFFICIENT / ELITE ATHLETE
ELITE / SELEZIONE / APTITUDE

1-4/2014 133
VIDEO DIDATTICI - DVD Atletica Studi
Atti del convegno:
Il talento: metodologia dell’allenamento e moderne tecniche
di valutazione
1a Convention nazionale dei tecnici di atletica leggera
Ancona, 18-20 gennaio 2008 (Cofanetto con 6 DVD)

Le più recenti acquisizioni sulla metodologia e sulle tecniche di valutazione


in atletica leggera
Contenuti tecnici e scientifici di alto livello di oltre 30 relazioni della
Convention (15 ore di registrazione)

• La capacità di carico nell’età giovanile. Principi dell’allenamento giovanile


• Identificazione e sviluppo del talento: esperienze nei giochi sportivi e nell’atletica leggera L’insegna-
mento e l’apprendimento motorio in età evolutiva
• La prevenzione delle lesioni da sovraccarico negli atleti adolescenti
• Il movimento giovanile dell’atletica internazionale
• Da Pechino a Londra: tutti i talenti d’Italia. Numeri, dati, goal e autogol, tre anni di esperienze del “Pro-
getto Talento”
• L’evoluzione dell’allenamento nelle discipline di potenza: rapporto tra forza e velocità
• L’evoluzione dell’allenamento nelle discipline di resistenza

UNA NOVITÀ PER I CONVEGNI: LA SESSIONE PRATICO-DIMOSTRATIVA


• le problematiche della valutazione: potenza, resistenza, tecnica
• Gli atti dei 3 gruppi di lavoro: potenza, resistenza, tecnica

Atti del convegno:


La tecnica: apprendimento, tecnica, biomeccanica
2a Convention nazionale dei tecnici di atletica leggera
Ancona, 26-28 marzo 2010 (Cofanetto con 6 DVD per circa 14 ore totali)

• Contenuti tecnici e scientifici di alto livello di oltre 25 relazioni della Convention


• Il video della sessione pratico-dimostrativa sul campo
• Le più recenti acquisizioni sulla metodologia dell’insegnamento della tecnica
in atletica leggera
• Gli atti dei 5 gruppi di specialità

SESSIONE SCIENZA E TECNICA


• Aspetti neuro-fisiologici nell’apprendimento della tecnica
• Relazione tra sviluppo della forza e della tecnica
• La percezione dello sforzo: una nuova strada per una tecnica più efficace?
• Lo sviluppo e l’apprendimento della tecnica

DAL MODELLO DI PRESTAZIONE ALLA TECNICA:


Aspetti metodologici dell’analisi della tecnica /
L’insegnamento della tecnica: sessione pratico-dimostrativa

134 1-4/2014
SESSIONE PER GRUPPI
• VELOCITÀ ED OSTACOLI - Analisi tecnica della prestazione dello sprinter / La corsa in curva e la
staffetta / 100hs: analisi tecnica e ritmica
• SALTI - La rincorsa e la preparazione dello stacco nel salto in alto / Analisi dati tecnici della finale di
Pechino 2008 / Sviluppo capacità di salto nell’alto / Analisi tecnica ed esercitazione salto triplo
• MEZZOFONDO - L’importanza della forza speciale nella preparazione del corridore di corsa prolun-
gata / L’utilizzo degli ostacoli nella formazione tecnica del giovane mezzofondista / L’importanza del-
la tecnica nella preparazione del mezzofondista veloce
• LANCI - L’adattabilità della didattica / Elementi fondamentali della didattica del lancio del martello /
Dalla forza speciale alla tecnica
• MARCIA - Analisi storica dell’evoluzione tecnica della marcia / Analisi tecnica del passo di marcia a
diverse velocità

Atti del convegno:


Dall’allenamento giovanile all’ alta prestazione:
metodologie a confronto
3a Convention nazionale tecnici Atletica Leggera
San Vincenzo (LI), 30-31 marzo/1 aprile 2012 (2 DVD)

La FIDAL ha riproposto la Convention per tecnici di atletica leggera, ciclo di appun-


tamenti biennali giunto alla terza edizione. Obiettivo di analisi le tematiche più im-
portanti che riguardano le moderne metodologie di allenamento riguardanti una fase
fondamentale e delicata nella carriera sportiva di un atleta: il passaggio dall’allena-
mento nelle categorie giovanili alla preparazione per le massime prestazioni.

SESSIONE PLENARIA
• Gregoire Millet (SVI) - La periodizzazione dell’allenamento
• Filippo Di Mulo - Strategie di sviluppo dall’allenamento giovanile all’alta prestazione
• Vincenzino Siani - Il ruolo della nutrizione nelle moderne strategie di allenamento
• Herbert Czingon (GER) - Strategie di sviluppo dell’allenamento nelle specialità di potenza: dal gio-
vanile all’alta prestazione
• Vincenzo Canali - La postura come prevenzione di traumi da carico iterativo e ottimizzazione del ge-
sto tecnico
• Francesco Butteri - I massimi comuni denominatori delle tecniche dell’atletica: le fondamenta per una
corretta specializzazione

SESSIONE PER GRUPPI


Velocità ed ostacoli: tecnica e talento / Salti: scuole a confronto. Il talento / Resistenza: metodi di alle-
namento e periodizzazione / Lanci: metodologia e tecnica

Atti del convegno:


L’allenamento sportivo tra ricerca e sperimentazione
Come utilizzare la ricerca in campo pratico
Modena, 13 dicembre 2008 (2 DVD)

• Applicazione della ricerca biomeccanica per il miglioramento della performance tecnica


• L’allenamento della forza nelle discipline di endurance
• L’allenamento degli sprint ripetuti – Come utilizzare la ricerca per sviluppare un programma di alle-
namento
• L’allenamento e la valutazione negli sport di squadra: cosa ci dice l’evidenza scientifica?
• Lo sviluppo delle senso percezioni nel processo di allenamento – Sviluppo di un programma attra-
verso la ricerca

1-4/2014 135
SUPPLEMENTI di Atletica Studi
I giovani e la scuola L’INSEGNAMENTO DELL’ATLETICA LEGGERA A SCUOLA
(1° volume – le corse, gli ostacoli) di Graziano Paissan
L’INSEGNAMENTO DELL’ATLETICA LEGGERA A SCUOLA
(2° volume – i salti) di Graziano Paissan
L’INSEGNAMENTO DELL’ATLETICA LEGGERA A SCUOLA
(3° volume – i giochi dell’atletica e la staffetta) di Graziano Paissan
L’INSEGNAMENTO DELL’ATLETICA LEGGERA A SCUOLA
(4° volume – i lanci) di Graziano Paissan
Allenamento MEZZI E METODI DI ALLENAMENTO DELLO SPRINTER DI ELEVATO LIVELLO
e tecnica di Filippo Di Mulo
LE GARE DI VELOCITA' (La scuola italiana di velocità, 25 anni di esperienze di Carlo Vittori e
collaboratori) di Carlo Vittori
IL SALTO IN ALTO DALLA "A" ALLA "FOSBURY" di Mauro Astrua
IL DECATHLON di Renzo Avogaro
LA PROGRAMMAZIONE AGONISTICA ANNUALE DI UN GIOVANE DISCOBOLO
di Francesco Angius
L'ALLENAMENTO DEL GIOVANE CORRIDORE DAI 12 AI 19 ANNI di Carlo Vittori
L'ALLENAMENTO DELLE SPECIALITÀ DI CORSA VELOCE PER GLI ATLETI D'ÉLITE
di Carlo Vittori
LA PRATICA DELL’ALLENAMENTO di Carlo Vittori
L’ALLENAMENTO NELL’ATLETICA GIOVANILE - 1a parte: le corse, i salti AA.VV.
L’ALLENAMENTO NELL’ATLETICA GIOVANILE - 2a parte: i lanci e la marcia AA.VV.
L’ALIMENTAZIONE NEL MEZZOFONDO, NEL FONDO E NELLA MARCIA
di Enrico Arcelli e Stefano Righetti
Scienza LE GARE SULLE MEDIE E LUNGHE DISTANZE
e allenamento (La Scuola italiana di Mezzofondo, Fondo e Marcia) di Enrico Arcelli e coll.
LA MARCIA, aspetti scientifici e tecnici - Autori vari
IL MEZZOFONDO VELOCE: dalla fisiologia all’allenamento di Enrico Arcelli e Antonio Dotti
MOTOR COORDINATION IN SPORT AND EXERCISE - Autori vari
PSICOLOGIA PER L'ALLENATORE di Alessandro Salvini, Alberto Cei, Enrico Agosti
LE BASI SCIENTIFICHE DELL’ALLENAMENTO IN ATLETICA LEGGERA di R.M. Malina,
I.Nicoletti, W.Starosta, Y.Verchosanskij, R.Manno, F.Merni, A.Madella, C.Mantovani
CRESCITA E MATURAZIONE DI BAMBINI ED ADOLESCENTI PRATICANTI ATLETICA LEG-
GERA - GROWTH AND MATURATION OF CHILD AND ADOLESCENT TRACK AND FIELD
ATHLETES di Robert M. Malina
CONTRIBUTI E PROSPETTIVE SUL TEMA DEL TALENTO IN ATLETICA LEGGERA - AA.VV.
I Manuali IL NUOVO MANUALE DELL’ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA – Autori vari
di Atleticastudi “CORRERE, SALTARE, LANCIARE” – La Guida IAAF per l’Insegnamento dell’atletica
“CORRERE, SALTARE, LANCIARE” – La Guida IAAF per l’Insegnamento dell’atletica
(2a edizione)
NUOVO MANUALE DEL DIRIGENTE DI ATLETICA LEGGERA – Il management delle società
sportive (vol.1) Guido Martinelli, Giuseppe Fischetto, Valentina Del Rosario, Giovanni Esposito
MANUALE DELL'ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA - Autori vari
IL MANUALE DELL’ALLENATORE DI ATLETICA LEGGERA
(1° volume – generalità, corsa, marcia) - Autori vari
IL MANUALE DELL’ALLENATORE DI ATLETICA LEGGERA
(2° volume – salti e prove multiple) - Autori vari
IL MANUALE DELL’ALLENATORE DI ATLETICA LEGGERA
(3° volume – i lanci) - Autori vari
IL MANUALE DEL DIRIGENTE (vol.1) Alberto Madella, Maurizio Marano, Roberto Ghiretti, Mar-
cello Marchioni, Mario Repetto
IL MANUALE DEL DIRIGENTE (vol.2) Guido Martinelli, Giuseppe Fischetto, Ugo Ranzetti

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