Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
Un corpo solido si dice amorfo invece quando si caratterizza per la disposizione non
ordinata delle particelle che lo compongono. I solidi amorfi sono privi di struttura
cristallina.
In un solido cristallino le particelle sono disposte secondo uno schema identico in
tutto il cristallo; nei solidi amorfi invece, le particelle solo in alcuni tratti seguono
uno schema regolare, perlopiù prevale il disordine.
La loro struttura è molto simile a quella dei liquidi, ma ci sono delle differenze.
Infatti, i solidi amorfi, a differenza dei liquidi, hanno una forma e un volume ben
definiti. Inoltre, le particelle dei solidi amorfi, a differenza di quelle dei liquidi, non
sono in grado di muoversi.
Nell’ambito dei solidi amorfi una posizione particolare è occupata dal vetro.
Esso si ricava dalla silice fusa che, se raffreddata normalmente, ritorna allo stato
solido; se invece la silice fusa viene raffreddata in maniera veloce, le particelle si
sistemano in maniera disordinata, dando vita ad un solido amorfo. In questo caso si
dice che la sostanza non si solidifica, ma si sottoraffredda. Questa particolarità del
vetro induce a definirlo sia un solido amorfo, sia un liquido sottoraffredato.
Sulla base di questi principi un ingegnere inglese di nome Alastair Pilkington fondò
un’azienda per la fabbricazione di vetro piano di alta qualità, noto come “vetro
float”. Esso viene utilizzato nell’edilizia, nel settore automobilistico, nel settore dei
sistemi di difesa e anche nell’elettricità.
Per ottenere vetro float si utilizza come elemento principale la sabbia cui vengono
aggiunti altri elementi, come carbonato di sodio, solfato e rottame di vetro. I
materiali aggiunti alla sabbia servono per abbattere la sua temperatura di fusione.
La miscela viene fusa a circa 1600°C e subito dopo il vetro viene portato nella sala di
galleggiamento dove viene versato su una superficie di stagno fuso. Alla fine di
quest’ultima fase, la temperatura del vetro è di circa 600 °C ed entra, ormai allo
stato solido, in una camera di ricottura che serve a modificare le tensioni interne.
Subito dopo il vetro viene sollevato e posto in un tunnel di raffreddamento cui
segue la fase del taglio.