Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
DELLA PARROCCHIA DI
C A P E Z Z A N O P I A N O R E
Via Sarzanese 147 - Tel. 0584 914007 - 347 64 66 961
e-mail: parrocchia.capezzano@alice.it
Visitateci sul Sito Internet: chiesacapezzano.altervista.org
N° 482 – 25 DICEMBRE 2010
OTTAVA DI NATALE – LITURGIA DELLE ORE I SETTIMANA
La notte Santa
Si veglia questa sera per attendere l'Evento. Nel calore delle case i pensieri
degli uomini assumono una direzione unica: siamo tutti in viaggio verso
una grotta, sentiamo dentro di noi un annuncio misterioso. Fra le migliaia
di nascite che avvengono contemporaneamente nel mondo, c'è la nascita di
un bimbo chi coinvolge il mondo intero.
Nasce in una grotta, ma è il Re dell'universo, nasce povero, ma è il re del
cielo. La grotta che l'accoglie sembra una tomba e la sua culla è una
mangiatoia, ma egli è il Signore del mondo. Sentiamo ancora di guerre e di
disastri, ma egli è il Signore della pace.
Lo annunciano presente nel mondo gli Angeli di Dio; annunziano la pace,
cantano l'amore e la gloria del Signore. Accolgono l'invito umili pastori,
loro, che sono assuefatti al belare degli agnelli, ben comprendono il vagito
del Bambino: Egli si è umiliato nella carne.
Siamo invitati anche noi ad entrare numerosi più che mai nelle nostre
chiese, con la stessa umiltà di quei pastori. Ciò che è povero, ciò che è piccolo
agli occhi della carne, diventa grande a quelli della fede.
Anche noi gustiamo nel profondo la gioia di quella nascita nel tempo del
Dio eterno: egli si è fatto come noi, per essere uno di noi. Vuole immergersi
nella storia del mondo e di ognuno di noi. Egli viene a redimere la storia, a
cancellare il peccato e ad infondere una nuova energia vitale, che ricrea
l'uomo nella giustizia e nella santità.
Il presepio più vero è quello che celebriamo sull'altare: quei frammenti di
pane diventano il suo corpo per nutrirci del divino; quel poco vino diventa
sangue di quel bimbo che vuole ancora bearci del suo amore.
La Santa Famiglia di Nazaret
Nella domenica che cade tra il Natale e il primo dell'anno celebriamo la
festa della santa Famiglia di Nazaret. Forse sotto l'aspetto pastorale non è
una data più felice. La gente è troppo distratta dalle feste natalizie e quindi
poco disposta a fissare l'attenzione sulla icona della santa Famiglia, esempio
e modello di ogni famiglia cristiana e umana. Comunque la liturgia
suggerisce preziosi insegnamenti, validi in ogni tempo.
Nella prima lettura vengono raccomandati i doveri dei figli verso i
genitori: Onorare il padre, la madre... prendersi cura di loro nella vecchiaia
e anche quando dovessero perdere il senno. Frutti di questi gesti di pietà: Il
Padre celeste esaudirà la preghiera, concederà lunga vita, donerà gioia.
S. Paolo, scrivendo ai Colossesi, consiglia ad ogni famiglia di vivere nel
Signore. Il vero legame della famiglia cristiana non sono tanto i sentimenti
che passano, tramontano e cambiano, quanto quella comunione profonda che
avviene tra i coniugi nella fede nel Signore Gesù che insegna a onorare,
amare e rispettare nell'altro la sua immagine.
Il vangelo situa la santa famiglia in un momento di angoscia. Il Bambino
Gesù corre pericolo di vita perché Erode ha deciso di uccidere tutti i bambini
di Betlemme, da due anni in giù, dopo la partenza dei magi. Ma il Padre
vigila sul suo Figlio e quindi... la avventurosa fuga in Egitto... con la
trepidazione di essere raggiunti da un momento all'altro....
Morto Erode, è ancora l'angelo che ordina a Giuseppe di rientrare in
Palestina... Egli obbedisce, però la sicurezza del bambino lo consiglia a
stabilirsi a Nazaret anziché a Betlemme.
Le famiglie cristiane apprendono il senso religioso della vita coniugale, il
rispetto reciproco, la fiducia illimitata nella divina provvidenza, la gioia di
vivere insieme, la pace che fa superare tutte le immancabili difficoltà proprio
dalla Santa Famiglia. Santificate e fortificate dal sacramento del
matrimonio, a loro volta sono chiamate a svolgere la loro missione specifica
presso altre coppie di sposi con la testimonianza della vita e con l'annunzio
del vangelo.
Si sa che l'istituto familiare vive un momento di crisi profonda sia perché
è oggetto di ostilità e di incomprensione da parte di forze sociali e politiche,
sia per la difficoltà di giovani coppie a rimanere ferme nelle proprie scelte
dinanzi a un mondo in continua e rapida evoluzione. Voglia la santa
famiglia di Nazaret vegliare su tutte le famiglie e infondere in loro tutto lo
slancio per diventare dovunque testimoni dell'amore di Cristo attraverso la
loro comunione di vita, nella piena armonia dei cuori.
Per ultima venne la morte
La morte non voleva credere alle proprie orecchie quando le fu
comunicato che il suo dominio universale stava per finire. Pur
riconoscendosi la più inamabile di tutte le creature, un po' di
riguardo l'avrebbe gradito da parte dell'Arcangelo messaggero.
Non era mica l'ultima delle ancelle di Dio, anzi. Il suo ruolo nei piani
del Creatore era fondamentale. "E continuerà ad esserlo", le aveva
garantito il messo celeste, "per tutte le creature viventi, tranne che
per l'uomo".
"Perché?", gli aveva domandato la Morte, "diventerà immortale?".
"Non fare troppe domande... tu non capiresti".
Era stato a questo punto che la Morte si era gravemente offesa. Che
oltre a fare un lavoraccio infame, la si giudicasse ottusa, non lo
poteva tollerare! Di essere perdente non le importava affatto, tanto il
suo lavoro le era ingrato, ma come sarebbe avvenuta la metamorfosi?
Le bastò uno sguardo circolare sulla superficie terrestre per
individuare il punto.
Forse nessuno, davanti alla grotta di Betlemme, provò maggior
sbalordimento della Morte. Eppure, ora che lo aveva davanti, il
progetto le appariva chiaro e di un'incredibile semplicità: quel
batuffolo di carne, per il solo fatto di essere vita, era già sua preda.
La Morte desiderò a quel punto che il Creatore avesse scelto un'altra
strada, per non essere chiamata in causa.
Ma fu allora che, dal sonno profondo in cui era immerso, il Bimbo le
sorrise. E la Morte si sentì vinta e capì come sarebbe stata vinta: da
un amore talmente intenso che proprio attraverso di lei sarebbe
passato, per dimostrare all'universo la propria potenza e la propria
vastità.
MARTEDI’ 28
ORE 21 - IN ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO.
N.B.: PORTARE LA BIBBIA O IL VANGELO, UNA MATITA E IL
DESIDERIO DI APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLA PAROLA DI DIO
MERCOLEDI’ 29
ORE 15 – PROVE, IN ORATORIO, PER IL CANTO DELLA “BEFANA”
GIOVEDI’ 30
ORE 15 - INCONTRO DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
VENERDI’ 31
ORE 17 SANTA MESSA E “TE DEUM” DI RINGRAZIAMENTO
SABATO - 1 GENNAIO 2011 - GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
SANTE MESSE ORE 9 - 11
ORE - 17 SANTA MESSA FESTIVA
DOMENICA 2 GENNAIO
SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11
-------------------------------------------------------------------
BUON NATALE