Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.
1 comma 2, DCB Vicenza
Mensile delle Chiese Cristiane Evangeliche
Assemblee di Dio in Italia
Anno XXIX n.10 - ottobre 2010
osservatorio cristiano
Bestemmia,
sempre peccato
o da
contestualizzare?
L’argomento si ripropone
quando a pronunciare la be-
stemmia è un personaggio pub-
blico.
In realtà è la normalità di
tanti che la credono innocua.
Alcuni, anche religiosi, riten-
gono che bisogna contestua-
lizzarla, altri che spesso è sba-
gliato pronunciarla: la Bibbia la
con-danna sempre.
Il cambiamento è palese nei
vari aspetti della vita.
Evidentemente il deteriorar-
si di certi valori anche nelle isti-
tuzioni e norme di comporta-
mento tradizionale hanno il
loro peso.
Molti credono che sia un bene
per l’uomo bestemmiare e così
sfogare il proprio nervosismo.
La bestemmia non aiuta a li-
berare dall’ira, che invece met-
te radici più profonde e si ali-
menta da sola, come ricorda la
Bibbia: “La risposta dolce calma
il furore, ma la parola dura ecci-
ta l’ira”
Fin dall’antichità il paziente
Giobbe diceva: “Bada che la col-
lera non ti trasporti alla bestem-
mia, la grandezza del riscatto
non ti spinga a deviare!”
I dizionari la definiscono co-
me un’offesa della divinità con
espressioni ingiuriose.
Nel suo significato primiti-
vo il termine bestemmia deno-
CristianiOggi
Rispetto alle passate genera-
zioni in cui il lavoro fisico era
predominante, viviamo una
realtà che dovrebbe permetter-
ci di avere più tempo a nostra
disposizione per godere del
riposo.
Invece per lo più si vive avver-
tendo un senso di debolezza e di
stanchezza che interessa soprat-
tutto la nostra realtà interiore,
spirituale.
La maggioranza delle persone
è stanca, non tutti sono prepa-
rati per affrontare le pressioni
della vita quotidiana che ha
prodotto veri conflitti spirituali
nella vita dell’uomo.
Molti che sono tribolati e agi-
ta ogni genere di maldicenza
e calunnia. Nel senso ristretto
scritturale, e anche nell’uso co-
mune, indica un detto irrive-
rente e ingiurioso, concernente
Dio, il Suo amore o i Suoi at-
tributi.
In Israele la Legge di Mo-
sè comandava: “Non bestem-
mierai contro Dio e non maledi-
rai il principe del tuo popolo” e
ai tempi del libro dell’Esodo un
bestemmiatore fu lapidato.
Nel Nuovo Testamento resta
l’avversione divina: “Nessuna
cattiva parola esca dalla vostra
bocca… Via da voi ogni ama-
rezza, ogni cruccio e ira e cla-
more e parola offensiva con ogni
Stanchi
nel cammino
tati nell’anima cercano riposo
nei luoghi e con modi sbagliati.
Si guarda dappertutto e si
prova tutto nella speranza di
trovare il riposo dell’anima
tanto desiderato, ma niente e
nessuno, in questo mondo, pos-
sono dare pace e riposo…
Mentre i più corrono da un
luogo all’altro per trovare pace,
Gesù dice con amore: “Venite a
me e io vi darò riposo”!
Gli uomini corrono, cercano,
lottano, si sforzano, si precipita-
no per trovare quello che sola-
mente Gesù Cristo può dare.
Egli invita “tutti” ad andare a
Lui, promettendo una salvezza
gratuita ed eterna!
sorta di cattiveria!”.
Con la venuta di Gesù, l’ac-
cento si è però spostato dalla
repressione alla responsabiliz-
zazione; gli stessi credenti sono
invitati a non dare occasione
di bestemmia ai non credenti:
“Il nome di Dio è bestemmiato
per causa vostra tra gli stranie-
ri” (Lettera di Paolo ai Roma-
ni 2:24).
L’escalation della bestemmia
è stata anticipata dalla Bibbia:
“…negli ultimi giorni verranno
dei tempi difficili. Poiché gli uo-
mini saranno … bestemmiato-
ri…” (Seconda lettera di Paolo a
Timoteo 3:1,2).
In ogni caso è vicino il gior-
attualità
Molti sono sotto il carico del
dubbio, il peso del legalismo re-
ligioso, la schiavitù del peccato.
Gesù desidera che sappiano
che in Lui si può trovare riposo
e pace a sazietà.
Il riposo viene quando ci ar-
rendiamo alla Sua Signoria!
Quando crediamo in Gesù,
per fede riceviamo il Suo riposo.
Quando impariamo a ser-
virLo, troviamo pienamente il
riposo.
Sei stanco, lo senti il peso?
È quello del peccato!
Per te, oggi, c’è riposo e vera
pace in Gesù! Non aspettare!
l’approfondimento è a pagina 4
no in cui si dirà: “...Il Signore
è venuto con le sue sante miria-
di per far giudizio contro tut-
ti, e per convincere tutti gli empi
di tutte le opere di empietà che
hanno ampiamente commesse,
e di tutti gli insulti che gli em-
pi peccatori hanno proferito con-
tro di lui”.
A quanti vorrebbero non be-
stemmiare ma non riescono,
Gesù ricorda: “Dall’abbondan-
za del cuore la bocca parla”.
Occorre quindi invitare il
Salvatore nella propria vita:
Egli cambierà e trasformerà
l’esistenza, e quindi il linguag-
gio, di chi Lo invoca.
Davide Di Iorio
2 ottobre 2010
c’è un messaggio per te
Perché parliamo
sempre di Gesù?
Una volta le cronache dei paesi lontani
arrivavano come una eco lontana.
Oggi siamo bombardati a tutte le ore da
notizie del pianeta con velocità tale che
l’indomani sono già notizie superate.
I cristiani invece continuano a parlare
sempre di un fatto e di una persona!
Parliamo sempre di Gesù! Perché?
Perché siamo appassionati di questa per-
sona? Perché sembra sia la persona più im-
portante per noi?
Per capirlo dobbiamo fare altre doman-
de. Indossiamo gli abiti di un cronista e
andiamo indietro nella storia per scoprire
la verità!
Chi era Gesù? Che cosa ha fatto? Che co-
sa ha detto? Che cosa è successo duemila
anni fa, in quella città che ancora oggi fa
parlare di sé?
CristianiOggi
Chi era Gesù?
È uno che ha fondato una nuova religio-
ne, ovvero che partendo dall’ebraismo, ha
insegnato alcune cose diverse dalla radice
ebraica?
Era un rabbino con vedute personali sul-
la legge, o era il Messia che i profeti ebrei
annunciarono nel corso dei secoli prece-
denti?
Lui affermò di essere il Messia, i disce-
poli ne erano convinti dopo averLo visto e
sentito, e perfino i Suoi nemici non poteva-
no trovare nulla di male in Lui.
Che cosa ha fatto?
Ha fatto del bene a tutti: “…Egli è anda-
to dappertutto facendo del bene e guarendo
tutti quelli che erano sotto il potere del dia-
volo, perché Dio era con lui” (Atti degli Apo-
3 ottobre 2010
stoli 10:38).
Ha guarito i malati, diceva lui, per l’autorità
che aveva ricevuto dal Padre celeste.
I miracoli erano un segno che Lo distingue-
va da tante altre persone, molte delle quali
ciarlatani.
Le testimonianze dei Suoi miracoli sono
attendibili e provengono da fonti diverse: da
discepoli e da storici.
Egli è stato vicino agli ultimi, ai bisognosi,
ai peccatori per far loro del bene.
Che cosa ha detto?
Le Sue parole, come le Sue azioni, parlano
di amore: “Gesù le disse: Neppure io ti condan-
no; va’ e non peccare più” (Vangelo di Giovan- la fede nel suo nome, il suo nome ha fortificato
ni 8:11).
Più precisamente dell’amore di Dio che,
dopo averci creato, vuole salvarci dalla con-
dizione miserabile e corrotta in cui viviamo
in seguito al peccato (per chi non sa cosa sia
peccato, è la posizione lontana da Dio che ci
fa mancare il bersaglio di una vera vita, così
come è concepita da Dio, ovvero benedetta,
sana, senza errori, ma felice e soddisfacente).
Che cosa è successo 2000 anni fa?
Molti Lo seguivano e questo dava fastidio
alla classe politica e religiosa del tempo.
Erano invidiosi e preoccupati per il diffici-
le rapporto con i romani che dominavano la
regione.
Purtroppo la politica talvolta è una cosa
sporca, a motivo di interessi personali, di sete (soldi di altra gente), e non si accetti questa
di potere, di voglia di arricchirsi.
Dovevano liberarsi di Gesù, perché era un
personaggio scomodo.
Che cosa voleva Costui, che predicava
l’amore, che guariva, e che le folle seguivano? giorno, ma a questa non possiamo restare in-
Il popolo doveva seguire i capi e i principi!
Non fu difficile trovare falsi testimoni per
accusarLo, soprattutto per il fatto che Egli
si dichiarava Messia, cioè venuto dal cielo, e
che si dichiarava uguale a Dio. Era troppo!
Meglio farLo morire: “I Giudei gli risposero:
Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge Gesù!
egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio”
(Vangelo di Giovanni 19:7).
Ma la cronaca del tempo ci riferisce fatti
straordinari avvenuti anche dopo la Sua mor-
te.
CristianiOggi
Ci parla di risurrezione, di apparizioni: “Ma
Dio lo risuscitò dai morti; e per molti giorni
egli apparve a quelli che erano saliti con lui dal-
la Galilea a Gerusalemme, i quali ora sono suoi
testimoni davanti al popolo” (Atti degli Aposto-
li 13:30,31).
Insomma sembrava che le profezie relative
alla risurrezione del Messia si fossero avverate
in questo Gesù di Nazaret.
E ancora: molti miracoli venivano fatti dai
Suoi discepoli, i quali asserivano che questo
succedeva per la potenza che veniva trasmessa
loro dal Cristo risorto e vivente nel cielo.
Insomma, Gesù vive e opera ancora! “E, per
quest’uomo che vedete e conoscete; ed è la fede,
che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato que-
sta perfetta guarigione in presenza di voi tutti”
(Atti degli Apostoli 3:16).
Ma allora chi era Gesù?
La risposta che io e te dobbiamo trovare a
questa domanda è importante.
Lui si propone come il Salvatore del mondo,
il vincitore sulla morte, il re di un nuovo re-
gno che durerà per sempre.
Se è vero quello che lui dice, allora è la cosa
più straordinaria del mondo, la buona noti-
zia, la più bella che esista.
Se è vero tutto questo anch’io voglio esserci.
È sorprendente come si corra a comprare bi-
glietti delle lotterie con la speranza di vincere
buona notizia, gratuita.
A noi non costa nulla, ma a Gesù però è co-
stata la vita!
Riceviamo tante notizie e informazioni ogni
differenti: ci porta inevitabilmente a fare una
scelta.
Con Cristo abbiamo la vita eterna, senza di
Lui restiamo come siamo, destinati alla mor-
te.
Ecco perché i cristiani parlano sempre di
Franco Spina
4 ottobre 2010
attualità
Stanchi
del cammino
Stiamo vivendo giorni molto par-
ticolari ed unici, secondo molti,
nella storia dell’umanità.
Rispetto alle passate generazio-
ni, in cui il lavoro fisico era predo-
minante, ci troviamo a vivere una
realtà ben diversa, sia dal punto di
vista sociale che dal punto di vista
strettamente tecnologico, che do-
vrebbe permetterci di avere molto
più tempo a nostra disposizione e
quindi godere di quel riposo fisi-
co ed anche mentale per affrontare
le situazioni ed i contrattempi della
vita con molta più serenità e luci-
dità. Invece viviamo in una società
in cui tutti avvertiamo, più o me-
no, un senso di debolezza e di stan-
chezza che, il più delle volte, tra-
valica l’aspetto fisico ed interessa
soprattutto la nostra realtà interio-
re o spirituale.
Qualcuno ha detto: “Ho letto di
Platone, di Cicerone e di tanti al-
tri grandi uomini che hanno detto
cose sagge e molto importanti, ma
non ho mai letto in nessuno di loro
le parole pronunciate da Gesù: “Ve-
nite a me, voi tutti che siete affaticati
e oppressi, e io vi darò riposo. Pren-
dete su di voi il mio giogo e impara-
te da me, perché io sono mansueto e
umile di cuore; e voi troverete riposo
alle anime vostre; poiché il mio gio-
go è dolce e il mio carico è leggero”
(Matteo 11:28-30).
Gesù non sta parlando di riposo
fisico, ma di un riposo spirituale.
La maggioranza delle persone è
stanca nel proprio interiore, perché
non tutti sono preparati per affron-
tare le pressioni della vita quoti-
diana che, anche se è migliorata in
qualità, ha prodotto dei conflitti
spirituali nella vita interiore.
Un grande uomo di Dio ha detto:
“La maggior parte degli uomini vi-
ve in una quiete disperazione”.
Molti sono tribolati ed agitati nel-
le loro anime e cercano di trovare
riposo nei luoghi e nei modi sba-
gliati.
Alcuni si affidano alle amicizie,
altri ad una bottiglia o ad una pil-
lola, altri ancora al piacere, al di-
vertimento oppure al lavoro ed alle
CristianiOggi
ricchezze.
Si guarda dappertutto e si pro-
va tutto nella speranza di trovare il
riposo dell’anima, tanto desidera-
to, ma niente e nessuno, in questo
mondo, possono darti la pace ed il
riposo che stai cercando! Mentre le
persone corrono da un luogo all’al-
tro per trovare pace, Gesù dice con
tanta semplicità e con tanto amore:
“Venite a me ed io vi darò riposo”!
Gli uomini corrono, cercano, lot-
tano, si sforzano, si precipitano per
provare tutto nello sforzo di trova-
re ciò che solamente Gesù Cristo
può dare.
Nel nostro testo, attraverso una
serie di esortazioni, Gesù ci invita
ad entrare in quel luogo di riposo
spirituale. Esaminiamo insieme il
Suo meraviglioso invito:
UN INVITO PER TUTTI
L’invito di Gesù “venite a me” è
l’essenza della salvezza.
Non viene da una Chiesa, da un
credo, da una denominazione, da
un uomo o da un modo nuovo di
5 ottobre 2010
vivere, ma dal Salvatore: “In
nessun altro è la salvezza; per-
ché non vi è sotto il cielo nessun
altro nome che sia stato dato agli
uomini, per mezzo del quale noi
dobbiamo essere salvati: Gesù”
(Atti 4:12).
Egli invita “tutti” ad andare a
Lui, promettendo una salvezza
gratuita ed eterna!Molti stanno
soccombendo sotto il carico del
dubbio, il peso del legalismo re-
ligioso, la schiavitù del peccato.
Gesù desidera che tutti sappia-
no che in Lui si può trovare ri-
poso e pace a sazietà. Vai a Gesù
per vedere i tuoi dubbi ed il peso
del peccato scomparire dalla tua
vita.
UN INVITO AD ARRENDERSI
“Prendete su di voi il mio giogo
e imparate da me”.
Il giogo è un attrezzo di legno
progettato per permettere a due
buoi di portare un carico insie-
me. Esso sfrutta la forza di en-
trambi gli animali per portare
il carico. L’immagine del giogo
viene anche usata per parlarci
dell’essere sottomessi all’inse-
gnamento di un Maestro. Dob-
biamo arrenderci a Gesù, affin-
ché Egli prenda il controllo nella
nostra vita.
“Prendete su voi il mio giogo”!
Gesù non ci sta dicendo di camminare da soli,
perché sa perfettamente che non ce la faremmo
ad andare avanti senza di Lui.
Viene con noi e ci rende capaci di vivere per
Lui nella misura in cui ci sottomettiamo al Suo
controllo nella nostra vita. Il riposo viene quan-
do ci arrendiamo alla Sua Signoria in noi!
UN INVITO AD IMPARARE PER SERVIRE
“Imparate da me, perché io sono mansueto e
umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime
vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è
leggero” (Matteo 11:30).
Gesù ci dice di guardare a Lui, perché Egli è
l’esempio perfetto.
Gesù è stato mansueto ed umile di cuore, com-
pletamente sottomesso alla volontà del Padre.
Gesù venne nel mondo per servire e non certo
per essere servito.
Sicuramente non siamo salvati per le opere, ma
siamo salvati per operare: “Infatti siamo opera
sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le
opere buone, che Dio ha precedentemente prepara-
te affinché le pratichiamo” (Efesini 2:10).
Il termine “imparare” ha la stessa radice della
CristianiOggi
parola “discepolo” e Gesù vuole dirci che è alla
ricerca di persone disposte a mettersi al Suo ser-
vizio senza riserve.
Quando crediamo in Gesù, per fede ricevia-
mo il Suo riposo. Quando impariamo a servirLo,
troviamo pienamente il riposo.
C’è un riposo che ci dà pace con Dio e pace in-
teriore, che ci permettono di servire il Signore.
C’è una gioia, una pienezza, una felicità che
non possono essere trovate da nessun altra parte
nella vita, perché essere al centro della volontà di
Dio è qualcosa di molto speciale.
Se desideriamo quello che stiamo cercando, ve-
ro riposo e vera pace, dobbiamo andare a Gesù,
sottometterci alla Sua volontà e poi servirLo pie-
namente.
La pienezza della pace ed il vero riposo si trova-
no sotto il peso del Suo giogo.
Essere accettati dal Signore e servirLo è una be-
nedizione che va oltre le parole e la comprensio-
ne umana.
Sei stanco per il peso del tuo peccato?
Sei stanco ed oppresso per le difficoltà della vi-
ta?
Sei stanco per le tempeste che sei chiamato a
fronteggiare? Sei esausto nel tentare di servire il
Signore con le tue capacità senza riuscirci?
C’è riposo e vera pace in Gesù per quelli che
vanno a Lui! Non indugiare: Egli ti sta aspettan-
do.
Silvano Masullo
“La via, la verità e la vita”
Se hai ricevuto in dono questa copia di Cristiani Oggi forse ti sei posto
alcune domande riguardo il messaggio proposto dagli articoli di questo nu-
mero. Molte sono le risposte che potrebbero essere fornite in merito ai que-
siti che ti poni, ma quella più puntuale, precisa e completa è rintracciabile
solamente nella Parola di Dio.
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OTT10
6 ottobre 2010
Insospettabili,
ma colpevoli
Bambini rapiti, anziani uccisi
per pochi spiccioli, giovani mal-
trattati e picchiati a sangue per
un cellulare, pedofilia, stupri,
e purtroppo la lista non sareb-
be completa se volessimo cita-
re tutto ciò che quotidianamente
apprendiamo dai media e che ci
lascia nello sconcerto per la cru-
deltà delle azioni.
Le cose peggiorano quando si
scopre che certe atrocità sono
compiute da persone molto vi-
cine alle loro vittime e viene al-
la luce che certi delitti matura-
no proprio in famiglia che è, o
dovrebbe essere, l’ambiente più
sicuro dove godere e trasmettere
amore.
Già dalle prime indagini gior-
nalistiche e a volte anche da
quelle giudiziarie emerge un al-
tro dato preoccupante: le perso-
ne incriminate di tali atti sono
ritenute dalla maggioranza dei
loro amici e famigliari degli o
delle “insospettabili”, incapaci di
commettere violenze.
Criminologi, professori univer-
sitari, esperti in materia e poli-
tici si interrogano sulla “causa
scatenante”.
Alcuni di essi formulano te-
si che purtroppo sono smentite
dalle evidenze.
C’è ad esempio chi attribui-
sce alcuni comportamenti ad
un’infanzia difficile o violata,
ma spesso l’episodio oggetto di
indagini rivela un criminale con
una infanzia normale e senza di-
sagio.
Altri pensano che certi com-
portamenti scellerati siano do-
vuti a disperazione, pover-
tà, ignoranza o torti subiti, ma
anche questi vengono sovente
smentiti dal crimine commesso
dal bravo ragazzo “figlio di pa-
pà”, dal signore distinto e raf-
finato del piano di sotto, dalla
donna senza precedenti penali o
conti in sospeso con alcuno, fino
a quelli compiuti proprio nelle
ultime settimane da ricchi prin-
cipi.
Dunque, proprio perché coloro
che commettono certe azioni so-
no spesso definiti “insospettabi-
li”, bisogna concludere che nes-
suno realmente lo è.
In realtà, la causa di tanta vio-
lenza non è da ricercare nella
mente delle persone, e neanche
nel loro passato o presente diffi-
cile.
Esiste, invece, una evidente
“causa scatenante” che purtrop-
po rende tutti, nessuno escluso,
“candidati alla violenza”, e que-
sta verità è rivelata dalla Sacra
Scrittura, la Bibbia, che presen-
ta la causa di tanta corruzione
e depravazione, offrendo conte-
CristianiOggi
stualmente il rimedio, la cura, la
garanzia della guarigione e so-
prattutto la soluzione definitiva.
LA CAUSA di tanta violenza si
chiama “peccato”, che determina
lontananza da Dio e morte spiri-
tuale (cfr. Lettera agli Efesini 2:1).
L’uomo è lontano da Dio; que-
sto lo rende schiavo del peccato
che ha contorto gli istinti inde-
bolendo la volontà.
Nella Lettera ai Galati 5:19-21
sono descritte le opere della na-
tura carnale depravata dal pec-
cato che impedisce a “chi fa tali
cose” di ereditare il regno di Dio.
Non è necessario macchiarsi di
certi crimini per essere peccato-
ri, la Scrittura afferma che “tutti
hanno peccato” (Lettera ai Roma-
ni 3:23) e che nessuno può dire
di essere senza peccato altrimen-
ti inganna se stesso e la verità
non è in lui (cfr. Prima Lettera di
Giovanni 1:8-10).
Pertanto, l’uomo lontano da
Dio è schiavo del peccato e, an-
che se ad uno sguardo superfi-
ciale può apparire un “insospet-
tabile”, in
realtà è già
colpevole e ci
si può aspettare
solo il peggio.
IL RIMEDIO per que-
7 ottobre 2010 CristianiOggi

Radioevangelo:
la buona notizia
in tutte le case
Radio Evangelo trasmette programmi
di edificazione e musica cristiana in va-
rie zone di Italia a carattere locale. Ecco
l’elenco delle emittenti locali, alcune del-
le quali si possono anche ascoltare on-
line dal sito www.assembleedidio.org
EMILIA ROMAGNA
Bologna 88,450 Mhz e 88,300 Mhz,
Rimini 95,00 Mhz
LAZIO
sta tragedia è contemplato nella zione umana di peccato, lo Spi- Roma 101,700 Mhz, Colleferro 107,500
Sacra Scrittura. rito Santo interviene e mette Mhz, Rieti 101,950 Mhz, Latina Sonnino
Siccome il peccato è prima di ordine nel nostro essere ristabi- 93,500 Mhz, Frosinone 89,300 Mhz,
Sora 89,400, Cassino 89,300 Mhz, Atina
tutto contro Dio (il re Davide, lendo ogni equilibrio. 102,800 Mhz, Isola Liri 101,400 Mhz
ma anche il figlio prodigo del- L’uomo viene vivificato e co-
la parabola raccontata da Gesù mincia a vivere una nuova vita ABRUZZO
ammisero: “Ho peccato contro il spirituale (Lettera ai Colosse- L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz
cielo” Salmo 51:4; Luca 15:18), è si 2:13-14): “Il peccato non avrà CAMPANIA
innanzitutto con Lui che dob- più potere su di voi” (Lettera ai Napoli 102,800 Mhz, Monte Faito
biamo saldare il conto. Romani 6:14). 102,800 Mhz, Avellino Casalbore 96,300
Purtroppo abbiamo ben po- Si diventa Tempio dello Spiri- Mhz, S.Angelo dei Lombardi 91,200
Mhz, Salerno Atena Lucana 88,400
co con cui pagare, per questo il to Santo (Prima Lettera ai Co- Mhz, Benevento Ponte 88,800 Mhz
Padre nella Sua infinita miseri- rinzi 6:19, Seconda Lettera ai
cordia ci ha provveduto il rime- Corinzi 6:16). CALABRIA
dio mandando Gesù a morire Si comincia a produrre il frut- Reggio Calabria 107,700 Mhz, Melito
Porto Salvo 104,300 Mhz, S. Lorenzo
sulla croce per il nostro pec- to dello Spirito (Lettera ai Gala- Superiore 101,700 Mhz, Palizzi 104,800
cato: “In lui abbiamo la reden- ti 5:22). Mhz, Ardore Marina 88,800 Mhz,
zione mediante il suo sangue, il Si ha la garanzia della presen- Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900
perdono dei peccati secondo le za e dell’aiuto di Gesù tutti i Mhz, Caccuri 107,400 Mhz, Catanzaro
Monte Pero 90,500 Mhz, Striano 106,300
ricchezze della sua grazia” (Let- giorni della propria vita (Van- Mhz, Satriano Centro 95,00 Mhz
tera agli Efesini 1:7). gelo di Matteo 28:20).
Il peccato ci aveva allontanato PUGLIA
da Dio, “ma ora, in Cristo Ge- Caro amico, puoi definirti un Bari 91,500 Mhz, Gravina di Puglia
103,500 Mhz.
sù, voi che allora eravate lontaniinsospettabile e una brava per-
siete stati avvicinati mediante ilsona, ma fin tanto che il pecca- BASILICATA
sangue di Cristo” (Efesini 2:13). to è dentro di te, fino a quando Matera 98,300 Mhz e 93,00 Mhz,
Il Suo sangue ci purifica e ci il tuo cuore non si apre a Cri- Taranto Ginosa 102,300 Mhz
libera dalla colpa, ma ci dà an- sto Gesù e non Gli permetti di SARDEGNA
che la possibilità di vincere de- prendere il controllo della tua Cagliari 101,750 Mhz
finitivamente. vita, il peccato ti rende schiavo,
i tuoi istinti contorti ti domina- SICILIA
Catania 91,00 Mhz, Macchia di Giarre
LA SOLUZIONE de- no e sei sempre in pericolo. 93,800 Mhz, Praino di Milo 93,400 Mhz,
finitiva al problema Lascia che sia il Signore Gesù Acireale 92,500 Mhz, Acireale Piano
del peccato è la Grazia Cristo a controllarti e sarai ve- D’Api 92,800 Mhz, Messina 99,00 Mhz,
divina: se si accetta Cri- ramente libero. S’Agata di Militello 88,250 Mhz, Naso
91,200 Mhz, Forza D’Angrò 87,500 Mhz,
sto e il Suo sacrificio come Rino Nicastro Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900
unico rimedio alla condi- Mhz, Caltanissetta Gela 104,200 Mhz,
Agrigento Raffadali 98,500 Mhz,
Palermo Misilmeri 99,500 Mhz.
8 ottobre 2010
io so in Chi ho creduto
Provare la gioia,
l’allegria
e la vitalità
in Gesù
Sono una ragazza di 28
anni cresciuta nell’ambiente
della religione ufficiale. Fin
da piccola i miei genitori mi
accompagnavano al catechi-
smo e la domenica parteci-
pavo alla Messa.
Sentivo parlare dell’esi-
stenza di Dio, ma Lo im-
maginavo e concepivo come
un’entità distaccata e lontana
dall’uomo.
Ho condotto la mia vita
fino all’età di 19 anni come
tutti i miei coetanei, confor-
mandomi alle mode del mo-
mento.
Durante gli anni del liceo
ho vissuto momenti partico-
larmente bui, perché i miei
genitori non andavano d’ac-
cordo e in casa non c’era né
pace né armonia.
Mi sforzavo di mostrar-
mi felice, soprattutto con gli
amici ai quali cercavo di so-
migliare, ma quando rien-
travo nella mia cameretta mi
sentivo triste, insoddisfatta,
senza personalità.
Successivamente i miei ge-
nitori si sono separati e, po-
co dopo, ho iniziato il mio
percorso universitario, che
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nei primi anni è stato con-
traddistinto da grande insta-
bilità emotiva e da un forte
disturbo alimentare.
Avevo stretto amicizia con
una collega universitaria che
dopo un po’ di tempo co-
minciò a parlarmi di Dio,
presentandomi a più riprese
delle considerazioni su alcu-
ni versetti della Bibbia.
Dio aveva un piano per
me, infatti proprio in quel
tempo, ha permesso che io
incontrassi Devid, figlio di
genitori credenti, i quali mi
hanno parlato con tutto il
cuore del Signore.
Spesso questi loro discorsi
mi annoiavano e ne ero infa-
stidita anche se, nonostante
tutto, ho egualmente ascolta-
to con rispetto.
Mi ero illusa di poter usci-
re dal tunnel buio della mia
situazione appoggiandomi
alle mie forze.
Tutte le volte che sbagliavo
dicevo a me stessa che quel-
la sarebbe stata l’ultima vol-
ta, che il giorno dopo sarei
cambiata.
In realtà quelle promes-
se che solevo fare a me stes-
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patizzanti delle Chiese Cristiane Evangeliche
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sa, oltre a chi mi voleva bene, grandi cambiamenti: mi ha
non venivano mai mantenu- reso una donna forte, sicura,
te. responsabile, volenterosa e
Rimasi in questa condi- affidabile.
zione fino al mio venticin- Che miracoli meraviglio-
quesimo anno. Proprio in si ha operato Dio nella mia
quell’anno decisi di arren- vita!
dermi all’evidente inutili- Le Sue benedizioni elargite
tà dei miei sforzi e aprire le nei miei confronti sono in-
porte del mio cuore al Signo- numerevoli.
re. Nel 2009 mi sono battez-
Feci tutto questo cercan- zata in acqua testimoniando
do di non pensare a quello della mia scelta per Gesù e,
che sarebbe successo dopo o nello stesso anno, ho avuto
a quello che avrebbero potu- la gioia di sposarmi.
to pensare gli altri della mia Subito dopo il matrimo-
scelta. nio ho iniziato a chiedere al
Chiesi perdono diretta- Signore e a ricercare con tut-
mente a Dio per i peccati to il cuore anche il battesimo
commessi e Gli manifestai nello Spirito Santo e Gesù mi
il mio bisogno più intimo: ha esaudito.
poter finalmente provare la Mi ha dato questo dono
gioia, l’allegria e la vitalità di prezioso, manifestando an-
una bambina, quella che an- cora una volta la Sua bontà e
cora non ero mai stata. la Sua misericordia verso di
In un istante, la mia vita è me.
cambiata! Oggi, posso dire anch’io:
Dio mi ha preso per mano, “Sì, in Gesù io vivo!” e sen-
mi ha dato forza per affron- tirmi veramente privilegiata
tare ogni problema e mi ha perché posso nutrirmi ogni
guarita. giorno del Suo amore.
Da quel giorno ho inizia-
to ad affidare la mia vita al Francesca
Signore ed Egli ha operato
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