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MILANO,
1813.
LUCIANO fa di Samosata ('I) p oggi Se-
T 1- - ; , 1 .1 n i > * *
':.;1
de' tesori della greca lingua. Cotesta lingua era
allora quella de' dotti e delle persone galanti non
meno, ed era quella che si parlava alia corte di
Adriano, dove aveano accesso tutti i letterati.
IX
Luciano dimoro alcun
tempo nelle Calliez
celebre per la sua eloquenza,
quivi fattosi
dandovi pubbliche lezioni, ne ritrasse molto
danaro. Passò quindi in Italia dove pare
cK egli scrivesse molti de' suoi dialoghi o>,
e specialmente in Barna ov' egli ando per
visitare il filosofo Negrino da lui conosciuto
in Crecia. Scorse anco l'Asia minore, e
(1) Tom. I.
(2) Tom. II.
XI
attica e puriàa della grcca lingua
eleganza
che ha tanta fama anche oggidi
Per la Macedonia egli fece ritorno nella
sua patria; ma non è facile lo assegnare
il tempo al quale si riferisce forse il dia-.
(I) Dial. I.
XVII
il punisce. lontano vi è
cupidigia Piw-
un re famoso per le sue conquiste cI>, al
cui cospetto V universe* tremava, e che ora
M. PASTONI.
DIALOGHI
VOLGARIZZATIDAL GRECO.
DIALOGO I.
MIDA, SARDANAPALO.
Creso. :1
Plutone.
Plutone.
Menippo.
Plutone.
Menippo.
Plutone.
Menippo.
Sia che si vuole: o voi pessimi tra i
Creso.
Menippo.
Creso.
Mida.
Sardanapalo.
E io di quante delicatezze!
Menippo.
DIALOGO II.
MERCURIO E CARONTE.
Mercurio.
Caronte.
Mercurio.
`
Caronte.
Tu di' molto.
6
Mercurio.
Caronte.
Mercurio.
cinque ho spesi.
Caronte.
Mer curio.
Caronte.
Mer curio.
Caronte.
ghiotta.
Mercurio.
PLUTONE E MERCURIO.
Plutone.
Mercurio.
Plutone.
Mercurio.
Mer curio.
Plutone.
Mercurio.
Plutone.
DIALOGO IV.
SENOFANTE E CALLIDEMIDE.
Senofante.
Callidemide.
Senofante.
Callidemide.
Senofante.
Callidemide.
Senofante.
Callidemide.
Senofante.
DIALOGO V.
MENIPPO E CERBERO.
Menippo.
O Cerbero, essendo io tuo parente,
poichè son cane anch'io come tu, dimmi,
per lo stige! quale contegno teune Socrate
allor ch' e' discese tra di voi? tu che es-
sendo un Dio non solamente latri, ma
ancora umanamente favelli quando vuoi.
Cerbero.
Menippo.
Dun que cotest' uomo era un sofista, e
non dispregiava veramenfe la morte.
Cerbero.
Menippo.
Ed io come ti parve che ci venissi?
Cerbero.
Tu solo, o Menippo, ti mostrasti degno
della tua schiatta (1), e Diogene avanti di
te: voi ci veniste non forzati, non
perche
sospinti, ma volenterosi ridendo, denun-
ziando a tutti di piagnere (2).
CNEMONE E DAMNIPPO.
Cnemone.
Damnippo,
Cnemone.
Damnippo.
Cnemone.
a
1:8
alla sua morte, ed e9 non disgradiva la mia
servitu: e parvemi che sarebbe anche gran
senno il fare testamento in pubbIico, nel
Damnippo.
Ed egli?
Cnemone.
Damnippo.
Non solo, ma anche te pescatore ; in
Cnemone.
dispero.
19
DIALOGO VII.
Caronte.
Menippo.
Grida pure a tua voglia, o Caronte.
Caronte.
Menippo.
Non puoi ricevere da chi non ha.
-
Caronte.
Menippo.
Se alcun altro v' abbia, nol so: io di
certo non l'ho.
Caronte.
Menippo.
Ed io con un bastone ti spacco il cranio.
Caronte.
Menippo.
Mercurio mi ti ha consegnato, e' ti
pa-
per me egli.
ghi
Mercurio.
Menippo.
Caronte.
Menippo.
11 sapea certo, ma io non avea nulla :
che dunque? perciò io dovea non morire?
21
Caronte.
Menippo.
Menippo.
Caronte.
Menippo.
Caronte.
Menippo.
Caronte.
piagnevano.
Mercurio.
Menippo. :
Caronte.
Menippo.
Pur chc mi pigli; ma non mi piglierai
due volte.
23
DIALOGO VIII.
CRATETE E DIOGENE.
Cratete.
Diogene.
Per qual cagione , o Cratete?
Cratete.
Diogene.
Che ne avvenne dunque, o Cratete ? che
F udire è bello.
Cratete.
Amendue son morti il di medesimo , e
divennero eredi Eunomio e Trasicle, ambi-
due cui
gl' indovini non avevano
parenti,
mai tal cosa; perche passando
prognosticata
mare da Sicione a Cirra, nel mezzo
per
del corso un vento di po-
sopravvenendo
nente <*>e dato di traverso nella nave, sotto
F onde li sommerse.
Diogene.
Cratete.
Diogene.
Cratete.
La la verità, la franchezza di
sapienza,
par lare, la libertà.
Diogene.
Per Giove! me ne rammento bene di
26
Cratete.
Diogene.
Cratete.
AJACE E AGAMENNONE.
Agamennone.
trapassasti.
Ajace.
Nol meritava, o Agamennone ? egli fu
desso costui che mi fu cagione che io di-
venissi frenetico; solo essendomi stato con-
tra nel giudizio delle. armi.
Agamennone.
Ajace.
Agamennone.
Agamennone.
Ajace.
II so ben io
condannò;chi mi
ma non
è da far le ragioni agli Dei. Per altro, o
DIALOGO X.
Alessandro,
*
Io essere a te , o Afri-
deggio anteposto
cano, perche io sono migliore.
Annibale.
Alessandro.
Minosse.
Alessandro.
Questi è Annibale il io
Cartaginese :
Alessandro figliuolo di Filippo.
Minosse.
Minosse.
Annibale.
Alessandro.
poco lo vantaggiassi.
,
Io era ancor ben giovine quando fui
Lidia, la Jonia e la
Frigia; e soggiogando
tutto mi si parava dinanzi,
sempre quanto
ad Isso, dove Dario con innume-
giunsi
rabile esercito attendeami. Dopo ciò voi
altri sapete, o Minosse, quanti morti io vi
inviai in un giorno. 11 navalestro certa-
mente dice che non potendo contenerli
tutti nella sua barca, molti di quelli pas-
sarono sopra zattere. E queste io
opere
feci, mettendomi io stesso innanzi g1i altri
in pericolo , e andando incontro ad ono-
rate ferite. Io non narrerotti quanto io
mi feci a Tiro e ad Arbela; ma io andai
infino nelle
Indie, e posi 1' Oceano per
confine del mio imperio: presi gli elefanti
loro, e feci Poro prigioniero. E gli Sciti5
non ispregevole, travalicato il Ta-
gente
nai in una grande equestre zuffa io gli
sconfissi. Ricompensai gli amici e mi ven-
dicai de' nemici. Chè se gli uomini mi
come un Nume , meritano
riguardarono
scusa, che per la grandezza delle mie geste
quella opinione di me. In fine
prendessero
che io mi son morto e co-
egli è certo re,
stui in esilio presso Prusia re di Bitinia,
36
siccome era
degno, essendo pieno di frode
e crudelissimo. Che in qual modo e' vinse
za, ma con
la malvagita, con la mala fede,
con gl' inganni: secondo legge e aperta-
mente , nulla oprò mai. E poichè e' mi
taccia di lusso, egli dee, cred' io, aver di-
menticato quello che ei fece in Capua,
ove con femmine di mondo vivendo ,
1' nomo mirabile consumò ne' piaceri le
Scipione.
grandi battaglie.
Minosse.
Scipione.
Minosse.
DIOGENE ED ALESSANDRO.
Diogene.
Che è questo, o Alessandro ? anche tu
se' morto come noi tutti?
Alessandro.
"-
Tu vedi, o Diogene, e non è meraviglia,
se uomo essendo io mi sia morto.
Diogene.
Diogene.
Ma quante cose diceansi di Olimpia tua
Diogene,
Ma la menzogna loro, o Alessandro, non
fu inutile a' fatti tuoi: perchè molti teme-
vanti avvisando che tu fossi un Nume. Ma
Diogene.
E di che altro, che d' essermi tornato
in mente quello che fecero i Greci, subito
che succedesti nel reame, adulandoti ed
Diogene.
Non ridero io, o Alessandro, vedendo
che anco nell' inferno tu impazzi, sperando
divenire un Anubi o un Osiri? Ma con
tutto ciò, o divinissimo, non isperarlo: pe-
I rocchè egli non lice che coloro che hanno
una volta varcata la palude e sono dentro
la bocca entrati, tornino su; perche non è
trascurato Eaco, nè Cerbero è dispregevole.
Ma vorrei saper da te con qual anime
- Alessandro.
Diogene.
Ma sai tu quello che hai a fare? io ti
mostrero un rimedio contro al tuo dolore:
e poichè qui non nasce 1' elleboro, tira
dell' acqua di Lete e bevine a josa, e ribe-
vine poi e spesso, perche cesserai di do-
lerti de' beni d" Aristotile. Ma ioveggo
Clito e Callistene ed altri molti che
quel
ti vengono addosso per farti in brani e
vendicarsi de' mali che tu facesti loro, per-
cio vanne d' altra parte e béi più. volte
come io t' ho detto.
46
DIALOGO XII.
ALESSANDRO E FILIPPO.
Filippo.
Alessandro.
sogne mie.
Filippo.
Che di' tu? util credesti il lasciarti gab-
bare dagl' indovini ?
Alessandro.
Filippo.
FLlippo.
.4
50
Alessandro.
Filippo.
DIALOGO XIII.
ACHILLE E ANTILOCO.
Antiloco.
Antiloeo.
,.: Achille. ; I
Antiloco.
DIOGENE E MAUSOLO.
Diogene.
O tu di Caria, su che fondi tu cotanto
Mausolo.
Dio gene.
Mausolo.
Diosene.
Mausolo.
A
51m
DIALOGO XV.
MENIPPO E TANTALO.
Menippo.
Tantalo.
Menippo.
Tàntalo.
Tantalo.
Menippo.
Tantalo,
Menippo.
Tantalo.
Menippo.
Fa cuore, o Tantalo, perchè nè tu ne
MENIPPO E CHIRONE.
Menippo.
Chirone.
Chirone.
Chirone.
No, o
Menippo ; perche il piacere io
credo che sia una certa cosa varia e non
, Menippo.
Chirone.
Menippo.
Chirone.
Menippo.
Perche se nella vita la continua somi-
e sempre lo stesso ti venne in
glianza,
fastidio, anche qui le cose sempre eguali
ti saranno fastidiose, e sarà uopo cercare
anclie di qua alcun mutamento in un' al-
tra vita, il clie io estimo jmpossibile.
Chirone.
Menippo.
DIALOGO XVII.
E SOCRATE.
Menippo.
Eaco.
Menippo.
Menippo.
Eaco.
Menippo.
Eaco.
il cranio che è
No, chè gli fracasseresti
cranio femminile.
Menippo.
Eaco.
pienti ?
pienti? (
Menippo.
Eaco.
Menippo.
Pitagora.
Menippo.
Pit ago a.
Menippo.
-
Fave, o gaudioso ; ma non è cibo da
mau giarsi da te.
Pitagora.
genitori C).
Eaco.
Empedocle. , :
Menippo.
J.r ; r
'<.'
No, per Giove! ma la vanagloria, l' or..
la molta stoltezza : ecco cio
o iLoOdio e che
egli ?
Eaco.
Menippo.
Eaco.
Menippo.
Eaco.
Ml. ,I '*i'
Socrate.
Menippo.
Appunto te , o Socrate.
Socrate.
Menippo.
Socrate.
Menippo.
E di me che pensano?
Menippo.
Socrate.
Menippo.
Socrate.
gliuolo di Clinia.
MerÚppo.
Menippo.
Eaco.
Menippo.
Diogene.
Antistene.
Cratete.
Diogene.
Cratete.
Antistene.
Cratete.
Antistene.
maraviglioso diletto.
76
Diogene.
Mendico.
No.
Diosene.
V
Satrapo?
78
Mendico.
Ne anche.
Diogene.
Mendico.
Diogene.
Mendico.
Diogene.
Tu deliri, o vecchio, e rimbambisci con-
tro al fato; con tutto che tu sii della stessa
79
età col navichiere. Che direm noi duuque
de' giovani, se i così vecchi aman cotanto
la vita? i quali dovrebbon bramar la morte
corne rimedio de' mali della vecchiezza.
Ma torniamo che alcuno non suspicasse
che noi volessimo fuggir di qua, vedendoci
DIALOGO XIX.
DIOGENE E POLLUCE.
Diogene.
Diogene.
Polluce.
Diogene.
6
82
- Polluce.
Diogene. :
mangano
u dal cianciare e dal contendere
Polluce.
Diogene.
Polluce.
Diogene.
PoLluce.
Dio gene.
Polluce.
Diogene.
Polluce.
Diogene.
DIALOGO XX.
Canno leo.
Morti.
Cannoleo.
Mercurio.
Menippo.
portare.
Mercurio.
Entra, o
Menippo, ottirno di tutti gli
uomini! ed abbiti il primo posto il
presso
navichiere per osservar tutti da alto. Go-
testo belio chi è?
Cannoleo.
Carmoleo il Megarese.
88
Mercurio,
Lampico.
Mer curio.
Lampico.
Mercurio.
Lampico.
Lampico.
Mercurio.
Lampico.
Lampico.
Mercurio.
Mercurio.
Mercurio.
Damasia.
iWercurio.
Cratone.
Mer curio.
Cratone.
Mercurio.
egli mai ?
Menippo.
Menippo.
Mercurio.
, Filosofo. ,
E chi mi tonderà?
Mercurio.
Menippo.
La scitre basta.
Menippo.
(
Mercurio.
Menippo.
Mercurio. ercr i o.
Che è, o Menippo ?
Menippo.
Filosofo»'
Mercurio.
Orator e.
.1
Vedi, io li gitto.
Mercurio.
Filosofo.
,..
Perche io mi credea, o Mercurio, che
F anima fosse immortale.
Menippo.
Mercurio.
E quale?
Menippo.
Filosofo.
Menippo.
98
le ali, quando raccoltisi insieme mi sep-
pelliraimo.
Mercurio.
Menippo.
PINE.